UNA LUCE IN FONDO AL TUNNEL: SOCIAL BUSINESS IL SOGNO DI YUNUS!

Scritto il alle 21:19 da icebergfinanza

Cari Compagni di Viaggio nei commenti di oggi ho sentito spesso parlare di ideologie, di sistemi economici, di comunismo, socialismo, di capitalismo, di libero mercato, ho ascoltato i Vostri pensieri, ho letto ogni considerazione.

Icebergfinanza è anche speranza, lacrima e sorriso, nessuna Apocalisse è alle porte, nessuna fine del mondo, vorrei sentire parlare di speranza, non chiedo certezze, non chiedo verità assolute, ma fiducia, fiducia in un’alternativa, in un mondo nuovo, fatto di uomini e donne che amano le cose semplici, cose semplici concrete, reali, non virtuali ed astratte, Mondi Alternativi.

E’ la fine di un mondo, la fine di un sistema, un sistema virtuale, un sistema che amava vivere sopra le righe, un mondo di eccessi, ogni istante della vita a leva, esponenziale, senza il tempo di riflettere. Un sistema che muore inevitabilmente lascia degli spazi, delle inquietudini, incertezze e timori, ricorda i suoi aspetti positivi, riflette su quelli negativi. 

Nessuno conosce il nostro futuro, possiamo solo immaginarlo, non ho certezze, non posseggo verità, ho solo avuto il coraggio di esplorare un mondo avviato verso il suo tramonto, ne ho evidenziato squilibri ed eccessi, sogno solo un’alternativa da dare ai miei figli ai nostri figli.

Lasciamo perdere i modelli del passato e proviamo a vedere il futuro con gli occhi di Muhammad Yunus, padre del Microcredito, provate a pronunciare la parola " SOCIAL BUSINESS " un modello, un nuovo tipo di concezione economica che come dice Yunus, mira alla realizzazione di obiettivi sociali anzichè alla massimizzazione del profitto.

" Non elemosina quindi,ne aiuti pubblici a pioggia, bensi una forma di iniziativa economica capace di attivare le dinamiche migliori del libero mercato, conciliandole con l’aspirazione a un mondo più umano, più giusto, più pulito." " Ci sono un mucchio di cose che l’economia di mercato riesce a fare straordinariamente bene. Se guardiamo i paesi di lunga tradizione capitalistica, sia europei sia americani, siamo subito colpiti dalla loro grande ricchezza. poi dalla grande capacità di innovazione tecnologica, dalle scoperte scientifiche e dalla generale crescita dell’istruzione e dal progresso sociale………ma comunque sia vediamo diffondersi ovunque un senso di delusione e i benefici di questo sviluppo non sono per tutti!

Il 94 % del reddito globale va al 40 % della popolazione mondiale mentre il restante 60 % ne riceve solo il 6 % con metà del mondo che deve vivere con due dollari al giorno e quasi un miliardo di persone addirittura con meno di un dollaro!

"Un mondo senza Povertà" ecco il libro di Yunus che consiglio a tutti coloro che amano i sogni, che amano la realtà,  un ‘alternativa, sento ancora quella mano sulla spalla che mi dice….." rilassati, nulla cambia, tutto è per sempre uguale " ed allora la brezza si alza e riempie ancor di più le vele del nostro veliero, le vele della speranza.

Per chi volesse approfondire resta un mio recente post dal titolo

SOCIAL_BUSINESS_o_CAPITALISMO RESPONSABILE!

Quando incominciai questo viaggio circa 20 mesi fà, scrissi questa frase nella presentazione del mio blog:

"ICEBERG perchè….solo la conoscenza e la consapevolezza dei potenziali pericoli finanziari e macroeconomici, unitamente alla conoscenza di un sistema economico alternativo integrabile che interagisce, permette delle scelte autonome e responsabili nella scelta di un investimento. Esiste inoltre un mondo sommerso di idee, di strumenti per concepire l’economia come un strumento che sostituisca la centralità del profitto con la centralità dell’Umanità e la sua evoluzione! "

Non solo parole quindi è Icebergfinanza, ma anche un’alternativa, che non viene da me ma da un mondo sommerso di uomini e donne che vivono da tempo questa alternativa, un nuovo orizzonte, una speranza reale.

Ecco il significato di ICEBERGSPERANZA non più ICEBERGFINANZA, un luce in fondo al tunnel per tutti coloro che giornalmente sognano l’unica città che l’Umanità quotidianamente visita. L’ UTOPIA di un mondo migliore da costruire innanzitutto da noi stessi, cambiando la nostra vita.

