TERREMOTO EMILIA: E’ L’ORA DELLA SOLIDARIETA’!

Scritto il alle 21:28 da icebergfinanza

Ora è il tempo della solidarietà, il tempo di lasciare cadere le parole e darsi da fare per essere vicini a questi nostri fratelli che stanno soffrendo in ogni villaggio, in ogni paese in ogni città della martoriata terra emiliana.

Andrea e Icebergfinanza sono a disposizione per qualunque richiesta di aiuto o di condivisione, di intervento per quanto possibile.

Se nella zona vi fosse qualche azienda agricola in difficoltà che i GAS Gruppi di Acquisto Solidale possono aiutare con la loro formidabile rete  attraverso il passa parola per l’acquisto e il sostegno immediato di prodotti agricoli fatemelo sapere sarò ben lieto di mettermi a disposizione.

Ho molti amici a Mirandola e Modena ma questo vale per qualunque paese emiliano!

Ci scrive Daniele un caro amico di Icebergfinanza..

Caro Andrea, siamo tutti al corrente dei terribili avvenimenti che si stanno susseguendo in Emilia da oltre una settimana. Le immagini che ci giungono dal media sono eloquenti.

La mobilitazione di massa di persone e associazioni che stanno aiutando le popolazioni colpite è ecomiabile. Difatti pare non ci siano particolari carenze tecniche, strumentali o di approvvigionamento alimentare grazie ai già numerosi interventi. La vera urgenza è quella di poter ricostruire strutture civili e industriali non appena il terremoto darà pace all’Emilia.

Sto partecipando in prima persona a sostenere le zone colpite. e avendo vissuto per 30 anni proprio a Finale Emilia ho un canale preferenziale in modo da poter consegnare fondi per la ricostruzione direttamente in mano agli interessati ed evitare così possibili dispersioni di valori grazie all’altruismo di banche e compagnie telefoniche…

Sono andato direttamente presso la mia vecchia Parrocchia di Finale Emilia e tramite la signora Antonella Diegoli del consiglio direttivo del Movimento per il Sì alla Vita dell’Emilia Romagna per raccogliere fondi per la ricostruzione e la messa in sicurezza dell’asilo parrocchiale che è stato dilaniato dalle recenti scosse del 20 e del 29 maggio.

L’asilo ha garantito fino a settimana scorsa il proprio servizio a più di 160 famiglie italiane e non, rispondendo in questo modo a tutte le richieste in collaborazione con la struttura pubblica esistente.
Tutti gli sforzi sono concentrati sui più piccoli che sono i primi a pagare le conseguenze di questo disastro.

Sto quindi sostenendo con amici e colleghi questa causa invitando a contribuire per la ricostruzione di quest’opera in modo da ridare speranza alla famiglie e ai bambini che vivono e purtroppo vivranno ancora per molto tempo in condizioni critiche.

Ogni contributo potrà essere fatto tramite bonifico bancario all’ Iban

IT14V0538766750000000006286 intestato alla Parrocchia di Finale Emilia

inserendo nella causale il seguente testo: “ricostruzione asilo” o similare

Chiaramente per chi non mi conosce è un atto di fede, non saprei come altro garantire che non è un farsa.

Se fosse possibile fare altro per poter diffondere questa proposta sono qua disposto a qualsiasi cosa.

Questa è una foto dell’edificio non più raggiungibile in questo momento scattata dal vice parroco che è salito sulla casa di un vicino per poterla fare

Posso eventualmente dare il recapito del parroco o del viceparroco che stanno raccogliendo i fondi.

Grazie comunque di tutto



12 commenti Commenta
idiocrazia
Scritto il 30 Maggio 2012 at 15:01

Ok Andrea di a Daniele che non c’è bisogno di sottolineare l’atto di fede, fai fede tu per lui per me basta e avanza, fagli un in bocca al lupo!

Giuseppe

stanziale
Scritto il 31 Maggio 2012 at 12:49

Un’idea, non mia ma che ho letto. Sosteniamo le popolazioni locali anche acquistando, piu’ di prima, i loro prodotti, in primis il parmigiano, il loro vino ecc.

gnutim
Scritto il 31 Maggio 2012 at 15:09

grazie giuseppe, grazie a tutti quelli che mi stanno contattando a partire da Andrea. la raccolta sta andando bene. Più avanti cercherò di fare un resoconto

daniele

icebergfinanza
Scritto il 31 Maggio 2012 at 16:27

stanziale@finanza,

Ho scritto…

Se nella zona vi fosse qualche azienda agricola in difficoltà che i GAS Gruppi di Acquisto Solidale possono aiutare con la loro formidabile rete attraverso il passa parola per l’acquisto e il sostegno immediato di prodotti agricoli fatemelo sapere sarò ben lieto di mettermi a disposizione.

giobbe8871
Scritto il 31 Maggio 2012 at 21:44

Non mollate , brava Gente dell’Emilia 😉

giobbe8871
Scritto il 31 Maggio 2012 at 21:44

Gli italiani saranno solidali . Vedrete

giobbe8871
Scritto il 31 Maggio 2012 at 21:58

Facciamo sentire la nostra solidarietà a quella povera gente.

