INFLAZIONE COUNTDOWN!
Forse qualcuno di Voi se lo ricorderà, l’ economista Paul Kasriel, uno dei nostri maestri, quelli lontani dai riflettori, persone competenti, serie e professionali, che ci hanno permesso nel 2007 di essere tra i pochissimi ad anticipare la Grande Recessione, la crisi Subprime.
Recentemente Paul, ha messo in dubbio l’ampia convinzione che il debole quadro dei posti di lavoro di agosto sia stato il risultato della paura dei consumatori per la variante delta, ancor di più quelli che suggeriscono che è dovuto all’interruzione delle catene di approvvigionamento, la stessa scusa che usano coloro che si inventano la stagflazione.
Lui pensa che il rapporto sul lavoro, il vero problema è la mancanza di offerta, più che la domanda dei consumatori.
A breve avremo anche il dato sui consumi di agosto che potrebbe dirci qualcosa di più, ma a recente perdita di oltre 41.000 posti di lavoro in piena estate nella ristorazione è un grosso campanello di allarme.
Paul suggerisce che è strano che siano aumentati i salari in questo settore, visto che la richiesta di lavoro si sta contraendo a meno che qualcuno non sia talmente disperato da offrire maggiori compensi per la ricerca del personale.
Le vendite al dettaglio di agosto, verranno rilasciate giovedì, il consenso è per una diminuzione dello 0,7% , non male per un mercato azionario sui massimi storici, ben 5 mesi consecutivi, la cui somma è negativa.
Niente stimoli, niente consumi.
Le riduzioni delle prospettive di crescita americane, qui sotto prospettate dagli economisti, sono estremamente ottimistiche. Noi prevediamo numeri molto più bassi e qui da noi, spesso la verità è figlia del tempo.
Per il resto è noia pura, sbadigli sistematici a partire dall’inflazione.
Con l’aumento dei prezzi alla produzione dello 0,7% su base mensile (oltre lo 0,6% previsto), il che non produrrà alcuna inflazione, solo un violento taglio dei margini aziendali, come più volte suggerito le aziende non possono trasferire i costi al consumatore, crollerebbe tutto.
O le aziende aumentano i prezzi o tagliano i margini, licenziano o riducono i salari.
The Citi U.S. Economic Surprise index is around the lowest since June 2020. pic.twitter.com/yXaWRsDskz
— Lisa Abramowicz (@lisaabramowicz1) September 13, 2021
L’indice della domanda finale è aumentato dell’8,3% per i 12 mesi terminati ad agosto, il più grande progresso da quando i dati sono stati calcolati per la prima volta nel novembre 2010, una serie recente, non ha senso paragonare un anno come questo con anni che riflettono solo deflazione.
Come sempre i prezzi per la domanda finale alla produzione al netto di alimenti, energia e servizi commerciali sono aumentati dello 0,3 percento ad agosto dopo essere aumentati dello 0,9 percento a luglio, in poche parole il dato core registra una sensibile frenata.
Oggi alle 14.30 uscirà l’inflazione al consumo in America, se il dato supererà le attese tutti a strillare all’iperinflazione, se invece sarà inferiore, sarà casuale come sempre.
Come suggerito prima, non riusciranno a trasmettere l’aumento SPECULATIVO dei prezzi al consumatore finale, quindi inutile come fanno alcuni correlare i prezzi alla produzione con quelli al consumo.
Se si guarda all’aumento reale delle materie prime e dei prezzi alla produzione, l’aumento dei prezzi finali al consumo è davvero ridicolo, senza sussidi crolla tutto, come crollerà ad esempio in Italia la domanda di veicoli elettrici ora che il Governo continua a distribuire elemosina, rispetto ai soldi che riceve dall’Europa per la transizione ecologica…
Su segnalazione, ennesima truffa "green" del Governo con la farsa incentivi auto elettriche bonus ISEE proposta dal @Mov5Stelle @M5S_Camera @M5S_Senato mai partito dopo un anno e ora con decreto taglio incentivi auto elettriche, pubblicato venerdì. @MiTE_IT pic.twitter.com/aQjP6B3acZ
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) September 11, 2021
Nel frattempo sul mercato valutario importanti novità sotto la superficie dell’iceberg si stanno preparando, come vedremo insieme a Machiavelli la prossima settimana.
I manoscritti da inizio anno sono più che sufficienti per comprendere come coglierla, l’ultima grande occasione, la più colossale della storia, perché oggi sono tutti sul lato sbagliato di una barca che sta di nuovo per affondare.
Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.
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SEMPLICEMENTE GRAZIE!
@ Ildebrando
“…stanno rendendo difficile lavorare e vivere…”
Vero ciò che affermi, ma la valutazione di tale osservazione è soggettiva ed è fortemente relativa alla fascia d’età di appartenenza :
1) per chi appartiene a vecchie generazioni, ed ha potuto assaporare appieno il WELFARE [di uno Stato efficiente che funziona(va), il cui scopo primario della sua politica dirigente è(era) il benessere dei propri cittadini] applicato in tutte le sue forme, la constatazione di come stiano cambiando “lo stato delle cose” è lampante e palese (e desolante nella valutazione);
2) per chi appartiene a generazioni più giovani, queste non possono fare confronti con uma memoria storica che non possiedono per non averla vissuta, quindi per costoro l’applicazione del nuovo “stato delle cose” sarà più facile da “digerire”, l’uomo ha una capacità di adattamento sorprendente, anche su questo giocano coloro che stanno imponendo “le nuove regole” societarie.
3) per chi appartiene attualmente al mondo scolastico il problema non si pone nemmeno, in quanto saranno abilmente addestrati per far parte del “gregge”, con divieto di rumoreggiare eccessivamente, in quanto la presenza del sistema sarà sempre più evidente quanto oppressiva. I giovani sono molto più malleabili mentalmente di un vecchio, la cui esperienza gli fà vedere le cose sotto una prospettiva [realista] che i giovani non riescono nemmeno ad intravedere…
Quel furbastro (e qualche altro “titolo” fortemente dispregiativo) di JC Junker aveva visto giusto, perchè il problema è che non si intravedono all’orizzonte movimenti popolari di forza coercitiva abbastanza risoluti da riuscire a combattere fino ad impedire il processo in atto, in quanto sono ormai quasi tutti lobotomizzati dal sistema stesso, per i “diversivi” che esso ha abilmente fornito al popolo per farlo star calmo e quieto, “diversivi” che non stò nemmeno a descrivere perchè dovrebbero essere fin troppo noti.
Non un bel mondo da vivere quello che si prospetta nel prossimo futuro (detto da uno come il sottoscritto che appartiene alla fascia d’età descritta al punto 1) ma evidentemente era un “mondo” perfino troppo “bello”, il cui modello era fatto su misura di vasta scala per la maggioranza delle popolazioni e relativo benessere… il vertice del sistema attuale stà riportando indietro le lancette dell’orologio di parecchio tempo, per un ritorno al 1700 e alle condizioni di vita sociale di quel periodo.
Un po’ OT ma non tanto, bisognrebbe spiegare a che serve e servirà quello che chiamano “green-pass” o nuovi nomi, la domanda giusta se la stanno già facendo, a che c. serve se non può dare alcuna garanzia di prevenzione e per il falso senso di sicurezza è controproducente e genera problemi sociali? sarà per i “vaccini” sui quali l’approccio intimidatorio e altro suggerisce molti dubbi? Mah, forse e meglio che verifichino sperimentalmente.
…a proposito di green pass, l’Italia è l’unico paese (insieme a pochi altri sulla faccia della Terra, e non è che quest’ultimi siano “esempio di Democrazia…) ad averlo imposto in forma rigida ed inequivocabile… e non è che negli altri Paesi Europei il problema Covid sia da ritenere debellato (tutta’altro…) ecco quindi come le conseguenze (e le comode scuse, per la politica dirigente) del Covid stiano avviando l’Italia verso una via sempre più da REGIME TOTALITARIO.
…prima si chiamava “immuni” e tra gli scopi non esiste solo quello di costringere la gente a vaccinarsi…
Per quanto riguarda la “scienza” ci hanno messo una trentina di anni a demolire quello che restava del metodo scientifico e stanno arretrando non andando avanti anche se le applicazioni tecnologiche di massa e il marketing ne fornisce l’apparenza.
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Tenere presente che aumentano i costi sistemici per la popolazione sbandierati come efficenza, riduzione dei costi e nuove opportunità di sviluppo che poi vengono trasferiti sulla popolazione complicandogli anche la vita oltre a ridurgli il reddito reale disponibile. Stanno rendendo difficile semplicemente lavorare e vivere, non essendo gente che sa cosa sia lavorare ma fanno corsi, è normale. Il controllo costa, è parassitario e il costo trasferito.