RENZI ” IL 2,8 % NON MI BASTA VOGLIO ANDARE OLTRE”

Scritto il alle 11:00 da icebergfinanza

Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un no.

Chiedo scusa a Primo Levi se ho utilizzato alcuni passaggi che riguardano una situazione ben più drammatica di quella attuale ma alle volte ascoltando Renzi, se le notizie riportate sono vere ti viene da chiederti…se questo è un uomo!

La data da segnare in rosso è il 10 aprile, giorno dell’approvazione del Def, il Documento di economia e finanza da mandare a Bruxelles. Quello può essere il momento della verità, in quel documento potrei portare il deficit dal 2,6 al 3%”, spiega Matteo Renzi a chi gli chiede numi su come intende trovare le coperture delle riforme e del taglio delle tasse. Al Tesoro intanto allacciano le cinture di sicurezza, si preparano a ogni evenienza, anche a quella che i collaboratori del ministro Pier Carlo Padoan definiscono “una forzatura delle regole europee”, una sfida all’Unione “difficile ma non impossibile da vincere”. I rischi dell’operazione sono alti, ma uno stretto collaboratore del premier assicura, “siamo pronti a litigare”. Non sarà facile sfidare il FiscalCompact e i suoi rigidi parametri che impongono non solo di restare sotto il 3%, ma di ridurre il deficit strutturale in modo da far calare il debito. Ma Renzi potrebbe tirare dritto. Nonostante l’avvertimento ricevuto lunedì a Berlino dalla Merkel. “Il 2,8 non mi basta, voglio andare oltre”

O questo ragazzo è veramente un Machiavelli con le palle o noi faremo una brutta fine.

Non si può cambiare opinione ogni tre secondi a seconda della persona e dell’istituzione che ti trovi davanti, ci vuole un minimo di coerenza anche se nella politica questa parola è un abominio.

Glielo abbiamo scritto in tutte le salse su questo blog che non c’è alcuna speranza matematica di salvarci se non si spazzano via vincoli che non hanno nulla a che vedere con la realtà, vincoli usciti da una notte di giochi erotici…Parla l’inventore della formula del 3% sul deficit/Pil che con questa crescita non abbiamo alcuna speranza di abbattere il debito e onorare l’idiozia del Fiscal Compact e del pareggio in bilancio. In giro per il web c’è qualche professorino dell’ultima ora con bisogno di visibilità che si sforza di farvi capire che in fondo il Fiscal Compact è uno scherzo che bastano solo 7 miliardi all’anno e via dicendo.

La realtà è tutt’altra …

 Il premier Renzi è un appassionato di fogli Excel (uno dei più diffusi sistemi di archiviazione dati e di calcolo elettronico). Gli consigliamo di tenere sempre sott’occhio quello sui conti del Fiscal Compact e speriamo che sia stato sul tavolo dell’incontro con la signora cancelliere Merkel l’altro giorno.

Dal prossimo anno saremo chiamati a ridurre di un ventesimo la quota del rapporto debito pubblico/Pil eccedente il 60%. Considerando per l’analisi il dato di fine 2013, siamo ad un rapporto debito/Pil del 132,6% (in realtà saremmo già oltre ma diamo per buono questo dato ufficiale) per un totale di circa 2.068 miliardi di euro di debito in valore assoluto contro un Pil di circa 1.560 miliardi. Utilizzando questi valori ciò significa che il primo anno di applicazione del Fiscal Compact dovremmo approssimativamente scendere circa al 129% del rapporto debito/Pil. Il che significherebbe – a debito, Pil e inflazione costanti – 54,6 miliardi di euro di manovra. Viste le difficoltà della revisione della spesa non ci pare che tale somma sia all’orizzonte. Tralasciando il fatto che ogni taglio di spesa o aumento di tasse avrebbe effetti recessivi, mettendo in difficoltà la ripresa e dunque anche il famigerato rapporto debito/Pil, un’alternativa ci sarebbe. Con un moderato tasso d’inflazione e una robusta ripresa economica quei 54,6 miliardi si possono raggranellare senza fare alcuna manovra.Italia tra fiscal compact e scelte Bce

Renzi ha già fatto sapere che Cottarelli fa la lista della spendigreview e poi decide lui.

La Madia ieri invece a confidato… Nel suo primo incontro con le rappresentanze sindacali, il ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia avrebbe rassicurato di non condividere interamente i propositi di Cottarelli. A spiegarlo è il segretario generale della Fp Cgil Rossana Dettori, secondo cui il ministro nel faccia a faccia avrebbe sottolineato che “il proponimento del governo sia creare occupazione e non di bloccare il turn over”. Ipotesi, questa, che il ministro – che Huffpost ha provato comunque a raggiungere – riterrebbe “sbagliata”. “Ci ha detto che bisogna ragionare in termini di investimento e forza lavoro, anzi a suo parere devono essere inseriti tanti giovani”.HuffingtonPost

Finalmente un pò di buon senso, il buon senso c’era ma se ne stava nascosto per paura del senso comune.

Per quanto riguarda le dichiarazioni di ieri della Yellen e le loro previsioni, vale la pena fare solo due accenni, visto che stiamo parlando di una istituzione che durante la crisi ha indovinato solo due previsioni su dieci.

Ieri la Yellen ha detto due cose interessanti una riportata da John Hussman…“We’ve lived through a devastating economic decline” caused by Fed policies that forced people to reach for yield in mortgage debt.” ovvero che lìAmerica ha vissuto un devastante declino economico causato dalle politiche monetarie della Fed che ha indotto la gente ad estrarre reddito e rendimento dal valore delle proprie case ( …ve lo ricordate il leggendario MEW mortgage equity withdrawals IL LENTO E INESORABILE TRAMONTO DEL MEW ) e la seconda che la FED alzerà i tassi sei mesi dopo che avrà concluso il tapering, ovvero più o meno nel giugno o luglio 2015.

Tranquilli si renderanno presto conto che hanno per l’ennesima volta sbagliato i conti, le previsioni, visto che anche per il 2014 prevedono una crescita tra il 2,8 e il 3 %, quando tutte le previsioni portano ad un risultato del primo trimestre intorno al 1,5 %.

Scrive ieri il Sole24Ore …L’ultimo segnale di moderato ma prezioso ottimismo sull’economia statunitense è arrivato senza grandi fanfare dalle aziende. Cioè dalla colonna vertebrale che sorregge produzione, innovazione e anche creazione di posti di lavoro. I loro sondaggi interni, opera dell’associazione imprenditoriale Business Roundtable, mostrano che gli amministratori delegati della Corporate America nutrono il maggior ottimismo da due anni a questa parte. Hanno fiducia nell’espansione e sono pronti, di conseguenza, a accelerare gli investimenti nei prossimi sei mesi.

Ma dove li prendono i sondaggi quelli del Sole, l’unico sondaggio valido in America è quello fatto dalla National Federation of Independent Business (NFIB): February optimism takes a tumble

Small business optimism continues its winter hibernation with the latest Index dropping 2.7 points to 91.4 … NFIB owners increased employment by an average of 0.11 workers per firm in February (seasonally adjusted), virtually unchanged from January.

Il resto sono chiacchere!

Hai voglia di correre per tenere la media del 3% quando si incomincia con 1,5 punti e dietro l’angolo c’è una frenata economica globale. Quindi torneranno di moda i quantitative easing e dopo una severa correzione le borse riprenderanno a salire verso l’infinitoooooo!

Ma la Storia e l’evidenza empirica sono chiari, questa è la più devastante debt deflation della storia con annesso il più imponente deleveraging mai visto, gli amici di Machiavelli sanno bene quello che è accaduto nei 20 anni successivi all’inizio di tutte le più grandi crisi finanziarie ed economiche, il Giappone è li dietro l’angolo a ricordarcelo con la sua inutile rincorsa.

Per tutti coloro che hanno liberamente sostenuto il nostro viaggio o vorranno semplicemente farlo è in arrivo l’ultima analisi dal titolo…” Machiavelli un uomo tutto d’oro.”

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94 commenti Commenta
carpif74
Scritto il 20 Marzo 2014 at 11:40

“e dopo una severa correzione”
Al momento Andrea qui è una severa illusione! 😥

dispettoso fiorentino
Scritto il 20 Marzo 2014 at 12:12

proverbi utili da tenere a mente :

… chi troppo in alto sale , repentino scende ….