Parrocchia di Finale Emilia
IBANIT14V0538766750000000006286
Banca BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA

cartesio
Scritto il 2 Giugno 2012 at 07:04

Avrei voluto un’Italia diversa, già da quando giovane ingegnere vagavo attonito tra le macerie del suolo irpino con in mano i fogli statistici del censimento post-sismico.
Lavoro gratuito e volontario s’intende, e anche fuori sede; tutto a mie spese.
Avrei voluto un’Italia migliore negli anni a seguire questi eventi, con un impegno governativo sistematico.
La rapida pubblicazione dei nuovi codici di calcolo in semi-probabilistica per le nuove costruzioni, e i codici di pratica per gli adeguamenti sismici degli edifici sia storici che non.
Dopo trent’anni la nuova normativa (con iter burocratici assurdi) entra in vigore solo dopo il terremoto dell’Aquila, la mappatura sismica viene lasciata a pubblicazioni discrezionali da parte di enti inefficienti, e i fondi che dovevano essere stanziati per la messa in sicurezza della nazione, prima si dileguano e poi si estinguono.
Questa somiglia a “l’isola che non c’è” di Bennato.
Semplicemente l’Italia che non c’è.
Ma faccio un appello ai giovani colleghi: provateci oggi, come me allora, gratuitamente e al di la di ogni ragionevole titubanza.
E’ servito allora, servirà oggi.

kry
Scritto il 2 Giugno 2012 at 10:49

cartesio@finanza,

La mia sensazione è che si voglia fare nulla perchè come scusa non c’è niente di meglio di una causa/catastrofe naturale per dover ricostruire e far ripartire l’economia.Spero che il tuo appello venga ascoltato,anche la canzone che citi e aggiungiamoci Gino paoli con “Eravamo quattro amici al bar” altra immagine dell’italia.Ciao.

billbill
Scritto il 4 Giugno 2012 at 22:31

Ricevo ed inoltro,forse può servire a far chiarezza. Personalmente penso che, come in medicina, se vai contro natura poi paghi con gli interessi.

