ITALIA … TUTTO A NOSTRA INSAPUTA!

Scritto il alle 10:20 da icebergfinanza

 

Come ho scritto nel fine settimana su Twitter, rilassiamoci sino alle elezioni tedesche a parte le solite tempeste in un bicchiere d’acqua, puntualmente rispolverate ad arte qua e la dai principali organi di informazione finanziaria e non, tutti a libro paga delle maggiori corporatocrazie finanziarie non accadrà nulla di definitivo, mentre tutti aspettano la fine del mondo, qualche sorpresa dietro l’angolo non mancherà.

Nei prossimi giorni non mancheranno le occasioni.

Nel frattempo dopo aver appreso che un ministro ha beneficiato di un appartamento con vista sul Colosseo a sua insaputa e un altro viveva ospite a sua insaputa ovviamente in un appartamento da 4000 euro al mese in nero, oggi scopriamo che sempre a insaputa del ministro dell’interno, le nostre istituzioni hanno messo in piedi la più spettacolare caccia a pericolossissimi criminali della storia italiana, una donna e una bambina rimpatriati a tempo di record come non accade neanche per un clandestino.

Ma lasciamo da parte questo ulteriore penoso e squallido capitolo della sudicia politica italiana e torniamo ad occuparci di debito pubblico e del default che ci attende dietro l’angolo con un piccolo appunto tanto per non dimenticare la trappola in cui siamo caduti…

Per i tecnici di Bankitalia, alla crescita del debito nei primi cinque mesi del 2013 ha contribuito per quasi 7 miliardi il sostegno dei Paesi dell’area dell’euro in difficoltà (comprendente la quota di competenza dell’Italia dei prestiti erogati dall’European Financial Stability Facility Efsf, pari a 4 miliardi, e il versamento effettuato in aprile della terza tranche per la sottoscrizione del capitale dell’European Stability Mechanism (Esm; 2,9 miliardi). ”Tale sostegno – secondo i calcoli effettuati – complessivamente ha raggiunto 49,5 miliardi”. (RaiGR)

Per quanto riguarda il nuovo record del debito pubblico, dei buchi dell’amministrazione previdenziale e altre prelibatezze italiche vi lascio in compagnia della massa mediatica che quotidianamente vi tiene svegli sull’ora della fine del mondo, mentre noi ci occupiamo del maggiore rischio che l’Europa oggi corre, no non l’Italia ma sua Maestà, la regina Elisabetta…

Nell’intervista alla Bbc, che lo definisce un leader europeo “relativamente giovane, aperto, pragmatico e con un inglese fluente”, il Letta ha anche preso le difese della moneta unica definendo l’euro “un successo”. A suo parere, però, l’Unione europea “corre un grosso rischio” e questo si chiama Gran Bretagna. L’eventuale uscita dall’Ue del Regno Unito “sarebbe un disastro per l’Europa e un passo indietro per la Gran Bretagna e – la conclusione di Letta – per il futuro comune”. (RaiGR)

Eccome no l’euro non è stato un successo ma un successone e l’unico rischio è che gli inglesi che non perdono occasione di fare i guastatori se ne vadano con il loro debito complessivo, si perchè la ciliegina sulla torta è che  il cronista della BBC ha chiesto a Letta se c’è ragione di preoccuparsi del debito italiano, si un cronista di un paese che supera abbondantemente il 500% come rapporto debito complessivo/PIL robe da matti…

Ah dimenticavo è un tabella di McKinsey, una qualunque suppongo ma oggi va di moda Haver Analytics e qualche altra fesseria come vedremo…

Ovviamente in questa estate calda non poteva mancare chi preannuncia un autunno addirittura bollente, come suggerisce la leggendaria Loretta Napoleoni si quella che dovevamo fallire più volte negli anni e mesi scorsi, dicevo non poteva mancare la carta straccia inglese …

I leader politici dell’Eurozona pensavano forse di potersi godere le ferie quest’anno ad agosto, ma gli eventi dell’ultima settimana potrebbero sconvolgere i loro piani, scrive Tony Barber in un’analisi sul Financial Times. Dopo anni di turbolenze, sembrava che la crisi dell’Eurozona fosse finita, ma non è affatto così. Questa è solo una nuova fase che secondo l’autore si concluderà con una “sanguinosa battaglia”. L’Euro finirà in una battaglia all’ultimo sangue. Financial Times: nuova fase della crisi?

Ma andiamo avanti e godiamoci il resto dell’estate.

Sulla spiaggia di Repubblica delle banane è approdato, proveniente dal Corriere della sera Federico Fubini, Addio al “tesoro dei privati

Lo lascio alla Vostra buona volontà e consapevolezza ma nella sostanza si racconta che il debito complessivo del nostro Paese( stato, imprese, famiglie e banche…oltre agli animali ovviamente ) è andato ben oltre il 400 % sulla base della leggendaria casa discografica di analisi Haver Analytics che secondo Fubini sembra possedere dati che neanche la Banca d’Italia possiede risalenti all’altrettanto leggendario 1992. Eravamo a 314 nel secondo trimestre 2011 chissà come ha fatto l’italia a superare il 400 % miracoli statistici ed econometrici suppongo…

Premessa indispensabile! Non c’è dubbio che il livello di indebitamento delle imprese e famiglie italiane è salito sensibilmente ma resta sempre e comunque un Paese con la percentuale più alta di risparmio privato al mondo e con la più bassa percentuale di debito privato dei paesi occidentali. Il resto è muffa mediatica.

