L' ABECEDARIO DELLA RECESSIONE! PINOCCHIO IN PRIMAVERA.

Scritto il alle 01:15 da icebergfinanza

Voltaire amava ricordare che “ se abbiamo bisogno di leggende, che queste leggende abbiano almeno l’emblema della verità! Mi piacciono le favole dei filosofi, rido di quelle dei bambini, odio quelle degli impostori!

Ebbene purtroppo non c’è nulla di cui poter ridere, da un luogo lontano, il paese dei mandorli in fiore, il vento ci porta il messaggio dell’ovvietà, la crisi peggiore degli ultimi cinquant’anni, aumentano di mese in mese gli anni, nessuno saprà per mesi la sua portata reale, ma tutto si potrà stabilizzare entro i primi mesi del 2009, guardo il cielo e sospiro, grazie di esistere Greenspan!

Ma torniamo per un attimo a parlare di cose serie, dei fondamentali di questa recessione, Abecedario della Recessione, si perchè la profondità o la superficialità di una recessione si identificano spesso con delle lettere, V oppure U, W piuttosto che L.

Con la lettera V si identificano le recessioni brevi e superficiali come le ultime due, quella recente del 2001 e quella degli anni 90, durate circa 8 mesi. Questa sarebbe la recessione che il mercato stà scontando, una recessione veloce e sostanzialmente indolore. C’è poi la possibilità di assistere a quella che gli economisti chiamano DOUBLE DIP o recessione a W, per fare un paragone quella degli anni ottanta con ventidue mesi di recessione complessivi, la stessa recessione che alcuni economisti si aspettano prevedendo i due primi trimestri dell’anno recessivi e ipotizzando poi una ripresa grazie agli incentivi fiscali unatantum alle famiglie ed alle imprese.

Resta infine la lettera L che identifica una recessione di stile sol levante, ovvero la recessione che ha messo in ginocchio il Giappone per oltre dieci anni, la grande deflazione e la lettera U una recessione che secondo il nostro Nouriel Roubini identifica meglio la recessione che verrà, una recessione lunga 12/18 mesi che agirà in profondità nell’economia.

BUSINESS CYCLE  RECESSION by NBER .

MONTHS

PEAK TO TROUGH S6P 500

 

 

 

 

 

JUL53   MAY54

10

-11,12%

 

AUG57  APR58

8

-16,86%

 

APR60  FEB61

10

-9,02%

 

DEC69  NOV70

11

-27,75%

 

NOV73 MAR75

16

-43,36%

 

JAN80  JUL80

6

-10,72%

 

JUL81  NOV82

16

-18,63%

 

JUL90  MAR91

8

-14,77%

 

MAR01 NOV01

8

-29,68%

 

Sul suo sito RGEMonitor potrete trovare un parte del suo ultimo post, nel quale spiega i motivi per cui questa sarà una recessione ad U.

Ormai l’abbiamo visto insieme, al di là della istituzionalità delle percentuali variabili che aumentano di giorno in giorno, ora si tratta di scoprire per quanto tempo questa recessione ci accompagnerà.

My view is closer to a U-shaped recession as I expect that the economic contraction will last at least 12 months and possibly as long as 18 months through the middle of 2009….. ci dice Nouriel che basa la sua previsione sul presupposto che le condizioni macro e finanziarie oggi sono molto peggiori rispetto alle due precedenti recessioni.

a) La peggiore recessione immobiliare dalla Grande Depressione e nessun bottom in vista.

b) Nel 2001 era il settore imprese ad essere in difficoltà 10 % del PIL o investimenti mentre oggi si tratta del settore domestico, 70 % del PIL nei consumi privati.

c) La più grave crisi finanziaria dalla Grande Depressione è in atto non solo un tracollo subprime, perdite che contagiano anche i mutui prime e midprime che si diffondono anche alle ipoteche commerciali, carte di credito, credito al  consumo per acquisto auto, mutui agli studenti, prestiti leveraged, LBO, muni bond a rischio default, default societari che andranno ad impattare sull’oceano di CDS.

