CINA: BOOM DEFLATIVO LA SVALUTAZIONE “UNA TANTUM”

Scritto il alle 07:39 da icebergfinanza

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Giusto per mettere in prospettiva l’affidabilità della parola di una banca centrale non importa se si tratta della Svizzera o della Cina, alla luce di quanto dichiarato ieri…

La Cina svaluta lo Yuan: è “una misura una tantum”

Oggi ovviamente l’una tantum diventa un “due tantum”…

Cina svaluta ancora lo yuan: un altro meno 1,62% sul dollaro

La Cina ha svalutato di nuovo lo yuan, dopo una prima svalutazione avvenuta ieri. La banca centrale cinese ha fissato il tasso di cambio odierno a 6.3306 contro il dollaro, ovvero giù di un altro 1,62%. Prosegue quindi la guerra delle monete aperta ieri da Pechino con il primo ribasso dello Yuan, ribasso che Bloomberg aveva definito da record, il maggiore in 22 anni. E i mercati europei e statunitensi avevano già reagito con preoccupazione, segnando pesanti ribassi.

Immagino già gli americani che accusano la Cina di manipolare tutto!

Si come se gli USA in questi anni, mentre dichiaravano il loro amore per il dollaro forte, dall’altra non facessero di tutto per indebolirlo. L’Europa ci è arrivata con calma il Giappone invece è il campione mondiale in carica e inarrivabile con la manipolazione sistematica del cambio e il QEinfinity, un pò come gli americani che dichiarano la fine del QE e invece la massa monetaria continua a salire come abbiamo visto nell’ultimo manoscritto.

Quindi aspettiamoci interrogazioni parlamentari ovunque che additano la pagliuzza del vicino, mentre la trave continua a lavorare.

Viene da sorridere a pensare alle schiere paranoiche euriste che moralizzano i popoli europei, soprattutto quello italico, sulla svalutazione brutta e cattiva, si mentre il resto del mondo svaluta sistematicamente alla prima difficoltà, questi fanno la morale de me nona, suggerendo che è tutta colpa della corruzione e di non so che altro.

L’unica trave ben visibile è quella relativa alla drammatica debolezza dell’economia cinese e quindi mondiale, vista la mossa disperata della PBOC.

Inoltre non ho tempo ma seguite da vicino le vicende del Brasile che vi riassumo in due righe!

Sai quella Dilma non ci piace, che facciamo?

Semplice, le facciamo crollare il cambio e poi diamo uno scossono ai bond. Poi con calma le mandiamo una letterina come quella della BCE. Se lo capisce bene, se no ci pensiamo noi!

Ricordo solo che ieri la PBOC ha annunciato che nessuna svalutazione costante era in atto e che è tutto normale lo yuan lo stanno adattando loro al prezzo di mercato che vogliono loro, nel “libero mercato” cinese. Ovviamente loro rassicurano non è una guerra valutaria, tutto progettato per venire incontro alle aspettative dei mercati che ovviamente sono sorpresi perchè erano stati avvertiti…sic!

Quel che è certo lo ha detto ieri l’esplosione deflativa c’è stata!

Leggetevi cosa scrive Gross visto che magari se lo scrive Icebergfinanza è sempre la solita minestra …

ImmagineInfatti ora ci sarà da ridere per settembre in quanto ci ha pensato la Banca centrale cinese a mettere in crisi la Federal Reserve e le sue fesserie sul rialzo dei tassi, ma anche no.

Paul Brodksy di Macro Allocation suggerisce che la pur limitata svalutazione “una tantum” della Cina è una vittoria per la Fed che non cambierà opinione. Al di là dell’effetto domino, secondo Brosksy in un’economia globale in calo e i tassi di interesse attuali un dollaro intoccabile avrebbe l’effetto di attrarre ricchezza globale e i depositi bancari aumenterebbero a prescindere dal tasso di deposito e i titoli del Tesoro USA verrebbero acquistati a man bassa a prescindere dai tassi offerto e gli stessi mercati azionari verrebbero invasi da flussi a prescindere dal rallentamento del ciclo economico.

