CONTE PREMIER: LA GERMANIA MINACCIA L’ITALIA!

Scritto il alle 07:18 da icebergfinanza

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Ieri finalmente, il presidente Mattarella si è deciso a conferire l’incarico a colui che si è definito “l’avvocato del popolo”, Giuseppe Conte, specificando bene che il suo mandante è il contratto di Governo, un contratto che secondo gli ultimi sondaggi è sottoscritto da almeno il 60 % degli italiani.

A proposito di Italiani, ieri addirittura il Sole 24 Ore, il quotidiano della Confindustria che ieri ha minacciato il nuovo Governo, ha ricordato che l’Europa non è amata dagli italiani, girando intorno alle cifre come solo loro sanno fare…

Mentana e Mieli hanno dichiarato che mai nella storia della Repubblica, il nuovo Governo, ha avuto contro tutti gli editori e i fidi giornalisti come in questo momento, dimostrazione del fatto che ormai la carta stampata sta perdendo ogni credibilità, vista l’imponente campagna mediatica volta a cercare di destabilizzare il nuovo premier con una spettacolare ed incisiva campagna del fango…

Davvero una cosa indecente la stampa e le televisioni in questi giorni, soprattutto i suoi cani da guardia, i vari Mentana, Floris, Fubini, Feltri, Sallusti, Travaglio, Gruber, Formigli, il peggio del giornalismo italiano, gente che rode come un castoro, che farà le pulci al nuovo governo come mai nella storia della Repubblica.

Chi invece sta davvero tremando sono i tedeschi, con un attacco senza precedenti in giornata da parte di un loro economista psicopatico qualunque. Nei giorni scorsi vi avevo preavvisato che qualcuno avrebbe invocato il trattamento ” Grecia” per il nostro Paese…

CONTRATTO DI GOVERNO: IL RITORNO DELLO SPREAD …

Rileggetevelo tutto perché penso che sia uno dei miei più incisivi ed efficaci atti di accusa contro questo sistema basato sul terrorismo finanziario e sulle minacce economiche, di un gruppo di psicopatici falliti.

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Lo disse anche in tempi non sospetti Luigi ZIngales…

“Quella di dare liquidità alle banche è una decisione che prende qualsiasi banca centrale nel momento in cui stabilisce che le banche sono solventi ma illiquide. Questo perché la funzione principale di una banca centrale è quella di essere disponibile a fare prestiti in situazioni di tensioni di mercato alle banche che sono solventi. Ora, nel caso della Grecia, abbiamo la certificazione fornita dalla stessa Bce qualche mese fa, che le sue banche sono solventi. Perché allora la Bce non fornisce loro liquidità illimitata? Perché la ELA(fornitura di liquidità di emergenza, ndr) è stata centellinata di giorno in giorno e poi bloccata (il 1° luglio La Bce ha fissato a 89 miliardi il livello massimo stabilito per l’erogazione di Ela alle banche greche, ndr)? In sostanza, la Bce tiene la Grecia appesa a un filo“.

Attenzione se Mario Draghi farà la stessa cosa con il nostro Paese, diventerà il nemico numero uno!

Infatti ieri dalla Germania è arrivata puntuale la minaccia, di un economista psicopatico qualunque. Ci tengo a precisare che non bisogna generalizzare, identificare qualche idiota qualunque con l’intero popolo tedesco, in Germania ci sono anche persone intelligenti, peccato che oggi al potere ci sono solo personaggi che hanno applicato il dumping sociale nei confronti di tutta l’Europa, una concorrenza sleale con oltre 8 milioni di tedeschi che lavorano a 400 euro al mese.

