TENEREZZA INFINITA: IL BEAR MARKET CONTINUA!

Scritto il alle 07:00 da icebergfinanza

http://img296.imageshack.us/img296/7384/orsi5mf.jpg

Una favola da libro Cuore, protagonisti che rimangono statici e perennemente uguali a se stessi, al ruolo particolare che a ciascuno di essi è stato affidato, Merrill Lynch, come Enrico l’eroe tranquillo, i SWF Sovereign Wealth Funds la testimonianza della bontà di Garrone dal cuore semplice e sincero e Lehman come Franti il peccatore che solo l’altrui generosità potrà salvare, tenerezza infinita.

La situazione di Lehman Brothers è apparsa sempre più critica in mattinata, una mattinata dove i "’credit default swaps" sono esplosi all’improvviso di oltre 19 punti sino a salire a 275, protezione dal rischio indicativa e deterioramento della percezione della qualità del credito. Lehman scende sino oltre i 30 dollari in seguito alle voci dell’ennesimo aumento di capitale, nuove svalutazioni all’orizzonte, opzioni put in fermento ed all’improvviso un UPGRADE dall’eroe della giornata quel Guy Moszkowski topranked brokerage analyst di Merrill Lynch che sull’onda dell’entusiasmo scatena i fuochi d’artificio nel cielo sopra Lehman!

In un recente post di alcuni giorni fà eravamo appena sopra i 200!

Merrill’s Guy Moszkowski, the top-ranked brokerage analyst in Institutional Investor Magazine’s annual survey, said investors have already priced in Lehman’s expected second-quarter loss. The firm isn’t likely to face the sort of bank run that led to the collapse of smaller rival Bear Stearns Cos., he said.

Lehman stock is “over-corrected,” Moszkowski said in a report today, cutting his estimate of Lehman’s second-quarter results to a loss of 74 cents from a profit of 6 cents.

“Concerns of a `Bear-like’ event at Lehman are unfounded,” he said. “Lehman isn’t subject to the same funding risk as Bear Stearns.”  ( Bloomberg )

Riporto per dovere di cronaca un comunicato di circa un centinaio di anni fà sulla strategia  di Merrill Lynch datata 2 giugno 2006……

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – New York, 02 giu – Indici negativi in apertura in attesa della pubblicazione alle ore 16.00 dei dati sulla spesa in costruzioni ad aprile e l’indice ism manifatturiero. Il Dow Jones perde lo 0,25% a 12.606,73 punti, il Nasdaq lo 0,29% a 2.515,02 punti e l’S&P500 lo 0,37% a 1.395,19 punti. Positive Goldman Sachs (+0,14%) e Morgan Stanley (+0,29%) dopo l’upgrade di Merrill Lynch che invece ha tagliato Lehman (-2%). Bene General Motors (+3,3%). Giu’ Wachovia (-4,5%). liz Con Top News ricevi via sms in tempo reale le notizie di economia e finanza piu’ importanti. Abbonati inviando TOP al 48224.

Per non sbagliarmi vi riporto anche quello di Yahoo.finance di ben due giorni fà……

Si difende meglio Morgan Stanley (SPUnotizie) (+0,07%), grazie all’upgrade di Merrill Lynch (NYSE: MERnotizie) sul titolo, mentre Lehman Brothers (NYSE: LEHnotizie) , su cui Merrill ha al contrario rivisto al ribasso il suo giudizio a "underperform" da "neutral", arretra dell’1,6% a 36,23.
 
Nell’arco di due giorni, due opinioni diverse dalla stessa Merrill Lynch sulla base del nulla, e via con il vento tutti a riempire le stive di titoli Lehman!
 
Da sottolineare che  la strategia della martingala che consiste nel raddoppiare la puntata dopo ogni scommessa persa e che apparentemente conduce ad una vincita finale certa, è stata in verità la causa di forti perdite da parte di colossi finanziari americani, con in testa Lehman, che secondo il Wall Street Journal avrebbero cercato nel secondo trimestre di limitare l’impatto negativo della crisi dei mutui subprime con delle operazioni hedging totalmente fallite nell’intento di recuperare le perdite, magari con la liquidità messa a disposizione dalla Federal Reserve puntando contro gli indici dei derivati  e contro alcuni indici di riferimento sulle cartolarizzazioni, i quali in alcuni casi hanno recuperato circa il 50 %.
 