Ovviamente il buon Fubini ricorda a tutti che solo un terzo del debito complessivo è nei confronti dell’estero a differenza di molti altri Paesi ma … la realtà di fondo cambia poco aggiunge. Roba da matti identificare il livello di debito in mano a paesi esteri cambia poco …ahahah!

Giovanni sai che su Repubblica scrivono che la leggenda del basso indebitamento privato si sta sciolgliendo come neve al sole di luglio, si perchè sai è colpa tua che ti stai indebitando troppo e cosi anche le banche, si perchè se una banca ti concede un mutuo vi indebitate in due tu e la banca e cosi aumenta il debito complessivo e in fondo la realtà cambia poco perchè il livello del debito estero è sempre quello etc etc etc…

Dialogo surreale ovviamente appositamente ironico e senza senso anche se la posizione finanziaria netta sull’estero è ovviamente peggiorata in questi anni, anche se qualche furbetto fa finta di dimenticare la differenza tra stock e flussi e via dicendo.

Chiedo scusa se non sono più articolato e professionale nel raccontare le solite cose, ma francamente più il tempo passa e più la passione diminuisce tanto non cambia nulla. 

Mentre tornano a fioccare in piena estate le proposte di ristrutturazione del debito, fallimenti a sei mesi, default a catena dietro l’angolo  e svendite e liquidazioni di patrimoni pubblici per arrivare alle stesse conclusioni dei famigerati anni 90, in estate appunti sotto candidi e innocenti fiocchi di neve tornano i grilli in mezzo al prato, in confusione …

“Riprendiamoci il debito!”. Anzi no. In poco più di quattro mesi Beppe Grillo sembra avere radicalmente cambiato idea sui 2040 miliardi di debito pubblico che pesano come un macigno sulle nostre casse. A marzo, il comico caldeggiava il riacquisto dalle mani straniere del debito sovrano italiano. Una ricetta “giapponese”, per poter rinegoziare con maggiore libertà i tassi, abbassandoli, alleggerendo il peso degli interessi che il Paese è costretto a pagare ogni anno. Quasi 84 miliardi nel 2013 secondo le stime del Def.

Indietro tutta però. Il leader oggi non solo sembra avere cambiato totalmente idea, ma si è spinto oltre, spiegando che questa zavorra paradossalmente può rappresentare proprio la nostra unica ancora di salvezza.

Partiamo dalla fine. “A fine 2011 i titoli di Stato italiani presenti in banche o istituzioni estere erano il 50% – ha detto oggi Grillo -, le nostre banche grazie al prestito della BCE dello scorso anno, prestito garantito dagli Stati e quindi anche da noi, si sono ricomprati circa 300 miliardi dall’estero, tra titoli in scadenza e rimessi sul mercato, questo invece di dare credito alle imprese. E siamo scesi al 35%. È il miglior modo per fallire”. E ancora. “Quando ci saremo ricomprati tutto il debito estero e non avremo più un tessuto industriale collasseremo e la UE rimarrà a guardare, come è successo in Grecia. Ora disponiamo di un potere contrattuale, ora dobbiamo usarlo”.

In altre parole, ricomprare progressivamente la quota di debito in mani straniere alleggerirebbe i Paesi stranieri dal pericolo di default italiano. Riproponendo l’immagine iniziale, sarebbe come consentire a Francia e Germania di liberarsi della zavorra che potrebbe portarli a fondo. Al contrario, secondo Grillo, tenerli agganciati rappresenta il nostro salvagente. Scrivi “potere contrattuale”, leggi ricatto.

A Marzo però Grillo la pensava diversamente. Se fossi premier, aveva detto Grillo intervistato dal Bild am Sonntag, ”farei ricomprare all’Italia i suoi titoli di Stato da Paesi come Francia e Germania e contratterei nuovamente il tasso d’interesse’. In che modo recuperare i 725 miliardi necessari per rilevare la quota di debito in mani estere, Grillo non lo ha mai spiegato. Servirebbero, per avere un’idea, circa 30 Imu per racimolare la somma necessaria.

Poco male, perché Grillo sembra essere tornato sui suoi passi. Non sulla ristrutturazione del debito però, che rimane una priorità. Ma ristrutturare il debito significa rinegoziare il valore dei titoli sottoscritti dagli investitori. Tutti gli investitori. Bot e Btp, salvadanai dei risparmi degli italiani, sarebbero colpiti. I dati della Banca d’Italia parlano chiaro circa il 10% del debito è in mano a investitori semplici, imprese e famiglie, il sistema bancario, compresa la Banca d’Italia detiene circa il 45%. Una ristrutturazione del debito che dovesse abbattersi così pesantemente sugli istituti non potrebbe non avere conseguenze anche sull’accesso al credito.

Due settimane fa, quando per la prima volta ha anticipato sul suo blog il cambio di rotta, Grillo ha pubblicato nel suo post questa storia. “Un tizio aveva un grosso debito, doveva saldarlo il giorno seguente. Si rivoltava nel letto da ore senza prendere sonno. La moglie dell’indebitato, che nella storia si chiama Giuseppe, sfinita decide di risolvere la situazione. “Giuseppe, tra poco potrai dormire”. Apre la finestra e grida al vicino dirimpettaio “Mio marito non ha una lira! Non può pagarti.” E rivolta al marito: “Ora è lui ad avere il problema, soffrirà di insonnia!”.