L’allarme arriva da Clemens Fuest, presidente dell’istituto economico Ifo di Monaco, un osservatorio da sempre severo sul Sudeuropa, ritenuto punto di riferimento nel paese di Angela Merkel. Ed è lo stesso economista ad aver chiesto alla Bce di “verificare se si possano ancora acquistare bond italiani”. Se gli si fa notare che il governo non è ancora neppure stato nominato, la risposta è che i piani annunciati lasciano già prevedere che i titoli potrebbero non esser ripagati. (…)  “Poiché il nuovo governo ha spiegato che non intende attenersi alle regole europee sulla solidità delle finanze statali, e vuole emettere una specie di valuta parallela (mini-bot), la Bce deve prevedere che il corso dei titoli cadrà e che magari addirittura i titoli non saranno ripagati. Le perdite dovrebbe assumerle la Banca d’Italia, ma non è chiaro se la Banca centrale italiana abbia a disposizione abbastanza capitale per questo. Se il governo in Italia ritratterà in modo credibile i suoi piani la Bce potrà riprendere gli acquisti”.

E’ abbastanza chiara la minaccia al popolo italiano o serve ritornare con il cappello e i compitini a Francoforte e chiedere scusa perché non accettiamo di farci devastare il Paese attraverso l’austerità?

Lo ha scritto forte chiaro il probabile prossimo ministro del Tesoro Savona, sempre che Mattarella dia il via libera,

Il problema dell’Ue non è l’autonomia delle sovranità fiscali nazionali, peraltro già vincolate dai parametri di Maastricht e rafforzate con il fiscal compact, ma l’assenza di un’unione politica in una delle forme conosciute di Stato. Spiace doverlo evidenziare, ma, cavalcando l’ideale elevato di porre fine alle guerre tra Paesi europei, non potendo procedere per via politica, i gruppi dirigenti hanno deciso di seguire una soluzione dove i principi democratici non hanno accoglienza. La conseguenza di questa scelta ha i contenuti di un fascismo senza dittatura e, in economia, di un nazismo senza militarismo”.

La traduzione è che in Europa, qualche inutile plutocrate o burocrate pensa che la democrazia passi dai salotti buoni e non dal voto, le scelte di politica economica o finanziarie, i trattati non sono affare del popolo!

Siamo di fronte ad un fascismo senza dittatura apparente e in finanza ed economia a puro nazismo senza intervento militare, come quello prospettato dal signor Fuest, un grigio funzionario qualunque.

Ve ne do un piccolo esempio…

TTIP: NON E’ ARGOMENTO DA DEMOCRAZIA! 

Bruxelles – Non saranno manifestazioni o petizioni a bloccare i negoziati per il Ttip, il trattato di libero scambio tra Ue e Stati Uniti, perché il mandato negoziale “mi è stato dato dagli Stati membri in maniera unanime e solo loro possono cambiarlo”. Cecilia Malmstrom risponde alla polemica nata in seguito alla pubblicazione di un blog di John Hilary, il direttore della Ong, “War on want”, in cui Hillary scriveva che la commissaria gli aveva detto “il mio mandato non mi arriva da popolo europeo”.

Ripeto fascismo senza apparente dittatura e nazismo finanziario, bombardamento quotidiano senza interventi militari tradizionali, quello che noi sosteniamo da anni e che oggi incominciano a capire in molti,  per fortuna!

Ieri ho usato un’espressione forte ma si tratta di nazismo finanziario!

Non credo serva aggiungere molto, nel frattempo Mister Greenback ieri è salito al Colle europeo, per il conferimento di moneta rifugio e moneta di riserva mondiale. Domani vi racconteremo la vera storia del ruolo del dollaro nella crisi che verrà.

