LA MADRE DI TUTTI GLI AZZARDI!

Scritto il alle 09:20 da icebergfinanza

 

Non so se qualcuno di Voi ricorda ancora questo post dal titolo UN URLO DALLA STORIA,…….NAZIONALIZZARE!….come sostenni in tempi non sospetti che la madre di tutte le crisi, forse,  avrebbe evitato di ripercorrere le orme del decennio perduto giapponese, solo se si fossero nazionalizzati anche solo temporaneamente, colossi finanziari troppo grandi per fallire, ma allo stesso tempo troppo fragili per continuare a camminare con le proprie forze.

Si tratta di istituzioni tecnicamente fallite sulla base dell’onda lunga di questa crisi, sulla base di quanto ancora deve arrivare, l’onda di rientro.

Ebbene nel precedente post abbiamo ascoltato Larry Summers, sussurrare che la guerra dell’amministrazione Obama alle lobbies e ai profitti del sistema finanziario è appena incominciata, ma se non si passa dalla nazionalizzazione di giganti di argilla come Citigroup o Bank of America, denuclearizzando le banche di investimento, nessuna speranza di uscire dalla giugla giapponese.

Ieri, per la prima volta, una figura di primo piano, istituzionale, Mervyn Ling, governatore della banca centrale inglese, ha evidenziato l’azzardo morale più grande della storia:

LONDRA – Le nuove regole, per quanto severe, non bastano: è ora necessario intervenire in modo radicale per riformare il settore bancario. Il governatore della Banca d’Inghilterra non ha fatto ricorso a eufemismi e mezze parole. In un discorso chiaro e tagliente, Mervyn King ha dichiarato che l’unica soluzione è separare a forza le divisioni depositi e risparmi degli istituti di credito dalle attività speculative a rischio, per evitare la crescita di gruppi "troppo grandi per fallire".

Le proposte di regolamentazione del settore del Governo britannico e dei leader del G20 prevedono che costringere le banche a rafforzare i loro patrimoni e sottoporle a maggiori controlli sia sufficiente a prevenire attività speculative ad alto rischio e quindi un’altra crisi finanziaria. Questa è "un’illusione", ha detto King. Secondo il governatore le banche evidentemente non hanno imparato la lezione e non hanno attuato le riforme necessarie, nonostante un livello di sostegno pubblico al settore "da togliere il respiro", una cifra vicina ai mille miliardi di sterline.

Le riforme proposte finora possono solo curare i sintomi del problema, ma per andare alle cause serve un intervento più deciso. La possibilità di sostegno pubblico andrebbe riservata alle "parti buone" delle banche che sono utili alla società, cioè al retail banking. «Incoraggiare le banche ad assumersi rischi che risultano in ricchi dividendi e bonus quando le cose vanno bene e in perdite per i contruibuenti quando vanno male distorce l’allocazione delle risorse e la gestione del rischio, – ha detto King. – E’ l’azzardo morale (moral hazard) più grande della storia».
SOLE24ORE

Raffaele, mi ha segnalato un’autentica perla, che aiuta a comprendere in quali mani è stato in questi anni il sistema, una perla che è il nucleo dell’ideologia imperante di questi anni, la dichiarazione di un portavoce di Goldman Sachs, in riferimento alla questione dei bonus, esplicitata niente di meno che ad una tavola rotonda presso la St. Pauls Chatedral di Londra:

"Noi dobbiamo tollerare le disuguaglianze in quanto mezzo per raggiungere maggiori prosperita’ e opportunita’ per tutti," …….concludendo con la domanda del secolo…..Qual’è il costo della morale, dell’etica nel mercato?

Diabolico, dobbiamo tollerare le disuguaglianze, gli squilibri, un po come sotto il mare quando gli squali sbranano qualcuno e poi nella loro magnanimità, lasciano brandelli di pasto per i pesci che si accompagnano. Questo è il pensiero unico, questa è l’ideologia che ha accompagnato la nostra vita, le nostre economia, sempre che qualcuno abbia il coraggio di ammetterlo. Con i bonus, il sistema finanziario aiuta l’economia, attraverso i consumi…..isilarante!

Recentemente anche Krugman, ha ricordato la sua idea di nazionalizzare temporaneamente la maggior parte delle banche in chiara difficoltà finanziaria, idea e dibattito spentosi dopo che nel secondo trimestre del 2009, le istituzioni finanziarie comunicarono profitti stellari, magie di trucchi contabili affascinanti e trading forsennato.

But a funny thing happened on the way back to a sound banking system: last week both Citi and BofA announced losses in the third quarter.  What happened? ( New York Times )

" Parte della risposta era che in precedenza, gli utili erano frutto della fantasia dei revisori dei conti, ma più in generale stiamo osservando una sorta di payback dall’economia reale. Nella prima parte, Main Street è stata punita per i misfatti di Wall Street, mentre ora le grandi difficoltà economiche, in particolare una persistente ed elevata disoccupazione, stanno portando a grandi perdite sui mutui ipotecari e sulle carte di credito. "

Nulla di nuovo, era prevedibile, preventivabile e naturale questa dinamica, dinamica invisibile solo per coloro che guardano grafici e indicatori, senza fare i conti con la realtà! Le mie analisi fondamentali, non sono figlie del breve termine, non daranno risultati nel breve termine, ma con il tempo spesso si sono rivelato uno specchio della realtà.

Ecco quindi che la debolezza del sistema finanziario contribuisce in maniera determinante a prolungare il disagio economico. Abbiamo già visto quanto il credit crunch sia persistente, quanto il credito sia rarefato, in maniera particolare per le piccole e medie imprese.

Da oltre due anni sostengo che solo aiutando l’economia reale, sostenendo l’occupazione è possibile attenuare gli effetti di questa mini-depressione. Altro che tollerare le disuguaglianze, serve una nuova redistribuzione dei redditi.

La Banca d’Inghilterra e qualche uomo di buona volontà come Volcker, stanno urlando di demolire il rischio sistemico di banche troppo grandi per fallire, e qualcuno nel frattempo si accorge che ci sono banche troppo piccole per fallire, piccole o medie imprese, troppo importanti per fallire!

E’ ora di finirla di lasciare certi monelli a giocare con le sorti dell’economia mondiale, lasciarli partecipare ad un gioco nel quale la vincita è a senso unico, senza possibilità di replica. 

Mentre nel frattempo l’esaltazione pervade gli economisti dell’ ECRI ( "…la crescita economica è in grado di abbattere ogni ostacolo nei prossimi mesi…" ) detentori di modellini previsionali presunti infallibili, che come abbiamo già visto in SENTIMENTO_DELLA_REALTA’ lasciano il tempo che trovano, Moody’s ci riporta alla realtà di un mercato, quello immobiliare commerciale che sta subendo un vero e proprio tracollo.

Stiamo parlando di una vera e propria tempesta che ha fatto scendere i prezzi di circa il 41 % dal picco del mese di ottobre 2007, una dinamica addirittura superiore a quella residenziale.

Thanks to Blogs.reuters.com

Certo vi è un rallentamento nel declino, ma dal rallentamento ad una ripresa può passare un intero decennio perduto. Agosto è stato l’11° mese consecutivo di declino del Commercial Real Estate. La previsione degli analisti di Goldman Sachs e di un ulteriore crollo di circa 17 punti percentuali entro la fine del prossimo anno, citando la scarsità di credito, il numero dei locali sfitti e il rischio di vendite forzate.

Sarebbe interessante a questo punto sapere a quali valori il sistema finanziario sta prezzando nei propri bilanci il settore immobiliare commerciale, in quanto la dinamica di crollo è stata molto più veloce e profonda del settore residenziale.

Qualunque sia la realtà, è affascinante osservare qualche analista "illuminato" che si sforza di far comprendere che in fondo non è accaduto nulla, che contabilmente si può sempre rimandare le valutazioni a tempi migliori; questi non sono analisti, questi sono figli di un conflitto di interesse che lentamente sta distruggendo questo sistema, lentamente ed inesorabilmente, uomini che venderebbero anche l’anima pur di mentire per il proprio interesse.

Il problema non è tanto, il tempo in se stesso, ma il risveglio da parte di coloro che hanno investito o speculato sul mercato commerciale, quando realizzeranno che il loro mutuo residuo è stato spazzato via da un crollo di oltre il 50 % nel valore dell’immobile acquistato. Se i consumi scenderanno e i commercianti o le piccole e medie imprese chiuderanno, chi pagherà più loro l’affitto per onorare le rate dei mutui?

Il ritardo nei pagamenti delle rate è salito di oltre sette volte rispetto ad un anno fa, con 22,4 miliardi di mutui con ritardi nei pagamenti oltre i 60 giorni.

Come i lettori "amici" di Icebergfinanza ben sanno, nelle analisi "dedicate" la dinamica del crollo del Commercial Real Estate non mancherà di influenzare anche oltre ai prezzi futuri, la dinamica degli affitti, il fantasma della deflazione, un fantasma che terrorizza la Federal Reserve. Nei prossimi giorni per coloro che hanno contribuito o vorranno contribuire liberamente alla navigazione di Icebergfinanza, esploreremo insieme l’orizzonte fondamentale per i prossimi sei/otto mesi, la rotta dei mercati finanziari.
Per conferma scrivetemi una mail all’indirizzo icebergfinanza@yahoo.it
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Calculatedrisk, nel suo blog, riporta l’audizione di Emile Brinkmann, Chief Economist dell’ Mortgage Bankers Association, un’audizione molto, ma molto interessante che apre alcuni spiragli su dinamiche che non avevo preso in considerazione.
 
Innanzitutto è chiaro, senza occupazione nessuna ripresa per il mercato immobiliare, se non attraverso la frenesia degli incentivi statali. A questo proposito ho dato un’occhiata ad un articolo che racconta nei dettagli la nuova frenesia immobiliare, in maniera particolare in California e Nevada, quasi che le case dovessero volare via di nuovo.
 
Si cerca di comprare casa da uno stato all’altro e si scopre che l’abitazione che interessa, non resta un giorno sul mercato che è già stata venduta. Case che hanno decine di acquirenti che se non decidi in giornata resti senza; agenti immobiliari che nascondono le chiavi per non farsi sottrarre l’occasione da altri agenti.
Case che che vengono comprate senza nessun acconto, tanto ormai l’acconto ce lo metto lo stato che si tratti della FHA o di FREDDIE MAC o FANNIE MAE non cambia, la musica è sempre e solo la stessa.
 
La depressione immobiliare, con la sua storia demenziale si sta avvicinando al suo punto di minimo, previsto per il 2010, massimo 2011 e già si ritorna alle vecchie abitudini.
 
Già prima dell’inizio della crisi, il mercato era indebolito dall’eccesso di mutui ARMs in circolazione, chissà dove erano quelli della MBA quando i loro associati si divertivano a inventare mutui dalle caratteristiche di rimborso demenziali.
 
E ora ascoltate bene!
 
Thus the nature of the problem has shifted. A year ago, subprime ARM loans accounted for 36 percent of foreclosures started, the largest share of any loan type despite being only 6 percent of the loans outstanding. Now prime fixed-rate loans represent the largest share of foreclosures initiated.
 
Un anno fa, i prestiti ARMs hanno rappresentato il 36 % di tutti i pignoramenti, pur essendo solo il 6 % dei prestiti in essere. Ora, i cosidetti "mutui prime" quelli di prima scelta, a tasso fisso, rappresentano la quota maggiore di pignoramenti avviati.
 
Certo era logico, coloro che stipulavano mutui di un certo livello con buoni redditi, nella fase di rialzo continuo dei tassi hanno stipulato mutui a tasso fisso, mutui che diventano insostenibili, rispetto alla dinamica attuale, rispetto alla disoccupazione dilagante.
 
Nemesi perfetta, da qualunque parte cerchi di girarti, sembra non esserci scampo, come dice Calculatedrisk, ora in America, sono tutti "subprime", nessuno escluso.
 
Sono curioso di vedere con quale coraggio la Federal Reserve si azzarderà ad aumentare anche solo per scherzo i tassi di mercato, con quale coraggio assisterà ad un ripresa dei tassi relativi ai mutui ipotecari.
 
Il rischio più immediato sarà quello relativo alla dinamica dei tassi non appena la Fed, terminerà il suo programma di acquisto di titoli ipotecari targati Freddie Mac & Fannie Mae, (…..basti pensare che il 100 % delle emissioni, in settembre sono state sottoscritte dalla stessa Fed) contribuendo a comprimere i tassi. Un aumento anche solo di un punto percentuale sarebbe fatale al mercato immobiliare.
 
Sorrido, quando sento parlare di un crollo del dollaro, di inflazione o di un rialzo dei tassi, la disoccupazione non mollerà la presa almeno sino a tutto il 2010, se non sino al 2011, mantenendosi sopra il 9 %, dinamica che non mancherà di tenere i tassi inchiodati a zero per lungo tempo. Se qualcuno alzerà i tassi nei prossimi mesi, probabilmente sarà la BCE che vive da sempre con il fantasma dell’inflazione, mentre la FED è soggiogata da quello della deflazione.
 
Come scrive il professor Hamilton, storicamente una sensibile pressione al ribasso sull’occupazione equivale ad una pressione al ribasso sull’inflazione, anche se resta da valutare la variabile impazzita dei prezzi delle materie prime e del dollaro.
 