Perdona loro perchè non sanno quello che dicono, ovvimente a loro insaputa figurarsi, in mare aperto soprattutto d’estate quando non ti ascolta quasi nessuno, strambare a 360 ° è una meraviglia.

E come sempre a corrente alterna nella favola di Biancaneve tornano di moda i nani che fanno loro le proposte che girano da anni in rete e nell’ambiente finanziario… Dei 400 miliardi di debito da tagliare, dice il piano messo a punto da Brunetta, 100 deriverebbero dalla vendita di beni pubblici per 15-20 miliardi l’anno (in sostanza il programma Grilli); 40-50 miliardi dalla costituzione e cessione di società per le concessioni demaniali; 25-35 miliardi dalla tassazione ordinaria delle attività finanziarie detenute in Svizzera (5-7 miliardi l’anno); i restanti 215-235 miliardi dall’operazione choc, appunto. Verrebbe individuata una porzione di beni patrimoniali e diritti dello Stato, a livello centrale e periferico, disponibili e non strategici, e venduta a una società di diritto privato di nuova costituzione partecipata principalmente da banche, assicurazioni, fondazioni bancarie ed altri soggetti . La società emetterebbe obbligazioni a 15-20 anni garantite dai beni. Essendo emessi da un soggetto privato, tali titoli non entrerebbero nel computo del debito pubblico. Lo Stato incasserebbe il corrispettivo portandolo direttamente a riduzione del debito pubblico, con conseguente risparmio di interessi. Negli anni di vita del prestito obbligazionario la società procederebbe alla valorizzazione della redditività dei beni. Alla scadenza dei singoli lotti del prestito obbligazionario, ovvero anche prima a scadenze predeterminate, il soggetto che avrebbe proceduto all’acquisto di opzioni (warrant) avrebbe diritto all’acquisto dei beni e diritti costituenti il lotto di riferimento ed il prezzo per tale acquisto sarebbe utilizzato per il rimborso delle obbligazioni. Alla fine dei 5 anni il servizio sul debito si dimezzerebbe, scendendo a 35-40 miliardi l’anno.

Privatizza, svendi, aliena, sempre e solo la solita musica e la lezione degli anni ’90 resta nel cassetto, risultato finale, una toppa in un paio di mutande indebitate che a forza di girarle e rigirarle sfiorano il 130 % del rapporto PIL

Grillo dall’inizio della sua avventura ha sbagliato bersaglio alla grande, continua a prendersela con il debito pubblico, con lo Stato, dimenticando il principale responsable della crisi ovvero il debito privato come è accaduto in ogni paese europeo devastato dalla crisi.

E per risolvere i problemi in Italia si svendono i propri gioielli o si strombazza che l’azienda pinco e pallino è stata acquisita dal pinco pallo straniera ma non si racconta mai l’incontrario ovvero quando le nostre aziende si permettono il lusso di fare shooping in Germania.

Ovviamente si intervistano e si amplificano i deliri dei vincitori dello Zecchino d’oro, infarciti di master, ma non solo anche quelli, anche di illustrissimi presunti economisti che elaborano progetti fantastici per valorizzare in piena depressione patrimoni pubblici non accatastati.

Oggi tutti propongono di abbattere il debito pubblico svendendo il patrimonio pubblico non solo alieniamo anche ENEL e soprattutto ENI e qualche altra società strategica per fare cassa fine a se stessa.

Solo in un Paese come questo esiste una tale massa di idioti che pensa di attenuare il problema del debito pubblico vendendo o meglio svendendo ENI o qualche altro gioiello, in un Paese serio sarebbero gia stati dichiarati incapaci di intendere e volere, invece da noi scrivono editoriali e vengono invitati per abbindolare qualche fesso immerso nell’acqua della televisione e cotto a fuoco lento come una rana insieme alla sua consapevolezza.

Sino a quando all’improvviso, in una sera di inizio estate, il buon Letta… 

«Abbiamo parlato di una bella iniziativa che é il progetto Destinazione Italia per l’attrazione di investimenti esteri nel nostro Paese»

Apriti cielo le IDE di marzo sono dietro l’angolo!

In giornata zio Ben potrebbe innescare il rally estivo, sorprendendo molti ma non tutti…

Nel frattempo … punto mio libera tutti è il grido di chi, col suo punto, libera e fa rientrare in gioco tutti ecco cosa ha elaborato il buon Machiavelli, raggiungendo tutti coloro che sostengono e vorranno liberamente sostenere Icebergfinanza e il nostro viaggio.

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Inoltre Vi aspettiamo tutti per la nuova avventura su   METEOECONOMY  per condividere insieme nuove informazioni e analisi non solo economico/finanziarie attraverso la tempesta perfetta.