Ebbene la " visione " di Roubini sembra essere supportata nientepochedimeno dallo stesso MARTIN_FELDSTEIN presidente del NBER ovvero National Bureau Economics Research l’ente preposto alla certificazione dell’inizio e della fine di una recessione.

Ascoltate attentamente le sue parole in quanto potrebbero esserci alcune sorprese dal preliminare del PIL in Q1 ovvero il primo trimestre 2008:

He also said the first quarter U.S. gross domestic product number will be a "misleading" number in that it may not reflect the economy was in a recession in the first three months of the year…….quindi sembrerebbe possibile qualche sorpresa tipo, un deflattore benevolo oppure un eccesso di scorte.

Feldstein sostiene inoltre che ……"I think that December/January was the peak and that we have been sliding into recession ever since then," "I think it could go on longer" than the "last two recessions (which) lasted eight months peak to trough," he said, adding the current recession could last about twice as long………da dicembre e gennaio stiamo scivolando in una recessione che potrebbe essere il doppio della durata della precedente recessione.

Questa è la versione in italiano della notizia apparsa sul SOLE24OREonline.

Se permettete umilmente vorrei aggiungere un fattore spesso determinante alle considerazioni di Nouriel ovvero la mancanza di fiducia che questa crisi ha disseminato nell’oceano finanziario, una fiducia riflessa nella mancanza di liquidità, negli spread e in particolare riflessa dai tassi euribor e libor, nonostante le manovre monetarie al limite della disperazione.

Senza la fiducia del mercato non è possibile alcun tipo di ripresa e noi tutti sappiamo quanto basta per perderla e quanto tempo ci vuole per poterla riacquistare sempre che questo sia possibile.

Per quanto riguarda la DOUBLE DIP Voi tutti conoscete il mio pensiero, decoupling ed effetti secondari degli stimoli monetari e fiscali potranno attenuare la crisi sempre che la W abbia un senso.

Nouriel esclude la possibilità di una recessione americana a L per la risposta aggressiva delle autorità monetarie e per la sensazione che la ristrutturazione del settore finanziario sia ben avviata rispetto all’esperienza giapponese.

MIKE_SHEDLOCK invece sostiene la possibilità di un’eperienza alla giapponese ovvero un L recessiva in quanto il consumatore americano è maggiormente indebitato rispetto a quello giapponese degli anni novanta, e la percntuale di risparmio è inesistente un’ipoteca enorme sulla spesa futura che rallenterà qualsiasi tentativo di recupero. Altre considerazioni sono sull’inesistenza attuale di un catalizzatore che possa produrre nuova occupazione, come lo era l’era informatica.

La bolla del Commercial Real Estate e le sue conseguenze su alcune banche regionali sovraesposte nei confronti del CRE, inventari e eccedenze di abitazioni produranno un rallentamento nei progetti futuri, minori centri commerciali in quanto i consumi si contraranno inevitabilmente, in seguito ad un incremento della disoccupazione e nulla può fare Bernanke. Inoltre resta da osservare un oceano di 45.000 miliardi di CDS, un oceano inesplorato, come reagirà al moltiplicarsi dei falimenti?

Date ora un’occhiata a questa ulteriore richiesta d’aiuto, proviene dalla FDIC ovvero la FEDERAL DEPOSIT INSURANCE CORPORATION, un’ulteriore socializzazione delle perdite, è probabile che costerà qualcosina al contribuente, una richiesta che si sintetizza cosi:

An activist government response with tax dollars is likely needed as voluntary loan modifications aren’t working fast enough.

“We’ve got a real problem. And I do think we need to have more activist approaches. And I think it will be something we need to be honest with the American public about. We do need more intervention. It probably will cost some money.”

Qualcuno di Voi ha visto questa sera REPORT e la possibile socializzazione delle perdite dei famigerati contratti SWAPS di cui sono infarciti i bilanci di numerosi comuni o istituzioni italiane, perdite presunte o reali per milioni di euro? Non un fascio di tutta un’erba ma credo che non tutti gli amministratori erano a conoscenza del significato di un derivato.

Inoltre Sheila Bair aggiunge ….. Regulators are “increasingly concerned” about the risks posed by high concentrations of commercial real estate loans at banks, especially at financial institutions with between $1 billion and $10 billion in assets.

