DEFLAZIONE: LA LEGGENDA METROPOLITANA DELL' INFLAZIONE!

Scritto il alle 07:00 da icebergfinanza

 

Se mi è permesso credo che non vi sia stato quasi nessuno in Italia che abbia cercato in questi anni di cercare di spiegare nei dettagli  per quale motivo la dinamica principale di questa crisi sia la Debt Deflation o Credit Deflation come la volete chiamare, una dinamica deflattiva che circonda le economie occidentali  e che non ha nulla a che vedere con l’asset inflation, inflazione che sta allarmando i paesi emergenti in particolare Cina, India e Brasile o l’inflazione da cartello o monopolio che da sempre accompagna le nostre vite, distruggendo il potere di acquisto.

Devo ammettere di essermi quasi commosso a leggere un pezzo scritto dal signor  Vijay Boyapati, un ex ingegnere di Google che ha sostenuto la campagna presidenziale del repubblicano Ron Paul in America che dal 2009 dedica il suo tempo a studiare l’economia austriaca, che recentemente ha anche scritto un pezzo dal titolo “ The politics of deflation “ nella tana della scuola austriaca ovvero Mises.org  oltre ad un piccolo capolavoro che riassume nelle sue conclusioni le motivazioni per le quali la deflazione del credito oggi è molto più probabile che un’inflazione di massa (“Why Credit Deflation Is More Likely than Mass Inflation: An Austrian Overview of the Inflation Versus Deflation Debate”) Libertarianpapers.org 
 

Nel suo pezzo inoltre Boyapati conferma quello che vado dicendo da tempo ovvero che l’iperinflazione è essenzialmente un fenomeno politico, originata da pressioni politiche dove prendendo a prestito quanto accadde nella dinamica iperinflattiva di Weimar ricorda come a differenza della classe finanziarie e delle banche, la politica non è in grado di riconoscere le dinamiche che portano  all’inflazione di massa e alla morte del sistema monetario.
 

Nella lettera che il 23 agosto del 1923, negli ultimi mesi della terribile iperinflazione tedesca, la Reichsbank inviò al ministro delle Finanze confidò che nonostante l’imminente distruzione della valuta tedesca la banca non poteva essere sorda alla convinzione che le esigenze di Stato dovevano essere soddisfatte. Solo la nomina di Hjalmar Schacht, che godeva del pieno appoggio del mondo finanziario internazionale ha arrestato l’iperinflazione di Weimar.

Ecco quindi che Boyapati spiega per quale motivo solo i vincoli politici, piuttosto che la mancanza di strumenti di politica monetaria, testimoniano la lunga durata della deflazione giapponese, ovvero la riluttanza a monetizzare il debito in maniera sufficiente a stimolare una ripresa dell’espansione del credito. Le diverse motivazioni della classe politica rispetto a quelle del mondo finanziario, sono testimoniate dal rifiuto che il responsabile della Banca centrale giapponese, signor Shirakawa, ad aderire alla richiesta del primo ministro giapponese di mettere in atto un massiccio stimolo monetario in grado di svalutare lo yen.

I funzionari della banca centrale giapponese avevano paura che una tale azione potesse turbare il fragile equilibrio finanziario, attirando una eccessiva attenzione sul debito pubblico del Giappone.

Nelle conclusioni si ricorda come molti economisti austriaci hanno messo in guardia dal rischio di un’inflazione di massa come unica conseguenza della politica scelta dalla Federal Reserve. 

Sarebbe fuorviante confondere le motivazioni e le credenze di Bernanke accademico  con le azioni di Bernanke presidente della Federal Reserve, ricordando come la nostalgia di Greenspan per il Gold Standard, ovvero il sistema monetario legato alla quantità di oro disponibile non gli impedi di perseguire tutt’alta politica monetaria.

Dato che la Federal Reserve è stata creata per sostenere la classe finanziaria e bancaria, è improbabile che essa persegua una politica che sia dannosa per quella stessa classe.