Sull’occupazione non c’è alcun dubbio, la relazione di ieri del BLS ci dice che il 23 stati la disoccupazione è aumentata, il 19 diminuita e in solo otto non vi è stata alcuna variazione. Il Michigan, terremotato dall’industria automobilistica ormai si avvicina al 16 %, seguito dal Nevada, da Rhode Island e dalla California, stato più popolato d’America con il 12,2 % e dalla Florida, altro grande stato popolato con l’ 11 %. Ormai 14 stati hanno superato la barriera del 10 % e altri sei sono nelle immediate vicinanze.
 
 

inf_forecast_oct_09.gif

(…)Does that mean that deflation is the best forecast given the current high level of unemployment and the recent moderate behavior of inflation? It’s certainly not a crazy forecast, given the historical correlations. (…) Econbrowser

Questo significa che la deflazione è la previsione migliore dato l’attuale elevato livello della disoccupazione e il recente comportamento moderato dell’inflazione? Non è certamente un previsione fuori di testa, date le correlazioni storiche. Si tratta solo di cercare di comprendere quanto sono alte le aspettative di inflazione futura; se si guarda al divario tra i rendimenti nominali dei titoli di stato e i cosidetti TIPS, titoli con rendimenti agganciati all’inflazione, le aspettative rimangono piuttosto basse, al punto tale che si sta scontando un’inflazione sotto il 2 % per il prossimo decennio.

La domanda giustamente che si fa il professor Hamilton è quanto il dollar index e le materie prime riusciranno ad influenzare queste aspettative. La mia risposta è che nonostante tutto, qualche bravo ragazzo che si diverte a speculare sulle valute e sulle materie prime, difficilmente sarà possibile invertire la nemesi della "debt deflation". 

Il Beige Book della stessa Fed è un inno alla stabilizzazione, sul fondo, una stabilizzazione che non fa intravvedere neanche minimamente tutto ciò che i mercati credono di scontare. Come vedremo in una delle prossime analisi "dedicate" a coloro che contribuiscono alla navigazione di Icebergfinanza, siamo in prossimità di una svolta fondamentale, che non mancherà di influenzare tutto il primo semestre del prossimo anno.

 
Stabilizzazione o modesti miglioramenti anche se spesso da livelli depressi, questo sono le parole del Beige Book!
 
Reports from the 12 Federal Reserve Districts indicated either stabilization or modest improvements in many sectors since the last report, albeit often from depressed levels .
 
Il settore immobiliare commerciale è uno dei settori più deboli, quello residenziale è sostenuto solo dagli incentivi statali e dalle stesse garanzie di acconto. I prezzi restano depressi, queste sono le parole della Fed. La situazione dei locali sfitti è seria preoccupazione per la prossima dinamica dei prezzi.
118 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 09:14

Capitano,

E’ assolutamente vero, dobbiamo tollerare le disuguaglianze e chiederci qual’è il costo dell’etica negli affari. Come è assolutamente vero che l’avidità è giusta.
 
Come può una persona intelligente come Lei assolutamente è, perdersi in un bicchier d’acqua. E’ inutile che continui a pensare che l’essere umano è quello che non è e che non potra mai essere. Il suo discorso, a questi livelli, diventa banale  e poco scientifico. Ovviamente sognare è bello ma oltre che inutile è (per questi argomenti) potenzialmente pericoloso.
 
La gente per sua natura, tira la corda. E fino a quando la tira? Ovvio: fino a quando si spezza. E a questo, penso, non c’è rimedio. Questi sono i picchi. Queste sono le crisi.
 
Per quale motivo, secondo Lei, al picco del benessere coincide il picco di ‘investimenti’ in costosissimi beni di ‘investimento’? Perchè la gente pensa che possa sempre andare bene e in quel momento mette la propria ‘ricchezza’ al riparo in beni sbagliati che in quel momento sono da vendere e non da comprare? Perchè sebbene molti di Voi hanno una chiara visione delle faccende economiche non investe il proprio denaro sui mercati finanziari?
 
 
Un’altra cosa è fare capire alla gente che quando sbaglia deve pagare. Ma questo deve essere un MESSAGGIO CHIARO. E questa però è una questione politica, legata all’intelligenza delle masse e di conseguenza legata al voto (politico). Per cui, quando si discute di politica, si mettano questi argomenti all’ordine del giorno ( e non le veline del presidente).

Da parte mia, soldi persi per soldi persi, avrei cominciato a nazionalizzare le banche già da un pezzo.

unTrader

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 09:19

X Gianni
Nei bei tempi della 500 a 250 euro con 30 dollari compravi un’oncia d’oro (circa 1 $ per grammo).
Oggi ce ne vogliono OLTRE 1000.
L’inflazione…non ha confini, ha fatto il suo dovere anche in america.
Ti dirò di più: se il max del dollaro è stato 2200 lire, aspettati (per la regola della metà e del doppio di tutti i mercati speculativi) che il minimo MOLTO PROBABILMENTE sarà 1100 lire= 0,56 euro
lapilissiano… per chi non sragiona.

Scritto il 22 Ottobre 2009 at 09:20

Ciao Trader…..siamo agli antipodi, ma nessuna paura, chissà che un giorno non ci si incontra a metà strada…….in fondo è un problema di coscienza e qui mi fermo!

Andrea

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 09:30

Andrea,

Nei miei "preferiti" ho due blog: il tuo e quello di Giannino. Ti rispetto e ti seguo perchè si bravo e corretto.

Purtroppo si, siamo agli antipodi. Ma credimi, quando vedo una fabbrica chiudere mi si spezza il cuore pensando alle famiglie dei licenziati, ai loro bambini.

Come mi va il sangue alla testa quando vedo la moglie di una banchiere che se ne esce a tutta birra da uno stop su un gippone con il cellulare in mano.

Speriamo di incontrarci a mezza via…

un Trader

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 09:41

Concordo pienamente su quanto scritto nel post (sia la parte economico-finanziaria sulla crisi che etica sulle pretese disuguaglianze "berlusconiane" dei banchieri), tuttavia ho un dubbio: se i tassi americani a causa della crisi non aumenteranno nei prossimi 2 anni non è un ulteriore motivo di DEPREZZAMENTO del dollaro?
il…lapaliissiano

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 10:39

Ragionevole ipotizzare il dollaro a 0,56 euro, pari a circa 1,75 dollari per ogni euro. (ultimo min 1,60)

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 10:39

@ unTrader commento #1

Bravo concordo in pieno !

luigiza

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 10:39

Vi segnalo un interessante commento di Federico Rampini
La crisi ha creato un nuovo contratto sociale. Durissimo per i lavoratori. E’ la conclusione di un’inchiesta del Wall Street Journal sul modo in cui cambiano i rapporti tra datori di lavoro e dipendenti nelle aziende sotto l’impatto della recessione.
Tagli più o meno concordati dei salari; meno contributi aziendali ai fondi pensione; aumento della quota a carico dei dipendenti per l’assicurazione sanitaria. Un contratto sociale che rende ancora più incerto e precario il mercato del lavoro. Alla fine la crisi ha fatto bene ai padroni.

Scritto il 22 Ottobre 2009 at 11:51

I padroni sono padroni di mezzi di produzione ed i mezzi di produzione generano ricchezza se lavorano, per lavorare deve esserci un mercato di consumi tendenzialmente in espansione per compensare almeno gli incrementi di produttività.

visto che la capacità di acquisto dei paesi emergenti è ancora bassa se i consumatori occidentali non sostengono la domanda è un problema anche per chi è proprietario dei mezzi di produzione perchè gli asset se non generano utili si svalutano.

andate a vedere lo stato del Private Equity ytd…

Poi mi direte che tano ti ricchi sono sempre ricchi e quindi possono passare attraverso tutte le crisi ed aspettare tempi migliori. Verissimo.

Ma credo che il problema della redistribuzione dei redditi debba essere messo in agenda, anche dai "padroni".

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 12:01

@ unTrader

premessa è un piacere trovare chi obietta in maniera pacata ed espone le proprie idee chiaramente.

Però puntualizzerei su una cosa: se non si ha morale, coscienza, etica, rispetto per i più fragili gli uomini si scannerebbero, anzi le persone che sono prive di questi sentimenti si scannano. Per quello sono state inventate, meglio create le regole, poi le leggi. Anche se si gioca a nascondino esistono regole e chi non le rispetta viene escluso dal gruppo. Il baro veniva preso a pistolettate, ora il gambler è diventato uno da imitare.

Ma le regole e leggi si basano su un principio importantissimo, rendere uguali le opportunità di gioco a tutti i partecipanti, qualsiasi sia il gioco e la finanza a quanto pare lo è per antonomasia.

A questo punto vorrei sapere come giudica l’insider trading ad esempio. Argomento di cui saprà molto più di me visto che è il suo campo di gioco. Una cosa naturale? l’uomo è fatto così ed è giusto che si comporti cosi, rompendo ogni volta la corda? L’infrazione di una legge o di una regola che tutti i giocatori dovrebbero rispettare? Oppure una questione di moralità e di coscienza? Che prima della paura della punizione mi fa dire NO non voglio comportarmi così!

Dal mio punto di vista è la mia coscienza che mi fa rispettare le regole, che mi fa essere uomo.
Prima di parlare di finanza, sport, industria, nanotecnologie a mio modesto parere bisogna parlare di umanità, di moralità, di consapevolezza che le proprie azioni hanno sempre effetti anche su altre persone. Il resto è consequenziale. L’intervista a Mervyn King pone l’accento su un argomento rilevante a parer mio, il moral hazard

That is what economists mean by “moral hazard”. The massive support extended to the banking sector around the world, while necessary to avert economic disaster, has created possibly the biggest moral hazard in history. The “too important to fail” problem is too important to ignore.

http://www.bankofengland.co.uk/publications/speeches/2009/speech406.pdf qui il discorso completo, sono 10 pagine godibilissime.

Se questo è il punto ci annego volentieri anch’io in questo bicchiere d’acqua

The Lallix

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 12:01

@ unTrader

premessa è un piacere trovare chi obietta in maniera pacata ed espone le proprie idee chiaramente.

Però puntualizzerei su una cosa: se non si ha morale, coscienza, etica, rispetto per i più fragili gli uomini si scannerebbero, anzi le persone che sono prive di questi sentimenti si scannano. Per quello sono state inventate, meglio create le regole, poi le leggi. Anche se si gioca a nascondino esistono regole e chi non le rispetta viene escluso dal gruppo. Il baro veniva preso a pistolettate, ora il gambler è diventato uno da imitare.

Ma le regole e leggi si basano su un principio importantissimo, rendere uguali le opportunità di gioco a tutti i partecipanti, qualsiasi sia il gioco e la finanza a quanto pare lo è per antonomasia.

A questo punto vorrei sapere come giudica l’insider trading ad esempio. Argomento di cui saprà molto più di me visto che è il suo campo di gioco. Una cosa naturale? l’uomo è fatto così ed è giusto che si comporti cosi, rompendo ogni volta la corda? L’infrazione di una legge o di una regola che tutti i giocatori dovrebbero rispettare? Oppure una questione di moralità e di coscienza? Che prima della paura della punizione mi fa dire NO non voglio comportarmi così!

Dal mio punto di vista è la mia coscienza che mi fa rispettare le regole, che mi fa essere uomo.
Prima di parlare di finanza, sport, industria, nanotecnologie a mio modesto parere bisogna parlare di umanità, di moralità, di consapevolezza che le proprie azioni hanno sempre effetti anche su altre persone. Il resto è consequenziale. L’intervista a Mervyn King pone l’accento su un argomento rilevante a parer mio, il moral hazard

That is what economists mean by “moral hazard”. The massive support extended to the banking sector around the world, while necessary to avert economic disaster, has created possibly the biggest moral hazard in history. The “too important to fail” problem is too important to ignore.

http://www.bankofengland.co.uk/publications/speeches/2009/speech406.pdf qui il discorso completo, sono 10 pagine godibilissime.

Se questo è il punto ci annego volentieri anch’io in questo bicchiere d’acqua

The Lallix

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 12:01

@ unTrader

premessa è un piacere trovare chi obietta in maniera pacata ed espone le proprie idee chiaramente.

Però puntualizzerei su una cosa: se non si ha morale, coscienza, etica, rispetto per i più fragili gli uomini si scannerebbero, anzi le persone che sono prive di questi sentimenti si scannano. Per quello sono state inventate, meglio create le regole, poi le leggi. Anche se si gioca a nascondino esistono regole e chi non le rispetta viene escluso dal gruppo. Il baro veniva preso a pistolettate, ora il gambler è diventato uno da imitare.

Ma le regole e leggi si basano su un principio importantissimo, rendere uguali le opportunità di gioco a tutti i partecipanti, qualsiasi sia il gioco e la finanza a quanto pare lo è per antonomasia.

A questo punto vorrei sapere come giudica l’insider trading ad esempio. Argomento di cui saprà molto più di me visto che è il suo campo di gioco. Una cosa naturale? l’uomo è fatto così ed è giusto che si comporti cosi, rompendo ogni volta la corda? L’infrazione di una legge o di una regola che tutti i giocatori dovrebbero rispettare? Oppure una questione di moralità e di coscienza? Che prima della paura della punizione mi fa dire NO non voglio comportarmi così!