 

 

43 commenti Commenta
carpif74
Scritto il 17 Luglio 2013 at 10:40

Andrea ti ho mandato 2 mail le hai ricevute? Grazie

ferrariferrari
Scritto il 17 Luglio 2013 at 10:46

molto probabilmente l’italia e la sua casta non fallirà, ma tanti italiani (famiglie, imprese, lavoratori autonomi etc) sono già falliti, e tanti altri italiani falliranno.

ilcavalierenero
Scritto il 17 Luglio 2013 at 10:49

In giornata zio Ben potrebbe innescare il rally estivo, sorprendendo molti ma non tutti…

ma non capisco con gli usa a meno 1% dai massimi.

pamalanc
Scritto il 17 Luglio 2013 at 11:46

Ciao Andrea. Dopo averti scritto in vari modi ti contatto anche qui per informarti che il tuo ultimo lavoro non mi e’ arrivato. la mia mail l’ho scritta in una comunicazione nella tua posta personale e anche nel bonifico che ti ho inviato. Grazie. Paolo.

ilcuculo
Scritto il 17 Luglio 2013 at 12:06

Andrea,

ragionamenti già affrontati più volte, va bene, ma qualche operazione di riduzione del debito pubblico per scendere almeno sotto la linea del 100% andrebbe fatta, arrivarci per via fiscale con l’avanzo primario è improponibile, si muore prima.

L’idea della patrimoniale, quella che colpisca quelli veramente ricchi e non finisca per ammazzare chi ha tre o quattro appartamenti e su cui ci sta già rimettendo soldi, onestamente anche.

Recuperare 400 mld attraverso cartolarizzazioni di asset pubblici , magari quelli che lo stato non è e non sarà mai in grado di valorizzare è una via possibile da intraprendere.

luigiza
Scritto il 17 Luglio 2013 at 13:12

@A. Mazzalai

Sulla spiaggia di Repubblica delle banane è approdato, proveniente dal Corriere della sera Federico Fubini, Addio al “tesoro dei privati“

..izzo, ..uzzo, ..azzo ma Andrea il buon Seminerio é a conoscenza delle eresie che scrivi? :mrgreen:

Ragazzi siamo arrivati alla guerra per banda (a)?
Ma mettetevi d’accordo visto che tutti voi parlate di diffusione della Consapevolezza!!

Qui su web ognuno dice la sua ed il comico é che lo fate pure gratis? (ma da cinico imnpenitente mi domando: ma sarà vero che non vi sia tornaconto personale)?

Son stufo gente, son veramente stufo di ‘ste storie in molteplice versione.

icebergfinanza
Scritto il 17 Luglio 2013 at 13:16

pamalanc@finanza,

Problemi con mail…risolti in giornata.

icebergfinanza
Scritto il 17 Luglio 2013 at 13:20

ilcuculo@finanza,

Scusami Cuculo ma non ho tempo e voglia di riscrivere come è possibile ridurre il debito pubblico o valorizzare il patrimonio immobiliare e demanio infruttifero. L’ho spiegato in alcune conferenze. Ciò non significa che in alcune proposte che girano qua e la non ci sia qualche buona idea da mettere in pratica confrontandosi e riflettendoci sopra seriamente senza che diventi una svendita ai soliti noti

icebergfinanza
Scritto il 17 Luglio 2013 at 13:21

ilcavalierenero@finanzaonline,

Dai un’occhiata a quanto è accaduto nell’ultima mezzora…ci sono dinamiche e movimenti che nulla hanno a che vedere con la realtà

icebergfinanza
Scritto il 17 Luglio 2013 at 13:24

luigiza@finanza,

Luigi questa potevi risparmiartela… nessuno ripeto nessuno potrà farmi scrivere qualcosa per qualunque sporco centesimo in più. Grazie comunque e salutami il titolare…!

gnutim
Scritto il 17 Luglio 2013 at 13:45

ilcuculo@finanza,

scusa cuculo, ma non probabilment enon hai capito bene la base del discorso di Andrea sul debito…

Avere il 100% o il 130% di raporto debito/pil non cambia molto per un paese come l’Italia con un ottimo avanto di partite correnti.

I problema dell’Italia è che non si fa nulla per far ripartire la società civile e industriale!!!

L’Italia deve ripartire con le sue gambe! Se aumenti il pil si riduce il rapporto debito/pil senza rimcomprti un euro di btp, ma soprattutto aumentiamo l’ocupazione e il gettito fiscale, deve essere chiaro questo processo, non esiste altra possibilità

L’austarità espansiva è una cagata: è come dire di pretendere di andare più forte su una macchina da formula uno se gli togli l’alettone: la macchina è di certo più leggera, ma sul rettilineo finisci contro un palo!

giobbe8871
Scritto il 17 Luglio 2013 at 14:27

Grande Mazzalai grande Capitano 😉

giobbe8871
Scritto il 17 Luglio 2013 at 14:30

Oggi tutti propongono di abbattere il debito pubblico svendendo il patrimonio pubblico non solo alieniamo anche ENEL e soprattutto ENI e qualche altra società strategica…

FINMECCANICA 😉 😈

giobbe8871
Scritto il 17 Luglio 2013 at 14:35

SE OGGI zio BEN fa schizzare il SP500 a 1700 … Mazzalai è un PROFETA ! 😉 😯 😀
e più bravo di Zibordi 8) 😉

giobbe8871
Scritto il 17 Luglio 2013 at 14:40

http://www.cobraf.com/blog/default.php?idr=123529429#123529429

Adesso però, secondo vari calcoli dal 19 luglio (che è anche subito dopo la testimonianza di Bernanke al congresso del 17-18 luglio) anche quello comincerà a franare

gnutim
Scritto il 17 Luglio 2013 at 14:42

ma non dovete pensare in modo così ristretto, non si tratta solo di regalare le aziende quotate (Prodi docet) ma la cosa pià preoccupante è la svendita di beni immobiliari di valore storico e culturale, la nostra terra. Addirittura c’è qualcuno che pensa di vendere l’isola di Spargi!!!!!