E’ quindi improbabile che la Federal Reserve monetizzi il debito in maniera sufficiente a mascherare completamente le perdite causate durante il boom immobiliare perché come ha sempre spiegato Ludwig von Mises…

"Non c'è modo di evitare il collasso finale di un boom indotto da un'espansione creditizia. La scelta è solo se la crisi debba avvenire prima come risultato dell'abbandono volontario di un'ulteriore espansione del debito ( così non è stato ) o più tardi con la totale catastrofe del sistema monetario coinvolto" 

Il signor Boyapati ci racconta che le banche commerciali non sono vincolate dalla riserva obbligatoria quando effettuano i loro prestiti. Prima del collasso immobiliare, la creazione delle riserve è seguita piuttosto che avere preceduto, l'umento complessivo del credito, in maniera tale che l'aumento delle riserve bancarie ci dice poco o nulla sul fatto che le stesse siano in un futuro disposte a concedere nuovo credito. Lo dice la recente storia del doppio decennio perduto giapponese!

Quello che ho spiegato più volte in questo blog è che oggi non si tratta solo di acqua che non arriva alla fonte, ma che in seguito alla debitomania, oggi esiste anche una debitofobia, che andrà di pari passo con il deleveraging, rientro generalizzato dal debito del sistema. 

Gli appelli di Bernanke, incapace nonostante tutto di comprendere le origini della crisi e intravvederla,  a ridurre e stabilizzare il debito americano, dopo l' austerity governativa in atto in Europa è una nuova fase del deleveraging complessivo a cui sono sottoposte le economie occidentali. La cattiva allocazione del capitale da parte del sistema finanziario americano ha portato a trilioni di perdite, di sottocapitalizzazione complessiva, una voragine che dovrà essere colmata negli anni, nel tempo.

Molte banche sono insolventi e altre hanno i capitali vincolati, non solo dalle perdite ma oggi anche erosi dalle sofferenze. Tutto ciò limita fortemente la disponibilità  a concedere credito per motivi di regolamentazione e di vigilanza e lo sarà sempre più in passato.

Scrive ancora Boyapati che anche se la Federal Reserve ha la possibilità teorica di forzare la ripresa dell'espansione del credito, di forzare la concessione di nuovi mutui, monetizzando il debito pubblico in maniera da cancellare le perdite, è improbabile che possa farlo.

La Fed è stata creata a beneficio del sistema finanziario, anche se ogni tanto le banche centrali usano il populismo per raccontare che il loro compito è quello di tenere a bada l'inflazione per il bene del popolo aggiungo io e rimanendo sotto il controllo dello stesso sistema finanziario non perseguirà mai alcuna politica che possa portare ad un collasso del sistema finanziario dal quale dipendono i profitti di coloro che la sostengono.

E' ovvio che non consenntirà mai neanche la deflazione per evitare i disordini politici che potrebbero insorgere; è quindi più probabile il tentativo di tenere il mercato dei mutui in una sorta di stasi in cui le perdite vengano riconosciute con il tempo, ecco per quale motivo si è anche infranto il diritto contabile, modificando ad immagine e somiglianza le regole contabili appunto.

Una sorta di deflazione controllata che comporterebbe un lungo periodo di alta disoccupazione e bassa crescita come sta avvenendo e come ha ribadito ieri Bernanke, in quanto il capitale viene solo lentamente riemesso in circolazione per soddisfare le esigenze dei consumatori.

Inoltre la creazione insufficiente di nuovo credito per compensare il debito non può che causare un basso di livello di prezzi se non nelle speculazioni. Sino a quando la voragine creata dall'esaltazione della demenziale creatività finanziaria non sarà colmata, aspettiamoci anni di deflazione controllata sino al momento in cui solo allora tornerà l'espansione inflazionistica del credito e un aumento significativo dei prezzi generali.

Spero di aver contributo a migliorare la Vostra consapevolezza su quello che sta accadendo sottolineando che molte cose possono ancora accadere e che la navigazione prosegue a vista anche se in questi due anni questa in realtà è stata la dinamica e per ora l'inflazione vera non quella di tutti i giorni di cui siamo schiavi non è all'orizzonte.

Come ho scritto nel mio libro sino a quando non siamo in grado di comprendere che l'occupazione in questi anni è stata sostenuta in buona parte dall'espansione del credito speculativo e non solo da quello sostenibile non comprenderemo mai per quale motivo abbiamo davanti un nuovo possibile decennio perduto per riflette sulle conseguenze di politiche monetarie che alimentano bolle finanziarie e sull'inutilità di alcune prerogative delle banche centrali.

