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IL TALLONE DI ACHILLE DEL MERCATO IMMOBILIARE AMERICANO.

Scritto il alle 07:17 da icebergfinanza

 

Mentre le recenti tensioni mai realmente sopite tra le due Coree, relative all’affondamento con siluro a frammentazione di una nave sudcoreana da parte di Pyongyang stanno facendo salire la temperatura dei mercati già alle prese con il termometro del debito, sul FinancialTimes Wolfgang Munchau si chiede se la zona euro è insolvente.

Premetto che negli ultimi mesi, i giornali inglesi sono alquanto interessati ad ingigantire la tragedia europea, un modo come un altro per distogliere l’attenzione della santabarbara del debito che l’ Inghilterra tiene vicino al suo deposito di scorie nucleari finanziarie.

Signori questa è la "DEBT DEFLATION" una dinamica inevitabile originata dal "MINSKY MOMENT" , massima espressione della fragilità finanziaria, espressioni che troverete nel vocabolario/tag di Icebergfinanza nello spazio a sinistra del blog, per coloro che da poco conosco Icebergfinanza.

Come più volte sottolienato da Icebergfinanza in questi giorni, mentre i mercati guardano incessantemente, rovistando tra il debito dei PIGS, ben pochi si chiedono in quali condizioni, versano coloro che sembrano voler garantire la solvibilità dell’Europa intera, Germania in primis.

" La prima cosa da notare è che non si può rispondere a questa domanda con un riferimento sommario ai rapporti debito / prodotto interno lordo dei paesi della zona euro. Questa prospettiva macro serve a ben poco oggi. Questi numeri ci dicono che la zona euro è in una posizione migliore rispetto agli Stati Uniti, nel Regno Unito o in Giappone. Il problema è che quei numeri titolo escludono il debito contingente e l’interconnessione dei flussi finanziari. "

Conclude Munchau… (…) Non faccio previsioni. Ma la recente storia finanziaria ci insegna che dobbiamo porci queste domande, non fidatevi ciecamente delle  promesse improbabili, se fatta dai banchieri o dai politici.  Ho il sospetto che per quanto riguarda le banche regionali e  le Cajas, gli investitori hanno buone ragioni per considerare la zona euro nel modo in cui avrebbe dovuto trattare CDO subprime.

E’ ovvio che Munchau si riferisse a quanto sta accadendo in Spagna, alla notizia del salvataggio di Cajasur, la cassa di risparmio di Cordoba di cui la Banca centrale di Spagna ha preso il controllo sabato per evitarne il tracollo,  che sarà messa all’asta in un periodo relativamente breve, ( Milanofinanza ) ma la situazione è generale. Dall’America con la liquidazione settimane delle banche regionali, pesantemente esposte al mercato commerciale immobiliare alle nazionalizzazioni di banche inglesi e tedesche.

Qui sotto un’affascinante versione dell’onda lunga della storia, direttamente dalla FDIC, la quale testimonia il grado di rischio delle banche americane, una fotografia che vale più di mille parole.

Thanks to Ritholtz.com

Come ho più volte osservato, sono curioso di vedere come si evolverà la situazione nei paesi dell’Est europeo.

Ma lasciamo le questioni finanziari e geopolitiche per occuparci del mercato immobiliare americano. Avere focalizzato la nostra attenzione sul fenomeno "subprime" e le sue dinamiche e aver esplorato ogni singolo tallone di Achille di questa bolla immobiliare, ci ha aiutati a comprendere la Madre di tutte le crisi immobiliari, crisi che assume diverse sfumature a seconda del paese di provenienza e dell’origine e dinamiche delle concessioni di credito.

Considerando che in questi mesi ci stiamo avventurando nella stagione principe del mercato immobiliare e che la dinamica che ci viene proposta è sostenuta dal prolungamento degli incentivi fiscali governativi, il fantasma di un nuovo tuffo al ribasso dei prezzi dellle case in America, da noi anticipato, sta diventando sempre più una realtà fondamentale.

