GRECIA: LA GRANDE TRUFFA!

Scritto il alle 11:30 da icebergfinanza

Visto che solo nelle ultime quattro giornate abbiamo avuto oltre 72.000 pagine lette sul nostro blog è bene approfittarne per fare un piccolo passo indietro e raccontare l’origine della crisi greca che va ben oltre i luoghi comuni come abbiamo visto in …

GRECIA:FACT CHECKING …

Come sempre utilizziamo una fonte “autorevole” ovvero il vice presidente della BCE Constancio…

” Tra gli stessi vertici c’è chi come Vítor Constâncio, vice-presidente della Banca centrale europea, ha recentemente dichiarato nel corso di un convegno ad Atene: «Penso che, per avere una storia più accurata riguardo le cause della crisi, dobbiamo guardare non solo alle politiche fiscali: gli squilibri si sono originati per lo più nella crescente spesa del settore privato, finanziata dal settore bancario dei Paesi debitori e creditori. Al contrario dei livelli del debito pubblico, il livello del debito privato è aumentato nei primi sette anni dell’euro del 27%. L’aumento è stato particolarmente pronunciato in Grecia (217%), Irlanda (101%), Spagna (75,2%), e Portogallo (49%), tutti paesi che sono stati sottoposti a grandissimo stress durante la recente crisi. La crescita repentina del debito pubblico, d’altra parte, è iniziata solo dopo la crisi finanziaria. Nel corso di quattro anni, i livelli del debito pubblico sono aumentati di cinque volte in Irlanda e di tre in Spagna» Sole24Ore…

La sintesi grafica ve la propongo qui, alcuni di Voi l’hanno già vista a Bologna…

… ma soprattutto qui, questo è un grafico FONDAMENTALE!

Per salvare le banche tedesche e francesi, gli Stati europei sono dovuti intervenire socializzando le perdite.

L’Italia che era rimasta ai margini di questa orgia è quella che ha sostenuto più di tutte le banche tedesche e francesi concedendo prestiti ai fondi ESM per salvare non la Grecia ma la Germania e la Francia, ricevendo in cambio nulla, o meglio un attacco speculativo in piena regola.

Questa storia si è ripetuta in Irlanda, in Spagna e Portogallo, con l’aggiunta delle banche inglesi e americane.

Infatti se tornate al primo grafico, potete osservare che il governo inglese dopo quello americano è quello che ha socializzato maggiormente le perdite con i contribuenti.

Mentre media e televisioni in Italia terrorizzavano il popolo italiano, Icebergfinanza scriveva….

“Questo è quello che abbiamo scritto nell’agosto del 2011 (…) un punto di vista sulla crisi del debito europeo e la crisi greca, è che si tratti di un tentativo elaborato dal governo tedesco per conto delle sue banche per ottenere indietro i loro soldi senza richiamare l’attenzione su ciò che stanno facendo.

Il governo tedesco dà i soldi al fondo di salvataggio dell’Unione europea in modo che possa dare i soldi al governo irlandese in modo che il governo irlandese può dare indietro denaro alle banche irlandesi così le banche irlandesi possono rimborsare i loro prestiti alle banche tedesche.Datemi una leva e vi distruggerò il mondo

Per sei mesi nel 2009 ho scritto che l’unica soluzione era nazionalizzare il sistema finanziario globale, tecnicamente fallito! In molti dicevano che non era possibile, politici, economisti ed analisti, ma mentivano spudoratamente!

