TRA PIFFERI VIRTUALI E MUSICHE MACROECONOMICHE!

Scritto il alle 06:30 da icebergfinanza

Quando il gatto della macroeconomia, manca i topi solitamente sulla plancia della nave tendono a ballare e di topi nei mercati finanziari ve ne sono in abbondanza, topi estremamente tecnici che amano spostare la verità figlia del tempo, ignorando la realtà fondamentale, rimbalzando …..come gatti morti.

Mercati estremamente sopravvalutati dal punto di vista fondamentale che ormai sono rapiti dalle note del breve termine, catturati in un continuo saliscendi di euforie e depressioni. Qualcuno sta sussurrando che il pessimismo era agli estremi e che quindi, come la storia insegna, se tutti sono sullo stesso lato della barca, prima o poi si capovolge. 

Ormai per le vie delle bettole dei porti finanziari, gli analisti hanno perduto di vista l’antica saggezza fondamentale per comprendere l’equilibrio il valore tra il prezzo e gli utili attesi, difficilmente si guardano agli utili operativi,  anche perchè come la storia insegna, le previsioni sono spesso e volentieri assogettate a conflitti di interesse o ondate umorali. Qualcuno continua a chidermi per quale motivo non evidenzio gli aspetti positivi che sostengono i mercati, ma in tutta sincerità, dal punto di vista fondamentale, a parte qualche rattoppo di breve termine, faccio fatica ad osservare dinamiche coinvolgenti, senza stare a ripetere quello che scrivo ormai da mesi.

Certo qualcuno mi ha suggerito che manca l’inversione nella curva dei rendimenti, ma questi sono tempi inediti, i tassi resteranno a lungo compressi a zero nella parte a breve della curva, difficile convincere le banche, con il loro profondo deficit patrimoniale a lasciare la tranquilla spiaggia delle riserve bancarie per concedere credito ad alto rischio.

Certo per molti l’economia vivrà solo un tenero rallentamento, nessuna doppia recessione in arrivo, anche perchè come sostengo da tempo visti i redditi e il lavoro da questa recessione non siamo quasi mai usciti.

Il pifferaio Bernanke ci dice che riavviare il circolo untuoso del credito è fondamentale, si perchè senza credito, senza debito, non c’è più trippa per gatti. In fondo è difficile per chi ha sbagliato la diagnosi della grande crisi, essere sia in grado di andare oltre il breve termine, proponendo sempre e solo le vecchie ricette che ci hanno portato al fallimento.

Il fantasma della deflazione, quello è il suo unico pensiero, probabilmente il suo incubo e quello del suo mentore, Greenspan anch’esso capace di suonare solo la musica dei mercati azionari  o soffiare nel piffero decine, decine di bolle, bolle nelle quali milioni di topi sono affogati nelle loro illusioni.

Paul Krugman ed ora anche un insospettabile conservatore come John Makin in   AEI – The Rising Threat of Deflation vedono aumentare i rischi della deflazione, al di la delle illusioni inflazionistiche e della spirale di decesso economico che la Federal Reserve teme più di qualsiasi cosa. 

Oppure come dice Myke Bryan, vice presidente della Fed di Atlanta, siamo, forse più vicini alla deflazione di quanto si pensava. Dando un’occhiata ad alcuni studi sulla potenziale discordanza tra la realtà e il dato relativo all’inflazione che secondo la Fed di Cleveland ormai si sta avvicinando al livello zero, Clevelandfed.org si nota come la tendenza è delineata oltre le distorsioni statistiche.

Inoltre per coloro che hanno realmente voglia di approffondire per comprendere per quale motivo da ormai quasi due anni vado sostenendo che non abbiamo al momento alcuna alternativa alla deflazione di memoria giapponese, sia nella dinamica economica, sia come trappola della liquidità associata ad un imponente deleveraging delle economie occidentali, date un’occhiata a questo capolavoro della H.gif (574 bytes)oisington Investment Management Company  nel loro Quarterly Review and Outlook Second Quarter 2010 che troverete QUI .  

In sintesi un deficit fuori controllo, l’ipotesi di un futuro aumento delle tasse, un massiccio sovraindebitamento generale e la trappola della liquidità in cui siamo, sono unitamente all’inversione generale degli aggregati monetari sinonimo della deflazione che verrà.

