DRAGHI: LO SPREAD DEL MARIO!

Scritto il alle 08:45 da icebergfinanza

LO SPREAD LO SPREAD - icebergfinanza

Voi lo sapete che io il banchiere lo adoro, ma quando sento giornalisti ed opinionisti, più o meno l’immondizia intellettuale che circonda questo Paese parlare di spread o di mutui, senza l’unto di Francoforte non sopravviveremo, francamente spero in un default.

Sai bellezza, se il banchiere se ne va, lo spread esplode e i tassi sui mutui volano via, più o meno quello che è successo con l’altro Mario nel 2011/2012, messo li per liquidare l’Italia, alle elezioni gli italiani seri hanno liquidato lui.

Da inizio anno lo spread è raddoppiato, ma non era Draghi al governo, era la fantasia.

Per carità, basta solo che la Cristina giovedì suggerisca che lo scudo non è pronto, che non si usa se non c’è il Mario e tutto cambia. In fondo siamo in amministrazione controllata, abbiamo il pilota automatico incorporato.

Ora che è stabile, tutti a prefigurare la fine del mondo.

Certo, quando si trattava di diventare presidente della Repubblica, il banchiere, suggeriva che nulla sarebbe cambiato, il governo poteva proseguire senza di lui. Ora invece, gli stessi che hanno fatto di tutto per non eleggerlo presidente, lo supplicano, lo scongiurano, per evitare la fine del mondo.

Sono in trepidante attesa del report dell’ufficio studi di Confindustria che prefigura la peste come destino per il nostro Paese, senza Draghi, morte, vita e miracoli senza il banchiere.

Il costo dei mutui non sta salendo perché Draghi si dimette pur avendo una maggioranza bulgara, il costo dei mutui sale ovunque nel mondo.

Ma veniamo alle vicende americane, i consumi usciti la settimana scorsa sono l’ennesimo specchietto per le allodole.

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I consumi reali, le vendite reali depurate dall’inflazione in realtà sono scese dal marzo dello scorso anno, sono scese del 2,4%, il resto favole, le lasciamo ai creduloni.

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Infatti il GDP NOW della Fed di Atlanta è tornato a scendere, perché il dato reale è negativo per la crescita economica…

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Non importa cosa diranno, la recessione è già iniziata, lo scoprirete tra qualche mese.

Oggi le trimestrali di Goldman Sachs e Bank of America erano una meraviglia un crollo degli utili e dei ricavi spettacolare. Non parliamo poi di IBM.

Nel frattempo l’euro mette a segno il rimbalzo previsto nell’ultimo manoscritto, i rendimenti continuano a mantenersi stabili nonostante il record di inflazione e dati che qualcuno vuol far apparire migliori di quello che sono e lo spread si prepara alla due giorni della commedia italiana.

Alla fine è molto probabile che il banchiere dirà di si a Mattarella e tutti i partiti si adegueranno alle necessità dell’Europa e dell’America.

Sebbene le banche centrali suggeriscano di avere gli strumenti per progettare un atterraggio morbido, i mercati hanno subito un crollo che per alcuni è già finito, per noi è solo vicino all’occhio del ciclo, il bello deve ancora arrivare.

Per il resto le sanzioni funzionano che è una meraviglia, l’Arabia Saudita raddoppia le importazioni di petrolio russo a prezzi da saldo e vende all’America e all’Europa il suo a prezzi stellari…

Che figata Ragazzi, siamo nelle mani di menti geniali!

Io me la immagino già l’ Algeria che si fa mandare il gas a metà prezzo dalla Russia e ci vende il suo al triplo. Grazie Giggino ti adoro!

Per il resto, va più o meno tutto bene, con il secondo peggiore crollo della storia della fiducia dei costruttori di casa in America, meraviglioso!

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Perché essere così pessimisti con il costo delle case ai massimi storici, i salari reali in declino, il costo dei mutui più che raddoppiato.

Senza fretta, lo spettacolo sta per iniziare.

Da inizio anno abbiamo centrato 2 grandi obiettivi, la parità euro dollaro con una performance del dollaro superiore al 15% e l’avvertimento di uscire dai mercati azionari, ben prima dell’inizio della guerra, un crollo superiore al 20%. Non solo abbiamo “indovinato” anche che lo spread sarebbe salito oltre 250 punti e di conseguenza l’opportunità sui nostri bond. Tutto in tempi non sospetti, tutto testimoniato dal nostro OUTLOOK 2020.

