LA DEPRESSIONE IMMOBILIARE CONTINUA.

Scritto il alle 09:48 da icebergfinanza

Sound the Alarm: A Commercial Real Estate Crash is Likely - YouTube

Come vedremo nel fine settimana insieme al nostro Machiavelli, le ultime minute hanno rivelato che i governatori, sono molto preoccupati per l’andamento del mercato immobiliare commerciale americano.

Nel frattempo ieri, buone notizie dalle vendite di nuove abitazioni, che valgono oltre il 70% dell’intero indotto edilizio, si il settore che ogni mese il BLS, vi racconta in magica espansione, con assunzioni record in piena depressione immobiliare.

clicca sull’immagine per ingrandire

Ovvio no, nella crisi immobiliare del 2008, l’occupazione nell’edilizia crolla, durante la pandemia, naturalmente crolla.

Ma, come per miracolo, mentre crollano le vendite di nuove case, di quelle esistenti, si continua ad assumere.

Ora io capisco che bersi tutto è più facile, facile anche continuare a mettere in dubbio le nostre analisi, ma è ora di svegliarsi.

Manipolazione, frode, manipolazione, frode, manipolazione!

Ieri, come dicevamo sono usciti i dati relativi alle vendite di nuove abitazioni.

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Il Census Bureau riporta…

Le vendite di nuove case unifamiliari nel gennaio 2024 hanno raggiunto un tasso annuo destagionalizzato di 661.000 , secondo le stime rilasciate oggi congiuntamente dall’US Census Bureau e dal Dipartimento per l’edilizia abitativa e lo sviluppo urbano. Si tratta dell’1,5% in più rispetto al tasso rivisto di dicembre di 651.000 e dell’1,8% in più rispetto alla stima di gennaio 2023 di 649.000.

Come potete vedere nel grafico di Bill, quando le vendite di nuove abitazioni scendono c’è sempre stata in passato una recessione.

L’inventario delle case completate in vendita è più del doppio del minimo storico, ma non si vendono.

Ma ovviamente i costruttori sono contenti e assumono, così tanto per divertirsi.

L’inventario delle costruzioni non avviate è al suo massimo storico.

Ma come, se va tutto così bene, perchè non si costruisce e non si vende?

Ovviamente, mese dopo mese, si rivedono in negativo i dati dei mesi precedenti.

A proposito di immobiliare commerciale di cui parleremo insieme a Machiavelli nel fine settimana, leggete attentamente cosa racconta questo pezzo di Bloomberg…

Siccome va tutto bene e non succede nulla, è una tempesta in un bicchiere d’acqua, sembra che negli ultimi 12 mesi, da quando sono fallite alcune banchette in America, il numero di prestiti legati al settore commerciale, in difficoltà è aumentato di 6.8 miliardi quasi 5 volte rispetto all’anno precedente.

Ma siccome, non è un problema, gli immobili commerciali rappresentano il terzo maggior settore di investimento dietro al reddito fisso e al mercato azionario.

Ve li immaginate i bilanci delle banche, quanta fantasia per nascondere le perdite?

Come potete vedere qui sotto, ogni indicatore del settore si inventa la sua.

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Si sale o si scende, la risposta è ovvia, ma guai a dire la verità.

Dopo la pandemia, in molti non hanno più bisogno di un ufficio.

Nel fine settimana è tempo che torni il nostro Machiavelli, ha alcune importanti novità da raccontarci, mentre si avvicina la primavera e le… idi di marzo!

Chi ha orecchie per intendere, intenda, gli altro buon atterraggio morbido!

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25 commenti Commenta
ilbiffo
Scritto il 27 Febbraio 2024 at 10:14

Non ho mai messo in dubbio i tuoi dati e le tue analisi,e che purtroppo (forse) il sistema è più forte della verità…

derivata seconda
Scritto il 27 Febbraio 2024 at 10:26

Solo il mantra mondiale : Tornate in ufficio almeno tre giorni su cinque , impedisce che gli immobili commerciali finiscano a cento anni senza l’uomo. Non serve guardare troppo lontano le nostre grandi citta’ sono un buon esempio di uffici dismissibili se non per il comma di cui sopra.
Comunque nelle grandi citta’ si riesce ancora a vendere appartamenti. Nelle medie citta’ di provincia molto piu’ difficile o quasi impossibile se non le svendi ma di brutto.
Nei paesini e’ un dramma. Siamo quasi arrivati al punto che l’immobile e’ meglio non ereditarlo, come quantita’ ci siamo. Nel mio paesino e dintorni siamo pieni di vedove/i di ultra eta’, le case andranno al macero. Non penso a problemi per le banche, avranno gia’ spalmato
Non e’ arrivata ieri questa situazione. Comunque c’e’ ancora chi compra per sistemare e rivendere ma io le vedo li da anni.