Graph: M1 Money Multiplier

Comprendo la frenesia del breve termine, comprendo anche l’esaltazione che questa musica soave procura, ma si tratta per l’ennesima volta di comprendere la realtà lasciando gli altri a giocare al gatto e al topo, di andare " Oltre le illusioni di breve termine" ,post dedicato ai sostenitori di Icebergfinanza e a coloro che vorranno sostenerlo, che spiega nei particolari la tendenza fondamentale, perchè i mercato sono ESTREMAMENTE sopravvalutati al di la dei soliti pifferai magici.

Per chi vuole approffondire consiglio la lettura di questo notevole pezzo di William Hester, Wall Street Earnings Expectations Ignore Economic Divergences , gli altri continuino a seguira la musica.

Certo le stive delle corporate americane sono stracariche di cash, 1800 miliardi come sembra sussurrare la Federal Reserve, ma gli investimenti con cavolo che li fanno in un ambiente di sovraccapacità produttiva da far tremare la storia.

 
Thanks to FinancialTimes.com 

Inoltre vai tu a spiegarglielo che il cash aumenta anche grazie alla generosa opera di taglio dei costi che principalmente riguarda il lavoro, mentre le piccole e medie imprese sono travolte dalla recessione in atto, piccole e medie imprese che come più volte ricordato, costituiscono mediamente il 70 % della produzione di nuovi posti di lavoro in America come in Italia. Come ha scritto recentemente il Wall Street Journal, siamo passati da una percentuale del 35 % di aziende ottimiste al 29 % di giugno mentre oltre il 50 % non vede nulla di buono all’orizzonte, anzi sostiene che il ciclo torna a peggiorare, ma si sa questo è il piffero dell’economia reale, quello di carta funziona meglio.

L’ associazione nazionale delle piccole e medie imprese americane, NFIB, ci dice che in giugno il loro ottimismo è nuovamente sceso, per la prima volta dopo anemici rialzi nei precedenti mesi, sotto un livello che rappresenta un’economia estremamente debole impantanata in un recessione dalla quale non è mai uscita.

Mediamente solo l’1 % delle imprese ha intenzione di assumere nei prossimi mesi, di investimenti in conto capitale neanche a parlarne senza una serie ripresa dei consumi.

Come sottolinea William Dunkelberg, il loro capo economista, le imprese hanno continuato a liquidare i magazzini e la debole dinamica delle vendite suggerisce che non vi sia nessuna intenzione di ricostituirle, quindi ulteriore conferma della fine della favola delle scorte. Tra le dinamiche segnalate un diffuso calo dei prezzi.

Non importa se si parla di indice Zew o di debiti pubblici o aziendali, di disavanzi commerciali o di indici macroeconomici in evidente fase di inversione, l’indice ISM dei servizi aveva proprio una brutta cera, con l’occupazione in discesa e i prezzi collassati ribadendo quello che gli indici regionali ed altri indicatori privati come ad esempio l’ECRI sussurrano ormai da oltre un mese.

Ma si sa ormai di macroeconomia non si interessa più nessuno, l’unica musica che si sente è quella che a fasi alterne proviene dall’incantevole virtuale piffero dello "stress test" come se all’improvviso, oltre 5000 miliardi di debiti esclusivamente finanziari  in scadenza nei prossimi due anni, di cui oltre la metà europei, fossero spariti insieme alla carta straccia, carta straccia su cui vengono scritte le note di questa autentica follia che il sistema detiene.

Sono curioso di osservare se la musica del pifferaio magico funziona anche questa volta, se la "solita" musica è in grado di fare uscire l’economia da un medioevo finanziario infestato di topi, sempre pronti a ballare quando il gatto, la realtà, si assenta anche solo per un istante.

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Should You be Worried about Inflation? What about Deflation?

38 commenti Commenta
Scritto il 14 Luglio 2010 at 06:31

…..Più li guardo, più li canto più li ascoltoPiù mi convinco che il tarlo della vita è il nostro orgoglio…….lalalalalalaBen tornato Capitano!!!ben tornatoValentina

