L' OMBRA DELLA GRANDE QUERCIA IMMOBILIARE!

Scritto il alle 07:09 da icebergfinanza

Non potevo non paragonare il mercato immobiliare ad una grande quercia, un albero maestoso simbolo della sicurezza, simbolo della forza della natura, si il mercato immobiliare mondiale, qualcosa di reale in un mondo virtuale, dal valore complessivo di circa 70.000 miliardi di dollari riferiti al 2005 ( According to estimates by The Economist, the total value of residential property in developed economies rose by more than $30 trillion over the past five years, to over $70 trillion, an increase equivalent to 100% of those countries’ combined GDPs. stima ad opera dell’Economist) da confrontare con il  "Salice piangente" dell’ Over the Counter nozionale dei derivati stimabile in circa dieci volte il suo valore quasi 700.000 miliardi di dollari. (bis.org)

Da ormai troppi mesi continuo a scrivere che il centro  di gravità permamente di questa crisi è da ricercarsi nella dinamica dei mercati immobiliari mondiali ed in particolare di quello americano in grado di contribuire ad una crescita irreale del prodotto interno lordo americano, attraverso il MEW MortgageEquityWithdrawals ovvero la possibilità di estrarre equity, ricchezza dalle proprie abitazioni in base alla rivalutazione del proprio patrimonio immobiliare.

Ebbene senza questo "gioiello" di creatività finanziaria in questi anni, il PIL americano sarebbe cresciuto in media di un 1% annuo, simile più ad una crescita recessiva che ad un periodo di espansione economica, sostenendo attraverso i consumi oltre il 70 % del PIL americano.

Oggi l’effetto di questa magia finanziaria si è dissolto come nebbia al sole, la stessa nebbia che ha oscurato per anni le reali dinamiche di un ciclo che era giunto al suo tramonto.

Kennedy Greenspan Mortgage Equity Withdrawal Click on graph for larger image in new window.

Questo grafico qui sopra proviene come spesso avete avuto occasione di osservare in passato, da CALCULATEDRISK un blog, due autentici fuoriclasse di pura razza per la più grande depressione immobiliare della storia, due grandi professionisti che hanno accompagnato Icebergfinanza in questa tempesta perfetta, in grado di evidenziare ogni dettaglio del mercato immobiliare americano, un blog che io per primo nella primavera del lontano ormai 2007 portai all’attenzione dei lettori italiani, quando ancora in Italia molti pensavano che subprime avesse a che vedere con …………l’esplorazione marina.

In CENTRO_DI GRAVITA’_PERMANENTE abbiamo parlato diffusamente delle reimpostazioni dei famigerati mutui ARMs che nei prossimi mesi produrranno congiuntamente agli effetti del credit crunch e dell’aumento delle disoccupazione un miscela esplosiva per l’intero sistema economico e sociale americano, già sotto pressione per la possibilità del tramonto definitivo del sistema produttivo manifatturiero ed in particolare del settore automobilistico.

Il buon Buffet travolto dall’irrazionalità di una tempesta che non guarda in faccia nessuno, una tempesta che fa volare i credit default swaps della sua Berkshire Hathawy oltre il costo di assicurazione di un più probabile default di una Citigroup tanto per non fare nomi sussurra…..

“There are going to be more people unemployed…but I’m not worried about how we come out in the end. I mean, I’m not worried about five years from now. Five months from now, can be very painful…it will be considerably higher…It will happen eventually [surpassing 8%], and we will go on to new heights, but it will not turn around by mid-year next year.” usnews.com

……nel suo proverbiale ottimismo di lungo termine, nessuna preoccupazione da qui a cinque anni, ma nei prossimi cinque mesi sarà peggio di quello che chiunque si apetti e la sua previsione di una ripresa dalla metà del prossimo anno è un eccesso di ottimismo che non si sposa con la mia visione di una prossima depressione.

La lista degli stati americani con percentuale di (inflazione: Errata Corrige ) disoccupazione che ormai viaggia oltre l’ 8 % si sta allungando di mese in mese, lista che potrete trovare al seguente indirizzo.

48 SOUTH CAROLINA 8
49 CALIFORNIA 8.2
50 MICHIGAN 9.3
50 RHODE ISLAND 9.3

inoltre ormai molti sono gli stati che segnano percentuali oltre il 6,5 % media ufficiale nazionale pubblicata dal BLS!

36 KENTUCKY 6.8
37 FLORIDA 7
37 GEORGIA 7
37 NORTH CAROLINA 7
37 TENNESSEE 7
41 MISSISSIPPI 7.2
42 ILLINOIS 7.3
42 OHIO 7.3
42 OREGON 7.3
45 ALASKA 7.4
45 DISTRICT OF COLUMBIA 7.4
47 NEVADA 7.6

Solo un imponente "NEW DEAL" di proporzioni epocali, congiunto e coordinato che non permetta di rivedere il fantasma del protezionismo, potrà nel corso degli anni farci uscire da questa crisi. Si protezionismo anche perchè se tutti hanno ben presente la variabile che approfondi la grande depressione del ’29, le industrie manifatturiere mondiali in crisi, se non vicine spesso al fallimento dovranno invocare una cascata di aiuti governativi.  Aiuti o sussidi non cambia, se l’intensità dell’intervento è differente da paese a paese, le reazioni protezionistiche non si faranno attendere.

Resto semplicemente allibito da come in America il salvataggio del sistema finanziario americano sia stato deciso ed attuato senza tanti pensieri, mentre per quanto riguarda lo spettro del settore automobilistico che porta con se l’ombra di milioni di licenziamenti si protrae nel tempo la soluzione. Stesso discorso vale anche per quanto riguarda l’Europa, si salviamo il sistema finanziario, tanto ormai questo è una globalizzazione di servizi, l’industria manifatturiera può morire in pace!

Questa è una depressione, a qualcuno fa paura sentire questa parola, per mesi e mesi vi ho fatto conoscere i sintomi della grande depressione, analogie e ricorsi, ma come dice Krugman…..Now, if all goes well the Obama stimulus plan will head off the worst. But that will be precisely because we understood that the current crisis is, indeed, like the Great Depression in important ways.

Only those who learn from history can hope to avoid repeating it….anche se sino ad ora nessuno o quasi di coloro che hanno il timone dell’economia mondiale hanno capito nulla, sottovalutando tutto.

Anche Daniel Gross si cimenta nel allontanare lo spettro della Grande Depressione, Don’t Get Depressed, It’s Not 1929 Why all those Great Depression analogies are wrong. newsweek.com ….

Back then, we were cursed with a feckless Federal Reserve, and a wealthy Treasury secretary, Paul Mellon, saw the downturn as a force for good. "Liquidate labor, liquidate stocks, liquidate the farmers, liquidate real estate," he said. "People will work harder, live more moral lives." By contrast, today’s Federal Reserve chairman, Ben Bernanke, is a student of the Great Depression, and the wealthy Treasury secretary, Henry Paulson, wants to provide liquidity to stocks, farmers, and real estate. A final difference: After the 1929 crash, the nation had to wait more than three years for a president who simply wasn’t up to the job to leave the scene. This time, we’ve got to wait only two more months. "People will work harder, live more moral lives."

Si Bernanke è uno studente della Grande Depressione……e Paulson la divina provvidenza, il fornitore ufficiale di liquidità ideologica, solo dove serve in modo che non arruginisca l’ideologia del libero mercato, si  un uomo dalle idee chiarissime, prima aspiriamo i titoli tossici, poi seminiamo terrore sulla necessità assoluta di approvare il tutto nello spazio di un istante senza sapere in realtà cosa fare, sino a affermare candidamente che in fondo non serve a nulla ripulire le strade finanziarie dai rifiuti tossici e non vi è neanche l’urgenza di utilizzare il residuo del programma approvato.

Si due mesi ancora, due lunghi mesi, in fondo abbiamo aspettato quasi due anni perchè qualcuno si accorgesse della gravità di questa crisi, del suo potenziale devastante, perchè non aspettare altri due mesi, magari salvando Citigroup con i suoi 200.000/300.000 dipendenti e lasciando fallire  il settore automobilistico con i suoi milioni di dipendenti, si il rischio sistemico, sempre quello, solo quello.

Sentite anche voi il rumore del compressore che gonfia la bolla dei Treasuries……..

INSERT DESCRIPTION

Detto questo una piccola parentesi va aperta in riferimento alla "coerenza" di Warren , rispetto alle famigerate armi di distruzione di massa che da anni va segnalando, quei derivati dal potenziale esplosivo, che sembrano esplodere anche all’interno dei bilanci della sua società secondo quanto è possibile dedurre dall’ultima trimestrale.