E questa classe di politici mentecatti compreso quel demente di Grillo non gliene frega nulla di ridurre il paese in una montagna di carte senza valore e soprattutto hanno dimenticato che sono nati da un uomo e da una donna ovvero da una famiglia.

E nessuno fa nulla x la famiglia, nessuno, anzi c’è un tentativo globale x disgregarla.
L’unico controcorrente è questo Papa… mi piacerebbe che se ne accennasse ogni tanto su questo Blog…

giobbe8871
Scritto il 17 Luglio 2013 at 14:44

io dico che la frana inizierà ad Agosto….by Martin Armstrong :mrgreen:

giobbe8871
Scritto il 17 Luglio 2013 at 14:48

gnutim@finanza,

il Papa Francesco…parla

qui occorre un Partito Politico con un’anima NAZIONAL SOCIALISTA. 😈

CHE REDISTRIBUISCA LA RICCHEZZA, CHE DIA LAVORO ALLE PERSONE DI BUONA VOLONTA’…
CHE….ALLONTANI GLI USURAI DALLA SALE DEL POTERE. NORIMBERGA. 😈

BASTA CON L’EURO E LE SOVRASTRUTTURE

ilcuculo
Scritto il 17 Luglio 2013 at 14:50

gnutim@finanza,

Gnutin scusem , ma avere 400 mld di debito in meno significa :

1) avere un minore differenziale di costo del rifinanziamento del debito rispetto ai nostri concorrenti commerciali, ricordati che lo spread non significa solo costo del rifinanziamento del debito dello stato ma anche spread sul finanziamento di imprese e famiglie.

2) avere un risparmio netto di circa 14 Mld annui di intressi che se usati per ridurre il cuneo fiscale sarebbero la leva per far ripartire l’Italia.

Altrimenti che leve muovi per far ripartire l’attività manifatturiera che è la spina dorsale dell’economia Italiana ?

faustino
Scritto il 17 Luglio 2013 at 15:01

FED: Bernanke, politica accomodante appropriata a lungo (RCO)

Riduzione piano acquisto bond “non e’ su percorso prefissato” (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Milano, 17 lug – “Con un tasso di disoccupazione ancora alto e in riduzione solo graduale a fronte di un’inflazione che continua a rimanere al di sotto dell’obiettivo di lungo termine del Comitato, una politica monetaria altamente accomodante rimane appropriata per il prossimo futuro”. E’ quanto scrive il governatore della Fed Ben Bernanke nel discorso che pronuncera’ alle 10 ora di Washington, le 16 in Italia, di fronte al Congresso, nello specifico alla commissione finanza della Camera. Il “tapering”, cioe’ la riduzione del programma di acquisti di bond, non e’ su “un percorso prefissato”, ha aggiunto Bernanke. Ogni decisione in merito al ritmo degli acquisti e alla tempistica della loro riduzione dipendera’ strettamente dagli indicatori macro-economici dei mesi a venire. Cop (RADIOCOR) 17-07-13 14:40:59 (0274)NEWS 3 NNNN

:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

gnutim
Scritto il 17 Luglio 2013 at 15:20

ilcuculo@finanza,

sono tutte vere le tue considerazioni ma il problema più grande non è spendere di meno, è spendere meglio.

Spendendo meglio rimetti in moto il motore dell’economia che crea un benessere maggiore e che a sua volta aumenta il gettito fiscale attraendo nuovi capitali. Con un gettito fiscale maggiore puoi in ultima istanza ridurre il debito e il suo costo marginale.

Ma quando hai une ecomonia che non va e utilizzi il denaro per ridurre il debito vuol dire meno moneta in circolazione per far ripartire l’economia, chiaro?

icebergfinanza
Scritto il 17 Luglio 2013 at 15:22

faustino@finanza,

Chi l’avrebbe mai detto … 😯 😯 😯 😉

gnutim
Scritto il 17 Luglio 2013 at 15:22

icebergfinanza,

pardon non me lo ricordavo…

un pò datato il post eh? 😉 😀 😉

astonmartindb9
Scritto il 17 Luglio 2013 at 16:16

Beato Lei che è così sicuro ed ottimista. Sa, io invece sono preoccupato, molto preoccupato, perchè mettendo assieme i dati che ci danno Bankit, Istat, INPS, mi sembra che non ci sia da stare allegri.
Pensi ad esempio al nuovo record del debito pubblico, 2074 miliardi. 85 miliardi in più rispetto al 31 dicembre 2012 in soli 5 mesi. nel 2012, in tutto il 2012, erano stati 81.
Beato Lei !

icebergfinanza
Scritto il 17 Luglio 2013 at 16:28

Ahaahaha non funzionano i microfoni di zio Ben… intoppino all’americana.