Ecco la prova …

La Crisi Bancaria Svedese degli inizi anni ’90 … – 

I costi della crisi
Il processo di aggiustamento svedese viene spesso preso di riferimento come
modello di successo per la gestione di crisi finanziarie e bancarie in quanto
evitò casi di bank-run e il sistema bancario continuò a funzionare senza alcun
fenomeno di credit crunch. L’aspetto fondamentale che viene spesso citato a
supporto del “modello svedese” fu il costo sostenuto dai contribuenti.
Inizialmente il costo per salvare il sistema bancario fu pari al 3,6% del PIL o 65
milioni di corone, l’equivalente attuale di 18.3 milioni di dollari, determinando un
notevole aumento del deficit di bilancio e del debito pubblico. Il deficit di bilancio
nel 1993 raggiunse il 12% del PIL; tale deficit fu principalmente dovuto ai
generosi stabilizzatori automatici svedesi. Ciononostante oggi si calcola che il 9
costo finale dell’operazione per i contribuenti sia stato sostanzialmente
nullo, se non addirittura leggermente positivo (Jonung, 2009).1 È questo un
risultato che non ha quasi precedenti in altri casi di gestioni di crisi finanziarie.
Questa riduzione dei costi effettivi sostenuti fu dovuta alla liquidazione da parte
delle AMC degli asset che avevano ereditato dalle banche in crisi. Tali asset
furono venduti alcuni anni dopo quando il sistema si era stabilizzato e il valore
di questi asset era tornato su un livello normale. Il Governo e i contribuenti
guadagnarono sulla differenza del valore degli asset. In questo modo fu
ampiamente perseguito l’obiettivo di minimizzare i costi sostenuti dai
contribuenti, alla base dell’intervento del Governo.

Abbiamo più volte scritto che l’unica soluzione ormai rimasta ora, è quella della ristrutturazione del debito e la storia insegna che l’altra via naturale è il default di massa.

DEFLAZIONE DA DEBITI: COSA POTREBBE ACCADERE

Nel caso della Grecia loro arrivano solo ora…

Fmi: per salvare la Grecia interventi sul debito e 50 miliardi in tre anni

Se vincono i si il Governo greco si dimette e si va a nuove elezioni, nuovo periodo di incertezza e 3.2 miliardi della ECB che scadono al 20 di luglio, se vincono i no…

Quello che è chiaro è che l’economia greca è in trappola in questa unione monetaria e non ha alcuna possibilità di restarvi. Loro i Vostri politici, passeranno i prossimi mesi a raccontarvi di come dobbiamo tirare fuori altri soldi per salvare la Grecia, come hanno fatto in tutti questi anni nascondendovi la verità.

Dopo aver votato per la fesseria del fiscal compact e il pareggio di bilancio in piena depressione ora hanno sottoscritto l’ultimo tassello della crisi che verrà …

Alla Camera il sì definitivo al ‘bail in’ sino a 100.000 euro 

… tra l’indifferenza e l’ignoranza generale!

I depositi e i risparmi NON VANNO TOCCATI, si deve mettere le mani solo nelle tasche di azionisti ed obbligazionisti i quali hanno sottoscritto capitale di rischio.

Chiaro il concetto?

Televisioni e quotidiani, sistematicamente diffondo solo un lato della medaglia, quella che a loro più interessa o meglio interessa i loro padroni, i loro editori.

A noi non resta che la consapevolezza e cercare di diffonderla il più possibile.

Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta …Chiunque volesse ricevere le ultime analisi può liberamente contribuire al nostro viaggio

cliccando qui sopra …

o sul banner in cima al blog o sul lato destro della pagina. Semplicemente Grazie.

 

 

22 commenti Commenta
aorlansky60
Scritto il 3 Luglio 2015 at 13:40

ah! ho finalmente una risposta concreta al mio dubbio di qualche settimana fà :

come mai gli USA si ergono con tanto livore sia nei confronti di UE che nei confronti della Grecia, invitandoli a trovare un intesa al più presto?

la risposta è in quella barra vert azzurra riferita a US nel graph “2014Q3 Foreign bank’s exposure to different Greek sectors”…

evidentemente non si trattava solo di una questione geopolitica, benchè questa nel caso “grecia” abbia una rilevanza NON indifferente.

7voice
Scritto il 3 Luglio 2015 at 16:19

TANTO DI RISPETTO A MAZZALAI, MA QUI DEVE MORIRE SANSONE CON TUTTI I FILISTEI ! VISTO CHE NON E’ POSSIBILE CAMBIARE LE COSE DEMOCRATICAMENTE CON IL VOTO ? ALLORA DEVE AVVENIRE UNA GUERRA CIVILE MONDIALE ! SI DEVONO IMPICCARE PUNTO è BASTA ! FATE SCORTA DI BENE DI PRIMA NECESSITA’ ! BISOGNA FARE PIAZZA PULITA SENZA SE E SENZA MA ! VEDIAMO CON COSA PAGANO I MILITARI STI MENECATTI ?!