Se proprio vogliamo provare a cercare un bagliore di speranza nella depressione immobiliare qualche buona notizia arriva dal fronte dei mutui Options ARMs.

Ora non starò a ripetervi quanto sia decisivo arginare lo tsunami di mutui ARMs in arrivo ma questo post da PAUL_KEDROSKY che alcuni di Voi già conoscono in quanto spesso citato in passato, ci dice che probabilmente non tutti i mutui ARMs nascondono un’opzione nucleare……..

My seven-year ARM came up for reset this month, which I had been dreading, figuring that by putting off my refi I’d exposed myself to bad craziness in this market. Would I not be able to refi? Would I have to accept 8% or worse? The loan was 6.25 percent at origination, with a 2% annual cap on adjustments. I’d not refid at the bottom [for personal reasons].

Quite the opposite happened. My rate went down 2 points to 4.25%. It would have gone to 4 but for the 2 pct annual cap, which works in both directions. (I had only ever thought of it as a protection for me in the other direction). The net impact on my budget was $312 monthly, before tax effects. Which could let me do salutary consumption like buying a car, or adding some bedroom furniture, without the slightest impact on my budget. Or just dump it into a 529 plan. Between that and the falling price of gas, it’s a pretty huge impact.

Sembrerebbe quindi che molti mutui ARMs fossero legati come ci suggerisce anche Calculated risk  e American CoreLogic per circa il 60 % all’indice LIBOR, il 25 % a vari treasuries ovvero titoli del tesoro mentre il rimanente sarebbe collegato all’indice " COFI"  the 11th District Cost of Funds Index della California.

Ora sembra che gli ARMs legati ai treasuries e al COFI non rappresentino un potenziale rischio in riferimento al possibile tasso di reimpostazione mentre il restante 60 % agganciato al libor dovrebbe essere più che dimezzata dai tassi dello scorso anno.

CalculatedRisk ricorda però che il problema dei tassi di interesse è solo uno dei tanti problemi di questa categoria di mutui molti di questi mutui sono ad ammortamento negativo o con lopzione " interest only" ovvero è stata rimborsata solo la quota interesse. L’annullamento dell’opzione ammortamento negativo ovvero la quota della rata pagata inferiore a quella reale, allora l’impatto sarà addirittura maggiore di un qualsiasi rialzo di interesse. L’opzione "reset" si riferisce al tasso, mentre "recast" alla modalità di pagamento.

Comunque sia in un oceano di luci in fondo al tunnel immobiliare, accese da illustri personaggi in questi ultimi mesi a partire dal fantasma di Greenspan ecco che una buona ed una cattiva notizia arrivano dal WSJonline…..

The good news is your home may be worth more than the rock-bottom price that your neighbors’ houses fetched. The bad news: No one but you might think so.

……..comunque sia siamo ancora lontani anni luce dalla fine di questa depressione.

[Numbers Guy]

La prossima settimana arriverà una nuova ondata di dati immobiliari, dopo l’antipasto relativo alla fiducia dei costruttori scesa sino agli abissi della storia e l’avvio di nuove costruzioni e la concessioni di nuove licenze edilizie.

Questa è una sintesi per coloro che salgono oggi sul nostro veliero……

 

e qui sotto potete vedere come il fenomeno "subprime" sia in via di esaurimento nelle sue reimpostazioni, avendo originato la prima ondata di "foreclosures" ovvero fallimenti di privati che hanno perso definitivamente la loro abitazione……

come scrive Mike Shedlock, evidenziandolo specificatamente nel grafico qui sotto l’onda subprime è in esaurimento…..

se volete fare un ulteriore raffronto questo è un’altro grafico più volte postato….da NEWSWEEK!

 

Ogni altro riferimento lo potrete trovare nella mia analisi/ricerca dal titolo "REALISMO IMMOBILIARE" una mappa dettagliata per orientarsi nella " Madre" di tutti gli eccessi immobiliari.

 

Nel frattempo la FDIC aggiorna la sua failed banklist con l’ingresso di nuove tre istituzioni finanziarie, niente di particolarmente importante rispetto all’onda fallimentare che investì l’America nei primi anni ’90 con la "saga" delle Savings & Loan, in quei anni i fallimenti furono molto più numerosi e ripetitivi, anche se oggi in quanto ai volumi dei depositi non si scherza,  e il fallimento di Lehman Brothers da solo compensa il volume dei primi anni ’90.

Detto questo non resta che stare a guardare, come spesso osservato vi sono un numero rilevante di piccole realtà esposte nel settore Commercial Real Estate che sta solo ora incominciando a declinare in maniera sensibile sotto i colpi di questa depressione economica ed immobiliare.

Inoltre la vicenda di Citigroup è estremamente significativa, Citigroup che sino ad ieri era in guerra con Wells Fargo per l’acquisto della più grande cassa di risparmio americana ovvero WAMU oggi è sostanzialmente sull’orlo del fallimento e non è la sola di cui sentiremo ancora parlare. Sia ben chiaro che se l’esperienza insegna, Citigroup è "too big to fail"! Permettetemi inoltre di aggiungere che se si guarda alle conseguenze occupazionali pure GM & Ford sono "too big to fail " ……quindi intervenire per Citigroup e lascia fallire GM dovrà essere spiegato politicamente.

Econompicdata ci aiuta graficamente ad avere un’idea delle dimensioni di questa autentico iceberg finanziario il cui sottostante è assicurato solo per una piccolissima parte.

Citigroup has more than $2 trillion of assets, dwarfing companies such as American International Group Inc. that got US support this year…..un salvataggio con l’azzeramento degli azionisti è probabile! Circolano i nomi di GoldmanSachs, Morgan Stanley e JPMorgan per l’acquisto di Citigroup, ma sarebbe in sostanza una fusione tra deboli e per quanto riguarda JPMorgan un caso di concentrazione terrificante, quindi non resta che la strada della nazionalizzazione alla AIG.

In effetti detto e fatto ……sul WSJ scopriamo che il governo federale ha deciso di garantire sino a 300 miliardi di dollari dei bilanci di Citigroup! Se poi qualcuno si è dimenticato dei famosi 5000 miliardi di dollari segnalati tempo fa dal Financial Times in relazione agli assets fuori bilancio parcheggiati nei vari velieri fantasmi di questa crisi, SIVs, SIV Lites & Conduits, sempre il WSJ ci dice che ……

The bad bank also might absorb assets from Citigroup’s off-balance-sheet entities, which hold $1.23 trillion.  

Abbiamo già visto nel post precedente come William Poole ex governatore Fed di Saint Louis, accusi in sintesi la stessa Fed di poca trasparenza nei confronti del mercato, dove oltre all’impossibilità di conoscere nella realtà quali che siano le mosse di politica monetaria attuate dietro le quinte, si associa l’ assoluta retticenza a comunicare i nomi di coloro che ricorrono agli speciali programmi di credito, rinnegando quindi un principio di trasparenza che era alla base del programma TARP approvato dal Congresso.

Bloomber ha innescato un’autentica bomba mediatica attraverso una causa intestata alla stessa Federal Reserve ai sensi della legge sulla libertà di informazione, per arrivare ad ottenere una maggiore trasparenza in relazione ai programmi di salvataggio, trasparenza assicurata solo a parole dal Paulson e Bernanke.

Se mi è permesso un eccesso di vanità, ogni potenziale iceberg segnalato in questi lunghi 20 mesi alla fine si è rivelato fatale per il sistema economico finanziario, e i mutui Options Arms non faranno eccezione!

Sino ad oggi il nostro veliero ha solcato questi mari in tempesta restando praticamente indenne, segnalando ed avvistando tutti i pericoli della "tempesta perfetta", nessuna luce in fondo al tunnel o il quieto scorrere del nostro fiume, nulla che invece altri vi segnalano quotidianamente senza alcuna analisi fondamentale, perchè solo analizzando sino in fondo questa crisi si è in grado di vedere al di la della nebbia.

Coloro che hanno contribuito al blog hanno ben presente gli "ORIZZONTI NELLA NEBBIA" e sanno che questa crisi ci porterà in territori inesplorati, navigando tra Scilla e Cariddi in settimana vedremo di andare insieme, consapevolmente  " OLTRE LA NEBBIA " per cercare di scorgere insieme il futuro di questa crisi, futuro che i "Mondi Alternativi" ci invitano a guardare con gli occhi di un bambino che vive ogni istante come una magia, la magia della scoperta e del cambiamento!

Questo non è il tempo del pessimismo, questo è il tempo del Realismo, quello in cui navighiamo da tempo, oggi è il tempo della Speranza qualunque cosa accada!

Icebergfinanza come un cantastorie che si  esibisce nelle strade e nelle piazze delle città!

