GRECIA: LA SCONFITTA DI PIRRO!

Scritto il alle 15:00 da icebergfinanza

Dopo il programma su “scherzi a parte” di venerdì, nel fine settimana il Washington Post ha scritto che, questa di Tsipras non è nemmeno una vittoria di Pirro per la Grecia. E’ una sconfitta di Pirro.

La grande bugia di Syriza era che i greci avrebbero abbandonato l’austerità senza dover abbandonare l’euro, una menzogna colossale perchè l’euro è l’essenza stessa dell’austerità, la sua ragione di vita.

Tutto ciò ovviamente non è vero, perchè l’Europa ha potere totale sulla Grecia e la Grecia non ha alcun potere su di essa. Le banche della Grecia si affidano a prestiti di emergenza della Banca centrale europea per rimanere prestiti che verranno  tagliati se il governo greco non fa quello che vuole l’Europa. Nulla di nuovo, ve lo abbiamo raccontato sino allo sfinimento in queste settimane, l’unica possibilità dopo la vittoria del referendum era di lasciare questa trappola, dignitosamente, ma così non è stato.

Anzi si tratta di un’umiliazione senza precedenti! Fa sorridere Tsipras che dichiara che è un accordo duro e recessivo ma almeno cosi mercati e risparmiatori saranno contenti.

 “L’Eurogruppo accoglie con favore gli impegni delle autorità greche a legiferare senza ritardo, entro il 15 luglio, un primo gruppo di misure”.

Sia ben chiaro non si tratta solo della Germania, ma della maggioranza dei 19 paesi che compongono questo straccio di Europa che erano contro la Grecia…

http://icebergfinanza.finanza.com/files/2015/07/In%2Bor%2BOut.png

Le famose clausole di salvaguardia dovranno essere approvate entro mercoledi, tagli automatici di spesa e liberalizzazione nel settore dei beni e dei servizi, nel settore dell’energia e nel mercato del lavoro, con la reintroduzione dei licenziamenti collettivi. “Sul mercato del lavoro, occorre intraprendere revisioni rigorose su contrattazioni collettive, azione industriale e licenziamenti collettivi, in linea con il calendario e l’approccio concordato con le istituzioni”

Si licenziamenti di massa collettivi, il massimo per l’austerità de me nona!

A breve vedremo come i 50 miliardi di privatizzazioni sono un’illusione, mentre tutto il resto è realtà. 25 miliardi per ricapitalizzare le banche, 12,5 per abbattere il debito e se avanza qualcosa per gli investimenti LOL

La sintesi di questo fine settimana spettacolare della tragedia greca sta tutto riassunto nel ritorno ad Atene del leggendario cavallo di TROIKA …

“Atene rinunci alla sua sovranità o dica addio all’euro. L’ultimatum alla Grecia arriva direttamente dall’Eurogruppo che pur diviso passa all’Eurosummit un documento nel quale chiede “riforme entro il 15 luglio” e l’impegno della Grecia a sottomettere all’ex troika alcuni progetti di legge prima di sottoporli al Parlamento”

Il primo colpo di scena arriva venerdi notte con la votazione al Parlamento greco, un clima torrido nel quale il governo Tsipras si è squagliato come neve al sole…

“Caos politico ad Atene. La Camera dà il via libera alla piattaforma proposta dal governo a Bruxelles ma solo con 100 voti di socialisti, centristi e conservatori. Trentadue tra i nazionalisti di Anel e syrizei duri e puri non votano. Varoufakis preferisce passare il weekend al mare, mentre il ministro Lafazanis non le manda a dire: “Sostenere un programma di austerità, neoliberale e deregolamentato, non farà altro che aggravare il circolo vizioso di recessione, povertà e miseria” Crisi Grecia, ok del Parlamento a Tsipras. Ma la maggioranza e Syriza sono a pezzi

Altro che l’Altra Europa, Tsipras è un’altro Renzi, che dovrà mettere insieme una coalizione per poi suggerire al popolo greco che non c’è alternativa, ce lo chiede l’Europa.

