FINANCIAL STABILITY BOARD: JPMORGAN …WANTED!

Scritto il alle 11:27 da icebergfinanza

 

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Come abbiamo visto recentemente in Machiavelli parlando di Deutsche Bank, ormai nel mondo sono in molti quelli che si divertono a stilare le loro classifiche del rischio sistemico bancario, ognuno con le proprie metodologie come i tortellini fatti i casa a seconda della convenienza.

Abbiamo recentemente visto gli stress test tarocchi dell’EBA e della BCE, quelli della Federal Reserve e del Fondo monetario internazionale e un paio di analisi indipendenti dell’ufficio studi ZEW tedesco.

Noi come ben sapete e soprattuto sanno coloro che seguono il nostro Machiavelli, ci fidiamo solo  del nostro mdellino di rischio preferito, il quale ha dimostrato una capacità previsionale spettacolare, che ci ha permesso prima di molti altri di comprendere quali banche sarebbero fallite nella crisi americana del 2008

Ora arriva anche quello del Financial Stability Board e ci racconta che le banche sistemiche più pericolose al mondo sono americane ovvero JPMorgan e Citigroup!

per il rischio sistemico

(Teleborsa) Pubblicata la nuova lista delle banche sistemiche mondiali, o global systemically important banks (G-SIBs), quelle che potrebbero comportare rischi sistemici a una o più economie e che sono quindi troppo grandi per fallire. Una lista che viene stilata ogni anno ed è eredità della crisi finanziaria del 2008.

Ci ha pensato il Financial Stability Board, con la consulenza del Comitato di Basilea, senza molte modifiche rispetto all’anno passato e sulla base dei bilanci delle banche a fine 2015. Alle banche sistemiche, infatti, vengono chiestemaggiori cautele e requisiti più stringenti di capitale e patrimonializzazione.

Le banche sistemiche sono 30 e fra le italiane figura solo Unicredit .

Banche sistemiche   Citigroup raggiunge JpMorgan …

Peccato davvero che anche questa classifica non sia attendibile, perchè in cima a qualunque classifica dovrebbe stare solo e sempre Deutsche Bank.

Ora gli ingenui e le volpi stanno festeggiando l’inflazione che non verrà, credono che il recente aumento dei rendimenti è un nuovo e definitivo cambio di paradigma in questa crisi e che aiuterà tutto il sistema bancario.

Noi non abbiamo fretta, la voragine tedesca Deutsche Bank con la Germania intorno è il detonare che farà esplodere la prossima crisi bancaria. Spesso e volentieri dalle nostre parti la verità è figlia del tempo appuntamento al 2017!

Nel frattempo rush finale per i Macchianera Awards 2016, su coraggio Ragazzi un ultimo sforzo , non c’è due senza tre dice il famoso proverbio della cultura popolare italiana.

Dopo la Brexit  e le elezioni americane, abbiamo bisogno del Vostro prezioso aiuto per sovvertire tutti i pronostici e sondaggi che danno vincitore nella categoria ECONOMIA il Sole 24 Ore.

Chissà che il 29 novembre grazie all’onda d’urto del popolo di Icebergfinanza non ci sia anche in Italia un … ICEBERGFINANZA MOMENT!

Forza coraggio bastano cinque minuti di tempo CLICCANDO SUI BANNER AZZURRI che trovate in questo articolo e dieci voti a scelta tra cui uno alla sezione 27  ECONOMIA. Semplicemente Grazie Andrea

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6 commenti Commenta
kry
Scritto il 23 Novembre 2016 at 11:59

— ” Le banche sistemiche sono 30 e fra le italiane figura solo Unicredit . ” .

Quindi Unidebit è l’unica Italiana ed iniziando per
” U ” potrebbe risultare l’ Ultima a fallire essendo Ultima della lista
per cui nel momento che dovessero portarcela via perchè la comprano questa volta

Stanziale
non si incacchia.

Ciao a tutti.

veleno50
Scritto il 23 Novembre 2016 at 13:31

kry@​finanza,

Stanziale lo definirei un grande patriota ma non sa leggere bene tra le righe quello che sta accadendo .Generali e Unicredit non sono più Italiane da molto tempo. Volevo fare presente a Stanziale che tutti i gruppi bancari sotto l’occhio del ciclone hanno in carico NPL al 40/50% pensa se dovessero contabilizzarli al 20% loro valore dato dal mercato,che scarto di margine avrebbero e che aumenti dovrebbero fare tutte. Dovresti supplicare che qualcuno ti acquisti sto cesso di roba. buona gioranta

aorlansky60
Scritto il 23 Novembre 2016 at 14:48

Provo ad alzare il tiro, Capitano; porta pazienza (non sono certo un esperto in economia)