dorf001
Scritto il 17 Luglio 2013 at 16:29

parlando di papi. per esempio il papa di prima, il dimissionario, papa Ratzinger aveva parlato anni fa con GIACINTO AURITI della TRUFFA della moneta. Auriti gli ha spiegato tutto della truffa del signoraggio bancario. cosa che voi cari miei, non volete sentire. come mai? state dalla parte degli usurai? cioè dei banchieri? state dalla parte dei falsificatori di moneta? cioè prima le banche centrali, eppoi tutte le banchette nazionali. qui c’è un video x tutti voi : http://www.youtube.com/watch?annotation_id=channel%3AItH9vbxUbPc%3Amfu&feature=iv&src_vid=ItH9vbxUbPc&v=My3m9L6jEbU

speriamo che salti in fretta sto euro di merda. non se ne può più. e speriamo che questa classe politica venga buttata dentro una discarica. cominciamo per primi dai più squallidi, cioè i piddini.

come potete accettare che il denaro sia creato dal nulla? siete pazzi da legare? come potete accettare che il denaro vi venga portato via illegalmente? il denaro è vostro, no delle banche!!!

non riesco a capire cosa avete nl cervello. siete qui tutti i giorni a difendere sti banchieri.
il banchiere è l’essere più inutile che ci sia sulla faccia della terra. è il parassita più grande di tutti. voi lavorate come bestie, e lui ride. dirà: poveri imbecilli, li lascio lavorare a gratis. tanto il denaro lo creo io, e me lo pappo io. a sti poveri imbecilli gli rcconto quattro storielle, e loro ci cascano. tanto, io banchiere, sò benissimo che la gente è ignorante come le capre. anzi, io banchiere faccio di tutto perchè la gente rimanga ignorante come capre. basta che mi compri tutto il sistema di informazione, tv, giornali, scuole, economisti, internet, e il gioco è fatto. il debito non và pagato, fine!! che si fottano!!!

mi devi dimostrare che mi hai dato del denaro. e deve essere cartaceo. lo voglio vedere. il denaro elettronico non è denaro. è truffa. non esiste. nessuna banca può prestare più di quello che ha in cassa. chiaro???? perchè io/tu cittadino non puoi prestare più di quello che hai in tuo possesso? in mano? se tu lo fai, vai in galera. e perchè il banchiere no? bisogna eliminare la riserve obbligatoria del 2%. oppure la portiamo al 100%. cosi’ la banca, presta se ha veramnete i soldi in cassa. sennò non lo può fare!! le banche sono tutte fallite. tecnicamente, ma anche effettivamente. se la gente cogliona andasse in banca a ritirare i suoi soldi, scoprirebbe che non ci sono! c’è solo il 5% di deanro dentro, e basta.

prego DIO che distrugga questa europa fallimentare e fascista. e già che c’è spacchi pure il dollaro.

DORF

karlito74
Scritto il 17 Luglio 2013 at 17:41

è grandioso vedere come le borse si sostengano nonostante i brillanti dati sull’edilizia americana. Ennesima prova provata e straprovata della manipolazione dei mercati, o mera attesa delle solite inutili dichiarazioni del Ben, suscettibili di future smentite e precisazioni? (la domanda è retorica, ma una risposta autorevole è comunque gradita)

karlito74
Scritto il 17 Luglio 2013 at 17:42

fonte: http://it.investing.com/economic-calendar/

icebergfinanza
Scritto il 17 Luglio 2013 at 18:56

karlito74@finanza,

E’ colpa del tempo :mrgreen: troppo caldo per costruire case :mrgreen:

glare
Scritto il 17 Luglio 2013 at 19:38

Mi dispiace siete troppo Ottimisti e quando si è troppo Ottimisti non si vede la valanga che probabilmernte si abbatterà sull’Italia.

L’Italia ha Outlook Negaqtivo, rating BBB ed è inutile dire cosa succederà quando al primo soffio di vento si finirà a Speculative.

Lo Spread è a soli 300 ma quanto potrà durare?

Il PIL crollerà del 2% solo nel 2013, il Monte dei Paschi ha un buco grazie a Db Inquantificabile..non parliamo di Unicredit e San Paolo che non navigheranno in Buone Acque.
Se non fosse per la ricchezza accantonata l’Italia sarebbe già al pari della Spagna con lo stesso tasso di disoccupazione e di povertà assoluta.

é Chiaro che S&P arriverà a 1700 e oltre Grazie allo zio Ben..ma L’America è l’America e agli altri tocca pagare.

Volete avere il reale andamento dell’economia mondiale, guardate la Borsa di Shangai e avrete gli andamenti dei prossimi mesi, poichè sono circa 6 mesi avanti.

kurskit@yahoo.it
Scritto il 17 Luglio 2013 at 21:02

allora dorf, sono d’accordo anch’io che il denaro è una convenzione, ma anche le misure e i pesi, sono convenzioni, tanto è vero che ci sono sistemi diversi in paesi diversi, MA UNA CONVENZIONE NON SI BASA SULLA FIDUCIA, MA SU RIFERIMENTI ESATTI, Il metro o il kilo, per esempio. Se io dichiaro di essere 1,79, e vado in un paese che usa un’altro sistema di misura, diventano tuttalpiù 5,87 piedi ca, ma li possono verificare, non si va sulla fiducia. Per cui mi sembra un ragionamento alquanto bizzarro che il denaro si basa solo sulla fiducia. Che poi, sia molto più complesso dare un valore economico che misurare qualcosa, lo capisco, ma ciò non toglie che si dovrebbe fare di tutto per avere un riferimento minimamente accettabile. Nel tuo discorso, che in parte condivido, si ragiona sul concetto di chi deve creare il denaro e a quali condizioni, ma il problema che io mi pongo è: la quantità di denaro circolante, dev’essere rapportata a qualcosa o no? Perchè se non è rapportata a niente, allora se ne può produrre a bizzeffe, che poi crei a sua volta altro denaro (interessi) ne è una ovvia inevitabile conseguenza, ma se invece la quantità di denaro in circolo dovesse legata a qualcosa di meno aleatorio, in teoria la circolazione sarebbe un pò più regolamentata, e le speculazioni finanziariarie sarebbero impossibili . O no?
In quanto al rispondere, all’andare e al venire, beh io non lavoro col pc davanti , e non posso essere sempre presente. Ciao 😀

