LA VERITA' E' FIGLIA DEL TEMPO!

Scritto il alle 08:15 da icebergfinanza

 
 
Gli ultimi dati macroeconomici suggeriscono che le cure palliative messe in atto dalla Federal Reserve, dagli stessi medici che hanno clamorosamente fallito la diagnosi della Grande Recessione stanno ormai esaurendo il loro effimero effetto.

Negli ultimi giorni vi è stata una sostanziale revisione al ribasso delle aspettative di crescita per il secondo trimestre dell'anno mentre per il primo sembra delinearsi un dato assolutamente insufficiente per contribuire nei prossimi mesi ad attenuare la Grande Recessione umana.

Per un manipolo di esaltati monetaristi non sarò facile questa volta inventarsi qualche altra magia di carta, il demenziale esperimento di Bernanke, l'idea di una ripresa trainata dalla sensazione di ricchezza che i mercati azionari potevano creare è miseramente fallita di fronte alla realtà!

E' terribile constatare che bisognava concentrarsi sull'economia reale, sostenere il lavoro e nessuno l'ha fatto anzi si è tagliato tutto il possibile in nome del profitto, della crescita aziendale prima di tutto da presentare ad un manipolo di azionisti assetati di dividendi o di avventurieri assetati di bonus, terribile!

Per quanto riguarda il dato relativo al settore manifatturiero per noi a differenza del mercato, nessuna sorpresa; un dato ampiamente preannunciato da tutti gli indici regionali usciti in questi giorni.

Oltre a sottolineare la caduta dei nuovi ordini e della produzione unitamente alle esportazioni, interessante ironicamente è notare come "l'iperinflazione" sta accompagnando la dinamica dei prezzi…che tornano a scendere.

Questa è una imponente "debt deflation" occidentale accompagnata da una dinamica di deleveraging, rientro da un eccsso di debito che spegnerà qualunque illusione inflattiva nei prossimi mesi e almeno sino alla metà di questo decennio. 

Non c'è che il tempo che può testimoniare la realtà di questa crisi! Mentre alcuni mesi fa in molti urlavano tassi e rendimenti pronti al decollo ecco quello che suggerisce il mercato obbligazionario, l'unico mercato ancora libero da condizionamenti algoritmici e tecnici per non dire istituzionali, ecco quello che condivide da mesi Icebergfinanza.

www.bloomberg.com

Nel frattempo l'incendio si sta propagando nei paesi emergenti, ma anche in questo caso verrà spento dalla possibile nuova frenata economica mondiale.
 

MANUFACTURING AT A GLANCE
MAY 2011

Index

Series
Index
May
Series
Index
April
Percentage
Point
Change

Direction

Rate
of
Change

Trend*
(Months)
PMI 53.5 60.4 -6.9 Growing Slower 22
New Orders 51.0 61.7 -10.7 Growing Slower 23
Production 54.0 63.8 -9.8 Growing Slower 24
Employment 58.2 62.7 -4.5 Growing Slower 20
Supplier Deliveries 55.7 60.2 -4.5 Slowing Slower 24
Inventories 48.7 53.6 -4.9 Contracting From Growing 1
Customers' Inventories 39.5 40.5 -1.0 Too Low Faster 26
Prices 76.5 85.5 -9.0 Increasing Slower 23
Backlog of Orders 50.5 61.0 -10.5 Growing Slower 5
Exports 55.0 62.0 -7.0 Growing Slower 23
Imports 54.5 55.5 -1.0 Growing Slower 21
             
OVERALL ECONOMY Growing Slower 24
Manufacturing Sector Growing Slower 22 

I dati rilasciati dalla ADP che rileva le buste paga relative al settore privato escludendo quindi quello governativo e pubblico, per quanto in passato spesso poco attendibili, segnalano una sensibile caduta a soli nuovi 38.000 posti creati su 175.000. Il dato è il peggiore dal settembre dello scorso anno.

Lo scorso anno scrissi che all'orizzonte del mercato immobiliare mondiale si intravvedeva l'ombra di una nuova crisi in Australia e Canada, crisi che sembra si accompagnata dalla più sensibile frenata da vent'anni a questa parte…" Secondo il ministro del Tesoro Wayne Swan la contrazione era attesa, ma ''questa debolezza probabilmente sara' seguita da un forte slancio nel secondo trimestre, con l'alleviarsi dell'impatto economico dei disastri naturali e la ripresa indotta dalla ricostruzione'', ha detto. ANSA 

Vecremo comincio a pensare che ormai siano troppi i Paesi che devono ricostruire qualcosa, le economie occidentali travolte da uno tsunami del debito e il Giappone dalla catastrofe nucleare. E pensare che in febbraio la Banca Centrale Australiana aveva pensato bene di alzare le prospettive di crescita dal 3 al 4,5 % considerando passeggera questa battuta di arresto SOLE24ORE.

