Mentre nei mercati emergenti continua la più imponente emoraggia di capitali degli ultimi 25 anni lunedi a Washington per la prima volta nella storia è esplosa una bomba politica in mezzo alle colonne portanti della Federal Reserve, una governatrice ha lanciato un guanto di sfida alla presidente Janet Yellen e al suo vice Stanley Fischer...
Questa conferenza avvenuta presso il meeting annuale della National Association for Business Economic mette in evidenza le incertezze e tensioni che esistono all’interno della Fed, incertezze che potrebbe far scoppiare una crisi di breve, accentuando il crollo dei mercati emergenti.
All’interno della Federal Reserve non c’e’ unita’ sulla strategia da seguire sui tassi, anzi, al contrario, le divisioni sono forti. Se Lael Brainard, membro del Board della Banca centrale americana, ha invitato alla cautela e a tenere presente i rischi internazionali, James Bullard, governatore della Fed di St. Louis, ha espresso il timore che mantenere i tassi fermi ai minimi storici possa provocare eccessi sui mercati finanziari.(Sole24Ore)
Ma fermiamoci un attimo e torniamo ai mercati emergenti…
“Non abbiamo mai visto una cosa del genere”, ha detto Hung Tran, un dirigente senior presso l’Institute of International Finance, un gruppo commerciale per le banche globali. Tran ha detto che si aspetta deflussi netti dai mercati emergenti per circa 800 miliardi di dollari quest’anno e il prossimo – di gran lunga il più grande volumi di flussi da quando a cominciato a investire in questi mercati alla fine del 1980. Il timore è che questi numeri potrebbero aumentare notevolmente, soprattutto se la valuta cinese si indebolisce ulteriormente. Questo potrebbe tradursi in una grave crisi dei mercati emergenti. “
Bene ora facciamo finta che non esista il mercato “high yield” e “junk”, facciamo finta che in questi anni nessuno abbiamo mai comprato questi titoli…
Ora per quanto ormai ridicoli siano diventanti i rating, date un’occhiata alla seguente tabella…
S&P Credit Rating Downgrades*
2015: 301
2014: 198
2013: 199
2012: 242
2011: 164
2010: 171
*US Companies
E ora leggete qui sotto…
Il numero di imprese Usa sottoposte a downgrade creditizio ha raggiunto i livelli più alti dallo scoppio della crisi mentre i profitti delle compagnie più grandi potrebbero far registrare la seconda contrazione trimestrale consecutiva per la prima volta dal 2009.
Non ho ancora finito, diamo un’occhiata a quello che sta accadendo al commercio globale senza dimenticare quali erano le previsioni degli economisti WTO…
“Al tempo della nostra ultima previsione nel mese di aprile 2015, il commercio e la produzione mondiale sembravano rafforzarsi sulla base dei dati disponibili fino quarto trimestre 2014. Tuttavia, i risultati del primo semestre del 2015 sono stati inferiori alle attese, con una media -0,7 per cento ” ha detto recentemente il Direttore Generale del WTO, Roberto Azevedo.
Ad aprile 2015 facevano previsioni sulla base dei deati disponibili a dicembre 2014?
Benvenuti su scherzi a parte, peccato che non c’è nulla da scherzare in quanto la contrazione del commercio globale
Global trade is also declining at an alarming pace. According to the latest data available in June the year on year change is -8.4%. To find periods of equivalent declines we only really find recessionary periods. This is an interesting point. On one metric we are already in a recession. As can be seen in Chart 3 on the following page, global GDP expressed in US dollars is already negative to the tune of USD1,37trn or -3.4%. That is, we are already in a dollar recession. (HSBC)
La più grande banca nel mondo occidentale è appena uscito con un report nel quale dichiara che l’economia globale è “già in recessione”. Secondo il colosso bancario britannico HSBC, il commercio globale è giù di oltre 8,4 punti e il PIL globale espresso in dollari USA è giù del 3,4 % Così quelli che sono in attesa dell’inizio della prossima recessione economica mondiale possono smettere di aspettare. E’ ufficialmente qui. Come si vedrà in seguito, il denaro è in fuga dai mercati emergenti ad un ritmo importante, le principali banche globali sono bloccate con enormi prestiti che non verranno mai ripagati, e sembra che una significativa contrazione del credito in tutto il mondo sia iniziata.
