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IL MISTERO DEL FRACKING ITALIANO!
C’è qualcosa che non funziona nella leggenda metropolitana sul fracking italiano che da tempo media e giornali italiani continuano a raccontare, qualcosa che va oltre la responsabilità del fracking nel terremoto emiliano.
Non si tratta di stabilire se è stato o meno il fracking ha provocare il terremoto ma di comprendere che gli interessi in gioco sono enormi e spesso travalicano la volontà popolare e l’evidenza.
Nonstante la mia totale ignoranza sull’argomento e il rispetto per la competenza di coloro che da sempre studiano le dinamiche geologiche di Madre Terra , alcune cose non quadrano.
Nei giorni scorsi ad esempio mi ha incuriosito questo articolo apparso su un blog del Sole24Ore dove l’autrice scrive tra le altre cose scrive che …
Stiamo parlando, ovviamente, solo di gas CONVENZIONALE, che si estrae senza bisogno di spingerlo all’esterno con il FRACKING, tecnica recentissima e mai utilizzata in Italia, anche perché non abbiamo giacimenti di shale gas, cioè il gas naturale che si estrae dagli scisti bituminosi.
Il resto lo lascio leggere a Voi condividendo solo il finale…
La pericolosità dello stoccaggio in sé è invece tutta da dimostrare, nonostante questo terremoto, peraltro previsto per intensità anche maggiore nelle specifiche progettuali, perché, paradossalmente, quando la terra trema le strutture geologiche che contengono gli stoccaggi sono il posto più sicuro. E’ banale: lo stoccaggio è un sistema chiuso in sé stesso che ha già resistito a milioni e milioni di terremoti senza che ne fuoriuscisse il proprio contenuto sia esso gas, acqua, petrolio o CO2.
Ma la sicurezza del nuovo stoccaggio è un problema di tutta evidenza secondario rispetto alle altre motivazioni di tipo elettoralistico e politico.
Così vanno le cose nel nostro Paese alla faccia dello sviluppo economico ed energetico e alla necessità di investimenti esteri.
Un governo “tecnico” che dice no alla ricerca scientifica.
Fino a qui tutto bene ognuno può avere la sua idea, senonche ritrovo la stessa autrice sul Corriere della Sera, che abbiamo saputo essere parte integrante dei misteriosi poteri forti dalle parole del professor Monti, la quale scrive un altro articolo sotto la rubrica Scienze con tanto di premessa …
Tra accuse non provate, teorie e dati di fatto . Terremoto Emilia, stoccaggio gas
e fracking: facciamo chiarezza Il progetto di Rivara: i ministeri frenano dopo una positiva Valutazione d’impatto ambientale
Bene, abbiamo saputo nell’articolo precedente che … il FRACKING, tecnica recentissima e mai utilizzata in Italia, anche perché non abbiamo giacimenti di shale gas, cioè il gas naturale che si estrae dagli scisti bituminosi…
…e invece in quest’ultimo nuovo articolo, scopriamo che …
FRACKING – Questa tecnica, che ha rivoluzionato il mercato del gas nordamericano, potrebbe essere utilizzata in Europa soltanto in poche aree, localizzate soprattutto nel Baltico e in Francia (in Italia sarebbe stata utilizzata dalla società Independent Resources nel corso di test di produttività nel bacino di Ribolla sul fiume Bruna, in Toscana, come riportato dal sito internet della stessa società, ndr) QUI
Ma come, potrebbe essere utilizzata in poche aree localizzate soprattutto in Francia senza chiedere cosa ne pensano i francesi?
” French senators voted to outlaw hydraulic fracturing, or fracking, making France the first country to pass a law banning the technique for extracting natural gas and oil.” Bloomberg
Credetemi non c’è gusto ad evidenziare le inconfruità di alcuni esperti…
“In alcuni casi – ha detto Fontana – questa tecnica crea una micro-sismicità che può essere problematica proprio perchè riguarda sedimenti piuttosto superficiali. In Francia infatti hanno sospeso le prime ricerche. In Italia non esistono sedimenti che contengano metano sfruttabile in modo significativo (shale-gas). Inoltre nessuna di queste ricerche o sfruttamento può essere fatta ‘di nascosto’ perchè richiedono impianti complessi e visibilissimi”. IlRestodelCarlino
La geologa Fontana smaschera le bufale o si certo se qualcuno non si prende la briga di andare a verificare quello che gli esperti dicono! Altro conflitto di interessi o ignoranza nel senso di ignorare la realtà!
La questione è molto più delicata di fracking o non fracking, qui si tratta di rispetto delle regole e dove gli interessi sono enormi, le regole non servono a nulla.
