ESCLUSIVO: CIPRO E’ FALLITA!

Scritto il alle 09:00 da icebergfinanza

 

 

Per avere un’idea di quello che ci aspetta in questo lungo anno dove il nostro Machiavelli e il suo ” Principe” celebrano i loro 500 anni di storia solo un piccolo antipasto….

Berlino, 27 gen. (Adnkronos)- Ci sarebbe stato un duro scontro sul salvataggio di Cipro tra il presidente della Bce, Mario Draghi, ed il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble (Cdu) nel corso, lunedi’ scorso, della riunione dei ministri delle Finanze dell’Ue. A rivelarlo e’ “Spiegel” che, in un servizio on line, riferisce che il presidente della Bce ha contestato l’opinione di Schaeuble per il quale Cipro sarebbe “irrilevante” ed un suo fallimento non rappresenterebbe un pericolo per l’Eurozona.

ECB’s Draghi, German FinMin at odds over CyprusSpiegel Reuters ‎BERLIN, Jan 27 (Reuters) – The head of the European CentralBank (ECB) has clashed with Germany’s finance minister overCyprus, arguing

Primo in Italia date un’occhiata a cosa vi racconta Icebergfinanza…

Rifts Over Cyprus Bailout Feed Broader Fears – WSJ.com  A flap over a potential bailout for Cyprus is heightening anxieties that the tiny island’s economy could become the next flash point in the euro

Può la piccola economia cipriota diventare il detonatore per la prossima esplosione nell’area euro…

A rescue program for Cyprus will require substantially reducing government and bank debt, Olli Rehn, the European Union’s economics commissioner, said in an interview Thursday at the World Economic Forum in Davos, Switzerland, in a recognition that a more-conventional bailout of the latest euro-zone country to hit financial difficulties would leave it with too much debt.

[Image]

Il salvataggio è già stata rinviato di sei mesi a causa di disaccordi tra il governo cipriota, il Fondo monetario internazionale e i governi dell’ unione monetaria.

Vi ricorda nulla la Russia e CIPRO …BOMBA AD OROLOGERIA GEOPOLITICA!

Charles Dallara, managing director of the Institute of International Finance, a Washington-based trade group for international banks, said Cyprus had the potential to spark another phase of the euro-zone crisis.

He said the “bailing in” of uninsured depositors would set a precedent that would have an effect elsewhere, for example in Spain.

“It’s essential that everybody realizes that a disorderly default of Cyprus could lead to an exit of Cyprus from the euro zone,” Mr. Rehn said. “It would be extremely stupid to take any risk…of that nature.”

Si tratta di oltre 17 miliardi per salvare due banchette pari ad oltre il 140 % del PIL cipriota!

Ristrutturazione del debito che tanto va di moda in questi anni significa DEFAULT!

He said the challenge of the negotiations is “to combine a substantial reduction of the debt burden of Cyprus—both the sovereign and the banking sector—with the necessary ensuring of financial stability for Cyprus and its ramifications to the rest of the euro zone.”

Ricordate Trichet… La Grecia e’ un ”caso eccezionale” e il default selettivo ”una soluzione unica soluzione unica soluzione unica unica unica unica….

Per chi volesse sostenere liberamente il nostro viaggio è disponibile MACHIAVELLI 2013 UN ANNO DOUBLE FACE un post da non perdere sulle prospettive geopolitiche, macroeconomiche e tecniche di un anno che si preannuncia decisamente DOUBLE FACE!

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8 commenti Commenta
gnutim
Scritto il 28 Gennaio 2013 at 10:16

ma perchè non vendiamo Cipro alla russia così il piano di salvataggio se lo fanno loro?

kry
Scritto il 28 Gennaio 2013 at 10:29

gnutim@finanza,

Cipro una provincia russa, è quello che sperano. Un isola nel mediterraneo come……. Cuba e proprio davanti ad israele. Dovremmo riflettere come la finanza possa con la carta moneta comprare un isola stato.

tommy271
Scritto il 28 Gennaio 2013 at 11:01

Prima di dichiarare il “fallimento” dello stato cipriota a causa del taglio effettuato sui TdS Grecia (le banche di Nicosia erano piene) e dell’abnorme peso del settore finanziario sull’economia reale (tipo Islanda, per intenderci) possono essere percorribili altre strade.
Il default (cioè il taglio del debito) non è l’unica soluzione… altrimenti i titoli di stato di Nicosia sarebbero già crollati da un pezzo…
La situazione non è semplice … come appare.

bergasim
Scritto il 28 Gennaio 2013 at 11:37

tommy271@finanza,

A quando una new edition del 2008 borsistico?

icebergfinanza
Scritto il 28 Gennaio 2013 at 12:28

tommy271@finanza,

Altre strade …per spennare i soliti polli intendevi dire!

tommy271
Scritto il 28 Gennaio 2013 at 14:06

icebergfinanza:
tommy271@finanza,

Altre strade …per spennare i soliti polli intendevi dire!

