ITALIA E MORGAN STANLEY: TESORO…NON LO FARE MAI PIU!

Scritto il alle 09:47 da icebergfinanza

Dopo quanto è accaduto in relazione alla vicenda dei derivati italiani, derivati sia ben chiaro usati da tutte le contabilità statali e dagli enti pubblici di ogni Paese ormai intrisi di finanziarizzazione sino al midollo, sulle pagine del SOLE24ORE Zingales e Buraschi scrivono che la migliore medicina per i derivati è la trasparenza dimenticandosi di sottolineare che se fossero veramente trasparenti sarebbe difficile per chi gli emetti riuscire a fregare il sottoscrittore in quanto spesso e volentieri nascondono clausole che vanno a vantaggio dell’emittente.

Tanto più complicati e “off-market” sono questi derivati, tanto più difficile è stabilire se il compenso è adeguato o eccessivo. Questa opacità massimizza il rischio di “do ut des” tra banche d’investimento e Stati sovrani, in cui politici e banche d’investimento si aiutano a vicenda senza che i contribuenti ne siano a conoscenza.
Dati questi rischi, l’unica medicina è la trasparenza. Il Governo Monti ha fatto un importante passo in avanti nell’udienza parlamentare del 15 marzo, in cui ha descritto per sommi capi tutti i contratti derivati in essere. Purtroppo non basta. Come questi semplici esempi dimostrano, il diavolo – come dicono gli inglesi – sta nel dettaglio. Per evitare rischi non solo presenti, ma anche futuri, di derivati rischiosi o, peggio, di derivati a condizioni fuori mercato e quindi di favore, il Tesoro dovrebbe impegnarsi a pubblicare i “term sheet” di tutti i contratti in essere. Se si teme che questo possa compromettere la strategia di  copertura del Tesoro, la pubblicazione dei contratti potrebbe essere ritardata, diciamo due anni dalla firma. Monti, che giustamente ha fatto della trasparenza, una sua battaglia, deve perseguire questa strada fino in fondo
Andrea Buraschi e Luigi Zingales – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/lcfDI

Spesso e volentieri nella pubblica amministrazione chi sottoscrive questi contratti non comprende neanche il 10 % del loro reale funzionamento, magari attratto da questa lampada di Aladino che potrebbe abbellire i propri bilanci disastrati da anni di clientelismo invece che amministrati secondo la diligenza del buon padre di famiglia.

Talete […], siccome, povero com’era, gli rinfacciavano l’inutilità della filosofia, avendo previsto in base a calcoli astronomici un’abbondante raccolta di olive, ancora in pieno inverno, pur disponendo di poco denaro, si accaparrò tutti i frantoi di Mileto e di Chio per una cifra irrisoria, dal momento che non ve n’era alcuna richiesta; quando giunse il tempo della raccolta, cercando in tanti urgentemente tutti i frantoi disponibili, egli li affittò al prezzo che volle imporre, raccogliendo così molte ricchezze e dimostrando che per i filosofi è molto facile arricchirsi, ma tuttavia non si preoccupano di questo».

Talete mise così in atto il primo contratto derivato della storia antica, ovvero un’opzione che permette, con poco esborso di capitale, di scommettere sull’andamento futuro dei prezzi. Resta inteso che se le stelle gli avessero girato le spalle, se quella stagione il raccolto fosse stato scadente, il pregiudizio sui filosofi avrebbe trovato un’ulteriore conferma.

Anche Seminerio sul suo  blog racconta la vicenda condendola con il suo classico sarcasmo snob accademico di un tripudio di sano cospirazionismo all’amatriciana…

Sul Sole, un articolo di Andrea Buraschi e Luigi Zingales, entrambi della Booth School of Business dell’università di Chicago, tenta di mettere ordine sulla vicenda degli swap del Tesoro italiano, che nei giorni scorsi hanno innescato un tripudio di sano cospirazionismo all’amatriciana.

Buraschi e Zingales premettono che è troppo facile accusare i derivati, sempre e comunque. I derivati sono strumenti la cui funzione “buona” è quella di coprirsi dal rischio, anche se la loro reputazione è stata fin qui pesantemente danneggiata da alcuni usi spregiudicati, sia nel privato che (in Italia) nel pubblico.

A parte il fatto che l’illuminazione alberga solo nei discepoli di mamma Bocconi o nelle aule della Booth School di Chicago, a forza di difendere le olive di Talete, questi ragazzi non fanno un passo più in la, chiedendosi per quale motivo il Governo italiano per rispondere ad un’interrogazione parlamentare sui derivati mal gestiti abbia mandato il famosissimo esperto internazionale in derivati che è l’attuale vice all’Istruzione, Marco Rossi-Doria da venti anni formatore di docenti sulle didattiche laboratoriali e le metodologie di contrasto della dispersione scolastica, del disagio e dell’esclusione precoce.

Che ne so senza entrare troppo nei dettagli, non si poteva mandare un Grilli, un Passera o un Giovanni Monti…opss scusate un Mario Monti a rispendere all’interrogazione invece di un vice ministro all’Istruzione che legge un comunicato, si magari quella finanziaria di cui gli italiani hanno tanto bisogno!

Ma questi ragazzi che hanno studiato nei templi dell’economia e della finanza mondiale, questi paladini dell’industria derivata fin la non ci arrivano, non vanno oltre,  fanno fatica a comprendere che più uno strumento è complesso e più avvantaggia uno solo dei due contraenti che spesso vengono “lubrificati” per non comprendere!

Ma loro devono difendere la loro industria, la loro ideologia.

In fin dei conti il vecchio Volcker non aveva proprio tutti i torti, la miglior invenzione degli ultimi trentanni che la finanza ha sfornato è stato il… bancomat, si uno strumento che serve per la spremitura delle olive di Talete!

Ridiamoci sopra che ne abbiamo bisogno!

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1 commento Commenta
edmontdantes
Scritto il 23 Marzo 2012 at 15:49

I Chicago Boys dimenticano una cosa…quella di spiegare l’ammontare dei prodotti derivati ! Se infatti i prodotti derivati sono 7-9 volte l’economia reale allora non esiste piu’nessun collegamento BUONO con la funzione iniziale.

Un esempio il petrolio, se per ogni barile usato realmente se ne trattano 31 sul mercato finanziario cosoa possiamo concludere ? Che chi lo usava veramente si e’coperto da variazioni di prezzo…ma gli altri ? Puro amore per il denaro…nulla piu’ nessuna utilita’marginale nessun beneficio per la societa’.

Tale situazione non fa altro che esasperare la salita e la discesa, immaginate se ogni giorno un ristorante ricevese 31 prenotazioni a pagamento….per poi farne mangiare solo uno ! Vi immaginate che casino…o meglio che CASINO’ !!!

Questo e’ormai la finanza…ed i CHICAGO BOYS non vogliono ammetterlo che le techniche sono ormai simili a quelle del gioco d’azzaro…aspettandosi poi di riavere indietro le fiche (dallo Stato) in caso di perdita !!!!

Comici Innocenti.

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