vito_t
Scritto il 17 Luglio 2013 at 21:25

glare@finanza,

io non so dove vedi tutto questo ottimismo, … non sarà invece l’esatto contrario … che si nuota in mezzo a cassandre e profeti di sventura ? e infastidisce sentire dire che forse tutto così marcio non è ? ma ti sembra che la nostra borsa che tutta insieme vale meno di 400 miliardi rispetto ad un pil di 1.550 , sia in bolla ? In quanto all’S&P mi sembra che i profitti siano ai massimi da sempre … Berni o non Berni …. ma se tieni conto dell’inflazione, l’indice americano è ancora sotto del 30% rispetto ai valori reali del 2000 …….. Poi vedo che conosci bene i bilanci delle banche al punto da afre valutazioni di fondo, … illustra qualche dato anche a noi all’oscuro … così magari saremo in grado di fare valutazioni ….. per quello che riguarda lo shangai … io preferivo il gioco delle pulci …..

giobbe8871
Scritto il 17 Luglio 2013 at 21:42

Capitan Mazzalai. Sarai contento di aver azzeccato, previsto alla grandissima zio Ben ! 😉 :mrgreen:

Mazzalai e più bravo di Zibordi. 😀 😉

giobbe8871
Scritto il 17 Luglio 2013 at 21:43

è meglio che mi rilegga l’ultima tua fantastica analisi :mrgreen: 😉 😯

dorf001
Scritto il 18 Luglio 2013 at 00:01

ok kursit. allora auriti la spiegava cosi’. è importante la rarità della moneta. non se ne deve stampare a manetta. e allora come? il limite è quando arrivi al massimo producibile dei beni prodotti. quando vedi che il denaro vale tanto quanto il bene prodotto. allora devi bloccare la stampante! se la fabbrica riesce tra 1 anno a produrre di più, allora stampi ancora un pochetto di denaro. se la fabbrica/che produce tra 1 anno un po di meno, devi tolgiere un po di moneta dal mercato. cosi’ il tuo potere d’acquisto rimane inalterato.
per qunto riguarda l’interesse, dobbiamo arrivare a farlo sparire. è quello che ci uccide. la brama di avere di più. e comunque, una banca di stato, deve stampare e dare ai cittadini, e mettere inn circolo la moneta che serve. e tutto ciò si può pianificare. ma deve pure stampare l’interesse. altrimenti siamo sempre nelle stesse condizioni di adesso.

vuoi uomini giusti? toh beccati questi. magari alcuni mi sfuggiranno. casomai chiedi a giobbe.

nino galloni. bagnai. mazzalai, bruno amoroso, tamburro, e tutti quelli che vengono dalla scuola di auriti. e quelli che vengono dalla scuola di federico caffè. escludere come la peste tutti i bocconiani.

by DORF

glare
Scritto il 18 Luglio 2013 at 09:50

@
vito_t@finanzaonline,

A parte che io non ho parlato della Borsa Italiana, ma dello Spread, poichè qui si consigliano i Titoli di stato e la grande ripresa che per ora tarda ad arrivare.
La borsa italiana è quasi una bolla, escludendo i titoli industriali, rimangono tantissimi titoli bancari; ma è anche vero che la nostra borsa potrà difficilmente ritoccare il minimo di Agosto 2012 di circa 13.000 punti, tuttavia mai dire mai..

Per Unicredit e San Paolo quello che conta sono i Bilanci Reali e i nuovi investimenti, senza dimenticare che entrambe hanno una rilevante quota di titoli di stato che in caso di ristrutturazione del debito andranno ad impattare pesantemente.

Se avessi ancora un pò di liquidità mi butterei sul mercato Americano e sui colossi delle Armi..Abbandonerei totalmente i Btp, Bot ecc e gli Etf (tranne Grano e Greggio) poichè sono tutti in netto calo a causa della stagnazione.

A conti fatti il Mercato Americano è quello che meglio si è ripreso dalla crisi Lehman-Subprime a fronte dei continui QE (abbandonando la patata bollente e facendo collassare l’Europa sul problema debito- moneta) ed è quello su cui Investire!

Lo Shangai serve solo per conoscere il livello di produzione ed è utile e difficile da valutare, quindi è logico che tu preferisci il gioco delle pulci

paover
Scritto il 18 Luglio 2013 at 12:31

Andrea, chiedo un chiarimento.
Se uno da’ un occhio agli ultimi dati UK si vedono andamenti molto interessanti nell’immobiliare, vendite auto in salita a doppia cifra etc…economia sfavillante, gente “felice”….
tutto merito di triple A, moneta propria, fondi pensione che muovono quantità smodate di denaro e rapidamente, o c’è dell’altro che mi sfugge?