Solitamente lo spennamento dei polli è la strada che si segue abitualmente.
Ma non sarei così affrettato nella risposta …

Ti rammento che le cifre che hai correttamente riportato, cioè l’aiuto alle banche corrisponderebbe all’intero PIL annuale tanto da proiettarlo immediatamente verso il 140/150%.
Come sappiamo questa è una soglia giudicata “insostenibile” dal FMI… ed il Fondo non interviene con programmi di sostegno … se non prima di aver corretto la prospettiva di rientro (perlomeno al 120%).
Quindi la discussione attuale stà tutta dentro a questa “correzione”.

Le possibili soluzioni:

Un haircut sui titoli (visto però che le banche cipriote mantengono una parte non irrilevante, un taglio farebbe lievitare ancora di più la ricapitalizzazione con conseguente ulteriore innalzamento del debito/PIL).
Possibile un taglio sugli “isin” a legislazione estera, ma sarebbe un default in piena regola con tutti gli strascichi giudiziari (oltre a ripercussioni su tutto il Club Med.)

Ipotizzabile un intervento dell’ESM, in modo da non far lievitare il debito allo Stato Cipriota.
La proposta, sulla falsariga di quello che potrebbe essere attuato ipoteticamente con la Spagna … ma sarà di difficile attuazione, vista la polemica con la Germania sul riciclaggio di denaro da parte delle banche cipriote.

Praticabile, a mio avviso, una serie di fusioni tra le varie banche di Nicosia. Questa azione potrebbe portare ad una minore richiesta di ricapitalizzazione, quindi ad un esborso minore con benefici a carico della “sostenibilità” del debito. Intanto si guadagnerebbe “tempo”, cioè denaro …

La “privatizzazione” dei beni pubblici del sottosuolo, con relativa cartolarizzazione delle fonti energetiche (future) del gas. Sarebbe una pesante ipoteca, ma potrebbe “alleggerire” le posizioni e portare il debito in un’orbita “sostenibile”.

La concessione di un porto navale alla flotta militare russa per 100 anni, dietro il corrispettivo di una decina di MLD. Ipotesi risolutiva, ma fantasiosa al dato attuale … troppe le implicazioni geopolitiche, vuoi per l’appartenenza al blocco NATO e agli interessi dell’Eurozona.

Il colpo di fortuna … solitamente dove c’è gas ci potrebbe essere il petrolio.
Le infrastrutture per il pompaggio del petrolio richiedono tempi considerevolmente minori, rispetto alla costruzione di impianti per lo sfruttamento del gas.
Al dato attuale, se tutto procede bene, i proventi degli enormi giacimenti di gas scoperti potrebbero dare benefici non prima del 2017. Quindi siamo un pò fuori tempo massimo …

Il tempo non c’è … a marzo le casse saranno vuote: a metà febbraio le elezioni Presidenziali designeranno chi sarà in grado di condurre le trattative che porteranno alla firma per il “memorandum” di aiuti alla Troika.

bergasim
Scritto il 28 Gennaio 2013 at 16:28

bergasim,

Grazie per la risposta

futre
Scritto il 28 Gennaio 2013 at 21:21

Ciao a tutti
Cipro e’ considerata la porta d’europa della Turchia a causa della invasione ufficiosa di quest’ultima di parte del territorio cipriota del nord.
Qua bisogna vedere come se la giocheranno i nostri…
Che abbandonino a se stessi i greco-ciprioti? una certa miccia era gia accesa da anni ancor prima della crisi.
Il No ad Istambul nella UE e la questione cipriota sono casi aperti da tanto tempo sono annose questioni, non so adesso che pesci piglieranno i nostri ne’ che ruolo svolgono i russi in tutto questo, se non ricordo male i nostri incrociatori (italo francesi) battevano le dirimpettaie coste siriane fino a qualche tempo fa ma adesso non ha letto notizie fresche da nessuna parte.
Se qualcuno avesse notizie recenti le leggerei volentieri.

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