Dal mio punto di vista è la mia coscienza che mi fa rispettare le regole, che mi fa essere uomo.
Prima di parlare di finanza, sport, industria, nanotecnologie a mio modesto parere bisogna parlare di umanità, di moralità, di consapevolezza che le proprie azioni hanno sempre effetti anche su altre persone. Il resto è consequenziale. L’intervista a Mervyn King pone l’accento su un argomento rilevante a parer mio, il moral hazard

That is what economists mean by “moral hazard”. The massive support extended to the banking sector around the world, while necessary to avert economic disaster, has created possibly the biggest moral hazard in history. The “too important to fail” problem is too important to ignore.

http://www.bankofengland.co.uk/publications/speeches/2009/speech406.pdf qui il discorso completo, sono 10 pagine godibilissime.

Se questo è il punto ci annego volentieri anch’io in questo bicchiere d’acqua

The Lallix

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 13:42

@ Lallix,

Premetto una cosa importante in cui credo fermamente: il progresso è conseguenza delle scoperte scientifiche, il resto è un po aria fritta. Ci dovremmo preoccupare di formare cervelli e niente più. Non di studenti fuoricorso, intendiamoci, ma di cervelli.

Riguardo le visioni macroeconomiche lascio il microfono al Capitano e lascio che sia Lui ad illuminarci tutti.

Per il trading qualcosa ho da dire. Non so se sarò condivisibile, ma dico lo stesso…

Cercare relazioni strette fra l’economia reale ed il mondo della finanza non è semplice. La finanza è una materia per cervelloni. E dato che io non sono un’economista e tanto meno un cervellone, ma nel mio piccolo tendo ad essere più un "matematico", come faccio trading?

Cerco in un certo qualmodo di intercettare le dinamiche di prezzo derivanti dai contratti. Lo faccio con una serie di sistemi (modelli) automatici. Ora questo mio ragionamento esclude (cioè elimina) le polemiche sia riguardo l’insider trading, dato l’orizzonte temporale veramente stretto, sia riguardo gli ordini fittizi.

Sarebbe interessante sentire il parere di Jim Simons riguardo la faccenda dei TS di Goldman S. Non mi sembra che Simons, con il suo Medalion (mi pare) abbia avuto problemi.

Solitamente i problemi li ha chi sui mercati, non sapendoci stare, perde soldi (e sono la maggioranza). Diversamente si sta fuori e si guarda. Purtroppo la gente pensa che il denaro debba democraticamente avere una rendita di un certo tipo. Allora si vedono cose orribili come, per esempio, i fondi pensione.

E la chiudo qui in quanto non voglio addentrarmi in discorsi complicati tipo che: i trader affamano il mondo alzando il prezzo dei cereali.

unTrader

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 15:27

devo purtroppo quotare in toto unTrader#1……semplicemente realismo culturale e antropologico. credo che gli eventi si sviluperanno nel solco di questa considerazione semplice e tangibile. questo nulla toglie a l’afflato etico di mazzalai e alle correttezza di gran parte delle sue analisi

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 15:31

#8 infatti sono convinto che quasta non sia una crisi bensì la madre di tutte le ristrutturazioni di sistema mai esistita ben – ma anche no – mascherata
moralizzarla non fa altro che il gioco di chi la sta mettendo in pratica……

Scritto il 22 Ottobre 2009 at 15:33

Senza fare offesa a nessuno…..quotando in toto la realtà, si affossa senza possibilità di cambiamento, ogni possibile miglioramento.

Non invidio le giovani generazioni, quando da sempre sentono sulle loro spalle, la mano dei loro genitori, i quali non fanno altro che accettare la realtà, assecondandola!

Andrea

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 15:39

il PROGRESSO è un mito FALLITO…FINITO
sono sorpreso che molte persone intelligenti di questo sito non l’abbiano compreso………..i segnali della fine del mito del progresso c’erano gia negli anni ’80…
NON CONSIDERARE LO STATO DELLE COSE IN QUESTA PROSPETTIVA PORTA A PREVISIONI SUL FUTURO ERRATE IN PARTENZA

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 15:43

..quello che dici è vero……..però qui siamo di fronte a volontà superiori….ed esiste solo una Volonta superiore a loro……..a quel punto dovremo parlare di dio e di ipotizzare che se esiste non può che essere che dentro di dio………ti renderai conti che l’impresa è a dir poco titanica

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 15:45

#16 è in risposta a #14

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 16:00

penso che agli uomini di buona volontà non resterà altro che la preghiera

Scritto il 22 Ottobre 2009 at 16:33

Sei un simpaticone 18………un simpaticone!

Nel frattempo, l’OPEC annuncia che se il petrolio resterà tra i 75 e gli 80 dollari aumenterà la produzione….Buontemponi, chissà a chi lo venderanno…..alla Cina suppongo, dopo che qualcuno sta cercando di frenare l’euforia!

7000 persone al giorno in  America perdono i sussidi di disoccupazione e stanno per diventare 10.000 sparendo dalle liste come avviene per i disoccupati scoraggiati……se non vengono protratte le settimane, la questione sociale si fara molto pesante!

Andrea 

Scritto il 22 Ottobre 2009 at 16:36

(ANSA) – ROMA, 22 OTT – L’indice dei prezzi delle case negli Usa, ad agosto, ha segnato un ribasso mensile dello 0,3% contro il +0,3% previsto dagli economisti.

Non si tratta dello S&P CASE/SHILLER……ouch che abbia visto bene attraverso la Double Dip Housing Recession!

Andrea

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 16:42

@unTrader commento #11

Lei scrive: "…Allora si vedono cose orribili come, per esempio, i fondi pensione…"
Già !. Per lavoro li ho visti anche io ma il guaio é che gli allocchi (= i sottoscrittori) NON le vedono e non le vogliono vedere anche se cerchi di metterli in guardia.
Quindi che paghino per la loro stupidità e smettiamola con la morale che non c’entra nulla.
Se pasturi gli squali questi torneranno da te più affamati di prima.

luigiza

Scritto il 22 Ottobre 2009 at 16:50

@ UnTrader

Avevo chiesto una tua opinione sull’insider trading come esempio del rapporto regole/morale e leggo che dribli agilmente la domanda che ti ho posto.

Reputo d’altra parte di avere il dovere ed il diritto di poter cambiare la situazione attuale, con le mie semplici azioni da non cervellone e, a maggior ragione, i cervelloni dovrebbero avere maggior responsabilità, in alcuni casi anche penale. Visto che se i cervelloni sono formati da istituzioni che non tengono più in considerazione la filosofia intesa come benzina delle idee dell’uomo per l’uomo e lavorano in istituti in cui la morale non è un valore ma una cosa da sciocchi addirittura. Mancano di visione del futuro, ma non la vision aziendale quella orientata solo alle esigenze di un’impresa che fattura, produce. La visione di un futuro diverso per i più DEBOLI per quelli che non hanno niente, per quelli che muoiono di diarrea. Parlo di formazione umanistica, sociologica, filosofica morale. Un genio matematico senz’anima che realizza un prodotto finanziario ad altissimo rischio e un narcos per me sono identici se l’unica finalità della loro vita è comprarsi un un aereo privato. Dov’è il loro contributo al progresso? Un fisico nucleare che si fa le pippe sul bosone di higgs non nuoce a nessuno, una banca d’affari che sperimenta nuovi prodotti, testati su modelli matematici infallibili, perfettamente misurabili per avere solo degli ottimi dividendi eccome se ha effetti sul mondo reale.

Il progresso a mio parere non deve tener conto solo dell’avanzamento tecnologico o scientifico nè tanto meno quello ipercentrico che ha assunto la finanza negli ultimi anni, ciò che è meramente misurabile con tabelle e grafici non è sufficiente per essere chiamato progresso. Capire che un uomo non è uno schiavo, capire che una donna ha gli stessi diritti di un uomo, capire che l’istruzione è un diritto di tutti queste sono le pietre miliari del progresso a parer mio. Volere che i medicinali siano liberi da royalties e vengano distribuiti a prezzi decenti, volere che le transazioni finanziarie abbiano un qualche effetto utile sul mondo reale, volere imporre delle regole ai mercati, alle banche, questa è volontà di progresso. Il discorso di Mervyn King va in questa direzione a mio parere mentre gli sproloqui dei vari AD della finanza no.
 
Non ce lo con te, sia mai, e tanto meno con i trader, è un’attività come tante altre, è che è difficile spiegare come alcune persone vedano anche gli uomini, mentre altre solo gli oggetti e i biglietti verdi. Tra chi non cambierebbe mai il sorriso di un bambino per una montagna di diamanti e chi per quei diamanti fa dei bambini dei soldati.
Utopia? Non penso, penso che si tratti sempre e solo di coscienza, di scelte fatte da uomini.
 
 
The Lallix

Scritto il 22 Ottobre 2009 at 17:13

Caro Luigiza…..hai paura dell’ etica…..per quanto riguarda gli ingenui, nessun problema, ci sono sempre stati e sempre ci saranno, sino a quando vi saranno i furbi, fa parte della bilancia della vita il problema è dove posizionarsi, tra i furbi, i ladri, i parassiti di questa società o dall’altra parte della bilancia.

Essere o non essere questo è il problema, non tanto avere o non avere!

Andrea

Scritto il 22 Ottobre 2009 at 17:17

Per quanto riguarda insider, Consob, Sec e simili, lasciamo perdere…….è un po un mondo di bracconieri e guardiacaccia che alle volte, vanno a braccetto.

Andrea

Scritto il 22 Ottobre 2009 at 17:23

 Ciao ragazzi, vi leggo molto ma ho deciso di scrivere meno.

Oggi vi sento tutti giù di tono.

Che diamine la Speranza è l’ultima a morire!.

Se impariamo a guardarci dentro per dare il meglio di noi ed essere meno egoisti e meno avidi ci sarà un futuro anche per le nuove generazioni.

Sarà perché ho tre piccoli nipoti…………..e quindi voglio essere positiva e lavorare per il loro futuro che dovrà essere privo di grilli per la testa e senza tanti ambizioni di successo ma fondato sull’"essere" e non sull’ "apparire" .

Poi,come dice il 18, o meglio se non ti offendi ti correggo.
Non è che ci rimane solo più la preghiera.
E’ che DOBBIAMO sempre e comunque pregare.
Cristo disse,“poiché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”» (PG 1, 1138)

La Preghiera deve sempre accompagnare le nostre giornate,non siamo noi ad operare ma è Dio che opera in noi.

Questo è il mio Credo ed è quello che in qualsiasi tempesta mi aiuta ad andare avanti, sempre Cristo disse a Pietro che ebbe paura di andargli incontro:
 “Signore, salvami! ”. Subito Gesù, stesa la mano, lo afferrò e gli disse: “Uomo di poca fede, perché hai dubitato? ”. E, quando furono saliti sulla barca, il vento si calmò. Allora quelli che erano nella barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: “Veramente tu sei Figlio di Dio”»(Matteo 14,22-23)

Non disperiamo mai davanti a nessuna difficoltà

Buona serata a tutti

Scritto il 22 Ottobre 2009 at 17:24

"Nuovi problemi all’orizzonte". A lanciare l’allarme sulle nuove sfide che attendono il sistema economico mondiale è il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi.

Le nuove sfide "all’orizzonte" sono rappresentate dalla disoccupazione crescente, dal forte aumento dei debiti pubblici e dalla necessità di aumentare i potenziali di crescita, ha affermato Mario Draghi nel suo intervento alla riunione annuale della società italiana degli economisti.

"Nuovi problemi – ha detto Draghi – sono all’orizzonte: come uscire dalla misure eccezionali di sostegno alle economie di molti Paesi; come rientrare da tendenze alla lunga insostenibili dei debiti pubblici; come disegnare nuove regole per il settore finanziario e contenere il problema dell’azzardo morale, una delle più gravi eredità che questa crisi ci lascia per gli anni a venire; come alleviare le sofferenze del mercato del lavoro; come aumentare un potenziale di crescita che rischia di essere durevolmente ridotto dagli effetti della crisi".

Di quale azzardo morale parla Draghi di quello che hanno prodotto in questi anni stando a guardare quanto succedeva, di quello che hanno contribuito ad alimentare con la loro glorificazione dei vari gioielli finanziari in grado di assicurare stabilità e liquidità al mercato.

Come aumentare il potenziale di crescita…..magnifico. superlativo, affascinante, più consumi, più produzione…più in la non ci arrivano!

Andrea

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 19:22

Le misure eccezionali Draghi dovrebbe precisare che sono state a favore delle banche e non dell’economia reale e della gente. Adesso le misure eccezionali dalle quali bisogna uscire per caso si riferiscono alla Cassa integrazione o a che cosa? Forse bisogna (per compensare) aumentare l’età pensionabile? Draghi non è chiaro e permette alle banche di fare i c***i propri.
Da contraltare, Tremonti per distrarre la gente dai problemi veri, (perchè sa benissimo in quale situazione si trova l’Italia) parla del posto fisso prendendoci per i fondelli.

