NEVER ENDING BUBBLE: LA BOLLA INFINITA!

Scritto il alle 07:09 da icebergfinanza

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Ieri su alcuni social ho pubblicato il seguente grafico…

Ho semplicemente fatto presente che si tratta di una bolla, ancora qualche mese e poi il suggerimento è quello di fuggire, ovvero chiudere tutte le posizioni sui mercati azionari. Il volo dell’Araba Fenice non dura in eterno, godetevi ancora l’illusione della “trumpnomics” e poi saggiamente fate come Bastian il ragazzino amante dei racconti d’avventura, quando incrontrate i soliti bulletti che vogliono i vostri soldi prospettandovi campi dei miracoli, prendete la prima porta dei tesorucci che vi capita, e nascondevi dentro. 😉

Ormai l’analisi fondamentale non interessa più a nessuno ma ho aggiunto anche questo…

Una bolla è una dimensione nella quale il gregge segue il pastore ciecamente, segue le volpi travestite da cani pastori, che le guidano verso il burrone. Come abbiamo  visto insieme nel nostro libro, nessuno conosce il momento nel quale una bolla scoppia, la metafora di una bolla riporta a qualcosa di fragile, inconsistente, vuoto senza valore, qualcosa di irrazionale, un’illusione, un ampio fenomeno sociale che si autoalimenta.

E’ inutile cercare di fermare un contagio psicologico, che cerca di giustificare quello che non è più giustificabile.

Questa volta però, insieme al nostro Machiavelli, mentre altri predivano la fine del mondo, vi abbiamo avvertiti, l’Araba Fenice era dietro l’angolo, pronta a risorgere dalle ceneri di una dimensione che non ha nulla a che vedere con la realtà.

Non puoi cercare di controllare una bolla è come un’epidemia l’avidità e la frenesia del guadagno ad ogni costo ti porta a credere all’illusione, la stessa illusione che l’amministrazione Trump sta portando in America, la forza narrativa che contagia la mentalità degli investitori, un potente virus che si espande ovunque.

IL CAPE SHILLER ormai sta per raggiungere i livelli della Grande Depressione del ’29, dopo il tragico “black monday” i prezzi ripreso a salire sino al 1930 ci fu poi un altro crollo e poi di nuovo su sino al 1937 per poi crollare nuovamente.

Detto questo quando vi racconto queste cose non significa che la storia deve essere trasformata necessariamente in operatività, le bolle vanno assecondate, in un manicomio è inutile cercare di ragionare.

Nel 2006/2007 eravamo noi i matti, nessuno credeva a quello che sarebbe successo poi, la narrativa era a senso unico, non c’era nessuna bolla, solo un pò di schiuma, ve lo raccontavano i banchieri centrali, i politici, in Italia dotti, medici e sapienti come Alesina e Giavazzi con i loro editoriali sul Corriere della Sera o Platero dall’America, si non c’era nessuna bolla.

Lo stesso Trump ha urlato per tutta l’estate che i mercati americani erano in bolla, suggeriva di fuggire, ma ora che è il presidente degli Stati Uniti, silenzio, guai cercare di fermare un branco di bisonti lanciati verso il loro destino.

Chi segue Machiavelli sa che nell’estate del 2015 abbiamo suggerito di fare attenzione che i mercati avrebbero corretto in maniera sensibile, a dicembre mentre in molti urlavano che non c’era alternativa al mercato azionario e consigliavano di fuggire dal mercato obbligazionario è successo l’esatto contrario, sino al momento nel quale l’Araba Fenice è definitivamente risorta dalle sue ceneri, le ceneri di tutte le fesserie scritte sulla Brexit e su Trump.

Nessuna sfera di cristallo, nessuna preveggenza, solo analisi empirica e analis ciclica, per certi versi incredibile, per molti, ma non per noi, una realtà che come abbiamo suggerito ad oggi, ha resi possibili ben cinque trend su cinque, il sesto è in pieno svolgimento, poi, alla fine verrà spenta la luce, per due o tre anni.

A si dimenticavo, la bolla vera è quella sull’obbligazionario, sovrano, magari quello americano, li si che c’è una bolla enorm da almeno cinque anni, un cumulo di fesserie che quotidianamente viene riportato e amplificato da venditori e imbonitori, la stessa bolla che cavalchiamo da almeno 15 anni, si la bolla della deflazione da debiti, che come la storia insegna dura da un minimo di 10 anni ad un massimo che deve essere ancora scritto, ovvero la storia della crisi giapponese.

A noi non importa nulla di quello che succede sul mercato azionario, a noi interessa esclusivamente quella che è la giusta dimensione dei rendimenti nel mercato obbligazionario, l’unico che nel medio e lungo termine non tradisce mai, amplificando se possibile i risultati con l’aiuto del mercato valutario.

Lo suggerisce l’analisi empirica, chi ci segue sa di cosa stiamo parlando, ancora una volta noi siamo controcorrente, lo eravamo nel 2007, nel 2011 quando tutti fuggivano dai nostri titoli di Stato e noi invece suggerivamo di non lasciarsi prendere dal panico, lo eravamo nel 2013 quando le banche d’affari americane suggerivano di disfarsi dei treasuries e di fare attenzione al dollaro e lo siamo ora che tutti prevedono meraviglie dai tassi americani e nessuno ha davvero studiato quello che accadde nell’era Reagan. Godetevi la bolla Trump, è bastato davvero poco per gonfiarla solo l’illusione potrebbe durare ancora mesi ma poi tutto tornerà peggio di prima.