A domani con i nostri MONDI ALTERNATIVI, " Sobrietà, uno stile di Vita "

 

 

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9 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 24 Ottobre 2008 at 21:19

Bravo Andrea, constato che non ti sei smentito,oggi nei commenti tanta sfiducia,tanto pessimismo….troppo!!

Condivido pienamente il tuo post!
E’ la Speranza quella che ci deve accompagnare sempre,nella certezza che se lo vogliamo veramente lo avremo un mondo migliore ma,occorrerà veramente volerlo e combattere per ottenerlo!.
Grazie ancora Andrea.
Buonanotte!

Scritto il 24 Ottobre 2008 at 21:23

La Russia oggi è molto forte, in questi giorni noto un attacco mediatico, la Russia non dovrà ricevere danni enormi dalla crisi, e se dovesse ricevere danni per attacchi di speculatori dobbiamo solo augurare che non scoppi la terza guerra mondiale, la Russia ripeto se non riceve attacchi da parte di speculatori con il solo fine di destabilizzare il territorio non riceverà danni rilevanti dalla crisi, ma se per sbaglio attaccano in modo sporco l’impero Russo, prepariamoci ad un conflitto mondiale.

utente anonimo
Scritto il 24 Ottobre 2008 at 22:59

Danni Russia…ma sa la Gazprom gigante energetico langue in crisi di liquidita’ quando vedete oligarchi viaggiare in elicottero, comprere ville e team di calcio…provate a pensare che sono soldi sotratti a manutenzioni ed investimenti degli impianti…e rima o poi la produzione scende ! Non lasciatevi abbagliare dagli annunci la verita’ e’ altra !
Saluti
Massimo

Scritto il 24 Ottobre 2008 at 23:04

Per avere un mondo alternativo bisogna che ci riappropriamo di un diritto che ci è stato abilmente rubato.

Quando le persone potevano comprarsi un pezzetto di terreno e potevano da soli costruirsi la propria casa erano uomini liberi.

Poi lo stato ha tolto questo diritto ai cittadini aumentando sempre più la quantità di terreno agricolo necessaria per potersi costruire una propria casa, poi ha obbligato i cittadini a costruire solo avendo un permesso ed in zone scelte dalle amministrazioni.

Fino allora l’uomo era libero di costruire su un suo piccolo terreno di proprietà, iniziando con pochi soldi e completando la costruzione con altri risparmi che riusciva a mettere da parte.
Ho visto famiglie costruirsi sei appartamenti da soli, il sabato e la domenica nel giro di pochi anni.
Poi con la scusa di una urbanizzazione migliore, i comuni hanno creato aree edificabili ed hanno dato i permessi di costruire non alle famiglie, ma ai costruttori.

E questa è stata l’inizio della decadenza delle nostre società, ora non è più possibile costruirsi una casa da soli, senza avere già una grande quantità di denaro per comprare un terreno edificabile.

Si sarebbero potute urbanizzare grandi aree e dividere il terreno per i cittadini o per gruppi di cittadini per avere una maggiore densità abitativa.
Ed invece grandi aree espropriate dai comuni e/o comprate a prezzi di terreno agricolo da pochi costruttori, sono diventate magicamente zone edificabili, con indici di cubatura altissimi, per creare centinaia di zone dormitorio.
Quindi il diritto dei cittadini è passato ai costruttori, guarda caso sempre amici della politica, ma con quale danno per i cittadini?

Ora un appartamento in palazzina di 80 mq. (3 camere – bagno – cucina – balconi e posto auto) nella periferia di Roma (su terreno in concessione) costa dai 250.000 ai 300.000 Euro.
Vediamo quanto costerebbe se costruito da soli o con l’aiuto dei comuni direttamente ai cittadini:
per far questo ci viene in aiuto una bellissima iniziativa fatta a Milano dove dei terreni sono stati dati in concessione a dei cittadini che insieme e con l’aiuto retribuito di specialisti hanno costruito il loro condominio, con questa spesa: 80.000 Euro + 1000 ore di lavoro per ogni assegnatario di appartamento.

