URAGANO NEW YORK COMMUNITY BANCORP!

Scritto il alle 10:07 da icebergfinanza

Moody's mette New York Community Bancorp sotto esame per un ...

Ieri all’improvviso, mentre fessi e ingenui pensavano che tutto fosse finito, puffete…

New York Community Bancorp, crolla in preapertura di oltre il 30 %, l’indice delle banche regionali mette a segno una performance negativa, come non si vedeva da maggio dello scorso anno.

Vi semplifico la lettura!

CRE CRE CRE CRE CREPE ovunque, il commercial real estate sta distruggendo i portafogli delle banche, svalutazioni ovunque.

Primo bilancio in perdita per questa banca giapponese come non accadeva dal 2009, banca imbottita di immobili commerciali.

Crollano del 37% le vendite di immobili in Cina, lo sentite l’econo della “debt deflation” che proviene dal Giappone?

Nonstante i tassi siano scesi sensibilmente dai massimi in America non ne vogliono sapere di comprare casa con un mutuo…

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Ma la cosa più interessante è che la Fed ha cancellato dal suo comunicato il riferimento ad un sistema bancario solido e resiliente.

Sparito, puffete!

Si sono accorti che non è così solido come sembra.

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Ovviamente continuano ad essere molto sicuri delle loro previsioni, al punto tale da negare la realtà…

“Il Comitato non si aspetta che sarà opportuno ridurre l’intervallo obiettivo finché non avrà acquisito maggiore fiducia che l’inflazione si sta muovendo in modo sostenibile verso il 2%”.

Anche se tra le righe…

“Il Comitato ritiene che i rischi per il raggiungimento dei suoi obiettivi di occupazione e inflazione si stiano spostando verso un migliore equilibrio”.

Ma soprattutto…

“Non penso che sia probabile che il comitato raggiunga un livello di fiducia entro la riunione di marzo per identificare marzo come il momento per [tagliare], ma questo è da vedere.”

…ma questo è da vedere!

Ieri è uscito il dato sul distretto di Chicago, l’ultimo che restava per sancire la profonda depressione del sistema manifatturiero americano, il distretto più importante.

Ma la cosa che a noi interessa è che nonostante le fesserie sui missili giocattolo degli Houti, i prezzi continuano a scendere, scendere, scendere…

Possono lanciare tutti i missili che vogliono, le aziende hanno già detto che liquidano, svendono, che siamo in deflazione dei prezzi all’ingrosso.

Chiaro il concetto?

L’amministrazione Biden può truccare tutti i dati che vuole, con noi non funziona.

Basta guardare la trimestrale di UPS, il crollo dei volumi delle spedizioni, raccontatela ad un altro.

Non vi dico nulla del pessimo dato cominicato ieri dalla ADP, con revisioni negative multiple sui lavori privati e un dato ben sotto le aspettative.

Giusto non dire nulla, visto che è un indicatore inaffidabile e altamente volatile.

Nel frattempo in Europa continua l’agonia di Francia e Germania, consumi in costante diminuzione, per non dire crollo e inflazione che si scioglie come neve al sole.

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Se volete barzellette, rivolgetevi ad altri.

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10 commenti Commenta
claudio70
Scritto il 2 Febbraio 2024 at 15:51

Ma porca mad….oggi con i dati hanno veramente esagerato,sono veramente dei pezzi di merda senza senso,imprese usa con licenziamenti record ed il tasso di disoccupazione diminuisce?,ma la cosa che mi fa più incazzare e’ che tutti i merdosi analisti sono stupiti,persino zibordi accetta i dati come oro colato,n’altro coglione

icebergfinanza
Scritto il 2 Febbraio 2024 at 15:56

Purtroppo è cosi, c’è solo da attendere… non puoi competere contro un sistema istituzionale, lo scopriremo solo tra molti anni, come sempre il grado di manipolazione che hanno messo in atto per salvare un’elezione comunque persa.
claudio70,

aorlansky60
Scritto il 2 Febbraio 2024 at 18:04

Basta guardare la trimestrale di UPS, il crollo dei volumi delle spedizioni, raccontatela ad un altro.