Una rapida occhiata inoltre alla situazione dell’indice ABX non guasta mai!
 
 
 
 
 

Alle volte ritornano, nello spazio di un istante gli indici americani martedì hanno perso oltre un punto e mezzo, voci di " improvvise " difficoltà di un grosso primary dealer, una grande richiesta di liquidità presso la "discount window" della FED, Lehman o non Lehman, questa dimostra se mai ve ne fosse bisogno che nessuno è in grado di prevedere la fine della madre di tutte le crisi finanziarie.

Comprendo le motivazioni di ordine istituzionale, nell’infondere la fiducia distrutta da anni di finanza selvaggia, dalla mancanza di una seppur minima mancanza di base " etica ", ma noi di Icebergfinanza, chiunque abbia avuto fiducia nella nostra rotta, abbiamo puntato la prua sulla base patrimoniale di questi colossi fondati su un mondo di derivati e scommesse virtuali, abbiamo esplorato il loro terzo livello, dove sono stivati strumenti finanziari attualmente illiquidi e abbiamo ragione non da ieri ma da sempre.

Vi ricordate questo post, IL_RITORNO_ALLE_SORGENTI_DELL’ETERNA_GIOVINEZZA ebbene in quell’occasione si parlava di quanto evidente fosse la debolezza strutturale e patrimoniale di Lehman, ma il tempo tutto diluisce, non c’è che il tempo per dimenticare.

Il Financial Times ci rivela che se le banche americane fossero costrette a far rientrare nei bilanci la maggior parte dei 5000 miliardi di dollari parcheggiati fuori bilancio……..

FINANCIALTIMES & FASB LOBS A BALANCE-SHEET_BOMBSHELL!

FASB Lobs a Balance-Sheet Bombshell

Losses tied to banks’ off-balance-sheet subprime-mortgage investments have reached into the hundreds of billions of dollars and caused some real soul searching among the nation’s top accounting group, The Financial Accounting Standards Board, which has moved quickly to radically alter the rules for how banks must account for so-called qualified special-purpose entities, or QSPEs.

Reform is needed and probably inevitable, but is FASB moving too fast? Some banks may sit on QSPEs, whose values are almost equal to their balance-sheet assets, analysts say. Forcing financial institutions to load up their balance sheets too soon with these still largely untradeable holdings could prolong the financial market’s misery……………

E’ sorprendente la fiducia dei mercati nel sistema, sorprendente quella nelle banche centrali, principali artefici di una sottovalutazione globale, soprendente la fiducia in dichiarazioni congiunte che allontanano una crisi che invece giorno dopo giorno dimora nel sistema stesso, nella stessa sfiducia interbancaria.

Si fa più fatica a ridare fiducia all’uomo che ad un manipolo di finanzieri che hanno scatenato un’autentico uragano finanziario figlio di un’ideologia demenziale ed ecco che dopo le assicurazioni del giorno prima da parte di Bear Stearns, oggi anche Lehman, a parte 6 e 4 miliardi di ricapitalizzazione, ci comunica che tutto procede senza problemi, nessuna dichiarazione!

Perdite progressive, trimestre su trimestre, norme contabili a propria immagine e somiglianza, declassamenti di rating tardivi, un urlo disperato alla ricerca dei fondi sovrani ai quali si richiede la massima trasparenza lasciando liberi di vagare indisturbati hedge fund e private equity. Sistema bancario congelato nella cella frigorifera immobiliare e nella fantasia del leveragedbyout.

 
Il terzo livello, un nome, tutto un programma, l’essenza stessa della bolla speculativa immobiliare, l’essenza della finanza creativa. Aziende che comunicano i risultati trimestrali emettendo di segnalare in particolare il terzo livello, " Mark to Model" tranne rivelarlo settimane più tardi nei filings della comunicazione alla SEC, lontani da orecchie ed occhi indiscreti.
Tutto potrebbe avere un valore, nulla potrebbe essere valorizzato, ma nel caso di Lehman si tratta di 39 miliardi contro un patrimonio netto di soli 25 miliardi, in altri casi siamo di fronte a proporzioni ancor più vistose.