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 19:34

Eppure Andrea, se guardiamo il mondo, non gli USA o Europa occidentale c’è un enorme potenziale di crescita e c’è un enorme bisogno di consumi

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 19:40

se la gente ascolta e crede alle parole di personaggi SQUALLIDI quali nel caso in questione Mario Draghi semplicemente non c’è speranza perchè non c’è lettura della realtà e non c’èè comprensione di chi sono i burattinai

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 19:44

I titoli di Stato italiani stanno producento (BOT in particolare) interessi negativi. Chi li compra? Le banche che come istituzionali non pagano le tasse della gente comune. Inoltre sui conti correnti gli interessi sono da tempo negativi. Vai a chiedere un prestito personale per comprarti ad es. la macchina, oggi ti chiedono il 10% annuo. Con i soldi dei depositi fanno affari e intanto stanno distrugendo le Aziende e i risparmiatori.
Draghi questo lo sa benissimo e sa che così l’economia non riparterà  mai. In effetti il controllore Banca d’Italia salvaguarda gli interessi dei componenti la Banca stessa. Questo gli mette un senso di ansia e frustrazione e lancia l’allarme anche perchè Lui è il Presidente del Financial Stability Board e che figura fa se non lancia qualche allarme di tanto in tanto?

Scritto il 22 Ottobre 2009 at 19:49

Caro 28………di cosa sta parlando di Europa, di Inghilterra, dell’Australia, della Russia……..cosa pensi che si possa consumare con 10 dollari al giorno e con 2 dollari, di chi stai parlando della Cina, dell’India, del Brasile, delle loro elites…..suvvia siamo seri!

Andrea

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 20:37

Buonasera

Complimenti al Capitano Andrea per l’articolo sulle banche e sull’immobiliare USA, forse sarà "deformazione proffessionale" ma in fondo cos’è una casa……….non è altro che una vagonata di mattoni o di legname…messi uno sopra l’altro, tutto il resto è ……….. (impronunciabile!!!).

Voglio segnalare due link , per gli ottimisti ed i pessimisti sul futuro economico:

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6390

http://www.stampalibera.com/?p=6519#more-6519

SD

P.S.: Un Redditto a Tutti……prima possibile e con moneta di proprietà del Popolo (chissa se qualcuno mi ascolta hehehe).

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 20:37

Buonasera

Complimenti al Capitano Andrea per l’articolo sulle banche e sull’immobiliare USA, forse sarà "deformazione proffessionale" ma in fondo cos’è una casa……….non è altro che una vagonata di mattoni o di legname…messi uno sopra l’altro, tutto il resto è ……….. (impronunciabile!!!).

Voglio segnalare due link , per gli ottimisti ed i pessimisti sul futuro economico:

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6390

http://www.stampalibera.com/?p=6519#more-6519

SD

P.S.: Un Redditto a Tutti……prima possibile e con moneta di proprietà del Popolo (chissa se qualcuno mi ascolta hehehe).

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 20:37

Buonasera

Complimenti al Capitano Andrea per l’articolo sulle banche e sull’immobiliare USA, forse sarà "deformazione proffessionale" ma in fondo cos’è una casa……….non è altro che una vagonata di mattoni o di legname…messi uno sopra l’altro, tutto il resto è ……….. (impronunciabile!!!).

Voglio segnalare due link , per gli ottimisti ed i pessimisti sul futuro economico:

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6390

http://www.stampalibera.com/?p=6519#more-6519

SD

P.S.: Un Redditto a Tutti……prima possibile e con moneta di proprietà del Popolo (chissa se qualcuno mi ascolta hehehe).

Scritto il 22 Ottobre 2009 at 21:04

La Federal Reserve di New York, con i suoi Dealers e i maggiori brokers di Wall Street stanno facendo un egregio lavoro di sostegno al mercato, ma il tempo sta per scadere, tutto quello che era possibile fare è stato fatto, d’ora in poi lentamente si sconfina nell’ignoto.

Andrea

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 22:38

Inflazione ….abbiamo già dato ????

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 22:41

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 22:46

Non riesco a postare le immagini.
Metto i link.

Inflazione
http://dshort.com/inflation/alternate-inflation-1872-present.gif

S&p500 over Nikkei225
http://dshort.com/charts/N225-SP500-overlay-real-peaks.gif

S&P500 e tasso disoccupazione
http://dshort.com/charts/unemployment-SP-Composite-since-1948-large.gif

Saluti a tutti.
Matteo

utente anonimo
Scritto il 22 Ottobre 2009 at 23:33

Caro Andrea sono due anni che ti leggo con grande piacere.
Di te apprezzo la capacità di raccontare ciò che pochissimi hanno raccontato, hai spiegato alle persone che se vogliono capire il "sistema", ogni volta che un cosidetto leader parla devono porsi  la fatidica domanda "cui prodest" (a chi giova!).
La cosa che  mi lascia perplesso è la "tua soluzione", cioè quella di fare una sorta di passo indietro ritornare ai "veri valori" e condurre una vita con minori sprechi e con consumi energetici sostenibili.
Leggevo qualche giorno fa, che moltissimi giovani stanno facendo una sorta di "setback" e stanno tornando ad attività meno remunerative ma sicuramente molto meno stressanti, come per esempio ritornare a coltivare la terra.
Ciò mi ha fatto pensare alla "tua soluzione", nel contempo, però ho pensato ai cinque miliardi di persone, che vivono in povertà e dove la stragrande maggioranza di loro la terra la deve coltivare per sfamare la famiglia e che vorrebbero con tutte le loro forze una vita migliore e meno amara.
A livello  geopolitico globale solo pochi stati come Cina, India, Indonesia e  Filippine fanno quasi la metà della popolazione mondiale e quando solo questi si metteranno a correre realmente verso la strada del "progresso", avremo una richiesta globale di energia più che doppia rispetto a quella attuale, per non parlare di cibo e altre materie prime.
Nel contempo ci sarà un altro mezzo miliardo ci Sud-Americani che aspieranno a uno stile di vita più ricco,  infine si metterà in moto un continente come l’africa sud-Sahariana, con il suo miliardo di persone che reclameranno la loro fetta di benessere.
Rimarresti stupito nel vedere città come Maputo o Karthum o Lagos,  tanto sono diventate frenetiche e contraddittorie con i loro grattacieli di cristallo affiancate alle barraccopoli, li si respira  una  "febbre" che contiene un misto fra speranza e illusione, ma  dove tutti i  vogliono provare a conquistare assolutamente un loro posto al sole. Per loro l’unica cosa insostenibile è il peso della povertà che subiscono  e pur di avanzare ingnoreranno tutto ciò che tu definiresti "compatibile" o "sostenibile", la crisi che noi stiamo vivendo oggi è solo un fatto secondario nella storia di questo inizio XXI secolo, la storia verà sarà come in pochi decenni salteranno equilibri che reggevano da secoli e come chi prima era schiavo oggi aspiri a diventare padrone del proprio e anche del prossimo!!

Purtroppo questo mondo per sopravvivere  diventarà ancora molto più convulso, vorace e spietato di quanto lo sia oggi.

-IL Compasso-

utente anonimo
Scritto il 23 Ottobre 2009 at 00:58

ciao SD. almeno un oche parla di reddito di cittadinanza. a proposito di case e di mutui. cosa è un mutuo? chi ci guadagna? chi ci rimette. leggetevi questo.
Tratto da “Moneta Nostra” di Marco Saba
La più importante fonte di fondi per l’avviamento delle nuove imprese è l’ipoteca sulla casa dell’imprenditore. Questo perché, in sostanza, dobbiamo guardare a come si realizza in pratica il prestito bancario. La banca, abbiamo detto anche altrove – “crea denaro dal nulla”. Ma la maggior parte di questo denaro che crea – e che genera debito – in realtà è una monetizzazione delle garanzie offerte da colui che chiede il prestito. Nel caso della garanzia immobiliare, la banca usa il contratto del prestito firmato dal cliente come fosse un bene da scontare: le da un valore e lo monetizza accreditando il relativo importo sul conto corrente del cliente oppure, ma più raramente, tramite assegno bancario. Questo è un punto fondamentale: la banca NON usa denaro che già possiede o che le è stato prestato, ma lo crea contabilmente all’occasione sulla base del bene impegnato. In sostanza, si può ben dire che E’ LA GARANZIA DEL BENE DEL CLIENTE CHE GENERA IL DENARO che la banca gli accredita. La banca quindi – sulla base degli accordi stipulati – chiederà, per soprammercato, che il cliente ripaghi quella stessa quantità di denaro – oggetto del contratto – più gli interessi, per svincolare e liberare la garanzia. La banca si fa pagare a caro prezzo la contabilizzazione econometrica delle garanzie perché quando riceve in cambio il denaro guadagnato dal cliente, nel cosiddetto meccanismo del riflusso bancario, questi soldi comprensivi di interessi vengono “inverati” e la banca ne potrà disporre come meglio crede. Le banche sostengono che, quando ricevono indietro i soldi, tengono solo la quota parte degli interessi (che nel caso di un mutuo possono superare del 100% il capitale) mentre il capitale “lo distruggerebbero”. E’ evidente che si tratta di una asserzione ridicola e, quando mai il vostro direttore di banca organizzasse un barbecue dove in un gran falò bruciasse tutti questi soldi provenienti dal riflusso del capitale, chiamatemi: sono proprio curioso di venire a vedere. Le banche non sono quindi dei puri intermediari del credito, come vorrebbero far credere e come avviene – o dovrebbe avvenire – nel caso delle finanziarie, ma sono dei veri e propri enti d’emissione (di denaro virtuale). Questo semplice fatto occorre che sia ben chiaro al lettore, perché ho trovato funzionari di banca che, in tutta apparente buona fede, non l’avevano assolutamente “capito”. La considerazione è importante, perché, in caso di default, nel caso in cui il cliente non riesca a rimborsare il prestito, spesso a causa della carenza artificiale di denaro circolante poiché il riflusso viene perlopiù immediatamente riprestato ad interesse, la perdita secca per la banca è sostanzialmente circoscritta alle spese della pratica ed al mancato “guadagno”. Teniamolo ben chiaro: se tutti i prestiti venissero improvvisamente condonati da un governo ispirato, con grande sollievo economico della popolazione, la perdita per le banche sarebbe solo minima e “virtuale”. In compenso però si potrebbe rimettere in moto l’economia.

http://www.scribd.com/doc/20265666/Moneta-Nostra
DORF

utente anonimo
Scritto il 23 Ottobre 2009 at 01:02

e per finire il discorso di prima sulle case e sui mutui. posto questo. si tratta di LEGGI dello stato. del codice civile italiano. a questo crederete spero.

Tratto dal codice civile italiano

CAPO XV
Del mutuo

Art. 1813 Nozione
Il mutuo è il contratto col quale una parte consegna all’altra una determinata quantità di danaro o di altre cose fungibili, e l’altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e qualità (c.c.1782).

Art. 1814 Trasferimento della proprietà
Le cose date a mutuo passano in proprietà del mutuatario (c.c.1782).

Art. 1834 Depositi di danaro
Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria (1272), alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi (1782).
Salvo patto contrario, i versamenti e i prelevamenti si eseguono alla sede della banca presso la quale si e costituito il rapporto.
Da quanto detto sopra consegue che il contratto definito “mutuo” che le banche stipulano con i soggetti a cui dicono di concedere un mutuo, è nullo, e che non è venuto in essere alcun mutuo, e che nulla, invalida e inveritiera è la dichiarazione di quietanza e la conseguente dichiarazione di esser debitore della somma, che sempre figura sui contratti con la banca. Infatti, affinchè venga in essere il mutuo, che è un contratto detto “REALE, perché nasce con la consegna della RES o cosa(come il comodato e il deposito), è necessario che avvenga una consegna di danaro e che questo danaro passi in proprietà al mutuatario (artt.1813 e 1814). Il contratto si stipula, si pone in essere, proprio consegnando in proprietà le cose o il danaro, non firmando un atto scritto. La banca però non consegna affatto danaro al cliente, e non gli trasferisce la proprietà di danaro.

Queste poche righe aggiuntive sono tratte dal famoso libro EUROSCHIAVI. Scritte dall’avvocato Marco Della Luna è caldamente consigliato leggersi questo libro, molto interessante, per poter sapere come fa il sistema bancario a “RUBARE” maree di soldi ai cittadini.

DORF

utente anonimo
Scritto il 23 Ottobre 2009 at 01:07

a "25",si la fede e’ importante perche’ e speranza di vita ma non dimentichiamoci che  in ogni angolo del mondo  tantissime persone sono vittime della disperazione  e allora bisogna agire perche’ solo pregare  non risolvi nulla ,il Dio dei giusti ha detto: ama il prossimo tuo come te stesso e allora impariamo questo e vedrai che la preghiera diventera’ un inno di ringraziamento  non solo per  il creatore  ma per tutti noi.La pace sia con  noi e con il Suo spirito.Ciao Natalino

utente anonimo
Scritto il 23 Ottobre 2009 at 05:38

IL COMPASSO come sempre perfetto……sono convinto anch’io che il mondo diventerà un luogo sempre più spietato.