Ancora una vola la FDIC comunica la sua preoccupazione per il Commercial Real Estate, la sua concntrazione, il suo potenziale sistemico, no signori non è finita, non è affatto finita che vi piaccia o no!

Si parla inoltre del salvataggio della Bear Stearns un salvataggio al limite delle legalità come ci ricorda il grande PAUL_VOLCKER l’uomo che combatte e vinse la Grande Inflazione…..

“What appears to be in substance a direct transfer of mortgage and mortgage-backed securities of questionable pedigree from an investment bank to the Federal Reserve seems to test the time-honored central bank mantra in time of crisis: lend freely at high rates against good collateral; test it to the point of no return,” he said. ……….un punto di non ritorno, chissà, forse l’inizio di un cammino senza ritorno!

Per il resto è primavera e tutto va bene, l’aria diventa frizzante, il Fondo Monetario Internazionale ci comunica che le perdite potenziali potrebbero raggiungere i 1000_miliardi_di_dollari  abs più, cdo meno, lo dice Nouriel Roubini è un pazzo, lo dice l’ FMI tutti a sospirare, ALCOA vede crollare il suo utile del 54 % posta straordinaria su, posta straordinaria giù e scendere i ricavi e il fatturato , frutto di un problemino energetico e della debolezza del dollaro oltre che al calo della materia prima, quale…. quella grigia. Meno male che dagli utili di Alcoa e General Electric non dovevano esserci brutte sorprese!

Permettetemi un pò di ironia anche se non c’è nulla da ridere, nulla di nuovo sotto il sole primaverile, Paulson ci racconta un giorno si e un giorno no che l’ economia è rallentata drammaticamente,  no tutto sotto controllo, l’economia è fondamentalmente solida, la guidance di_UPS trasporti per l’America urla recessione e lancia un profitwarning unitamente a AMD semiconduttori e nelle MINUTE della Federal Reserve scopriamo che iltagli dei tassi servono a  ben poco e che una prolungata e severa fase di recessione economica è possibile.

L’inflazione continua a dare fastidio come un’ape che scopre la gioia di un fiore che stà per sbocciare, portando nel cuore il nettare della deflazione che verrà!

Non solo un’ape, ma una vera e propria zanzara invece,la recessione immobiliare che attraverso il PENDING_HOME_SALEX_INDEX che scende anche se sale,a seconda delle revisioni che scendono, gioco di parole che ufficializza la stabilizzazione che ogni mese il National Association of Realtors vede dietro l’angolo.

Sembrerebbe inoltre esserci qualche problemino nell’oceano dei PRIVATE_EQUITY ma forse è un semplice temporale d’estate! Se poi volete sapere cosa ne penso sul dollaro allora il mio pensiero non è molto lontano da quello di KENNETH_ROGOFF.

Vi lascio con un’ultima riflessione, riguardo all’ultima operazione di Lehman Brothers ( FTALPHAVILLE ) una splendida operazione Bloomberg.com

New York based Lehman will hold a piece of the $565 million subordinated note, the riskiest portion, according to the term sheet. The bank sold $2.2 billion of bonds with investment-grade ratings…….

Per chi non lo sapesse il debito subordinato è…..

Con l’espressione debito subordinato si intende il credito caratterizzato dalla clausola di postergazione; detta clausola fa sì che il creditore sottoscrivendo un prestito subordinato rinuncia all’applicazione della par condicio nei suoi confronti, ovvero accetta, nel caso di liquidazione dell’emittente, di rinviare l’esercizio delle proprie pretese di rimborso al soddisfacimento di tutti gli altri creditori concorsuali. Il vincolo di subordinazione produce effetti qualora l’emittente si trovi in una situazione di liquidazione (volontaria o coatta) e fintanto che tale situazione non si verifica, i prestiti subordinati hanno le stesse caratteristiche e modalità di rimborso di un normale prestito. Tuttavia, anche in caso di liquidazione dell’emittente l’obbligo di restituzione del prestito permane, solo che gli interessi del creditore subordinato saranno tutelati secondariamente rispetto a quelli degli altri creditori non ugualmente postergati. Ringraziamenti a Sandro_Lorusso

According to the prospectus, a slice of Freedom gets you exposure to:

First Data (KKR)
TXU Corp (KKR & TPG)
Sequa Corp (Carlyle)
and bank credit lines to… Imperial Tobacco and… Countrywide Financial. 
 Il prezzo della libertà!