Bank

Level 3 Assets

Shareholder Equity

Ratio

Morgan Stanley

$74 billion

$31 billion

2.38

Goldman Sachs

$69 billion

$48 billion

1.44

Lehman Brothers

$39 billion

$25 billion

1.56

Bear Stearns

$28 billion

$12 billion

2.33

Citigroup

$133 billion

$114 billion

1.16

Merrill Lynch

$41 billion

$32 billion

1.28

Note: Latest figures available. Source: Company filings; Lehman’s numbers were reported in the company’s conference call.

Se volete essere in grado di evidenziare tecnicamente i rischi attuali e futuri di Lehman in previsione del rilascio dei risultati del secondo trimestre, non perdetevi questo post di ELIZABETH_MACDONALD, una donna, un autentico segugio, sempre in possesso di informazioni di assoluta affidabilità, sul blog di FOXBUSINESS!

Vi ricordate la TERZA_ONDA, la terza ondata di crisi del credito, ebbene stà per arrivare, non importa se in settimana o la settimana prossima, il Bear Market continua e il suo epilogo ci porterà sino alla tarda primavera del prossimo anno. Una nuova ondata di panico, niente di irrimediabile, ma credo che alla fine gli indici americani vedranno ridotti i loro contenuti rispettivamente a tre cifre e a quattro cifre per lo S&P500 e per il DOW!

Nei cieli dell’universo finanziario è apparso un Hindemburg Omen un segnale premonitore, date un’occhiata a questo link su SENTIMENTCHARTS e se volete sapere di che si tratta, non avete che da rileggervi questo mio post ILRALLY….DELL’ORSO!

La realtà della terza onda o quarta come la volete chiamare è evidenziata, come abbiamo già visto da Libor e OIS ovvero overnight index swap rate, realtà in aumento, il che significa che le prospettive non sono affatto rosee……

DECONSTRUCTING_LIBOR!

The difference, or spread, between the three-month dollar London interbank offered rate, or Libor, and the overnight index swap rate, traded forward three months, is greater than similar spreads expiring this month… Bloomberg.

“The movement in the forward Libor-OIS spreads is telling you that the market is concerned that things can get even worse before they get better,” said Carl Lantz, an interest-rate strategist in New York at Credit Suisse. “Until all banks’ balance sheets are cleaned up and they’ve re-capitalized, there is going to be funding pressure.”…

The three-month Libor-OIS spread traded forward to June 16, the date the June Eurodollar futures contract expires, was 67 basis points yesterday, while the forward spread corresponding to the September Eurodollar expiration was 72 basis points…



 

Resta ora da seguire l’evoluzione dell’indice settoriale BKX che ha decisamente sfondato il supporto e si avvia ormai a tappe intermedie alterne verso la sua naturale evoluzione ovvero verso 60 per poi eventualmente precipitare a seconda degli  eventi verso la quota di 40. Su MONEYMSN troverete il grafico interattivo.

$BKX Intraday Chart

Intraday Chart

 

Infine all’improvviso per l’ennesima volta, la consapevolezza delle agenzie di rating si posa su un business fallito, AMBARABAC …….ciccicoccò e la lente d’ingrandimento di Moody’s torna a visionare la struttura patrimoniale delle MONOLINES…….sarà l’ennesima farsa, ai posteri l’ardua sentenza.

Da  BLOOMBERG………

Moody’s Investors Service ha posto il rating di MBIA e di AMBAC Aaa per la seconda volta nel corso dell’anno sotto osservazione in previsione di un probabile downgrade in base alle ampie perdite registrate dal mercato immobiliare.

MBIA shares tumbled to the lowest since June 1988, Ambac slumped to a new all-time low and credit-default swaps on their debt rose after Moody’s analyst Jack Dorer said a rating cut is “the most likely outcome” of the reviews.