La mia sensazione è che Tsipras assomigli a Ponzio Pilato, prima ha fatto scegliere al popolo chi crocifiggere e poi visto che con il referendum non è andata bene ora lasci di nuovo la parola, questa volta non al popolo, ma al Parlamento, che non potrà che approvare la crocifissione del popolo greco.

Sabato in giornata Schaeuble propone Grexit per 5 anni  … ma soprattutto la creazione di un trust, un fondo dove far convogliare 50 miliardi di beni statali da privatizzare o meglio svendere per abbattere il debito, senza se e senza ma.

Una tabella per dimostrare quanto sia ridicola la proposta della Germania la potete osservare nella tabella qui sotto senza dimenticare che il risultato attuale è di soli 5,4 miliardi ottenuti in quattro anni 5,4 MILIARDI

Graph 3 – Privatization proceeds:  targets for 2011-2015

Source: EC, 2011, The Economic Adjustment Programme for Greece, Fourth Review, Spring 2011; author’s own calculations The selling off of people’s commons – The case of Greece

La sostanza è che nonostante una lunga lista di beni pubblici da depredare, telecomunicazioni, trasporti, energia, fornitura acqua, porti principali, aereoporto di Atene, banche, servizi postali, autostrade, immobili e chi più ne ha, più ne metta, non si è riusciti a svendere che 5,4 miliardi di euro, saccheggiando ovunque, come in Italia, dedicato ai fessi che vogliono svendere i gioielli di casa e le galline dalle uova d’oro.

Graph 2 – State ownership of public utilities before & after the current privatization plan

Il precedente piano di privatizzazioni, prima e dopo in attesa che vengano messe in vendita anche le isole e il Partenone tanto caro ai finlandesi.

Non c’è altro da aggiungere in attesa che il Parlamento greco approvi con gioia questa cura da cavallo e che in autunno si torni a nuove elezioni.

Quanti salvataggi, socializzando le perdite con i contribuenti europei,  sono stati effettuati dal 2010 ad oggi in Europa e soprattutto in Grecia?

State tranquilli questo sarà l’ultimo come sempre, si l’ultimo ora è tutto a posto!

Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta …

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11 commenti Commenta
gnutim
Scritto il 13 Luglio 2015 at 16:57

pensavo finisse in modo diverso, non so se Varoufakis se ne sia andato perchè vedeva che Tsipras non reggeva più la pressione o perchè se ne è lavato le mani.
Comunque sia avrei preferito vederlo anche lui affrontare in questa lunga veglia i crukken

lukeof
Scritto il 13 Luglio 2015 at 17:06

gnutim@finanza,

Credo che Tsipras abbia sottovalutato la questione e non si sia preparato un piano B.
Ovvero un piano Varoufakis o almeno la liquidità dalla Russia.
Si è fidato che “i governi vogliono il bene dei popoli e dell’Europa” e si è infilato nel tritacarne senza opzioni alternative.
Comunque come dice Gilioli oggi giustamente

“Se l’euro stamattina pare salvo, è scomparsa invece dalla circolazione una moneta che il contabile Schäuble ignora e che i bancomat non emettono: quella del consenso dei cittadini verso la Ue in tre Paesi fondamentali. Consenso che già traballava prima e che adesso rischia di ridursi ancora più drasticamente. O di sparire del tutto.