utente anonimo
Scritto il 14 Luglio 2010 at 07:46

Per quel poco che possono valere i mie (ormai tanti) anni sui mercati a fare trading, ed al di là delle questioni macroeconomiche che non mi appartengono e per le quali mi affido spesso e volentieri alle lucide (quasi asettiche) analisi dell'ottimo Mazzalai, dicevo al di la di tutto questo: I MERCATI SONO TECNICAMENTE AL RIBASSO.Questo non significa che non possano salire ancora e poi ancora. Ma per ora, anche al di la di qualsiasi questione legata ai timeframe, sono impostati al ribasso.Lo SSEC, che indubbiamente anticipa con i suoi punti di inversione gli altri mercati, ha un livello interessante da monitorare (nel breve) che è: 2319. Sotto sarebbe segno di estrema debolezza. Altresi se dai livelli di stanotte dovesse riprendersi, proprio per come è ipostata la dinamica non ci dovremmo meravigliare se lo SSEC dovesse schizzare all'insù. In quest'ultimo caso (dopo) dovremmo fare ragionamenti di altro tipo. Ecco perchè i 2319 sono importanti per lo SSEC e per tutti i mercati.Comunque, ripeto, per ora i mercati sono impostati al ribasso.UT

utente anonimo
Scritto il 14 Luglio 2010 at 08:02

complimenti omonimo, per non lasciarti influenzare dalle sirene vendute (o affittate).ti segnalo un interessante link, ch epotrebbe essere un grimaldello per sfasciare l'asfittica situazione mondiale.l'europa ha avuto l'idea, ha minacciato di attuarla, poi all'interno ha cominciato a litigare e alla fine ha rinunciatozitta zitta, invece la china ha cominciato a dare i SUOI rating ai debiti sovrani !!!http://ftalphaville.ft.com/blog/2010/07/13/284111/sovereign-ratings-made-in-china/

Scritto il 14 Luglio 2010 at 11:29

buon giouno a tutta la ciurma e al capitano,mi ripeto mal comune mezzo gaudioin un articolo del coriere della sera trovoun articolo che sintetizzauna cosa che pensavoma di difficile attuazione per gli egoismi prevalentihttp://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=SSDF4buna lettura l'articolo e di visco

utente anonimo
Scritto il 14 Luglio 2010 at 12:01

Elevata liquidità e investimenti ridotti = elevati dividendi per gli azionisti.questo spiega e giustifica rialzi nel breve termine.

utente anonimo
Scritto il 14 Luglio 2010 at 12:04

Accidenti sono anonimo e non vorrei esserlo, cercherò di capire al più presto come avere un nome che sarà semplicemente Roby.Seguo da tempo il blog di Andrea e lo considero veramente un faro per tutti i naviganti nella finanza e non solo, purtroppo per il mio lavoro (promotore finanziario) devo fare i conti con una realtà che mi propina un sacco di balle e mi diventa sempre difficile discernere tra il pessimismo, l'ottimismo e la  realtà.  Andrea mi sembra la voce della realta anche se in questo momento coincide con il pessimismo ….. ma è un faro.  Chi ha navigato sa che il faro indica un pericolo,  meglio guardare ai fari che ai GPS che potrebbero essere taroccati (e quelli finanzari Dio sa se lo sono)Quindi ringrazio il nostro faro anche a nome dei miei clienti che magari non fanno guadagni in questi giorni, ma senza saperlo si evitano notevoli perdite future.Grazie Andrea

utente anonimo
Scritto il 14 Luglio 2010 at 12:13

Bentornato

Scritto il 14 Luglio 2010 at 14:33

Bene ora abbiamo un tassello completo per il Pil del secondo trimestre sara’ un’autentica sorpresa…. Andrea

utente anonimo
Scritto il 14 Luglio 2010 at 15:51

Sapete, la vittoria del neoliberismo con la Thacher e Regan, ha seminato i frutti per la grande crisi che viviamo oggi.Certo, questo pensiero parte da analisi di studiosi marxisti che negli anni passati hanno riempito libri e libri sul modo di funzionare del processo di accumulazione del capitale, e del modo in cui si trasforma, cercando di portare nelle cassaforti continui guadagni e potere.Il risultato e sotto ai nostri occhi.Con la piena complicita degli apparati statali, negli ultimi venti anni hanno delocalizzato industrie, fabbriche, tagliato salari e stipendi, umiliando il lavoro dipendente, con la scusa che non produce ricchezza nell'immediato e che rompe le palle con i sindacati.Hanno cercato di supplire al mancato reddito con i debiti, in modo da dare una parvenza di benessere, ma in realta costringendo i lavoratori ad essere sempre piu consenzienti alle esigenze del capitale e meno liberi, lavorare di piu per meno.Le conseguenze?.Una sovvraproduzione strutturale che non puo essere assorbita dai redditi esistenti, disoccupazione dilagante, i poveri sempre piu poveri i ricchi sempre piu ricchi.Il loro pensiero fisso, la filosofia Bernake, e come giustamente  anche Andrea riporta, la ricetta che ha portato al disastro.Far ripartire il credito, il credito facile che alimenta la speculazione finanziaria e che crea nuove bolle sulle spalle della gente.Siamo in ottime mani!!!