Non è vero nulla, sono tutte palle, si le palle di una legione di gufi maledetti!
Questa è una della tante palle, fresche, fresche…
Banche, nuovo record per le sofferenze
Aggiungo un altro grafico che dovrebbe suggerire la massima prudenza, non prurito prudenza, ovvero il rapido aumento dei rendimenti e quindi del costo del credito nel merito creditizio B del mercato ad alto rischio …
A… certo sta per partire il rally di Natale, scusate continuate pure a sognare.
Fermiamoci qui e torniamo a Washington e alla Federal Reserve!
“Per rimuovere l’incertezza non farò dichiarazioni sulle prossime mosse di politica monetaria, piuttosto vi spiegherò quali sono le considerazioni che vengono fatte da una parte e dall’altra del fronte del dibattito” ha detto la Brainard lamentando un’incertezza che sta diventando insostenibile.
Le previsioni della Fed non hanno tenuto conto della frenata dell’economia globale e il mercato del lavoro non è cosi in forma come i dati sembrano raccontare e i salari che non aumentano è un dato di cui tenere conto.
“In contrasto con i notevoli progressi nel mercato del lavoro, i progressi compiuti nella seconda tappa del nostro mandato sono stati sfuggenti. Per essere chiari, io non considero il miglioramento del mercato del lavoro come una statistica sufficiente per giudicare le prospettive per l’inflazione. Una varietà di stime econometriche suggerirebbe che la classica curva di Phillips è, nella migliore delle ipotesi, molto debole in questo momento. Il fatto che i salari non abbiano accelerato e che il potere contrattuale dei lavoratori probabile rimane debole è significativo ”
Un stretta monetaria è già in atto sui mercati e l’incertezza non fa altro che prolungare un’inutile agonia.
“Negli ultimi dodici mesi, un ciclo di feedback ha trasmesso le aspettative del mercato sulla divergenza politica tra gli Stati Uniti e i nostri principali partner commerciali, una stretta finanziaria negli Stati Uniti attraverso il tasso di cambio e i canali del mercato finanziario. Così, (…) secondo alcune stime, l’inasprimento finanziario sostanziale che è già avvenuto è paragonabile nei suoi effetti per l’equivalente di un paio di aumenti dei tassi.”
Attenzione ora a cosa dice Tarullo un altro governatore non delle sedi regionali come la Brainard
NEW YORK – “Non mi aspetto un aumento dei tassi quest’anno, non ritengo sia appropriato”. Lo afferma il governatore della Fed, Daniel Tarullo, in un’intervista alla Cnbc. “Al momento la mia aspettativa è che, dato lo stato dell’economia, non sarebbe appropriato un aumento dei tassì mette in evidenza Tarullo, prendendo le distanze dalla presidente Janet Yellen, che prevede un rialzo entro l’anno.
Di solito i governatori “federali” votano insieme alla presidenza, cosa sta accadendo all’interno della Federal Reserve, un ammutinamento?
Nel fine settimana insieme a Machiavelli e agli amici sostenitori del nostro viaggio analizzeremo nel dettaglio cosa potrebbe accadere
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… i progressi compiuti nella seconda tappa del nostro mandato sono stati sfuggenti.
Urca dopo le ‘convergenze parallele’ dopo ‘l’austerità espansiva’ e dopo altre amenità simili adesso ci sono pure i progressi sfuggenti il cui significato però mi sfugge al pari di un pernacchione che mi é appena sfuggito di bocca.