claudio70
Scritto il 27 Febbraio 2024 at 14:56

Ma ma i beni durevoli ed altri dati pesantemente negativi e cosa fanno i tassi? Un bel salto in su , esattamente il contrario della logica ,qualcuno ha qualche spiegazione?

gnutim
Scritto il 27 Febbraio 2024 at 16:12

ogggi il dato sulla fiducia dei consumatori è calata a 106.7, il dato precedente è stato rivisto da 114.8 a 110,9
non male come revisione
Comincia il ballo delle revisioni in peggio come dice Andrea?

derivata seconda
Scritto il 27 Febbraio 2024 at 16:41

Dave Ramsden, ha detto che la pressione inflazionistica rimane persistente. Messaggio criptato tranquillizzante per chi teme il ribasso: Non li abbasseremo mai. Mai non e’ l’infinito ma comunque per me non meno di due anni. Non ci saranno scossoni rimane tutto ingessato.

icebergfinanza
Scritto il 27 Febbraio 2024 at 16:44

Di sapienti che in questi ultimi 15 anni suggerivano che i tassi non sarebbero mai scesi, la storia ne ha fatto un falò… Dimon, Gross, Gundlach, poi se volete aggiungere qualche altro diiota fate pure! 😉

claudio70
Scritto il 27 Febbraio 2024 at 16:56

derivata seconda,

Se nulla accade con i tassi a questi livelli per altri 2 anni ,salvo nuovi programmi fed tipo BTFP, bè allora il sistema e’ molto più resiliente di quanto previsto

aiccor
Scritto il 27 Febbraio 2024 at 18:05

E’ quello che dico anche io….

ilbiffo:
Non ho mai messo in dubbio i tuoi dati e le tue analisi,e che purtroppo (forse) il sistema è più forte della verità…

aorlansky60
Scritto il 28 Febbraio 2024 at 10:17

@Derivata seconda
“Non li abbasseremo mai.” [riferito ai tassi di interesse]

MAI è un termine che non esiste nella storia. Perchè NULLA è PER SEMPRE (nelle faccende alle quali l’uomo si interessa). Ma la mia impressione [per quanto capto in giro da un certo tempo] è che in USA abbiano intenzioni di mantenerli ancora alti per un certo periodo di tempo.

aorlansky60
Scritto il 28 Febbraio 2024 at 10:28

@Claudio70
“Se nulla accade con i tassi a questi livelli per altri 2 anni , salvo nuovi programmi fed tipo BTFP, bè allora il sistema e’ molto più resiliente di quanto previsto”

Il sistema rimane “resiliente” solo grazie “ai trucchi” e agli artifici della Fed.
In USA il sistema bancario (sia istituti di 1mo che di 2ndo livello e via a seguire quelli minori) ha PROBLEMI dall’inizio 2023 che sono stati finora “tamponati” solo grazie all’intervento straordinario della Fed.
Rispetto alla “sorpresa” del 2007 hanno imparato la lezione per non farsi cogliere impreparati.
Come Stato sovrano [ancora] #1 al mondo loro possono fare qualsiasi cosa (anche apparentemente illogiche e incomprensibili) ma sanno di avere LA BACCHETTA DI COMANDO IN MANO e sanno che tutto il resto del mondo occidentale li seguirà fedelmente come cagnolini opportunamente addestrati. Per ora.

ilbiffo
Scritto il 28 Febbraio 2024 at 11:18

“Rispetto alla “sorpresa” del 2007 hanno imparato la lezione per non farsi cogliere impreparati.”
Questo,temo sia il problema per chi ha Treasuries: potrebbero riuscire a tamponare tutto.

aorlansky60
Scritto il 28 Febbraio 2024 at 11:21

Comunque, al di là di “tassi su” piuttosto che “giù”, c’è un elemento significativo su cui riflettere, del quale i media italiani hanno parlato poco nulla.

In una sua recente dichiarazione, all’interno di una esposizione più estesa ed articolata, M.Draghi ha dichiarato testualmente :

I fabbisogni delle transizioni verde e digitale previste in Europa sono stimati in almeno 500 miliardi di euro l’anno, a cui vanno aggiunti i costi per la difesa Europea congiunta.