Si certo, la bolla più grande della storia è quella obbligazionaria… beata ingenuità!

5 commenti Commenta
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Scritto il 20 Febbraio 2017 at 08:56

la creazione delle bolle secondo me si fa parte del gioco attuale: vi deve sempre essere una bolla presente al fine di creare ricchezza artificiale, pura apparenza di byte, ed illuderci solo circa la prosperità prossima e futura. Siamo proprio in un grado di finanza speculativa ( quella di Ponzi è n-volte inferiore…) a leva nnnX, in cui basta poco per far traballare pericolosamente il sistema e quindi si cercherà di creare ex nihilo ricchezza virtuale … ma che tristezza!!!!

aorlansky60
Scritto il 20 Febbraio 2017 at 12:07

Siamo proprio in un grado di finanza speculativa ( quella di Ponzi è n-volte inferiore…) a leva nnnX, in cui basta poco per far traballare pericolosamente il sistema e quindi si cercherà di creare ex nihilo ricchezza virtuale … ma che tristezza!!!!

Nel contesto esaminato c’è da dire anche dell’altro, cioè l’attuale dipendenza umana verso la tecnologia, nella fattispecie SW (software, programmi specifici) e HW (hardware, COMPUTERS) ad aggravare il già notevole potenziale RISCHIO in essere;

la scorsa settimana mi è capitato di leggere un art piuttosto esemplificativo :

nel corso degli ultimi anni recenti, GoldmanSachs ha dato il benservito a 600 suoi traders in carne ossa, per sostituirli con MACCHINE (computers governati da sw progettati da un team composto da una ventina di ingegneri elettronici che hanno cercato di simulare il comportamento tipico umano nelle scelte di “acquisti” e di “vendite” in un numero di “x” elevato alla 10 possibili varianti…)

lascio a voi immaginare cosa potrebbe accadere NEI MERCATI FINANZIARI, in un lasso di tempo molto breve, se tali SW contenessero “falle” o “bachi” di progettazione, o per meglio dire UN ERRORE DA PARTE DEI TECNICI che li hanno sviluppati nell’aver male interpretato “il comportamento umano” rivolto al mondo della finanza e delle borse…

Molto probabilmente non avverrà mai (c’è perlomeno da augurarselo, visti i volumi in gioco), ma se c’è una cosa che la Storia e la vita mi hanno insegnato è che l’Uomo è tutto meno che PERFETTO e INFALLIBILE e che qualche margine seppure minuscolo di ERRORE esiste [ed esisterà] sempre.

aorlansky60
Scritto il 20 Febbraio 2017 at 13:44

@ IcebergFinanza :

il graph SP500 che hai postato è perfettamente esemplificativo nell’illustrare in che razza di bolla il mondo intero -per meglio dire la finanza con i suoi Stati Sovr più rappresentativi- si è andata a ficcare, grazie a 4000 miliardi di $ di corrispettivi QE a stelle e strisce elargiti dal 2008; (io guardo più spesso la curva storica del DJ ma il concetto è simile; certo anche il Giappone ci ha messo del suo nel computo dell’operazione, dei Cinesi non si può sapere con certezza considerato quanto siano ermetici e poco propensi nel rendere conto al mondo dei loro affari, ma si può immaginare che anche loro abbiano dato il loro contributo; della BCE si sà.)

questa curva testimonia di un andamento che NON HA NULLA A CHE VEDERE CON IL MONDO DELL’ECONOMIA REALE e i suoi corrispettivi fondamentali, ma con qualcosa di molto diverso (e artificioso, come lo può essere la politica monetaria espansiva e congiunta delle principali banche centrali mondiali degli ultimi anni, come dicevo più su);

quante volte lo si è detto e ribadito [anche qui];

ovviamente il mondo della finanza non vuole ascoltare la Verità ma chiede di sentire storie che raccontino l’esatto opposto, per continuare “la fuga dalla realtà” : Infatti, tutto va (e sale, parlo di indici di borsa) che è una meraviglia;

ma mi chiedo quale storia racconteranno la prossima volta alla gente, quando crollerà tutta l’impalcatura artificiosa che inevitabilmente andrà a toccare la vita reale di ognuno.

capitan_harlok
Scritto il 21 Febbraio 2017 at 16:07

“grazie a 4000 miliardi di $ di corrispettivi QE”,
ma il mostro ben piu grosso se si considera che da quando TRUMP si è insediato le borse mondiali hanno prodotto una percentuale di aumento pari a 6000 miliardi di dollari , che sono stati ributtati nel sistema e facendo accrescere ulteriormente questa bella bolla speculativa , ora non è detto che ci possa essere prima o poi uno sgonfiamento lento e duraturo due o tre anni , si può lateralizzare anche per due o tre anni

capitan_harlok
Scritto il 21 Febbraio 2017 at 16:16

e comunque anche oggi su dritti a segnare abbondantemente nuovi massimi dj oltre i 20700,s&p 2360 e chi sa ancora quanto correranno …………..

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