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33 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 10 Febbraio 2011 at 08:02

Wow fantastic Captain spazzato via ogni mio dubbio

Scritto il 10 Febbraio 2011 at 08:28

Due righe in velocita'.
Negli USA non si puo' piu' parlare di dflazione in quanto la creazione di moneta nel terzo trimestre 2010 ha superato per la prima volta dal 2008 l'effetto deflattivo provocato dal deleveraging. Quindi stiamo andando verso l'iperinflazione, che secondo me e' quello che vuole Bernake e la banca centrale inglese. Francoforte cerchera' di resistere ma alla fine cedera'. Forse l'unica che si salvera' dall'iperinflazione sara' la Germania che abbondenara' l'Euro per tempo tornando al suo Marco. Anche la banca centrale cinese ha aumentato notevolmente l'offerta di moneta, a livelli anche superiori a quelli USA.

utente anonimo
Scritto il 10 Febbraio 2011 at 08:40

bene-dico
il sito, il capitano, il veliero e tutti i suoi passeggeri,
benedico pure il popolo Egiziano e Tunisino  .é vero che gli stipendi sono aumentati del 25 %  nonostante la crisi globale ?
e che da quelle parti , per amore -" timore" , molti altri governi ,stanno facendo riforme
e aumenti di stipendio?  
allora Li la crisi è finita e sono sicuro  che presto finirà in ogni dove del resto, nell'universo non esistono crisi.

utente anonimo
Scritto il 10 Febbraio 2011 at 09:24

grazie!
Matteo

Scritto il 10 Febbraio 2011 at 10:47

Si Grazie!

Splendido…davvero splendido…
L'Eagle Owl è in volo!

Augh! Augh!! Grande Capo!!!!

Valentina

utente anonimo
Scritto il 10 Febbraio 2011 at 11:30

Augh! Augh!

Cucù! Cucù!

Un bel volo nel burrone.

Ancora a parlare di deflazione: ahahahahahahah

Scritto il 10 Febbraio 2011 at 11:53

Cucù! Cucù! e…l'anonimo con c'è più…..hihhihihi

"Si ritorna sempre solo a Minsky, alla deflazione e inflazione.

Inflazione o deflazione, cambiano il corso dei cicli economici, possono travolgere la vita economica di un paese, possono travolgere la vita di una persona, di una famiglia e allora la filosofia lascia il tempo che trova.

continua:

.."Non credo alla iperinflazione e non credo alla depressione pura, alla deflazione distruttiva, preferisco esplorare un equilibrio che per il momento
è essenzialmente deflattivo, una deflazione della quale non parla ora che è visibile a tutti, ma da oltre un anno e mezzo, in epoche non sospette.

Ecco perchè parliamo di prospettive economiche, ecco perchè contemporaneamente esploriamo non solo l'aspetto "scientifico" di questa crisi, ma anche quello filosofico e antropologico.

Vi sono momenti nei quali, di fronte alle avversità della vita, conta l'uomo e la sua forza interiore, la sua essenza." (Andrea)

 

utente anonimo
Scritto il 10 Febbraio 2011 at 12:16

Il signor @6 ti ha fatto un grande favore Andrea il suo grafico avvalora ancor di più la tua tesi inflazione emergente e deflazione occidentale ma chi lo ha postato non ha capito nulla

utente anonimo
Scritto il 10 Febbraio 2011 at 15:23

Scusa #8 in pratica succederà che in occidente ci impoveriremo mentre in oriente ed emergenti si arricchiranno.
Riequlibrio logico.

giusto?

Saluti ottimo grande articolo quello di oggi.

utente anonimo
Scritto il 10 Febbraio 2011 at 15:54

inflazione o deflazione
ricchi o poveri
crisi o non crisi
massoneria o contromassoneria

tra i due litiganti il terzo GODE

utente anonimo
Scritto il 10 Febbraio 2011 at 16:29

Signor Capitano, lei che conosce tutti i mari burrascosi. Ho un pensiero che mi rode. Premesso che trovo ridicolo che, le banche giocano con i soldini dei correntisti: Se va bene, guadagnano un sacco di soldini; se va male gli Stati devono intervenire per salvarli. Affossando l'economia.