Insieme al nostro Machiavelli e ai suoi manoscritti, continueremo a guardare oltre, con la cinematica del nostro Puntosella, con grafici, analisi e evidenze empiriche che da sempre supportano il nostro lavoro.

Nel fine settimana è uscito il nuovo Machiavelli, intitolato “OLTRE LA PARITA’” per tutti coloro che hanno contribuito o vorranno contribuire al nostro viaggio.

Ribadisco per l’ennesima volta che se ci sono problemi di ricezione, firewall, spam, comunicazione tra i diversi provider dovuti a invii multipli,  basta inviare una mail e il nostro STAFF che provvederà a risolvere il problema.

I manoscritti da inizio anno sono stati una bussola perfetta dopo un periodo di crisi, ma come sempre la verità è figlia del tempo.

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12 commenti Commenta
mitopoietico
Scritto il 19 Luglio 2022 at 14:59

L’appetito per il rischio comunque è a livelli sconsiderati. Possibile che i banchieri centrali vogliano e riescano a far scendere molto lentamente i mercati per frenare l’inflazione. Mai mi sarei aspettato lo SP ancora a quasi 4000! La forza della speculazione rialzista francamente mi ha sorpreso in questi anni

nonmollo
Scritto il 19 Luglio 2022 at 15:30

mitopoietico,
Guardati il grafico dell’ s&p dal 2008 ,e capirai quanto è rischioso andare controcorrente,si qualche volta la realtà esce ma sprazzi,qualche mese nel migliore dei casi poi ,se hai tbond,anche questo contro:
…con China che continua a scaricare US Treasury per difendere Yuan da svalutazione…

mitopoietico
Scritto il 19 Luglio 2022 at 16:27

Io non credo alla crescita infinita degli indici. Le Borse sono un fenomeno umano e come tale sono soggette a vari cicli. Ora, sicuramente un pochino hanno stornato, ma è davvero un ritraccio esiguo rispetto a molti parametri

nonmollo,

nonmollo
Scritto il 19 Luglio 2022 at 20:55

mitopoietico,

Scusa ehhh,ma quale fenomeno umano ,75% di transazioni a carico degli algoritmi,usati da delinquenti che venderebbero la madre ai califfi arabi per un grammo di coca,se avremo fortuna ci sarà un intervallo in cui liberarci dall’ asset più sicuro al mondo,luglio ,l ennesimo,doveva essere il momento per lo storno azionario sta risalendo l sp a 4000,ma è ovvio i manipolatori cercano comunque di salvaguardare gli stock di cui amici e parenti sono pieni,forse anche Godot si è stancato

mitopoietico
Scritto il 20 Luglio 2022 at 01:12

Certo che gli ordini passano da algoritmi, ma ora non mitizziamoli! Seguono direttive in qualche modo umane. Così come non enfatizzerei il ruolo degli avidi e potenti investitori “long only”. Sono sempre esistiti ma non riuscirono per esempio a evitare il -90% di WS negli anni ‘30….

nonmollo,

yamamoto
Scritto il 20 Luglio 2022 at 09:18

mitopoietico:
Certo che gli ordini passano da algoritmi, ma ora non mitizziamoli! Seguono direttive in qualche modo umane. Così come non enfatizzerei il ruolo degli avidi e potenti investitori “long only”. Sono sempre esistiti ma non riuscirono per esempio a evitare il -90% di WS negli anni ‘30….

nonmollo,

Si ma attenzione, il 29 è ormai successo un secolo fa ad un mondo che aveva gran poco in comune con quello attuale. Sia dal punto di vista dell’industrializzazione/globalizzazione, sia dal punto di vista dell’interventismo delle banche centrali, e infine per via della massa di soldi in circolazione/investiti nelle borse mondiali.
Pensare che possa ripetersi una crisi come quella del ’29, o magari anche solo quella del 2008 per me è essere un po’ ingenui. E’ più facile che invece di una mega crisi galattica, invece si abbiano 10 anni di stagnazione, e magari ci si ritrovi S&P a 4000 anche fra 5 anni, ma senza crolli catastrofici nel mezzo. Una sorta di anni ’60-’80 dove nel giro di 25 anni gli investitori guadagnarono zero al netto dell’inflazione.
Per il resto ribadisco la mia idea che comprare titoli di stato usa sia da evitare, a meno di non voler fare trading di breve periodo, ma nel lungo non li vedo utili nel portafoglio, molto meglio restare fuori dai mercati del tutto se si teme un crash.