utente anonimo
Scritto il 14 Luglio 2010 at 16:14

vorrei far notare che EURIBOR 1mese è letteralmente schizzato dai minimi di aprile (0.40% il 19 aprile) agli attuali 0,57%.ll 18 giugno era ancora a 0,44!  Questo non stride con le previsioni di inflazione zero o deflazione?

Scritto il 14 Luglio 2010 at 17:08

No caro anonimo@10 perché riflette semplicemente la mancanza di fiducia tra le banche…..gli aggregati monetari sono il mio indicatore principe per l’inflazione e quelli si stanno letteralmente sgonfiando. Andrea

utente anonimo
Scritto il 14 Luglio 2010 at 17:17

Bene ora abbiamo un tassello completo per il Pil del secondo trimestre sara' un'autentica sorpresa…. AndreaAutentica sorpresa…se intendi in negativo qua' di buono c'e poco da raccogliere…comunque un grazie di esistere..

Scritto il 14 Luglio 2010 at 19:28

Intendo i consumi perché in positivo bastate e avanzate voi, team delle meraviglie compreso, ad esaltarVi per nulla ! Andrea

utente anonimo
Scritto il 14 Luglio 2010 at 20:23

le idee spuntano come le antenne della telefonia  una ogni km in ogni dovema  saranno buone o cattive ? e perchè  cosi tante ?

utente anonimo
Scritto il 14 Luglio 2010 at 20:26

Ciao Andreasempre mitico 🙂

utente anonimo
Scritto il 15 Luglio 2010 at 01:43

Si , e' davvero difficile fare investimenti  in questa globalizzazione di esuberi.Lo e' ancora di piu' per la piccola impresa , dove oggi   si lavoraa singhiozzo , senza programmi e  rischo di non essere pagati.Crisi precedentii sono  state superate  con tanto lavoro e voglia di fare.Oggi manca sia l'uno che l'altro,chi puo'  va' avanti  grazie ai risparmi.Altri indebitandosi ,sperano in tempi migliori.Economie produttive di media e grande entita' aziendale resistono e progrediscono, per fortuna ,dando segnali di ripresa  al sistema italiano.Silvestro

Scritto il 15 Luglio 2010 at 07:00

Tuor ipotizza un'uscita della Germania dall'euro.http://new.ticinonews.ch/articolo.aspx?id=192199&rubrica=46148

Scritto il 15 Luglio 2010 at 08:07

da buon ragioniere, caro Mazzalai, dimostri l'ennesimo limite, ma che devo fare con te per farti capire le cose?nel momento che tu ( e mi raccomando non dirlo a nessuno) all'alba del 14 luglio sei in grado di fare i conti sul pil del 2 trimestre, che non vorrei ricordartelo ma e' già finito da 14 GIORNI, chi guida il mercato ha già venduto sui massimi del primo trimestre perchè conscio dei reali risultati attesi, ora dopo che hanno mollato la rete i prezzi sono scesi e parecchio hanno ricomprato in discesa e ora a fronte di dati che sono deludenti i mercati risalgono.caro ragionier blogger serve un po di apertura mentale, ma aimhe' è merce rara.toro sedutosei fai il bravo ed accetti i tuoi limiti mettendoti tanta cenere in testa ti spiegherò come funziona veramente il mercato, anche in linguaggio comprensibile

utente anonimo
Scritto il 15 Luglio 2010 at 08:40

Toro non ha tutti i torti,quello che dovrebbe o potrebbe spiegarci dal suo punto di vista è come finisce il debito pubblico e quali riflessi avrà ?a maggio debito aumentato di 35 miliardi di euro ( in un solo mese)la manivra fatta dal governo vale 24 miliardi di euro  ergo  debito aumentato nonostante manovra di 11 miliardi di euro  e giugno luglio agosto  etc  etc     quante altre manovre dovranno essere fate per stabilizzarlo ?grazie

utente anonimo
Scritto il 15 Luglio 2010 at 09:29

Caro #18,quella che descrivi e' pura e semplice speculazione, che come al solito e' solo trasferimento, non creazione, di ricchezza.Tali manovre sono utili all'economia come secchi di sabbia negli occhi, e te ne renderai ben presto conto anche tu.SalutiPhitio

