GRECIA O SPAGNA NON CAMBIA: CARTE FALSE PER GONFIARE IL DEFICIT!

Scritto il alle 15:43 da icebergfinanza

 In questa immensa crisi antropologica non cambia nulla frode, manipolazione o inganno sono all’ordine del giorno che si tratti di finanza o di politica, Grecia o Spagna la situazione non cambia. La Grecia truccò i bilanci per entrare nell’Europa la Spagna sembra gli abbia truccati per far apparire migliore una eventuale ripresa o minore del previsto un eventuale peggioramento.

Come spesso sussurro la verità è figlia del tempo e in questo inizio di 2012 l’illusione spagnola, tutti i suoi nodi stanno venendo al pettine, un pettine che vede ridure quasi a zero il differenziale con il nostro Paese che era arrivato addirittura sino a 170 punti.

” L’Unione Europea starebbe prendendo in considerazione la possibilità di multare il governo spagnolo entro maggio per il ritardo nell’approvazione delle misure di austerità richieste da Bruxelles. A rivelarlo sono delle fonti della Commissione Europea interpellate da Reuters.(…)  L’istituzione guidata da Barroso sospetta, inoltre, che il nuovo governo spagnolo che fa capo a Mariano Rajoy abbia gonfiato le statistiche relative al deficit del 2011 affinché le prospettive per le 2012 risultassero migliori. La Spagna è entrata in manovra di rientro del deficit a partire dell’Aprile del 2009 quando il rapporto deficit/pil del paese superò il 3%. Durante l’ultima campagna elettorale, Rajoy aveva attaccato il leader socialista Zapatero accusandolo di aver fatto salire questo valore sino ad oltre l’8% nel 2011, soprattutto a causa di un’esagerata spesa pubblica a livello regionale. “Non crediamo ai valori attuali” afferma un’altra fonte rimasta anonima. La stima della Commissione Europea, infatti, si aggira intorno al 6,6%. Per una verifica ufficiale, però, bisognerà attendere il 23 Febbraio quando usciranno i dati Eurostat, l’agenzia statistica ufficiale dell’Unione Europea. Le preoccupazioni europee sulla Spagna, però, non si fermano qui. Bruxelles, infatti, pensa che la decisione del governo Rajoy di ritardare le riforme economiche fino alla fine di Marzo sia un azzardo che Madrid non può permettersi. Il leader del partito popolare, infatti, sta ritardando l’annuncio della dolorosa manovra di austerità al fine di superare indenne le elezioni amministrative per la più grande regione spagnola, l’Andalusia.(…)  “Il ritardo è un peccato” afferma la fonte della Commissione Europea che poi ha aggiunto “il nuovo bilancio sarà inviato solo in aprile e questo è davvero spiacevole. Credo che non si rendano conto di quanto la situazione sia pessima”.IBTIMES

Perchè qualcuno in Europa si sta realmente rendendo conto di quanto pessima sia la situazione nell’economia reale?

Effettivamente la situazione economica nello Stato spagnolo continua a peggiorare. La Banca di Spagna, infatti, prevede che il pil cali quest’anno del 1,5%. Il paese iberico, inoltre, ha il livello di disoccupazione più alto tra i paesi della zona euro e, se è vero che il debito pubblico è decisamente sotto controllo, è anche vero che il debito privato e delle banche è a livelli davvero allarmanti. Per questi motivi l’agenzia di rating Moody’s ha deciso oggi di declassare Madrid di due notch, da A3 a A1.

Gli occhi degli istituti internazionali e dei mercati, quindi, stanno iniziando a volgere le proprie  “attenzioni” speculative verso Madrid che, precedentemente, era riuscita a calmare la speculazione finanziaria attraverso le elezioni. Adesso, però, il governo di Rajoy deve abbandonare la ricerca morbosa del consenso ed iniziare a governare per far tornare a crescere il paese.

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