E’ primavera, godetevi questi cieli sereni, domani è un’altro giorno e si vedrà! 

15 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 9 Aprile 2008 at 01:13

cosa ne pensate dei negozietti dove acquistano oro che sono sorti come funghi negli ultimi anni?
A me la cosa ha sempre puzzato.
Nessuno sa qualcosa di sicuro in proposito? vogliono liberare il popolo dall’oro o qualcuno dalla veduta lunga ha fatto affari?

Manuel

utente anonimo
Scritto il 9 Aprile 2008 at 06:22

sei bravissimo, come al solito, non è una novità …
proprio volendo si potrebbe forse aggiungere la Y http://www.atimes.com/atimes/Global_Economy/JB23Dj04.html … ripresa anche da Blondet a suo tempo http://www.effedieffe.com/content/view/2163/179/

un altro Luca

utente anonimo
Scritto il 9 Aprile 2008 at 10:52

Segnalo

Crisi finanziaria
Lo Stato al capezzale delle banche
Alfonso Tuor

http://www.cdt.ch/interna.asp?idarticolo=136706

stella

utente anonimo
Scritto il 9 Aprile 2008 at 10:55

A proposito di obbligazioni subordinate…o di emissioni convertibili destinate, spesso, a Fondi Sovrani, emessi da calibri in difficoltà come Citigroup, UBS, etc…ritenete che il genio italiota non possa librarsi anche in questo etereo settore?

Ebbene, il terzo gruppo bancario italiano è intenzionato a emettere un prestito subordinato ( 2 miliardi) destinato al retail (130 bps sopra l’euribor, ma c’è chi dice che difficoltà di collocamento obbligheranno a pagare fino a oltre 200-250 bps…), e un prestito convertibile ( 1 miliardo), destinato solo a istituzionali, che offrirebbe, udite udite!, ben 400-450 bps sopra l’Euribor 3m, scadenza 2099 ( premio di conversione grossolanamente del 20% sopra le depresse quotazioni di borsa attuali )…

qualcuno dovrebbe chiedersi perchè questa banca non riesca ad approvvigionarsi di liquidità a costi un pò più contenuti…si dice che l’estremo conservatorismo delle banche del Paese dove il sì suona le abbia messe al riparo dalla tempesta creditizia, ma a me sembra che simili spreads, se non sono propriamente junk, ne hanno un forte odore sospetto…

ad maiora

Gabriel Deutschmeister

PS c’è però una differenza importante, rispetto a UBS, Citigroup, Merril Lynch etc : i Fondi Sovrani, in Italia, non affacciano neppure il becco…ma forse non è un male: divertitevi a controllare in tempo reale le disastrose performance degli investimenti effettuati dai fondi sovrani, su

http://www.paul.kedrosky.com

gli investimenti degli astuti cinesi e dei satrapi arabi sono un vero disastro, farebbero arrossire di vergogna il più pirla piccolo investitore…