Altro pensiero: le banche hanno travasato nelle Fondazioni tutti i loro beni (proprietà), e che beni. Questi sono concessi in affitto alla banca stessa. Per cui, se non ricordo male, se la banca fallisce, non avendo alcuna proprietà, fa la parte del grassatore. L'affitto è un costo deducibile.
La Fondazione dice: io che c'entro ? Sono…………………..
ciaooooooooo. aladino

utente anonimo
Scritto il 10 Febbraio 2011 at 18:40

Caro Andrea, che il Tuo pensiero fosse quello che bene viene compendiato nel pezzo, almeno per chi Ti segue da sempre, non c'erano dubbi.

L'analisi, dal mio punto di vista, è condivisibile nei suoi tratti essenziali, soprattutto per quanto attiene al PASSATO.
Secondo me (come costantemente ho già più volte avuto modo di riferire proprio qui) per il futuro la prospettiva che illustri è molto ottimistica.

Scusa se banalizzo: siccome non conviene agli interessi della FED che il tutto degeneri in una situazione iperinflazionistica… semplicemente non ci sarà.
A ben vedere vi sarebbe da sperarci perchè altrimenti la prospettiva sarebbe (come in effetti è) di tipo catastrofico.
Non voglio davvero annoiare nessuno con visioni negative, ma non nutro alcuna fiducia sulla capacità della FED e di altre istituzioni di tenere a bada il mostro che hanno creato.
Fino ad ora siamo testimoni di una deflazione da debito i cui fenomeni sono una crisi creditizia, una diminuzione della velocità di circolazione della moneta, una accresciuta difficoltà per le persone comuni di acquistare i beni primari (significativi i disordini nei Paesi dell'Africa settentrionale).

Istruttivo sarebbe leggersi davvero Von Mises e altri testi direttamente ispirati alla scuola austraica come quello dell'ottimo Gary North, tra l'altro tradotto in lingua italiana "Che cosa è il denaro?"
Siamo convinti che non si giunga al punto di rottura? che la Cina continui a nutrire la propria bolla? che il sistema a riserva frazionaria, completamente immerso in un debito irredimibile, possa resistere e che la fiducia delle persone rimanga intatta?

Vorrei tanto rispondere di si. Spera nel meglio e preparati al peggio
Buona serata

Daniele

utente anonimo
Scritto il 10 Febbraio 2011 at 19:29

Daniele,

guarda come contengono l'inflazione

http://www.ecb.int/ecb/educational/pricestab/html/index.it.html

Poi gioca qui

http://www.ecb.int/ecb/educational/inflationisland/html/index.it.html

tenendo i tasi alti  e vedendo cosa succede …. all'occupazione

Poi guarda questi pazzi come giocano:

http://www.ecb.int/ecb/educational/economia/html/index.it.html

Poi dimmi come mai Weber non vuole andare alla presidenza della BCE

ahahahahahahahahahahahahah

Scritto il 10 Febbraio 2011 at 20:32

In mezzo a tutto questo giro di banche occidentali che prestano denaro ad ''usura''. Mi chiedevo del perchè non prendano piede le banche islamiche.  Si sa che per legge coranica esse non possono prestare denaro caricato da interesse. Sarebbe un buon spunto di riflessione per tutti gli amici del blog. Saluti a tutti Romolo.

utente anonimo
Scritto il 10 Febbraio 2011 at 20:44

Daniele io e te non abbiamo le presunte sicurezze di questo esaltato noi guardiamo a quello che sta accadendo nella realtà cercando di interpretare quello che potrà accadere. Ho la netta sensazione che abbiamo tutto il tempo per cominciare a preoccuparci perche’ il destino nella peggiore delle ipotesi non sara’ mai l’iperinflazione come urlano questi esaltati ma una depressione. Un abbraccio Andrea

utente anonimo
Scritto il 10 Febbraio 2011 at 21:21

ecco un altro "esaltato"

http://finance.yahoo.com/tech-ticker/ron-paul-qe2-is-a-%22total-failure%22-and-bernanke-is-delusional-about-inflation-535915.html?tickers=^DJI,^GSPC,UUP,UDN,TBT,TLT,GLD&sec=topStories&pos=2&asset=&ccode=

Ma chi è che urla?

utente anonimo
Scritto il 10 Febbraio 2011 at 21:56

Togliendo il fuori scala cinese, riprendiamo con la situazione merikana così forse la smettete di parlare di deflazione occidentale: per non parlare poi dell'ECB

utente anonimo
Scritto il 10 Febbraio 2011 at 21:58

utente anonimo
Scritto il 10 Febbraio 2011 at 22:00

The Federal Reserve is now buying virtually ALL NEW ISSUANCE of treasury debt and has now become the largest holder of US debt in the world (what they hold OFF balance sheet nobody knows).  Foreign central banks in Asia may roll existing treasuries, but they want NO MORE US dollars/treasuries.  The US government is also the holder of 95% of the mortgage markets; as home values are dropping, NOONE else will lend against them, the falling-knife trade.