utente anonimo
Scritto il 15 Luglio 2010 at 10:23

chiedo scusa per l'errore mi pare 15 miliardi di euro di debito nel solo mese d i maggio in più  in tre mesi la manovra  sarà da rifare

utente anonimo
Scritto il 15 Luglio 2010 at 13:54

@18Non è pleonastico a quanto pare ripetere che l'ottica di breve poco o nulla c'azzecca con i discorsi che si fanno su questo forum.Sfuggono invece (curiosamente) al commento le dinamiche dell'euro che, dato per spacciato, si è rivalutato in 3 settimane del 10% nei cofroti del $ (in pieno accordo con le previsioni del Capitano), previste sempre in un'ottica di medio lungo alcuni mesi orsono dalla lettura (evidentemente assennata) dei fondamentali.Il tutto non perche adrea abbia bisogno di avvocati, solo per onestà intellettuale , neh.

Scritto il 15 Luglio 2010 at 13:55

La trimestrale di JPM e’ il simbolo della privatizzazione dei profitti di questo fottuto sistema che comprende anche tutti gli speculatori che giocano con i soldi degli altri socializzando le perdite. Quanto tempo manca prima che la tensione sociale esploda? Andrea

Scritto il 15 Luglio 2010 at 14:06

oh oh ohvedi che i nervi cominciano a non resistere più al punto di invocare la l'esplosione della tensione sociale.in psicologia si direbbe che stai trasferendo su terzi il tuo desideriobuon segno!, vuol dire che presto si comincia  a fare sul serio.in particolare la formazione di un minimo di rilievo è alle porte, azzardo fine settembre.toro seduto

Scritto il 15 Luglio 2010 at 14:12

Non si tratta di nervi ma di una realta’ in cui i parassiti del sistema che tu tanto conosci bene e di cui condividi la palude amano lucrare sulla pelle degli altri. Ognuno si qualifica per ciò che e’ non serve aggiungere altro….mio caro illuminato! Andrea

Scritto il 15 Luglio 2010 at 15:28

Philly Index …..prima importante conferma alla fine della favola della ricostituzione delle scorte…..che si aggiunge all’Empire di New York Andrea

utente anonimo
Scritto il 15 Luglio 2010 at 19:34

Scusate…ma a voi ve ne frega veramente di che fanno i mercati, che salgono o scendono o vi interessa quale sara' il futuro vostro e dei vostri figli ?Mi sembrate come la rana nella pentola a bollire che guarda il termometro (gli indici) per vedere se salgono o scendono e si preoccupa o gode in conseguenza…senza rendersi conto che intanto tutto bolle…che gli servira' sapere la temperature dell'acqua ???Bah !Un salutoMassimo

utente anonimo
Scritto il 15 Luglio 2010 at 19:41

Cara Stella,il vero prolema del dollaro e'l'EURO ! A me sinceramente mette paura che se sfogli dal FT al Wall Street Journal su 20 pagine 18 ti dicono come l'Europa sia al collasso, ma si dimanticano di dire che anche per il 2010 il defici / PIL per US e UK sara'intorno al 10-12% ed il loro PIL non e'quello della Grecia ma molto, molto piu' alto.A mio avviso stanno cercando di fare il colpaccio par passare l'Euro come moribondo per poi dire…ok allora vi salviamo noi facciamo una moneta unica l'EURODOLLARO cosi'salviamo il nostro di culo.Ricorda la storia, non e' vero che l'attacco di  Pearl Harbur fu fatto senza motivo, ma fu fatto quando gli US bloccarono i depositi (conti correnti) giapponesi in US con cui compravano petrolio…o che gli inglesi bombardarono "preventivamente" la flotta navale francese di stanza ad Algeri (erano alleati) per evitare che cadesse in mano naziste…o come quando Nelson bombardo'il porto di Copenhagen per evtare che la flotta danese cadesse in mano a Napoleone…come vedi sono sempre azioni preventive !Un salutoMassimo

Scritto il 15 Luglio 2010 at 20:03

Andrea,mal a ricostruzione delle scorte non c'è mai stata, a novembre 2008 c'era una situazione di scorte elevate e si poteva vedere dagli elevati working capital nei bilanci delle aziende, lentamente le scorte sono state smaltite anche grazie a sconti e incentivi vari, poi tutti sono ripartiti con un profilo estremamente basso.