E infatti, dopo questo dato DISASTROSO, UPS ha appena annunciato un taglio di 12.000 dipendenti tra tutte le filiali nord americane… UPS è un corriere che significa “consegne a domicilio”, evidentemente il cittadino americano nell’ultimo trim 23 ha calato drammaticamente gli ordinativi ‘online’ tanto da mettere in difficoltà corrieri come UPS che devono correre ai ripari… ma niente paura: ci penserà l’amministrazione ‘biden’ a risolvere tutti i problemi, tanto più che “le idi di Marzo” si avvicinano… vedremo…

veleno50
Scritto il 3 Febbraio 2024 at 13:37

claudio70,

Probabilmente i dati americani non fanno né caldo né freddo ai mercati. Se tutto avesse una logica , come ha fatto il tesoro italiano a vendere 35 miliardi di BTP nell’arco di tre mesi. Paese già con un piede nella fossa. Come fanno aziende con debiti oltre la capitalizzazione ad emettere debito con tassi nemmeno esagerati per investitori istituzionali, addirittura richieste oltre 4/5 volte il totale.È un mondo irrazionale,le cose di buon senso non vanno di moda se si può dire .
aorlansky60,

La metafora su Giulio Cesare simpatica, ho l’impressione che sei troppo schierato a destra. Parlami delle prossime privatizzazioni.Perdonami se mi sbaglio, ricordo male quando criticavi chi privatizzava per fare cassa.
icebergfinanza,

Attendere per chi se lo può permettere. Troppi fatti condizionano il quotidiano,non puoi programmare più. Forse dico una cagata chi è investito a 10 anni ad una media del 3/4/5% deve stare fermo ,SPERANDO come dici tu che la verità è figlia del tempo.

icebergfinanza
Scritto il 3 Febbraio 2024 at 14:54

Si vede che leggi solo quello che vuoi, ma da sempre sei cosi, ti conosciamo…
veleno50,

