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Dopo la recente notizia che un un miliardario annoiato ha deciso di scommettere contro il nostro Paese…
… arriva puntuale anche la notizia che secondo i fuoriclasse del senno di poi, quelli che arrivano sempre sulla scena del delitto quando ormai hanno portato via il cadavere, suggeriscono che…
Da Moody’s una doccia fredda sulle banche italiane, pesano Npl e crescita modesta…
E’ proprio una doccia fredda quella di Moody’s sulle banche italiane: l’outlook, che è la prospettiva su un arco temporale di 12-18 mesi, resta negativo nonostante lo stock delle sofferenze abbia avviato un trend positivo di riduzione, come ricorda il ministro Padoan citando un -25% da inizio anno, e in un contesto di crescita superiore alle previsioni. Per Moody’s, l’unica delle grandi agenzie di rating che mantiene un outlook negativo sull’Italia e dunque non solo sulle banche, i numeri dei crediti deteriorati del sistema bancario italiano restano comunque tra i peggiori in Europa e il problema dovrà essere risolto con maggiori sforzi, in quanto va inquadrato in un quadro più ampio che per Moody’s non è tutto positivo.
Se il nostro Paese avesse davvero una classe politica intelligente, si limiterebbe ad ignorare simili dichiarazioni, o al massimo a commentare con ironia, le osservazioni di questa banda di ignoranti che servono solo i propri azionisti, confezionando giudizi ad arte.
Invece …
Padoan contro il giudizio di Moody’s sugli Npl: “Non rappresenta la realtà .
“Riconosciamo che c’è stata una riduzione dei crediti deteriorati e dei flussi, ma c’è sempre una fragilità dei bilanci. È una situazione che è più debole rispetto a quella di molti altri Paesi europei e sicuramente più debole rispetto a prima della crisi”. (…)
“Quello che la Bce ha annunciato è la prima parte di una storia più grande – ha detto Hill. “L’anno prossimo ci sarà un altro passo. Ci sembra che non si potrà avere due sistemi paralleli nel lungo periodo con due livelli di accantonamenti diversi per Npl che in fondo sono la stessa cosa. L’azione della Bce segnala qualcosa di più grande e potenzialmente più problematico per le banche con alti livelli di Npl e bassi livelli di copertura”, come quelle italiane. “Sembra logico – ha anche aggiunto l’analista Moody’s – che se le regole della Bce saranno estese allo stock, questo sarà più problematico per alcune banche che per altre”.
Avete mai letto qualche report di questi inutili soloni, sui derivati e titoli strutturati spazzatura presenti nelle maggiori banche del core Europa, dei principali paesi come Germania e Francia? Questo doveva dire Padoan, ma non ci arriva e non è colpa sua, di strategia conosce poco o nulla.
E’ tutto logico quello che scrive Moody’s, peccato che lo era anche nel 2012, quando Moody’s mise in piedi una vera e propria truffa per gettare benzina sul fuoco, già esistente.
Mentre noi ve lo raccontavamo, politici e banchieri dormivano in Italia…
“Ordini superiori, non potevo esimermi da non dare seguito agli ordini!”
“Forse gli investitori non hanno capito più nulla. Sui mercati si è creata una gran confusione. In quel preciso momento ho avuto la netta sensazione che il rischio più grande per un Paese potesse diventare il suo rating”. A parlare è Alexander Kockerbeck, capo analista per l’Italia di Moody’s fino a metà luglio del 2012. Commenta con amarezza quanto accaduto il 13 luglio del 2012, giorno in cui l’Italia viene declassata da Moody’s di due gradini, dalla A3 alla Baa2, calando al rating più basso mai avuto nella storia del rischio sovrano italiano.
Davvero uno spettacolare l’ignoranza che circola nella finanza italiana, loro stanno solo preparando il terreno per una nuova razzia, intanto in Italia si porta le pecore al pascolo, magari tutte dentro in un bel recinto esentasse, poi al momento opportuno, lupo mio libera tutti.