Il nostro Achille, leggendario eroe di Troia, spesso soprannominato piè veloce ci ricorda come da sempre le dinamiche del mercato immobiliare nel bene e nel male, influiscono sulla crescita di un paese, positivamente o negativamente, una crescita quella americana che non potrà assolutamente contare nel breve e medio termine nell’apporto di un mercato drogato e ancora lontano dalla sua reale dimensione. Da sempre gli investimenti residenziali, sono sinonimo di virtuoso sostegno alla ripresa economica.

Il nostro Achille immerso per ben tre volte nelle acque del fiume Stige, il fiume anzi l’oceano degli incentivi governativi,  per renderlo immortale, tenuto per il tallone degli inventari di abitazioni invedute, mostra finalmente il suo tragico tallone, la sua debolezza strutturale.

Un commissario federale della FHA, agenzia governativa ad una conferenza della Mortgage Bankers Association, ha ricordato come questo mercato è esclusivamente, sottolineo l’esclusivamente in essere su supporto vitale del governo federale, un supporto garantito costantemente dalla FHA, sinonimo di un sistema molto malato. 

La scorsa settimana, i dati rilasciati sul mercato immobiliare, travolti dalla frenesia ed emozione di isterismi tutti europei che dimenticano le tragiche realtà dei bilanci inglesi e americani, figli di meccanismi da sempre capaci di additare la pagliuzza che si trova nell’occhio del vicino, sono stati completamente ignorati.

Si è disegnato un ecclatante balzo di quali il 6 % per i nuovi cantieri cercando di non rilevare, l’impressionante revisione del mese precedente dal 5 % al 1,6 % dimenticando che le licenze edilizie sono collassate di un 11,5 % segnalando la fine temporanea di una illusione, ovvero una pronta ripresa del mercato immobiliare.

Shiller e Feldstein, oggi, sottolineano l’eminenza di un nuovo crollo in arrivo per il mercato immobiliare, dinamica che Icebergfinanza giorno dopo giorno per un lungo anno vi ha raccontato. Non bastasse ciò la richiesta di finanziamenti per l’acquisto della casa è scesa al minimo da quasi 13 anni, un tuffo di oltre il 27 % anche se si tratta di dati estremamente volatili, si torna indietro nel tempo.

Dieci americani su cento, non hanno onorato almeno una rata del mutuo, nel primo trimestre del 2010 e la dinamica dei pignoramenti resta estremamente elevata in attesa di conoscere i risvolti della nuova ondata di reimpostazione e rinegoziazione dei mutui "ARMs" e "ALt-a", ondata che si prefigura perlomeno simile a quella "subprime" ma che colpirà le fasce medio-alte della popolazione americana.

Ma torniamo al nostro tallone di Achille e tralasciando le dinamiche degli "shadow inventory" inventari fantasma, di abitazioni pignorate mai immesse sul mercato, diamo un’occhiata a quello che ci racconta il nostro Bill di CalculatedRisk  i numeri delle vendite di case esistenti, al di la dell’apparenza sono estremamente deboli e gli inventari di abitazioni invendute sono saliti anno su anno.

E’ chiaro che se il livello delle abitazioni esistenti è elevato, non vi è alcuna necessità di costruirne di nuove, sottraendo occupazione all’economia.

Existing Home Sales Inventory YoY April 2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli inventari sono aumentati del 2,7 % anno su anno in Aprile, il primo aumento dal 2008. 8,4 mesi necessari a ridurre completamente gli eccessi, una media superiore al normale, una media che come sottolinea Bill, vedrà un miglioramento in estate come conseguenza della coda dei sostegni governativi. Le vendite probabilmente saliranno ancora in maggio e giugno, poi tutto ritornerà alla realtà del fragile tendine di Achille del mercato immobiliare americano.

La storia insegna che ci vuole oltre un decennio per ristabilirsi completamente da un’orgia immobiliare, figurarsi per la madre di tutte le crisi immobiliari. 