Scritto il 23 Ottobre 2009 at 07:10

Il mondo è già un luogo spietato, terribilmente spietato! Noi abbiamo avuto la fortuna di vivere in un mondo dove non manca nulla e nonostante ciò è riuscito a creare isole di dolore e sofferenza al suo interno. Alla stessa maniera, nel nostro mondo, vi solo isole felici dalle quali è ora che i suoi abitanti incomincino a prendere il mare aperto per portare questa felicità ad altri che non hanno avuto la fortuna di poterla condividere, ma non solo ad altri che sono stati tenuti ai margini, in mare aperto, senza acqua e senza cibo, talvolta fatti annegare tra la nostra indifferenza. Sorrido quando ascolto quelli che sussurrano ….che ci vuoi fare, il mondo va cosi. Ebbene ci sono due categorie tra queste persone, gli avidi e i vigliacchi, quelli che non farebbero un passo in la della loro isola felice, per dare un’occhiata se qualcuno sta affogando e nel frattempo la nostra società si riempie di indifferenza. Per gli avidi e gli egoisti, nessuna meraviglia, la storia insegna che sempre ci sono stati e sempre ci saranno, ma per gli altri vivere da parassiti e da vigliacchi è la quotidianità, all’ombra della loro palma, quella del loro scetticismo, quella delle loro comodità.
Ricordatevi la Storia è fatta da pochi uomini, ma anche da uomini che all’improvviso si svegliano dal loro terpore e si accorgono che in fondo insieme si può cambiare il mondo, dopo aver prima cambiato se stessi. Se poi alla fine nulla cambia, nessuno vi toglierà la soddisfazione e la serenità di avere fatto il possibile per lasciare questo mondo un po migliore di come l’avete trovato!

Andrea

Scritto il 23 Ottobre 2009 at 07:29

Caro Capitano ho anch’io aggiornato il mio blog evidenziando con grafici derivanti dal bilancio Federal Reserve quanto sia stato importante e notevole l’intervento di acquisto dei Treasury ormai giunto al termine. http://pathofgrowth.altervista.org/?p=115&lang=1 Continuo a ribadire che questo sarà uno degli indicatori principali da seguire per capire l’evolversi della politica economica e del dollaro ! 

Per il resto …. non mi pare proprio di aver letto che la Federal Reserve interromperà l’acquisto di MBS e Agency MBS nel breve periodo (mi pare Bernanke sia stato chiaro: fino alla stabilizzazione del mercato)… e guardando l’attivo di bilancio della Federal Reserve pare che il programma non stia affatto rallentando

Un saluto al capitano e all’equipaggio
FENNEC

Scritto il 23 Ottobre 2009 at 08:43

U.S. Risks Japan-Like ‘Lost Decade’ on Stimulus Exit, Koo Says

http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=newsarchive&sid=a5682ThUSwY4

Bill

Scritto il 23 Ottobre 2009 at 08:43

U.S. Risks Japan-Like ‘Lost Decade’ on Stimulus Exit, Koo Says

http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=newsarchive&sid=a5682ThUSwY4

Bill

Scritto il 23 Ottobre 2009 at 08:43

U.S. Risks Japan-Like ‘Lost Decade’ on Stimulus Exit, Koo Says

http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=newsarchive&sid=a5682ThUSwY4

Bill

utente anonimo
Scritto il 23 Ottobre 2009 at 08:59

Scusate ma chiudo la piccola polemica che ho iniziato.

Per Lallix: Non driblo la questione insider. E’ solo che è semplicemente un tassello tra altri mille. Ed oggettivamente dobbiamo spostare il ragionamento a più alti livelli se vogliamo fare chiarezza. Ovvio che l’insider non è da fare. Ma il pensarlo, pensare cioè al fatto che non è morale, non risolve la situazione. La gente va messa in gattabuia.

Per Luigiza: nel 2004 ho smontato la società di produzione che gestivo, licenziando, perchè già da un paio di anni l’economia si stava incrinando. Avrei potuto continuare ma non ci sarebbero state le condizioni sufficienti. Per esperienza ti posso dire che gli operai, completamente ignari, sottoscrivono fondi su consiglio del loro patronato. Per cui vedi, si fidano del loro tutore del cuore, quello che nell’immaginario vuole il loro bene, e alla fine vengono pugnalati proprio da loro, dai sindacati. E questo è profondamente scorretto.

Mi definisco un misantropo proprio perchè la cattiveria umana mi irrita. Sono corretto nella mia vita fino al limite della decenza (di più ti chiudono in manicomio). Vivo semplicemente e con un tenore di vita ben al di sotto di quello che potrei; dato che la felicità è derivata dal non volere gli oggetti e non certo dal possederli.

Solo una cosa. Per capire la verità dell’animo umano non concentratevi sui grandi temi ma guardate alle piccole cose. Verificate quanti dei vostri amici hanno mai preso impegni tangibili verso i bisognosi, gli handicappati, i bambini orfani, il vicino di casa, quello della porta accanto. Quando andate in qualche centro commerciale verificate i parcheggi riservati ai disabili e controllate quante auto li parcheggiate hanno il permesso di farlo e ferificateVi quante volte vi siete presi la briga di denunciare il fatto.

Il fatto è che vogliamo risolvere i grandi temi senza risolvere i piccoli problemi della quotidianità, ci piace parlare di grandi temi ma glissiamo tragicamente sul piccolo impegno quotidiano che tutti potremmo svolgere. Poi quando avremo messo i puntini sulle i, riguardo ai parcheggi dei disabili, quando cioè avremo preso per le orecchie il vigile dicendogli di aprire gli occhi e fare il proprio dovere (quello per cui lo paghiamo), poi dicevo, possiamo salire ed occuparci dell’assessore e poi del sindaco e via così.

La sostanza è che siamo NOI che dobbiamo iniziare, dal basso, la rivoluzione. Noi, che dal basso, dobbiamo costruire la società civile moderna. Noi cha dalle parole dobbiamo passare ai fatti.

E la proposta è: cominciamo a denunciare chi pargeggia l’auto senza permesso nel posto dei disabili. Ma però, prendiamoci la briga di perdere il tempo necessario per assicurarci che il trasgressore venga punito. Questo è il primo passo ed è una proposta concreta, non chiacchiere.

unTrader

utente anonimo
Scritto il 23 Ottobre 2009 at 10:33

Due pensieri:

Per Il Compasso: è ovvio che gli abitanti di regioni storicamente povere, sottosvipuppate ed arretrate vogliano il loro posto al sole, il problema è come, in che modo. Se tenteranno di farlo nel modo scelto dagli occidentali, questo pianeta è kaputt, finito. E poi, non c’e’ semplicemente l’energia per farlo. Non importa l’ampiezza delle riserve teoriche, quello che conta è la loro resa (energetica, economica, ambientale). La tragedia di questo nuovo millennio è che miliardi di esseri umani ora sognano un illusorio riscatto attraverso il percorso suicida, prettamente occidentale, del consumismo.

Per Il Trader: quello che dicei nell’ultimo post è sacrosanto. Non si puo’ cambiare le cose grandi e lontane se si trascurano quelle piccole e vicine. La prima cosa da fare è togliersi la cappa di piombo dal cervello, una cappa generata da questa vita frenetica, dalla mancanza di tempo, dal bombardameto quotidiano di stimoli a fare questo e quello, ad avere questo e quello. E’ una forma di disintossicazione, faticosa e dolorosa. E’ per questo che è difficile fare piccole cose concrete e facile parlare di grandi cose lontane. La seconda non costa molta fatica e restituisce compiaciute gratificazioni, ci si sente migliori senza troppo sforzo.

Saluti
Phitio

Scritto il 23 Ottobre 2009 at 11:09

"…..La sostanza è che siamo NOI che dobbiamo iniziare, dal basso, la rivoluzione. Noi, che dal basso, dobbiamo costruire la società civile moderna. Noi che dalle parole dobbiamo passare ai fatti……"


Grazie…….ci si sente meno soli! Molti in questo blog lo hanno compreso, ed è lo stesso motivo per cui dico a tutti coloro che vorrebbero che l’esperienza di Icebergfinanza innondasse il mondo intero.

Prima cambiamo noi stessi, nella quotidianità, contaminando, sorprendendo, cercando di stupire gli altri, senza attenderci nulla e poi solo allora saremo pronti per una rivoluzione, insieme!

Andrea

Scritto il 23 Ottobre 2009 at 11:55

 Ciao Natalino,

condivido quello che dici,occorre agire, ma sottolineo che Pregare per ringraziare è doveroso ma Domandare senza mai stancarsi è necessario.

Inoltre, fammi dire quello che penso: non c’è Azione più potente della Preghiera peccato che ci Credono in pochi, inoltre dopo aver pregato ti si apre il cervello e "nascono" idee nascoste che prima (di aver pregato)  non si possedevano.

Parlo per esperienza diretta: Chiedi a Cristo,Prega,Credici profondamente e vedrai che ti troverai la strada spianata e quello che ti pareva impossibile diventa realizzabile.

Occorre certamente agire agire agire ma, farlo dopo aver Pregato, credetemi, è un’altra cosa e ci si ritrova con un’energia che prima della preghiera non si aveva.

Ora non vi stanco più,non voglio convincere nessuno,voglio solo fare parte a tutti Voi cari compagni di viaggio, delle mie esperienze di vecchia nonna.

Di nuovo buona giornata a tutti.

utente anonimo
Scritto il 23 Ottobre 2009 at 12:22

Ciao DORF #38-39 sempre un "piacere" leggerti, al mio post precedente mi ero scordato di scrivere: moneta di proprietà del Portatore oltre che del popolo.

SD

P.S. Quella famosa lettera l’ho spedita, ma per il momento non vedo dei risultati pratici; si vede che quel Signore Ill.mo ha paura di perdere i suoi risparmi hehehe.

utente anonimo
Scritto il 23 Ottobre 2009 at 12:33

x il compasso,
dove hai letto ke i giovani ritornano a coltivare la terra…
nel giornale propagandistico della lega ????
ma dai….
le azieda agricole sono calate, l’anno scorso., del 3%come da 1 20ennio  a sta parte.
i prezzi agricoli sono ritornati a valori del 1980.
la terra coltivata in italia sta diminuendo costantemente .. e nn solo xkè viene destinata ad altri usi.
io e molti altri nella mia zona ci hanno rimesso l’anno scorso….ma proprio speso piu soldi di quelli ricavati …anke se gran parte del lavoro mio e delle mecchine nn lo metto in conto.
sembra strano ke nelle crisi il primo a subire sia il settore primario….che produce alimenti necessari.
se pensi ke uno possa coltivare un orto e vivire ….come fa a pagarsi anke solo luce acqua riscaldamento (se si vive come nelmedioevo)…. e volesse anke solo una moto e un riparo x darmire ….tasse imposte ecc..
senza nemmeno pensare a stili di vita odierni..
poi se dovesse acquistarla la terra costa piu dei diamanti…
se la vuole in affitto dove va a trovare i soldi .
e hai mai provato a kiedere quanto costa un trattore o un aratro

solo ki nn sa puo credere a ste cose

maat

Scritto il 23 Ottobre 2009 at 12:41

 Ciaoo Maat,
 
 vieni ad Assisi e scambieremo alcune opinioni e progetti in via di approvazione  per ridare fiato alla agricoltura italiana.

io ci credo …………
ciao a tutti

utente anonimo
Scritto il 23 Ottobre 2009 at 14:41

x SD:
moneta di proprietà del Portatore oltre che del popolo.

C’è une bella differenza, magari mettiamoci anche moneta che valga qualcosa intrinsecamente, e cosi finalemnte la moneta servirà a misurare il lavoro correttamente. Presente il metro campione ?
http://it.wikipedia.org/wiki/Metro
La moneta DOVREBBE essere questo.
Solo che adesso sto metro lo allungano e accorciano a piacimenti, chi lo comanda.

x Untrader...
Sei un grande.
Rimani qua nel blog.

Crisalide

Scritto il 23 Ottobre 2009 at 14:42

"L’UNICA RIVOLUZIONE POSSIBILE E’ QUELLA INTERIORE"
(Tiziano Terzani)

"Lasciarsi contaminare dalle Emozioni"

"La Rivoluzione Insieme"

Scritto il 23 Ottobre 2009 at 14:57

(AGI) – Washington, 23 ott. – La Federal Reserve estendera’ il suo programma di ‘stress test’ del sistema bancario per assicurarsi che gli istituti di credito abbiano abbastanza capitale per affrontare le congiunture sfavorevoli. Lo ha dichiarato il presidente della banca centrale Usa, Ben Bernanke. Gli ‘stress test’ calcolano l’adeguatezza del capitale di una banca a resistere a un peggioramento del quadro economico. All’inizio dell’anno furono effettuati su 19 grandi banche Usa, ed emerse che 10 di esse avevano bisogno di rafforzare il proprio capitale. "Visto il successo di questa iniziativa – ha detto Bernanke, parlando ad una conferenza organizzata dalla Federal Reserve Bank di Boston – condurremo esami orizzontali piu’ frequenti, vasti e accurati, valutando sia i profili di rischio complessivi delle istituzioni cosi’ come i rischi specifici e le questioni legate alla gestioone dei rischi". Bernanke ha poi ricordato l’appello del Financial Stability Board per un rafforzamento dei requisiti di capitale delle societa’ finanziare, affermando che "sono necessarie altre misure per assicurarsi che tutti gli istituti di credito abbiano un capitale adeguato". –

Che motivo c’è per mettere in atto un’altra pagliacciata, visto che va tutto bene, che serve un’altro stress test dove il valutato suggerisce al professore il voto finale.

La loro deformazione mentale non consente di andare al di la dell’aumento della base patrimoniale degli istituti finanziari, che senso ha aumentare la base patrimoniale se non si mette un freno all’orgia dei derivati, alle speculazioni e ai VAR esplosivi di gran parte delle maggiori banche mondiali.

Il dato sulle abitazioni sarà una sorpresa!
 
Andrea

Scritto il 23 Ottobre 2009 at 15:31

Tutto come da copione! Gli incentivi e la garanzia sugli acconti oltre il 45 % delle vendite ) ha fatto volare le vendite di abitazioni esistenti, i pignoramenti hanno alimentato le svendite di ulteriori abitazioni 8 oltre il 30 % ) per la maggiori parte di fascia bassa.

