BERLIN HYP: IL PARADOSSO DEL SECOLO!

Scritto il alle 07:26 da icebergfinanza

Questa crisi è davvero un’enciclopedia dei paradossi, ovvero come la finanza è riuscita a superare il limite che la separa dalla realtà.

Il sistema finanziario, le grandi banche, nel 2008 erano sostanzialmente fallite, solo l’intervento degli Stati, delle banche centrali  e dei legislatori lo ha salvato, modificando le regole contabili ed assicurando un livello tale di liquidità che ha permesso il salvataggio.

Poi abbiamo assistito, soprattutto in Europa, alla feroce speculazione delle stesse realtà salvate dagli Stati contro intere Nazioni.

Oggi per la prima volta nella storia in Germania una banca si fa pagare per emettere il proprio debito!

German bank Berlin Hyp issues first sub-zero non-state bond

Roma, 9 mar. (askanews) – La tedesca Berlin Hyp si aggiudica uno storico primato nell’area euro. L’istituto infatti ha lanciato un bond con tassi negativi. E’ la prima volta che accade per un’obbligazione non governativa. Gli investitori che hanno sottoscritto il bond se lo terranno fino alla scadenza dei tre anni riavranno meno soldi rispetto a quanto investito.

Il titolo triennale zero coupon da 500 milioni è stato assegnato con un rendimento negativo dello 0,162%. Sostenuta la domanda con richieste pari a 1,5 miliardi di euro. Il mese scorso berlin Hyp ha emesso un bond a sette anni da 500 milioni con un rendimento pari allo 0,25%.

Non solo Bund tedeschi e titoli di Stato dei paesi core dell’euro. I tassi negativi ora iniziano a riguardare anche le emissioni di privati come nel caso della tedesca Berlin Hyp, attiva sul mercato dei finanziamenti del settore immobiliare per investitori professionali.

E il caso del bond di Berlin Hyp non è destinato a restare isolato, in vista della riunione della Bce che dovrebbe varare una nuova serie di misure di stimolo con conseguente pressione al ribasso sui tassi di interesse. Già oggi i bond governativi tedeschi presentano tassi negativi fino alla scadenza di otto anni, sei anni per i francesi e 7 anni per i titoli di Stato di paesi come Austria e Belgio.

E’ chiaro il paradosso, realtà sostanzialmente fallite, in grado di creare denaro dal nulla, tra le principali responsabili della crisi,  oggi, grazie alle banche centrali si permettono di emettere debito facendosi pagare dagli investitori.

Nulla di particolare per una banca che è attiva sul mercato dei finanziamenti del settore immobiliare per investitori professionali, se si pensa che ieri la BCE ha deciso di pagare le banche che prenderanno denaro in prestito per offrirlo alla clientela.

E’ la deflazione da debiti, bellezza e tu non hai ancora visto nulla, credimi, la democrazia è ormai ostaggio del più pericoloso esperimento della storia della finanza!

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9 commenti Commenta
draziz
Scritto il 11 Marzo 2016 at 08:00

“…oggi grazie alle banche centrali si permettono di emettere debito facendosi pagare dagli investitori.”
Ma, visto che ancora non è chiaro se sia nato prima l’uovo o la gallina, uno che dà i suoi soldi (sicuri che siano tutti suoi e tutti onestamente guadagnati?) e paga anziché ottenere il classico rendimento è veramente un “investitore”?
Dare il suo denaro per ottenerne di meno…
Che sagacia questi “investitori” moderni…a me sicuramente qualcosa sfugge…

giulio0808
Scritto il 11 Marzo 2016 at 08:13

Quando leggo dei paradossi finanziari, non posso non pensare a quelli antropologici, perchè come ci ha insegnato Andrea, la crisi è prima di tutto dell’uomo. Oggi ci si vanta di fare cose, avere comportamenti che fino a poco tempo fa ci si sarebbe vergognati solo a pensarli e questo a partire dal piccolo fino al grande, dall’uomo della strada fino ai governanti.

noldor
Scritto il 11 Marzo 2016 at 09:20

Buongiorno a tutti
Di questo passo gli stati potrebbero arrivare a non pagare più nulla di interessi sui propri debiti pubblici, Non posso negare che la prospettiva appare affascinante, in fondo se un debito non costa nulla è come non averlo, o sbaglio?

kry
Scritto il 11 Marzo 2016 at 09:36

Stò andando dal commercialista per aprire la mia banca.
PROMOZIONE
Ai primi 100 clienti per l’apertura del C.C.
TASSO 0%
Spese tenuta conto 0€
( PS Per il nome pensavo CRACK-BANK )

john_ludd
Scritto il 11 Marzo 2016 at 09:36

nol­dor@fi­nan­za,

nel 2021-22 dopo la n-esima estensione del QE il debito pubblico nostrano costerà poco più di zero anche se sarà superiore a quello di oggi. Tuttavia non sarà come non averlo, sarà ancora lì. Con il passare del tempo altri problemi che le banche centrali non possono risolvere diverranno palesi anche agli occhi dei ciechi. Fossilizzati a pensare a ogni cosa in termini di prezzo invece che di potere di acquisto e disponibilità la domanda che non ci pone è l’unica che conta: quanti Kilowattora (o calorie) compro nel 2035 con la mia quota di credito pubblico o privato considerando che per allora il debito globale (da cui estraggo il mio credito) sarà maggiore mentre la disponibilità di calorie pro quota sarà minore ?