Non solo e sempre economia e finanza, ma anche alternative reali da scoprire e ricercare insieme in ……..

 

La "filosofia" di  Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!

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63 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 08:01

ma l’italia, ke nn può aiutare nessuno con i debiti ke ha ,dovra smantellare tutta l’industria manifatturiera?

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 08:33

nevica! 🙂
MM

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 11:59

ma inflazione all’8-9% in aumento,…..è questa la prossima prospettiva per tutti.

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 13:57

scusate, forse ho letto troppo frettolosamente e mi sbaglio.
Ma mi sembra che le % della tabella “linkata” si riferiscano alla disoccupazione e non all’ inflazione.
A parte ciò, come al solito, l’analsi di Andrea è molto lucida e ben fatta.
Grazie di averla condivisa con noi.

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 14:29

bella analisi..come sempre del resto..
non che io sia un esperto di finanza…ma navigando qua e la per la rete, leggo solo opinioni senza dati alla mano..dichiarazioni dettate più da ideologie politiche che da altro..
è bello vedere che qualcuno scrive la verità.

ciao a tutti
akanuanda

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 14:35

Ragazzi,
volevo condividere questa gioia con voi..
il 21/11/2008 alle ore 12.00 è finalmente nata !!
L’ho chiamata Iperinflazione.
Lo sò..i suoi compagni di scuola la prenderanno in giro..ma col tempo impareranno ad aver timore di lei.
Adesso è una piccina che dice solo pap-ppà..ma nel giro di 6 mesi ci mostrerà cosa è capace di fare.
La rottura al ribasso del canale rialziasta del us index segue l’esplosione dell’oro di venerdì..le cose stanno davvero cambiando rotta dopo 5-6 mesi di stallo..fate come la cina..si sta sbarazzando di dollari e sta comprando 4000 t di oro fisico..wind of change!
Ciao

Devin

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 15:24

ahhaha
cambia nome per favore.
haha
MM

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 15:26

dopo essere affondati un pò di vascelli fantasma arrivano le corazzate e le ammiraglie…….

Citigroup:

assset in bilancio 2 trilioni
asset fuori bilancio 1 trilione

supponiamo che le perdite siano (ottimisticamente)

asset in bilancio 20% = 200 mld.
asset fuori bilancio 40% = 400 mld.

Totale perdite = 600 mld.

Garanzie del Governo = 300 mld
Aumenti di capitale già effettuati = 50 mld.
TARP = 50 mld.

Quindi a conti fatti (versione ottimistica) mancherebbero ancora 200 mld. da coprire.
Nella versione pessimistica potrebbero essere altri 500 mld.
(ovvero mezzo trilione di dollari!!!).

ogni commento è superfluo.

Marco

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 15:28

scusate piccolo errore nel post precedente….

il 20% di 2 trilioni: perdite potenziali 400 mld.

quindi mancano da coprire totali 400 mld. nella versione ottimistica e 700 mld. nella pessimistica.

peggio mi sento…..

Marco

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 15:33

Perchè non ti piace? a me sembra un nome carino…adatto ai tempi..

Devin

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 15:50

Io sta volta non ce li metto i soldi…paga tu marco..MM perchè non ti piace il nome? è adatto ai tempi che verranno..

Devin

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 15:52

Andrea ma in Italia che fine faremo ?

Grazie
Naty

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 16:08

Ciao Naty,
secondo me per il 2009 in itaglia le cose andranno benissimo..avremo due o tre cellulari a testa..la macchina nuova e figa per tutti.
Io sono tranquillo perchè tvemonti combattevà le banche cattive e davà i soldi a noi brava gente.
Quindi mi consenta..in italia andrà tutto bene e poi si sà..il problema dell’itaglia non è berlusconi ma sono gli itagliani..

Devin

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 16:53

bella davin!! hahaha
ormai morivo dal ridere..!!!

non ci posso credere che il berlusca abbia detto di comprare e consumare!!! ma da che pianeta viene??

ciao!
akanuanda

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 16:54

Uè che bisboccia a wall street..secondo me il post sbornia sarà bello tosto..pour parlè..scommetto un euro che quel canto che si sente non sono i trader felici…chi scommette??

Devin

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 17:16

Guarda Akanuanda, oh ma che nome difficile, questo è il risultato quando si scambia il parlamento per un reparto geriatrico..ma a noi va ancora bene..negli usa per esempio hanno scambiato il congresso per un manicomio criminale..

DEvin

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 17:28

x NATY
Per sapere come va l’italia da Andrea devi pagare.
Claudio

Scritto il 24 Novembre 2008 at 18:06

Ciao Andrea MIO CAPITANO ……
immagino che tu l’abbia già visto :

http://investitoreaccorto.investireoggi.it/annus-horribilis.html

che ne pensi ?
è un’analisi di un “fondamentalista” (in senso economico) che ti si avvicina vagamente …….

skipper di http://www.navigamus.blogspot.com

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 18:41

Devin il nome è veramente fuori.. l’idea è per me grandiosa.
Pero’ dovrai investire in psicologi per la figlia :-).
Meglio a mio avviso non proiettare parti del proprio ego sui propri figli, ma ognuno fa come preferisce… Il mondo DEVE essere vario.
Ciao
MM

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 18:44

17 ma che minchia dici?
Credi che cambi molto tra gli articoli a pagamento e quelli aggratis???
Lascia che Andrea premi chi da qualcosa, a me darebbe fastidio avere lo stesso trattamento di chi CIUNO non da un piffero.
Prenditela con me, non con Andrea chi non centra nulla. (e non sto leccando, sia ben chiaro)
MM

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 18:46

Mi piacerebbe sapere da Andrea come va interpretato il salvataggio di citigroup.

I giornali di regime sono contenti, mi sa che significa che tocca a noi piccoli pirletti ad accollarci gli errori dei soliti noti. :-(((

Andrea per favore, è quasi natale, fammi questo regalino… 🙂
MM

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 19:49

Da Repubblica: (di due anni fa circa )

ROMA – L’ipoteca sulla casa per finanziare i consumi delle famiglie: questa la formula trovata dal ministro del Tesoro Giulio Tremonti per rinforzare la capacità di consumo degli italiani, elemento necessario per far ripartire l’economia. “Tremonti chiede agli italiani di ipotecare la casa per comprare la TV nuova”, ironizza il vice presidente dei senatori della Margherita Natale D’Amico.

TANTO PER RICORDARE CHI E’ TREMONTI che adesso fa il figo cavalcando la crisi e criticando i colpevoli. E’ una bandiera.
MM

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 19:55

ma il QI di tremonti di quanto e? sicuramente sotto 60 🙁
No comment.
MM

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 19:55

bravo MM, un po’ colorito il tuo contributo ma hai reso chiaro quanto pure io avevo in cuore.

I tirchi faticheranno sempre a stare bene a questo mondo e nei mondi alternativi proprio non ce li vedo.

Andrea ha fin troppa pazienza ed è troppo signore a rispondere per le rime al 17 che poco poco dovrebbe arrossire per la sua misera battuta.

Ma che sciocca che sono: oggi chi mai arrossisce ancora???

Buona serata ragazzi e guardiamo avanti con speranza, anche se qualcuno parla a sproposito.

Peccato per chi non si rende conto che dare procura una gioia immensa, anche il dare poco, ti senti parte di “qualcosa” ………..in questo caso del viaggio su questo veliero.

E’ lì che muore la speranza,lì dove manca la generosità………

Grazie Andrea ed a voi tutti che dimostrate di possedere un animo generoso!
ccp

Scritto il 24 Novembre 2008 at 21:10

Grazie MM per la tua penellata, di una semplicità e immensità disarmante…….nevica! Si nevica, quella sensazione di tranquillità e serenità che la neve sa infondere, rallenta il nostro ritmo, ci riporta alle origini della terra……..ci da un senso di pace immenso, quello di cui tutti abbiamo bisogno!

Nell’inverno che arriva di solito le CICALE subiscono il mutamento della loro materia celebrale, si congelano, dopo aver passato la loro vita al sole dell’estate, magari ascoltando e leggendo favole o leggende che il vento porta dal mare, dall’Oceano di Icebergfinanza…..un vento di condivisione che non sanno apprezzare…..le cicale, quante sono purtroppo!

Per quanto riguarda le parole dei politici e degli economisti, dei giornalisti ed esperti presunti, credo che ognuno di Voi sia in grado di comprendere sino in fondo se vengono dal cuore o dal protocollo…..si il consumo a qualunque costo, niente in particolare contro il consumo, ma sostenibile, equo e redistribuito!

Ma questa musica portata dal vento è un suono sinistro per coloro che si adeguano inseguendo profitti stellari, stelle polari che splendono di luce altrui.