Quando finiranno gli incentivi, se finiranno, vedremo come per quanto riguarda le auto, un Double Dip Housing Recession sia nelle vendite che nei prezzi.

Andrea

utente anonimo
Scritto il 23 Ottobre 2009 at 16:09

Ma gli investitori possono dormire sonni tranquilli, almeno stando alle previsioni di Bob Doll ( Ceo di BlackRock): una seconda recessione non e’ nell’aria. "Ci saranno momenti in cui il mercato fara’ fatica, ma ritengo che ci troviamo in un punto di miglioramento, lento ma evidente".

Scritto il 23 Ottobre 2009 at 16:30

E pensare che siamo di fronte al più imponente stimolo monetario e governativo della storia, ad ottobre abbiamo ancora questa situazione!

utente anonimo
Scritto il 23 Ottobre 2009 at 17:26

Per il commento #48 che si firma ‘una vecchia nonna’

Complimenti!
I suoi nipoti, se ne ha, sono molto fortunati.
Se come qualcuno disse: ‘il modo di esprimersi segue il modo di intendere’ lei ha compreso parecchio o perlomeno si muove nella giusta direzione.
Le auguro tutto il bene possibile, di cuore.

luigiza

Scritto il 23 Ottobre 2009 at 17:43

 Ciao Luigiza,

1° non darmi del lei che già sono vecchia di mio
2° i complimenti mi fanno sempre arrossire (ma via internet non lo vedete e mi va bene)
3° ai complimenti si deve sempre ringraziare e cercare di meritarli
4° vorrei conoscervi tutti ad Assisi,perché sono convinta che noi del veliero abbiamo un compito da svolgere e lo dobbiamo fare insieme e solo conoscendoci riusciremo a tradurre in Azione quello che Andrea ci ha insegnato.
5° di nipoti ne ho tre,due maschi e una bimba a cui voglio un mondo di bene e vorrei per loro un futuro normale,senza eccessi e possibilmente senza troppe sofferenze.
6° state tutti su di animo perché anche se le borse sprofonderanno finché abbiamo la salute e un poco di coraggio siamo tutti dei signori.
7° ringraziamo Dio di averci donato Andrea.
Buona serata a tutti,
Oggi ho già parlato troppo e sono contenta di vedere che non siete spariti tutti dopo i miei post.
Grazie Andrea!!!!! 

utente anonimo
Scritto il 23 Ottobre 2009 at 20:22

123

utente anonimo
Scritto il 23 Ottobre 2009 at 20:26

Una vedetta dall’occhio sveglio ha avvistato qualcosa e, con piacere, voglio condividere il suo pensiero con voi.

http://market-ticker.org/archives/1539-Possible-Credit-Dislocation-Be-Warned.html

Hokutojen

Scritto il 23 Ottobre 2009 at 20:47

Ovviamente di tratta di un rumor di un certo livello, ma sino a prova contraria resta sempre e solo un rumor. E’ interessante notare che è riportato in alcuni siti di alto livello e affidabilità, interessante inoltre notare che alcune informazioni sono attendibili ma di non facile verifica.

Inoltre nella parte conclusiva si ipotizza una piccola posizione long sul dollaro che testimonia la mia visione secondo la quale non appena arriva la seconda onda di rientro della crisi, tutti correranno a coprirsi di dollari.

Grazie! Andrea

utente anonimo
Scritto il 23 Ottobre 2009 at 21:06

New York Delays $959 Million Payment to Pension Fund

http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601087&sid=amBxRrZii1_Q

scusate il copia incolla

un saluto, raffaele

utente anonimo
Scritto il 23 Ottobre 2009 at 21:06

New York Delays $959 Million Payment to Pension Fund

http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601087&sid=amBxRrZii1_Q

scusate il copia incolla

un saluto, raffaele

utente anonimo
Scritto il 23 Ottobre 2009 at 21:06

New York Delays $959 Million Payment to Pension Fund

http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601087&sid=amBxRrZii1_Q

scusate il copia incolla

un saluto, raffaele

utente anonimo
Scritto il 23 Ottobre 2009 at 22:01

Per Maat #50 quello che scriverò vuole essere provocatorio e non si riferisce a tutta l’agricoltura ed alle zone agricole. Anche se in parte comprendo la situazione; io vivo in un piccolo paese e ho diversi amici che coltivano la terra.

Maat io lavoro 8 ore al giorno per 220-250 giorni all’anno per vivere (non per arricchirmi), un agricoltore con 15-20 ettari di terreno a monocultura quanto tempo "lavora"??? Invece di spendere tanti soldi in concimi e semi selezionati (dai Big-Truffa delle sementi) non è meglio fare a meno di seminare monocultura??? Oppure volete competere con le aziende agricole da milioni di ettari??
Non sarà il caso di cambiare il metodo e il tipo di coltura???

Sugli eventuali 15-20 ettari non riuscite a produrre cibo per la Vostra Famiglia?? Degli altri Fregatevene!!

Un saluto

SD

Scritto il 23 Ottobre 2009 at 22:54

SD

hai rotto cosa credi di essere l’unico che lavora!!!!

utente anonimo
Scritto il 23 Ottobre 2009 at 23:01

Il Cuculo #65 leggo con piacere che cominci a comprendere cosa stà accadendo…..cosa cova sotto la cenere.

SD

utente anonimo
Scritto il 24 Ottobre 2009 at 00:02

A "48",certo se la fede e’ speranza di vita la preghiera  e’ una potente medicina  che ci aiuta a guarire i ns.mali in qualsiasi situazione ci troviamo,pregare e’ ringraziare il Creatore che con il suo Grande Spirito veglia sempre su di noi.Un abbraccio , un bacetto al tuo nipotino e una carezza  al suo amico accanto.Ciao,complimenti  di cuore Natalino

utente anonimo
Scritto il 24 Ottobre 2009 at 00:25

Andrea ,ho un grande rispetto per quello che fai ma sopratutto per quello che sei.Oggi tribulo abbastanza  con la salute e il lavoro e vado avanti con un po’ di serenita’ e volonta’ ma con la bella stagione   ti vengo a trovare  perche’ desidero stringere la mano a un vero galantuomo.Ciao Natalino

utente anonimo
Scritto il 24 Ottobre 2009 at 01:52

vorrei rispondere sia a SD che a crisalide se mi è permesso. si hai ragione. moneta proprietà del portatore. quindi VI posto delle cose. se avrete la voglia di leggere, scoprirete delle cose interessanti. specie i cattolici. un grande uomo, grande cattolico. GIACINTO AURITI. sputtanato con disprezzo ora che è morto da alcuni di voi in questo blog. che non si può difendere. dare del pazzo a uno che voleva salvarvi dal cappio al collo che avete. cioè l’usura dei banchieri che vi stanno ci stanno strangolando tutti. senza pietà. senza cuore. senza anima. non l’hanno mai avuta. leggete qui. http://www.simec.org/notizie-essenziali/146-la-quarta-funzione-costituzionale-dello-stato —– eppoi la moneta al popolo. http://www.simec.org/notizie-essenziali/51-moneta-al-popolo—-
per chi parla di metro. ecco qui. che la moneta è misura del valore per convenzione (come ogni unità di misura) ; – che la moneta ha la qualità del valore perché misura i beni economici e come ogni unità di misura ha necessariamente la qualità corrispondente all’ oggetto da misurare (esempio il metro ha la qualità della lunghezza perché misura la lunghezza ) ; – che le banche centrali emettono la moneta prestando il dovuto, trasformando i popoli da proprietari in debitori del proprio denaro; però bisogna leggere tutto l’articolo x capire. solo la teoria di auriti ci può salvare. non volete fare cosi? bene. saremo tutti poveri in canna. e dovremo sbavare ed elemosinare dai nostri politicucci venduti stravenduti ai banchieri. i veri padroni del mondo. io vi ho già detto anzi mi sono solo permesso di darvi 2 consigli sul come fare x tentare di abbattere questo sistema demenziale e ladresco. ma non volete farlo. bene pace amen. w la schiavitù. bye DORF

utente anonimo
Scritto il 24 Ottobre 2009 at 07:06

divertente, la finanza è una cosa da cervelloni? Allora i biscazzieri sono dei geni. Cos’è la finanza se non un’immenso casinò? Con il grande vantaggio che questo banco guarda le carte prima di distribuirle, se perde non usa soldi suoi, e cambia le regole in corso. Facile vincere così. Sono solo dei pagliacci che sanno di poter contare su una massa di cog….i che non sa neppure leggere, arroganti che approfittano dell’avidità umana, la qual cosa mi starebbe anche bene, se non fosse che ci van di mezzo anche altri che non c’entrano.
Ru

Scritto il 24 Ottobre 2009 at 07:52

Ru condivido…condivido…
Parliamo…parliamo pure…di deflazione e inflazione (e non mi riferisco al Capitano, la cui Visione è sempre molto ampia e va oltre)…di luminari analisti finanziari…
E noi siamo fortunati a poter permetterci di parlare di queste cose…
 
Ma non vi accorgete che sono minati alcuni diritti fondamentali universali civili!
 
Basto un clic a portata di mouse e non siamo più “padroni” nemmeno della nostra salute.
 
Dovrebbero essere scolpite nella nostra mente, ma non solo nella nostra,queste parole:
“Inflazione o deflazione, cambiano il corso dei cicli economici, possono travolgere la vita economica di un paese, possono travolgere la vita di una persona, di una famiglia e allora la filosofia lascia il tempo che trova…”
 
Ogni cosa lascia il tempo che trova…perché la realtà, quella vera è un’altra!
oltre i catastrofismi, oltre gli ottimismi di maniera!, oltre una trend line ribassista o rialzista.
 
Dov’è la tanto legge in protezione del risparmio dov’è??! Qualcosa è stato fatto…qualcosa è meglio di niente si dice…
E…in templi biblici…nessuno che “lavori sul tempo”…nessuno!
Ma è poco, troppo poco a scala globale, planetaria??
e la capacità lavorativa…e la capacità di risparmio?
Un lavoro minacciato su ogni fronte e ad ogni livello, ma se ne parla poco o non se ne parla affatto” comodo! Molto comodo!
Per ricevere attenzione o si è “ridotti” ad andare sui tetti…o su gru.. o minacciare il suicidio!
Tutte queste azioni non Vi dicono nulla!
 Ah! Si…Scusate le osservazioni fuori luogo…è solo un piccolo particolare…
la realtà quella vera…è quella della Borsa!
Ah! è vero la borsa!! La borsa che rialzo spettacolare!
Diciamolo a Loro! Domani potrebbe toccare a me o a Voi! Tutte le nostre azione su cosa si fondano!?
 
 
Su cosa pensiamo di costruire il domani!
Non certo sull’operazione speculativa di borsa…
Nessuno risponde degli errori commessi…nessuno!
Ci gloriamo di rialzi di borsa a due cifre…
Bhe! Avremo compreso poco di come funzionano i mercati, bhua! mi viene da ridere i mercati !!!
Il mercato, quello vero è morto da un pezzo…
Chiamiamola con il suo nome “orgia venale”…
Ma abbiamo compreso meno…ma molto, molto meno, come funzionano le cose fuori…come funziona il Vero…Vero lavoro!!
E mi interessa molto poco su quale comoda poltrona siete seduti!!
Come siamo ridotti…a parassiti acefali!?
Mi sta venendo un “travaso di bile”!!
 
Valentina
 
p.s. Volere una Banca…una vera Banca, che non sia un’eccezione ma la regola..la regola!!che faccia ciò per cui è nata, che non si diletti in astruse, sterile alchimie finanziare, che non abbia il sogno egoico di “moltiplicare i pani e pesci dal nulla”
secondo Voi è un’utopia o dovrebbe essere un diritto!??
Non siete stanchi di bolle che fagocitano le nostre esistenze!
Ammaliati perennemente dall’effimero, cosa pensiamo di fare!?
Forse è necessario e urgente che qualcosa cominci a cambiare!!
Non far finta di farlo…
C A M B I A R E

P.s 2 Buon Divertimento a chi pensa di divertirsi, ci saranno anche degli  “illuminati immortali”…ma non illudetevi…primo o poi facciamo tutti  la stessa fine …Tutti!!
 

 

utente anonimo
Scritto il 24 Ottobre 2009 at 08:12

caro SD
leggo tanti tuoi commenti..nn solo quelli ke riguardano me o il mio settore………….
mi sei anke simpatico,
ma scusa , io dico sempre quello ke penso, nn ti voglo offendere…..
ma ogni volta ke ti leggo dico : ma cosa stai dicendo, ma ti sei informato prima…boh.
nn voglio annoiare nessuno tornando al precente discorso…
voglio solo farti notare 1 cosa; se tu pensi alla terra come maniera x farti trovare la cena e il pranzo (avere cioè la patata x il pranzo e il pomodoro x la cena) sei fuori……………..nn si ritorna a livelli dell’ homo sapiens.
x il magiare, ke compro ank’io al supermarket x 80% , mi escono si e no  il 10% delle mie spese……. x il resto ci vogliono DANARI.
tu nn ce l’hai una macchina, l’affitto, le tasse, i canoni, l’autobus x mandare a scuola i figli, il vestiario, i libri, il telefono , l’acqua , la luce, il gas, le visite mediche, il dentista, ecc.. ecc..
senza contare ferie ke nn ho mai fatto ..cene ke nn ho mai fatto e spese da tutti considerate  normali.
allora ti dico o parliamo di cose concrete….e allora possiamo confrontarci……o  vuoi fare "voli pindarici" e qui nn voglio seguirti

maat

 

Scritto il 24 Ottobre 2009 at 08:59

SD

come tutti vivi il tuo personale solipsismo, il tuo mi sembra particolarmente scollegato dalla la realtà, quasi monadico

Scritto il 24 Ottobre 2009 at 11:56

 AAA – Ho un’azienda agricola di 25 ettari, sono disposto a coltivare qualsiasi cosa a chi mi paga le spese di coltivazione + 5euro/ora per la mia mano d’opera.
Emilio.