ilbiffo
Scritto il 3 Febbraio 2024 at 17:29

Da Zero Hedge: Gli Stati Uniti hanno un problema da 6 trilioni di dollari nei prossimi dodici mesi .
Ieri il Dipartimento del Tesoro ha annunciato che prevede di aumentare il debito nazionale di ben 760 miliardi di dollari solo in questo trimestre. e altri 202 miliardi di dollari nel prossimo trimestre.
In breve, ciò significa quasi 1 trilione di dollari aggiunti al debito nazionale solo nella prima metà di quest’anno. E, ancora una volta, queste sono le stime del Dipartimento del Tesoro.
Ovviamente, questo è un risultato piuttosto orribile; anche un alto funzionario del Tesoro ha riconosciuto che hanno “aumentato in modo significativo” le loro vendite di obbligazioni e il debito nazionale. Non che stiano facendo qualcosa per fermare la tendenza.
Ma c’è un rischio ancora maggiore che il Dipartimento del Tesoro deve affrontare quest’anno e di cui non si parla quasi da nessuna parte.
Nei prossimi dodici mesi, più di 6 trilioni di dollari di debito pubblico degli Stati Uniti sono destinati a maturare… e dovrà essere ripagato in qualche modo.
Quindi, per fare un esempio, nel 2014, il governo federale ha emesso 264 miliardi di dollari in buoni del Tesoro a 10 anni.
Bene, ora siamo nel 2024, cioè dieci anni dopo. Ciò significa che 264 miliardi di dollari di titoli a 10 anni emessi nel 2014 diventeranno esigibili e pagabili quest’anno.
Nel 2017, hanno emesso 368,8 miliardi di dollari di titoli a 7 anni. E quelle obbligazioni a 7 anni emesse nel 2017 sono dovute e pagabili quest’anno.
Hai capito l’idea. Il punto è che la somma totale di buoni del tesoro, note e buoni in circolazione che diventeranno esigibili e pagabili quest’anno supera i 6 trilioni di dollari.
Quindi, oltre ai 1 trilione di dollari di nuovo debito che prevedono solo nei primi sei mesi del 2024, il Dipartimento del Tesoro dovrà anche rimborsare 6 trilioni di dollari di debito esistente.
Naturalmente il Dipartimento del Tesoro non ha 6 trilioni di dollari in giro per rimborsare i suoi obbligazionisti. Quindi, invece di ripagare qualcuno, prendono in prestito nuovo denaro per ripagare il vecchio denaro.
Ora, questo in realtà non aumenta il debito nazionale. Se prendono in prestito 6 trilioni di dollari in nuove obbligazioni, ma poi restituiscono 6 trilioni di dollari in vecchie obbligazioni, la variazione netta del debito è ZERO.
Allora, qual è il problema?
Il problema è che i tassi di interesse sono MOLTO più alti di quanto non fossero 2, 3, 5, 7 e 10 anni fa, quando quelle vecchie obbligazioni sono state emesse per la prima volta.
Nel 2021, ad esempio, il Dipartimento del Tesoro ha emesso quasi 1 trilione di dollari in obbligazioni a 3 anni quando i tassi di interesse erano quasi dello 0%.
Ma poiché quelle obbligazioni a 3 anni del 2021 sono in scadenza e pagabili quest’anno, il Dipartimento del Tesoro dovrà prendere in prestito nuovo denaro ai tassi di interesse odierni… che si aggirano intorno al QUATTRO per cento.
E tassi di interesse più alti significano che la spesa annuale del governo aumenterà vertiginosamente.
Pensatela in questo modo: 6+ trilioni di dollari di debito esistente devono essere rifinanziati. E dato quanto sono più alti i tassi di interesse, questo probabilmente costerà al governo più di 200 miliardi di dollari all’anno in pagamenti di interessi aggiuntivi.
Inoltre, si aspettano 1 trilione di dollari di nuovo debito nei primi sei mesi dell’anno, più probabilmente un altro trilione di dollari nella seconda metà dell’anno.
Complessivamente, il conto totale degli interessi del governo potrebbe facilmente aumentare di oltre 300 miliardi di dollari all’anno nel 2024.
E questa stessa tendenza continuerà nel 2025, 2026 e oltre.
In questo momento, l’interesse lordo sul debito è già di circa 1 trilione di dollari all’anno. Ma nel giro di tre anni, l’interesse annuale potrebbe superare i 2 trilioni di dollari all’anno. E in 10 anni, l’interesse annuale potrebbe raggiungere i 4-5 trilioni di dollari.
Chiunque pensi che questo non sia un problema ovvio e catastrofico in divenire (che richiede un’attenzione immediata) deve farsi esaminare la testa.
Eppure il governo è pieno di persone che si stringono la mano con il nulla e ignorano felicemente la carneficina presente e futura che stanno creando.
Non trattenete il respiro in attesa che gli Idioti Ispirati incaricati di risolvere questo problema; Ho scritto prima che c’è una finestra di opportunità MOLTO stretta per risolvere questo problema… Ma non stanno facendo assolutamente nulla al riguardo.
Ma questo non significa che tu o io dobbiamo essere tenuti in ostaggio dalla loro incompetenza.
Ho sostenuto che una delle conseguenze altamente probabili di questo pasticcio sarà un’inflazione SIGNIFICATIVA. Dopotutto, molto probabilmente sarà la Federal Reserve a facilitare tutto questo nuovo debito.
Questo è ciò che la Fed ha fatto per la maggior parte degli ultimi 15 anni. Basta guardare l’enorme aumento del debito pubblico tra il 2020 e il 2022; oltre l’80% di quel denaro (~$5 trilioni) proveniva dalla Federal Reserve.E se la creazione di 5.000 miliardi di dollari di nuova moneta ha portato a un’inflazione del 9%, quanta inflazione vedremo se la FED creerà da 15 a 20.000 miliardi di dollari di nuova moneta? Nessuno lo sa con certezza, ma probabilmente non sarà il 2%.
Ma se riusciamo a fare un argomento così forte per l’inflazione… e prevedere un forte aumento dei prezzi nei prossimi 5-10 anni, non c’è motivo per cui non possiamo adottare misure ORA per ridurre l’impatto dell’inflazione futura, o addirittura trarne beneficio.
Questo non richiede necessariamente molto capitale. Ad esempio, si potrebbe investire in opzioni a lungo termine su determinati asset (compresi i futures sull’oro o sull’argento), in modo che una piccola somma di denaro possa pagare rendimenti molto elevati lungo la strada.
Il punto chiave è che ci sono molti modi ragionevoli per pianificare l’inflazione futura, di cui continueremo a discutere nelle prossime lettere.
Ma questo non è nemmeno più il pensiero del piano B. Anticipare l’inflazione dovrebbe essere il piano A.