… tanto tonò , che piovve …

solo una questione di timing … concordo con la previsione del Capitano …

john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2014 at 12:25

Amazon vale 600 volte gli utili e capitalizza 180 miliardi, il PIL di una piccola nazione europea, FaceBook, LinkedIn e altre società “miracolo” hanno numeri simili. Gli utili di queste società non decolleranno mai per la natura deflazionaria stessa dello sviluppo tecnologico. Tesla Motor che non utilizza gli standard contabili GAAP per la redazione dei propri bilanci gioca con i leaseback e capitalizza 5 volte GM. Se veniamo a casa nostra, le sofferenze bancarie valgono oltre l’intera capitalizzazione e un numero spropositato di volte il capitale delle banche stesse. Se poi volete discutere se scende o sale ancora ok, basta ricordarsi che quello di cui parlate non è “investimento” ma gioco d’azzardo in cui notoriamente alla fine qualcuno vince e si prende il denaro sul tavolo. Essere tra i pochi che durante l’intero ciclo vince non è per tutti.

radius
Scritto il 20 Marzo 2014 at 12:43

Financial times
UK urges EU to cut energy reliance on Russia
The British government is pushing EU leaders to back a new energy security plan to wean Europe off Russian energy over the next 25 years by ramping up imports from new sources, including shale gas from the US and natural gas from Iraq
Read more >>
http://link.ft.com/r/M2ZOXX/XGL332/GKLE6H/HINYM1/GI1ARV/50/t?a1=2014&a2=3&a3=19

bimbogigi
Scritto il 20 Marzo 2014 at 12:54

john_ludd@finanza:
Amazon vale 600 volte gli utili e capitalizza 180 miliardi, il PIL di una piccola nazione europea, FaceBook, LinkedIn e altre società “miracolo” hanno numeri simili. Gli utili di queste società non decolleranno mai per la natura deflazionaria stessa dello sviluppo tecnologico. Tesla Motor che non utilizza gli standard contabili GAAP per la redazione dei propri bilanci gioca con i leaseback e capitalizza 5 volte GM. Se veniamo a casa nostra, le sofferenze bancarie valgono oltre l’intera capitalizzazione e un numero spropositato di volte il capitale delle banche stesse. Se poi volete discutere se scende o sale ancora ok, basta ricordarsi che quello di cui parlate non è “investimento” ma gioco d’azzardo in cui notoriamente alla fine qualcuno vince e si prende il denaro sul tavolo. Essere tra i pochi che durante l’intero ciclo vince non è per tutti.

Tutto assurdo e condivido pienamente le tue considerazioni…però Tesla capitalizza la metà di GM: cosa comunque assurda per una mia soggettiva valutazione.
Ciao

john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2014 at 13:42

radius@finanza,

i commenti sono l’unica cosa interessante. UK è il paese che ha venduto le riserve auree al minimo degli ultimi 25 anni, ha venduto le riserve petrolifere a 25$ e ora le ricompra a 110$. E’ un ex impero la cui influenza non smette di scendere dal 1920. E’ a rischio di una secessione interna che la farebbe divenire una specie di Isola Cayman governata x sempre dalla malavita internazionale. E’ ossessionata dalla Germania la quale ha come principale obiettivo distruggere il ruolo di Londra come capitale finanziaria e sostituirla con Francoforte avendo la più potente macchina industriale del pianeta a servizio. Auguri albionici, l’unica cosa positiva del flusso degli eventi in corso è la disintegrazione dei quel che resta dell’Inghilterra, non li rimpiangerà nessuno.

john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2014 at 13:56

bimbogigi@finanza,

vado a memoria, che è davvero strana. Ricordo un sacco di dati anche vecchi ma non la targa della mia macchina che pure ha 8 anni. Di strano comunque non c’è nulla se uno vede il mercato per quello che è oggi e non quel che era una volta: un mezzo di controllo sociale. Al 50% degli HAVE NOT vengono distribuiti sussidi e divertimenti a basso costo, al 30% successivo l’illusione di essere promossi al 19,999% successivo per i quali il mercato è tutto. Lo 0,001% che sta sopra possiede tutto, non sta nessuna parte e ti piscia in testa.

radius
Scritto il 20 Marzo 2014 at 14:11

john_ludd@finanza,

Non è solo la Germania, il grande sfidante alla supremazia finanziaria del blocco UK/USA sarà la finanza islamica, che è il trend del futuro.
Con la questione degli UK che spingono all’acquisto dello shale dagli USA, ed esortano a recidere i collegamenti con la Russia, volevo solo evidenziare un altro tassello della crisi della Crimea che non necessita di molte spiegazioni.

PORTELLO
Scritto il 20 Marzo 2014 at 14:17

c’era un articolo su ZH pochi giorni fa che valutava Tesla a seconda a quale tipologia di azienda/ceo assomigliera’, mi pare andasse dai 450 ai 60 dollari…

cmq pensavo che aziende come Tesla avranno un minimo di futuro o saranno di moda almeno per gli speculatori quando sara’ di dominio pubblico il calo di produzione di petrolio
o forse questa moda e interesse son gia’ scontati nel prezzo attuale…

john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2014 at 14:44

radius@finanza,

lo shale non verrà esportato perchè non c’è abbastanza gas e/o petrolio. Quello che disperatamente cercano di fare è FAR SALIRE i prezzi perchè a questi livelli non è un business profittevole. Questo è un link alla voce del padrone (non esattamente un peak oiler !!!) che ti dice papale papale che il costo marginale di produzione è OLTRE il prezzo di vendita di oggi, in aperta contraddizione con quanto scritto nei manuali di economia dove tuttavia non sono trattati i derivati. Qualcuno si sta bruciando il culo e si sente già odore di peli bruciati:

http://www.ft.com/intl/cms/s/0/ec3bb622-c794-11e2-9c52-00144feab7de.html?siteedition=intl#axzz2uN6UZZtI

john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2014 at 14:48

radius@finanza,

finanza ISLAMICA ? intendi gli sceicchi sauditi e del qatar che pur essendo whabiti si odiano come cani e gatti ? Beh stai parlando del potere più opaco e più bieco del pianeta. Tutto ma proprio tutto non torna. I sauditi sono in pieno controllo del prezzo del greggio e non si fanno pagare solo in dollari e siccome il prezzo di vendita è più basso di quel che a loro converrebbe significa che quello che ottengono è più prezioso e non è oro, oppure non è solo oro.

radius
Scritto il 20 Marzo 2014 at 15:12

john_ludd@finanza,

Non sono in grado di dire come si svilupperà, però la battaglia economica in corso, oltre agli aggiustamenti di prezzi e quote nel mercato dell’energia, riguarda l’emergere di nuovi attori economici e finanziari. Intorno a Qatar, Indonesia, Saudi Arabia, Malaysia, UAE e Turchia, (pari al 78% del mercato dell’Islamic banking) si stia accendendo una competizione per il controllo della finanza islamica, cercando di spodestare Londra dalla sua posizione di vantaggio nel settore (non so se sia possibile, qualcuno lo pensa, vale la pena considerarlo):

http://www.difesa.it/SMD_/CASD/IM/CeMiSS/Pubblicazioni/OsservatorioStrategico/Documents/prospettive_2014/Prospettive2014_WEB.pdf

gebs74@borse.it
Scritto il 20 Marzo 2014 at 15:35

Ciao Andrea, ho trovato questo commento in rete,
(non farina della mia zuzzona dura naturalmente 😆 )
e lo posto in quanto mi sembra interessante, riassume velocemente molte tue considerazioni.
Grazie in anticipo 😀
Oss
…..

Se la Germania è nostra concorrente, perché ci chiede di fare riforme che aumentino la nostra competitività? Non va così contro i propri interessi?”. Ottima domanda, e la risposta credo la sappiate: il problema è nel manico. Una volta intrappolati in una unione monetaria, i paesi periferici hanno due strade: o rassegnarsi all’annessione, o uscire. Normalmente l’esito è il secondo, come ci ricorda il romanzo di centro e di periferia. Ma le politiche di “riforma strutturale” e di “austerità” non hanno certo lo scopo di renderci più competitivi. Hanno quello di sbriciolare la nostra industria, la nostra economia, perché sia poi più facile per la Germania acquisirla e soprattutto gestirla (secondo un modello già sperimentato con l’annessione della Germania Est), e hanno lo scopo di restituire soldi ai creditori tedeschi – magari via Spagna, come MES vuole. Quella che ci aspetta è una nuova guerra di indipendenza, dove chi ci governa sarà, come era a Milano nel 1848, dalla parte dello straniero. La strada dell’euro porterà fatalmente a questo esito. Chi realmente crede nei valori di pace e prosperità iscritti nei Trattati europei deve adoperarsi perché l’euro venga superato. L’unica reale prospettiva di integrazione europea è quella dell'”External compact”, e per assicurarlo, cioè per garantire che la crescita dei paesi europei possa avvenire senza generare squilibri esterni, l’unica strada è il ripristino della flessibilità del cambio, da ristabilire come misura difensiva, mentre si intraprende la necessaria sincronizzazione delle economie reali, e si accerta la reale volontà di cooperazione dei partner europei.