Scritto il 15 Luglio 2010 at 20:28

Per quale motivi credi che la produzione sia ripresa negli ultimi mesi Cuculo fai un’occhiata qui…..http://2.bp.blogspot.com/_pMscxxELHEg/TBJE_k5LscI/AAAAAAAAIg4/I-axL3lp0-s/s1600/InventorySalesRatioApril2010.jpg

utente anonimo
Scritto il 15 Luglio 2010 at 21:06

Toro seduto, un buon trader non dovrebbe avere testosterone da sfogare con gente cui non interessa di far soldi coi mercati finanziari. Un buon trader userebbe il testosterone di cui è abbondantemente rifornito per metterlo nel culo ad ancora più persone di quelle cui già riesce a metterlo ora.Se poi ti carica intervenire su questo blog, fallo pure, pensa un mio amico di vecchia data ebbe un brutto incidente, da allora la sua più grande gioia è fare il treno per strada, tutti i giorni alle 11.17 scende, arriva alla stazione facendo ciuff ciuff e fermandosi nei soliti 5 posti, poi torna a casa. Il pomeriggio fa lo stesso alle 18,35. Nessuno di noi gli dice cosa pensa di queste sue performaces, sappiamo che lo fanno felice e gliele facciamo fare.Lo stesso per te, mica ti diciamo i nostri sentimenti, intervieni pure. Buona fortuna, toro!Gianni

utente anonimo
Scritto il 15 Luglio 2010 at 21:20

Andrea e di questo che ne pensi

Usa: sussidi disoccupazione in calo a 429000

Sospiro di sollievo per il mercato del lavoro: sorprese in positivo le attese degli economisti. Minimi da agosto 2008. Richieste continuative in crescita. Ritoccato al rialzo il dato precedente.Nella settimana che si e' conclusa il 10 luglio le nuove richieste per sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 29000 unita' a quota 429000, segnalando una situazione in progressivo miglioramento del mercato del lavoro. Era da agosto 2008 che non si vedevano cifre cosi' basse, anche grazie al numero sempre piu' contenuto di fabbriche costrette a chiudere i battentihttp://www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=972899

utente anonimo
Scritto il 15 Luglio 2010 at 21:20

Andrea e di questo che ne pensi

Usa: sussidi disoccupazione in calo a 429000

Sospiro di sollievo per il mercato del lavoro: sorprese in positivo le attese degli economisti. Minimi da agosto 2008. Richieste continuative in crescita. Ritoccato al rialzo il dato precedente.Nella settimana che si e' conclusa il 10 luglio le nuove richieste per sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 29000 unita' a quota 429000, segnalando una situazione in progressivo miglioramento del mercato del lavoro. Era da agosto 2008 che non si vedevano cifre cosi' basse, anche grazie al numero sempre piu' contenuto di fabbriche costrette a chiudere i battentihttp://www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=972899

utente anonimo
Scritto il 15 Luglio 2010 at 21:20

Andrea e di questo che ne pensi

Usa: sussidi disoccupazione in calo a 429000

Sospiro di sollievo per il mercato del lavoro: sorprese in positivo le attese degli economisti. Minimi da agosto 2008. Richieste continuative in crescita. Ritoccato al rialzo il dato precedente.Nella settimana che si e' conclusa il 10 luglio le nuove richieste per sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 29000 unita' a quota 429000, segnalando una situazione in progressivo miglioramento del mercato del lavoro. Era da agosto 2008 che non si vedevano cifre cosi' basse, anche grazie al numero sempre piu' contenuto di fabbriche costrette a chiudere i battentihttp://www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=972899

