ITALIA: MONTI LA TECNICA DELLA FALSIFICAZIONE!

Scritto il alle 11:40 da icebergfinanza

Dopo aver visto insieme in MAI RISCHIATO IL FALLIMENTO la leggenda metropolitana del fallimento dello stato italiano  riproposta in versione chart QUI andiamo a dare un’occhiata ad altre fonti che incominciano ad occuparsi delle balle montiane ma non solo…

Il rapporto della Commissione europea sulla sostenibilità del debito dei Paesi d el l ’Unione fa giustizia di molti luoghi comuni, offrendoci un quadro inaspettato del nostro Paese. Contrariamente a quanto ci era stato raccontato, l’Italia non è mai stata veramente in pericolo fallimento. Dal 2009 e ancor di più nel 2010 e 2011 l’Italia si è tenuta ben al disotto del valore critico di pericolo, mentre la Gran Bretagna era nettamente al di sopra nel 2009, e la Spagna lo è stata nel 2009 e nel 2012. Pubblico

Come ho scritto ciò non significa che non avevamo un disperato bisogno di rifarci una sorta di verginità dopo tutti i bordelli allestiti dal governo precedente, una credibilità violentata a più riprese tanto per intenderci!

Lo spettacolo mediatico di ieri, uno zombies giornalista che rescuscita uno zombies politico, mentre il Paese collassa è la sintesi di un Paese che sta ancora giocando con la sua triste storia.

Ma andiamo oltre e leggiamo cosa scrive Guglielmo Forges Davanzati su MICROMEGA

Il Presidente Monti ci dice che, nel novembre 2011, nei giorni dell’insediamento del Governo “tecnico”, l’Italia era a rischio di fallimento e che si rischiava di non poter pagare i dipendenti pubblici. Ci dice anche che l’aumento del debito pubblico nel corso del 2012 è imputabile agli aiuti forniti dal nostro Paese a Grecia e Portogallo. Come è possibile tenere insieme queste due affermazioni? E’ ragionevole pensare che uno Stato a rischio di fallimento si adoperi per aumentare questo rischio (o accetti di farlo) per destinare proprie risorse al salvataggio di altri Stati?
Per quanto è possibile sapere, la prima affermazione è tutta da dimostrare, e fin qui non dimostrata da fonti ufficiali: su fonte Ragioneria Generale dello Stato, al 2011, il bilancio dello Stato italiano presentava un consistente avanzo primario, presumibilmente di importo tale da scongiurare l’eventualità di non poter sostenere le spese correnti della pubblica amministrazione. Su queste basi, si può affermare – in attesa di smentita – che lo “stato di emergenza” (premessa delle politiche di austerità messe in atto, con la massima accelerazione, dal Governo “tecnico”) non sussisteva e, dunque, che le politiche realizzate lo scorso anno rispondevano a obiettivi diversi da quello dichiarato (evitare il rischio di default).

Evidenzio tre punti poi il resto lo lascio legge a Voi!

(…)  l’Italia è un “contributore netto” del bilancio europeo. (…) dal 2010, l’Italia ha versato all’Unione Europea più di quanto ha ricevuto.

Per quale motivo dare soldi ad altri se abbiamo rischiato di fallire, ma soprattutto per quale motivo prestare soldi al 3 % come accadeva per la Spagna quando sul mercato si pagava tassi molto più elevati per emettere titoli di stato, per rifinanziarsi.

