GRECIA E LA MOZZARELLA DI …BUFALE!

E’ incredibile come la campagna elettorale stia degenerando nel panico gratuito che come ultima risorsa il professore utilizza per portare alla sua corte gli ignari italiani che si gustano Sanremo.

Dopo aver rischiato di fare la fine della Grecia, ipotesi smentita addirittura dalla Commissione europea della sostenibilità dei debiti pubblici…

ROMA – «Grillo, per una volta, vada in una piazza greca anzichè nelle piazze italiane e vedrà la disperazione, la protesta e anche piazze piene di neofascisti. Se lui vuole con le sue urla e il suo populismo dannoso trasformarci nella Grecia faccia pure. Io non voglio niente a che fare con questo populismo». Lo ha detto il premier Mario Monti intervenendo a Uno Mattina. Il professore si è rivolto con sarcasmo nei confronti di Grillo, chiedendosi se poi il leader del Movimento 5 Stelle esista davvero. Certo, ha ammesso il premier, esiste perché «riempie le piazze» ma, ha aggiunto subito dopo, «non diciamo sciocchezze che portano la gente ad avere ancora più confusione in testa». IlMessaggero

Addirittura strade piene di neofascisti, uomini neri dappertutto, ma non è che forse è un problema di moltiplicatori fiscali mal applicati da mamma Troika o qualche intransigenza interessata di troppo da parte di nonna Angelina, che ha portato la Grecia nella depressione ?

Si rilegga le conseguenze dell’austera intransigenza di Bruning nella Repubblica di Weimar, professore forse la storia le insegnerà qualcosa visto che la realtà le sfugge.

E’ bastato l’accenno del professore e subito sul web tutti a cercare Grecia!

Poi come sempre accade o è accaduto in occasione per esempio del fracking, arrivano i venditori di mozzarelle di bufala, si quelli che suggeriscono che si tratta di una bufala, la Grecia non è sull’orlo della guerra civile, nessun saccheggio, nulla di trascendentale, ma si sa in rete sono in molti che amano esagerare.

Ieri ho riportato solo la notizia di alcune persone che nella calca cercavano disperatamente di raggiungere un sacchetto di frutta gratis distribuita da un camion  piuttosto che distruggerla, la situazione è grave, ma la disinformazione totale.

La Grecia si trova sempre più al centro di una crisi umanitaria. Uno dei primi a dichiararlo apertamente è stato Nikitas Kanakis, a capo di Médecins du Monde, la più grande Ong del Paese. Nell’area portuale di Perama, vicino ad Atene, la situazione è così grave che la Società Medica di Atene ha scritto una lettera all’Onu chiedendo un intervento. Come ha scritto Alex Politaki su The Guardian, “se finora si è parlato così poco di questa crisi umanitaria, le motivazioni sono politiche. Se riconoscessero la gravità della situazione, il governo greco e l’Ue dovrebbero ammettere anche che l’attuale stato di cose è stato provocato dal cosiddetto ‘salvataggio’ economico del Paese”. Ilsussidiario.net ha chiesto un commento a Dimitri Deliolanes, corrispondente da Roma della tv pubblica greca ERT.ILSUSSIDIARIO

Quello che mi interessa evidenziare è che le politiche della Troika e dell’Europa o meglio della Germania, hanno miseramente fallito e che l’austerità intransigente anche di fronte al fallimento denunciato dal FMI è demenziale e continua.

Se volete comprendere un’altra conseguenza della svalutazione interna, della deflazione salariale che si sta importando anche in Italia, della mano invisibile delle corporatocrazia mondiale, date un’occhiata a questo articolo…

Grecia, le multinazionali fanno affari ma tagliano stipendi e indennità … La riduzione del costo del lavoro, dopo il memorandum della troika e la diminuzione di fatto dei diritti per i lavoratori, avvantaggia solo i grossi nomi che entrano o ritornano nel paese per investire, ma di fatto risparmiando sulla forza lavoro pagata con salari bulgari e con un mercato dai prezzi milanesi

Mentre il mercato greco si restringe per la crisi, (la gente non spende più) i prodotti delle multinazionali si “allargano” e fatturano numeri significativi. La riduzione del costo del lavoro, dopo il memorandum della troika e la diminuzione di fatto dei diritti per i lavoratori, avvantaggia solo i grossi nomi che vanno in Grecia per investire, ma di fatto risparmiando su stipendi e indennità che la troika ha provveduto a tagliare. Quattro i casi più significativi. La Kraft Hellas AE è una filiale della multinazionale Mondelez internazionale (fino a poco tempo denominata Kraft Foods), che domina il mercato europeo per il cibo da spuntini. Ha recentemente annunciato, dopo gli otto milioni complessivi investiti nell’ultimo lustro, una nuova esposizione in Grecia per cinque milioni a partire dal 2013. Proprio quando entreranno in vigore i nuovi contratti di lavoro contenuti nel memorandum lacrime e sangue che il Parlamento ellenico ha approvato in una lunga notte di passione, dove di fatto sono stati falciate indennità di malattia e quantum di stipendi e scatti.

Bersani dice che non abbiamo destino senza Europa…povero ragasso non abbiamo destino senza QUESTA Europa!

E’ la shock economy, ragazzo e tu non ci puoi fare nulla, nulla a meno che non diventi consapevole!

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