 Dorer cited the companies’ diminished “new business prospects and financial flexibility” and the likelihood they will report bigger insurance losses…..

“These companies are getting hit from all sides,” said Robert Haines, an analyst with CreditSights Inc., an independent bond research firm in New York.

 They “aren’t writing new business, they’re going to have more losses and they can’t access the market to replenish capital.

How can they be triple-A rated?”…. Come possono essere valutate tripla A……è semplice sono l’essenza stessa del rischio sistemico ma quello che ha dell’incredibile sono le dichiarazioni dei rispettivi responsabili……..

MBIA Chief Executive Officeri Jay Brown  ha rimproverato Moody’s per la sua decisione e ha detto che la revisione è inutile, una tempistica infelice perchè i problemi della società sono temporanei, tutto è temporaneo in questa epoca, nel lungo periodo siamo tutti morti come dice il buon Keynes! Un titolo perde oltre il 90 % è resta tripla A…..per favore, lasciamo perdere!

Anche AMBAC sostiene che l’incertezza è temporanea, ma per quanto due o tre anni ancora? Al di fuori dell’immobiliare va tutto bene sostengono, dove, come, quando….mi sono perso qualcosa?

Per quanto riguarda infine i dati in uscita dalla ADP che a fronte di una previsione di perdita di circa 60000 posti ne fà uscire ben 40000 in più escluso il settore federale, governativo vi sono solo due possibilità, o i dati sono sostanzialmente manipolati o i metodi di rilevamento sono assolutamente inadeguati sempre che anch’essi non contemplino il fattore stagionalità alla pari del BLS.

Abbiamo già visto come l’ISM manifatturiero segnala dal lato dell’occupazione un nulla di fatto ma la notizia riguarda piuttosto il settore dei servizi ovvero l’ISM Non Manifacturing che vede una notevole contrazione alla voce employment passando da 50,8 a 48,7 settore dei servizi che conta per oltre l’80 % dell’occupazione totale americana.

Ieri i media hanno evidenziato la resistenza dell’indice, nessun accenno all’occupazione, questa non è informazione!

Ben pochi scendono nei particolari come Icebergfinanza, ben pochi lo offrono gratuitamente per una maggiore consapevolezza!

Vediamo ora come la magia del BLS e del suo CES/NET Birth/Death Model riusciranno a modificare in senso positivo questo dato, nessuna previsione, siamo in presenza di modelli spesso inaffidabili e una totale nebbia nei confronti delle situazioni di lavori part-time e a tempo determinato.

Employment activity in the non-manufacturing sector contracted in May after one month of growth in the last five months. ISM’s Non-Manufacturing Employment Index for May registered 48.7 percent. This reflects a decrease of 2.1 percentage points when compared to the 50.8 percent registered in April. Eight industries reported increased employment, seven industries reported a decrease, and three industries indicated employment is unchanged from April. Comments from respondents include: "Hiring freeze and incentives to retire"; "Permanent positions reduced"; and "Planned — variable staff."

Per quanto riguarda i prezzi si tratta di ben dieci punti in soli quattro mesi in più, mentre nel settore manifatturiero arriviamo a quasi 12, Pura inflazione al cento per cento!

Per concludere in bellezza un solo grafico, direttamente dalla FED di Saint Louis, nessun commento, alle volte le immagini parlano da sole!

Fredgraphfile

Se apprezzi il lavoro di Icebergfinanza, se credi nelle sue analisi e nell’accesso ad un’informazione libera e consapevole, supportata da riferimenti e notizie facilmente riscontrabili e verificabili alla luce del sole, il tuo contributo è benvenuto, libero di esprimerti secondo le tue possibilità! Semplicemente Grazie!