The Federal Reserve is now the biggest holder of treasury debt and its balance sheet of treasury debt is compounding at approximately 8.8% MONTHLY (not yearly) and will RISE by approximately 90% by June 2011.  Who do you think is master when Helicopter Ben and the chosen one (Ob@m@) get together? 

“Let us control the money of a country, and we care not who makes the Laws”   -Amschel Rothschild, original head of the House of Rothschild.

Of course, the Federal Reserve is a holding of that same banking family.  A MONOPOLY on MONEY,  run not for BENEFIT OF THE COUNTRY but for the benefit of the BIG BANKS!   Keep in mind that Central Banks PRINT money to buy each other’s bonds; a liability of one bank is an asset to another.  This is the greatest check kiting scheme in history, run by the developed-world governments and banksters, with the public as PATSIES.  US Treasury auctions will NEVER fail as foreign central banks will ALWAYS print the money to prevent a failure and the collapse in the value of their reserves.

This is why central bank reserves are up 300 to 500% since 2000; they are MONETIZING each other’s debts and they do it REGULARLY.  Just look at the indirect bidders at the Treasury auctions and how their percentage has exploded; that is the growth of monetization.  It is ALWAYS growing and NO ONE ever gets PAID BACK, it only grows, like the cancer it is.

utente anonimo
Scritto il 10 Febbraio 2011 at 22:06

The Irish bailouts are FAR FROM OVER, billions more unpayable IRISH BANK obligations are still sitting within the EU banks and have yet to be dealt with.   To see just a hint of what’s to come, take a look at this illustration of Crossborder Holdings of the PIIGS (Portugal, Ireland, Italy, Greece and Spain) to see the enormity of the current challenges – and but a small portion of the TOTAL European Union’s challenges:

This is why they are furiously REFORMING the European Bailout Bunds, which is a dwarf when considering the true size of the problem.  Banksters in DAVO’s have made the case for massive new funds to BAIL THEM OUT.  

“Europe is testing the limits of REACTIVE incremental..strategy… The laws of economics, like the laws of physics, DO NOT respect political constraints” –Larry Summers
The EU governments just LIED to the PUBLIC and then KICKED the can down the road.  Political lies about the SOLVENCY of the European Soveriegns and financial systems will ultimately FAIL.  These are not bailouts of the banks, they are bailouts of the lenders… This is the public servants and elites SELLING OUT their constituents to RESCUE banksters who printed the money they lent the Irish banks: OUT OF THIN AIR

Just last week it was disclosed that an additional  €51 Billion where printed OUT of THIN AIR by the Irish central bank, in addition to the bailout figures.  Supposedly this was forbidden when the EURO was created; now all that is required is a NOTIFICATION to the European central bank.  Expect a lot of NOTFICATIONS this year.  The disclosure of the Euros that were printed were hidden in footnotes of the Irish Central bank’s statements.  Look for more HIDDEN notes.

Scritto il 10 Febbraio 2011 at 22:08

In conclusion:  Don’t worry.  They have been and will continue to PRINT the MONEY.  The question is WHEN?  Economies and markets APPEAR to be recovering on this gusher of printed money and out-of-control government spending.  It’s down a rat hole, so to speak, because once the money is spent on CONSUMPTION, the debt just remains like a millstone around the public’s neck, leaving debt slaves and serfs to leviathan governments, public serpents, er …  servants, banksters, crony capitalists and elites.  In the old days they would be known as Benedict Arnolds and traitors.  The useful idiots known as the public are the dupes of the public school monopolies and main-stream media (both are controlled by the same people).

