GOLDMAN SACHS: LA MANO DI DIO!

Scritto il alle 23:12 da icebergfinanza

Da qualche parte ho letto che per educarne 100 è meglio colpirne uno e questa regola nella finanza demenziale e ultraspeculativa sarebbe una regola d’oro.

Il popolo americano ha salvato insieme ad altre banche anche la mano di dio, l’esoterica e misteriosa Goldman Sachs che ha le mani in ogni angolo del globo e soprattutto nel governo americano, ripieno di ex uomini della banca d’investimento americana.

Ieri è stato affascinante osservare la cascata di report pubblicati dalle varie case finanziarie internazionali cosi puntuali, cosi precisi, semplicemente perfetti come ad esempio quelli di Goldman Sachs e Barclays, quest’ultimo inneggiante al punto di non ritorno, l’Italia è finita, l’Italia è fallita!

Ma gli italiani quanti soldini hanno depositati presso la mano di dio e la tenera Barclays?

Da un report della Banca d’Italia relativo al 2010 figura che solo il 5,3 % della ricchezza privata italiana è investito in titoli di Stato, mentre il resto riguarda banche, istituzioni e riserve assicurative. Ben oltre il 44% invece è riposto in obbligazioni corporate, titoli esteri, partecipazioni i società e fondi comuni di investimento.

Fate un pò Voi i conti e poi sappiatemi dire!

Ma torniamo all’argomento del giorno!

Come ho scritto nel mio ultimo libro nel capitolo intitolato ” La Mano di dio” in un intervento a una tavola rotonda presso la St. Paul’s Cathedral di Londra, un consigliere della maggiore banca d’investimento mondiale, la Goldman Sachs International, difese i bonus che la stessa banca distribuiva ai suoi dipendenti, in un anno di profitti record, ritenendo che avrebbero contribuito a sostenere l’economia.

Queste furono le sue emblematiche parole:

«L’ingiunzione di Gesù di amare gli altri come se stessi è l’estensione stessa del fare il proprio interesse. Noi dobbiamo tollerare le disuguaglianze in quanto mezzo per raggiungere maggiori prosperità e opportunità per tutti […]. Qual è il prezzo della moralità?» (Brian Griffiths, già consigliere speciale dell’ex primo ministro britannico Margaret Thatcher, portavoce Goldman Sachs).

Qual è il prezzo della moralità nel mercato?

Gran bella filosofia, non c’è che dire: nella finanza, l’etica sarebbe un inutile ostacolo sulla via che conduce alla felicità per tutti. Con le parole di Shakespeare, si potrebbe dire che il diavolo sa recitare bene la Sacra Scrittura per perseguire i suoi scopi.

Così, in una intervista al «Sunday Times», Lloyd Blanfein, amministratore delegato di Goldman Sachs, ha dichiarato di «svolgere il lavoro di Dio». Uomo dell’anno nel 2009 per il «Financial Times», Blanfein è stato definito «un maestro del rischio, che svolge il lavoro di Dio per Goldman ma è poco amato».

Poco amato certo sino al punto che … Goldman Sachs, una delle più grandi banche d’affari al mondo, avrebbe mentito ai propri clienti, vendendo loro titoli garantiti da mutui casa senza menzionare che la Goldman stessa avrebbe tratto profitti da un loro calo di valore.

Sono le conclusioni della sotto-commissione d’inchiesta del senato che, come riportato dall’agenzia Bloomberg, intende chiedere al Dipartimento di Giustizia americano e alla Sec, l’ente preposto alla vigilanza sulla borsa, di indagare.

La sottocommissione, in particolare, ha chiesto di verificare se esistano gli estremi per procedere, per falsa testimonianza, contro l’amministratore delegato Lloyd Blankfein e altri dirigenti di Goldman, che avrebbero mentito sotto giuramento.

“A mio giudizio Goldman ha chiaramente ingannato i propri clienti, e anche il Congresso,” ha detto ieri, nel corso di una conferenza stampa, il presidente dell’organo d’inchiesta del senato, il democratico Carl Levin. Il rapporto della sotto-commissione è frutto di due anni d’indagini scattate in seguito alla crisi finanziaria cominciata nel 2008 e legata allo scoppio della bolla immobiliare negli Usa. Sotto accusa oltre a Goldman anche altre banche, tra cui Deutsche Bank e la fallita Washington Mutual, e le società di rating Moody’s e Standard & Poor’s, che avevano dato valutazioni positive ai titoli sotto accusa:

“Una causa chiave della crisi”, secondo Levin. Un portavoce di Goldman Sachs ha detto che “non siamo d’accordo con molte delle conclusioni del rapporto ma prendiamo sul serio le questioni di cui si è occupata la sottocommissione”.America24

Figurarsi se non era d’accordo con qualcosa, hanno contribuito a distruggere il mercato immobiliare speculandoci sopra e amplificando lo scoppio di una immensa bolla.

Ma fin che si tratta del popolo americano, affari loro, in fondo la loro sede è li a due passi.

Ma quando si incomincia a maneggiare titoli di stato sovrani, io ci andrei cauto, soprattutto perchè dietro c’è una nazione intera anche se questa è una sporca guerra dove rinnegati e traditori abbondano da ogni parte, soprattutto nella finanza.

Sappiamo che hanno aiutato la Grecia a falsificare i bilanci, sappiamo tante cose che in America hanno risolto con qualche multa o ammenda qua e la mentre si tratta di veri e propri crimini contro l’Umanità. Ma la Storia prima o poi farà il suo corso!

Loro sapevano che lo spread era vicino alla famigerata soglia che ha portato LCH Clearnet.  Anche la Cassa di compensazione e garanzia (CC&G) ha alzato i margini sui titoli di stato italiani, parallelamente a quanto ha fatto stamane l’analoga clearing house Lch.Clearnet .

Sui mercati si e’ diffusa la voce che sia stata Goldman Sachs a innescare l’ondata di vendite di Btp, poi seguita dagli hedge fund e dalle altre banche d’oltreoceano. Lo si legge in un articolo di MF che spiega che neppure l’ombrellino della Bce, con l’acquisto di titoli di Stato italiani, e’ servito. Goldman Sachs ha dato il via a un vecchio giochetto: con opportune vendite si schiacciano i prezzi dei Btp il piu’ possibile per poi, un attimo prima del superamento della crisi (le dimissioni effettive di Berlusconi), farne incetta a prezzi da saldo. L’intervento di Napolitano probabilmente riuscira’ a ridurre i tempi dell’ondata speculativa, visto che entro lunedi’ prossimo si dovrebbe sapere se ci sara’ un nuovo governo o si andra’ a elezioni anticipate. Questo bastera’ a riportare lo spread a livelli accettabili? No e lo ha scritto chiaro la stessa Goldman Sachs in un report diffuso martedi’ sera: in caso di un esecutivo di centro-destra sostenuto da una coalizione piu’ ampia, lo spread si attesterebbe 400-450, quindi sempre a livelli pericolosi. Le elezioni anticipate sarebbero invece “lo scenario peggiore per i mercati” e in questo caso Goldman non fa previsioni sullo spread, ma e’ evidente che salirebbe alle stelle. MF Dow Jones (Italiano)

Dall’altra parte dell’oceano c’e’ anche quel simpatico ragazzo ex trader di Goldman Sachs con il suo blog che si agita sempre quando la piattaforma SIGMA si innervosisce e i suoi ex colleghi puntano le testate nucleari sull’Italia ma mi fermo qui perché probabilmente andrei troppo oltre!

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