john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2014 at 15:40

radius@finanza,

ho capito quel che vuoi dire. Al di là dei vari giochi e giocattoli c’è una realtà più semplice e inoppugnabile: nessuno si fida più di nessuno dopo la crisi del 2008. Londra è il centro offshore della cartello del dollaro, il dollaro è ancora ben difeso ma non lo ama nessuno. Il fatto che ce ne sono troppi in giro è rimasto il suo maggiore elemento di forza. Ma i detentori di capitali extra americani/europei non si fidano certo come in passato ma per poter riciclare la massa di denaro che possiedono hanno necessità di quella sofisticata tecnologia finanziaria che sinora è stata monopolio di quel cartello. Ma è un industria morente, verrà sempre più sostituita da software e la sua capacità di creare denaro verrà affiancata da criptocurrencies eventualmente legate a un paniere di commodities, energetiche in particolare. E’ uno shift tectonico in corso che è inevitabile e al contempo imprevedibile. Certo è che la fine del mondo bipolare russo/americano prima e della breve parentesi dell’impero unico finito l’11 settembre 2001 presenta solo maggiori rischi. Una pletora di potenze locali armate sino ai denti che si alleano tra loro solo per ragioni tattiche non depone per una maggiore stabilità. A questo aggiungi la denazionalizzazione delle grande corporation capaci di operare come stati senza territorio. Mi sembra sempre più il mondo immaginato da Philip Dick, piuttosto che Orwell e Dick è stato il visionario cantore della realtà irreale, del doppelganger, della fine della certezza sulla propria stessa identità. Scusa la digressione. Ciao.

laforzamotrice
Scritto il 20 Marzo 2014 at 15:58

TO:gebs74@borse.it
Chissà perchè da cosi fastidio ammettere che la Germania stà vincendo perchè sono più bravi di noi, perchè sono più paese di noi, e non un popolo di individualisti superficiali e ignoranti come molti, troppi Italiani sono. Alla Germania interessa solo recuperare i suoi crediti, sapendo che gran parte non rientrerà, esattamente come fanno le banche nostrane di fronte alla strage delle loro sofferenze. Cosa fareste voi al loro posto? Rimettereste i vostri crediti con indifferenza? O cerchereste di mantenere in piedi il vostro debitore cercando di far ricadere più danni possibile su altri? E quello che fanno normalmente le nostre banche, che faremmo tutti. Ma i tedeschi no, loro a fare cosi son cattivi, non solo dovrebbero rinunciare ai loro crediti, ma anzi dovrebbero concederne altri, ovviamente a tassi bassissimi, perchè devono essere solidali. RIPETO, CHI VUOLE ESSERE COSI SOLIDALE MI CONTATTI; ACCETTO PRESTITI.

gebs74@borse.it
Scritto il 20 Marzo 2014 at 16:08

laforzamotrice@finanza,

Ciao ‘motrice, scusa ma io credo che qui nessuno sta dicendo che la Germania è cattiva, sappiamo benissimo che ognuno tira l’acqua al suo mulino, qui il problema è mentre la Merkel fa gli stracazzi d’interesse del suo Paese e giustamente, mentre qui in italia tra tutti i politici del cazzo che continuano a cambiarci senza neache farceli votare, non è arrivato ancora uno che invece di remare contro l’Italia, remi a favore.
Ecco , ad oggi lo stiamo ancora aspettando!
Oss

gebs74@borse.it
Scritto il 20 Marzo 2014 at 16:11

e comunque alle prox elezioni io voterò M5S,
alternative non ce n’è! :mrgreen:
Oss

ilcuculo
Scritto il 20 Marzo 2014 at 16:44

john_ludd@finanza: criptocurrencies eventualmente legate a un paniere di commodities, energetiche in particolare

Scusa John,

mi spieghi perchè quando tempo fa scrivevo che in futuro sarà l’energia il più valido sottostante della moneta sono stato così aspramente criticato ?

ciao

john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2014 at 17:05

ilcuculo@finanza,

da chi ? non da me e se l’ho fatto (non ricordo) l’ho fatto perché lo avrai esposto in modo ingenuo… anche perché l’energia è già il sottostante. Il dollaro è OIL BACKED, togli agli americani il privilegio di pagare l’energia nella loro moneta e vedi quanto durano. Non ti illudere sognando accordi trans nazionali tra gente ragionevole che siede attorno a un tavole e dice “ora ragioniamo su come spartire quanto resta in modo equo…”

veleno50
Scritto il 20 Marzo 2014 at 17:10

john_ludd@finanza,

Scusa jhon ma se capitalizza 600 volte qual’è il parametro che si usa per definire troppo o poco la capitalizzazione di Amazon?.in italia Snam che è un titolo x cassetisti capitalizza se non erro 16 volte gli utili anche qui che parametro viene usato,la differenza tra le due è enorme anche se il business è completamente differente.grazie x eventuale risposta

luigiza
Scritto il 20 Marzo 2014 at 17:32

john_ludd@finanza:
bimbogigi@finanza,

vado a memoria, che è davvero strana. Ricordo un sacco di dati anche vecchi ma non la targa della mia macchina che pure ha 8 anni. Di strano comunque non c’è nulla se uno vede il mercato per quello che è oggi e non quel che era una volta: un mezzo di controllo sociale. Al 50% degli HAVE NOT vengono distribuiti sussidi e divertimenti a basso costo, al 30% successivo l’illusione di essere promossi al 19,999% successivo per i quali il mercato è tutto. Lo 0,001% che sta sopra possiede tutto, non sta nessuna parte e ti piscia in testa.

Speriamo almeno che quel 0,001% la faccia profumata.
Una pioggia dorata e profumata, cosa mai vista.
E preparatevi a ringraziare per cotanta generosità, stupidi servi della gleba. :mrgreen:

john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2014 at 17:36

veleno50@finanza,

questo è il miglior analista dei mercati finanziari che io conosca. Molto del materiale che ha prodotto lo ha raccolto in alcuni libri di successo ma gran parte è disponibile gratis sul suo sito. Lettura indispensabile per chi voglia tentare di comprendere “che cosa compra”. Non posso aiutarti meglio che indicarti il meglio.

http://www.crestmontresearch.com/

e questo è un altro essenziale:

http://www.mebanefaber.com/

Pur conoscendo bene quanto scrivono, entrambi come tutti non considerano la variabile energetica, e come dovresti sapere per me questa è invece essenziale. L’assetto socio economico attuale non ha davanti 20 anni in cui curare la debt deflation e partire con un nuovo ciclo, ma una più o meno lenta agonia prima di collassare completamente e questo riduce il numero degli asset che non perderanno valore o ne perderanno una quota relativamente modesta a una mera manciata (e pure forse).

bancabassotti
Scritto il 20 Marzo 2014 at 18:09

Un mese fa’ circa non riuscendo a dormire di sera ho acceso la tv e ho seguito il discorso di Renzi al Senato.
Punto l’attenzione su un appunto che gli e’ stato fatto riguardante il suo linguaggio,ovvero il suo registro, quello tenuto davanti ad una istituzione come il Senato.
A questo appunto Renzi ha riposto dicendo che lui e’ coerente, perche’ usa lo stesso linguaggio sia fuori che di fronte al Senato della Repubblica.
Nessuno dei suoi consulenti in comunicazione deve avergli spiegato che la coerenza di una persona, anche in politica, e’ una coerenza di idee e non di registro. Ci sarebbe anche una coerenza fra idee e comportamento ma senza pretendere troppo da un politico , ne’ dai suoi consuleti, basterebbe quella delle idee.
Posso dire lo stesso concetto e quindi essere coerente, con registri diversi a seconda della formalita’ da usare,a seconda dell’interlocutore.
Quindi ha gia’ tracciato lui la linea, non c’e’ da stupirsi, le idee potranno cambiare ma le dira’ sempre nello stesso modo colorito e a volte impreciso(ha dato dati errati durante il discorso al Senato), snocciolando numeri e slogan.

radius
Scritto il 20 Marzo 2014 at 20:11

john_ludd@finanza,

La questione delle cryptocurrencies è interessante e mi intriga da tempo tanto che ho cercato di capire come funzionava il bitcoin e come funziona ora il litecoin. Una volta avevo pensato perfino di farci trading. Proprio ora il bitcoin sta subendo un attacco devastante. Se sopravviverà le cryptocurrencies potranno avere un futuro. L’attacco è proprio sulla falsificabilità che però per le cryptocurrencies invece che dai falsari e determinata dagli Hackers. E proprio qui sta il punto, il bitcoin poteva avere un luminoso futuro e l’unico pericolo sarebbe stato un attacco frontale da parte dei governi. Come sappiamo hacker e governi vanno di pari passo e la cyberwarfare è l’arma esistenziale di oggi. Proprio su questo si è focalizzato un geonetwork con una comunanza tattica di intenti, distruggere la cryptocurrency, la Russia l’ha messa fuorilegge e gli hacker hanno attaccato. Risultato bitcoin morto o in pericolo di vita. Gli algoritmi più pesanti del litecoin gli permetteranno di vivere e prosperare. Nascerà questa alternativa che porterà la valuta fuori dal controllo di chiunque? Sicuramente per ora si deve ricominciare d’accapo.