In sintesi il tallone di Achille non potrà che influire negativamente sui prezzi delle abitazioni, vero e proprio centro di gravità permamente della crisi, che a sua volta non potrà non influenzare le dinamiche di milioni di titoli strutturati giacenti nel cavallo di Troia immesso nelle città delle banche centrali mondiali ed in particolare di quello della Federal Reserve.

Colgo nel frattempo l’occasione di ringraziare tutti i Compagni di viaggio per la stima e l’affetto dimostratomi in occasione della prenotazione del mio libro in uscita a settembre, scusandomi per l’impossibilità di rispondere a tutti.
Come già scritto dalle dinamiche delle prenotazioni appare una piccola sorpresa ovvero l’incredibile percentuale di oltre l’80 % delle richieste provenienti dall’Italia settentrionale e dall’estero. Al di la della disposizione demografica e dell’interesse per quanto sta accadendo, sorprende la scarsa presenza di Roma e di alcune realtà del centro Italia. Inutile ricordare che singolarmente al sud e nelle isole, vi sono alcuni leggendari e storici Compagni di viaggio che da sempre seguono la nostra avventura che saluto affettuosamente. 

Per chiunque volesse lasciare una prenotazione senza alcun impegno, per aiutarci ad avere un’idea di massima di quante copie mandare in stampa alla prima uscita l’appuntamento è cliccando qui sotto , dovete troverete un assaggio di quello che verrà …..


 

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La "filosofia" di  Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!   

Non solo e sempre economia e finanza, ma anche alternative reali da scoprire e ricercare insieme cliccando qui sotto in ……… 

 
19 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 25 Maggio 2010 at 07:09

http://www.telegraph.co.uk/finance/financetopics/financialcrisis/7760827/MPCs-Adam-Posen-warns-Britain-at-risk-of-Japan-style-deflation.htmltoh, se ne accorgono anche qui….com'è quella del collo del cigno?paover

utente anonimo
Scritto il 25 Maggio 2010 at 11:12

Montecristo:Anche  avendo  previsto  questo  rimasso  con  largo  anticipo,rimango  impietrito  difronte   al  crollo di  oggi.non  voglio  dire   che   siamo  fuori  dalla  crisi   ma  secondo  me   il  crollo  di  oggi  è  una  vera  esagerazione  , e come  tutte  l'esagerazioni…

utente anonimo
Scritto il 25 Maggio 2010 at 11:14

Montecristoerrore   corr.   ribasso  non rimasso,scusate

Scritto il 25 Maggio 2010 at 11:19

http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601087&sid=aZX1i1uYA98A&pos=2Quello che sta succedendo non è normale, il debito sovrano EU è un problema non diverso (forse meno grave) di quello USA o Japan, c'è qualcosa di altro.Se in US e UK si preoccupano tanto è perchè hanno da preoccuparsi.Magari ci sono molti CDS e CDO su banche europee (Spagna=crisi immobiliare) che metterebbero in seria difficoltà gli emittenti che magari sono oltre oceano.Com'è che di AIG non si sente più parlare, certo è stata nazionalizzata, ma questo non significa che quel buco nero sia stato chiuso.

Scritto il 25 Maggio 2010 at 11:19

http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601087&sid=aZX1i1uYA98A&pos=2Quello che sta succedendo non è normale, il debito sovrano EU è un problema non diverso (forse meno grave) di quello USA o Japan, c'è qualcosa di altro.Se in US e UK si preoccupano tanto è perchè hanno da preoccuparsi.Magari ci sono molti CDS e CDO su banche europee (Spagna=crisi immobiliare) che metterebbero in seria difficoltà gli emittenti che magari sono oltre oceano.Com'è che di AIG non si sente più parlare, certo è stata nazionalizzata, ma questo non significa che quel buco nero sia stato chiuso.