Scritto il 10 Aprile 2008 at 10:33

Per dare una risposta a chi chiedeva dove Giulio prende i dati temporali delle sue previsioni, vi invito a visitare il sito
http://www.proiezionidiborsa.blogspot.com/
che ho seguito per alcuni mesi ed ho anche comprato il libro.
L’idea è molto bella e, secondo me, sarebbe da seguire, MA…
Come dice Andrea siamo di fronte a qualche cosa di unico ed eccezionale, che forse capita ogni cento anni, per cui le analisi che si basano sull’analisi tecnica potrebbero, per questa volta, saltare. Questi autori prevedono che il minimo del 2008 avviene nel primo trimestre, perché sempre così è avvenuto negli ultimi 100 anni (l’analisi è molto dettagliata e pertinente). Quello che dovevano prendere in considerazione era però una proiezione della serie di depressioni (e non recessioni) avvenute nella storia passata. Questo non è stato fatto o non è stato da loro pubblicato.
Personalmente ritengo che anche nel breve una crisi finanziaria di tale portata non possa risolversi con una perdita del DJ di solo un 15%. Basterebbe un default importante, e noi sappiamo come Citigroup, Lehman, Ambak, MBIA, e a catena i gruppi europei e inglesi siano ad altissimo rischio in queste ore (l’ha appena ribadito Soros), per affondare il mercato verso un ulteriore minimo, facendo saltare le proiezioni di questi pur in gamba signori. Il DJ si riporterebbe inoltre su valori più consoni alla crisi in atto.
Se osservate la discesa del 2000-2003 e la situazione attuale, vedrete come potremmo essere solo all’inizio della discesa ed in quegli anni la bolla era solo borsistica ed i fondamentali erano davvero solidi (pensate a oro, petrolio, materie prime, mercato immobiliare, derivati, tassi-inflazione), anche se i semi dell’attuale credit crunch erano già germogliati da tempo.
Il problema di fondo, che precede le depressioni, è la distribuzione della ricchezza. Ho sentito ieri di una “rivolta elettorale” in Egitto, dove il 40% della popolazione vive con 2 dollari al giorno ed il prezzo della vita è aumentato in un anno del 50%.
Sarebbe interessante avere dati comparativi della distribuzione della ricchezza dell’ultimo secolo negli USA.
Un saluto a tutti.
Bill

utente anonimo
Scritto il 10 Aprile 2008 at 11:21

olà
sta diventando sempre + difficile x i paesi dove ci si preoccupa del mangiare.
prima argentina, poi haiti, adesso egitto.
senza contare che paesi come cina e india bloccano le espotazioni di riso e derrate alimentari x paura di gravi problemi di approvvigionamento

utente anonimo
Scritto il 10 Aprile 2008 at 11:23

come al solito quello sopra sono io :maat

Scritto il 10 Aprile 2008 at 11:59

Infatti con i cereali così alti ci sono sicuramente gravi ripercussioni per i apsei più poveri.
Il futuro sarà duro, per alcuni di più.

Per la borsa, mi pare che la stragrande maggioranza prevede bene fino a Giugno, poi discesa e successiva ripresa.
Ma se la maggioranza prevede e queste, credo proprio che non andrà così.

utente anonimo
Scritto il 10 Aprile 2008 at 12:06

per cui saranno queste aree con queste “sacche” di notevole malcontento a creare le probabili scintille incendiarie??? Quale potrebbe essere la strategia del pompiere/i di turno??? Sempre che si pensi che l’intervento del pompiere possa tenere l’incendio controllato !!!! Ma l’auguro .. ma non lo so!!!

utente anonimo
Scritto il 10 Aprile 2008 at 12:07

ero io
firenze3

utente anonimo
Scritto il 10 Aprile 2008 at 14:18

è incredibile che con il dollaro a 1,55 il deficit commerciale degli stati uniti sia in netto peggioramento a febbraio. E’ davvero una economia in dissesto con squilibri ormai insanabili. Hanno smantellato il sistema produttivo per ricostruirlo in oriente. Ora sono guai…… i paesi più poveri saranno i primi a pagare e lo stiamo vedendo in questi giorni….. speriamo che il riequilibrio sia il più indolore possibile.
Credo comunque che la cina farà in modo di non creare scompigli sul mercato dei cambi sino alle olimpiadi, dopo ogni scenario sarà possibile.

saluti, Marco

utente anonimo
Scritto il 10 Aprile 2008 at 18:31

Commento x il Post 11 gli US nonostante il minidollaro non riescono ad invertire il trend, il che e’ veramente sconfortante !
Massimo

The trade deficit grew 5.7 percent, to $62.3 billion, its highest reading since November and the second consecutive month of increases. The estimate for January was revised up to $59 billion from $58.2 billion, the Commerce Department said on Thursday.

Scritto il 10 Aprile 2008 at 19:36

Carissimi tutti prendo l’occasione per sottolineare un mio pensiero.

Vi siete mai chiesti per quale motivo quelli che scrivono libri e diffondono ai quattro venti l’efficacia delle loro previsioni o dei loro sistemi non abbiano già raggiunto la perfezione assoluta nella difficile professione dell’investitore professionale accumulando fortune che non richiederebbero altrimenti alcun impegno alla ricerca di altre forme di gratificazione economica ?

