L’ITALIA FALLIRA’…ASPETTANDO GODOT!

Scritto il alle 08:47 da icebergfinanza

 

 

Sarò brevissimo in mezzo all’oceano di parole di chi quotidianamente urla e auspica in fallimento del nostro Paese, giusto per rispolverare la memoria corta e naturalmente aspettando Godot…

ITALIA: MAI RISCHIATO DI FALLIRE IN VERSIONE Icebergfinanza

Cercherò di essere breve perchè ne abbiamo già parlato in MAI RISCHIATO IL FALLIMENTO la cui fonte principale troverete QUI nel Fiscal Sustainability Report 2012.

Il rapporto della Commissione europea sulla sostenibilità del debito dei Paesi d el l ’Unione fa giustizia di molti luoghi comuni, offrendoci un quadro inaspettato del nostro Paese. Contrariamente a quanto ci era stato raccontato, l’Italia non è mai stata veramente in pericolo fallimento. Dal 2009 e ancor di più nel 2010 e 2011 l’Italia si è tenuta ben al disotto del valore critico di pericolo, mentre la Gran Bretagna era nettamente al di sopra nel 2009, e la Spagna lo è stata nel 2009 e nel 2012. Pubblico

Ciò non vuol dire che avevamo un disperato bisogno di rifarci una sorta di verginità dopo tutti i bordelli allestiti dal governo precedente, una credibilità violentata a più riprese tanto per intenderci!

Ora visto che i lettori di Icebergfinanza sono abbituati da anni a godere di prelibatezze grafiche, che danno una dimensione della realtà immediata, ecco quello che in realtà è accaduto mentre noi si rischiava di diventare uno yogurt greco…sic, come racconta da mesi il produttore di yogurt nostrani Monti!

Il resto lo lasciamo alla moltitudine di ignari ingenui che quotidianamente si avventurano nei meandri della televisione italiana e tra le righe dei giornali della corporatocrazia o di partito che con ecomiabile spirito di verità quotidianamente raccontano leggende metropolitane agli italiani.

Ma andiamo avanti e grazie al nostro Stanziale diamo un’occhiata a cosa scrive ScenariEconomici, non certo una novità per i lettori di Icebergfinanza…

5 Studi sulla Sostenibilita’ a lungo termine dei Conti Pubblici dicono che l’Occidente ha un enorme problema. Italia e Germania le nazioni piu’ sostenibili.

Sono usciti una serie di indicatori sulla sostenibilita’ dei Conti Pubblici, a cura della Neue Zürcher Zeitung nonche’ della Commissione Europea e del FMI. Nel post riportiamo anche lo studio condotto dalla fondazione tedesca Stiftung Marktwirtschaft e l’analisi di sostenibilita’ dei debiti pubblici fatta da scenarieconomici.it.

I risultati di questi 5 studi sono praticamente identici: sul lungo periodo l’Italia e’ insieme alla Germania la sola nazione che ha una sostenibilita’ dei conti pubblici. Cio’ e’ legato al fatto che l’Italia ha fatto una serie di riforme che contengono gli effetti dell’invecchiamento della Popolazione, specie sulle Pensioni. Per gli altri paesi Europei la situazione e’ estremamente difficile, per USA e Giappone in prospettiva la situazione e’ drammatica.  

PREMESSA: LA QUALITA’ E LA SOSTENIBILITA’ DEI DEBITI PUBBLICI

Abbiamo affrontato ampiamente l’argomento. Vi invito a leggere l’articolo  Analisi di Sostenibilita’ dei DEBITI PUBBLICI dell’Italia, Germania, Francia, Spagna, UK, USA e Giappone 

In sintesi l’articolo spiega che non conta in se’ l’ammontare del Debito Pubblico per giudicarne l’affidabilita’ ed il rischio default, ma una moltitudine di parametri ad esso connesso o semplicemente del Paese. Sentir dire che il Paese X finira’ in Default in tempi brevi solamente perche’ ha un ampio debito, quando lo stesso paese ha una “Cassa e Liquidita’ enorme” ed un flusso di cassa positivo generato da costanti attivi della Bilancia dei Pagamenti, mi fa sorridere, francamente. Nell’analisi si sostenava che l’Italia era senza dubbio una nazione a rischio, ma che L’Italia ha una situazione di sostenibilita’ a lungo termine dei conti pubblici seconda solo alla Germania.