Scritto il 25 Maggio 2010 at 11:19

http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601087&sid=aZX1i1uYA98A&pos=2Quello che sta succedendo non è normale, il debito sovrano EU è un problema non diverso (forse meno grave) di quello USA o Japan, c'è qualcosa di altro.Se in US e UK si preoccupano tanto è perchè hanno da preoccuparsi.Magari ci sono molti CDS e CDO su banche europee (Spagna=crisi immobiliare) che metterebbero in seria difficoltà gli emittenti che magari sono oltre oceano.Com'è che di AIG non si sente più parlare, certo è stata nazionalizzata, ma questo non significa che quel buco nero sia stato chiuso.

utente anonimo
Scritto il 25 Maggio 2010 at 11:48

Montecristo:Caro  Cuculo69   apprezzo  sempre  i  tuoi  articoli  e  come  sai ,sia  io ,tu ed   Andrea  siamo  stati  sempre   netti   e  precisi   nell'affermare   che  ci  avviavamo  verso  una  possibile   catastrofe  finaziaria,non  ci  siamo  mai  fatti  influenzare   dai  vari  guru internazionali  che  infondevono  facili  ottimismi  ma  oggi  questo  crollo siceramente  mi  ha  sorpreso   e  devo essere  sincero  non  ci  credo  molto .Riesco  a capire   che  la  situazione   sui  mercati   oggi   incute  terrore   e  non  oso  pensare   oltre,analizzando i mercati   ho  sempre  messo  da  parte  la  speranza   e  cercato la verità  ma    penso  che  se oggi  non  avremo una  reazione  positiva  sui  mercati   la  cosa  potrebbe  diventare  drammatica  e senza  via  d'uscita.

utente anonimo
Scritto il 25 Maggio 2010 at 12:41

Grazie per le informazioni che ni avete dato su Signoraggio Pil e debito pubblico.confesso che le notizie espresse  mi sembano iverosimili, sarebbero auspicabili maggiori chiarimenti.cmq grazie.Lilly

utente anonimo
Scritto il 25 Maggio 2010 at 13:50

Finalmente…dopo lunga attesa…il test dei 1000 punti S&P.PEG

Scritto il 25 Maggio 2010 at 16:29

(Teleborsa) – Il Segretario al Tesoro USA Timothy Geithner ha detto che è necessario che l’Europa rinovi le politiche fiscali per evitare una crisi come quella innescata dai problemi di bilancio della Grecia. A riportarlo l’agenzia Bloomberg. I leader europei devono affrontare “una sfida molto difficile cercando di ripristinare la sostenibilità di un sistema insostenibile.” Ha detto Geithner. “Ai leader europei va riconosciuto che ora stanno agendo con forza per mettere in atto riforme forti”. Ha aggiunto il Segretario del Tesoro USA……….ci sono esseri umani piu’ pericolosi e velenosi dei serpenti. Andrea

Scritto il 25 Maggio 2010 at 16:44

Complimenti Capitano, purtroppo  continui ad aver ragione su tutto.È giusto che l’edilizia, in America, oltre ad essere una componentedel PIL, è anche una fonte di occupazione e guarda caso altrecomponenti del PIL, sono invece una fonte di disoccupazione.le importazioni, ad esempio, sono una parte rilevante del PIL, anche In presenza di una bilancia commerciale negativa e generano una disoccupazione  progressiva.Il problema è la Cina.Parlare di dumping è minimizzare  e forse qualcosa si sta muovendo a livello politico, spero che l’occidente finalmente rinsavisca .La Cina non ha nessuna intenzione di aprire i mercati, vuole continuare a esportareiI lavoro a basso costo, ed è la sola cosa che esporta.Una cava di granito in Sardegna sta chiudendo perché s’importa marmo cinese.Ma non paghiamo il marmo ma lo schiavismo di chi lo estrae.Ora è in atto un ricatto da parte dei cinesi che vogliono la tecnologia avanzatache è attualmente proibita esportare, tecnologia al solo uso militare.Uno dei modi , il più corretto per distribuire la ricchezza è il lavoro e l’occidente hadelegato troppo lavoro alla Cina.In occidente pochi si sono arricchiti   e progressivamente hanno portato le industrie al collasso, anche se hanno investito in produttività e in efficienza.Non potranno mai competere con il lavoro a bassissimo prezzo di un paese senza sistemi di previdenza e assistenza .Ora sarà difficilissimo tornare indietro ma è indispensabileAltra cosa è l’india, anche se praticamente è la stessa cosa per quanto riguardaIl costo del lavoro, anzi forse anche peggio ,perché si sta specializzando nel lavoro molto professionalizzato, ma il suo mercato è più aperto.Staremo a vedere se effettivamente la politica ha veramente aperto gli occhio se siamo effettivamente destinati al declino.  Grazie alle tue spiegazioni lucide e documentate continuo a stare in finestra adOsservare e oggi vedo un unico segnale tutti a recuperare liquidità’  i tassi Libor dopo essersi impennati nei giorni scorsi sembrano stabili se aumenteranno sarà il segnale che il fondo è ancora lontano.Grazie  Capitano e grazie a tutti quelli che postano in buona fede.                