Inoltre nell’articolo sul Corriere soprattutto nei commenti è affascinante notare come qua e la, qualche mano esperta e ovviamente interessata cerchi di sponsorizzare la continuazione del progetto Rivara addirittura arrivando ad affermare che …
RIVARA È INDISPENSABILE ALL’ITALIA 09.06|13:37 Lettore_2615264
Rivara gode di caratteristiche benefiche che non sono purtroppo presenti in tutti gli altri siti italiani, presenti e futuri. A Rivara, infatti, manca del tutto quell’insidiosa subsidenza che lentamente erode la capacità di stoccaggio e soprattutto la capacità di erogazione degli altri siti. Ad ogni ciclo di stoccaggio, ad ogni stagione di estrazione, è come se un maglio compattasse le sabbie, diminuendone porosità e soprattutto permeabilità, essenziale per fare uscire il gas dalla roccia serbatoio. La capacità di erogazione del gas del sito di Rivara si preannuncia invece esente da riduzione ed elevatissima, e quindi utilissima proprio dopo la crisi del gas dello scorso febbraio, che è stata la crisi da mancanza di capacità erogativa, non di gas stoccato. Quanto a sicurezza, basta notare che a maggiore profondità corrisponde maggiore pressione di contenimento del gas da parte della roccia di copertura, e Rivara è il sito più profondo, quindi il più sicuro, di tutti. Bocciare Rivara non vi sembra anche a voi una sciocchezza, dettata dalla pur comprensibile emotività da terremoto? Complimenti ancora alla giornalista, e alla redazione che sa cogliere fatti importanti.
E i complimenti si sprecano qua e la tra le virgole dei commenti dei due articoli!
Ovviamente la Independent Resources non ci sente e dichiara che…
Despite what would appear to be a definitive rejection of the project by the Italian authorities, Independent Resources said in a statement Friday that it expects the project to eventually go ahead. Independent Resources “expects a pause for the project and considers this understandable under the circumstances,” it said in the statement.
Si tratterà solo di una pausa inevitabile viste le circostanze. C’è da scommetterci prima o poi risentiremo parlare del progetto RIVARA!
Non perdetevi l’emozionante ed immane lavoro di ricostruzione di Maria Rita D’Orsogna capace di dimostrare dati, foto e documenti alla mano che il fracking e’ già stato praticato in Italia a Grosseto dalla stessa ditta che detiene la maggioranza della ERS la stessa società che aveva l’esclusiva di Rivara DORSOGNA
Stai scherzando vero… un problema energetico tutto qua?
Condivido nella sostanza il commento di cuculo. In Italia si fa troppo terrorismo ambientale bloccando qualsiasi sviluppo.
Non parlo di questo episodio visto che non ne ho le competenze (lo stesso dovrebbero fare molti blogger che scrivono invece con pregiudizi e senza conoscenze).
Ma è mai possibile che solo da noi si blocchi qualsiasi iniziativa e poi diamo incentivi a pioggia a tecnologie arretrate come il fotovoltaico (nel 2012 gli italiani pagheranno in bolletta 8 miliardi, il doppio dell’IMU e soprattutto a maggior carico delle categorie più povere).
Come detto non voglio e non si deve parlare di un singolo episodio, ma qualcuno dovrebbe spiegare come il paese si possa dotare di una seria politica energetica. E quando dico seria è evidente che non voglio nemmeno sentire le parole fotovoltaico etc che solo un nazi-ambientalista può sostenere (bastano 10 minuti di seria documentazione per capire che gli incentivi al consumo sono un puro spreco, semmai andavano fatti alla produzione. Infatti finiti gli incentivi non avremo più nulla visto che la produzione è tutta all’estero. A sto punto meglio gli incentivi alle auto a gas e gpl, almeno lì la produzione l’abbiamo).
L’energia è tutto, e tutto dipende dall’energia disponibile, qunidi è evidente che dietro di essa si muovano interessi enormi, interssi grandi quanto il pianeta stesso.
Alle volte ho l’impressione che si legge solo quello che si vuole leggere solo per esprimere la propria idea anche se in maniera legittima. Domandina della giornata se invece di parlare d’altro qualcuno vi chiedesse di ricostruire la Vostra casa distrutta dopo un terremoto su un deposito di gas in una zona altamente sismica che direste accomodatevi pure perché abbiamo bisogno di energia. La sostanza del mio intervento e’ che non si può continuare a negare l’evidenza questi vogliono andare avanti comunque e nonostante tutto! Inoltre il fracking e’ già stato utilizzato inutile negarlo. Se poi vogliamo parlare del sesso del fracking o se respiriamo energia accomodatevi pure questo non era il mio intento!
icebergfinanza:
Alle volte ho l’impressione che si legge solo quello che si vuole leggere solo per esprimere la propria idea anche se in maniera legittima. Domandina della giornata se invece di parlare d’altro qualcuno vi chiedesse di ricostruire la Vostra casa distrutta dopo un terremoto su un deposito di gas in una zona altamente sismica che direste accomodatevi pure perché abbiamo bisogno di energia. La sostanza del mio intervento e’ che non si può continuare a negare l’evidenza questi vogliono andare avanti comunque e nonostante tutto! Inoltre il fracking e’ già stato utilizzato inutile negarlo. Se poi vogliamo parlare del sesso del fracking o se respiriamo energia accomodatevi pure questo non era il mio intento!