15 commenti Commenta
Scritto il 5 Giugno 2008 at 11:14

c,e’ poco da dire… i bancari non promettono nulla di bello.
M.

utente anonimo
Scritto il 5 Giugno 2008 at 11:52

beh…allora a cosa credere,
si puo anche pensare che non c’è possibilità di avere trasparenza,
ma se la tua ipotesi fosse giusta ci troviamo in uno stato di tirannia tipo PAPA DOC, o dittatura oscurantista.
quindi ,questi potrebbero anche falsificare i numeri dei listini,
potrebbero dirci che si continua a salire anche se DJ ,SP500, NASDAQ crollano.
se tutto è manipolato allora che si fa?

utente anonimo
Scritto il 5 Giugno 2008 at 14:56

2.forse è il caso di uscire dal “gioco” finchè si è in tempo…forse..boh chi lo sa?mi fido ciecamente e credo a tutte le analisi del Capitano!
personalmente non mi va di lasciare in pasto a questa feccia tutti i miei risparmi..anche perchè si sa che il banko vince SEMPRE!e chi perde invece..?

utente anonimo
Scritto il 5 Giugno 2008 at 17:10

intanto abbiamo la disoccupazione in diminuzione di 18000 unità,
quindi economia che ” tira”.

Scritto il 5 Giugno 2008 at 17:56

Caro anonimo non è tutto manipolato, ma molte informazioni non sono accessibili nei mercati e spesso troppo tardi scopriamo che queste informazioni quando sono accessibili sono essenzialmente fuorvianti.

Se pensiamo a quanto successo con lo scandalo della manipolazione del LIBOR ad opera delle istituzioni finanziarie abbiamo un esempio fresco di come le informazioni spesso non siano attendibili.

Se poi ci aggiugiamo il fatto che la FSA inglese e la BOE dopo avere promesso di muovere mari e monti sono tornate mestamente sui loro passi con una flebile promessa di maggiori controlli, sappiamo che non vi è alcuna possibilità di cambiamento che non passi attraverso gli interessi delle elite.

Non resterebbe che spegnere le luci del sipario, lasciando l’arena del capitalismo al suo destino, sino a quando vi sarà almeno un a tenue speranza di maggiore trasparenza e etica nel mercato.

Si può investire per un’idea, un progetto o si può speculare su quell’idea e quel progetto, la speculazione non va demonizzata ma deve assumere la sua giusta dimensione!

Se prendiamo ad esempio le soft commodity, prima di quest’anno il riso al Chicago Board era trattato su un numero irrisorio ( gioco di parole ) di contratti, la maggioranza delle contrattazioni avveniva in Asia la dimensione ottimale per un apopolazione che vive di questo elemento essenziale, l’andamento del riso, rifletteva i monsoni, la siccità, come le malattie della pianta piuttosto che il raccolto abbondante, questo è il rischio naturale su cui si deve investire e questo deve riflettere il ciclo naturale.

Se poi si vuole speculare dobbiamo formare dei mercati paralleli dove l’andamento delle scommesse riflette il sottostante ma non lo influenza, non lo modifica in rapporto alla grande speculazione.

E cosi investimento dovrebbe essere separato dalla speculazione, se non esistono già i casinò, per l’emozione di una scommessa!

Caro anonimo, non ti fidare ciecamente del Capitano, segui la tua consapevolezza, leggi, analizza, confronta e poi scegli, non ti lasciare influenzare da nessuno, solo dal te stesso e dalle tue idee.

Per quanto riguarda l’occupazione, ormai è impresa disperata cercare di far comprendere l’importanza di scendere nei particolari, la settimana in questione comprende il MEMORIAL DAY un giorno in meno per richiedere i sussidi di disoccupazione e quindi è influenzata da fattori stagionali, è già successo in passato con altre festività e la settimana successiva il dato è esploso rimangiandosi anche quello della settimana prima.

Sono quattro settimane che le revisioni aumentano il dato della settimana prima di 3000/4000 unità sistematicamente ma a questo non ci fà caso nessuno come alla media a 4 settimane, ma non importa la verità e figlia del tempo.

Andrea

Queste solo solo alcune tristi realtà ……

Sale ai massimi da quasi trent’anni il numero di americani che rischia di perdere la casa a seguito di pignoramenti.