Nessuno ripeto nessuno è in possesso di una bussola infallibile, tantomeno questo veliero anche se sino ad oggi abbiamo intravisto nella nebbia di questa era ogni possibile banco di sabbia o scoglio che potesse mettere in difficoltà la navigazione.

Caro Bill vorrei solamente fare una piccola personale riflessione su quanto da Te scritto. Premetto di non aver mai visitato il sito da te citato e tantomeno letto il loro libro ma ho semplicemente letto alcune considerazioni in un loro recente post:

Il 05 Ottobre 2007, siamo stati gli unici a prevedere una tempesta all’orizzonte per Wall Street, e affermammo che tale tempesta si sarebbe protratta fino al primo trimestre 2008.

Gli unici, nessun altro!

Proseguono……..

Molti, seguendo i Profeti di Sventura, coloro che parlavano di crash epocali, coloro che leggendo i dati economici, parlavano ed euforizzavano le masse di minimi su minimi, avranno venduto sui minimi .

Eppure, i soloni delle ragioni macroeconomiche, nascondendosi dietro i loro termini forbiti, hanno sempre dimenticato di evidenziare un aspetto semplice ed elementare della Borsa e del Ciclo Economico, ma soprattutto di buon senso …..etc etc.

In fondo è un modo come un altro di farsi coraggio per sentirsi sicuri delle proprie visioni metodi previsionali infallibili talmente infallibili da non rappresentare un segreto per nessuno

In fondo questo mondo è un mondo nel quale la concorrenza è lecita, oggi tutti avevano previsto tutto, era tutto così limpido, così chiaro.

Ho spesso ironizzato sulle visioni di molti analisti interessati, se qualcuno ancora non lo avesse compreso, in molti stavano preparandosi a lucrare su questa crisi finanziaria a spese degli investitori retail e talvolta anche a quelle di ingenui investitori istituzionali.

Iceberg significava anche cercare di rendere consapevoli non certo i soloni di questo mondo ma ognuno di noi dei pericoli di un mondo che ti lascia un’opportunità distruggendotene a centinaia.

Oggi ti invita a speculare sul grano e sul riso o sul petrolio nascondendoti la realtà, l’effetto boomerang di una inflazione che stà distruggendo il potere di acquisto che per noi in fondo non è neanche un male, ma annienta la possibilità di un futuro a milioni di persone che vivono di un pugno di mais o di riso.

Il giochino a sempre funzionato in passato ma questa volta stà sfuggendo di mano e nessuno ripeto nessuno nemmeno io, è portatore di verità assoluta e tantomeno in grado di prevedere sino in fondo l’evoluzione di una crisi che è essenzialmente di fiducia, una crisi che come dice Bill è un mistero della Storia che si ripete ogni tot anni.

In fondo si tratta solo di essere consapevoli dei veri valori della nostra vita ed investire su di essi.

Ciao Andrea

utente anonimo
Scritto il 10 Aprile 2008 at 19:52

Capitano mio Capitano…
grande come sempre, che dire,volevo far notare una notizia che a mi avviso sta passando sotto tono, l ‘emorragia del risparmio gestito che segnale secondo me non una disaffezione verso i proditti ma un vero e proprio drenaggio di denaro per far fronte alla situazione reale del paese, che si barcamena tra bollette ed inflazione !
Poi mi sembra anche inquietante cha in tante parti del mondo vi siano delle rivolte per il cibo ! Pensateci e’ roba da Medioevo altro che da post-modermo.
Infine sempre se il capitano le permette segnalo un altro sito:
http://www.misna.org
si tratta dell’ agenzia di stampa dei Missionari Cattolici nel mondo, al di la dei credo apre gli occhi su tanti posti spesso dimenticati dai media normali !
Saluti
Massimo

utente anonimo
Scritto il 10 Aprile 2008 at 23:45

Grazie Capitano!
chi ti segue da almeno un pò di tempo,sa dove sta la verità e chi aveva veramente previsto per tempo queste sciagure economiche
Continua sempre cosi!

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