In mattinata un post da non perdere…

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13 commenti Commenta
marcooooo
Scritto il 14 Giugno 2013 at 09:18

buone notizie, come queste dovrebbero andare in prima pagina…

massimo84
Scritto il 14 Giugno 2013 at 09:31

perché allora la disoccupazione reale è > 20%?
chi esce dal mercato non entra più?
l’analisi può essere giusta tecnicamente, ma in gioco c’è una “guerra” generazione senza precedenti.

doge
Scritto il 14 Giugno 2013 at 10:06

Ne sono certo anch’io che l’Italia non fallirà, perchè il peso del fallimento è ricaduto sulle imprese, sui lavoratori e su talune famiglie (infatti sono loro a fallire e a suicidarsi), con il grande aiuto del sistema bancario italiano, vera grande entità mafiosa legalizzata ben rifinanziata da quell’unione bancocratica guidatata dal Drago Draghi, di cui anche Lei ne fa parte.

Degli studi, previsioni e stupidate varie della Commissione Europea e del FMI, sappiamo tutti che affidabilità abbiano (basti vedere le previsioni sulla crescita), ed inoltre tutti sanno che questi report sono fatti ad uso e consumo proprio. Insomma come dire che ogni scarrafone è bello a mamma soja.

Anzi anch’io le cito uno studio, mio personale, raccolto tra la strada le imprese che frequento gli artigiani e gli operai con cui lavoro e con cui vivo: L’italia fallirà il giorno che la gente sarà stanca di farsi sfruttare e di sentirsi raccontare favole.E purtroppo ci stiamo avvicinando a passi da gigante. Con in più un rischio balcanizzazione, che solo qualche anno fa era impensabile.

Ma per fortuna grazie a Dio NESSUNO è in grado di conoscere il futuro (almeno per ora) forse lo si può orientare ma predire mai (anche se a Delfi qualcuno è di parere opposto).

stanziale
Scritto il 14 Giugno 2013 at 10:55

doge@finanza,
“con il grande aiuto del sistema bancario italiano, vera grande entità mafiosa legalizzata ben rifinanziata da quell’unione bancocratica guidatata dal Drago Draghi, di cui anche Lei ne fa parte. “. Questo e’ un puro concetto qualunquista: documentalo con cifre reali, per essere credibile. A me risulta che il sistema bancario italiano, invece, e’ uno di quelli che assiste di piu’ il proprio sistema famiglie-imprese. Posto che i depositi siano 100, il sistema bancario italiano eroga (erogava) 120 a famiglie -imprese. Dati aggiornati, all’incirca, ad un anno fa. Le op. ltro e’ chiaro che sono state ideate per comprare i titoli pubblici, cosa che le banche private italiane hanno fatto, gli utili di questa attivita’ hanno forse permesso di non farle fallire, con grave danno dei contribuenti e clienti. Come vedi, questa e’ un’altra lettura possibile, le cose sono complesse….. Piuttosto, il ns sistema bancario e’ in affanno dato l’aumento degli incagli-sofferenze, avrebbe bisogno di essere ricapitalizzato , questo si. Come e’ avvenuto da tutte le altre parti, a cura dei rispettivi governi. E anche questi sono numeri reali.

ilcuculo
Scritto il 14 Giugno 2013 at 11:03

Bene,

ma quando nel cuore dell’incendio dello spread, con il decennale al 7% , ed il tesoro dice che a quel livello di tassi possiamo resistere ANNI mentre oggi siamo al 4% sul decennale ed sotto all 1% sull’annuale ma non troviamo 0,25% di PIL per evitare l’aumento dell’IVA ?

Andrea perdonami ma non mi torna l’aritmetica.

francia r
Scritto il 14 Giugno 2013 at 11:22

In effetti Egregio Doge,

ad essere un tantino paranoici, pare esserci quasi un preciso disegno per distruggere il sistema industriale, nostro ed “occidentale”, di minare la sua capacità di creare nuove ricchezze, di saper valorizzare la capacità intellettuale reale ed impreditoriale di chi si mette in gioco e soprattuto la sua indipendenza dal sistema finanziario di “amici” mafiosi e politici.

Da quanti anni in Italia non si premia più nei pubblici appalti la maggiore utilità o l’intelligenza di un opera, ma si riduce il tutto ad una sterile gara ad un ribasso “fasullo” fatta per gli “amici”, o per parenti e conoscenti che sapremo sicuramente “aiutare”, anche se non avranno nulla di migliore …. uno sterile gioco da contabili di bassa lega, con la certezza che poi in corso d’opera l’amico commitente saprà allentare i cordoni della borsa ….

