INFLAZIONE USA: CRESCITA ZERO!
C’è ben poco da aggiungere ai dati di ieri, l’inflazione si sta lentamente sgonfiando, non solo il settore energetico, ma anche tanti altri settori.
Inflation slowed more than expected in July, when consumer prices were flat on the month after rising 1.3 percent in June, for a 12-month increase of 8.5 percent, down from 9.1 percent in June. pic.twitter.com/7HIpOcFpgY
— Econoday, Inc. (@Econoday) August 10, 2022
LIVE: US inflation decelerated in July by more than expected, which may take some pressure off the Fed to continue aggressively hiking interest rates. Watch our live coverage https://t.co/Ye1E7nWHZR https://t.co/Z2xxZGCcdI
— Bloomberg (@business) August 10, 2022
Un ridimensionamento davvero notevole oltre le più rosee previsioni!
Il prossimo passaggio riguarderà ancora i prezzi energetici e soprattutto quelli alimentari che non hanno ancora fatto in tempo ad assorbire il crollo delle commodity agricole dopo la riapertura dei porti in Ucraina.
Another sign for peak #inflation? Online prices in the US fell for 1st time in >2yrs, acc to latest Adobe Digital Price Index. Online prices dropped 1% in Jul YoY, 2% MoM, w/consumers spending $73.7bn online last mth vs $74.1bn in Jun. (via RV) pic.twitter.com/XWyUSmXbTK
— Holger Zschaepitz (@Schuldensuehner) August 9, 2022
Anche i prezzi dei prodotti acquistabili online in USA hanno subito il primo calo da 2 anni a questa parte.
L’indice generale dei prezzi al consumo è rismasto invariato per la prima volta da oltre 2 anni, i prezzi della benzina sono scesi del 7,7% a luglio e questa diminuzione incorpora solo in parte il recente ridimensionamento dei prezzi energetici.
Questa è una buona notizia, anche il prossimo mese avremo un’inflazione ben sotto le stime. Continua a salire i costo degli alimenti, affitti, cure mediche, veicoli nuovi e assicurazioni, turismo, mentre sono scesi i prezzi delle auto usate e le tariffe aeree.
Migliora sensibilmente la catena di approvvigionamento.
I mercati azionari hanno messo a segno un rimbalzo notevole, il dollaro si è ovviamente indebolito mentre gli algoritmi dopo un andamento schizzofrenico, non vogliono ancora rassegnarsi ad abbandonare definitivamente quota 3%.
Ma è solo questione di tempo, in troppi erano al ribasso sul mercato obbligazionario, in troppi stavano scommettendo su rialzi dei tassi oltre il 4 e il 5 %, solo questione di tempo, non manca molto all’ultima accelerazione per i prezzi.
Biden si è subito fatto sentire, prospettando meraviglie, ma in sintesi si tratta di un rapporto misto, il crollo dei prezzi energetici nasconde ancora la tendenza di fondo, ma molte aree mostrano cali di prezzo.
C’è una interessante moderazione nel prezzo degli affitti.
Man mano che i problemi della catena di approvvigionamento vengono risolti, è probabile un ulteriore miglioramento.
Molto probabilmente il calo dei prezzi energetici sarà ancora più importante ad agosto.
Solo gli stipendi del settore turistico e della ristorazione sono saliti, ma nel complesso la moderazione è nelle carte.
Notevole il ridimensionamento dei prezzi noleggio auto.
Le realtà mentre analisti ed economisti guardano al dito e non alla luna, è che le aste dei treasuries americani stanno registrando record su record, ieri il Tesoro americano ha messo a segno a 10 anni una delle migliori aste della sua storia.
35 miliardi di dollari, letteralmente andati a ruba, con richieste dall’estero vicine ai massimi storici.
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