john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2014 at 20:35

radius@finanza,

ma tu hai compreso cosa è la valuta ? hai compreso chi ne ha il controllo ? perché se rispondi “lo stato o “le banche centrali” allora ci sono dei problemi seri

radius
Scritto il 20 Marzo 2014 at 20:51

john_ludd@finanza,

Banche centrali teoricamente indipendenti? Mi sa che ho un problema serio!

john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2014 at 21:24

radius@finanza,

In the modern economy, most money takes the form of bank
deposits. But how those bank deposits are created is often
misunderstood: the principal way is through commercial
banks making loans. Whenever a bank makes a loan, it
simultaneously creates a matching deposit in the
borrower’s bank account, thereby creating new money.
The reality of how money is created today differs from the
description found in some economics textbooks:
• Rather than banks receiving deposits when households
save and then lending them out, bank lending creates
deposits.
• In normal times, the central bank does not fix the amount
of money in circulation, nor is central bank money
‘multiplied up’ into more loans and deposits.

il resto lo trovi qui:

Bank of England – Money creation in the modern economy

http://www.bankofengland.co.uk/publications/Documents/quarterlybulletin/2014/qb14q1prereleasemoneycreation.pdf

Naturalmente scrivono cose note da sempre ma che anche economisti premi Nobel come Paul Krugmann rifiutano di capire perchè l’economia non è una scienza tradizionale ma un mix di ideologia e politica. Queste due note confermano l’ovvio:

“[W]hen a bank makes a loan, it simply adds to the borrower’s deposit account in the bank by the amount of the loan. The money is not taken from anyone else’s deposit; it was not previously paid in to the bank by anyone. It’s new money, created by the bank for the use of the borrower.“
– Robert B. Anderson, Secretary of the Treasury under Eisenhower, in an interview reported in the August 31, 1959 issue of U.S. News and World Report

“Do private banks issue money today? Yes. Although banks no longer have the right to issue bank notes, they can create money in the form of bank deposits when they lend money to businesses, or buy securities. . . . The important thing to remember is that when banks lend money they don’t necessarily take it from anyone else to lend. Thus they ‘create’ it.”
-Congressman Wright Patman, Money Facts (House Committee on Banking and Currency, 1964)

john_ludd
Scritto il 20 Marzo 2014 at 21:30

radius@finanza,

… e accadeva anche ai tempi dei Medici, dei Pitti e degli altri banchieri genovesi e fiorentini. La finanza moderna l’hanno inventata allora, altro che gold standard, quelli erano già capaci di prestare la stessa somma sia ai re di Francia che a quelli di Spagna che le usavano per accopparsi tra loro. Il denaro è lo sterco del demonio diceva mia nonna e non è un caso che tutte le religioni lo indicano come fonte di tutti i problemi. Non c’è bisogno di credere in questo o quel profeta, quelli erano solo saggi che conoscevano la pochezza e la debolezza dell’uomo e cercavano di arginarne le depravazioni con qualche regola di buon senso. Il risultato ognuno lo può giudicare con il suo metro.

radius
Scritto il 20 Marzo 2014 at 21:36

john_ludd@finanza,

Grazie, fra stasera e domani leggo tutto.

glare
Scritto il 20 Marzo 2014 at 22:23

PORTELLO,

la tesla va bene se vuoi speculare..ricorda che il capo è il fondatore di paypal..un framassone in stile casaleggio ma con molti piccioli…

quindi è da tenere in portafoglio sempre qualche azione, un pò come si faceva qualche anno fa con amazon e apple

glare
Scritto il 20 Marzo 2014 at 22:34

bancabassotti@finanza,

tanto Slogan..solo slogan

in Italia comandano il Fmi e la commisione Ue
..il resto è solo slogan , il solo condimento che rimarrà nella dieta a pane e acqua degli italici

glare
Scritto il 20 Marzo 2014 at 22:56

john_ludd@finanza,

rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori… 😆 ..

mi sa che quel 0,001%..in realtà è qualche PPM e ci bagneranno presto la testa, questioni di qualche giorno (dopo Singapore e Hong Kong) e poi anche in occidente ci accorgeremo che…

..piove sui nostri volti
silvani,
piove sulle nostre mani
ignude,
sui nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
l’illuse, che oggi m’illude,
o Albione ..

Buona nottata a tutti e a domani

mirrortrader
Scritto il 20 Marzo 2014 at 23:29

glare@finanza:
PORTELLO,

la tesla va bene se vuoi speculare..ricorda che il capo è il fondatore di paypal..un framassone in stile casaleggio ma con molti piccioli…

quindi è da tenere in portafoglio sempre qualche azione, un pò come si faceva qualche anno fa con amazon e apple

Bhe, io all’inventore PAYPAL porgo tanto di cappello.

So quando mi devo inchinare davanti al genio umano

Mi sembrano i classici commenti di un invidioso.

alessandroecristina
Scritto il 20 Marzo 2014 at 23:31

un genio CON TANTI AMICI….

alessandroecristina
Scritto il 20 Marzo 2014 at 23:33

TESLA genio sul serio, ma con pochi amici è morto poverello…

glare
Scritto il 20 Marzo 2014 at 23:35

mirrortrader@finanza,

Si son molto invidioso, più che dei piccioli della sua testa.. a parte tutto è davvero un genio..ecco perché guardo con molta attenzione tutte le sue iniziative.

radius
Scritto il 21 Marzo 2014 at 07:36

glare@finanza:
mirrortrader@finanza,

Si son molto invidioso, più che dei piccioli della sua testa.. a parte tutto è davvero un genio..ecco perché guardo con molta attenzione tutte le sue iniziative.

Ciao, l’Alfa questione mi ha intrigato e sono andato a vedere casa era sta Tesla. Produce macchine elettriche. Ma non sarà che quando questo diverrà un mercato profittevole tutte le industrie d’auto ci salteranno dentro direttamente con soluzioni allo stato dell’arte e seppelliranno il tesla pioniere in un batter d’occhio?

radius
Scritto il 21 Marzo 2014 at 07:39

Scusa, ho scritto con il telefono sull’autobus che sobbalzava sui sanpietrini di Roma. Il post precedente è pieno di errori comunque credo che si capisca.
Buona giornata a tutti.

Si son molto invidioso, più che dei piccioli della sua testa.. a parte tutto è davvero un genio..ecco perché guardo con molta attenzione tutte le sue iniziative.

Ciao, l’Alfa questione mi ha intrigato e sono andato a vedere casa era sta Tesla. Produce macchine elettriche. Ma non sarà che quando questo diverrà un mercato profittevole tutte le industrie d’auto ci salteranno dentro direttamente con soluzioni allo stato dell’arte e seppelliranno il tesla pioniere in un batter d’occhio?

kry
Scritto il 21 Marzo 2014 at 08:59

radius@finanza,

L’avevo già postato. Non solo auto e ” SE ” ci riescono saranno problemi per l’ auto europea anche perchè l’investimento finanziato con 5 miliardi$ dalla stampa fed. http://www.greenstart.it/news/batterie-al-litio-auto-elettriche-tesla-prepara-la-gigafabbrica-1114

radius
Scritto il 21 Marzo 2014 at 09:34

kry@finanza,

Ok, convincente

kry
Scritto il 21 Marzo 2014 at 09:52

radius@finanza,

I commenti di John_Ludd sono il meglio che si possa trovare ( a proposito dubito tu li abbia salvati tutti ). Se t’interessa molto ( anche sulle criptovalute ) lo puoi trovare nei commenti e post del sito rischio calcolato. Io lo sfoglio un pò per informazioni tipo telegiornale. Il link postato precedentemente l’ho trovato grazie a commenti davvero interessanti sul modo innovativo di tesla nel fare le automobili.

gilles27
Scritto il 21 Marzo 2014 at 09:56

kry@finanza,

“I commenti di John_Ludd sono il meglio che si possa trovare”
CONFERMO.
…io me li sto salvando e i migliori li stampo e li tengo in evidenza. ….peccato che è da poco che lo leggo!