Scritto il 24 Ottobre 2009 at 12:32

Emilio,

rispetto ai prezzi l consumo che divisore potrebbe essere accettabile?

ciao

utente anonimo
Scritto il 24 Ottobre 2009 at 12:49

Visto che sono una persona di "poche parole" anche perchè non sono portato per la scrittura, cercherò di rispondere a Maat e Il Cuculo.

Per Maat #72 leggendo il tuo post mi sembra quasi di parlare con un caro amico….che possiede terra ed alleva maiali; è da anni che questo mio amico si lamenta che guadagna sempre meno e non c’è la fà più ad andare avanti (e non ha figli!!!) ma continua ad allevare sti porci di maiali. Con il mio amico abbiamo discusso per intere serate di questo problema. La risposta al tuo post c’è l’avrei, ma non ci conosciamo e forse ti potresti offendere….il mio amico ormai non si offende più hehehe.

Per Il Cuculo #73 ri-leggo con ri-piacere che sei arguto e qualcosa l’hai capita dai miei post. Il punto è che quello che tu ritieni che sia scollegato dalla realtà….invece è reale…molto reale. Tutto è relativo alla propria sfera di vita!!!! (compreso il mio punto di vista)

Buona domenica

SD

utente anonimo
Scritto il 24 Ottobre 2009 at 13:10

Andrea,
John Mauldin nell’ultima newsletter sposa la tua tesi.
Sono sempre stato titubante, pero’ ultimamente sono sempre più convinto che hai ragione tu.
Inflazione, riparliamone tra qualche anno.
Matteo.

Scritto il 24 Ottobre 2009 at 15:44

Bank Name

City

State

CERT #

Closing Date

Updated Date

First DuPage Bank
Westmont
IL
35038
October 23, 2009
October 23, 2009

Riverview Community Bank
Otsego
MN
57525
October 23, 2009
October 23, 2009

Bank of Elmwood
Racine
WI
18321
October 23, 2009
October 23, 2009

Flagship National Bank
Bradenton
FL
35044
October 23, 2009
October 23, 2009

Hillcrest Bank Florida
Naples
FL
58336
October 23, 2009
October 23, 2009

American United Bank
Lawrenceville
GA
57794
October 23, 2009
October 23, 2009

Partners Bank
Naples
FL
57959
October 23, 2009
October 23, 2009

Sette nuove banche fallite in una sola settimana, per un totale di un miliardo e 163 milioni di attivi e poco più di un miliardo di depositi…….in attesa del fallimento di CIT Group…….ouch!

Scritto il 24 Ottobre 2009 at 15:44

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Sette nuove banche fallite in una sola settimana, per un totale di un miliardo e 163 milioni di attivi e poco più di un miliardo di depositi…….in attesa del fallimento di CIT Group…….ouch!

Scritto il 24 Ottobre 2009 at 15:44

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Sette nuove banche fallite in una sola settimana, per un totale di un miliardo e 163 milioni di attivi e poco più di un miliardo di depositi…….in attesa del fallimento di CIT Group…….ouch!

Scritto il 24 Ottobre 2009 at 17:21

SD

se vuoi discutere sarà utile che tu mostri maggiore rispetto per le opinioni degli altri.
diversamente puoi, come fanno molti, lasciare autoreferenziali (e poco comprensibili) epigrammi nell’ etere digitale

utente anonimo
Scritto il 24 Ottobre 2009 at 17:38

Com’è possibile non vedere che c’è una fuga dalle monete che discende direttamente dal salvataggio del sistema con immissione di liquidità eccessiva e di aiuti statali che creano indebitamento insostenibile.
A marzo si temeva il crollo del sistema finanziario ora invece si teme il crollo delle monete che mai come ora sono solamente carta (specialmente il dollaro) e ritorna sugli assets fisici (azioni di aziende solide, materie prime, petrolio ed oro)
Il mercato va semplicemente guardato ed…ascoltato.
Cosa contano deflazione od inflazione di fronte ad un default-consolidamento del debito pubblico?
Aprite gli occhi!

Scritto il 24 Ottobre 2009 at 17:50

Mi sa che non siamo poi così distanti unTrader.

Personalmente sono passato da vendere cristiani alle aziende e tagliare aree non più redditizie a fare altri lavori, , commercializzare "risorse umane" non faceva per me, non avevo il pelo giusto sullo stomaco, ho cambiato, guadagno mooolto meno ma almeno dormo felice.
Ho cambiato le mie abitudini ed i miei comportamenti con le persone: da oggetti a esseri umani, ho iniziato a rispettare la signora delle pulizie invece che etichettarla con il suo ruolo.
Ho cambiato i miei consumi e moltissime mie abitudini, sia per scelta che per necessità e mi sono reso conto che sto meglio non sentendomi uno sfigato perchè non ho questo o quell’oggetto.
Ci sono voluti anni e scelte difficili, ora sto tentando di ributtarmi nel mondo dell’informazione perchè la mia ignoranza iniziava a spaventarmi.
Concordo appieno con te che è molto più facile sistemare il mondo con un bicchiere in mano o attraverso una tastiera che impegnarsi direttamente in qualcosa di concreto, ma i cambiamenti sono fatti di piccoli passi, spero che questi piccoli passi mi possano portare ad essere utile anche alla vicina, a chi ha bisogno, quello che mi rincuora è che forse ho preso il sentiero giusto…ops la rotta giusta 😉

"Continueremo a imporre la nostra Civiltà ai popoli che vivono nelle tenebre, o la smetteremo per un po’ e li faremo respirare, quei poveracci? Andremo avanti, lancia in resta, nella nostra maniera antica? Oppure ci daremo una calmata, ci metteremo seduti e ci ragioneremo un poì su, prima" Mark Twain

Scritto il 24 Ottobre 2009 at 19:49

Chi parla di default pubblico, non conosce la storia o non sa cosa dire. Gli occhi sono aperti in tutt’altra direzione!

Andrea

Scritto il 24 Ottobre 2009 at 19:55

 X IlCuculo
In azienda coltivo foraggio e mais che vendo ad aziende zootecniche della zona. Ti posso dire che quest’anno del mais ho incassato 9 euro/q.le sufficienti a pagare circa metà delle spese sostenute.
Avendo allevato vacche da latte fino a tre anni fa posso affermare che il latte dovrebbe avere un prezzo alla stalla di almeno 40 cent./litro a fronte dei 30 centesimi percepiti oggi.
Ho costruito la stalla nel 1980 – costo del prefabbricato 22000 lire/mq, prezzo del latte 380 lire/l. –
nel 2001 ho ampliato la stalla – costo del prefabbricato 140000 lire/mq, prezzo del latte 720 lire/l.-
Speravo che si fosse toccato il fondo ( frase ancora di moda ) ma, dopo aver chiuso la stalla, purtroppo non per fattori economici, mi ritrovo a dover decidere se seminare o lasciare i terreni incolti e limitarmi a coltivare l’orticello ad uso familiare cercando di risolvere in altro modo il problema delle spese giustamente elencate da maat #72.
Ciao

utente anonimo
Scritto il 24 Ottobre 2009 at 20:14

Andrea, se questa  è veramente la madre  di tutte le crisi  siamo solo all’inizio. Quando ho visto questo grafico mi sono venuti i  brividi.
Matteo

utente anonimo
Scritto il 24 Ottobre 2009 at 20:15

utente anonimo
Scritto il 24 Ottobre 2009 at 20:15

utente anonimo
Scritto il 24 Ottobre 2009 at 20:15

utente anonimo
Scritto il 24 Ottobre 2009 at 20:17

Ma come cavolo si postano  le immagini !!!!

http://1.bp.blogspot.com/_pMscxxELHEg/SmNKl6fMREI/AAAAAAAAF2o/fKXAbMZ0cY4/s1600-h/FDICBankFailures3.jpg

Scritto il 24 Ottobre 2009 at 21:06

 anonimo 86, per inserire immagini, clicca sull’immagine che quindi si apre in un’altra finestra,poi col tasto destro del mouse cerchi la url dell’immagine fai copia url e ti posizioni sulla finestra commenti,quindi clicchi sull’icona vicino alla faccina sorridente e incolli la url nella finestra che ti appare,confermi ed è fatta

Scritto il 24 Ottobre 2009 at 21:24

  EHEHEH!!! L’IMMAGINE ERA UN POCO GRANDE

Grazie Natalino, c’è sofferenza nelle tue parole, se non ti offendi questa sera pregherò anche per te.

Valentinaaaa cosa ti è successo??? Certamente ti hanno calpestato un po’ più del solito, quindi la tua reazione, giusto ….quando ci vuole ci vuole.
Pensa che mia figlia giovedì sera, guardando volutamente Anno Zero  era come te e mi ha detto: ancora un poco e scendo in piazza anch’io…Non se ne può più a vedere tanta sofferenza, tanta ingiustizia, tanta sporcizia dentro il cuore degli uomini (e delle donne)
Coraggio occorre sapersi indignare e reagire e con le dovute maniere ci riusciremo…..piccoli passi e dal basso.
un abbraccio a te ed un saluto a R.

Faccio dinuovo un appello a Maat ed anche a Scovazza ,per favore venite ad Assisi  parleremo anche di agricoltura,lunedi Barrai sul suo blog farà un appello a tutti gli agricoltori interessati a non mollare ma a cavare un degno reddito dalle loro fatiche.
Sono figlia di contadini e vi capisco e capisco le vostre fatiche ed il frutto del vostro lavoro sempre esposto al capriccio delle stagioni.
Dobbiamo organizzarci  anche se a piccoli passi .

Un abbraccio a tutti ed uno particolare ad Andrea ed alla sua famiglia che sopporta tutta questa ciurma che lo distoglie da loro.

Buona domenica

Scritto il 24 Ottobre 2009 at 21:32

Emilio, Maat,  chi non vive la realtà agroalimentare non riesce a capirci molto, di fato sono anni che sentiamo dire che i prezzi ala produzione non coprono i costi, se così fosse non esisterebbe più l’agricoltura… però ci sono le sovvenzioni… ovvero soldi dei contribueni che però pagano anche cari i prodotti alimentari.
E’ evidente che qualcosa non va, ci spiegate qualcosa?

grazie

I PRODUTTORI VOGLIONO PREZZI NON SOVVENZIONI
La decisione del Consiglio agricolo dell’UE del 19 ottobre di concedere 280 milioni di euro ai produttori lattiero-caseari,  senza attuare tutte le misure strutturali non risolverà la crisi: non ridurrà le eccedenze, né aumenterà il prezzo del latte, né darà speranza ai produttori di latte. Questo il commento di Via Campesina Europa dopo la riunione del 19 ottobre. Via Campesina continua: “ Questo "contributo della Commissione per porre un termine alle manifestazioni per le strade …. ", Citando la signora Fischer Boel ieri, punta a far pagare ai contribuenti gli errori della politica attuale.  Tale somma di 280 milioni che sarà distribuita in proporzione alla quota per produttore, rafforzerà la disuguaglianza tra paesi, aree e produttori. L’industria lattiero-casearia e della grande distribuzione continuerà a raccogliere notevoli vantaggi: la sovrapproduzione strutturale viene mantenuta – e quindi anche i prezzi bassi per i produttori.  Questo è un brutto segno per il futuro dibattito sul futuro bilancio dell’UE e della PAC.  La Commissione e il Consiglio dovrebbero seguire le raccomandazioni della Corte dei Conti dell’UE. Nella sua relazione del 15 ottobre, si "conclude che le quote latte limitato la produzione in modo efficace, ma che il loro livello ha dimostrato un tempo troppo elevato rispetto alla capacità del mercato di assorbire le eccedenze" .2 E ‘quello che noi diciamo da tempo. "La Commissione e gli Stati membri dovrebbero pertanto concentrarsi principalmente sul soddisfacimento delle esigenze del mercato interno europeo, e anche sulla produzione di formaggi e altri prodotti ad alto valore aggiunto che possono essere esportati senza l’assistenza di bilancio". La Corte consolida così la richiesta del Coordinamento Europeo Via Campesina ed dell’Europee Milk Board di eliminare le sovvenzioni all’esportazione.  La Corte accoglie favorevolmente anche la nostra richiesta di trasparenza dei prezzi lungo la filiera lattiero-casearia. Il Consiglio e la Commissione non possono più ignorare la necessità di una legittimazione della politica sul latte espressa dalla Corte dei conti”. (Via Campesina)

Scritto il 24 Ottobre 2009 at 22:00

 Caro Il Cuculo,
dico la mia prima di chiudere e domani leggerò le risposte dei "nostri" agricoltori.