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14 commenti Commenta
stanziale
Scritto il 24 Maggio 2018 at 07:42

nel luglio 2011 i magisrati di trani hanno appurato che d.b. comunico’ che aveva venduto 7 degli 8 miliardi che dichiarava di possedere, questo lo aveva fatto a fine giungo. Peccato che poi db si e’ dimenticata di comunicare che gia’ a fine luglio 2011, cioe’ un mese dopo, in piena bufera spread, ne aveva ricomprati 2 miliardi, ed altri 4,5 erano posseduti da una sua societa’. Quindi a fine luglio d.b. aveva 7,5 miiardi di nostri btp, mi par di capire. Evidentemente leggevano icebergfinanza. La cosa ripeto era stata scoperta dai valenti magistrati di Trani, ma poi l’inchiesta passo’ a milano, probabilmente non c’e’ stato seguito, ma ognuno puo’ trarre le sue conclusioni… https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&ved=0ahUKEwiOk4Taz53bAhUHDewKHQkeCx0QFggqMAA&url=https%3A%2F%2Ffinanza.repubblica.it%2FNews%2F2017%2F12%2F10%2Fbrunetta_su_speculazione_btp_2011_deutsche_bank_indagata_a_milano-7%2F&usg=AOvVaw10kwsa5GddIOBOQujIZS3b

puntosella
Scritto il 24 Maggio 2018 at 08:50

Taglio contributi all’editoria “… nessun giornale è favorevole a questo governo”

…. mi aspetto che non passi molto tempo dopo
l’insediamento del governo e si proceda da subito al taglio
dei contributi all’editoria….

La casta delle caste…. in pensione a 57 preso dal loro sito
qui sotto:

https://www.inpgi.it/?q=node/62anni

ed in più mlionate di euro per rotoli di carta igienica dal Foglio
a Libero, comprato perché testata politica del UMI poi
MMI(Unione monarchica italiana – Movimento monarchico
italiano) che è passato da meno di 50.000 lire, ripeto lire,
di contributo – era poco più di un foglio ciclostilato e dichiarava pochissime
copie venduto – e poi l’ affitto/vendita per un milione di lire a FELTRI,
si proprio lui, che invece l’anno e gli anni successivi ha
incassato miliardi di lire facendolo passare come organo
di testata politica, testata politica dei MONARCHICI…..

TUTTTI ONESTI CON IL CULO di PANTALONE….
tutti, destra e sinistra ci hanno sguazzato…..lo
chiamano QUARTO POTERE e che potere, quello di
tradurre al popolo ciò che succede nelle altre stanze
di potere…… Canis canem non est ….. dicevano i latini
Cane non mangia cane.
*************************************************************************
Giornali di partito, l’80% di quelli finanziati dallo Stato è fallito:
dall’Unità alla Padania

I calcoli li ha fatti l’osservatorio civico Openpolis, che sommando i dati ufficiali forniti dalla Presidenza del Consiglio ha evidenziato come dal 2003 ad oggi lo Stato ha versato oltre 230 milioni di euro nelle casse di 19 testate di partito. Solo il 20% è rimasto in vita. Il caso più clamoroso è proprio quello del giornale fondato nel 1924 da Antonio Gramsci

***********************************

A proposito di informazione e conti pubblici.

… ascoltate Fosca Bincher sui conti pubblici scassati dal
governo del conte Paolo Gentiloni…. il link qui sotto.

http://fbechis.blogspot.it/2018/04/gentiloni-ha-fatto-fessi-gli-italiani.html

perplessa
Scritto il 24 Maggio 2018 at 12:51

gli esponenti tedeschi citati non sono lo specchio di tutti i cittadini tedeschi, mi sembra una brutta frase dire che i tedeschi sono tutti nazisti. ho conosciuto casualmente cittadini comuni che la pensano in maniera totalmente diversa e infatti fra sinistra e verdi hanno avuto oltre il 16%, mentre da noi a stento liberi e uguali ha raggiunto il quorum (forse anche per troppo calderone, addirittura D’alema…)

ilcuculo
Scritto il 24 Maggio 2018 at 15:23

Salvini oggi:

Dico a tutti gli amici del centrodestra, di FI e FdI, di avere fiducia – ha detto Salvini in una diretta su facebook – : faremo quello che va fatto. Anche o avrei preferito avere l’incarico da Mattarella ma non è andata così. Io sono fiducioso che l’Italia torni a essere quello che era, non abbiamo niente da invidiare a nessuno. Se non governi che difendevano i loro interessi».