Tu ed altri analisti -come il Financial Stability Board appena citato-

parlate di “banche private” a rischio sistemico…

io trasecolo quando leggo che BoJ ha recentemente annunciato “un piano illimitato di acquisto delle obbligazioni sovrane giapponesi” ancora da emettere;

sappiamo che il Giappone è uno dei paesi più indebitati al mondo; rapp debito pubbl al 230% del proprio pil (il che significa che, come valore assoluto, quel debito sfiora i 10.000 miliardi di dollari); e non voglio nemmeno elencare la stima di DEBITO PRIVATO di quel paese, del quale si sà per certo essere UNO DEI PIU’ ELEVATI al mondo, a formare un DEBITO AGGREGATO ENORME, forse ormai fuori controllo;

io sarò ostinato(me lo dicono spesso),
ma mi chiedo con quali garanzie quello Stato sovrano riesce a garantire il proprio debito ???…
(considerato che non stiamo parlando degli USA, cioè un paese in grado di vantare ben altri argomenti a supporto)

è pur vero che alla fine, il debito pubbl del Paese del Sol levante rientra esclusivamente nei confini giapponesi, essendo di fatto diventata da qualche tempo la BoJ l’UNICO SOTTOSCRITTORE del deb pubbl giapponese, ma alla resa dei conti [quando avverrà] allora quest’ultima infinocchierà i suoi 90 milioni di cittadini ???

…per cui, in conclusione, comincio a pensare che più che le banche private, le banche centrali [a causa della loro politica monetaria espansiva fuori da ogni limite ragionevole] stiano cominciando ad essere delle gigantesche bombe vaganti…

…quel debito è una navicella spaziale lanciata nello spazio con il timer fissato a tempo indefinito verso il futuro,
con il suo carico di rifiuti radioattivi che qualcuno prima o poi si ritroverà con l’avere a che fare, o no ??…

rubicon
Scritto il 23 Novembre 2016 at 16:43

aorlansky60,

ottime osservazioni!! Dagli albori della crisi, 02/2009 ci penso anch’io e sono arrivato a questa conclusione: la BC non può fallire! E’ un dogma della fede… purtroppo non può fallire perché alal fine ci sarà un’ondata inflazionistica a qualche zero… e poi tutto può ripartire!

stanziale
Scritto il 23 Novembre 2016 at 19:57

veleno50@finanza,

Certo Veleno, lo so’ che unicredit (ma anche intesa se e’ per questo) non sono come partecipazione azionaria piu’ italiane da molto tempo, l’ho scritto piu’ volte negli ultimi 2-3 anni almeno, mentre nessuno lo diceva, ed ho pronosticato perfettamente quello che sta’ avvenendo, cioe’ che il sistema bancario italiano, quindi il risparmio ed il finanziamento alle pmi, passa in mani straniere! Non per questo, per la partec, minoritaria, dovremmo permettere che i francesi(e’ ovvio che sono d’accordo con i tedeschi, si spartiscono la torta del sud europa) vengano a comandare, peraltro con poche azioni, e smembrare-portare via i pezzi pregiati, tipo pioneer, come del resto hanno sempre fatto a partire da montedison, parmalat eccetera. Montedison la testa la tecnologia fu semplicemente portata in francia, parmalat e’ storia recente sappiamo come e’ andata. Il fatto e’ che in difetto di imprenditori italiani validi (definire italiani gli Agnelli e De benedetti e’ una parola grossa) lo stato italiano se non voleva cessare di esistere (ma invece vuole cessare di esserlo) doveva ricostruire l’iri e/o potenziare la cdp, la stessa cosa, ed evitare quello che e’ successo. Fregandosene dei parametri (che sono solo per gli allocchi). Per quanto riguarda le banche italiane , nonostante quello che dici sui npl e’ vero, cioe’ il problema e’ reale, ma dovuto all’euro non per un caso sfortunato, hanno in linea di massima una capitalizzazione almeno pari ai suddetti npl netti, con i subordinati eccetera non sono poi cosi’ schifose come vorrebbero far credere, e comunque come ha detto Renzi, la scala dei troiai nostri npl e derivati tedeschi, e’ di 1:100.

stanziale
Scritto il 23 Novembre 2016 at 20:07

rubicon@finanza,

rubicon@finanza,

rubicon@finanza,

Gia’, avete ragione tu ed Aorlanky, anche io lo penso dal 2008-2009. La situazione e’ da tempo fuori controllo, finira’ che toglieranno uno zero alle banconote, o forse 2 , e si ripartira’ aumentando i salari con le nuove banconote eccetera. E’ sempre avvenuto cosi’.

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