E che dire del mondo imprenditoriale, dell’industria … eravamo la settima potenza … nà volta!

Da oltre dieci anni la continua delocalizzazione delle imprese, la cessione di linee di produzione, la concessione di linee di credito “agevolato” (a livelli criminali) per costruire in cina ed altri paesi emergenti ha impoverito il nostro sistema industriale che sta ovviamente collassando, distruggendo molto più di quanto si capisce o si è disposti ad ammettere.
Mentre la connivenza sempre più marcata fra narcotraffico, il riciclo del denaro sporco tramite attività apparentemente lecite, la compromissione di tanti personaggi dello stato con interessi mafiosi, il delirio della P2, gladio e tutti gli altri buffoni hanno incancrenito la nostra società, minandone le capacità di riscatto a tutti i livelli.

Ed intanto con il lavoro perdiamo la possibilità di mantenere il nostro sistema sociale, le nostre libertà con tanta fatica conquistate, ci stiamo riducendo a paese del terzo mondo, i sindacati non tutelano più le reali necessità dei lavoratori, specie perchè delegittimati proprio da quella classe politica attuale che continua a vivere in una sorta di mondo virtuale, di limbo separato dalla realtà del paese, costando e sperperarndo risorse come se la crisi non ci fosse mai stata.

Chissenefrega se i giovani non lavorano, se le scuole cadono a pezzi sui nostri figli, se gli ospedali riducono le prestazioni date ai malati, se la polizia non ha i soldi per pagarsi la benzina e se non riesce a trovare il personale da mandare di pattuglia a proteggere i cittadini ….
Tutto va bene pur di continuare a pagare favolosi stipendi ad eserciti di burocrati nullafacenti, a quadri, quadretti, grandiosi direttori e sottopanza vari …. per non parlare delle consulenze … quante lauree abbiamo assunto nelle pubbliche amministrazioni, nei comuni, nelle regioni … strapagandole dopo complessissimi concorsi da premio nobel, per “i non amici” ovviamente, per poi trovarci pieni di “grandiose” richieste di consulenze fatte ai soliti amici e parenti, magari per appurare se mettersi le dita nel naso in ufficio può essere fonte di effetto serra ….

Insomma abbiamo coscenziosamente lavorato fin’ora per distruggere le basi economiche ed etiche che hanno permesso negli anni precedenti al nostro paese di prosperare come non mai … e regalato momenti di gloria alle parti peggiori della nostra società, per lasciare che, ispirati da un piano globale, un branco di neofascisti orientali, e non, costruisse un impero sulle sofferenze dei loro operai, rivoluzionando nel modo peggiore le loro società, portandole in una sorta di neo capitalsimo “drogato” dal fatto che la grande finanza, i grandi capitali, in realtà sarebbero strettamente sotto al controllo degli “amici” che hanno costruito tutta questa immensa crisi finanziaria, continuando a mantenerla “ingessata”, proponendo delle cure che distruggono sempre di più quel che resta di valido.

Perdonate lo sfogo, ma è anche una ricerca di capire qualche perchè.

kurskit@yahoo.it
Scritto il 14 Giugno 2013 at 15:20

Caro capitano, devo dirmi in disaccordo con te, tu m’insegni che non è la finanza che determina la reatà di un paese, ma la sua capacità di produrre ricchezza. E questa ormai stà svanendo. Un paese dove un tizio si presenta IN TV dicendo che è normale che lui timbri (ovviamente in un posto pubblico) e poi vada a lavorare da un’altra parte “perchè lo stipendio non gli basta”, dove ciechi guidino l’auto e storpi facciano la maratona, dove pensionati siano coperti d’oro e tutto questo non provoca reazioni brutali dello stato e del popolo verso costoro e verso chi glielo permette, dirigenti pubblici e commissioni per la pensione, è uno stato che inevitabilmente FALLIRA’. Un’evasore fiscale, almeno, VOLENTE O NOLENTE per rubare DEVE produrre ricchezza, e alla fine è questo che porta avanti un paese. Ma i parassiti, quelli lo uccidono. E non saranno certo le previsioni o le analisi di chichessia che lo impediranno. Sai cosa si dice dalle mie parti? Tutti sono buoni pagatori, fino a quando non smettono di pagare, e quando lo scopri, ormai è troppo tardi.

mirrortrading
Scritto il 14 Giugno 2013 at 15:45

Un’evasore fiscale, almeno, VOLENTE O NOLENTE per rubare DEVE produrre ricchezza, e alla fine è questo che porta avanti un paese.