Poi, sarà tutto da rifare.”

alfredo68
Scritto il 13 Luglio 2015 at 18:06

Allego Link (sito di Beppe Grillo) su una tv tedesca che attacca la Merkel e difende i Greci.

http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2015/07/13/la-tv-tedesca-attacca-la-merkel-e-difende-i-greci/

stanziale
Scritto il 13 Luglio 2015 at 18:23

Questa e’ ben piu’ dettagliata di quella de il sole http://scenarieconomici.it/estratto-dellintervista-a-varoufakis/ LEGGETE BENE.

first em
Scritto il 13 Luglio 2015 at 20:45

E’ vero, Andrea, quella di Tsipras è una sconfitta di Pirro, ma sicuramente anche quella dell’euro è una vittoria di Pirro. Nel Titanic si può temporaneamente tamponare una falla, ma la realtà è che il battello fa acqua da tutte le parti e nel frattempo, se lasci macerie e desolazione, non ti aspettare altro che montino livore, odio e rancore.
Si salva (temporaneamente) un mezzo, la moneta, e si condanna il fine, gli uomini, nel tragico ribaltone messo a punto dall’ortodossia neoliberista.
Se queste misure lacrime e sangue andranno in porto (ci sono ancora tante incognite), l’unica cosa giusta che può fare un europeo in buona fede e che ha capito è prendere le distanze da questo abominio e chiedere scusa ai greci…

dorf001
Scritto il 13 Luglio 2015 at 20:55

stanziale@finanza,

hai mai visto un NAZISTA in carrozzina? beh ce nè uno che gira per l’europa. intendo questa europa di merda. sai il vechio film la corazzata potyonsky? quando la carrozzina col bimbo corre giù x le scale?

ma non cè nessuno che butta giù per le scale quel tedesco di merda? quell’essere indegno dalla faccia aìda cane, da avvoltoio? che popolo sti krukki.

anzi lo difendomo, perchè lui difende i loro soldini. ladri ladri ladri. palrate di quella fogna della deutch bank.

e me la chiamate europa? ditelo a DE GASPERI. cosa ne pensa.

madmax
Scritto il 13 Luglio 2015 at 23:03

Taglio di debito? Si solo se sei non di sinistra!
Leggetevi bene questo post, il problema della Grecia non e’ il debito ma il Governo di sinistra che chiede il taglio del debito.
Di fatto im Polonia si cancello’ la meta’ del debito che avevano nel 1990, perbacco sono usciti dal Komunismo e vuoi che gli facciamo patire ancora?

http://www.nytimes.com/1991/03/16/business/poland-is-granted-large-cut-in-debt.html

Mentre in Grecia si dichiarano per un nuova pericolossisimo sistema, ed allora dagli addosso, qua non si tratta piu’ di Europa o non Europa qua cone sempre vi sono due sistemi di vedere il mondo in contrapposizione!
Meditate gente!

veleno50
Scritto il 14 Luglio 2015 at 07:09

madmax,

Che strano popolo quello greco.I sondaggi sono per la rimanenza in Europa , pronti a fare i sacrifici che gli vengono richiesti altrimenti non capisco la domanda del sondaggio.il referendum sancisce il contrario alla richiesta di riforme.Noi tutti quando andiamo a chiedere un finanziamento ad una banca se richiedi 50 vogliono a garanzia 100. Facciamo di tutto per ripagarlo altrimenti perderei una buona parte del bene dato in garanzia.la Troika ha ottenuto da Atene un fondo da 50 miliardi in cui far confluire gli asset greci in cambio del terzo salvataggio.Finalmente si è svegliata l’Europa ha dormito troppo, a mio parere ad oggi i falchi sono stati i greci non i tedeschi.I problemi della Grecia sono noti da molto quindi si è perso solo tempo quindi non stupiamoci se le riforme sono molto dure , ci sono voluti 5 mesi diamine.

aorlansky60
Scritto il 14 Luglio 2015 at 08:40

@ Veleno :

Noi tutti quando andiamo a chiedere un finanziamento ad una banca se richiedi 50 vogliono a garanzia 100. Facciamo di tutto per ripagarlo altrimenti perderei una buona parte del bene dato in garanzia

Peccato però che la storia abbia dimostrato il contrario di tutto questo.
Dipende molto dal campo di applicazione, se ad essere coinvolto in una potenziale “bancarotta” è un singolo o un istituzione.