In sostanza si avvierebbe una fuga di massa verso la sicurezza.

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Chiaro ora il concetto?

Chiaro dovrebbe essere anche il concetto relativo al petrolio dove in serata Goldman Sachs ha fissato la sua linea Maginot prima di un nuovo crash …43,24 e 42,44. La prima è già andata la seconda non manca molto, ma per noi questa non è una sorpresa ma anzi è solo una conferma delle nostre visioni di fine novembre.

Il problema è che la parola dei cinesi è quello che è ovvero dopo aver dichiarato ieri che si trattava di una misura “una tantum”

Facciamo un passo indietro alla fine di novembre dello scorso anno,MACHIAVELLI 2015: ESPLOSIONE DEFLATTIVA … mai un manoscritto di Machiavelli fu più profetico nel delineare i rischi per il 2015.

Tornando a noi e alle dinamiche del dollaro in un’altra recente lettera Mauldin getta uno sguardo anche ai mercati emergenti, attraverso le parole di un caro amico, Worth Wray…

UN NUOVO FILM HORROR PER I MERCATI EMERGENTI?
Nell’autunno del 2009, Kyle Bass mi ha raccontato una storia spaventosa che non ho capito fino a quando non è arrivato il primo “taper tantrum” nel maggio 2013. Egli disse che oltre a probabili default di debiti governativi in Europa e ad un crollo a titolo definitivo della valuta Giapponese, il dramma del debito globale sarebbe finito con un raduno epico sul dollaro USA ed una drammatica inversione dei flussi di capitali ed un bagno di sangue per i mercati emergenti.

Ma soprattutto…

Se continua un tale spostamento sul dollaro USA questo è in grado di alimentare un raduno stile anni ‘90 con dei risultati molto spaventosi per i mercati emergenti, e con implicazioni pericolose verso il nostro indebitato sistema finanziario che si trova altamente integrato a livello globale. (…)

Dopo anni passati a beneficiare di flussi di capitali che arrivavano con molta facilità e di alti livelli di crescita del debito in un contesto di deterioramento dei fondamentali, il gruppo degli “Otto Fragili” (Argentina, Brasile, Cile, India, Indonesia, Russia, Sud Africa e Turchia) si ritrovano ad essere in una situazione di essere “dipendenti dal capitale”, con un ciclo della bilancia dei pagamenti (come indicato nel grafico di Bridgewater Associates) fortemente vulnerabile ad un’inversione dei flussi.
La domanda per il 2015 è questa, cosa succederà quando la marea di dollari invertirà la rotta e questo provocherà una situazione dove finanziarsi sarà sempre più difficile?

(…) un dollaro forte non è solo un problema per gli esportatori statunitensi. Ma è soprattutto un problema per i paesi che si sono finanziati grazie ad un carry trade sul dollaro. Molti trilioni di dollari hanno lasciato gli Stati Uniti durante il quantitative easing, e hanno finanziato qualsiasi tipo di trade ed investimenti in tutto il mondo. Quindi fino a quando il dollaro si trova in una situazione stabile o si indebolisce non ci sono problemi per gli investitori che hanno fatto carry-trade in dollari.
(…)Quei dollari si sono incanalati in ogni angolo del mondo; ed ora se quei trade vengono smontati, gli investitori ed in particolare gli hedge fund compreranno un maggior numero di dollari per avere dei trade più tranquilli. Ciò costringerà il dollaro a rafforzarsi sempre di più rispetto a diverse valute; e mentre ogni singola valuta non è abbastanza significativa nell’essere in grado di produrre da sola un impatto sul commercio globale, insieme avranno invece un effetto significativo.