E’ vero che la politica è fatta di consenso e con gli slogan si riesce a ottenere il consenso dalle menti semplici che sono i più, quindi sull’operazione consenso Salvini ha fatto centro.

Ma al fact checking poi gli slogan servono poco.

L’Italia non potrà tornare quella che era, perchè il mondo in cui l’Italia era la 6 economia del mondo non c’è più. La natura ha sempre premiato con la sopravvivenza le specie che hanno saputo adattarsi al cambiamento, la storia premia con la sopravvivenza il popoli che riescono a tare al passo con i tempi.

icebergfinanza
Scritto il 24 Maggio 2018 at 15:26

Quando leggete leggete quello che c’è scritto, leggete tutto e non quello che volete

puntosella
Scritto il 24 Maggio 2018 at 16:47

Andare subito alle elezioni con il Prof Savona leader …… si va oltre il 40%
la gente ha piene le scatole di questi bizantinismi….

puntosella
Scritto il 24 Maggio 2018 at 21:01

https://www.milanofinanza.it/news/signor-presidente-troppe-menzogne-in-giro-contro-il-professor-savona-201805241847368184

Signor Presidente, troppe menzogne in giro contro il professor Savona
milanofinanza.it anticipa un estratto di Orsi & Tori di Paolo Panerai che sarà pubblicato su Milano Finanza da sabato 26 maggio

Signor Presidente della Repubblica,

Nessuno dubita che Lei abbia informazioni di qualità e veritiere su coloro che sta per nominare ministri dell’Italia repubblicana. Ne’ nessuno intende interferire sulle Sue scelte e sull’altissimo magistrato che tutti riconoscono Lei stia svolgendo con equilibrio, saggezza, fermezza e il più alto rispetto possibile della Carta costituzionale e dei poteri che Le ha attributo il Parlamento per rappresentare l’unità del Paese.

Tuttavia, da cittadini non possiamo accettare che siano dette e scritte menzogne su una persona dell’altezza morale, della competenza e del rispetto della democrazia qual è il Professor Paolo Savona.

Lei sicuramente conosce il suo indiscutibile curriculum, ma vale la pena ripeterlo, fin dal livello raggiunto in Banca d’Italia come leader delle funzioni di studio e ricerche. Al punto che il governatore Guido Carli, nel momento in cui decise di accettare la carica di Presidente della Confindustria, gli chiese di seguirlo per la funzione di Direttore generale dell’organizzazione imprenditoriale. Dove ancora oggi e visibile il segno da lui lasciato nella linea di altissima qualità dell’analisi e delle azioni.

E’ noto che sia stato il consigliere economico più ascoltato del Suo predecessore e crediamo amico Francesco Cossiga, pur essendo a conoscenza generale delle idee laiche del Professor Savona, da sempre vicino al Pri.

Non meritano altre parole la scelta dell’allora Presidente del consiglio, Carlo Azeglio Ciampi, di indicarlo come ministro dell’Industria, avendone apprezzate in Banca d’Italia le alte qualità morali e professionali. E poi la lunga presidenza del Fondo di garanzia bancario, scelto da tutti gli istituti di credito del paese. La carriera universitaria, senza macchia o senza frequentazioni dubbie, non ha bisogno di essere illustrata.

Tutto questo in queste ore è messo in dubbio chiaramente o subdolamente, come si legge, da parte di alcuni ex-ministri rovina del Paese o si racconta di loro telefonate al Presidente della Commissione Ue. Si racconta, come è credibile, anzi doveroso, che siano intercorse telefonate fra Lei e il Presidente della Bce, Mario Draghi.

Conoscendo l’alta moralità del Prof. Draghi, nessuno crede che abbia potuto pronunciare parole ostative alla Sua scelta di nominare il Prof. Savona Ministro dell’Economia.