kry
Scritto il 21 Marzo 2014 at 10:29

gilles27@finanza,

Buon lavoro anche perchè sai dove scrive diversamente da Radius che molto probabilmente non è a conoscenza dell’altro sito. Dai facciamolo stare sulle spine un paio di giorni. Pagandoti per mail invieresti il tuo immane lavoro? 😀

gilles27
Scritto il 21 Marzo 2014 at 11:05

kry@finanza,

…ma non sei tu che li hai salvati tutti? (i commenti di JL )
…io come ti ho detto ho cominciato da poco… (purtroppo!)
…io ho un anno di articoli salvati con relativi commenti dei (secondo me) migliori blog finanziari. Ogni mese un file. Se quando arriverà quando descritto da JL, andrò a rileggerli… tanto senza petrolio non si andrà più da nessuna parte, niente voli aerei, niente week end al mare, niente trekking in montagna, allora seduto nel mio giardino mi rileggerò tutta la storia… e dirò: GRANDE JHON_LUDD, lui aveva previsto tutto!

gilles27
Scritto il 21 Marzo 2014 at 11:07

kry@finanza,

radius@finanza,

…certo che l’atro sito è veramente interessante! 8) 😆 8) 😆

kry
Scritto il 21 Marzo 2014 at 11:24

gilles27@finanza,

Cosi sherzando 2 cose mi fan ridere oggi 1) è Radius che dice di averli salvati tutti e 2) tra i vari commenti di John trovi che lui dice di essere a volte arrogante ( penso con i malcapitati che pensano di sapere tutto ) e che lui appartiene solo al terzo livello di ” seccenti “. Vorrei tanto capire ( a parte quelli che ci ha indicato nei vari link ) dove sono tutti sti sapientoni. Ricordo ancora i primi link che proponeva per esempio http://chovanec.wordpress.com/

kry
Scritto il 21 Marzo 2014 at 11:27

gilles27@finanza,

Se vuoi continuare a leggere sul computer ciò che hai salvato ti servirà un impianto fotovoltaico visto le previsioni di bardi…. e poi cosa te lo dico a fare sono cose che già sai e pure salvate di recente.

gilles27
Scritto il 21 Marzo 2014 at 11:52

kry@finanza,

….e allora se è Radius, se non conosce l’altro sito li ha salvati “tutti tranne i commenti postati da JL sull’altro sito!” 😆

….in merito al fotovoltaico, si credo che una cosa fondamentale per i prossimi anni sia avere una casa che consumi veramente poco per il riscaldamento e che sia autosufficiente per l’energia elettrica. Oggi con una casa ben fatta, classe energ. “A” con poco più di 500 euro si può stare al caldo, contro i quasi 3000 euro di una classe “G”.

stanziale
Scritto il 21 Marzo 2014 at 13:24

Quando la Germania rientrera’ dai parametri europei che sta sforando
http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2014/3/21/VINCOLI-UE-Bagnai-Renzi-sa-che-la-Germania-ne-sfora-quattro-/483805/
SOLO DOPO che cio’ avverra’, l’Italia stara’ entro il parametro del 3% concordato(ma perche’ solo per noi?)
Ecco come doveva rispondere Renzi a quelle merde di Bavoso e Von Rompy….
ps non mi e’ per nulla piaciuta neanche l’inchiesta della magistratura-bildelberg per la casa di Renzi, una chiara intimidazione ad abbassare la cresta (come a tutti i pdc italiani)…non credo ci sia un’altra spiegazione….

stanziale
Scritto il 21 Marzo 2014 at 13:41

kry@finanza,

Ora non vorrei glorificare troppo il buon John, ma personalmente i rimproveri che ho notato su di lui essere piu’ errati sono quando lo hanno defnito pessimista….uno che si spende , mettendosi a disposizione(come pure i “nostri” blogghisti Andrea, 48, Bagnai, Carmen ecc…..)…be’ metterei anche intermarket anche se e’ un tantinello piu’ sul versante “austriaco”…

radius
Scritto il 21 Marzo 2014 at 14:21

kry@finanza,

rigrazie

radius
Scritto il 21 Marzo 2014 at 14:32

Oggi è molto divertente, comunque è vero, ho la mania di mettere tutto da parte catalogando tutto molto accuratamente in taccuini digitali, tag e sintesi, e magari in qualche mappa mentale, (un po come la sindrome di Asperger), solo che poi non rivaluto mai gli appunti. Un giorno lo farò.
Ho però imparato che:
– la finanza è veramente nei guai (e con lei noi);
– l’energia è il game changer in grado di accellerare o scatenare il tutto.
Bastava anche il problema energetico da solo, ma la finanza ha fatto la sua parte per metterci nelle condizioni del minsky moment.
Saluti.

radius
Scritto il 21 Marzo 2014 at 14:45

E per quanto riguarda le cryptovalute, mi sembra di aver capito che il bitcoin ed il suo fratello minore, pur essendo divenuti una realtà importante, non hanno alcun significato (e probabilmente nessun futuro-solo questi due con la loro architettura, non le cryptovalute in genere) perchè:
– non sono ancorati a nulla ma veramente a nulla, sono completamente indipendenti da qualunque cosa al mondo;
– il bitcoin tende asintoticamente al numero finito di 21 milioni, anche questo risponde solo ad un algoritmo e non ha attinenza con qualunque sviluppo nel mondo fisico;
– a favore di un momentaneo successo c’è che vengono generati in modo graduale (e quindi non vi è una disponibilità immediata di tutti quelli creabili) da un algoritmo che è rallentato dal fatto che man mano che vengono “sminati” nuovi bitcoin diventa sempre più difficile sminare quello successivo e ci vuole sempre più potenza di calcolo (comunque nessuno è in grado di controllare quanto ce ne deve essere in circolazione, quello va per la sua strada);
– il bitcoin sembrava resistente in quanto viene generato in modo distribuito sulla rete (tipo PtP), tuttavia un attacco di hacker lo sta distruggendo ed il principale ufficio cambio al mondo è fallito.
Nella forma attuale mi sembra un esperimento buono per il futuro ma niente di più.

kry
Scritto il 21 Marzo 2014 at 16:42

radius@finanza:
kry@finanza,

rigrazie

e mho’ visto che sei così gentile per quando un giorno verrò a roma me lo paghi un caffè? Mho’ certo che aiutare un romano de roma che lavora in un ente pubblico ….. prova a scrivere su google ” radius scrive su intermarketandmore ” ti esce https://www.google.com/search?client=aff-maxthon-newtab&channel=t2&q=radius%20scrive%20su%20intermarketandmore praticamente hai scritto solo su icebergfinanza e il tuo primo commento dovrebbe essere su questo post http://icebergfinanza.finanza.com/2013/10/25/aspettando-wall-street-crash/ ora al posto di radius scrivi john ludd e buon lavoro perchè è notevole e ne vale veramente la pena.

mirrortrader
Scritto il 21 Marzo 2014 at 16:45

se mi facessero il bitgold, ancorato all’oro , o a quello che sia, lo comprerei subito.

kry
Scritto il 21 Marzo 2014 at 16:51

stanziale@finanza,

Io invece lo glorifico tanto che una volta mi ha risposto di non tenerlo su di un piedistallo. Non ho mai trovato nulla di cui non imparare anche tra le funny things ma quelle se ti va vai a scoprirle dall’altra parte.

radius
Scritto il 21 Marzo 2014 at 17:17

Questo fine settimana succede casino

kry
Scritto il 21 Marzo 2014 at 17:33

Ciao Andrea grazie che mi sopporti e visto che ci sono oggi esagero e faccio 31. Sembra non sia tu il solo che è amareggiato http://www.ilgrandebluff.info/2014/03/la-sapete-una-cosa-io-mi-prendo-una.html#more e mi sembra un male che sempre più decidano di lasciare perchè diminuiscono le possibilità di un confronto …. anche se impari. Ciao e buon fine settimana.

stanziale
Scritto il 21 Marzo 2014 at 17:51

kry@finanza,

Abbiamo dei meriti anche noi pero’, gente di normale intelligenza e cultura, ma con una gran sete di sapere, capire.

bancabassotti
Scritto il 21 Marzo 2014 at 18:04

glare@finanza,

beh certo manca un RDV Renzi Lagarde e l’Italia sara’ pronta a rientrare nei parametria anche al 2% del rapporto debito/pil.
Si abbassa il fattore debito. Con i tagli? Si, si, e’ la mossa iniziale ma non bastera’ e lo sanno, perche’ le misure di tagli deprimono i consumi interni e il Pil, lo hanno gia’ provato altrove, ma …. l’FMI propone, e torna all’attacco con quella “tassazione opaca” dei conti che deve essere fatta “prima che le persone prendano precauzioni per evitarla” e deve dare la certezza che e’ qualcosa che non tornera’ piu’.Solo cosi’ non creera’ effetti instabili.