Questa frase me la incornicio.

apprendista
Scritto il 14 Giugno 2013 at 17:47

Ma ci vule tanto a capire che siamo fottuti noi i nostri figli nipoti e pronipoti,se si spera di salvare qualcosa l’unica alternativa e’ individuale,ma ne avete ancora voglia di ragionare sui massimi sitemi io seguo dal 2007 ed onestamente dire che ne ho abbastanza e estremamente riduttivo,vogliamo parlare di qualche c…o di strategia che senza essere ricchi e sfondati possa aiutare comunitariamente “NOI” a salvare il salvabile oppure ogniuno con la sua c..o di opinione macroscopicamente ininfluente fino ad arrivare a spaccare i mobili di casa per far fuoco in salotto e riscaldarci…….scusate oggi sono nervoso ma larealta’ e questa.
saluti

apprendista
Scritto il 14 Giugno 2013 at 17:50

ma magari voi a parlare vi divertite mentre tutto va inesorabilmente ed inevitabilmente in malora …be allora……niente da dire

icebergfinanza
Scritto il 14 Giugno 2013 at 20:07

Mi dicono che in rete c’è un sito un certo grande splash che vive di riflesso al nostro ogni volta che si parla di Germania … Che abbia qualche interesse sotto la gonna di Angelina 😉

kry
Scritto il 14 Giugno 2013 at 21:40

icebergfinanza,

Perchè accontentarsi di trenta, facciamo trentuno http://www.ilgrandebluff.info/2013/06/litalia-e-gia-fallita-e-godot-e-gia.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+LaGrandeCrisi+%28IL+GRANDE+BLUFF%29 A proposito è da li che partono i pulman per la germania?

doge
Scritto il 15 Giugno 2013 at 00:24

stanziale@finanza,
“con il grande aiuto del sistema bancario italiano, vera grande entità mafiosa legalizzata ben rifinanziata da quell’unione bancocratica guidatata dal Drago Draghi, di cui anche Lei ne fa parte. “
Le cito un pò di angioletti che hanno guidato le banche che hanno dettato l’economia italiana degli ultimi anni: Giovanni Consorte, Giuseppe Mussari, Cesare Geronzi, Alessandro Profumo, Massimo Ponzellin, Gianpiero Fiorani. Non sto qui a fare copia incolla delle condanne subite, ma da wikipedia è possibile risalire alle stesse con molta facilità. Senza poi contare tutti quei umili servitori della banca condannati per varie truffe a derivati ad enti locali (non sono questi soldi rubati allo stato e quindi un aiuto indiretto al busisness mafioso bancario??) Insomma non vedo molte differenze tra il condurre gli affari tra questi e dei boss della malavita (anche quest’ultimi finanziano le imprese, ed alle volte anche con meno garanzie materiali e forse più immateriali (la vita).
Non parliamo del buon Draghi, ma come spesso citato anche dal capitano, dov’era quando la Grecia falsificava bilanci con operazioni derivate per entrare nella grande moneta unica???

A me risulta che il sistema bancario italiano, invece, e’ uno di quelli che assiste di piu’ il proprio sistema famiglie-imprese.
Certamente, se per prestiti alle imprese intendiamo:
Alitalia, Airone, Zalesky, Zunino, Ligresti ecc. ecc. ebbene per loro la crisi del credito non è mai arrivata. Cosa invece diversa per molte aziende e famiglie che hanno ricevuto prestiti a controparte dei loro beni, e parliamoci chiaro con tassi si interessi ben al di sopra di molti paesi europei. Comunque la media come insegna Trilussa è come i vari studi sempre ad uso e consumo dei propri interessi.
Certamente ci sono parecchi incagli, e ce ne saranno sempre di più, uno perchè i vari Ligresti, Alitalia ecc. sono buchi da parecchi milioni, sai quante aziendine produttive si potevano aiutare a strutturarsi invece che buttarli in elefanti putridi già morti in partenza. Distruggendo il tessuto produttivo italiano, non puoi certo sperare che le aziende corrispondano ai propri debiti, soprattutto se gli togli la speranza e gli aiuti da sotto i piedi proprio nel momento in cui servono. Probabilmente, come qualcuno già ne scrive (http://www.keinpfusch.net/2013/06/banche-bail-in-e-stampa.html) , c’è un certa volontà nel togliere linfa all’industria e derivati.

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