Sul dibattito in corso a proposito di quanto sta accadendo nell'eurozona e alla Grecia non mi dilungo sono in troppi quelli che ne parlano e spesso a sproposito, ricordo solo che una buona soluzione sembra essere il PIANO BRADY  di cui .

Ho scritto più volte che la storia è un'increbile miniera di lezioni a cielo aperto, ho scritto che gli ultimi mesi sembrano sempre più assomigliare a quanto accadde negli anni trenta dopo l'avvio della Grande Depressione e precisamente nel 1937 in La Grande Depressione 1936/1937 Remake e ancora in L'Ultimo treno! ma quello che è incredibile è osservare l'ultimo pezzo scritto sul blog della Federal Reserve di New York in un articolo dal titolo… " I prezzi delle materie prime e l'errore del 1937" .

" Nel 1937 alla vigilia di un grande errore politico, le condizioni degli Stati Uniti erano sorprendentemente simili a quelle attuali… i segnali indicavano che la recessione era finita, i tassi a breve termine erano vicini a zero da anni ma previsti in aumento, alcuni erano preoccupati per l'eccessiva inflazione guidata da una grande espansione della massa monetaria degli ultimi anni con una eccessiva liquidità in eccesso presso le riserve bancarie decisamente preoccupati per il rally dei prezzi delle materie prime a tal punto da temere una spirale inflazionistica…"

Questo è il grafico di quanto è accaduto soprattutto alzando disperatamente i tassi come sembrano voler fare gli illuminati della banca centrale europea a differenza della Fed, quando invece si dovrebbe agire sulla speculazione evitando la possibilità di speculare a leva sfruttando il differenziale dei tassi…
 

 

Come scrive Roche Cullen ironia della sorte vuole che il QE2 ha preceduto la recente impennata dei prezzi delle materie prime contribuendo all'aumento della speculazione un effetto destabilizzante sull'economia per combattere la deflazione da debiti , la debt deflation probabilmente l'unica medicina in grado di aiutare l'organismo economico occidentale a riequilibrare un sistema sostanzialmente fallito.

E' assolutamente incredibile osservare come i politici non imparano nulla dal passato, avvolti dai loro sempre presenti conflitti di interesse, conflitti di interesse che la verità figlia del tempo, il sequestro delle nazioni e delle giovani generazioni ci sta quotidianamente sussurrando attraverso la nuova tempesta perfetta.
 

18 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 2 Giugno 2011 at 10:28

Attenzione che le "magie" non sono fatte solo di carta!
Non so se hai fatto caso: da una parte continui a ripetere che la storia è un pozzo infinito di insegnamenti, dall'altro che gli uomini (perdipiù quelli che comandano) non imparano mai (o meglio, dico io, non hanno nessunissima intenzione di "imparare" se non quello che interessa loro) dalla storia stessa!
Conoscere la STORIA può essere un bel passatempo, ma a fini pratici serve a poco, proprio perchè tutto tende più o meno similmente a ripetersi, e quando dico "tutto" dico proprio "tutto"!

utente anonimo
Scritto il 2 Giugno 2011 at 11:16

Appunto. Mi chiedo cosa dobbiamo fare noi concretamente. Scrivere e leggere un blog non cambiera nulla.

utente anonimo
Scritto il 2 Giugno 2011 at 11:20

Andrea, come sempre lucido, magistrale, visionario, analitico…
Grazie per aver dato alla luce ICEBERFINANZA

Gianluca

utente anonimo
Scritto il 2 Giugno 2011 at 11:26

Appunto. Mi chiedo cosa dobbiamo fare noi concretamente. Scrivere e leggere su un blog non cambiera nulla.
Le cose nella storia sono cambiate solo a seguito della violenza

utente anonimo
Scritto il 2 Giugno 2011 at 12:00

Montecristo

Per   anonimo   4

Si  hai   ragione   normalmente   in  passato   è   stato   così,solo   con  la   violenza   si   sono   cambiate  le   cose   ma   oggi   ho  la   sensazione   che   potrebbe   essere   diverso   ,  allo   stesso   tempo   devo   dire   che   prima   di  questo   cambiamento  attraverseremo   un   periodo   difficile.Alla   fine   tutto   si   risolverà   ma   è  inevitabile   che  il  passaggio   dall'era   dell'ullusionismo  a   quella del    realismo   sarà   traumatica.