aorlansky60
Scritto il 4 Febbraio 2024 at 07:37

@Veleno
La metafora su Giulio Cesare simpatica, ho l’impressione che sei troppo schierato a destra. Parlami delle prossime privatizzazioni. Perdonami se mi sbaglio, ricordo male quando criticavi chi privatizzava per fare cassa.

La metafora non verteva su Cesare ma sul mese di MARZO imminente, a motivazione che la Fed ha annunciato (da molto tempo) il termine del programma BTFP (strettamente unito al meccanismo di “reverse REPO”) a metà di quel mese circa. Questo meccanismo diabolico stà “tenendo su” il sistema ‘con lo scotch e con lo spago’, mantenendo ‘a galla’ tutto il sistema bancario nord americano, ma stà generando al contempo altri tipi di problemi -in fatto di INDEBITAMENTO FEDERALE incontrollato- che si stanno facendo sempre più critici.
Il DEBITO USA è raddoppiato negli ultimi 4anni di amministrazione BIDEN, passando da 15.000 a oltre 34.000 miliardi di $; un ceo di una delle BIG FOUR bancarie USA, piuttosto allarmato, ha recentemente affermato che “gli USA non si possono permettere altri 4anni come gli ultimi 4” con chiaro riferimento alla stamperia impazzita USA che emette carta colorata di VERDE 24h a settimana, 365 gg all’anno.
Ora: nonostante che i dati ufficiali USA parlino di un economia USA “in salute” (sic), la realtà che non raccontano è che da GIU2023 la Fed stà pompando liquidità nel sistema al ritmo di 100 miliardi di $ a SETTIMANA (negli ultimi tre mesi sono arrivati anche a 150 miliardi a settimana e perfino oltre) grazie al programma BTFP che termina a MARZO. Dopo di che SE EFFETTIVAMENTE LO FARANNO TERMINARE, la Fed dovrà inventarsi un TRUCCO CONTABILE ALTERNATIVO perchè altrimenti se chiude il rubinetto e basta, l’economia USA salta in aria nel giro di 24 max 48 ore…

veleno50
Scritto il 4 Febbraio 2024 at 08:33

Pensavo che il riferimento fossero le prossime elezioni.
aorlansky60,

derivata seconda
Scritto il 4 Febbraio 2024 at 12:27

Elezioni, debito usa,dati occupazionali e via dicendo sono tutte situazioni gestibili, per ora, poi vedremo. Sicuramente l’immobiliare e’ da evitare in tutte le sue forme: Carta, mattone, debiti ma per il resto il mondo sta in piedi e bisogna approffittarne. L’attesa non porta a niente.
Loro non sono in attesa delle elezioni quello che fanno e’ giornaliero e tirano avanti, per la verita’, molto bene.

aorlansky60
Scritto il 5 Febbraio 2024 at 07:06

@ derivata seconda
Elezioni, debito usa, dati occupazionali e via dicendo sono tutte situazioni gestibili

oh si certo: le amministrazioni democratiche USA (dove da 3 anni governa appunto una amministrazione DEMOCRATICA ) fanno quello che sanno fare meglio (assai più dei REPUBBLICANI) per gestire al meglio le situazioni critiche : FOMENTARE GUERRE IN OGNI ANGOLO DEL PIANETA con l’obiettivo di produrre e VENDERE ARMI (altro settore nel quale primeggiano). Erano già i primi della classe a livello mondiale (una torta da spartirsi, QUELLA DEL SETTORE ARMI da oltre 2000 miliardi di $ l’anno su scala globale) ma da quando è arrivato Biden si sono superati: prima con il conflitto in Ukraina (che già l’amministrazione Obama aveva opportunamente fomentato, ponendo le basi per quanto è accaduto a partire dal 2022) poi soprattutto con il conflitto in MEDIO ORIENTE… non c’è che dire : “finchè c’è guerra c’è speranza” (cit)…

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