1° nell’ortofruttta la causa di tutti i mali è la grande distribuzione,
2° nell’allevamento carni stessa cosa
3° nelle mucche da latte uno schifo ancora più grande perchè le quote latte le possedevano coloro che avevano ubicato le stalle anche in Piazza Navona pur di ottenere le quote da Bruxelles che poi vendevano a livello di diritto a produrre latte.
E’ la storia dei contingenti tariffari di parecchi settori ………una lunga storia che vi racconterò
Tutti i nostri guai vengo da Bruxelles e dai regolamenti europei,dai contingentamenti,da aiuti PAC distribuiti a pioggia e alleggeriti dalle associazioni di categoria prima fra tutte la coldiretti.
5° Ultima beffa, le cooperative, che hanno succhiato quel poco sangue che aziende agricole del centro e del sud avevano ancora.
6° L’agricoltore non ha tempo di seguire il suo prodotto perchè deve curarsi dei campi e del raccolto,qualcuno a valle prima di mettere al consumo questo raccolto se ne deve occupare ma lo dove fare ONESTAMENTE senza costruire delle cattedrali che costa poi mantenere, ci voglio strutture snelle, tante strutture snelle sparse sul territorio nazionale.
La ciliegina sulla torta l’ingresso a maggio del 2005 di polonia e altre nazioni dell’est quindi nel 2007 con la Romania  che ha portato la Ue a 27.
Come possono competere i nostri agricoltori competere con i prodotti della filiera agroalimentare dei paesi dell’est??
Ovvio che non possono.
8°Ho letto un libro nel 2000 "Nuovo disordine mondiale" che mi ha anticipato quello che oggi stiamo vivendo e c’è anche di peggio che ci aspetta, la volontà dell’elite di affamarci e di portare ad una riduzione della popolazione mondiale.
Ma se ci attrezziamo,la terra c’è ancora, occorre continuare a coltivarla perchè se  si produce di meno sicuramete ci sarà un innescamento di rialzo di prezzi, è automatico su ogni mercato,dobbiamo impedirlo,incanalando le merci in giusta maniera, facendo sì che gli agricoltori abbiano il loro giusto vantaggio.
9° Venite ad Assisi e vi racconteremo un sacco di idee che sono in gestazione ed in corso di approvazione(nella nostra zona) e che contiamo di mettere a disposizione di tutti coloro che ci crederanno, ci  stiamo studiando e lavorando da un anno circa ed ormai il grosso del lavoro è fatto si tratta di spiegarlo ad altri e di raccogliere altri "uomini e donne di buona volontà" sul territorio nazionale.
Ci sono le condizioni di migliorare il profitto a chi produce e far risparmiare chi consuma,credeteci.
Dinuovo buona domenica a tutti.

utente anonimo
Scritto il 24 Ottobre 2009 at 22:36

Visto che sono online (dopo mi ritiro)  voglio augurare a CCP #90 che il progetto che stai arganizzando ti dia delle grandi soddisfazioni.

Scrivo non come agricoltore, ma come mini-coltivatore per esclusivo uso personale, ed anche se il risultato non copre i bisogni e probabilmente se acquistassi gli stessi prodotti mi costerebbe meno fatica…..non importa la soddisfazione di autoprodurmi una parte dei beni alimentari senza "sfruttare" il prossimo NON HA PREZZO.

Di nuovo Buona Domenica.

SD

Scritto il 24 Ottobre 2009 at 22:38

Grazie ccp,

come ho già scrtto alre volte questo blog , oltre a permetterci di prendere lezioni di macroeconomia da Andrea potrebbe avere la funzione di permettere a chi ha esperienza di un settore di spiegare agli altri come stanno veramente le cose uscendo dall’informazione "adattata" dei canali ufficiali.

L’agricoltura in quanto settore primario ci riguarda tutti da vicino per cui è massimamente utile fare chiarezza.

buona domenica

utente anonimo
Scritto il 25 Ottobre 2009 at 00:02

sempre detto che l’europa è una disgrazia….anche qui dentro tendono tutti ad essere politically correct

Scritto il 25 Ottobre 2009 at 07:04

 Le sovvenzioni sono un pugno nello stomaco anche per me. Quest’anno  non sono state sufficienti a coprire i costi ma in passato sono state la nostra unica fonte di reddito, detta cosi’ il cittadino che paga le tasse si sente derubato e fa sentire me un ladro o quantomeno un mantenuto. Non so che beneficio ci sia nel mantenere il prezzo del latte a 30 centesimi e far pagare le tasse per integrare il mio reddito , di sicuro preferirei un prezzo di 40 centesimi senza sovvenzioni. Se facciamo riferimento al mio #83 dove si vede il prezzo del prefabbricato aumentare di 7 volte e quello del latte meno di 2 abbiamo già riassunto molti problemi dell’agricoltura e se paghiamo la cassa integrazione a chi costruisce prefabbricati perchè il settore è in crisi nessuno si indigna.
Concordo con quanto detto da ccp12100 
Mi dispiace di non potervi incontrare ad Assisi.
Buona domenica.

Scritto il 25 Ottobre 2009 at 08:46

Emilio, Ccp,

capisco quello che scrivete, ma, relativamente ala cocorrenza di produttori dell Est Europa sono perplesso.

L’industria ha da molti anni dovuto affrontare la concorrenza di produttori a basso costo fino ad arrivre a confrontarsi con paesi del sud est asiatico dove sula voce manodopera metti 0 e fai prma.
Direi anzi che per tutta una serie di ragioni l’agroalimentare è più protetto, vuoi per la deperibilità vuoi per il rapporto tra valore trasportato e costi di trasporto, vuoi per la diffidenza a mangiare prodotti che vengono da lontano (quando lo si sa) rispetto a mettere un vestito od usare un elettrodomestico prodotto chissà dove.

Io credo che molte delle ricette che hanno salvato la parte industriale che (finora) si è salvata, possano essere traslate ed adattate nel mondo agricolo con buoni risultati, certo che richiede un profondo cambiamento di mentalità ed una visione imprenditoriale che, difficile da costruire nella piccola e media impresa industriale italiana può sembrare uno sforzo titanico per la parcellizzatissima agricoltura italiana, visto che, se on sbaglio la media Italiana è sotto i 10 ettari.

Scritto il 25 Ottobre 2009 at 09:23


"Terra tra le mani"

Sovranità alimentare
http://www.manitese.it/campagne/?page_id=278
 

Scritto il 25 Ottobre 2009 at 09:23


"Terra tra le mani"

Sovranità alimentare
http://www.manitese.it/campagne/?page_id=278
 

Scritto il 25 Ottobre 2009 at 09:23


"Terra tra le mani"

Sovranità alimentare
http://www.manitese.it/campagne/?page_id=278
 

Scritto il 25 Ottobre 2009 at 13:17

  X SD #91

Se produrre beni alimentari senza "sfruttare" il prossimo NON HA PREZZO  cosa ti trattiene dal farlo a tempo pieno??

Di nuovo buona domenica.

utente anonimo
Scritto il 25 Ottobre 2009 at 14:38

emilio….nn scandalizzarti se il settore primario è "aiutato" …
nn sono aiutati gli operai con la cassa integrazione , nn sono aiutate le banke, nn è aiutata la fiat, ,enti ,regioni ,………….
se mai confrontiamoci sugli aiuti . Io in totale con la mia piccola azienda , 11 ha , percepisco 2.300 € di sovvenzioni…… NN E’ QUESTO IL PROBLEMA.
la verità è ke nn siamo competitivi (ma nn solo in  italia con aziende di8-9ha di media.. ma anke in europa) rispetto a USA brasile australia russia canada argentina (bada bene ke anke qui hanno contributi anke superiori ai nostri) e allora dovremmo kiudere tutti.
OK chiudiamo………ma il settore agricolo è un settore STRATEGICO ..
dimmi tu se nn producessimo piu niente in europa…… fossimo in mano agli altri x il mangiare quotidiano…..
cosi  cercano di mantenerci in linea di galleggiamento.
ora questo ha funzionato finkè c’era la £ e quindi (svalutando) avevamo prezzi ke ci permettevano di guadagnare
adesso con l’€ , e con prezzi mondiali legati al $ dimmi tu..
LA REALTA’ come ha detto scovazza è ke senza mettere in conto la nostra manodopera e tante lavorazioni in questo momento nn riusciamo a coprire le spese vive.  CI RIMETTIAMO. e allora dirai tu xkè semini…?….
xkè abbiamo la speranza ke fra 1 anno le cose cambino (questo è di solito il tempo ke intercorre tra semina e raccolto) xkè a 56 anni ,io, nn saprei fare altro…. xkè gli investimenti (patrimonio zootecnico, impianti di vigneti , strutture aziendali ) hanno bisogno di diversi anni prima di entrare in produzione e quindi dobbiamo produrre anke in perdita se qualche anno va male  x nn perdere il patrimonio costruito.(x patrimonio intendo il valore del miglioramento genetico del bestiame e dei vitgni).

IN TUTTA SINCERTA’ la mia situazione mi direbbe di kiudere e vendere la terra (e forse dovrò farlo x la mia famiglia) ma sono tanto legato alla proprietà ke era di mio padre e di mio nonno ,  ke x me nn ha un valore commerciale ma sentimentale
ma questa è una situazione particolare.

torniamo al discorso precedente….oltre a tutto questo c’è un problema di speculazione.
quando 1 kg di pane ( ricordo ke con 1 kg. di farina con l’aggiunta di acqua si ottengono 1,15 kg di pane) costa 3-4 € ..e da 1 QL di farina noi prendiamo 12 €
abbiamo la farina di mais che adesso vale 9 € al QL xkè la vendiamo!…….
ma se dovessimo aver bisogno di paglia ke è in mano ai commercianti  vale 12€ ….paglia eh paglia.
allora dobbiamo pensare dove ci stanno portando.

la terra è sempre stata dei grandi proprietari terrieri ;c’è stata una parentes idemocratica dove anke i piccoli agricoltori ,nel dopoguerra,sono stati protagonisti ….. ma adesso è il momento del ritorno …… fra pochi anni noi dovremo vendere e sarà ancora in mano ai latifondisti

ci sono 1000 altri problemi …ma mi fermo qui

maat

Scritto il 25 Ottobre 2009 at 14:45

 X IlCuculo #95

Non penso di poter equiparare la mia azienda ad un’ industria, forse ad un piccolo artigiano e, da quello che sento, gli artigiani che devono subire la concorrenza asiatica non se la passano molto bene.
Per quanto riguarda i paesi dell’ Est Europa ho letto che in Romania ci sono un milione di aziende che allevano 1-2 vacche ciascuna quindi immagino le loro cascine sullo stile di quella pubblicata nel #94, che, per la cronaca, è la mia nel 1903 dove il bimbo in basso a destra è mio nonno e in stalla c’erano una decina di vacche.
Ora  bisogna capire se in Italia si vuole un’agricoltura di tipo industriale o in stile Est Europa, forse sono diventato troppo pessimista ma, nel uno o nel altro caso, mi sento tagliato fuori.

Ciao, Emilio.

Scritto il 25 Ottobre 2009 at 16:49

Maat condivido tutto quello che dici, in particolare l’attaccamento alla propria azienda: la mia famiglia coltiva i miei terreni dal 1872 !!
IlCuculo per quanto riguarda i costi di trasporto dei generi alimentari penso che per l’industria di trasformazione non ci sia molta differenza fra un trasporto Lombardia – Sicilia e  Romania/Polonia – Lombardia e il problema del basso valore trasportato viene risolto importando semi-lavorati come la cagliata invece del latte.
Fin qui ci siamo chiesti come fare a produrre a prezzi inferiori ora io mi chiedo e vi chiedo perchè devo produrre a questi prezzi per l’idraulico, il murature, l’elettricista o il meccanico che vengono in azienda mi fatturano 30 euro/ora per la mano d’opera? Se la vostra risposta è: " perchè altrimenti comprano prodotti polacchi " poi non scandalizzatevi se i miei terreni rimangono incolti.

utente anonimo
Scritto il 25 Ottobre 2009 at 16:59

Visto che non so cosa dire, lo ripeto:
il problema non è deflazione-inflazione (discussione peraltro assai bizzarra visto che oggi non si vede nè l’una nè l’altra), ma il tracollo delle monete-debito pubblico derivante dall’insensato tentativo di salvare la finanza (fed-bce) ed economia (aiuti statali) a tutti i costi.
Si salveranno solamente gli assets fisici compreso…gli immobili, alla lunga io credo che andrà così.

utente anonimo
Scritto il 25 Ottobre 2009 at 17:33

(2 parte asssts fisici)
mio nonno, che prima della guerra coi soldi in banca poteva comprare un’altra cascina e dopo la guerra con gli stessi soldi comprò un cavallo, era solito dire che quando cominciano a stampare troppi soldi è meglio aver qualcosa che non sia di…carta.

utente anonimo
Scritto il 25 Ottobre 2009 at 18:30

Ludwig Von Mises

"Non c’è modo di evitare il collasso finale di un boom indotto da un’espansione creditizia. La scelta è solo se la crisi debba avvenire prima come risultato dell’abbandono volontario di un’ulteriore espansione del debito o più tardi con la totale catastrofe del sistema monetario coinvolto"

(3 ed ultima parte)

utente anonimo
Scritto il 25 Ottobre 2009 at 22:21

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6399

consiglio la lettura CON MENTE APERTA

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