INFLAZIONE… NULLA DI NUOVO!

Scritto il alle 08:39 da icebergfinanza

Calma piatta - Foto di White Maakanaa Lodge, Keyodhoo Island - Tripadvisor

Alla fine Godot non è arrivato, continua a farsi attendere questa iperinflazione, l’inflazione che starà con noi per anni e decenni, secondo alcuni…

Il costo della vita negli Stati Uniti ha frenato a novembre su base annua per il quinto mese consecutivo. L’indice dei prezzi al consumo è cresciuto del 7,1% contro il +7,7% di ottobre, il dato più basso dal dicembre 2021. Un andamento migliore anche rispetto alle previsioni di mercato che puntavano su un incremento del 7,3%.

Su base congiunturale, il tasso e’ salito soltanto dello 0,1%, il minimo da tre mesi. Anche in questo caso battendo le stime degli analisti che si attendevano un aumento dello 0,3%. (AGI)

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Nulla di nuovo, calma piatta…

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Ora non restano che i servizi e poi sarà di nuovo deflazione da debiti, ovvero il trend principale, ovvero il trend secolare…

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E dai con sta storia della deflazione da debiti, se non fosse stato per il rialzo continuo dei costi per gli affitti, l’inflazione in generale sarebbe collassata.

Non dimenticatevi che vale circa un terzo dell’intero dato, il costo degli affitti.

Poi ne parliamo!

L’indicatore della spesa per gli affitti è stato di gran lunga il contributo maggiore all’aumento mensile di tutte le voci, compensando il crollo dei costi energetici.

Anche il costo per gli alimentari è salito, tutto il resto è sceso in maniera sensibile.

Sono dati e percentuali, certo nei prossimi mesi il costo energetico tornerà a salire, ma la famosa iperinflazione, la fine del mondo non arriverà mai.

Abbiamo detto che l’indice degli affitti vale circa il 33% dell’intero dato CPI inflazione al consumo americana.

Attenzione ad interpretare questo dato, non sono affatto sicuro che questa sera la Fed parlerà di riduzione del ritmo dei rialzi o di stop ai rialzi.

Metterà i puntini sulla i proprio su questo dato come ha fatto recentemente Powell.

Ha sottolienato che il calo dei prezzi dei beni e degli affitti, che hanno contribuito notevolmente all’inflazione negli ultimi 18 mesi, potrebbe essere insufficiente se le aziende non rallenteranno le assunzioni.

Inoltre…

“… consideriamo probabile che il ripristino della stabilità dei prezzi richieda il mantenimento di una politica restrittiva per qualche tempo. La storia mette fortemente in guardia contro un allentamento prematuro della politica. Manterremo la rotta fino a quando il lavoro non sarà finito.”

Siamo andati a cercare come sempre la storia e la storia suggerisce…

Come scrive l’economista di Vanguard, il paradosso di un mercato immobiliare che crolla , mentre i costi degli affitti continuano ad aumentare, è un ritardo tra l’attività di costruzione e i livelli degli affitti. Questi ultimi includono gli affitti effettivi pagati e “l’equivalente dell’affitto dei proprietari” che gli economisti impiegano per stimare i costi correnti per i proprietari di case. In genere occorrono 12-15 mesi o più perché un cambiamento significativo nell’attività abitativa si traduca in affitti più alti o, in questo caso, più bassi.

La pandemia di COVID-19 ha indotto un rallentamento delle costruzioni, aggravando la carenza di alloggi negli Stati Uniti, ha affermato Sathe. La carenza aiuta a spiegare perché i costi degli alloggi ora rappresentano una quota maggiore dei tassi di inflazione principali.

L’inasprimento finanziario della Fed e il conseguente aumento dei tassi ipotecari hanno rallentato quest’anno l’attività immobiliare. Il calo dei prezzi delle case finirà per filtrare in affitti più bassi, anche se con un ritardo significativo, ha affermato Sathe. Una nuova recessione economica, potrebbe allentare le pressioni inflazionistiche, anche se gli affittuari potrebbero non vedere i benefici per un altro anno.

Variazioni percentuali mensili dell'affitto equivalente dei proprietari.

Note:  l’affitto equivalente dei proprietari (OER) è rappresentato da una sottocomponente dell’IPC, l’affitto imputato al proprietario, che detiene il peso più elevato nell’IPC core. Gli indicatori anticipatori tradizionali delle OER si basano su un modello proprietario di Vanguard utilizzato per prevedere i cambiamenti nelle OER. Gli indicatori anticipatori alternativi contengono dati pubblici di società private di locazione e edilizia abitativa.

Fonti:  calcoli Vanguard, basati sui dati di Zillow, Apartment List, Bureau of Labor Statistics, US Bureau of Economic Analysis, Refinitiv e Moody’s, al 31 ottobre 2022.

Secondo l’economista di Vanguard non prima del secondo semestre si vedrà un riduzione di questo indicatore, forse fine anno.

Se guardiamo alla crisi subprime. i prezzi stanno iniziando a frenare solo ora…

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… e come potete vedere qui sotto manca ancora poco prima del crollo!

Surging House Prices Expected to Propel Rent Increases, Push Up Inflation - Dallasfed.org

Per il resto i mercati ieri dopo aver festeggiato si sono fermati proprio sul massimo consentito dalla visione cinematica e sono tornati indietro di corsa. Il dollaro aspetta oggi la Fed, i rendimenti sono scesi ma non di molto.

Stasera potrebbero esserci delle sorprese, come il nulla di nuovo, calma piatta sino a Natale o fine anno.

Ormai, in un mondo dominato dall’econofisica, dalla manipolazione algoritmica, i dati nel breve conta poco più di nulla!

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4 commenti Commenta
darkerside
Scritto il 14 Dicembre 2022 at 14:07

Una inflazione del 7,1 anziche’ 7,7 e’ comunque una bella inflazione. Io un anno fa compravo un sacco di becchime a 8,5 adesso 15. Del legname e’ meglio non parlarne. D’accordo e’ sceso dai massimi, si dalla cima dell’everest al primo campo quota 8000 mi pare Le mie conclusioni:
E’ confermato che la fed e compagnia hanno sempre ragione…… anche quando tutti gli altri hanno torto.

icebergfinanza
Scritto il 14 Dicembre 2022 at 14:40

L’inflazione è una presa per il culo sistematica su alzano i prezzi e non si abbassano mai… il legname quest’anno è sceso se poi il consumatore si fa abbindolare… Natural Gas: +50%
Heating Oil: +23%
Soybeans: +17%
Corn: +9%
US CPI: +7.7%
Brent Crude +2%
Silver: +2%
Zinc: +1%
Gold: +1%
WTI Crude: -1%
Sugar: -2%
Gasoline: -3%
Wheat: -6%
Copper: -12%
Cotton: -23%
Coffee: -34%
Lumber: -54%
darkerside,

veleno50
Scritto il 15 Dicembre 2022 at 11:34

icebergfinanza,

Quale abbindolare se ti vuoi scaldare un sacco di pellet discreto costava 5 euro ora 12 più 140%. Se vuoi mangiare un piatto di pasta da 0,49 a 0,79. I cali non esistono.

darkerside
Scritto il 15 Dicembre 2022 at 18:33

veleno50,

Noi qui ci facciamo abbindolare con maggiore facilita’. Il sacco da 15 kg non costa meno di 15. Ma e’ tutta una montatura non e’ vera inflazione e quindi siamo felici.

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