Vediamo le ore di lavoro a quanti mesi corrispondono: 1000 / 8 = 125 giorni lavorativi 125 / 22 = 5,7 mesi lavorativi, arrotondiamo a 6 mesi.
Quindi il costo complessivo dell’abitazione è: 80.000 + 20.000 Euro di urbanizzazione di zona = 120.000 Euro
Facciamo la differenza tra i due costi: 250.000 – 100.000 = 150.000 Euro

Per facilitare i conti ammettiamo che la persona che autocostruisce la propria casa e colui che acquista dal costruttore avessero da investire 0 Euro, in questo caso l’autocostruttore dovrà accendere un mutuo di 100.000 Euro, mentre il compratore dovrà accendere un mutuo in banca di 250.000 Euro.
il mutuo: 100.000 Euro al tasso fisso del 6% genera una rata di 1.500 Euro per 7 anni.
il mutuo: 250.000 Euro al tasso fisso del 6% genera una rata di 1.500 Euro per 30 anni.
Ipotizzando che le due persone guadagnino tutti e due 1.500 Euro mensili la persona che costruisce da solo la propria casa lavora 7 anni + 6 mesi, mentre chi la compra lavora 30 anni per avere la stessa abitazione.

Il costo effettivo finale nel primo caso sarà di: 1500 x 84 mesi (7 anni) = 126.000 Euro
Il costo effettivo finale nel primo caso sarà di: 1500 x 360 mesi (30 anni) = 540.000 Euro

Ora ognuno è libero di scegliere il proprio modo per arrivare a possedere una casa, ma perché allora ci viene negata la possibilità di autocostruircela da soli.

Perché sei uno schiavo di governi corrotti al servizio delle banche, che creano il denaro che ti prestano dal nulla, mentre se poi tu non riesci a restituirglielo si prendono il tuo bene reale, praticamente tu lavori (30 – 7) = 23 anni in più per pagarti una casa solo perché qualcuno abilmente ti ha tolto il diritto di costruirti o di farti costruire una casa per tuo conto.

Ribellatevi, costruitevi anche voi una vostra Ecolcity http://www.ecolcity.it

utente anonimo
Scritto il 25 Ottobre 2008 at 02:51

per4
Grande commento e molto molto interessante, grazie.
mm

utente anonimo
Scritto il 25 Ottobre 2008 at 07:09

bravo andrea,
quando tutti si davano alla frenesia e alla pazza gioia dei facili guadagni tu hai ammonito tutti e ci hai avvertito che tutto stava per cambiare.
adesso che tutti sono in preda al panico ci fai capire che la vita continua ,anche se forse in maniera un po diversa.
tu sai sempre comprendere l’essenza delle cose.
tu ci guiderai fuori da questo tsunami facendoci anche crescere.

adesso piu che mai tutti hanno bisogno di te.
piu di quando hai predetto la catastrofe adesso aspettiamo che tu ci dica quando torneranno i sorrisi
bye maat

utente anonimo
Scritto il 25 Ottobre 2008 at 08:36

Il mondo è un a torta chi ne mangia molto fa indigestione e sta male, chi non ne mangia si ribella anche con la violenza.
Per avere la pace è necessario che chi mangia molto rinunci all’eccesso in favore di chi non mangia, se questo non si realizzerà saranno guerre e distruzioni (leggi la storia).
Il limite dell’uomo sta nella domanda “….e lo devo cambiare io il mondo? ci devono pensare quelli che hanno responsabilità” e così delegando mette la sua vita in mano ad altri rinunciando alla sua libertà.
Ognuno la partita se la gioca in funzione della sua sensibilità.
Chi ha orecchie per intendere… e chi non le ha potrebbe essere accompagnato da quelli che le hanno…. dall’otorino!
25/10/2008

utente anonimo
Scritto il 25 Ottobre 2008 at 12:34

Purtroppo da un quadro di Goya ripropongo questa frase,vale sia per la guerra ma anche per l’economia ed altro:
IL SONNO DELLA RAGIONE GENERA MOSTRI

Musil

utente anonimo
Scritto il 27 Ottobre 2008 at 11:48

ciao Andrea è da tempo che non ci sentiamo , ma comunque ti leggo sempre, ogni giorno quando ho un momento libero.
parlando di Yunus mi è tornato alla mente questo momento vissuto alcuni anni fa, non in prima persona purtroppo, ma che comunque suscitò la mia attenzione all’epoca, e che fa parte di un progetto che l’istituzione per cui lavoro ancora sta portando avanti.
questo è il link, e se ti può interessare ti posso aggiornare su come si sta sviluppando l’iniziativa.
http://www.popolis.it/SezioneEspansa.aspx?EPID=1!0!0!500!24732!
Ciao
Giacomo

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