yamamoto
Scritto il 20 Luglio 2022 at 09:20

Volevo mostrarvi questo grafico appunto per far capire cosa intendo per zero guadagno al netto dell’inflazione.
Ad un occhio inesperto potrebbe sembrare che S&P 500 abbia guadagnato un bel po’ durante gli anni 60-80, ma se si considera l’inflazione, le cose cambiano.
https://i0.wp.com/bmg-group.com/wp-content/uploads/2020/01/Inflation-Adjusted-SP500-2019.01.08.jpg

charliebrown
Scritto il 20 Luglio 2022 at 14:22

yamamoto,
Per il resto ribadisco la mia idea che comprare titoli di stato usa sia da evitare, a meno di non voler fare trading di breve periodo, ma nel lungo non li vedo utili nel portafoglio, molto meglio restare fuori dai mercati del tutto se si teme un crash.

Non si può dire che Lei non sia chiaro, ammiraglio Yamamoto.
Mi pongo il limite del 2023 per decidermi se Lei abbia torto o ragione.

yamamoto
Scritto il 20 Luglio 2022 at 14:56

charliebrown@finanza,

A rigor di logica se si parla di lungo periodo si dovrebbero almeno prendere in considerazione 5 anni di tempo. E sarebbe proprio il minimo.
Detto ciò, se uno vuole comprare ora per passare all’incasso qualora i tassi scendessero, magari tra 12 mesi, dal mio punto di vista non si può parlare di investimento, non come lo concepisco io quantomeno.
Per me quello è trading, o se vogliamo un tentativo di anticipare il mercato, e lo lascio ad altri più competenti di me. Se qualcuno mi chiedesse oggi cosa fare per investire, partendo da zero, la mia risposta sarebbe restare fuori dai mercati al momento. A chiunque fosse già investito chiederei invece prima l’orizzonte di investimento, perché può cambiare notevolmente le scelte di cosa mettersi in portafoglio.
Personalmente io ho quasi la metà del portafoglio come liquidità e sono molto contento così.

nonmollo
Scritto il 20 Luglio 2022 at 18:23

yamamoto,

Condivido tutto, grazie per le tue considerazioni

charliebrown
Scritto il 20 Luglio 2022 at 21:26

yamamoto,

La ringrazio per la risposta al mio breve intervento, il titolo di ammiraglio era dovuto visto lo pseudonimo col quale si presenta agli imbarcati su questo veliero.
Condivido personalmente la considerazione positiva per la liquidità in questo momento.
Preciso che indicando il 2023 come mia scadenza per un giudizio sull’investimento in treasuries mi pongo proprio nell’ottica di lungo periodo che Lei indica, dato che i miei investimenti in treasuries nel 2023 toccheranno i sette anni dal loro inizio.

aorlansky60
Scritto il 21 Luglio 2022 at 07:26

@ Yamamoto

“attenzione, il 29 è ormai successo un secolo fa ad un mondo che aveva gran poco in comune con quello attuale. Sia dal punto di vista dell’industrializzazione/globalizzazione, sia dal punto di vista dell’interventismo delle banche centrali, e infine per via della massa di soldi in circolazione/investiti nelle borse mondiali.”

“Se qualcuno mi chiedesse oggi cosa fare per investire, partendo da zero, la mia risposta sarebbe restare fuori dai mercati al momento. Personalmente io ho quasi la metà del portafoglio come liquidità e sono molto contento così.

Condivido totalmente queste sue affermazioni.

Paragonare il ’29 del secolo scorso con il 2008 non ha alcun senso. A partire dalla DEREGULATION BANCARIA fortemente voluta da Alan GREENSPAN in USA e avvallata da Bill CLINTON nel 2000, si sono poste le basi per tutti i disastri finanziari ed economici avvenuti negli ultimi 20anni. Grazie ad una MASSA di LIQUIDITA’ GIGANTESCA, fuori da ogni logica e controllo, immessa nel sistema [dalle BC occidentali] che non trova eguali (e come potrebbe?) nella storia dell’Uomo. La verità è che dal 2008 il mondo è entrato in un territorio nuovo completamente inesplorato come non l’ha mai conosciuto prima. E in questo nuovo contesto, Il guaio è che il mondo si è ritrovato nelle mani di una manipolo di uomini al vertice, che sembra apparentemente sprovveduto in materia economica, ma che di fatto rappresenta la lobby più ‘farabutta cinica calcolatrice e perversa’ (incline solo ai profitti senza pensare ai reali bisogni DEI POPOLI) che la Storia abbia mai conosciuto.

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