kry
Scritto il 11 Marzo 2016 at 09:49

Avete progetti in essere
Nessun problema
Venite da ILLUSION
la nuova società finanziaria dove garantiamo i vostri futuri sogni con prestiti al fantasmagorico tasso dello -0,5%.

phitio
Scritto il 11 Marzo 2016 at 11:38

In pratica tenersi i soldi dentro al materasso adesso corrisponde ad avere un interesse positivo virtuale dello 0.4%

aorlansky60
Scritto il 11 Marzo 2016 at 11:45

E’ la deflazione da debiti, bellezza e tu non hai ancora visto nulla, credimi,
la democrazia è ormai ostaggio del più pericoloso esperimento della storia della finanza!

Nel suo testo sul crack del 1929, J.Galbraith definì come una ““fuga di massa nella fantasia”” l’euforia collettiva creatasi per contagio negli anni 28-29 negli States, che diede corpo a quella enorme bolla speculativa destinata a schiattare, come infatti avvenne; le conseguenze che lasciò sono note;

10anni dopo l’innesco di quella crisi

-mai risollevatasi nel frattempo anzi allargatasi per contagio al di fuori dei confini USA a tutto il mondo industriale dell’epoca, EU in particolare che già doveva fare i conti con la pesante eredità lasciatale dal Imo conflitto mondiale-

questa sfociò nel più grande conflitto armato mondiale che la storia ricordi.

Dopo il nuovo regalo offerto dalla BCE, è curioso ora attendere la prossima mossa della Fed; se questa sarà sulla stessa linea [accomodante] di quella riservata dalla BCE, come definire l’attuale ““fuga di massa nella fantasia”” ???

(difficile riuscire a pensare che la Fed scelga di seguire una strategia opposta rispetto a quella poderosamente confermata dalla BCE : alzare ora ulteriormente i suoi tassi d’interesse avrebbe l’effetto di una bomba atomica soprattutto nel contesto economico attuale che vede il dollaro tenere in ostaggio molti paesi [soprattutto EM] fortemente indebitati appunto in US $)

A questo punto, confrontando i due casi storici, viene spontaneo chiedersi se “l’esperimento più pericoloso della storia della finanza” [come lo definisce giustamente Andrea] come quello messo in atto nei tempi attuali dalle banche centrali mondiali, abbia superato l’esempio del ’29 a livello di “innesco”… per portata e volumi sicuramente si, dunque quando qualcuno (o qualcosa) deciderà che è tempo di mettere fine “al sogno della fuga di massa nella fantasia” non è difficile prevedere che le conseguenze [a cascata sul mondo intero] si riveleranno assai più dure e pesanti rispetto a quelle di 90anni fà.

altro particolare : l’anno prossimo festeggerà l’anniversario –10anni– dall’innesco della grande crisi attuale… semplice casualità, non che io voglia portare sinistri presagi…

Ultima considerazione : con il nuovo “Ltro” concesso alle banche europee, queste avranno la possibilità di chiedere prestiti alla BCE con la certezza che il capitale di ritorno da rifondere sarà minore rispetto a quello iniziale… nemmeno Alice e “il suo mondo delle meraviglie” avrebbero mai potuto immaginare una cosa simile…
😆
…ha ragione Andrea nel definirlo, quell’esperimento; io oltre che “pericoloso” aggiungo “folle”, chissà quale dei due termini è peggio… il fatto è che quell’esperimento è sia “folle” che “pericoloso”, questo dà l’esatta idea della criticità che sembra passare in secondo piano per chi attualmente (banche centrali) vede altre priorità :

il dovere forzatamente sostenere un sistema fiacco che non ne vuole sapere di riprendersi.

Sembra che questa storia sia stata già scritta e prevista : ritorno per l’ennesima volta a citare il punto di vista di un economista americano -uno dei pochi contrari in patria al concetto di QE- che 3anni fà affermò con nota critica :

il Mostro” (Mostro inteso come QE, politica monetaria accomodante con tutte le conseguenze di essa) “una volta messo in moto non potrà più essere fermato; richiederà sempre più risorse per essere alimentato, perchè ciò che sarà stato messo in moto con esso assumerà una portata tale che una sua eventuale incrinatura o peggio un repentino crollo avrebbe effetti assai più deleteri per gli interessi generali dell’intero sistema, rispetto al peso significativo per assecondarlo, pur sapendo che si è entrati in un vicolo cieco; di fatto si sarà prima varcata la soglia del non ritorno, quando il Mostro darà ancora di se un idea non eccessivamente negativa e tutto sommato sostenibile, successivamente al punto di rottura definitivo, quando le forze per alimentarlo e sostenerlo non saranno più ritenute ragionevoli per farlo, dato che gli effetti secondari procurati da esso saranno sempre più evidenti quanto nefasti, ed allora sarà la fine.

ndf
Scritto il 11 Marzo 2016 at 14:21

phitio@finanza,

no, vuol dire rischiare di farseli rubare da un ladro comune anziché da una istituzione finanziaria (fondo comune, banca, ecc) che usa i tuoi soldi per fotterti il futuro.

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