Scritto il 15 Luglio 2010 at 21:57

Un rapporto cresce anche (anzi soprattutto) quando cala il denominatore

Scritto il 16 Luglio 2010 at 01:00

a chi crede che nella grande??  america vada tutto bene.  poveretti!  si col cavolo!  obama  o come lo chiamano boama  ha fatto la riforma.  si roba da ridere.  questa? Il disegno di legge di riforma finanziaria approvato il 25 giugno potrebbe aver ritagliato un qualche genere di protezione per i consumatori ma per Goldman Sachs e la lobby dei derivati il disegno di legge è stata una vittoria netta, lasciando intatto il business delle scommesse di Wall Street. In un articolo pubblicato il 25 giugno su Newsweek dal titolo “La riforma finanziaria rafforza le banche più grandi”, Michael Hirsch scriveva che il disegno di legge “consacra di fatto l’élite finanziaria esistente. Con il disegno di legge è più probabile che diventeranno anche i futuri colossi del sistema bancario”.va tutto bene negli USA. si difatti si vede. Il governo federale e la Federal Reserve hanno anticipato letteralmente migliaia di miliardi di dollari per salvare i grandi giocatori di Wall Street, al punto di mettere a repentaglio la valutazione del credito del governo stesso. Ma Wall Street non ha dovuto pagare nulla per il risanamento. Sono stati lasciati a pagare il conto gli stati e i cittadini. Il 17 giugno, Time ha pubblicato un articolo di David von Drehle dal titolo “All’interno della gravissima situazione degli Stati” nel quale si scrive che la maggior parte degli stati sono ora alla prese con continui deficit nei bilanci che non si vedevano dagli anni Trenta. A differenza delle banche di Wall Street, che possono prendere a prestito dai fondi federali al tasso incredibilmente basso dello 0,2% e reinvestire quei soldi nella speculazione, gli stati non hanno accesso alle linee di credito. Devono prendere denaro a prestito tramite l’emissione di obbligazioni e numerosi stati sono così vicini al fallimento che la valutazione dei loro titoli sta crollando. A peggiorare le cose, agli stati non è legalmente consentito di essere insolventi. A differenza del governo federale, che può indebitarsi all’infinito, gli stati devono far quadrare i loro bilanci e non possono emettere valuta propria. Questo li mette sullo stesso piano della Grecia e di altri paesi europei pieni di debiti, ai quali è vietato, secondo le normative dell’Unione Europea, emettere valuta propria o prendere a prestito denaro dalle proprie banche centrali.ismael zadehi insegna economia alla Drake University nello Iowa,  definisce l’intera crisi economica una guerra di classe. Quello che è stato descritto come debito pubblico è iniziato come debito privato di speculatori finanziari che l’hanno scaricato sulla gente. I governi che hanno salvato questi speculatori insolventi sono diventati a loro volta insolventi ma le banche che sono state tratte in salvo, piuttosto che tendere una mano in cambio, hanno preteso la loro fetta di torta, con pagamento per intero. I responsabili stanno dando la colpa alle vittime e insistono sulla “responsabilità fiscale”. I banchieri di Wall Street stanno dettando i termini della restituzione dei debiti che loro stessi avevano contratto.  che altro dire?  tutto l'articolo qui.  http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7254beh  parlano di rivolte  del popolo contro i banksters.  fanno bene.  speriamo li impicchino tutti.  come una volta facevano coi ladri.    allora lo vogliamo o no un reddito di cittadinanza x tutti?  ma di certo i nostri ladroni politicanti MAI ce lo daranno.  bisogna prenderselo da noi.  con la forza se occorre. andar fuori da questa europa di ladroni che fa solo schifo.  riprenderci la nostra sovranità monetaria.  o facciamo cosi' o saremo tutti morti pieni di debiti.   agire ora,  basta cazzeggiare.   notte. DORF

utente anonimo
Scritto il 16 Luglio 2010 at 13:58

Caro #32Il dato che citi e' fin troppo variabile per essere attendibile.Nel frattempo i continuing Claims sono in salita +247,000.Inotre si registra un calo di 270.000 persone usufrenti dei benefici di disoccupazione. Visto ceh non sono stati assunti, vuol dire che  semplicemente hanno esaurito il periodo di sussidio. Si calcola che per l'inabilita' di estendere i sussidi ulteriormente, circa 2 milioni di persone sono ora fuori dalla statistica della disoccupazione per l'esaurirsi delle estensioni federali al normale sussidio.Negli USA stanno messi malissimo, e i prossimi due trimestri lo dimostreranno che, esauriti gli stimoli drognati, l'economia tornera' a picchiare in basso.SalutiPhitioP.S. Ovviamente ad un trader com Toro Seduto, non frega niente se la gente perde il lavoro, la casa e la salute. Lui shorta. Secondo me, shorterebbe pure sui brutti voti a scuola di suo figlio, se convenisse 😉

utente anonimo
Scritto il 18 Luglio 2010 at 01:43

Dorf  hai ragione,un buon 40% dei debiti e' stato fatto per coprire le spese di speculatori finanziari,aziendali  e corruzione politico mafiosa.Sei una persona con i piedi per terra.Silvestro

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