http://www.express.be/business/fr/economy/le-fmi-se-repete-il-est-temps-de-mettre-en-place-une-taxation-opaque-sur-lepargne/200779.htm

radius
Scritto il 21 Marzo 2014 at 19:26

kry@finanza,

Grazie mille, così però mi metti paura, comunque è vero, io sono attaccato ad ogni fonte di informazione e a praticamente tutte le mailing del pianeta e ci passo almeno due ore al giorno, però praticamente non avevo mai scritto su un blog. Praticamente i primi commenti li avevo fatti solo per difendere il fatto che ci sono veramente dei settori di pubblico che devono competere con l’estero, in questi settori, ogni dipendente corrisponde ad un numero maggiore o molto maggiore di controparti estere e tagliare quei posti vuole dire perdere molte battaglie, soldi dall’europa, regolamentazioni sfavorevoli, non penetrazione commerciale (magari in Africa) e quant’altro….. Enti locali e sanità non saprei invece. Andrea è stato l’unico che ha tirato fuori grafici e mi ha confermato quello che già sapevo, ma soprattutto mi ha dato l’occasione di combattere per questa verità, li porto sempre dietro e li sbatto in faccia a tutti con il palmare.

radius
Scritto il 21 Marzo 2014 at 19:53

john_ludd@finanza,

John, Andrea, facciamo due conti, mettendo bene a sistema tutto, giornali, think thank, twitter, blog, sondaggi e quant’altro i prossimi giorni puzzano di bruciato, il dato più rilevante è che stamani Putin ha dichiarato solennemente che non invaderà l’Ucraina,… Pearl Harbour docet i fine settimana sono propizi. Lo hanno fregato mentre splendeva di olimpiadi e non poteva reagire, ora lui ci si fa nei week end. Con la Crimea (week end) ha pesato la situazione delle controparti, all’interno il gradimento sulle precedenti mosse è salito al 70%. Dichiarazione, puzza di bruciato, fine settimana, momento propizio per sorprendere la controparte…. . Mi sa che….è grave.

signor pomata
Scritto il 21 Marzo 2014 at 22:18

john_ludd@finanza,

Mi spieghi che mi sfugge la risposta?Chi sono le banche private??
Poi volevo dirti che mi appassionano i tuoi post solo che sono sempre catastrofici, magari la verità è nel mezzo??Ma se hai ragione mi farebbe piacere sapere quello che per te è un bene rifugio, inssoma cos” è per te la scialuppa di salvataggio?
Un saluto e speriamo bene.

giobbe8871
Scritto il 21 Marzo 2014 at 23:14

ora capisco xchè i nostri capò vanno sempre a Berlin…

non è l’euro, non sono i nostri BTP , ma HANNO PAURA ! :mrgreen: 😈

La Germania ha attualmente 104 soldati impegnati nell’ambito della missione di addestramento in Mali (EUTM Mali) e sembra intenzionalta ad intensificare il suo impegno nel paese nel quadro di un rinnovato ruolo più attivo in politica estera da parte del nuovo governo Merkel.

Per quanto riguarda la crisi nella Repubblica Centrafricana, la Germania è pronta a fornire supporto logistico alla Francia ma non invierà truppe combattenti.

john_ludd
Scritto il 21 Marzo 2014 at 23:14

signor pomata@finanzaonline,

il termine catastrofico non è corretto, non lo uso mai. Per l’attuale assetto socio economico uso il termine collasso, che non è un evento ma un processo, già in moto da almeno un decennio. Ho postato un grafico che ne evidenzia le ragioni qui:

http://intermarketandmore.finanza.com/la-fed-e-il-timer-che-rischia-di-far-saltare-i-mercati-62008.html

Nel grafico del professor Hall vi è un punto di arrivo, quello dove i combustibili fossili dai quali attingiamo circa 4/5 dell’energia sono esauriti o troppo costosi in termini energetici da estrarre. La traiettoria con la quale al quel punto arriveremo è invece incerta ma in ogni caso questo sistema è avviato verso la sua fine.

I beni rifugi migliori sono quelli che la storia pluri millenaria del genere umano hanno dimostrato essere gli unici cui fare affidamento: le tue capacità, la tua famiglia, la tua comunità.

giobbe8871
Scritto il 21 Marzo 2014 at 23:31

me sa che gli Alemanni non pensano più a Lavorar

purtroppo 😥

mi rifaccio gli occhi con una bella Alemanna del passato

signor pomata
Scritto il 22 Marzo 2014 at 00:08

john_ludd@finanza,

L” autore del post mi sembra che la pensi esattamente il contrario di andrea, parla di aumento dei tassi gia nel 2014…..per il fatto che dobbiamo contare solo su noi stessi la famiglia e la comunità concordo ma è un periodo storico in cui tutti e tre i fattori mi sembrano molto confusi per non dire altro.
Se uno non ha lavoro e reddito è difficile che abbia fiducia in se stesso e se ci sono tali problemi è probabile che in famiglia ci siano dissapori e nervosismo, riguardo alla comunità……..non ci conterei troppo in un contesto in cui vige il morte tua vita mia.

kry
Scritto il 22 Marzo 2014 at 00:26

john_ludd@finanza,

” I beni rifugi migliori sono quelli che la storia pluri millenaria del genere umano hanno dimostrato essere gli unici cui fare affidamento: le tue capacità, la tua famiglia, la tua comunità. ” ++++ E’ questo che fa di te e Andrea dei grandi in modi diversi ci state mostrando il punto d’arrivo. Un punto d’arrivo costruito come virtù e non subito come necessità. Grazie, grazie e ancora grazie.

signor pomata
Scritto il 22 Marzo 2014 at 00:27

signor pomata@finanzaonline,
Scusa non avevo letto i commenti al post, infatti mi sembrava che qualcosa non tornasse e che mi avessi postato roba del genere.
Un saluto e grazie per la risposta

kry
Scritto il 22 Marzo 2014 at 00:47

stanziale@finanza,

E’ vero ed è giusto che ci facciamo dei complimenti. Diciamo che siamo quella piccola fiammella che probabilmente da ancora un pò di forza a chi con argomenti diversi si è reso disponibile a farci capire qualcosa. Io non mi sono mai considerato un luminare e so che molte volte scrivo battute scherzose o banali , lo faccio semplicemente per invogliare parte di quelle 1000/1200 persone che giornalmente visitano frequentemente il blog e non hanno il coraggio di chiedere nulla. Spero che sia per mancanza di coraggio perchè diversamente se fosse per mancanza di tempo resterei profondamente deluso, infatti resto sorpreso quando tra i commenti ( non solo qui ) vedo scritto ” è da tot anni che seguo il blog ed è la prima volta che scrivo….” ed io penso e che diamine mai avuto niente da dire, da domandare , tutto perfetto.

kry
Scritto il 22 Marzo 2014 at 00:54

radius@finanza,

E perchè mai aver paura. Mettiti d’accordo con gilles27 e scambiatevi il lavoro , non penso ti risponda no. Domandare è lecito , rispondere cortesia al massimo ti risponderà di no. Vuoi vedere un esempio, se dovessi capitare a roma me lo offri un caffè. Ciao.

kry
Scritto il 22 Marzo 2014 at 08:51

Interessante intervista del giornalista Kry ad un marziano. -Kry- Buongiorno HJK come va? HJK- Dalle nostre parti decisamente bene. Kry- Perchè sulla terra no? HJK- Diciamo che lo trovo un pianeta bizzarro. Kry- Davvero e perchè mai? HJK- Da come la vediamo noi da lassù, notiamo che l’essere vivente prevalente si è infilato in un vicolo cieco. Kry- Sono curioso si spieghi meglio. HJK- Vede l’uomo ha investito tutto il suo stile di vita sul consumo del petrolio senza minimamente pensare alle conseguenze. Ora si trova in trappola perchè se il suo prezzo sale si rischia una recessione economica e se scende s’innesca una riduzione degl’investimenti col rischio di restare senza materia prima. Kry- Secondo lei quale delle due strade verranno intraprese? HJK- Sul nostro pianeta aumenteremo gradualmente l’inflazione per impedire certe rendite fisse e garantite ad una cerchia ristretta di enti , ma qui le cose sono diverse se ne notano già i primi sintomi come la deflazione per cui si sa già come andrà a finire si opterà per la seconda strada e farvi gli auguri sembra quasi una presa in giro. Kry- Cosa ne pensa di Andrea Mazzalai. HJK- Un illuminato. L’unico che ne capisca qualcosa. Kry- A si, perchè di John_Ludd che ci dice. HJK- Non meravigliatevi lui è uno di noi ed è per questo che nessuno lo capisce.( Ciao a tutti e buon fine settimana ).