Ma soprattutto la sintesi di di Albert Edwards tornando indietro nel tempo e guardando a quello che è accaduto ieri sulle valute e sui mercati è tutta qui, anche se il detonatore è stato lo yen e l’eplosione sembra arrivata dalla yuan:

“…Il Giappone perderà il controllo della situazione data l’enorme quantità di QE vomitata nei mercati … io credo che la svalutazione dello yen trascinerà giù le altre valute concorrenti nella regione asiatica, il che ci porta sulla Cina. Dopo un record di 32 mesi consecutivi di deflazione a livello dei prezzi alla produzione, la Cina ha subito la più alta contrazione del PPI negli ultimi tre anni, come ha fatto nel periodo immediatamente successivo alla crisi asiatica del 1997.

Possono tollerare questo, no dovranno svalutare anche loro.”

Risultato finale: Giappone scatenerà “una marea di deflazione verso ovest”, almeno fino a quando la Fed e altri paesi occidentali non risponderanno e tornaranno a fare quello che fanno tutti meglio: stampare denaro nella speranza di stimolare la propria inflazione il che porterà tutti tutti indietro al punto di partenza, e sarà certamente la fine dei giochi nelle guerre valutarie globali.

Chissà forse è ancora presto in qualche maniera recupereranno la situazione per l’ennesima volta, ma il tempismo descritto nell’ultimo “Machiavelli e l’asino d’oro” un pò spaventa…

Attenzione perchè questa “correzione” non andrà oltre qualche mese!

Ma la domanda del giorno è la seguente!

Dopo la Cina chi prenderà il testimone e comincerà a svalutare?

A si dimenticavo la Grecia ha raggiunto l’accordo ma la Germania è scettica e l’andamento in calo a sorpresa dell’indice tedesco Zew, testimonia che la crisi è finita.

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18 commenti Commenta
reragno
Scritto il 12 Agosto 2015 at 08:24

Splendido articolo come sempre mentre tutti i soloni dell’economia si preoccupano del nulla che non c’è: l’inflazione.

reragno
Scritto il 12 Agosto 2015 at 08:33

Riporto anche quest’articolo molto interessante del Professor Bagnai.

http://goofynomics.blogspot.it/2015/08/oggi-ce-la-cina-ventanni-di-cambio.html

dudu.agnese@gmail.com
Scritto il 12 Agosto 2015 at 09:58

Ottimo articolo. Mi piacerebbe capire come si muoverà il prezzo dell’oro a fronte di questo cambiamento.
Lo comprerà ancora qualcuno?
Grazie

mirrortrader
Scritto il 12 Agosto 2015 at 10:43

Oro, Mille e non più Mille?
Attualmente il segnale rialzista sta nel dollaro. Ma è probabile che ad un certo punto anche gli USA saranno costretti a svalutare il più possibile, innescando una spirale di svalutazione e guerra valutaria in cui solo L’oro rimarrà indenne.
Potrebbero però volerci anni.
L’importante è il timing, ora il segnale di forza è nel dollaro, per l’oro SEMBRA ci sia ancora tempo, anche se non è detto.

gnutim
Scritto il 12 Agosto 2015 at 11:00

giusto Reragno, ma tutti hanno paura dell’inflazione?

Ma non hanno altro a cui pensare? Magari c’è anche qualcosa di più importante, che ne so il popolo, la povertà, il lavoro, i redditi?

Se sti deficienti alzassero i redditi ai lavoratori risolverebbero temporaneamente tutti i problemi, inflazione, pil, bilanci statali, tutto!!!!

Poi ovviamente ci si scontrerebbe con i limiti della crescita e con un petrolio che volerebbe alle stelle ricomprimendo ancora tutto, ma forse avremo la possibilità di ridurre la dipendenza dal carbone in un lasso di tempo cospiquo….

cazzo ma mi sembra così lapalissiamo!!!! Ci vuole tanto a capirlo????

icebergfinanza
Scritto il 12 Agosto 2015 at 13:37

Buongiorno a tutti! Direi che mai come questa volta il tempismo di Machiavelli è stato perfetto! Che ne dite 😉

veleno50
Scritto il 12 Agosto 2015 at 17:40

mirrortrader@finanza,

IL DOLLARO RIALZISTA CONTRO CHI?

silvio66
Scritto il 12 Agosto 2015 at 19:06

Ciao Andrea,
Gli emergenti sono nell occhio del ciclone. Una volta in piu’ hai avuto ragione, complimenti. Si sono mangiati ad oggi il 75% dei rialzi 2015. Di questo passo a fine mese potremmo tornare ad inizio 2014. Il fatto e’ che non scendono solo gli emergenti. Poi, sai che bello il dollaro che ritraccia nel frattempo. Vogliono farci scappare. Che dite marinai?