Nell OTT 2008 negli USA il Congresso deliberò il varo del TARP proposto da H.Paulson spalleggiato da B.Bernancke.

cos’era il TARP? acronimo di “Troubled Asset Relief Program”

$ 700 mld di soldi pubblici, di proprietà dei cittadini americani, raccolti in gran fretta dai fondi statali USA per andare a risanare i DEBITI contratti dalle principali banche d’affari PRIVATE americane attraverso i loro pericolosi giochi finanziari effettuati negli anni 2000 :

Citigroup buco di $ 2500 miliardi,
Morgan Stanley buco di $ 2000 miliardi,
Goldman Sachs buco di $ 1000 miliardi,
JP Morgan buco di $ 500 miliardi

A quel piano ne dovettero seguire altri, perchè le falle delle loro principali banche aprivano buchi sempre più grandi ogni volta ne veniva scoperto uno.

E in EU fecero lo stesso, apllicarono su vasta scala dove occorreva il concetto americano di SOLDI PUBBLICI per risanare DEBITI DI BANCHE PRIVATE, in UK FR DE CH NL cioè i paesi più colpiti dalle stesse nefandeze delle loro banche private.

Ora, se io chiedo un prestito ad una banca e per qualsiasi motivo successivo non sono in grado di onorarlo, la banca invia i suoi funzionari e mi sequestra i beni, così come per qualunque privato cittadino inadempiente .

Se succede che le banche per via di scelte scellerate vadano in (quasi) default vengono invece coccolate e salvate dai privati cittadini, costretti a farlo dal proprio Stato.

io francamente mi chiedo quando i cittadini torneranno ad essere padroni di loro stessi : probabilmente solo quando tireranno giù come macerie tutte queste istituzioni e tutti quelli che attualmente vi abitano.

Se non accade questo, la rotta è tracciata e il futuro già impachettato in bella confezione.

Per quanto riguarda la Grecia, le principali istituzioni coinvolte hanno di nuovo stoltamente rimandato IL PROBLEMA credendo di avere trovato una soluzione.

Con la politica di tagli e austerity messa in atto in Grecia dal 2010, ciò che di concreto hanno ottenuto è solo un -25% di calo del pil greco dal 2009, ed un aumento della disoccupazione al 27% di cui 50% giovanile, la cifra più alta a livello europeo.

Ora che le istituzioni propongono ulteriori TAGLI TAGLI TAGLI ed insistono sui licenziamenti collettivi, ma davvero sono convinti di risollevare il pil greco a tal punto che il loro attuale rapp del 177% possa calare a livelli meno disastrosi ????

ma davvero sono convinti che le misure appena richieste al gov greco di ulteriori pesanti inasprimenti in vari settori della loro economia reale sarà in grado di far decollare e ripartire quel paese in modo che riesca a restituire quei € 320 mld di debito (+85 mld del nuovo piano…) quando il loro pil attuale è valutabile in € 180 mld???

se i creditori non affrontano seriamente l’unica via che consenta alla Grecia di risollevarsi veramente, cioè un netto e deciso ridimensionamento del capitale a debito(quello che tra l’altro chiedevano anche gli americani, mostrando per la prima volta un minimo di acume nella vicenda), l’unica cosa di cui si può essere certi è che le Grecia e il suo popolo non si riprenderanno mai alle condizioni ultime in cui sono stati cacciati, state certi che tra un anno saranno qui tutti a dover affrontare di nuovo un PROBLEMA GREXIT che si sarà fatto ancora più grave nel frattempo, seguendo lo stesso trend che ha portato ad ampliarsi (e mai a calare) il debito greco dal 2010 in avanti.

stanziale
Scritto il 14 Luglio 2015 at 13:32

aorlansky60,

Tra un anno, se non si ribellano, il pil e’ a 150 miliardi, il debito dello stato a 400 ed i greci vivono nelle grotte.

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