TUTTO BENE IN AMERICA!

Scritto il alle 11:00 da icebergfinanza

Nelle scorse settimane ho ricevuto una mail di un nostro caro compagno di viaggio che mi raccontava delle sue perplessità di fronte all’esposizione dello scenario macroeconomico americano da parte degli uffici studi di Banca Intesa e American Chamber of Commerce in Italy al recente convegno di confidustria a Trento dal titolo “Internazionalizzare negli USA: volano per lo sviluppo delle PMI trentine”

La tristezza è che li, per loro, va tutto bene, disoccupazione fisiologica, redditi delle famiglie in crescita, economia in espansione, ci ha scritto.

In effetti è vero, ieri sono usciti ad esempio i dati realtivi alla produzione industriale…

United States Industrial Production MoM

La produzione industriale degli Stati Uniti si è attestata in ribasso in agosto, dopo gli aumenti di giugno e luglio, segno di un rallentamento del settore manifatturiero, determinato dai problemi economici all’estero e dalla volatilità dei mercati finanziari. Secondo quanto reso noto dalla Federal Reserve, la produzione industriale è calata dello 0,4%. Gli analisti attendevano un ribasso dello 0,2%.

(…)  Da segnalare che la produzione nel settore manifatturiero, la maggiore componente del dato generale, è calata dello 0,5%, messa sotto pressione dal settore auto.America24

Uhmmm! Quindi il settore dell’auto è sotto pressione e le vendite al dettaglio sono state “salvate” proprio dall’aumento delle vendite di auto!

Per agosto gli analisti attendevano un rialzo dello 0,2%.(…) Bene anche le vendite di auto e componenti, salite dello 0,7%. Escludendo gli acquisti di carburante, le cui vendite sono calate dell’1,8%, il ribasso maggiore da gennaio, il dato sarebbe in rialzo dello 0,4% su base mensile e del 4,4% su base annuale. Escludendo le vendite di auto il dato è salito dello 0,1%, escludendo invece sia auto sia carburante il rialzo è stato dello 0,3%. Le spese per consumi rappresentano un’ampia parte, circa il 70%, del prodotto interno lordo degli Stati Uniti, che è a sua volta un termometro dell’andamento dell’economia del Paese.America24

Quindi le vendite di auto sono salite pur in presenza di una riduzione della produzione, dinamica che non mancherà di produrre i suoi effetti nei prossimi mesi anche sul pil, visto che anche …

” A luglio le scorte di magazzino delle aziende americane sono cresciute meno delle previsioni, dopo l’accelerata del mese precedente. Il dato può incidere sul Pil del secondo trimestre. Secondo quanto reso noto dal dipartimento del Commercio americano, le scorte sono salite dello 0,1% a 1.810 miliardi di dollari, meno del +0,2% atteso dagli analisti. In giugno il dato era salito dello 0,7% (rivisto al ribasso dal +0,8% della prima stima). “America24

Quindi riassumento la dinamica dei consumi è in espansione, suppongo…

U.S. Retail Sales

United States Retail Sales Ex Autos MoM

Tu pensa che senza automobiline oltre un punto e mezzo intero mancherebbe all’economia americana nel 2015 e si vendono specialmente grazie al nuovo boom del credito “subprime”

In effetti la fiducia dei consumatori è alle stelle ed è per questo che giovedi la Fed alzerà itassi…

http://icebergfinanza.finanza.com/files/2015/09/gallup%2Beconomic%2Bconfidence%2B2015-09-15.png

Le aziende assumono ogni giorno di più …

Hewlett Packard intende licenziare altre 30.000 persone Gli esuberi si aggiungono ai 54.000 visti dal 2012.

 

Ironia a parte, stiamo ancora aspettando segnali realmente positivi, esclusivamente dai salari e dai redditi, dalla domanda, domanda, domanda, stimoli alla domanda, domanda, domanda.

Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’ oceano infinito di questa tempesta perfetta …Chiunque volesse ricevere le ultime analisi può liberamente contribuire al nostro viaggio

cliccando qui sopra …

o sul banner in cima al blog o sul lato destro della pagina. Semplicemente Grazie.