The only thing holding up the developed world is BEN BERNANKE (Federal Reserve), Jean Claude Trichet (European Central Bank), Mervyn King (Bank of England) and the rest of the G7 central bankers.  Soon the illusion of prosperity on the back of printed wealth will be revealed for the fraud it is.  Looking at financial assets, stocks, commodities, food and energy, we see the Zimbabwe moment is now arriving.  Broad money supplies in Europe have begun to contract AGAIN; it is only a matter of time until they do in the US as well.

utente anonimo
Scritto il 11 Febbraio 2011 at 07:42

Uh guarda gli stessi grafici e tabelle che guardo io ma chissà perché li interpreto in maniera diversa e i fatti mi stanno dando ragione….http://research.stlouisfed.org/fred2/graph/fredgraph.png?bgcolor=%23FFFFFF&line_color=%230066cc&lw=1&txtcolor=%23222222&width=417&height=250&id=MULT&range=5yrs&transformation=lin …. non ho bisogno di molti grafici…

Scritto il 11 Febbraio 2011 at 10:36

Visto che stiamo parlando di prosspettive di anni, se non decenni, prviamo ad introdurre la variabile energetica?

Che cosa penste che possano produrre le nazioni, emergenti o meno, quando fra 5 anni avremo il 15% di energia primaria in meno rispetto ad ora?

Io credo che i commerci e le economie mondiali sbatteranno contro un muro e che la deflazione sara' forzata dentro all'intero sistema, in barba a qualsiasi volonta' politica o non politica.

Saluti
Phitio

utente anonimo
Scritto il 11 Febbraio 2011 at 10:49

caro omonimo
hai scritto :"Tutto ciò limita fortemente la disponibilità  a concedere credito per motivi di regolamentazione e di vigilanza e lo sarà sempre più in passato."
e forse volevi dire"FUTURO", ma penso che
abbiamo tutti interpretato correttamente il senso di quanto volevi esprimere.
riguardo al discorso inflazione/deflazione, pur essendo sostanzialmente d'accordo con le tue analisi e la tua posizione, sono un pò meno sicuro per cosa riguarda il futuro, perchè di due cose sono certo: la prima è ch ela FED potrà creare denaro ma non potrà mai creare ricchezza reale, e prima o poi, il denaro torna a rappresentare, appunto, la ricchezza reale, la seconda è ch equando avverrà questo "ricongiungimento" non lo manderà a dire con molto preavviso, ma sarà una cosa veloce e travolgente, come una frana che trascina con se tutto cosa "sta sotto".
solo piccoli "scricchioii" saranno avvertiti da chi starà molto attento sicuro che unterreno fangoso non potrà restare per sempre attaccato alla montagna.

utente anonimo
Scritto il 11 Febbraio 2011 at 13:17

grafici grafici grafici, tesi,  ipotesi. tutto interessante, ma cosa cercate ?
cosa auspicate ?
cosa fai  TU,  qui ed ora ? per camibare le cose affinchè vadano come desideri,  anzitutto,  cosa desederi veramente e come si fà a saperlo ?
 
in molti , aspettate , aupicate , consigliate, criticate, non vi viene in mente che potreste essere strumento nelle mani o nella mente di altri ?
 che siete stati programmati, condizionati  sin dall'infanzia ?

ad es se pensi a :  NON RUBARE  cosa provi dentro di tè ?  capito  che programma ?
e per quale motivo ?
come si fà a scoprire quali e quanti sono ,
cosa posso fare,? come posso fare ? da dove devo cominciare ?

vi starete chiedendo che c'entra con la crisi ?  C'ENTRA, C'ENTRA.

sempre disponibile ad un confronto.

7

utente anonimo
Scritto il 11 Febbraio 2011 at 13:30

Caro Andrea, Cari lettori del blog, l'inflazione c'è già stata ed è stata frutto della crescita economica del primo dopoguerra, dell'indebitamento pubblico degli anni 70 e 80 e dell'indebitamento privato degli anni 90 e del primo decennio del 2000. L'inflazione c'è già stata ed ha riguardato tutti gli assets, reali e finanziari. In deflazione, che sia tecnologica (internet ha fatto crollare i costi di transazione e negoziazione) oppure politica (la scomparsa dei partiti di massa del novecento ha tolto l'uomo dal centro l'economia e ci ha messo la banca che fa credito), ha riguardato principalmente i salari che sono entrati in depressione dalla caduta della prima repubblica.
L'inflazione, se nel primo dopoguerra è stata frutto della ripresa economica di un Paese distrutto, nei decenni più recenti si è alimentata col debito, prima pubblico e poi privato..che va ripagato a meno di insolite quanto uniche regalie dei creditori ai debitori (a cui non credo), col nome di alta inflazione. 