Per quanto riguarda Citigroup era al primo posto come relitto finanziario, prima di qualunque altra istituzione, da tempo……come lo sono altre istituzioni che vivranno il loro tramonto.

Siamo ostaggi della Finanza, la Finanza è in grado di sovvertire la Democrazia, il rischio sistemico ha distrutto il tessuto sociale economico, l’azzardo morale non esiste più, cancellato, e il capitalismo oggi è l’emblema della privatizzazione dei profitti e della socializzazione delle perdite, i paesi anglosassoni e l’America, capisaldi del capitalismo all’acqua di rose…..sono oggi a tutti gli effetti paesi socialisti!

Comunque sia non è finita non è affatto finita!

Andrea

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 21:28

MM..io te vojo bene..è ti ringrazio per il fatto che mi consideri un folle..ma non al punto di chiamare una figlia Iperinflazione..manco ce l’ho una fija..oh comunque cosa hai deciso sull’oro?
Ciao a tutti

Devin

Scritto il 24 Novembre 2008 at 21:59

Ma vi rendete conto che spreco?

Tutti il laureati di economia devono ritornare a studiare, oppure devono avere il coraggio a cambiare il piano di studi, perchè le teorie insegnate sino ad oggi non valgono più, con il salvataggio di oggi, hanno applicato CINESERIA PURA, vero chiedo perdono a tutte le grandi menti del salvataggio, mi ero dimenticato che gli azionisti sono milioni di americani, hanno assegnato anche obbligazioni e privilegi vari a ogni contribuente, è la prima volta nella storia americana che una azienda venga salvata dal POPOLO.

Ma sono uscito pazzo!!!! Veramente la CITI è la banca 100% popolo. Bello hanno creato la BANCA POPOLARE più grande del mondo!!!

Che operazione bellissima, veramente gli AMERICANI sono diversi dai CINESI, i CINESI fanno sgobbare il popolo per fare arricchire pochi, gli americani sì, è vero hanno fatto salvare la CITI ai contribuenti, vero devono pagare tasse e gabelle, ma al contrario dei cinesi gli americani sono gli azionisti e obbligazionisti della CITI della loro BANCA POPOLARE CITI.

Ho sbagliato qualcosa? Se la mia interpretazione del salvataggio CITI non è corretta vi prego di aiutare a capire la bontà dell’operazione. Chi paga il SALVATAGGIO, quali soldi verranno usati nella fase iniziale? Altro che Gesù Cristo con la MOLTIPLICAZIONE dei pani e dei pesci…E’ un MIRACOLO!!!!!!!!!!!!!!!!! Chi dovrà restituire questi soldi crati tramite il MIRACOLO? Il contribuente azionista della CITI dovrà restituire le sue azioni?

Chi paga la GABELLA?

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 22:15

io no..c’ho mica più soldi

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 23:06

soluzione trovata. Il Premier ci invita a consumare per non deprimere la domanda. Facciamo così, Silvio dacci 1000 euro dal tuo CC (mica dello Stato che sono sempre i nostri) e noi ci impegnamo a spenderne 2000… così i consumi ripartono e tu fai patta con tutte le figuracce che ci hai fatto fare in giro per il mondo… tanto in Paradiso non te lo puoi portare il tuo CC e i tuoi figli sono sicuro riusciranno meglio a coltivare l’etica con qualche soldo in meno.

Ciao
TAMU

utente anonimo
Scritto il 24 Novembre 2008 at 23:41

idea 3 e che voi de piu dalla vita? Un cynar?? ecco ora andrea prendera soldi da questa pubblicita haha.

Meglio di cosi, se sei banchiere, prima truffi, e poi ti danno anche la pacca sulla spalla.
Evviva la giustizia!!
Da domani tutti banchieri! ole.!!
MM

x devin, io quasi l’ avrei fatta una cosa del genere, ma nn ho figli, quindi…. eheh

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 02:05

e pensare che gli alternativi al nano e alla sua combriccola sono addirittura peggio…e non di poco….
come siamo messi male in questo assurdo paese…mah

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 08:21

2….pensierini.
il debito pubblico,,,cioè l’insana voglia di 2 generazioni di vivere al di sopra delle proprie possibilità a discapito dei propri figli (che dovranno pagare questi debiti),,permetterà agli italiani di far ripartire l’economia attraverso l’apertura dei grandi cantieri pubblici , come si sta delineando nel resto del mondo?

consumare.
questo sembra il verbo per uscire delle difficoltà.
… e lo faremo,,,magari nn proprio subito , ma continueremo a farlo finkè la terra ce lo permetterà.
anke questo a scapito delle generazioni future.

L’EGOISMO DEL GENERE UMANO NN HA LIMITI
stiamo distruggendo il nostro futuro come genere

consumare….se è un bene ke anke cinesi , indiani,, africani, ecc…possano farlo come abbiamo sempre fatto noi…. umanamente (xkè dobbiamo finalmente essere tutti uguali) ed economicamente (cosi possiamo aumentare la crescita a dismisura); è veramente sostenibile una situazione di questo tipo?
fin quando ci sarà permesso questo saccheggio?

il raziocinio economico ci impone di consumare il massimo…tutto il possibile.
l’economia razionale ci impone di nn lasciare nulla in eredità xkè tutto va consumato durante la NOSTRA vita.

insomma ECONOMIA = EGOISMO allo stato puro.

lo faremo , lo faremo,….usciremo da questa crisi……certo finkè la terra ce lo permetterà.

handstone

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 08:38

Social card da 120 euro
sotto l’albero di Natale.

beh adesso sono proprio tranquillo…
con questo tesoro ho risolto la mia crisi

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 10:29

cari naviganti, con le rotative che girano a tutto spiano, secondo voi quante probabilità ci sono di un crollo del dollaro?

30%, 40%?

Guido

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 10:45

100%

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 13:15

“Only those who learn from history can hope to avoid repeating it.”

….verissimo e aggiungo che un uomo che non impara dalla storia è stupido.

Ora vorrei suggerire….. siccome ritengo l’uomo mediamante un essere stupido, mi viene da concludere …..”studiate la storia e saprete cosa succederà nel futuro”.

Matteo

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 13:40

ma da chi siamo governati?? pensano di evitare una lunga depressione economica con una social card e un bonus da 40€??
Samuele

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 14:06

quindi il “destino dell’Italia secondo Andrea” è un segreto … 🙂

ok

ciao
Naty

Scritto il 25 Novembre 2008 at 15:31

La Fed ha annunciato la creazione del (Talf) Term Asset-Backed Securities Loan Facility, è l’aiuto al mercato dei mortgage-backed securities (mbs), ma anche al credito al consumo cosa ne pensate? Andrea cosa ne pensi?

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 17:35

stavo pensando di investire i miei ultimi averi in polli, faraone e conigli…insomma qualcosa di veramente concreto..

Aka (nuanda)

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 17:56

Congelati a 1 dollaro gli stipendi del ceo di aig per tutto il 2009.
Ridotti i bonus in UBS e Deutsche BK.
Tutto serve…..

Scritto il 25 Novembre 2008 at 18:07

Social card ridicola,..hanno perso il contatto con la realtà, quella vera,
anche se dubito che l’ abbiano mai avuto!!!.
se fosse sfuggito consiglio la lettura dei commenti di Robertoecolcity,
nell’ articolo “ L’ elemosina e la canna da pesca” di Mercato Libero…
non possono che essere ampiamente condivisibili.
grazie Roberto, mi sono iscritta oggi.

Hanno ragione è il tempo del fare e in fretta !.partiamo da noi ..
come sempre ci ricorda il Capitano…..dalle nostre quotidianità…
dai nostri quartieri….dalle nostre città…vi lascio questo, spero che lo troviate interessante:
LE CITTA’ SONO LA RICCHEZZA DELLE NAZIONI
Un nuovo modo di vedere
l’ economia….
http://janejacobs.wordpress.com

per chi non l’ avesse ancora fatto…
Sostenete il Viaggio è importantissssimo!!!!!
Iscrivetevi a Ecolcity
sostenete mille per cambiare, anche più di mille…
Le città devono essere le nostre città e la vita la Nostra vita… proteggiamola
smettiamola di lasciarci depauperare materialmente ed emozionalmente,
se non addirittura intellettivamente,
si comsumiamo….i nostri neuroni. consumiamo..
quelli si che li abbiamo consumati da tempo….
E che iceberg e Ml rimangano LIBERI come sono nati!!