Giusto per non farsi mancare nulla, Bridwater aggiunge anche ENI alla lista delle prede italiane…
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Nel frattempo a qualcuno forse è sfuggito che il Partito Democratico ha proposto come presidente delle commissione di indagine sulle truffe bancarie il signor Casini, uno che suggeriva che si tratta solo di demagogia, un po come scegliere un lupo a guardia del pollaio, che fa finta di non vedere mentre altri continuano a raziare…
Ascolterete anche la sottosegretaria Boschi e l’ex premier Renzi?
«Al momento abbiamo deciso di partire dalle crisi più recenti, quelle che hanno investito le banche venete. Se avessimo cominciato dal passato, ci saremmo impantanati subito in una discussione su se partire dal 2007, dal 2008 o dal 2012. Iniziamo dagli ultimi casi, che è un criterio oggettivo, ma ciò non ci impedirà di esaminare tutte le crisi. Compresa Banca Etruria. Quando arriveremo lì, decideremo quali audizioni fare».
E te pareva, non volevate mica che il buon Casini iniziasse proprio dai casi Etruria e MPS, sotto elezioni, suvvia hanno fatto apposta per evitare guai a Renzi e compagnia, Draghi compreso che non ci vedeva bene ai tempi di MPS.
La domandina finale del giornalista è…Ma perché se prima non voleva la commissione poi ha accettato di presiederla?
… Tutto il mondo sa che la mia ultima aspirazione era presiedere questa commissione, ma poiché sono un uomo delle istituzioni lo faccio e cercherò di farlo bene, sfatando le stesse mie preoccupazioni».
Non male per uno che è socipo della Fondazione CARISBO, piccola azionista di Intesa tanto per gradire.
Nel frattempo per gettare fumo negli occhi gli amici di Renzi…
La prima versione del Pd è un testo durissimo, una sorta di mozione parlamentare di sfratto: si chiede “discontinuità” e si critica l’operato di via Nazionale di questi anni, in particolare le funzioni di “vigilanza e controllo “a prescindere dalle ragioni che hanno originato”. Praticamente una summa del pensiero di Renzi che, anche nel suo libro Avanti, scaricò proprio su Bankitalia la responsabilità del crack delle quattro banche, tra cui Etruria: “Sbagliai a fidarmi”.
… il quale non le manda certo a dire… Visco tira dentro Renzi
Dopo un pomeriggio intero sulla graticola, i vertici di Bankitalia reagiscono all’affondo del Pd renziano sulla riconferma di Ignazio Visco all’incarico di governatore. Le parole che filtrano da Palazzo Koch sono durissime. “Nella sua azione l’Istituto ha agito in continuo contatto col governo”, dicono fonti interne all’Istituto. Parole che fanno da contraltare a quelle dichiarate da Matteo Renzi a una radio proprio negli stessi minuti: “Il Pd non c’entra nulla con il passato”.
“Nella sua azione l’Istituto ha agito in continuo contatto col governo”…
Non ci crederete ma sto ancora chiedendomi come sia possibile che dopo quello che è successo in questo Paese, dopo miliardi e miliardi di risparmi distrutti dai banchieri con la connivenza dei politici, la gente dorme, annoiata davanti al televisore, immersa nella propria ignoranza, benedetto Aristotele avevi ragione, apatia e tolleranza sono le ultime virtù di una società morente, di un popolo di fessi!
Appare soltanto in tempi di pace e prosperità, e scompare nei tempi bui…
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Ok, lagente dorme sul suo divano di casa.
Non volesse dormire,lagente, che mezzi avrebbe per cambiare il corso degli eventi?
Io non sono per nulla convinto che lagente non abbia capito e nemmeno che siamo pochi visto i milioni di individui colpiti dalla riforma fornero e jobs act.
Se il mercato è il nostro pastore, come possono le pecore ribellarsi senza infrangere la mitologoca supremazia del mercato stesso?
Devo avere mangiato pesante anche oggi ma se non si mette in correlazione che il mercato è un altro modo di dire dittatura e che tale mercato ha un padrone e milioni di servi ubbidienti difficilmente puoi ripudiare una cosa che in apparenza comprende tutti noi.
Come può il pastore o padrone gestire il campo dove ingrassa e tosa le pecore oltre che a volte le sgozza?
Chissà come faranno mai a far pendere l’ ago sempre dalla loro parte?