Adesso ci troviamo uno scenario nuovo di fronte, non pessimistico, ma estremamente realistico secondo me:
1 i tassi sono molto vicini allo 0 da un decennio (hanno dilatato il ricorso al credito ed hanno inflazionato gli assets e parecchio!) , ma non assimilano più la componente del rischio che recentemente è cresciuto a causa della crisi subprime; sono perciò destinati a crescere, per ragioni di mercato che prima o poi sconteremo (la Fed non può sostituire il mercato, come non lo ha fatto il central planning system dell'ex urss, quando il mondo era molto più semplice di adesso)
2 i governi si sono indebitati, e possono soltanto adottare misure di austerity e tagli fiscali al sistema di welfare state nato appunto coi partiti di massa del novecento, ma che è destinato a morire con essi (purtroppo aggiungo io, ma stava alla gente capirlo in tempo, invece che guardare la tv)
3 che lo si voglia o meno chi lavora ha mediamente un reddito reale crollato dall'ultimo quindicennio (per non parlare di fiducia e ottimismo), quindi siamo in depressione dei salari, che possono salire solo quando si tornerà allo scenario di partiti con base sociale che negozia salari e poteri d'acquisto maggiori (ma questo scenario lo considero improbabile, per almeno uno, due decenni, perciò va responsabilmente escluso)
4 perdita di coscienza sociale, individualizzazione del lavoro e del consumo, frammentazione della società in strati e segmenti perennemente in collisione, indeboliscono la probabilità di trovarsi un giorno poteri d'acquisto crescenti che, in una fase di taglio della spesa pubblica e di ristrutturazione del debito (pubblico e privato) oltre che di rialzo dei tassi d'interesse, porteranno allo scoppio delle bolle speculative prima (perchè la liquidità inizierà a scarseggiare) e al restringimento a collo di bottiglia della produzione reale e dell'occupazione dopo ("sudden stop" dovuto a liquidità che viene a mancare nel sistema).

l'inflazione, quella della bolletta della luce o acqua o benzina o gas o trasporti pubblici..è da monopolio naturale e non è l'inflazione politica delle frizioni sociali (e quindi debito pubblico), nè l'inflazione da massiccio indebitamento delle ultime decadi. Suggerirei di leggere questa inflazione da monopolio naturale come un'ulteriore componente di depressione dei salari reali, oppure come un'ulteriore saggio di prelievo di austerity fiscale da parte dello stato: in fondo si parla di monopoli naturali in quanto public utilities. E' l'interpretazione in questo caso che fa la differenza, non l'etichetta che la indica come la solita "inflazione di sempre"

Lo scenario è molto complesso e le variabili vanno tenute tutte in considerazione ed è chiaro che, secondo la mia interpretazione, abbiamo di fronte necessariamente a una crisi prolungata di consumi-produzione-occupazione  cioè una depressione economica.

Grazie Andrea per il tuo Blog,
Luca

utente anonimo
Scritto il 11 Febbraio 2011 at 16:10

la crisi ?  non esiste non la voglio non l'accetto.

utente anonimo
Scritto il 12 Febbraio 2011 at 01:19

"Uh guarda gli stessi grafici e tabelle che guardo io ma chissà perché li interpreto in maniera diversa e i fatti mi stanno dando ragione"

Quali fatti?

M1?

ahahahahahah

Beh continua così, auguri!

utente anonimo
Scritto il 12 Febbraio 2011 at 02:56

26, Luca  la tua analisi  in teoria e ' giusta.Non dimenticare che alla fine
se servono i soldi ,si stamperanno a ciclo continuo  con conseguenza  ed effetto negatico  peggiore di quello che pensi.Silver

utente anonimo
Scritto il 12 Febbraio 2011 at 06:24

Soldi… ma cosa sono i soldi?

http://www.marketoracle.co.uk/Article26195.html

se non si risponde a questo interrogativo non si entra nel problema.