 

 

16 commenti Commenta
bergasim
Scritto il 16 Settembre 2015 at 11:30

Tu pensa che senza automobiline oltre un punto e mezzo intero mancherebbe all’economia americana nel 2015 e si vendono specialmente grazie al nuovo boom del credito “subprime”

Qual’è la fonte?
Grazie

babycottero
Scritto il 16 Settembre 2015 at 12:28

Andrea, magari hai giá visto la mail ma ti scrivo anche qua.

Anche questa volta, come con l’asino d’oro, non ho ricevuto il manoscritto.

Puoi inviarmelo?

Grazie

veleno50
Scritto il 16 Settembre 2015 at 17:12

Se i tassi in America aumentano dello 0,25,dopo 20 secondi di maretta, qualcuno comincia a pensare che le cose sono migliorate quindi su dollaro e boom delle borse europee. Se lasciano invariati i tassi vuol dire che l’economia ancora non è al top ,le borse mondiali accelerano ,poi si smorza tutto, perchè ricomincia la manfrina del prossimo aumento ad ottobre o a fine anno. le borse scendono senza tracolli fino a quando vogliono loro, senza causare quei tracolli che molti commentatori intravedono continuamente.Non è tattica quella applicata dai colossi americani è strategia a mio modo di vedere.I dati elencati nell’articolo sono inconfutabili dottor Mazzalai ,secondo me però la faccenda dei subprime per acquistare le vetture e quant’altro è come un malato che fatica a respirare e gli viene dato l’ossigeno per aiutarlo a non morire soffocato. Ben venga secondo me o no?.salut

stanziale
Scritto il 16 Settembre 2015 at 20:20

veleno50@finanza,

Veleno, poiche’ alcune volte mi hai tacciato di catastrofismo, insieme ad altri, ed in questo post ricordi che alcuni vedono continuamente crolli futuri, mi permetto di risponderti. Quindi affermo che…non ho niente da dirti. Ti sei risposto perfettamente da solo, quando scrivi:” e’ come un malato che fatica a respirare e gli viene dato l’ossigeno per aiutarlo a non morire soffocato.” Speriamo che duri ancora un bel po’ l’ossigeno.

signor pomata
Scritto il 16 Settembre 2015 at 21:48

Sembrerà strano ma penso pure io che i tassi li alzano e le borse festeggiano.
Hanno creato un sistema in cui sembra che stampino denaro ma solo pochi ne hanno i benefici.
Hanno incentrato tutto sul mercato azionario e su i qe………non si capisce chi decide cosa visto la complicità tra banche centrali banche di affari e multinazionali.
Fin che avranno la possibilità di manipolare i prezzi e usare i soldi degli altri per fare ogni tipo di speculazione non ci sarà mai fondo al peggio.
Possono andare contro la logica dei numeri e affondare o innalzare un prezzo per un tempo che neanche noi possiamo immaginare.
Il sistema è marcio ma non hanno la men che minima voglia di cambiare e ne hanno la men che minima idea di mettere dei paletti perche da questa situazione hanno dei gran benefici.
Molti parlano dei calciatori che guadagnano milioni ma vorrei ricordare che uno tipo marchionne guadagna più di 150 milioni a anno…….come un 6-7 mila operai fiat.

capitan_harlok
Scritto il 16 Settembre 2015 at 22:01

signor pomata@finanzaonline:
Sembrerà strano ma penso pure io che i tassi li alzano e le borse festeggiano.
Hanno creato un sistema in cui sembra che stampino denaro ma solo pochi ne hanno i benefici.
Hanno incentrato tutto sul mercato azionario e su i qe………non si capisce chi decide cosa visto la complicità tra banche centrali banche di affari e multinazionali.
Fin che avranno la possibilità di manipolare i prezzi e usare i soldi degli altri per fare ogni tipo di speculazione non ci sarà mai fondo al peggio.
Possono andare contro la logica dei numeri e affondare o innalzare un prezzo per un tempo che neanche noi possiamo immaginare.
Il sistema è marcio ma non hanno la men che minima voglia di cambiare e ne hanno la men che minima idea di mettere dei paletti perche da questa situazione hanno dei gran benefici.
Molti parlano dei calciatori che guadagnano milioni ma vorrei ricordare che uno tipo marchionne guadagna più di 150 milioni a anno…….come un 6-7 mila operai fiat.