P.s. comprendo molto bene, il compagno di viaggio(TAMU) che diceva di sentirsi solo fuori di qui, che solo qui trova compagni con cui condividere questi pensieri…
…non prenderla è la manina sulla spalla di cui ci parla spesso il Capitano
capita spesso anche a me, molti amano dormire in un fittizio sonno illusorio,
liberi di dormire chi vuole;
ho imparato dal capitano di non dire loro cosa fare, semplicemente lo faccio.
..Come tanti in questo universo assai reale
non potrei mai cambiare questa “tensione”, per la loro
calma indifferenza
e sterile passività.
Qualunque cosa accada, non voglio perdere la calma e non voglio essere triste,
non certo ora che sono approdata qui….
Grazie Capitano per questa ritrovata forza e lucida consapevolezza!!
Valentina

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 18:34

Ssssshhhhh… Italia… Parla Roubini. A Davos qualche tempo fa -lo ricorderete di certo- davanti ad una folla di economisti e rappresentanti di governo sentenziò: “Se l’Italia non provvederà a fare delle riforme importanti ed a livello strutturale (e aggiunse .. ma dubito, conoscendo i politici italiani.. ) entro cinque anni, ops, ora sono di meno, rischia di uscire dalla Comunità Europea”. E ricorderete pure la risposta di Tremonti.. Tornatene in Turchia!!! Roubini è un iraniano nato in Turchia, cresciuto in Italia fino alla laurea in bocconi, poi espatriato negli Usa. Che bella figura! C’è anche da dire che affondare l’Italia davanti ad una platea internazionale non è certo una bella presentazione per un eventuale piano di recupero della nostra competitività, non un invito ad investire… però… E poi in un documento Roubini spiegò pure i benefici del ritorno ad una lira ipersvalutata, il problema del diniego del debito pubblico contratto in euro vs la Comunità Europea, dei rischi per la collettività europea etc etc.. Basta cercare nel suo sito, rge monitor mi sembra, dove per avere info più dettagliate ovviamente si paga! Quindi Italia in ginocchio.. una possibilità. Ma non una certezza; nonostante la sua intuizione della crisi e dei suoi 12 gradini verso la Depressione! Ora quando apre bocca, tutti tacciono… ssshhh… silenzio parla Roubini. Ma insomma, è un uomo e non Dio!!!
Vorrei aggiungere inoltre, a parte la grande stima che nutro verso Nouriel e la sua indubbia preparazione accademica, che 325 0 375 sterline.. adesso non ricordo bene.. per acquistare la sua Opera Summa sull’architettura del sistema finanziario internazionale.. in egea mi hanno riferito che 500 euro dovrebbe essere il prezzo italiano.. sono un pelino esose!! Non ci saremo montati la testa vero?? E tutti sbagliano! Quindi anche il temerario Dottor Rovina, potrebbe sbagliare. E c’è da pregare che sia così. Intanto i miei 500 euro se li scorda!!!!!!
Per noi studenti acculturarci è diventato quasi un lusso; orca l’oca!!! Dateci una mano, fateci accedere a più canali di informazione. Tutto a pagamento; pure per fare “plim plim” in stazione devi pagare 80 cent. e non ti accettano neppure l’euro intero. Se non li hai te la fai sotto per davvero…
Insomma VOGLIAMO RIMETTERE IN PIEDI LA NOSTRA CARA ITALIA-EUROPA O NO??? E per una volta sorprenderci di noi stessi? Non sarebbe la prima volta per l’Italia. Mi direte: eccola qui l’illusa.. è arrivata lei!! Oso replicare. Incominciamo anche da queste piccole cose. Aiutateci ad imparare per poi essere d’aiuto. E poi togliamoci di dosso questo fatalismo: Tutto va male!!999 tentativi mancati per inventare la lampadina sono 999 modi sbagliati, non l’impossibilità a farlo. E strada facendo, nei 999 tentativi errati si scoprono anche altre reazioni magari utili ad altre invenzioni.
Roubini sentenzia ad esempio, e tutti accettiamo l’idea di non poter cambiare la realtà ma solo di viverla passivamente. Spiacenti non lo accetto. Occorre rialzarsi, credere nella speranza di cambiare. E non lo dico solo per riempire qualche riga. Esperienza personale. Ho sperato e lottato nella mia vita per una malattia che mi messo barriere ovunque sin da quando ero piccola. E se avessi ceduto, nonostante le mille cadute, ora non potrei neppure intravvedere, come sto facendo, la guarigione. Sono rimasta la sola a crederci per anni, a ribellarmi all’idea di dovermi arrendere. Sono andata contro anche a medici, alle umiliazioni dei professori, a quelle dei compagni di corso, degli amici e parenti. Credevo in qualcosa che non conoscevo, che non avevo mai sperimentato: la guarigione. Ma non ho mai accettato di sentirmi una fallita. Ti puoi rinchiudere in un tuo mondo privato. Una forma di protezionismo :@), per continuare a resistere. Ma appena si apre uno spiraglio bisogna ritornare a vivere!!!! E questa battaglia mi ha dato più forza, più voglia e determinazione di altri. Nonostante le difficoltà ora posso realizzare il mio sogno. Beh, adesso basta arie da saccentona!! Vorrei solo scuotere le vostre menti e farvi comprendere che questa crisi deve essere anche vissuta nell’attesa della rinascita e non solo come una condanna.
Subire passivamente aspettando l’ondata è pure saggio, ma anche incominciare a crearsi delle alternative e delle iniziative ciascuno nel nostro piccolo, serve. Se pensiamo a quanto ha fatto il microcredito!! E’ vero, non rischio adesso un posto di lavoro, non sono stata licenziata e dunque non conosco questo stato di frustrazione. Non ho una famiglia da sfamare. Porto il massimo rispetto per coloro che vivono questa situazione, ma vi esorto a credere nella speranza. Perchè, discorsi di Berlusconi a parte, sapere che in qualche porto lontano o vicino che sia, esista un Faro a indicarci la rotta giusta può fare la differenza e farci tornare a sorridere anche nella tempesta ed a raggiungere terra prima di quanto immaginiamo.
A tutti, buona navigazione! Al Capitano.. continua così!

La ribelle

P.S. Scusate per la lunghezza del post e, se per caso avessi urtato la sensibilità di qualche persona, chiedo scusa.
P.P.S. Non mi sono fumata e neppure mi ha pagato Il Cavaliere! Neutrale e solidale.

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 18:57

Chi ha creato l’Europa? è perchè? a te l’hanno chiesto? a me no..scopritelo su…rieducational channel!

Devin

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 19:01

Il sonno della ragione genera mostri.
Da un quadro di Goya

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 19:04

fare le nozze con i fichi secchi
ehehehehehe

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 19:17

che proverbio erudito..

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 20:24

Un po’ di UMORISMO DEMENZIALE e di basso livello.. per passare il tempo..

IDEE CONTRO LA CRISI

Il problema è il debito, dunque. Come si cancella il debito? Erosione da inflazione? E se ce lo facessimo comprare dalla Cina? Così almeno imparerebbero a farci le mutande che non si rompono. No, no, meglio ripagarcelo noi con le nostre.
Adesso vi spiego.

Mercatino del sabato. Bancarella cinese di mutande. Sembrano un affare originale: bel cotone, bel modello con tanti cricetini stampati sopra e con la coda attaccata. Sìssignore.. la coda! Le compro. Torno a casa. Lavaggio a mano delicato. Calorifero. Asciutte. Le indosso orgogliosa della mia nuova coda. Tempo un’ora e sono già scucite (la coda ha resistito)… Costavano solo 1 euro…
Se tutti facessimo rifornimento di mutande con criceti dalla Cina finiremmo col sedere all’aria. Domanda: ma i Cinesi che mutande si mettono?? Le Italiane. Mica le loro!! Ideuzza. Perchè non potremmo noi Italiani ricominciare a produrre mutande di buona qualità da vendere a noi stessi, al resto del mondo e pure quindi ai Cinesi? AIPBMPRIDP. Azienda Italia Produzione Buone Mutande Per Ripianare Il Debito Pubblico. Nazionalizzata con l’acquisto ciascuno di un paio di mutande. Un euro, no meglio 1,50 (perchè la qualità si paga) per… quanti siamo noi Italiani?? E con questi soldini ci paghiamo una piccola rata del debito. Poi passiamo al resto dell’Europa. Altra fettina. Poi i Russi. Poi gli Indiani. Poi i Canguri Australiani. Fettine e fettine. Facciamo un po’ riprendere gli Americani ma poi giù anche loro a comprare mutande. Canadesi, Messicani, SudAmericani… la lista è lunga. Le fettine aumentano. E piano piano riportiamo il debito sotto la soglia dei cento. Alla fine i Cinesi. Perchè alla fine? Perchè dobbiamo mangiare noi la loro fetta di mercato. Nel frattempo ci saranno altri bisognosi di mutande. Il ricambio, si sa. Almeno una al giorno ci vuole. L’igiene va rispettata anche in tempi di crisi.
A quanti miliardi di euro siamo arrivati? Non abbastanza? Possiamo sempre pensare al resto della biancheria intima. Nazionalizzata. Chiediamo agli stilisti di darsi da fare, anche agli artisti. Tante tele bianche da colorare. Mica solo criceti. Artisti da mutande. Un po’ come le cartellette con impresse opere d’arte.
In fondo anche nei “paesibassi” c’è bisogno di dignità. Vuoi mettere indossare un paio di jeans con vita bassa e mostrare l’arte sul popò? Meglio di tante scritte identiche e troppo inflazionate. Che noia leggere i soliti messaggi!
Magari potremmo affittare i nostri popò ai pubblicitari e stampare sopra qualche messaggio originale.
Tra meno di dieci anni il nostro debito sarebbe almeno dimezzato. E potremmo proprio chiamarla..UNA BELLA BOTTA DI C..O!!!!!!
DI sicuro nessuno resterebbe senza mutande.