utente anonimo
Scritto il 2 Giugno 2011 at 12:08

Montecristo:

Non   so  a   voi   ma   una   cosa   che  oggi  mi  sta  facendo   preoccupare   è   questo  maledetto  batterio  Killer.

utente anonimo
Scritto il 2 Giugno 2011 at 12:32

Il batterio Killer?
E' una bufala , come il morbo della mucca Pazza.
Spegnete giornali, tv, news …. ormai è tutto ILLUSIONISMO

utente anonimo
Scritto il 2 Giugno 2011 at 12:39

Montecristo:

Per   anonimo   7

Sai   cosa   mi   preoccupa?

La   storia   di  al  lupo  al  lupo.

utente anonimo
Scritto il 2 Giugno 2011 at 14:52

Le sue considerazioni in merito all'incredibile somiglianza tra 1937 e 2011 sono le medesime fatte da Krugman in uno dei suoi ultimi post. Un ottimo biglietto da visita per la loro attendibilità.
Pe quanto riguarda la "deflazione da debiti" quale unica via d'uscita dalla crisi, invece, mi permetto di non considerarla una buona idea.
La deflazione è stata in motore della grande depressione. L'economia, quella americana e quella occidentale in generale, andava necessariamente "riflazionata" dopo lo shock subito in seguito alla crisi finanziaria ma, probabilmente, sarebbe stato meglio spendere i soldi disponibili non per salvare tutti i player finanziari e garantire tutti i loro creditori (senza avere nulla in Cambio in termini di regolamentazione più stringente), quanto piuttosto per intervenire direttamente a sostegno della domanda con la creazione di nuove infrastrutture. Gli Stati Uniti avrebbero avuto un enorme spazio di intervento su questo campo (rete ferroviaria ad alta velocità, rifacimento della rete autostradale e degli acquedotti, nonchè il cablaggio con la fibra ottica del paese), considerato che i continui tagli operati fin dagli anni 80 hanno lasciato in eredità infrastrutture a dir poco fatiscenti in tutto il paese ma, purtroppo, l'occasione è stata sprecata!

utente anonimo
Scritto il 2 Giugno 2011 at 17:23

Analisi eccezionale Andrea. da premio Nobel.

ma su quanto scritto da Te , l'anno scorso , circa il cambio EURUSD, io credo che nel 2012 il dollaro sarà vicino alla parità con l'euro.
l'America con la Fed non rivivrà un altro 1936-1938 , sarà la stupida e burocratica Europa Germanizzata a riviverlo.

ciao
Giobbe

utente anonimo
Scritto il 2 Giugno 2011 at 17:31

Grazie Andrea per avermi inviato i tuoi ultimi articoli. Sempre molto utili per capire le dinamiche economico-finanziarie attuali.

ciao
Giobbe

Scritto il 2 Giugno 2011 at 17:59

Uno …conoscere la Storia mi ha aiutato a comprendere e ricordare il passato ma il capolavoro strategici e’ stato riconoscere l’economia comportamentale, le scienze cognitive e ora la neuroeconomia! andrea

Scritto il 2 Giugno 2011 at 18:03

La debt deflation non e’ una dinamica che si può cancellare e’ inevitabile e’ accaduta in ogni momento della storia dalla crisi dei tulipani alla Grande Depressione e’ un’illusione la reflazione !

Scritto il 2 Giugno 2011 at 19:57

ciao andrea
spero di incontrarti a trento
per rispondere a chi parlava appunto del fatto che l'umanità nel passato è ricorsa alle guerre tutte le volte che le crisi indicavano che si era raggiunto il limite del contenitore economico dell'epoca. le guerre sono state il mezzo attraverso il quale è stato infranto il contenitore permettendo la realizzazione di uno nuovo e più grande.
Questo sistema, funzionalmente ottimo, aveva come collaterale l'eliminazione fisica di svariati milioni di esseri umani.
la non conoscenza della matematica del sistema finanziario e/o del denaro, determina questi danni collaterali.
il tentativo degli studi economici e perchè no anche di questo blog è cercare di dare il proprio contributo in questa direzione. ancora purtroppo da venire.
saluti

utente anonimo
Scritto il 2 Giugno 2011 at 23:06

FT ormai uguale alla PRAVDA !