Grazie

Ed aggiungo un commento: sul discorso relativo al debito Italia ritengo che il “ricomprarselo” possa essere una via giusta – se percorribile – ma altrettanto vada usata la leva del debito in mano estera per minacciare e sedersi ad un tavolo di trattativa per evitare speculazioni ulteriori sul ns paese (non vedo altre armi da utilizzare, armi, nel senso di armamenti, che altri invece hanno….). Per ciò che concerne l’abbattimento del debito pubblico con svendite del patrimonio dello stato penso sia una cosa deleteria e che permetta solo di guadagnare del tempo ma non di risolvere alcunché (è sufficiente vedere la dinamica del debito pubblico per capirlo); è vero però che se lo stato vive ed i suoi cittadini muoiono, beh, questo non va affatto bene…forse per rimettere un po’ tutto a posto basterebbe una tassazione flat che consenta entrate “certe” e meno nero, e, soprattutto, molta ma molta meno burocrazia – alle volte più frutto di ignoranza che altro oltre ad essere utilizzata per giustificare un pachiderma pubblico.

vito_t
Scritto il 18 Luglio 2013 at 18:54

glare@finanza,

Mi verrebbe da fare qualche battutta più colorita … ma lasciamo perdere, … parto dal fondo e cioè dallo Shangai Index, .. ma di che cavolo parli ? l’indice sfiorava i 6000 punti nel 2007 ed oggi viaggia a 2000 circa , ma ciò non ha impedito agli Usa di salire fino al massimo storico come il Dax e quasi per il Ftse di Londra … Per quello che riguarda l’Italia parli solo di Se se se se se mia nonna aveva le ruote era un carretto. Per ciò che riguarda le banche tu mi sembri uno di quelli che dice: le banche devono scendere, l’Italia deve andare male, etc etc ma argomenti mi sembra che non ne hai, fai solo ipotesi … ipotesi lecite sia ben inteso, però ti dico che Unicredit il 30 gennaio batteva 4,88 con il decennale al 4,31, oggi lo stesso btp rende il 4,45 quindi tick più o tick meno lo stesso livello ma il titolo quota 3,70 e ha perso da quella data 7 miliardi di capitalizzazione … Poi continua a pensare quello che credi, ma in questo blog ho trovato “ragionamenti” sereni supportati sempre da dati documenti studi etc e non discorsi da bar del tipo se il rating diventa speculative etc etc .. con i se e i ma non si va da nessuna parte. Questo blog ha fatto ragionare anche a dicembre 2011 quando erano tantissimi coloro che suggerivano di disfarsi dei titoli di stato italiani e … magari di portare tutto in Svizzera proponendosi anche come intermediari … Poi per chiudere .. se dici che in Italia c’è tanto da fare, beh allora sono più che d’accordo c’è proprio tanto da fare …..

icebergfinanza
Scritto il 18 Luglio 2013 at 20:23

paover@finanza,

Con un debito complessivo ben oltre il 550 % e una banca centrale che monetizza l’inverosimile si fanno miracoli anche se la volatilità dei dati inglesi induce alla prudenza. Noi non abbiamo fretta la verità e’ figlia del tempo.

icebergfinanza
Scritto il 18 Luglio 2013 at 20:24

vito_t@finanzaonline,

Divino … Abbraccio!

icebergfinanza
Scritto il 18 Luglio 2013 at 20:26

giobbe8871@finanza,

Machiavelli non Mazzalai …. Giobbe abbraccio! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

glare
Scritto il 24 Luglio 2013 at 18:54

vito_t@finanzaonline.

Io capisco che dovete essere sempre bastian contrari e o torto o ragione dovete difendere gli unici concetti che avete preso e appreso.

Lo Shangai arrivò al suo max l’ 8 ottobre del 2007 a quota 5903 prima del crisi Lehman ma se si guardava il grafico si poteva facilmente notare l’enorme bolla che era stata preparata e stava per esplodere, infatti l’8 gennaio 2007 ovvero solo 10 mesi prima l’indice quotava 2673.

Questo è il mio ragionamento sereno, il 4 dicembre 2012 lo Shangai Index quotava 1975 punti il suo punto di minimo, lo stesso giorno il Ftse era a 16041, non il suo minimo ma comunque una soglia abbastanza bassa.
Il minimo è stato il 24 giugno 2013 a 15056 , facendo un confronto la differenza temporale (in questo momento) tra i due indici è di circa 7 mesi, quindi presumibilmente il Ftse salirà fino a fine Agosto 2013 raggiungendo anche quota 18000 punti o comunque avvicinandosi al suo max dell’anno 2013 di (17897).
Ma dopo verso settembre Il FTSE inizierà la fase di discesa toccando il primo minimo a fine Ottobre e Il secondo Minimo a Dicembre.
Parallelamente lo Spread sarà in netto calo fino a quota 240 Punti per poi ritornarre a valori di oltre i 300 punti a fine Anno.

Tutto ciò avviene se e solo se non si arresta la cascata Americana coi il 6 o 7 QE e se gli andamenti politici e Internazionali vengono rispettati.
Quindi per ora avremo una borsa Italiana SPINTA dai Bancari, mentre gli Etf su Materie prime e industriali saranno in fase contrattiva, mentre saranno stabili o debolmente in crescita GLI ENERGETICI.

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