Un bel quadro di SPESE. Per le quali occorreranno RISORSE (=SOLDI). MOLTI.
Ora sembra che M.Draghi sia in lizza (anche se non ufficialmente dichiarata) per sostituire la ridicola “U.vdL.” alla pres. d.Comm. UE, oltre a rimanere una figura di spicco a livello politico/economico internazionale in quanto “a reputazione e credibilità” che molti gli riconoscono. Queste dichiarazioni (con relativo PIANO annunciato) potrebbero anche venire non direttamente da lui, delle quali egli si è fatto semplice portavoce.
Dove ha intenzione di racimolarli Draghi(o CHI per lui), da un Europa già stressata economicamente da due anni di guerra (non voluta dall’Europa) che i CITTADINI dei rispettivi Stati UE devono sostenere, e la cui conclusione non si intravede proprio?…

derivata seconda
Scritto il 28 Febbraio 2024 at 11:37

aorlansky60,

Se hanno messo nella lista della spese tot soldi vuole dire che sanno gia’ dove recuperarli
Non si fanno le sorprese fra di loro e le nostre sono preoccupazioni inutili.

aorlansky60
Scritto il 28 Febbraio 2024 at 11:46

NON SONO PREOCCUPAZIONI INUTILI, perchè sono cose CHE CI RIGUARDANO DA VICINO.
La risposta alla domanda è implicita nella domanda stessa : “500 miliardi di € all’anno” (per chissà quanti anni a venire)
E’ chiaro che “QUALCUNO” ha intenzione di finanziare questo piano tramite RISORSE PRIVATE (considerato che I BILANCI PUBBLICI dei singoli Stati UE FANNO ACQUA DA TUTTE LE PARTI e non si può fare ricorso a questi, a maggior ragione considerando il PIL a livello EU praticamente “ingessato”); quindi COSTI da richiedere a GRANDI ORGANIZZAZIONI PRIVATE (INDUSTRIA BANCHE COMMERCIO SERVIZI) che assai prevedibilmente faranno ricadere i costi sui 450 milioni di CITTADINI UE. OPPURE ALTRE TASSE ‘DA INVENTARSI’ PER LE AMMINISTRAZIONI GOVERNATIVE DEI SINGOLI STATI, dirette AI RISPETTIVI CITTADINI. 500 miliardi di €/ANNO divisi per 450 milioni di CITTADINI EUROPEI fà grossomodo 1000€ da richiedere AD OGNUNO di essi, compresi neonati e minori di età. Per OGNI ANNO A VENIRE, se quel PIANO diventa esecutivo. C’è motivo di credere che non si tratti di una questione di “se”. Mi sa che oltre le proteste dei TRATTORI, tra poco vedremo levarsi anche quella di altre categorie…

reragno
Scritto il 28 Febbraio 2024 at 12:41

La storia non insegna nulla ed infatti le crisi sono ricorrenti. Chi crede che la Yellen o Powell siano due saggi che hanno sotto controllo la situazione si sbaglia. Loro sanno perfettamente quale sia la salute dell’economia, ma non fanno nulla per tanti motivi che qui cerco di elencare.
In primis più tardi si taglia i tassi più si cerca di tirare la volata a Biden già dato spacciato contro Trump ( almeno che non cerchino di ucciderlo ). Secondo più si tarda il taglio dei tassi più in Europa degenererà la situazione a livello economico visto che la Lagaffe è terrorizzata dal crollo dell’euro e non taglierà i tassi per prima. Terzo e forse il più perverso, la nuova crisi comporterà un maggiore utilizzo dell’intelligenza artificiale a scapito di ulteriori massicci licenziamenti , tassi di disoccupazione più alti e più precari livelli salariali. Insomma una regressione da tutti i punti di vista. Ma la situazione è tutt’altro che sotto controllo, perchè i cittadini si stanno accorgendo di quanto succede e le rivolte scoppieranno dovunque. Intanto uno dei padrini del NWO il Sig. Rotschild si trova già a fianco del suo grande amico Satana all’inferno.

ilbiffo
Scritto il 28 Febbraio 2024 at 13:15

reragno@finanzaonline,

Visione donchisciottesca e blondettiana,che dato che si dice tutto ed il contrario di tutto ci può stare…un po’ meno le ultime due righe.IMHO

claudio70
Scritto il 28 Febbraio 2024 at 15:30

ilbiffo,

Assolutamente si , e’ probabile che vedremo l SP a 5800/6000 ed i bond in frana continua almeno fino a novembre, elezioni,ma nulla vieta che continuino per anni,lustri, decenni,ormai sono preparati ,momenti Lehman non accadranno più, spero che prima di morire ci sia un cenno di recessione, ahahah ahahah,a parte scherzi spendendo a deficit come pazzi,tanto hanno la valuta di riserva,possono , probabilmente,procastinare a tempo indefinito la recessione ,e sono sicuro lo faranno, quindi potrebbero distruggere,nel tempo,il dollaro
Insomma il lieto fine non solo e’ distante ma forse nemmeno arriverà mai

aorlansky60
Scritto il 28 Febbraio 2024 at 18:37

Claudio70 said :
hanno la valuta di riserva, possono , probabilmente, procrastinare a tempo indefinito la recessione…