Idea brevettata da L. la tesista. Quando sono in crisi rendo meglio!!! Soldi ben spesi per l’Università.

Grazie dell’attenzione.

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 21:36

Ma sei sicura che i criceti non fossero veri invece che stampati?
Comunque il settore è quello giusto visto che siamo già con le pezze al culo..tanto vale farlo con eleganza..
ma non ho capito una cosa scusa..dici sul serio o scherzavi?

Devin

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 21:36

Perchè vi state tanto ad arrovellarvi, si tratta di una crisi, e ovvio che in un modo o nell’altro bisognerà trovare il modo di andare avanti.
Se il sistema sarà capace di assorbirla, avremo un periodo di depressione di qualche anno e poi si ripartirà.
Se il sistema dovesse scoppiare, ci riprenderemo lo stesso, ma ci metteremo molto più tempo.
Se si arrivasse al punto di rottura, le economie più compromesse avranno una crisi tipo Islanda.
Nel paese dei ghiacci, paese fino ad ieri ricco, prospero ed evoluto, ogni cittadino oggi, ha un debito di 221.757 Euro pro capite.
Questo perchè lo stato ha nazionalizzato le principali banche del paese, super esposte alle crisi finanziaria, incamerando 71 Miliardi di Euro di perdite, o se preferite chiamatele passività.
Pensate che se l’Italietta che è stata sempre iper criticata e vituperata, ha un debito nazionale l’equivalente di 27.000 Euro Pro capite.
Oggi l’Islanda si ritrova con una inflazione ufficiale al 14%, e un tasso di sconto, mi sembra, del 18%.
Prima ci volevano 60 corone per avere un euro oggi ce ne vogliono 300, gli irlandesi se vogliono venire in Europa devono farlo a nuoto, o in barca a remi, perchè il costo del biglietto aereo è per loro proibitivo.
Anzi forse fra poco non ci sarà nemmeno più una compagnia aerea disposta ad assicurare regolari collegamenti con Reykjavik.

Solo un dato deve farvi riflettere,
l’ Argentina, paese enorme, esteso e ricco di risorse naturali, scoppiò con un debito estero di 142 Miliardi di dollari cioè un debito equivalente a 3550 Dollari per Argentino, vale a dire una bazzecola rispetto agli Islandesi.
Il fatto che tutto lo stato Islandese non abbia dichiarato bancarotta e dovuto solo agli aiuti massicci della Russia e del FMI, che nel caso dell’Argentina non intervennero.

Tutto questo lunglissimo post per dire che la situazione è difficilissima.
Chi sta ai posti di comando delle principali banche centrali sa qualè l’ammontare della crisi, affermare che nessuno oggi può stimare l’ammontare del Buco Nero della finanza reale (più quella creativa), è solo perchè già la stima minima fa paura, perchè è una voragine incolmabile.
Per ora sono emersi solo i mutui subprime, essi rappresentano insieme alle carte di credito solo la punta dell’icesberg, quelli che hanno fatto da foglie di fico alla vergogna vera dei prodotti derivati.
Diciamo che un debito pro capite per cittadino USA uguale a quello Islandese (220.000 Euro procapite) sarebbe una cifra di 66.000 miliardi di Euro.
Temo che la cifra finale sia un pò più elevata.

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 21:54

Dal basso della mia nobile ignoranza, noto spesso questo ideale diffuso di europa.
Ma a parte le solite storielle che ci racconta l’informazione di regime. Che benefici ne abbiamo tratto da questa benedetta europa? Fatti non pugnette.!!

Avevo molti dubbi tempo addietro. Ma oggi come oggi, non mi scandalizzerei se uscissimo dall ‘Europa.
Unico neo, dovrei ritrovare un dominio libero a qualche sito .eu registrato.

Ci hanno fatto il lavaggio del cervello ancora alle elementari con l’europa Unita.
Accettasi critiche, anche violente 🙂

MM

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 22:03

Accettasi critiche, anche violente 🙂

MM

Ti dò un cazzotto e poi ti spezzo le braccine..abbastanza violento??
Aparte gli ischerzi..condivido la tua opinione sull’europa..è una creatura partorita in provetta..frutto di un esperimento economo-politico..un pò come fece Mao ( non il gatto eh )..ma almeno lui non lo nascose a quei poveretti che ebbero la disgrazia di nascere nel posto sbagliato nel tempo sbagliato..beh insomma come consolazione non è granchè..che casino dottò!

Devin

Scritto il 25 Novembre 2008 at 22:13

Disoccupazione CRISI 1929

La disoccupazione durante la Grande Depressione aveva proporzioni senza precedenti. Gli americani semplicemente non potevano permettersi beni di consumo, non perché erano troppo costosi, ma perché non avevano soldi per comprare nulla. Nel 1930 l’intera economia ha iniziato il taglio di posti di lavoro contemporaneamente in tutti i settori. Tutto ciò e ha costretto l’economia a recedere.

Disoccupazione CRISI 2008

Ma oggi la disoccupazione è causata da una miscela super esplosiva, in quanto prima cioè nel 1930 i $ in circolazione avevano come sottostante ORO, si era l’oro la vera moneta di scambio in effetti, perciò siccome le miniere sono scarse al contrario delle tipografie e dei codici binari che sono infiniti, esempio trovare oro non è facile, ma stampare CARTA MONETA o NUMERI ELETTRONICI è un gioco infinito.

Come mai la miscela è più esplosiva ? Perché nel 1930 l’economia andò in recessione, i redditi caput, soldi non ne potevi creare in tipografia, ma perché non ci sono? Semplice se tu vivi in un mondo ancorato all’economia reale, prima o poi azzeri se spingi troppo, infatti le fasi economiche più conosciute erano: Monopolio, Oligopolio, Concorrenza Perfetta…….quando dopo una crescita sostenuta i redditi delle famiglie non tenevano il passo dovuto al rialzo dei prezzi, il sistema ingrippava, dopo si ripartiva e in queste fasi si alternavano fasi economiche di contrazione e espansione…certo ci sono altri motivi o scuole di pensiero che hanno sostenuto i mercati prima della globalizzazione.

Quello che ci interessa è capire che prima nel 1929 potevamo trovare la causa della recessione e della disoccupazione, ma oggi, al contrario sino a oggi i Governi o le banche Centrali iniettano sempre $$$$$$$$$££££££££€€€€€€€€€€ perché LORO non devono più pensare all’ORO. Come sapete adesso il danaro non è una risorsa scarsa, ma ABBUNDA, a tal punto che ormai i CORIANDOLI valgono più dell’ORO. Ma è possibile? L’ORO è una creazione divina, mentre la carta moneta è una creazione umana. Sono due opposti, l’ORO sostiene la produzione e i consumo, la carta moneta creata dal nulla sostiene un sistema usa e getta.

E’ questo il problema, ricordatevi che le bugie hanno sempre le gambe corte, adesso la realtà chiede il CONTO alla fantasia, ma secondo voi: tra la realtà e la fantasia chi ha la meglio?

Oggi la disoccupazione è particolare, perché per quanti soldi inietti è sempre lì, come mai con tutto il danaro in giro per il mondo il motore è ingrippato?

Se nel 1930 il motivo della disoccupazione era la mancanza di Danaro, sempre perché l’ORO la moneta divina è scarsa, oggi il motivo della disoccupazione è la saturazione di un sistema basato sui consumi usa e getta.

Il sistema divino ORO, non si basa sul sistema usa e getta, perché poiché l’ORO non puoi crearlo dal nulla, le industrie non possono produrre per redditi inesistenti, mentre siccome la moneta diabolica puoi crearla dal nulla per mantenere l’”infinito” devi produrre all’infinito, e per gestire questo infinito devi distruggere continuamente la produzione, cioè usare e gettare.