Grazie per l’impegno Capitano

kry
Scritto il 13 Agosto 2015 at 01:39

— Risultato finale: Giappone scatenerà “una marea di deflazione verso ovest” — In un mondo , manipolato dai regolatori delle banche centrali , diventato ormai UNIDIREZIONALE tutte le future notizie economiche arriveranno da ovest , dall’estremo ovest ( cina ) se non dall’oltre estremo ovest ovvero la Grecia.

kry
Scritto il 13 Agosto 2015 at 01:41

UNA TANTUM AL GIORNO LEVA L’INFLAZIONE DI TORNO.

kry
Scritto il 13 Agosto 2015 at 01:46

gnutim@finanza,

” Se sti deficienti alzassero i redditi ai lavoratori risolverebbero temporaneamente tutti i problemi, inflazione, pil, bilanci statali, tutto!!!! ” —- Stanziale le banche centrali hanno sempre ” lavorato ” per combattere l’inflazione per meglio garantire 1% della popolazione…. e poi con tanti poveri sai come manipoli ancor meglio.

PG
Scritto il 13 Agosto 2015 at 02:13

Carissimo Andrea e tutti, il tempismo di Machiavelli fa paura fin nei dettagli. Ma ancor di più tempo fa dicevi che non era la Grecia il pericolo ma veniva da Est. Non so, forse chi ti legge tutti i giorni ci ha fatto l’abitudine a vedere puntualmente avverati i tuoi scritti, ma la realtà oggettiva è un’altra. Qui siamo di fronte a una persona assolutamente dotata di capacità di interpretare alla perfezione i meccanismi di mercati sempre più complicati e tu carissimo ce li spieghi con parole semplici. IO a parte le donazioni non posso che dirti grazie, grazie per la tua dedizione, per il tuo altruismo e per la tua rarissima capacità nonché onestà intellettuale. E non credere mai che no ci facciamo caso, ma forse sì, qualche volta un bravo in più a te non guasterebbe, non perché ne hai bisogno ma perché è il minimo che possiamo fare. Buon ferragosto a tutti e un abbraccio caro capitano.
PG

Dudu
Scritto il 13 Agosto 2015 at 08:29

Grande Andrea!
TI VOGLIAMO MINISTRO DELLE FINANZE!!!!

mirrortrader
Scritto il 13 Agosto 2015 at 13:12

veleno50@finanza,

A tua sorella?
Rispetto le altre valute.. non ci vuole un genio

reragno
Scritto il 13 Agosto 2015 at 13:18

Dudu,

di quale governo? abbiamo un governo in Italia?

veleno50
Scritto il 13 Agosto 2015 at 15:51

mirrortrader@finanza,

Nei giorni della svalutazione della moneta cinese ti pare di vedere retrocedere l’Euro nei confronti del dollaro. I segnali rialzisti e la eventuale svalutazione del dollaro quando li hai sognati o hai fumato qualcosa di poco buono.Sei un maleducato, io ti avevo matto una domanda con una richiesta perchè vedevo l’Euro aumentare nei confronti del dollaro durante la svalutazione.

mirrortrader
Scritto il 13 Agosto 2015 at 16:50

Veleno, Che time frame usi per investire? il grafico a 5 secondi?
Suvvia..

gnutim
Scritto il 14 Agosto 2015 at 08:28

Beh, veleno, se guardi a 1 anno il dollaro è matador, a 6 mesi pure, forse a 1 settimana non batte tutte le altre (tipo euro), ma se vai a vedere cad, jpy,aud,nzd,nok,try,zar è un macello.

Non è che guardi solo contro euro vero? Sarebbe un errore da 1 elementare….

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