(…) Il modesto calo degli interessi pagati sui titoli del debito pubblico (nell’ordine dello 0.5% in un anno) è imputabile, come rilevato da molti osservatori, non alla presunta “credibilità” del prof. Monti, ma agli interventi della Banca Centrale Europea nei mercati finanziari. Al netto degli acquisiti di titoli pubblici da parte della BCE, la dinamica dei differenziali di rendimento fra titoli italiani e bund tedeschi è stata, nel 2012, in linea con quella determinatasi l’anno precedente. In più, come recentemente attestato dal Fondo Monetario Internazionale, l’aumento del rapporto debito pubblico/PIL è avvenuto proprio per effetto delle politiche di austerità. (…)

Per concludere in bellezza…

Roma, 10 gen. (TMNews) – Il gettito fiscale del 2012 finora è inferiore alle attese del governo. Lo ha affermato il sottosegretario all’Economia, Gianfranco Polillo, intervenendo a ‘L’aria chi tira su La7. “Le entrate fiscali di quest’anno – ha detto Polillo – sono inferiori a quelle che ci aspettavamo. Sono preoccupato, spero che gli introiti derivanti dall’Imu possano compensare il gettito mancante”.

Vi rendete conto il livello di incompetenza e inadeguatezza di questa gente, dopo aver depresso investimenti e consumi, accelerato la caduta del mercato immobiliare, scientificamente e ideologicamente perseguito  la svalutazione interna, la deflazione salariale e l’idiozia austera per eccellenza, sono preoccupati per il gettito fiscale, dopo aver imposto la più imponente purga fiscale della storia italiana.

Ma questi soloni hanno mai aperto e letto un libro di economia del primo anno?

Scusate ho sensazioni “lassative” è meglio che chiuda qui!

Nel fine settimana Machiavelli 2013 …un anno DOUBLE FACE! un post da non perdere dedicato ESCLUSIVAMENTE ai sostenitori di Icebergfinanza e a chi lo vorrà diventare.

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16 commenti Commenta
dostojevsky
Scritto il 11 Gennaio 2013 at 12:29

potreste chiarirmi un dubbio? in che misura la stampa delle nuove banconote da 5 euro (tenendo in corso quelle vecchie) può essere considerata come un’operazione “camuffata” d’immissione di moneta? e se così fosse si potrebbe vedere come un abile espediente per condurre un operazione necessaria senza però screditare i fanatici dell’austerità (in altre parole soprattutto non rompere le uova nel paniere alla merkel in vista delle elezioni)

grazie per eventuali risp 😉

ilcuculo
Scritto il 11 Gennaio 2013 at 13:42

dostojevsky@finanza,

La moneta fisica M0 (circa 900 Mld in Totale) è una parte piccola della massa monetaria M3 che circa 10 volte maggiore.

Di cui le banconote da 5-10-20 Euro rappresentano insieme solo il 10% del totale, inoltre la banca centrale continuamente ritira le banconote logore e le sostituisce con banconote nuove.

Quindi direi che l’operazione sulle banconote da € 5 è ininfluente.

gnutim
Scritto il 11 Gennaio 2013 at 15:04

caro Andrea, ho inviato questo post e quello precedente sullo stesso tema a una decina di persone perchè quando la verità è così chiara e palese non si può non pubblicizzarla.

grazie ancora

carpif74
Scritto il 11 Gennaio 2013 at 15:24

Ciao Andrea nel tuo report di Basilea3 verso la fine hai scritto questo :”Allacciarsi le cinture sarà un gennaio molto ma moolto volatile!”
Ecco ti vorrei chiedere su quali basi si potrebbe innescare questa volatilità? Lo chiedo perchè ormai tutti pensano che il peggio sia passato— Grazie

icebergfinanza
Scritto il 11 Gennaio 2013 at 15:59

QUOTA 250 punti di SPREAD toccata! L’effetto è più evidente per il contemporaneo cedimento del BUND. Quello che a noi interessa è il rendimento del decennale e nelle prossime settimane tornerà a salire.