Ma guarda che UFFICIALMENTE (cioè secondo i loro dati ufficiali, quelli dell uff. propaganda biden) “LORO” non sono affatto in recessione… secondo la loro VULGATA, in USA PIL in crescita del +3%, livello di occupazione più che soddisfacente, inflazione ancora alta pertanto i tassi non possono essere al momento abbassati… and “last but not least” Wall Street in gran spolvero ad aggiornare i massimi di sempre… ormai “vedono” il livello “40.000” a portata di mano…
Piuttosto: siamo NOI Europei a doverci preoccupare, perchè gli USA sono bravissimi nell’esportare all estero e nel resto del mondo “i loro problemi”, hanno sempre fatto così (infischiandosi dei cosiddetti “alleati”(sic) quando le condizioni lo necessitano) e anche questa volta non sarà diversa… proprio perchè possono far LEVA sul DOLLARO.

ilbiffo
Scritto il 29 Febbraio 2024 at 10:25

riporto un analisi mattutina:
“Oggetto: I: Debito pubblico e ricchezza privata

Buongiorno,
Ha un dato aggregato per le principali economie mondiali del debito netto (inteso come debito pubblico – risparmi dei privati)?

Mi riesce facile proporre la posizione netta negli Stati Uniti.
Vale a dire: passività del settore federale (pubblico), posizione patrimoniale netta del settore privato, e differenza.

È una domanda per cui essere grati, perché mi permette di toccare un aspetto molto spesso trascurato.
Ci si sofferma spesso e volentieri sul debito (pubblico o privato che sia), trascurando il fatto che è soltanto uno dei due lati di cui si compone uno stato patrimoniale: attività, e passività appunto.

Questo vale in particolar modo quando si menziona il debito privato (famiglie ed imprese), specialmente in Europa: Svezia, Paesi Bassi e Francia, per citarne alcune, hanno un volume crescente di esposizione debitoria del settore privato, ma ci si dimentica di confrontare questa voce con le dimensioni degli attivi a cui hanno sovente contribuito.
Insomma: se ho 100 di liquidità, e domani mi indebito per 200 per comprare un appartamento, non è che domani la mia condizione patrimoniale si sia deteriorata: avrà sempre un saldo netto di +100 (200 di passività, e 300 di attività immobiliare che hanno sostituito la liquidità).

Nel caso degli Stati Uniti, si nota certo il volume crescente di passività complessive: salite oltre i 30 trilioni di dollari nel 2023.
Ma questo è nulla, in confronto alla lievitazione degli attivi patrimoniali netti del settore privato: famiglie, in particolare: detentrici di 151 trilioni di ricchezza netta al 30 settembre scorso (imprese non finanziarie: 32 trilioni).

Se (e questa è una forzatura) considerassimo la ricchezza privata, e le passività pubbliche, otterremmo un saldo netto crescente negli anni (istrogramma in grigio).
Certo il confronto è improprio: non si può immaginare una compensazione fra ricchezza privata e passività pubbliche, a meno di immaginare una qualche confisca.
Ma penso la comparazione proposta renda l’idea di come, esaminando un singolo aspetto, si possa pervenire a conclusioni approssimative. Le passività negli ultimi quindici anni sono cresciute, certo; ma anche le attività: e queste, MOLTO di più.

Il discorso mi sembra abbastanza generalizzabile a tutte le latitudini.

aorlansky60
Scritto il 29 Febbraio 2024 at 12:06

Insomma: se ho 100 di liquidità, e domani mi indebito per 200 per comprare un appartamento, non è che domani la mia condizione patrimoniale si sia deteriorata: avrà sempre un saldo netto di +100 (200 di passività, e 300 di attività immobiliare che hanno sostituito la liquidità).