misticluke
Scritto il 3 Luglio 2015 at 16:39

oggi sono arrivato in Grecia. Mi rendo conto che non è un campione significativo, tuttavia ho domandato a 6 greci come voteranno domenica: 5 NO e un solo SI.
Lunedì nelle Borse Europee scorrerà il sangue…

first em
Scritto il 3 Luglio 2015 at 16:54

aorlansky60,

A proposito degli investimenti degli Usa nei titoli greci è interessante notare come significative perdite abbia registrato nel 2014 Eaglevale, un hedge fund gestito da Marc Mezvinsky, il genero dei Clinton. A quanto pare, l’hedge aveva fatto scommesse pesanti sulla ripresa (?1?) della Grecia; non oso pensare di quanto possa essere sotto ora, anche se in realtà potrebbero aver liquidato le posizioni. In sè e per sè Eaglevale è abbastanza piccolo, gestisce un ammontare di 400 milioni di dollari, ma è comunque un osservatorio interessante, perchè oltre a Mezvinsky, ci sono altri partner provenienti (ma guarda un pò) da Goldman Sachs e lo stesso ceo di GS, Blankfein, è tra gli investitori del fondo.
Eaglevale potrebbe essere quindi un fondo satellite di Goldman Sachs e qualche vip potrebbe essersi scottato le mani. E’ probabile che le posizioni più significative siano state effettivamente liquidate, ma se in pancia ci fosse qualche derivato illiquido le cose si presenterebbero in modo diverso e le propsettive, visto qule che sta succedendo, non sono sicuramente buone.
http://www.nytimes.com/2015/03/23/business/dealbook/for-clintons-a-hedge-fund-in-the-family.html?_r=0

madmax
Scritto il 3 Luglio 2015 at 17:14

Ahhh Lunedi’ scorre sangue?
Se il sangue scorre c’e’ sempre altra carne da cannone pronta a farsi macellare. Comunque se si va in ottovolante, non sarei certo nemmeno che la DB, Doctscia Babbana, la grande corazzata finisse incagliana ed affondasse. Ha in pancia talmente tanta monnezza che nessuno la salverebbe a meno di truccare i conti come gia’ fece in passato 🙂
Ultima domanda, se il mio cc sta in eterno rosso nel caso di salvataggio che fanno mi danno dei soldi pure a me?

madmax
Scritto il 3 Luglio 2015 at 17:17

7voice@finanza,

Scusa ti fermo e ti ricordo una frase di Bertold Brecht: nelle guerre si sono paesi vincitori e paesi vinti, nei vinti i poveri se la passano male, nei paesi vincitori i poveri se la passano male lo stesso.
Capito il concetto puoi pure pensare di fare una guerra ma chi oggi si siede sul velluto continua a sedersi sul velluto e a pagare le conseguenze saranno solo i poveri come sempre…allenatissimi a tirare la cinghia!

madmax
Scritto il 3 Luglio 2015 at 17:19

aorlansky60,

Urlare della pagliuzza altrui, distoglie l’attenzione delle trave che hanno nel didietro, sai che succederebbe che si cominciasse a dubitare del debito US? Salterebbe il banco ed i mazzieri della FED!

stanziale
Scritto il 3 Luglio 2015 at 18:32

misticluke@finanza,

Allora aspettiamo altri dati aggiornati del tuoexit poll!

stanziale
Scritto il 3 Luglio 2015 at 18:35

Naturalmente anche questo post, copia-incolla.

stanziale
Scritto il 3 Luglio 2015 at 20:09

Evviva! altro grande risultato dell’euro in Italia! http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2015-07-03/ferrari-quotera-borsa-holding-olandese-185107.shtml?uuid=ACSpcTL
quanto paga(va) la Ferrari di tasse in Italia?

stanziale
Scritto il 3 Luglio 2015 at 21:44

kry@finanza,

Dai piddioti non c’e’ da aspettarsi proprio nulla di buono.

kry
Scritto il 3 Luglio 2015 at 21:56

stanziale@finanza,

No dai avranno aperto un C.C. in MPS.