Signor pomata condivido al 100% ecco perche con questo sistema marcio ed artefatto non ci sarà mai fine ce stata un escalation dagli anni settanta a venire in avanti questo sistema viene drogato ed alimentato impropriamente a beneficio di pochi dove le borse hanno sempre goduto di questa liquidità, quindi tassi o non tassi saliranno perche vogliono salire vedi S&P nuovamente a 2000 punti , a meno che succeda qualcosa veramente di eclatante che fa esplodere il panico ma al momento non sono a conoscenza di una imminente invasione di UFO o di essere colpiti da un immenso meteorite e quindi le borse continuano a brindare ed ad attirare questa immensa liquidità , buona serata a tutti

kry
Scritto il 16 Settembre 2015 at 22:59

signor pomata@finanzaonline,

capitan_harlok@finanzaonline,

—– ” Fin che avranno la possibilità di manipolare i prezzi e usare i soldi degli altri per fare ogni tipo di speculazione non ci sarà mai fondo al peggio. ” —-

… i soldi degli altri …. ???
A me sembra un paradosso.
I soldi sono sempre e comunque di loro proprietà

kry
Scritto il 16 Settembre 2015 at 23:08

” La tristezza è che li, per loro, va tutto bene, disoccupazione ….. ”

Già é proprio una TRISTEZZA sapere che per partecipare ad un convegno della confidustria a Trento presieduto dagli uffici studi di Banca Intesa e American Chamber of Commerce in Italy bisogna magari pagare per ascoltare un sacco di …. bolle.

kry
Scritto il 16 Settembre 2015 at 23:12

Dimenticavo , negli usa non ci sarà mai inflazione fino a quando potranno continuare a diminuire il contenuto del prodotto mantenendo lo stesso prezzo.

kry
Scritto il 16 Settembre 2015 at 23:34

” Le aziende assumono ogni giorno di più …
Hewlett Packard intende licenziare altre 30.000 persone Gli esuberi si aggiungono ai 54.000 visti dal 2012.”

Ma come non ci racconti che la nostra benamata sorella …..

http://intermarketandmore.finanza.com/bank-revolution-deutsche-bank-vuole-tagliare-un-quarto-del-personale-74035.html/comment-page-1#comment-141104

bergasim
Scritto il 17 Settembre 2015 at 08:52

bergasim,

Andrea grazie per le risposte

icebergfinanza
Scritto il 17 Settembre 2015 at 12:18

bergasim,

La risposta la trovi ne due grafici paralleli postati sopra nell’articolo sulle vendite con o senza autos!

bergasim
Scritto il 17 Settembre 2015 at 12:50

icebergfinanza,

Mi riferivo al fatto che inutile citare come affidabile la fed di atlanta tanto anche loro come altri la raccontano.
vedremo il pil finale del 3 trim 2015 se poi alla fine non sfonderà come per il 2 trimestre la soglia del 2%.
I dati peggiorano e il dato aggiornato del pil aumenta vanno di pari passo con amici dell’ocse.

phitio
Scritto il 17 Settembre 2015 at 13:01

Si, stimolare la domanda, Andrea… Ma ti sei mai chiesto se davvero la domanda tornasse a salire, cone che prezzo delle materie prime potremmo soddisfare la domanda in piu’? Certo, finche’ la domanda resta sotto all’offerta, vedremo prezzi bassi, ma ad un certo punto la domanda si scontrera’ con prezzi che risaliranno a razzo ( nell’ipotesi che la depressione economica non colpisca troppo duramente e che la capacita’ di spesa dei consumatori in qualche modo cresca). Tieni presente che le materie prime a basso costo non sono aumentate in quantita’, sono solo calate. QUelle che ci sono ora in piu’ nel mix sono solo materie prime costose, troppo costose alla sorgente, per le nostre tasche.

E’ per questo esatto motivo che dire che non torneremo mai piu’ ai livelli di pil del 2006 e’ una scommessa troppo facile da vincere

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