soltero
Scritto il 22 Marzo 2014 at 13:21

PER KRY
bene io sono uno di quelli che seguo da anni Andrea ma non lascio quasi mai un commento perché,come ho già scritto, di finanza non capisco una mazza e da bravo scolaretto cerco di imparare qualcosa con risultati sconfortanti.
Sarà perché non sono una cima, sarà perché è nella mia natura le cose semplici, sarà perché più leggo e più mi rendo conto che siamo più o meno tutti complici e non vittime di questo marcio che ci circonda cappeggiato dai criminali della finanza.
Ho scritto complici e non vittime perché tutti nel nostro piccolo siamo qua a disquisire se è meglio i bot o i cct,se sono meglio le azioni o le obbligazione, se è meglio il tasso fisso o variabile, se è meglio investire qui o là, comunque sempre facendo il gioco dei pescecani della finanza.
Ora io non ho la panacea a questi mali che stanno rovinando il futuro delle generazioni a venire, però da quel poco che capisco basterebbe seguire un poco degl,insegnamenti della storia per, quantomeno,limitare questo sfascio
E quali sarebbero quest,insegnamenti?
Eliminare totalmente gli interessi, sia passivi che attivi
Chi ha dei soldi risparmiati li investa in aziende che abbiano traguardi che reputano consoni ai propri pensieri ma senza fini di lucro,lo STATO SI FARA’ GARANTE DEL CAPITALE INVESTITO che tornerà al legittimo proprietario al momento che lo desidera,
Non so se è un,utopia, ripeto, non me ne intendo di finanza,però se ho ben capito la finanza a somma zero, partiamo immediatamente da zero, evitiamo speculazioni, strozzinaggi e quant,altro

glare
Scritto il 22 Marzo 2014 at 17:17

soltero@finanza,

è un Utopia..perchè dimentichi la natura umana.
..fatta di arroganza, saccenteria, ambizione, codardia, bramosia, avariazia.etc…
se fossimo un personaggio del Signore degli anelli, saremmo senza dubbio il Gollum..

L’uomo è così, un essere infelice che cerca il sollievo alla sua malattia nella continua ricerca dell’attimo che attenui il suo senso di vuoto perenne
..da un essere che vive per colmare l’infelicità, non può che esistere solo questo mondo..

Bisognerebbe riformulare la finanza, la moneta e il sistema di retribuzione globale
..1 ora di lavoro è 1 ora di vita per tutti…ma questo è impossibile, proprio per il principio esposto.

glare
Scritto il 22 Marzo 2014 at 18:36

radius@finanza,

Ti rispondo dal punto di vista finanziario: la Tesla è un’azienda abbastanza solida, vado a memoria, quindi se ci sono errori mi perdonerai..
fondata nel 2003 è quotata al Nasdaq dal 2010 , il valore azionario è sui 230$, è come noterai ultra capitalizzata e vale nella realtà circa 1 Mld di $, vediamo perchè : ha stabilimenti in Usa e in Uk, 3000 lavoratori, produce circa 300 supervetture l’anno per la cifra di 150.000$/cad, ha 3 modelli di vetture ibride che costano circa 60000 euro, di questi non si conosce nè la produzione globale, nè la vendita (stime indicano sui 10000, ma l’azienda ha fissato per il 2014 come obiettivo 40000 veicoli), é partner di Daimler, Mercedes, Lotus, Honda, Panasonic, Toyota, possiede brevetti sulle nuove batterie per vetture ibride e sui motori elettrici ad alte prestazioni, alle spalle vi sono diversi imprenditori (i due di Google, l’ex di Ebay e una cordata do Abu dHabi) oltre “all’appoggio dell’amministrazione Obama”.

Ti rispondo da ingegnere dimenticando la parte finanziaria , la tesla ha e avrà la leadership sulle batterie per veicoli ibridi, ha i migliori motori elettrici potenza/peso che le permettono di raggiungere i 340 Km/h e ha la massima conoscenza al mondo di bilanciamento pesi su tali veicoli.
Usano pianale e scocca Lotus per le sue supercar che le garantiscono un ottimo assetto e angolo di camber ideale anche se il baricentro è estremamente basso e soffrono comunque di sovrasterzo..come tutte le vetture con batterie al centro.
Il cablaggio vettura è qualcosa di incredibile e sono dotate di 2 batterie in grado di coprire insieme le 240 miglia ..rispetto agli altri competitors sono avanti circa dieci anni!.

Ora i Problemi: sono fragili come il cristallo e sono frequenti e numerore le rotture: le batterie si riscaldano dopo 100 Km ( alcuni modelli sono andati addirittura in fiamme ) o improvvisamente vanno a terra lasciandoti a piedi.
Non esiste un centro assistenza , una rete di distribuzione di energia ( richiedono attacco trifase modificato), patiscono il freddo e il caldo, nessuna vettura è in grado di circolare sotto i -20 e i 40°C.

Dopo ciò ti dico quello che penso, oggi il titolo è troppo costoso, è soggetto a elevata volatilità ed è salito enormemente nell’ultimo trimestre ( “in bolla”)..quando e se raggiungerà di nuovo il suo minimo (140) potrebbe essere furbo farci un pensierino ma solo per “speculare”.
Le vetture ibride a batteria o totalmente elettriche non avranno molto futuro perchè per produrre questi giocattolini è necessario molto petrolio..senza dimenticarci che l’energia che le alimenta è per il 75% dei casi prodotta da fonti fossili.

radius
Scritto il 22 Marzo 2014 at 18:52

Attenzione copioincollo un tweet fra i milioni di #Crimea che merita attenzione:

Sean
@RevolutionUK_
Forget about #Crimea | NATO are preparing for a full-blown pro-Russian uprising in Eastern Ukraine and Moldova. Dangerous days ahead.
6:43pm · 22 Mar 14 · web

Un full-blown pro-Russian uprising in Eastern Ukraine and Moldova=intervento russo

Non sono bravo in finanza, ma credo che riuscire a prevedere questo evento abbia comunque un significato anche da quel punto di viusta.

soltero
Scritto il 22 Marzo 2014 at 19:43

PER GLARE
posso immaginare che sia un,utopia, ma penso di conoscere abbastanza la natura umana….e la storia.
Per questo insisto a dire che se continuiamo a condivere questi meccanismi perversi della finanza non avremo il diritto di lamentarci quando la storia ci presenterà il conto,perchè ne saremo complici anche se inconsapevolmente
Nella storia del passato è scritto il futuro,se non saremo capaci di correggere gli errori commessi dall,uomo nel passato, saremo destinati a riviverli,magari sotto una forma diversa ma sicuramente più tragica

glare
Scritto il 22 Marzo 2014 at 23:49

soltero@finanza,

Si condivido, il problema per me è che le persone come noi che vogliono cambiare le regole della finanza, del mercato commerciale e del lavoro sono troppo poche ma soprattutto non hanno nè la forza economica nè politica o militare per imporre un cambiamento su qualunque scala..

L’unica cosa che possiamo fare (e che Andrea e altri vi si impegnano) è aumentare la consapevolezza al fine di accrescere il numero di persone che possano destabilizzare questo sistema..
Io mi sono arreso già da un pò non credo nel “popolo”..ormai lo vedo come il Manzoni e credo che come giustamente ricordi tu il passato si ripresenterà e prima o poi ci toccherà un conto salato da scontare.

mirrortrader
Scritto il 23 Marzo 2014 at 00:00

Bravo glare… il popolo è pecora.

Pero qualche segnale positivo cě.
Mi ricordo i poliziotti che si tolsero il casco.

E il Plebiscito Veneto concluso ieri con 2000000 di Si.*. E’ l’ultima speranza.

*manca ancora la certificazine dei voti.

laforzamotrice
Scritto il 23 Marzo 2014 at 09:34

soltero@finanza,

Bravo, standing ovation, non so chi sei ma ti sento fratello, e mi piacerebbe conoscerti. kurskit@yahoo.it .
Hai perfettamente ragione, la soluzione c’è ed è semplice, l’hai riassunta in tre righette. Per distruggere la speculazione basta smettere di speculare, ovvero di guadagnare non facendo nulla, cioè con gl’interessi. Finanza significa finanziare un’attività produttiva reale, che per rendere deve crescere e produrre LAVORO, servizi e benessere, non denaro. Ma siamo quasi tutti drogati di soldi, e non capiamo più la differenza tra allucinazioni e realtà, ma poi la realtà arriva e con essa muoiono le illusioni, e spesso noi con esse.