perplessa
Scritto il 4 Luglio 2015 at 02:24

madmax,

madmax: nei vinti i poveri se la passano male, nei paesi vincitori i poveri se la passano male lo stesso.

il problema è che i poveri non lo capiscono

aorlansky60
Scritto il 4 Luglio 2015 at 08:09

@ Madmax

…la trave e la pagliuzza…
Eh eh eh… Hai ragione in quel che hai detto.

sappiamo bene, parlo dei bene informati, quali siano i più GROSSI debiti mondiali, da difendere e occultare (USA UK) e i mezzi per farlo non gli mancano… Nessuno parla ancora di un altro debito che sta montando a ritmo selvaggio (Cina) quasi che volesse far concorrenza ai primi due… Chissà cosa ha in serbo il futuro…

misticluke
Scritto il 4 Luglio 2015 at 08:54

aggiorno i dati: 7 NO, 2 SI, 5 incerti

idleproc
Scritto il 4 Luglio 2015 at 12:33

Sintesi “storica” perfetta e previsioni che non possono essere qualificate come quelle del mago Otelma o quelle della propaganda che che l’Otelma e la Wanda Marchi hanno preso come top advisor.

idleproc
Scritto il 5 Luglio 2015 at 14:32

Petizione? A Renzi?
Renzi è un front-end per definirlo in modo “elegante”.

phitio
Scritto il 5 Luglio 2015 at 21:57

Ha vinto il No.

Ora vediamo quanto è profonda la buca del bianconiglio

luigiza
Scritto il 6 Luglio 2015 at 07:01

Andrea la truffa dei tedeschi a danno dei partner europei con capro espiatorio la Grecia dovresti raccontarla così.
E solo dopo per corroborare la tesi appogiarti ai grafici che non mentono.

C’era una volta un certo Zorba il greco che per motivi suoi si indebitò follemente con Francois ed Hans.
Ad un certo punto il suo debito era talmente elevato che Zorba non era più in grado di ripagarlo.

Ecco allora che Francois ed Hans che sono due veri samaritani si misero ad urlare ai quattro venti che bisognava assolutamente aiutare Zorba e per farlo occorreva mettere dei soldi a disposizione di Zorba.
Tra gli amici di Francois ed Hans vi era il ‘Gruppo dei coglioni’ che vennero spronati a contribuire al salvataggio e tra questi coglioni spiccava un certo Italo, il più coglione di tutti, che per tramite di un certo Mario disse: “Eccovi la mia quota di solidarietà di 50 miliardi di Euro”.
Nota bene che Italo non aveva prestato un centesimo a Zorba, ma non importa, il coglione doveva e sopratutto voleva essere solidale.

Zorba prende i soldi ed immediatamente li gira a Francois ed Hans che se li intascano ma essendo essi dei samaritani chiedono anche gli interessi che Zorba non può pagare perchè é con le pezze al culo.

Ecco allora che Francois ed Hans che sono due veri samaritani si misero ad urlare ai quattro venti che bisognava assolutamente aiutare Zorba …..

Loop (torna all’inizio ed ad ogni giro tieni presente che Zorba é sempre più in difficoltà mentre Francois ed Hans recuperano via via quanto prestato a Zorba facendoseli dare da quelli del Club dei coglioni)

Capito adesso?

Chissà che forse in tal modo anche i più duri di comprendonio ci arrivano, come ci arrivai anche io tempo fa grazie ai tuoi post.
Ma pare che anche presso alcuni dei ns. politici cominciano a diradarsi le nebbie della disinformazione

D’Alema anti Merkel spopola in Rete: «Aiuti Grecia sono andati a banche tedesche e francesi»

Certo é che come faceva notare anche il lettore John_Ludd, se si guarda tutta la faccenda dal lato della Germania non si può rimanere ammirati da tanta furbizia.
resta da vedere se nel lungo periodo la Merkel risulti veramente una volpe o solo un’oca: l’Oca Teutonica per antonomasia.

kry
Scritto il 6 Luglio 2015 at 09:19

luigiza@finanza,
[ solo una ” (?) piccola (?) ” osservazione. ] In assoluto il grafico dice che la volpe è FRANCIA.

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