Stanno fabbricando una depressione, ma se la situazione dovesse sfuggire di mano, ben potrebbe essere iperinflazione.

Buona giornata
Daniele

utente anonimo
Scritto il 12 Febbraio 2011 at 09:45

parlate d' altro ?

arrivano qui altre tasse e predazioni di ogni genere e per impedire che si possa reagire hanno inventato la Lega,  la divisone in due del popolo
diividi et impera e tassa.   al piu si scannerranno tra di loro ……
nordisti e sudisti   siamo ormai SOMALI.

ma di cosa cavolo parlate  ignoranti e ciechi

Anonimo
Scritto il 12 Febbraio 2011 at 11:05

Grazie 29 per il tuo commento.

La depressione economica e la deflazione sono la prima tappa per poi passare all'iperinflazione a cui si fa riferimento. Ma ci vorrà del tempo.

Secondo me, nell'area Euro è da attendersi una deflazione finchè non ci sarà presa di coscienza da parte di tutti, finchè i blocchi sociali penalizzati non si aggregheranno per negoziare una redistribuzione del reddito a favore di loro stessi.

L'iperinflazione seguirà la depressione, cioè la deflazione. La depressione economica farà crollare la capacità produttiva e quindi i consumi come i beni e servizi disponibili sul mercato, perchè le imprese dopo un periodo di depressione saranno chiuse, obsolescenti, dato che avranno saggi di profitto negativi.

Una volta che queste imprese saranno obsolete e non avranno più capacità produttiva, avremo una quantità di beni in circolo calante (è la conseguenza immediata della depressione economica, ovvero la spirale deflazionistica).

Al contempo, ci sarà malcontento, scontentezza, tensione sociale e riaggregazione sociale e politica di forze a favore di una redistribuzione del reddito a favore del lavoro (super penalizzato dal neoliberismo) e a sfavore del capitale. Emergeranno quindi nuove forze politiche, nuovi attori che aspirino a riequilibrare la situazione attuale.

L'inflazione non inizierà con il malcontento o con la riaggregazione politica. L'inflazione inizierà con una negoziazione continua di una redistribuzione a favore del lavoro. Ma è a quella fase che si dovrà arrivare per raggiungere questa (iper)inflazione di cui si parla tanto. Nel contempo, un periodo di depressione avrà ridotto la capacità produttiva, il capitale, la quantità di beni e servizi producibili per soddisfare un mercato in crescita..perciò lì si avranno pressioni inflazionistiche consistenti.

Non facciamoci illudere dalle tv che fotografano le manifestazioni dei givani egiziani, tunisini, albanesi: da noi i giovani vivono delle pensioni dei genitori, che sono stabili. Inoltre vivono in area euro, e ciò li fa sentire privilegiati. Inoltre i giovani sono pochi e in una società vecchia si tende a pensare da vecchi, per osmosi: ci si adatterà, si accetterà qualsiasi cambiamento fino all'ultimo, fino al limite della sopportazione, ovvero la mera sopravvivenza. Il problema è che non vedendo un beneficio dal conflitto sociale generazionale, essendo i giovani abbastanza pochi, essendo anche un pò viziati, c'è da impoverirsi parecchio prima che qualcosa si muova, da un punto di vista sociale. Personalmente credo che l'inflazione vi sarà una volta che si avranno frizioni sociali. Finchè la maggioranza accetterà l'esistente, non ci saranno presupposti per una iperinflazione. Casomai continueremo a procedere per una svalutazioni interne, che sarà ulteriore deflazione..

Secondo me, il mondo che abbiamo di fronte è un mondo totalmente opposto a quello in cui abbiamo vissuto finora e che è basato su: individualismo, bellum omnium contra omnes, homo homini lupus, sfruttamento del lavoro, competizione globale, salari perennemente decrescenti, ciascuno pensi a sè. A uno scenario globale sarebbero necessari attori politici globali, che negozino condizioni migliori per gli occidentali per esempio. Tutta roba irrealizzabile nel medio-breve termine, soprattutto senza una grave crisi che risvegli le coscienze. E poi i superburocrati di oggi non sono i sindacati degli anni 70 e l'aria che tira è profondamente diversa da allora..perciò sono abbastanza convinto che avremo abbastanza crisi di fronte a noi.

Grazie per la vostra attenzione, Luca.

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