ICE, hai riassunto in poche parole quello che penso anch’io.
Ma, se gli increduli vogliono documentarsi ulteriormente sulla questione, possono trovare in rete più di un articolo.
Per aggiungere carne al fuoco, nessuno scienziato è riuscito finora a spiegare la moria di pesci nei canali delle zone terremotate in concomitanza con le scosse o la fuoruscita di lampi dal terreno pochi istanti prima delle stesse, come raccontato da alcuni testimoni………..
Poi, come ha scritto giustissimamente ICE, perché non ci andate voi ad abitare su un deposito di gas? O preferireste essere al posto di quei poveretti che hanno perduto affetti e averi e stanno tutto il giorno nelle tendopoli? 👿
Capitano Andrea nella seconda guerra mondiale sono morte di morte violenta circa 55.000.000 di persone (senza calcolare tutte quelle morte per cause indirette) e ormai nessuno ci fà quasi più caso oppure proprio se ne frega; nel caso ci fosse una terza guerra mondiale (di qualsiasi tipo sia !!!) probabilmente i morti sarebbero molti di più.
Capitano Andrea oggi ho lavorato in una abitaziane fatta con una struttura di solido acciaio (che nel caso di terremoto……..si deve “rovesciare” per causare danni) intanto che in tanti blaterano senza combinare un bel niente ci sono tante persone che si danno da fare per migliorare la loro vita e quella delle proprie famiglie !!!!.Anche in legno sono ottime. Credo che sia ormai da diversi anni che ripeto che in italia per quanto riguarda l’edilizia sia quasi tutto da rifare e quindi quello che non fara l’uomo (a causa della sua limitatezza) lo farà la Natura attraverso l’Entropia o il Caos (nteso come teoria scientifica) o altri modi a noi sconosciuti, basta aver pazienza e……..Tempo.
Il Cuculo…………..IO vorrei VIVERE anche senza energia, anche perchè, come da tè stesso amesso, oggigiorno l’energia è solo un enorme business e non ha niente a che fare con il migliorare il nostro modo di vivere.
Un saluto e Buona Fortuna a Voi
SD
@ TUTTI in particolare i disinformati sulle non-rinnovabili (leggasi combustibili fossili ed assimilabili)
Physicians for Social Responsibility (PSR) stated the following in their Dec. 23, 2008 article “Green Energy Notes,” available at http://www.psr.org:
“[E]xisting renewable energy technologies are capable of meeting the entire U.S. need for electricity by the year 2020. Solar energy could produce 100 percent of electricity demanded in the U.S. on .3 percent of the nation’s land, while wind power could create 2.6 times the amount of electricity used in the U.S. with turbines in just twelve states.
A change in fuels would also have benefits in the area of transportation. According to the Department of Agriculture, biofuels could make up 37 percent of transportation fuels in the U.S. by 2025. If combined with the use of fuel-efficient vehicles, this percentage could rise to 75 percent. Further advances in technology, such as the use of hydrogen fuel cells, and an increase in the use of hybrid vehicles would create further benefits.”
Guardate che gli studi e la tecnologia per SOSTITUIRE INTERAMENTE ENERGIA FOSSILE ci sono
e parlano chiaro, se realmente tra 50 anni finisce la disponibilità continuare a non muoversi ora è un suicidio per le nuove generazioni,
pensate ad Opportunity (tecnologia di 12 anni fa) il rover della NASA atterrato su marte nel 2003 ed ancora attivo dopo 9 anni pesa 190 Kg e va a fotovoltaico, consuma un sacco di corrente per i sei motori le sue camere, il sistema di telecomunicazioni, e i laboratori di analisi onboard, le batterie ed i pannelli solari che hanno fatto migliaia di cicli di ricarica… VOGLiO QUESTA TECNOLOGIA per la mia casa, la mia auto, per i miei figli… fuck – the -frackling e connessi e smettiamola di farci prendere per il culo BISOGNA CAMBIARE e SCEGLIERE ORA…
Immenso Paolo! Tra un po’ qualcuno dirà che e’ stufo di respirare aria pura e dirà che preferisce vivere in un polmone d’acciaio. Andrea
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Ho spesso la sensazione che la tua sensibilità rispetto al problema energetico , globale e italiano , con le sue peculiarità, sia bassa.
Eppure la disponibilità ampia di energia a costi contenuti è la sola chiave di lettura del miglioramento delle condizioni di vita umane .
Ed una popolazione chetende all’invecchiamento ha sempre più bisogno di energia per sopperire alla perdita della propria.
Io personalemte non vorrei vivere con una disponibilità di energia pro-capite equivalente a quella di 100 anni fa, e neppure di 60.