Il ragionamento con relativo concetto può reggere IN TEORIA ma assai meno IN PRATICA;
se per qualsiasi motivo TI SERVONO SOLDI VELOCI (penso ad un intervento chirurgico delicato -E COSTOSO- in un paese quali gli USA dove devi pagarti ogni tipo di CURA PERSONALE), devi fare affidamento sulla RISERVA DI LIQUIDITA’ PERSONALE, al limite anche ORO (e ARGENTO o PLATINO o PALLADIO) assai facili da liquidare con il massimo prezzo di mercato ottenibile (perchè il MERCATO li accetta volentieri per qualsiasi transazione a sostituire CASH in valuta pregiata, $ soprattutto), ma non è che puoi presentarti “CON QUALCHE DECINA DI KG DI MATTONI DI CASA” sperando di trovare credito… se poi cerchi di ipotecare CASA (per tamponare un emergenza improvvisa) “gli avvoltoi” che hai di fronte nella trattativa te la deprezzeranno fortemente, questo è sicuro, perchè “IL MATTONE” non rientra tra i loro BENI PATRIMONIALI preferiti…

yamamoto
Scritto il 29 Febbraio 2024 at 14:14

Discorso che fila in linea teorica, ma che crolla subito all’atto pratico.
Primo motivo già citato ossia che se lo stato è indebitato a meno che non consideri espropri ai privati, il fatto che i privati (o alcuni tra essi) siano ricchi è irrilevante. Anche in Argentina ci sono i ricchi, eppure il paese è fallito una decina di volte negli ultimi 150 anni.
Secondo bisogna vedere questa ricchezza che ricchezza è. Ricchezza azionaria/immobiliare è ricchezza virtuale. Fa presto a salire e fa presto a scendere. Per tornare all’esempio sopra è proprio attuale. Ho 100 e mi indebito di altri 200 per comprare una casa che vale 300.
Un domani che la casa vale ho azzerato il mio patrimonio iniziale, e questo senza contare gli interessi, visto che ai privati mica fanno prestiti a tasso zero.
E poi bisognerebbe vedere come è distribuita questa ricchezza, dire che i cittadini hanno attivi per 150 mila miliardi non vuol dire niente se il 90% poi fa la fame ed è il 10% ricco che detiene tutto.
E state sicuri che in caso di prelievi forzosi quel 10% ricco scapperà a velocità luce, mentre i costi saranno sostenuti dal restante 90%.
Reputo quindi tale analisi una cosa poco realistica.

yamamoto
Scritto il 29 Febbraio 2024 at 14:15

yamamoto,

“un domani che la casa vale 200”, non mi ha preso il numero.

aorlansky60
Scritto il 1 Marzo 2024 at 07:26

E state sicuri che in caso di prelievi forzosi quel 10% ricco scapperà a velocità luce, mentre i costi saranno sostenuti dal restante 90%.

Non hanno bisogno di scappare ne di innervosirsi più di tanto, perchè i VERI RICCHI la [grande] riserva di liquidità non la tengono di certo nella ‘banchetta’ cooperativa sotto casa, in un C/c tracciabile dal fisco… sono parcheggiati all’estero in quelli che definiscono “paradisi fiscali”… ce ne sono diversi localizzati sulla faccia della Terra, non c’è che l’imbarazzo della scelta per CHI ha quel “piacevole” problema da risolevere… senza andare troppo lontano da casa, gli USA ne hanno uno a cielo aperto chiamato DELAWARE: si, un intero Stato degli USA (il più piccolo di tutti per superficie, scommetterei IL PIU’ GRANDE DI TUTTI in quanto a “riserve di $ parcheggiati”; joe biden e figlio provengono proprio da quelle parti e la sanno lunga in faccenda) un intero Stato delegato candidamente a fare da ‘cassaforte fiscale’ per i più ricchi di quel Paese…

aorlansky60
Scritto il 1 Marzo 2024 at 11:53

iL COMANDANTE del Vascello qui non parla ‘a vanvera’ in relazione alla CRISI IMMOBILIARE USA in atto e conseguenze parallele potenzialmente MOLTO CRITICHE all’orizzonte :

nonostante “l’uff. propaganda biden” stia disperatamente cercando di nasconderlo all opinione pubblica in ogni modo possibile, SECONDO FONTE ATTENDIBILE al presente (2024) il livello di pagamenti insoluti “dal contraente” debitorio verso “LA BANCA” creditrice (quello che in USA definiscono come “DELINQUENCY RATE” legato al REAL ESTATE locale) si ritrova AI MASSIMI LIVELLI STORICI MAI VISTI, come neanche ai tempi del Luglio 2007 con i famigerati “subprimes”… se tanto mi dà tanto… ed intanto “le idi di Marzo” sono arrivate… Powell deve tirar fuori un altro ‘coniglio bianco’ dal cilindro… perchè continuare a sostenere “il sistema bancario USA” a ritmo di 150 miliardi $/settimana COME STANNO ORMAI FACENDO DA MESI, stampando come fossero coriandoli ed aumentando sempre più la profondità DEL BUCO del DEBITO non so fino a quanto ancora possa essere ragionevolmente sostenibile. Vittime “sacrificali” in vista?…

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