Per un attimo pensate che sta fallendo un sistema basato sulla CARTA MONETA, e come se ogni giorno mangiamo e vomitiamo, il sistema basato sulla carta si alimenta proprio da miliardi di persone che acquistano, mangiano, vomitano, spazzatura, anche se il bene è funzionante ci inculcano che devi vomitarlo, che ti fa male, e vai a comprare…..tutti si basa sulla risorsa abbondante che è la CARTA MONETA.

La crisi continua e assisteremo ad una GRANDISSIMA DEPRESSIONE ECONOMICA che quella del 1929 è stata una passeggiata!!!!!! E dobbiamo sempre ricordarci che questa crisi sarà la più profonda dell’umanità perché è stata creata in LABORATORIO. Se fosse stata la solita crisi ciclica gli effetti sarebbero stati minori. Ma oggi tutti noi dobbiamo pagare delle conseguenze di Banche e Governi che hanno voluto sostituire l’ORO con la CARTA MONETA creata dai Templi delle Banche Centrali.

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 23:07

A proposito di disoccupazione questa la sta creando il governo in carica! Sono iniziati dagli esuberi Alitalia (un capolavoro di Berlusca) passando dagli insegnanti precari che si trovano senza un lavoro. Tra poco anche qualche fabbrica Fiat chiuderà senza parlare dei licenziamenti nella piccola e media impresa. Disoccupati bancari per la crisi finanziaria; tanti esercizi commerciali piccoli e grandi che chiuderanno………… e Berlusconi si occupa solo di lanciare pubblicità ingannevoli sul rilancio dell’economia. Ma questo pensa che gli italiani siano una massa di imbecilli? Noi già da un pezzo siamo in recessione (non solo tecnica) e l’innovazione e la ricerca da tempo memore sono state abbandonate, dobbiamo fare le collette per tenere in vita una ricerca nel capo della medicina e della genetica. Questa gente cari amici è capace di fare di peggio però i cazzi loro se li sanno fare moooto bene. Ciao Mik.

utente anonimo
Scritto il 25 Novembre 2008 at 23:13

Una storia che parte da lontano…BRETTON WOODS…chi lo ricorda ?
Proviamo a partire da lontano, chi ricorda il sistema Bretton Woods, chiedeva che vi fosse una quantita’ equivalente d’ oro sottostante ad una moneta…provate a pensare chi decise la cancellazione di tale sistema ? Facile gli US fu proprio Nixon nell’ incapacita’ di mantenere lo standard a strappare tutto…quada caso la guerra a quel tempo era in Vietnam. Da allora le rotative non avevano limite. Cosa ha salvato il Dollaro in tutti questi anni ? L’ uso dello stesso come unica moneta di scambio mondiale. Con l’ introduzione dell’ Euro, oggi usato da monte economie il sostegno al dollaro si e’ fermato ma le rotative son sempre a pieni giri…meditate gente, meditate…
Saluti
Massimo

utente anonimo
Scritto il 26 Novembre 2008 at 00:19

Sono sempre stato interessato al discorso sull’oro quale valore di riserva, fin dagli albori dell’umanità, ed ancora nell’800 il sistema monetario si basava su di esso (Gold Standard o tallone aureo), poi sappiamo come è finita nel secolo scorso. Ora temiamo purtroppo di non aver alcun parametro di riferimento per misurare il valore della moneta con le rotative delle banche centrali pronte a stampare in caso di neseiistà come ora sta avvenendo. Tornare all’oro (la “barbara reliquia” come la chiamò Keynes) darebbe un sicuro ancoraggio alla moneta ma sarebbe praticabile dopo il suo abbandono? Chi possiede ora la maggior parte dell’oro? Quanto ne hanno le banche centrali dei paesi occidentali e quanto invece le altre banche o altri soggetti? E poi sarebbero enormemente avvantaggiati gli stati che lo hanno ancora nel sottosuolo: Sud Africa, Stati Uniti, Russia, Canada Australia i principali, nessun stato europeo ne ha da estrarre in quantità significativa.
In fondo l’oro è solo una commodity anche se del tutto speciale per la sua storia, ma perchè allora non il platino, il palladio o qualsiasi altro elemento raro della tavola di Mendeleev?
E’ una questione di convenzione, potremmo mettere ugualmente bene un paniere di qualcosa come l’indice ISTAT ad esempio…anzi, sarebbe più ancorato alla realtà.
Certo che così non possiamo continuare con una moneta che non sappiamo cosa rappresenta, o meglio lo sappiamo, rappresenta un valore arbitrario dato dalle banche centrali che la creano e la distruggono infuenzate dal potere politico che ha sempre preferito inflazionarla per appagare le istanze consumistiche del popolo che lo deve votare.
Ora che con questa crisi abbiamo messo in discussione quelle che solo fino ad ieri sembravano certezze con tutti i valori, titoli, monete commodities che muovono paurosamente, siamo al “redde rationem” o poco ci manca. I governi partendo dagli USA, causa prima della situazione stanno stanziando cifre enormi da immettere nel sistema economico, ossia stampano moneta, il placebo è confezionato, qui il nostro “ottavo nano” ci invita a continuare a consumare e a spendere “non cambiando il nostro stile di vita” ossia per come sono andate utimamente le cose da noi, anche io che non l’ho mai fatto prima dovrei continuare a comprare SUV giapponesi, computer taiwanesi,I-Pod e playstations cinesi, fare le vacanze alle Maldive, ecc. Società drogata basata sui consumi che si cura continuando con la stessa droga ma a dosi da cavallo…
Coraggio stasera Wall Street ha chiuso al rialzo per il terzo giorno, il pericolo secondo i commentatori finanziari si allontana…il Natale si avvicina, basta che “non cambiamo lo stile di vita” spendendo tutta la tredicesima e tutto si aggiusterà magicamente!
Forse ho ancora una finestra aperta per comprare l’oro, in mancanza di altro di cui fidarmi.
ettore

utente anonimo
Scritto il 26 Novembre 2008 at 01:11

x Ettore,
torniamo ai principi base, come deve essere la MONETA, inalterabile, avere un valore intrinseco, poter essere usata come mezzo di scambio. In antichita’ le monete venivano fatte d’ oro in quanto inalterabile, aveva un valore intrinseco (rappresenta di fatto il lavoro dato per estrarlo) e si poteva usare come mezzo di scambio…per questo l’ oro e’ diventato famoso…i biglietti sono di carta a la carta la si puo’ usare in tanti modi
😉
Saluti Massimo

Scritto il 29 Novembre 2008 at 11:20

LA SINDROME GENERALE DI ADATTAMENTO (parte seconda)
LA SOLUZIONE.

In uno degli ultimi miei commenti avevo auspicato la nascita di un mondo nuovo, libero dai condizionamenti e soprattutto consapevole dei tre grandi disegni che sfruttano il nostro spirito (religioni), il nostro corpo (multinazionali varie, farmaci, energia,…) ed il nostro lavoro (signoraggio). Condizionamenti che vedo a iosa anche nei commenti di chi naviga sul nostro veliero. Forse sarà sembrato utopistico, ma così non è perché l’ho scritto non rincorrendo un sogno irrealizzabile, ma rincorrendo un sogno realizzabile. Mi spiego meglio.
Esiste una terapia che cura la SGA. Ed è una terapia che permette al Sistema Nervoso Centrale di riconoscere gli errori che a mano a mano si accumulano nel sistema stesso come risposta agli stimoli ambientali. Questa risposta è di sopravvivenza e nessuna terapia inventata dall’Uomo, prima di questa, era in grado di destrutturate questa risposta sbagliata, ma si poteva solo tamponarne gli effetti. Questa terapia, che consiglio a tutti, perché tutti siamo sottoposti agli stimoli ambientali, tutti rispondiamo agli stimoli con risposte di sopravvivenza (=stress), tutti accumuliamo queste risposte che sono all’origine della maggior parte delle malattie, si chiama CRM terapia ed il link è:
http://www.irf.it
Andando a destrutturate gli schemi adattativi disfunzionali, facciamo una specie di debug con ripristino di configurazione di sistema. Due cicli di terapia, in un anno, “ripuliscono” circa 10 anni di stress accumulato.
E’ la prima terapia non invasiva creata dall’Uomo, ma soprattutto, è la prima terapia d e c o n d i z i o n a n t e. L’azione è indifferentemente a livello psichico e fisico, dato che a livello neuronale non vi è alcuna differenza. Gradualmente si torna all’origine, al DNA originale, per cui il sistema si Ottimizza (Ottimizzazione Neuro Psico Fisica Relazionale). Ve lo immaginate un mondo pieno di persone libere dai condizionamenti?….
Ancora una cosa: nello svolgimento della terapia abbiamo spesso riacutizzazione di sintomi di patologie pregresse. Talvolta sembra di star male davvero, ma il cervello deve fare le prove, in un senso e nell’altro, per trovare la sua regolazione. Altre volte il paziente è talmente avanti nel complesso delle sue manifestazioni patologiche, tamponate da così tanti farmaci, che sembra aver superato un punto di non ritorno, per cui è troppo difficile prenderlo in cura, anche perché circondato da interventismo a tutti i costi.