utente anonimo
Scritto il 25 Maggio 2010 at 16:59

Piccolo commento !nel bilaterale Cina-US si e' presentato pure Berni ! Wow team al completo, chissa' che volevano…(!?) ma non credo che siano riusciti a smuovere di un solo millimetro gli indecifrabili cinesi, non credo che neppure la pagliacciata dello scontro tra le Coree (Nord vs. Sud) guarda caso caduta a pennello proprio nel momento dei negoziati li abbia minimamante preoccupati.Pero'aver mosso tutto lo stato maggiore fa pensare che la posta in gioco doveva essere alta…chissa' e se i cinesi cominciassero loro ad emettere titoli in USD convertibili in remninbi o viceversa ?SalutiMassimo

Scritto il 25 Maggio 2010 at 19:08

La Commissione europea proporrà domani una tassa sulle banche europee che dovrà finanziare i Fondi nazionali di gestione dei fallimenti. Tre le opzioni: imposizione su depositi, asset o profitti; rigida separazione dal bilancio pubblico; ogni perdita dovrà essere sostenuta principalmente da azionisti, detentori di debito subordinato e creditori non assicurati.Geithner ha colpito?????

utente anonimo
Scritto il 25 Maggio 2010 at 20:48

montecristoOggi  sortivo i miei dubbi   su  questo crollo,mi sembra  una  forzatura per  raggiungere  qualche  obbiettivo, gli indici  americani  hanno quasi  recuperato tutta la perdita.oComunque  è indubbio  che  la  situazione  è molto  seria.

utente anonimo
Scritto il 26 Maggio 2010 at 03:01

Scalper se non ci saranno urgenti  rimedi, la globalizzazione selvaggia per l'occidente sviluppato sara' una seconda  ma pessima crisi per tutte le piccole imprese artigianali e commerciali.I piu' tanti chiudendo resteranno disoccupati a vita,altri dovranno perdere soldi e tanto tempo per iniziare produttivita' nuove , rischio permettendo.La ultima manovra  finanziaria fa' sorridere rispetto a quello che ci attende nel prossimo decennio perduto.Dopo la sradicazione  anche se parziale  del sistema finanziario cartaceo, ci sarebbe una soluzione per riprendersi "TANTO LAVORO"  che oggi e' in calo continuo e non c'e' posto per tutti. I'Italia e' fondata sul lavoro,peccato che i ns.governanti  se lo siano dimenticato e accorti solo adesso .I paesi emergenti diventano piu' ricchi e noi diventeremo  piu' poveri con tutto quello che comporta .Silvestro

utente anonimo
Scritto il 26 Maggio 2010 at 15:21

A proposito dell'ultima frase contenuta nell'articolo, se qualcuno avesse letto l'ultimo rapporto mensile GEAB di maggio del gruppo Leap2020, avrebbe notato che si parla di un problema prossimo che si presenterà per la FED (si intende verso fine anno) riguardante la sua necessaria ricapitalizzazione allo scopo di evitarne la bancarotta….Non sembra tutto così chiaro ormai???….Saluti.A.P.

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