Ma di questo parleremo in MACHIAVELLI 2013. Buon fine settimana! Andrea

ilcuculo
Scritto il 11 Gennaio 2013 at 16:38

icebergfinanza,

Bene visto che devo fare acquisti

silvio66
Scritto il 11 Gennaio 2013 at 16:46

Ciao Andrea,…magari scendesse il bund..sarebbe la ciglieggina sulla torta per me, ma attualmente è ancora ai massimi..

icebergfinanza
Scritto il 11 Gennaio 2013 at 16:56

silvio66@finanza,

Non ho detto che scende ma che amplifica l’illusione spread…

carpif74
Scritto il 11 Gennaio 2013 at 17:11

Andrea sui forum si parla solo di tempesta finita!
Io non sono d’accordo ma fose questa illusione con mercati al rialzo sta dando veramente questa impressione! Mah!

icebergfinanza
Scritto il 11 Gennaio 2013 at 17:52

Avremo il tempo di assistere ad una nuova bolla qualche mese ancora poi…

Il decano dei lustrascarpe della vecchia New York ormai più che scomparsa, Joe Bologna, arrivato nel 1896 a 18 anni da Castelgrande (Basilicata) quando i lustrascarpe lavoravano 15 ore al giorno per 4 dollari a settimana, aveva dato di spazzola per banchieri e bancari, contando fra i suoi aficionados anche il giovane avvocato Franklin D. Roosevelt. Un paio di clienti lo iniziarono ai segreti di Borsa. E Joe Bologna, che non vendette quando all’inizio di ottobre del ’29 avrebbe potuto incassare circa 250mila dollari di allora e cambiare del tutto vita, visse fino a 86 anni morendo nel ’59 da decano dei lustrascarpe.

Chiunque dimentica il suo passato è destinato a riviverlo…

mrfak
Scritto il 11 Gennaio 2013 at 18:41

Ma dei professori universitari che hai incontrato nella tua carriera scolastica, a quanti avresti affidato i tuoi interessi se fossero stati professionisti normali?
Nelle università italiane si diventa professori grazie solo a spinte politiche, cosa vuoi che venga fuori da simili elementi…e dire che formano la nostra gioventù.
Complimenti per le tue analisi.

laverita
Scritto il 11 Gennaio 2013 at 23:13

@Icebergfinanza
Sempre brillante Andrea…..tuttavia ho una critica matematica: se nel 1896 Joe Bologna aveva 18 anni, nel 1959 deve averne avuti 81 e non 86 😀 😀

laverita
Scritto il 11 Gennaio 2013 at 23:15

Piano piano i nodi vengono al pettine per le banche dei “Big Europei”:
http://www.repubblica.it/economia/finanza/2013/01/11/news/il_caso_ocse_banche_francesi_e_tedesche_sottocapitalizzate-50342189/

……BIG BANG

luigiza
Scritto il 12 Gennaio 2013 at 08:04

..Vi rendete conto il livello di incompetenza e inadeguatezza di questa gente, dopo aver depresso investimenti e consumi, —

No prima hanno distrutto il Capitale frutto di risparmi ed il Lavoro e POI come conseguenza ne é disceso tutto ciò che racconti tu.

ilcuculo
Scritto il 12 Gennaio 2013 at 17:14

Andrea,

che la situazione sia difficile è chiaro ma non capisco a che pro oggi tutti i giornali si prodigano per enfatizzare al massimo i problemi, per dare voce al pessimismo, per mettere sempre i problemi sotto i riflettori dando ad essi il massimo risalto.

E’ chiaro che questo tende a deprimere ULTERIORMENTE il morale degli Italiani equindi a ridurre le potenzialità di ripresa.

Cui Prodest ??

stanziale
Scritto il 12 Gennaio 2013 at 20:49

Ottimo l’articolo tratto da Repubblica, Leverita. Pero’ dico io (anzi l’avevo gia’ detto) i nostri rappresentanti dovevano piantare una grana quando vedevano che la Bce rinviava Basilea 3, le ns banche con grandi sofferenze si erano sistemate, le tedesche e francesi no, il particolare doveva essere portato all’attenzione degli investitori, la questione spread ne avrebbe tratto beneficio. Gli altri se possono ci massacrano…e noi i rigori che ci capitano neanche li tiriamo.

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