soltero
Scritto il 23 Marzo 2014 at 11:15

PER LAFORZAMOTRICE
esattamente
io non ho mai capito come con la carta si può costruirsi un futuro e come ho scritto in un post precedente, continuo a seguire i consigli di mia nonna inerenti alla carta e cioè 1 prendere appunti 2 usare i libri per leggere 3 accendere il fuoco 4 pulirsi il c..o
Qualsiasi persona con un minimo di buon senso sa benissimo che con questo andazzo ci porta all,apocalisse.
Quando leggo che il pil quest,anno aumenta del X , l,anno prossimo dell,Y,e tra 10 anni DI NON SO QUANTO che quest,anno pagheremo X di interessi e via cantando mi domando se la matematica è diventata un,opinione e se siamo coscienti che viviamo in un mondo ben definito e non infinito come ci porta a credere la finanza.
Vorrei fare una domanda semplice semplice a tutti : se io deposito in una ipotetica banca 1 euro ( un singolo euro) e concordo con la banca che mi paghi il 4% di interesse, quanto mi ridarà la banca tra 2000 anni senza mai prelevare ne capitale ne interesse????”
Chi darà la risposta esatta si renderà immediatamente conto che con la finanza non c,è assolutamente futuro ma solo tragedie

soltero
Scritto il 23 Marzo 2014 at 11:50

sono sulla stessa lunghezza di opinione di parecchi lettori di questo sito anche se non di tutti
ho passato tutta la mia vita ( ho 59 anni) cercando di migliorare il mondo che ho trovato
40 anni fa ho seguito assiduamente dei corsi per energie rinnovabili, ben consapevole che prima o poi la pacchia del petrolio sarebbe finita ma mi sono sempre trovato davanti ad un muro invalicabile.
Solo negl,ultimi anni qualcosa sta cambiando
Non so se è troppo tardi o no, so solo che c,è ancora troppa ignoranza in materia
Sono della medesima opinione di John Ludd per quanto riguarda EROI che io chiamo ENERGIA GRIGIA cioè l,energia che brucio per produrre un,altro tipo di energia e quant,altro in materia.
Troppa gente confonde energie rinnovabili ( poche ma enormi come sole,acqua,vento maree ) con energie alternative o biomasse che sono tante ma poche in quantità e molto costose da produrre, cioè con un EROI molto basso.
Mi rendo perfettamente conto che muovere un,aereo una nave con energie rinnovabili oggi come oggi è improponibile, non saprei nemmeno come rispondere, non è il mio campo.
Io so solo che se ci saremmo mossi 40 fa adesso avremmo come minimo il 50% delle abitazioni, fabbriche, uffici completamente autosufficienti.
Un,appartamento costruito con criterio ( disponibili anche 40 anni fa e oggi molto migliorati) con un piccolo impianto fotovoltaico di 3kw è completamente autosufficiente in termini di riscaldamento,raffrescamento,acqua calda luci ect.
Quello che stiamo cominciando a fare in questi anni avremmo dovuto farlo negl,anni 70 quando la quantità di petrolio era ancora consistente e ci avrebbe dato un,enorme contributo

mirrortrader
Scritto il 23 Marzo 2014 at 11:52

http://youtu.be/ue8eJfIeBFk

VIDEO SUL REFERENDUM VENETO

glare
Scritto il 23 Marzo 2014 at 13:45

mirrortrader@finanza,

vedremo , io sono favorevole al cambiamento dell’europa e all’uscita dall’euro..
un pò meno all’indipendenza del Veneto (..non per i veneti, popolo di grand idee e di lavoratori che non meritano di essere tartassati da uno stato così canaglia), ma perchè a rimetterci sarebbero le regioni confinanti e in genere gli altri italiani.
..il problema è che noi delle altre regioni dovremmo spingere per liberarci da questa dittatura fatta da tantissime persone inutili e mangiatarie..abbiamo un mostro fatto di parassi: dai vigili urbani al presidente del consiglio, un leviatano che con i suoi tentacoli ci stritola continuamente e senza dignità..
Da un pò di tempo non mi sento più Italiano e sono arrivato al punto di odiare questa posticcia nazione e a considerare feccia quasi tutti i componenti che costituiscono lo “stato pubblico”..

mirrortrader
Scritto il 23 Marzo 2014 at 14:19

Bisogna fare qualcosa con quello che ci è concesso.(prima di passare alal violenza)
Questa puo essere un cambiamento. Come minimo per avere VOCE e cominciare a trattare, non da soli, ma in due milioni di persone.

icebergfinanza
Scritto il 23 Marzo 2014 at 20:32

soltero@finanza,

Soltero… sarebbe forse stato più semplice passare sette anni insieme a persone che la pensano alla mia stessa maniera, che condividono il mio modo di pensare, che condividono soluzione alternative. Invece ho scelto di scendere nella fossa dei leoni, per provare a cambiare questo sistema partendo soprattutto dalla constatazione che si tratta si una crisi essenzialmente antropologica. Per anni ho fatto la figura dell’idiota in questo ambiente parlando di etica, di responsabilità, di sostenibilità, di cooperazione e non di competizione. Si parliamo di economia e finanza, parliamo di tante cose, alle volte solo inutile gossip, pochi si interessano di finanza etica, di sistemi economici alternativi, ma solo così siamo riusciti a creare una comunità, dove ci si confronta, si discute, pur necessariamente non avendo idee e orizzonti simili. Questo credo sia uno dei pochi blog di economia e finanza che ha trattato argomenti infiniti, dalla storia alla filosofia, dall’economia comportamentale alle scienze cognitive, dalla finanza etica a quella speculativa, parlando di uomini e donne prima che di denaro.
Siamo di fronte ad un periodo storico fondamentale, un periodo che cambierà per sempre le rotte che verranno. E’ già importante parlarne, al momento opportuno ognuno di noi farà la sua scelta in base alla sua sensibilità e consapevolezza.
Per uscire da questo inferno secondo il mio modesto parere abbiamo bisogno di accorgerci che fuori dall’acquario in cui nuotiamo da anni c’è un oceano immenso, l’unica speranza è cambiare un paradigma fallito, comprendere che la finanza ma non solo anche il denaro in genrale hanno sequestrato le nostre vite, i nostri pensieri, i nostri affetti!

soltero
Scritto il 23 Marzo 2014 at 21:03

PER ANDREA
sono circa 6 anni che ti leggo e malgrado tutto questo tempo ho capito molto poco di finanza.
Non so cosa è un,obbligazione o un BOT o un CCT e soprattutto non ho capito perché sulle vecchie LIRE c,era scritto PAGABILE A VISTA AL PORTATORE mentre sull,euro non c,è niente.
O perlomeno ho capito che mentre chi stampava quei foglietti di carta colorata con su scritto LIRA (lo stato italiano come entità pubblica) aveva un sottostante che garantiva il valore facciale che poteva essere strade autostrade ferrovie aereoporti Enel Sip e tutto l,apparato statale con i suoi beni e servizi. Mentre l,euro di sottostante non ha niente o quasi e vengono stampati da un,entità che non si sa bene chi sia e con questi fogliettini colorati si stanno appropriando di beni reali con la scusa di pagare interessi. Mi SAPETE SPIEGARE PERCHE’ I BIGLIETTI DA 5-10-20-50-100-200-500 EURO CON LA S DAVANTI AL NUMERO SERIALE SOMMANDO TUTTI I NUMERI DA SEMPRE 7 ?
l,unica cosa certa che non sono numeri seriali progressivi.
Andrea, è perfettamente inutile scendere in una fossa di leoni vestiti di colombe. E’ un,inutile suicidio PS. la serie S dell,euro riguarda solo l,Italia. Non so se è valido per i 5 euro nuovi

soltero
Scritto il 23 Marzo 2014 at 21:17

Oramai il mondo è diventato una gigantesca fossa di leoni che si stanno sbranando gli uni con gl,altri, mentre sugli spalti c,è una ristretta èlite che si diverte a vedere lo spettacolo della gente che si sta sbranando per dei pezzi di carta senza valore e chi muore lascia i suoi miseri averi a questa èlite.
No Andrea non è così che si combatte questa gente, non con le loro armi sono praticamente invincibili. Non c,è finanza etica quando ci sono interessi da pagare

icebergfinanza
Scritto il 23 Marzo 2014 at 23:35

soltero@finanza,

La storia insegna che prima o poi qualcuno ai piani alti verrà sbranato e non solo in mezzo all’arena, sbranato dalla sua stessa sicurezza, avidità e fragilità…diversamente che ne faremo una ragione al momento opportuno

kry
Scritto il 24 Marzo 2014 at 08:54

soltero@finanza:
PER KRY
bene io sono uno di quelli che seguo da anni Andrea ma non lascio quasi mai un commento perché,come ho già scritto, di finanza non capisco una mazza e da bravo scolaretto cerco di imparare qualcosa con risultati sconfortanti.

Capirai poco e sei partito in quarta. Sono contento. ( Uno su mille ce la fa. ) Ciao e buona giornata a te e a tutti.

soltero
Scritto il 24 Marzo 2014 at 12:03

icebergfinanza,

Esatto, ma per un singolo che muore dei piani alti si trascina milioni di esseri umani nel suo destino. La storia è piena zeppa di questi insegnamenti

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