Capitano, sai che stavo pensando mentre leggevo il famoso giornale della finanza Fin. Tim. che ormai assomiglia alla PRAVDA, mette da una parte i Cattivi…i soliti Euroni o meglio TEURONI…quelli che usano l´Euro al sud e su tutti gli altri non dicono nulla.
Un amico mi ha fatto notare che leggendolo non si trova mai una notizia negativa sugli UK…prima l´ho deriso poi ho provato a verificare…aveva ragione.
Sempre lo stesso amico, un inglese, mi ha fatto vedere poi questa pagina:
http://www.economicshelp.org/blog/uk-economy/uk-national-debt/
Nella quale si dice che se si considerasse pure nel debito le liabilities dei supporti al settore finanziario allora il debito / GDP arriverebbe oltre al 145% altro che Italia e Grecia…mi domando ma nessuno giornalista italiano e´ capace di mettere due numeri in croce ? Oppure dicei che esiste una sorta di autocensura per cui non si puo´ contraddire FT ?
Un saluto
Massimo

utente anonimo
Scritto il 2 Giugno 2011 at 23:06

FT ormai uguale alla PRAVDA !

Capitano, sai che stavo pensando mentre leggevo il famoso giornale della finanza Fin. Tim. che ormai assomiglia alla PRAVDA, mette da una parte i Cattivi…i soliti Euroni o meglio TEURONI…quelli che usano l´Euro al sud e su tutti gli altri non dicono nulla.
Un amico mi ha fatto notare che leggendolo non si trova mai una notizia negativa sugli UK…prima l´ho deriso poi ho provato a verificare…aveva ragione.
Sempre lo stesso amico, un inglese, mi ha fatto vedere poi questa pagina:
http://www.economicshelp.org/blog/uk-economy/uk-national-debt/
Nella quale si dice che se si considerasse pure nel debito le liabilities dei supporti al settore finanziario allora il debito / GDP arriverebbe oltre al 145% altro che Italia e Grecia…mi domando ma nessuno giornalista italiano e´ capace di mettere due numeri in croce ? Oppure dicei che esiste una sorta di autocensura per cui non si puo´ contraddire FT ?
Un saluto
Massimo

utente anonimo
Scritto il 2 Giugno 2011 at 23:06

FT ormai uguale alla PRAVDA !

Capitano, sai che stavo pensando mentre leggevo il famoso giornale della finanza Fin. Tim. che ormai assomiglia alla PRAVDA, mette da una parte i Cattivi…i soliti Euroni o meglio TEURONI…quelli che usano l´Euro al sud e su tutti gli altri non dicono nulla.
Un amico mi ha fatto notare che leggendolo non si trova mai una notizia negativa sugli UK…prima l´ho deriso poi ho provato a verificare…aveva ragione.
Sempre lo stesso amico, un inglese, mi ha fatto vedere poi questa pagina:
http://www.economicshelp.org/blog/uk-economy/uk-national-debt/
Nella quale si dice che se si considerasse pure nel debito le liabilities dei supporti al settore finanziario allora il debito / GDP arriverebbe oltre al 145% altro che Italia e Grecia…mi domando ma nessuno giornalista italiano e´ capace di mettere due numeri in croce ? Oppure dicei che esiste una sorta di autocensura per cui non si puo´ contraddire FT ?
Un saluto
Massimo

utente anonimo
Scritto il 2 Giugno 2011 at 23:06

FT ormai uguale alla PRAVDA !

Capitano, sai che stavo pensando mentre leggevo il famoso giornale della finanza Fin. Tim. che ormai assomiglia alla PRAVDA, mette da una parte i Cattivi…i soliti Euroni o meglio TEURONI…quelli che usano l´Euro al sud e su tutti gli altri non dicono nulla.
Un amico mi ha fatto notare che leggendolo non si trova mai una notizia negativa sugli UK…prima l´ho deriso poi ho provato a verificare…aveva ragione.
Sempre lo stesso amico, un inglese, mi ha fatto vedere poi questa pagina:
http://www.economicshelp.org/blog/uk-economy/uk-national-debt/
Nella quale si dice che se si considerasse pure nel debito le liabilities dei supporti al settore finanziario allora il debito / GDP arriverebbe oltre al 145% altro che Italia e Grecia…mi domando ma nessuno giornalista italiano e´ capace di mettere due numeri in croce ? Oppure dicei che esiste una sorta di autocensura per cui non si puo´ contraddire FT ?
Un saluto
Massimo

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