E allora qual è la soluzione finanziaria, facendo il rapporto tra SGA e terapia (CRM)?

IL DECONDIZIONAMENTO, il ritorno al DNA originale, il togliere e non l’aggiungere.
Penso che si debba pensare all’economia come motivo di crescita e sviluppo, libera il più possibile da tutte le trappole finanziarie che negli anni si sono accumulate. Inutile regolamentare gli errori: il farmaco tampona gli effetti degli errori, ma poi paghi interessi più alti. Torniamo alla bellissima definizione: “Quando curiamo un sintomo modifichiamo il risultato di un’equazione di cui non conosciamo i termini”
Bisogna togliere gli errori.
Attualmente non si può togliere la leva perché non c’è sottostante a sufficienza. E allora? Stampiamo moneta e andiamo a ricoprire la leva pagando poi interessi altissimi quando il sistema si sgretolerà sotto il peso del castello di carta (moneta?). Una cosa è anche vera: “Medico pietoso fa malato gangrenoso”. Le decisioni da prendere, al punto in cui siamo arrivati, non saranno per niente indolori, anzi, sembreranno sbagliate ma se andranno nella direzione giusta, nel decondizionamento finanziario, sarà come amputare, piuttosto che soccombere.
Probabilmente bisognerà accettare il fallimento di estesi settori dell’economia destinando le risorse statali alla creazione di lavoro (agricoltura sana, infrastrutture, nuove fonti energetiche, ricerche, viaggi spaziali), alla creazione di cose concrete e, credetemi, con tutto quello che è già stato dato alle banche se ne potevano fare moltissime. La distruzione di ricchezza sarà inevitabile. Come si può pensare di ripianare 2000 miliardi alla Deutsch Bank. Ma sapete quante cose si fanno con 2000 miliardi? Bisognerà accettare di bruciarne 1900 ed investirne 100 nella creazione di lavoro. Per questo ed anche per evitare una superinflazione, si dovrà bruciare prima moltissima ricchezza. Ci dovremo abituare ad un tenore di vita nettamente più basso, perché si tratta quasi di ricominciare da zero, ma è nelle crisi e nei momenti che le cose non vanno che ci si informa e si diventa più consapevoli. Questa volta lo Stato deve aiutare i cittadini ed i cittadini devono spingerlo a scrollarsi di dosso l’egemonia delle banche, che hanno platealmente sbagliato e quindi devono pagare. Pagare con l’abolizione del signoraggio, pagare diventando banche al servizio dei cittadini e non più associazioni a delinquere.
Bisognerà pensare a semplificare il più possibile tutto il sistema finanziario al servizio della crescita armonica e sostenibile di tutta la popolazione che merita, che ha diritto di provare e di avere molte chance nel corso di una vita.
Bisognerà evitare il ripetersi della mega bolla finanziaria che forse è nata nel 1971, quando il dollaro si è “sganciato” dall’oro. Penso che la correlazione oro-valuta sia l’opposto della leva. Permette ad una parte del sistema di stare con i piedi per terra e forse anche per questo, già da oltre un anno, sapevamo che sarebbe stato peggio del ’29, anche se moltissimi non lo hanno ancora capito.

LO SPETTRO DELLA DEFLAZIONE: BEATA DEFLAZIONE.

Penso che siano tutti d’accordo, come già scriveva Ravi Batra nel suo libro “La Grande Depressione del ‘90”, che le depressioni avvengano anche e soprattutto quando la ricchezza è concentrata in mano a pochi. Ora vi chiedo: cosa ridistribuisce la ricchezza l’inflazione o la deflazione? Quando anche il consumo del “pensionato” crea ricchezza?
Nel processo di decondizionamento la deflazione ci sta tutta! Quando i prezzi scenderanno a tal punto che anche con 600 euro al mese si potrà vivere con decoro e piacere (1.200.000 lire nel 2000 non sono poi tanto lontani) e quindi i prezzi saranno scesi di un 50%; quando le aziende SANE, sopravvissute, a quei prezzi faranno utili; quando lo Stato, anche prendendo in mano le redini del conio, avrà agevolato chi produce ricchezza vera, in prospettiva di un mondo migliore per i nostri figli e non chi fa politica o burocrazia o finanza allegra (improduttività assoluta); quando migliaia di miliardi di ricchezza effimera saranno stati bruciati e chi aveva 100, sarà ridotto a 30 (ma con un potere d’acquisto di 60) e chi ha 3 avrà un potere d’acquisto di 6, saremo pronti e stimolati a ricominciare.
Ora vi chiedo anche di farvi da soli il quadro di una iperinflazione, destino obbligato di una situazione di eccessiva moneta appena l’economia accenna ad una ripresa. E poi chiedetevi ancora una volta “Qui prodest?” “A chi giova?”.
Grazie, Andrea, mio Capitano, per non smettere di sperare e di far sperare in un mondo nettamente migliore. Spero che qualche potente ti legga. Dopo tutto questa è un’occasione per i politici illuminati: non lasciatevela scappare.

Bill

Scritto il 29 Novembre 2008 at 16:01

…A proposito di consumo critico e condizionamenti….

Gli ordinamenti sociali che appoggiano un sistema di produzione e di consumo di massa
tendono a scoraggiare l’ iniziativa personale e la fiducia in se stessi,
e a
promuovere invece dipendenza, passività, e un atteggiamento da “spettatori”
sia nel lavoro sia nel gioco.
Il consumismo è soltanto l’ altra faccia della degradazione del lavoro, che
consiste nell’ eliminazione dell’ elemento giocoso e della padronanza del mestiere dal processo produttivo.

La produzione di beni e il consumismo non alterano soltanto la percezione di sè ma
anche quella del mondo circostante.
Creando un mondo di specchi, immagini inessenziali, illusioni sempre più inscindibili
dalla realtà.
’L’ effetto di specchio trasforma il soggetto in oggetto; e , contemporaneamente,
trasforma il mondo degli oggetti in una estensione o in una proiezione dell’ io.

Vive in un mondo privo di esistenza oggettiva e indipendente, che sembra
esistere soltanto allo scopo di appagare o frustrare i suoi desideri.
Le merci vengono prodotte per il consumo immediato.
Il loro valore non consiste nell’ utilità o nella durevolezza, ma nella vendibilità.

..il mondo delle merci, per sua stessa natura, sostituisce il mondo degli oggetti
durevoli con dei prodotti “usa e getta”, destinati all’ obsolescenza immediata,
il consumatore considera il mondo come un riflesso dei suoi desideri e delle sue paure.
Egli lo conosce, inoltre, soprattutto attraverso immagini e simboli privi di consistenza
che paiono non riferirsi tanto a una realtà solida, durevole e palpabile,
quanto piuttosto alla sua vita psichica, vissuta essa stessa non come un senso
costante di sè, ma come una serie di riflessi fugaci nello specchio dell’ ambiente circostante.

…Jasques Ellul ci ricorda che “ la cattiva coscienza è inseparabile dalla libertà”.
“Non c’ è libertà se non accompagnata da un atteggiamento critico
nei confronti di se stessi”;
“questo eccesso di libertà e il ripiegamento critico su se stessi che la libertà genera”, aggiunge,
“sono l’ origine del pensiero dialettico e dell’ interpretazione dialettica della storia.”

(di..Christopher Lasch, L’ Io Minimo, la mentalità della sopravvivenza in un’ epoca di turbamenti, ed. Feltrinelli)

Tutto ciò per ribadire semplicemente Lavoriamo—Lavoriamo per individuare e combattere i condizionamenti…si…
DECONDIZIONIAMOCI e rendiamo libera la nostra Anima!…

P.s. notevole Bill, è sempre un piacere leggertii….
Hai fornito materiale per mesi e mesi di riflessioni…
che condivido per la parte economico- finanziaria…
per quella “medica”…
approfondirò.. ho visitato il sito….
mi hanno un pò inquietato certi “aggeggi” che ho visto nella foto…
ma che non ho capito a cosa servono…
comunque…
sono per una medicina energetica che agisce sui flussi energetici che supportano
e animano la dimensione fisica del nostro essere…

Ciao, Valentina

Scritto il 4 Dicembre 2009 at 15:01

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