Quando ho portato il mio camper al mio amico Giorgio (in appartamento con me a Milano da studenti e ora architetto), lì a Schivenoglia, dove la chiesa a 20 metri da casa sua è rimasta senza facciata, mi ha parlata di una protesta della gente del posto che durava da anni e che ogni volta che cercavano di parlarne alla radio locale veniva sabotata l’informazione.
Lui è serio, lavora in provincia , si occupa di territorio, cioè non è una sciampista che parla di fisica atomica…
Oggi mi arriva da un’altra amica una mail che parla nel dettaglio di questa protesta e collima con tutto quello che mi diceva Giorgio.
Ve la giro per dovere di informazione
baci!!!
>
> Avete notato che questo terremoto è diverso dagli altri? Anche i “tecnici”
> non sanno bene come spiegarlo…
>
> Su sito: http://www.earthquake.it/ultimi-terremoti.php sono riportate le
> profondità delle scosse di Ferrara.
> Vi sono eventi molto profondi (da 60 a 200 km) dovuti allo scontro tra
> Appennini e Alpi o per altre ragioni geologiche naturali.
> Ma molte scosse hanno profondità da 2 a 10 km (!!!). E per quelle le cause
> geologiche, tipo deriva dei continenti, scontro tra Africa ed Europa, stanno
> molto strette.
>
> Guarda caso, a una profondità tra 1 e 8 km, avviene un altro fenomeno, non
> naturale ma umano: la trivellazione e l’estrazione dell’acqua dalle falde e
> soprattutto del metano dai giacimenti.
> L’estrazione lascia delle “bolle” di rocce permeabili, in cui manca la
> pressione dei fluidi tirati via dall’uomo. Queste “bolle” collassano in
> tempi brevi per la geologia (meno di 10 anni), con eventi disastrosi come i
> terremoti.
>
> Da decenni vengono estratti miliardi di metri cubi di metano all’anno
> dall’Adriatico, sia sulla sponda italiana sia su quella croata.
> Si verificano terremoti sempre più frequenti e anomali in zone come la Bassa
> che non avevano mai avuto attività sismica prima.
>
> E’ possibile che un evento geologico profondo abbia provocato il collasso
> dei pozzi e dei giacimenti esauriti, che ha poi causato i danni enormi sulla
> superficie.Se vengono estratti idrocarburi a 3 km di profondità vicino a
> Ferrara vuole di che a 2 km vi sono sedimenti (sabbia, argilla eccetera),
> non certo lo scontro di due blocchi continentali di roccia, che avviene più
> in profondità.
> Quindi un terremoto con ipocentro a 2 km di profondità deve essere dovuto ad
> altro, come al collasso di un giacimento esaurito.
>
> E’ ovvio che vi sono degli interessi economici enormi dietro lo sfruttamento
> dei giacimenti: profitti delle compagnie petrolifere e oneri da loro pagati
> ai vari politici e amministratori.
> Stanno avviando proprio adesso un piano di estrazioni abominevole, tra le
> cave delle cooperative edili e le ricerche di idrocarburi di imprese
> americane.
> Per questo, fanno finta di niente sulle cause di questo disastro, meglio
> stare zitti.
>
> Non c’è nulla di inventato.
> Il fenomeno dello sprofondamento della Bassa per le trivellazioni e le
> estrazioni è noto da anni:
> http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2011/1-agosto-20
> 11/spettro-subsidenza-bassa-dice-no-rilievi-petroliferi-texani-1901214105687
> .shtml
>
> http://geograficamente.wordpress.com/2009/01/16/gas-estrazioni-in-alto-adria
> tico-il-rischio-della-subsidenza-vale-il-quantitativo-energetico-estraibile/
>
> http://it.wikipedia.org/wiki/Subsidenza
>
>
> COSA STA EMERGENDO SU QUEST’ULTIMO TERREMOTO:
> L’area del terremoto coincide con uno “stoccaggio” sotterraneo di gas metano
> della ERG.
> E’ stato appena autorizzato dal governo Monti e prevede delle perforazioni
> con esplosioni, effettuate a partire da febbraio.
> Sono dei criminali: conoscevano benissimo la “cavità” dovuta a falde
> esaurite e avevano deciso di riempirla di metano…
> Pensate che disastro se il terremoto fosse successo tra un anno, quando
> avrebbero riempito la terra con 3 miliardi di metri cubi di metano….
>
> Ci sono molti altri stoccaggio di metano già attivi nelle falde esaurite
> della pianura padana.
>
> http://www.ambientesaluterivara.it/Default.aspx?np=3
>
> Dal Resto del Carlino di gennaio
> In commissione è stato ascoltato Antonio Scaglioni, geologo della Regione in
> pensione, che ha ribadito le ragioni del no. “Non ci sono garanzie sulla
> sicurezza e la tenuta sismica del serbatoio- afferma Scaglioni- noi siamo su
> una zona sismogenetica.L’inserimento del gas nel sottosuolo farebbe spostare
> l’acqua che c’è, la quale andrebbe ad allargare altre fessure, liberando
> così le energie nel terreno”Una paura che cresce se si pensa che “le nostre
> case sono tutte non antisismiche”, sottolinea Scaglioni. Tra l’altro,
> aggiunge il geologo del comitato, “l’azienda vuole fare tre sondaggi nel
> raggio di un chilometro, quando il deposito ha una superficie di oltre 100
> chilometri quadrati”. Nella zona, continua Scaglioni,”ci sono vecchi pozzi
> sterili tappati da molto tempo e non vengono previste verifiche per vedere
> se reggono”.
> http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/provincia/2012/01/26/659699-deposito_
> regione_sicurezza_garantita.shtml
>
>
> Decreto del Ministero Ambiente (CLINI) a febbraio 2012.
>
> http://tecnico.comunesanfelice.net/images/stories/Stoccaggiogasrivara/decret
> o_17_02_12_32.pdf
>
> Per tutelare l’ambiente, il Ministro ha stabilito che le perforazioni devono
> usare il metodo delle carihe esplosive (!!!): le operazioni della ERG sono
> già cominciate da febbraio 2012
>
> Adesso no allo stoccaggio:
> http://multimedia.quotidiano.net/?tipo=media&media=25905
>
>

paolocogorno
Scritto il 5 Giugno 2012 at 00:25

Diffondo Subito a genova e nella mia rete, auguri Daniele
acquistiamo tutti i prodotti anche rottamati dell’emilia…

Paolo

gnutim
Scritto il 5 Giugno 2012 at 10:13

grazie mille della solidarietà, le cifre raccolte cominciano ad essere incoraggianti, non possiamo però partire coi lavori finchè il terremoto non ci lascia in pace… ma il Signore ci sta sentendo.ancora grazie

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