Tutti noi sappiamo che questo governo è un male inevitabile. Ne’ nessuno di noi fa il tifo per questo o quel partito. Semplicemente, la qualifica di euroscettico che viene brandita verso il Prof. Savona come un pericolo per l’Italia è risibile e frutto di ignoranza sulle sue idee, che sono state anche recentemente ribadite nel libretto Quando a Carli tremò la mano pubblicato da MF/Milano Finanza lo scorso 5 maggio e acquistabile ora su Amazon,Apple Store e Google in formato elettronico.

La mano tremò a Carli quando firmò il Trattato di Maastricht. E’ noto che Savona come primo e più fidato consigliere di Carli, sconsigliò all’allora ministro del Tesoro di firmare quel documento senza riserve, ben conoscendo le condizioni del Paese.

Carli non tenne completamente conto del parere del suo allievo, e firmò, ma ebbe l’impegno degli altri Stati di concedere riserve all’Italia, cosi come le aveva ottenute la Gran Bretagna, poi esercitate per non entrare nell’Euro.

Purtroppo i governi che seguirono, per europeismo assoluto, non esercitarono nessuna di quelle riserve o meglio non poterono esercitarle per la convenienza di Germania e Francia che anche l’Italia avesse la camicia di forza dell’euro per non poter fare svalutazioni competitive, ovviamente osteggiate dagli industriali dei due paesi.

Le scelte di Carli determinarono una rottura con l’allievo Savona, che per fortuna si ricompose completamente alcuni mesi prima della morte dell’ex-governatore ed ex-ministro, 25 anni fa.

Ma in questa breve ricostruzione non può non essere ricordato che dopo la firma di Maastricht, un altro insigne servitore dello stato, erede di Carli in Bankitalia, il Prof. Paolo Baffi, condusse una straordinaria analisi per predire che Maastricht, vincolando stati con economie e indebitamenti completamente diversi, avrebbe provocato, specie unificando anzitempo la moneta, deflazione quindi disoccupazione. Il Prof. Baffi scrisse tutto ciò in un straordinario articolo su La Stampa, che è stato ripubblicato nel libro Quando a Carli tremò la mano.

La tesi di Savona era ed è quella illustrata da Baffi nel 1989. Attualizzandola, il Prof. Savona sostiene un concetto elementare: nell’art. 3 del Trattato di Maastricht si elencano gli obbiettivi da raggiungere e per i quali sono stati fissati i parametri. E’ sotto gli occhi di tutti che la grande maggioranza di quegli obbiettivi non sono stati raggiunti. Quindi, è la tesi del Prof. Savona, si cambiano gli obbiettivi o si cambiano i parametri.

Dica Lei, Signor Presidente, se una tesi come questa, sono “…idee suicida antitedesche…” come un ex-ministro si è permesso di sostenere.

Forse lui e molti altri non hanno ancora capito da cosa nasce il populismo che anche noi consideriamo un grave pericolo per l’Italia, l’Europa e il mondo intero. Quale può essere il rimedio se non prendere atto della realtà e correggere quanto ha portato a questa deriva, sia pure con un Governo che è un male inevitabile? E chi ha la moralità, la rettitudine e la competenza per poterlo negoziare?

stanziale
Scritto il 24 Maggio 2018 at 21:10

Caro Andrea, sta’ riecheggiando in rete il tuo twitter di circa 3 ore fa…tutto pronto per il grande attacco alla germania (db e commerz…) …………!!!!

puntosella
Scritto il 24 Maggio 2018 at 21:16

NON SPARISCONO MAI…come le erbe cattive.

L’ex ministro di Prodi e D’Alema: “No a Savona nel governo. Ha idee suicide antitedesche”Visco attacca anche Lega e Cinque Stelle: “Prospettano una soluzione pericolosissima, l’uscita dall’euro”

http://www.ilpopulista.it/news/24-Maggio-2018/26339/l-ex-ministro-di-prodi-e-d-alema-no-a-savona-nel-governo-ha-idee-suicide-antitedesche.html

pippone1
Scritto il 24 Maggio 2018 at 21:29

BCE, BORSE, COMMISSIONE EUROPEA… DEVONO SMETTERE DI ESISTERE.

sd
Scritto il 24 Maggio 2018 at 22:08

il­cu­cu­lo@fi­nan­za,

Sull’ultima parte del tuo post concordo pienamente, l’Italia non potrà mai più tornare sesta economia mondiale……ed allora? quale sarebbe il problema?
Nemmeno gli USA, Cina, Russia ecc ecc potranno più ritornale agli anni 80-90. In particolar modo gli USA non potranno più ritornare ad essere il paese più forte al mondo (economicamente e militarmente, culturalmente non lo sono mai stati).
Non hanno mai vinto realmente una guerra (la seconda l’hanno vita insieme alla Russia, GB e vari partigiani locali o con uno sterminio di massa….Giappone) e dalla seconda guerra mondiale le hanno perse tutte causando decine di milioni di morti e ci stanno trascinando in avventure ancora peggiori.

Agli USA interessa solo una cosa, che la guerra non sia a casa loro……….degli altri non gli importa niente.

SD

charliebrown
Scritto il 26 Maggio 2018 at 22:28

Avevo scritto che sarebbe stata dura riconquistare la sovranità. Sarà dura. Ma che, di fronte ad una chiara volontà del popolo che ha democraticamente votato, il presidente della repubblica faccia di tutto per non accettarla, questo non me lo sarei aspettato.

Incredibile e doloroso quello che sta succedendo: il vangelo cui è giusto attenersi non è la volontà del popolo italiano, ma sono i commenti del soleventiquattrore, le sentenze francotedesche e il volere elitario.

E’ la tarda serata di sabato 26 maggio, leggo su internet le cose più incredibili: ci penseranno i mercati a bastonare lo stupido popolo italiano e ben gli sta. Siamo agli antipodi della democrazia di cui i progressisti si riempiono la bocca. Sembra significare che il popolo (il demos) può decidere (il kratos) solo quando la pensa come loro.
Che schifo!

Il cuore mi suggerisce solo di dire: Matteo Salvini tieni duro, massacriamoli coi voti della gente normale, se non è bastata la lezione che gli abbiamo dato il 4 marzo.

Non ho mai inteso questo blog come una tribuna elettorale, mi sembra meglio che sia un incontro di idee per aumentare la consapevolezza , ma di fronte all’anti-democrazia più sfacciata anche Charliebrown si indigna.

charliebrown
Scritto il 27 Maggio 2018 at 20:55

Domenica 27 maggio sera.

Il presidente della repubblica in carica ha salvato i risparmi degli italiani o ha dimostrato al mondo che l’Italia è un paese a sovranità limitata?

E’ vero l’uno e l’altro, ma la maggioranza degli italiani era disposta a sacrifici pur di ritornare padrona del proprio paese.
Questo gli illuminati fingono di non capirlo e tristemente pontificano nel linguaggio pidiota. Sì, tristi sermoni ripetitivi.

charliebrown
Scritto il 27 Maggio 2018 at 22:41

La solita grigia tristezza in realtà si è elevata a sofferta tensione pur nell’eloquio ipocritamente clericale. Ma con l’annuncio della convocazione di Cottarelli siamo caduti poi ancora più in basso del solito: nella farsa totale della panteismo finanziario.

Si avvicina il 2 giugno. Poveri ufficiali che dovrete comandare l’ attenti a sinist passando davanti alla tribuna del presidente, poveri soldati che dovrete obbedire all’attenti a sinist. Ma specialmente poveri tricolori che dovranno abbassarsi davanti al grigio “europeo”.

Fortuna che Di Maio e Salvini stanno riunendo nord e sud di questo paese sbeffeggiato.

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