Nel primo trimestre, i nuovi pignoramenti immobiliari hanno segnato un rialzo allo 0,99%, in aumento rispetto al +0,83% del quarto trimestre 2007, salendo ai massimi dal 1979. Lo rende noto la Mortgage Bankers Association (Mba), l’associazione che riunisce gli operatori Usa che erogano prestiti ipotecari, precisando che il totale delle abitazioni sotto pignoramento è salito al 2,47%.

In aumento nei primi tre mesi del 2008 anche il tasso di insolvenza (che riguarda i ritardi nei pagamenti delle rate del mutuo) è cresciuto al 6,35% (contro il 4,84% dello stesso periodo del 2007). Anche in questo caso si tratta del livello massimo dal 1979.

Ancora cattive notizie per il settore immobiliare, con l’indice delle richieste di mutui ipotecari che nell’ultima settimana ha registrato una pesante flessione del 15,3%, scendendo ai minimi degli ultimi sei anni, in conseguenza dell’aumento dei tassi sui prestiti.
Il calo è da ricondurre in buona parte alla flessione delle domande di rifinanziamento, in discesa del 26%, mentre le richieste per l’effettivo acquisto di un immobile sono diminuite del 5,4%, attestandosi sui minimi degli ultimi 5 anni.

The average contract interest rate for 30-year fixed-rate mortgages increased to 6.17 percent from 5.96 percent, with points decreasing to 1.06 from 1.11 (including the origination fee) for 80 percent loan-to-value (LTV) ratio loans.

The average contract interest rate for 15-year fixed-rate mortgages increased to 5.7 percent from 5.49 percent, with points decreasing to 1.06 from 1.15 (including the origination fee) for 80 percent LTV loans.

The average contract interest rate for one-year ARMs decreased to 6.8 percent from 6.92 percent, with points increasing to 1.44 from 1.42 (including the origination fee) for 80 percent LTV loans.

(ANSA) – NEW YORK, 5 giu – I problemi per le banche aumenteranno e nei prossimi mesi ci potrebbero essere nuove svalutazioni. Lo afferma il vice presidente della Fed, Donald Kohn, ribadendo alle banche l’invito a rafforzare le riserve. Secondo Kohn i problemi causati dalla crisi dei mutui subprime rischiano di ripercuotersi sui prestiti ai consumatori in generale e sulle carte di credito.

(ANSA) – NEW YORK, 5 giu – Il presidente della Fed di Richmond, Jeffrey Lacker, critica alcune delle azioni intraprese dalla Fed nel gestire la crisi e, in modo particolare, il salvataggio di Bear Stearns e i programmi di concessione del credito. “Il pericolo è quello che i vari attori del mercato finanziario possano essere indotti ad assumersi maggiori rischi” e questo potrebbe “tradursi in crisi più frequenti”, spiega Lacker, lasciando così intendere che la Fed avrebbe posto i semi per ulteriori crisi. Lacker ha messo in evidenza come, prima di questo recente episodio, c’erano regole ben precise e delineate su come la Fed concedeva il proprio credito. “I nuovi programmi” lanciati rischiano invece di “mettere l’indipendenza della Fed a rischio”.(ANSA).

(ANSA) – NEW YORK, 5 giu – “La Fed non consentirà a Lehman Brothers di fallire”. Lo afferma David Einhron, hedge fund manager e presidente di Greenlight Capital. Einhorn, secondo le indiscrezioni, ha guadagnato sui passi falsi di Bear Stearns e ora sulle possibili difficoltà di Lehman Brothers. Einhorn ritiene che Lehman non avrebbe risposto in modo adeguato alle domande giuste degli azionisti e porta avanti ormai da mesi una campagna contro Lehman: ha iniziato a vendere allo scoperto lo scorso luglio convinto che – ha spiegato Einhorn stesso – la banca d’affari non avesse svalutato i propri asset. (ANSA).

L’azzardo morale…….il seme della prossima crisi!

utente anonimo
Scritto il 5 Giugno 2008 at 18:24

Gia’ ieri l’ADP Employment Report aveva mostrato una crescita di posti di lavoro nel settore privato che ha sorpreso gli analisti.

utente anonimo
Scritto il 5 Giugno 2008 at 19:19

CHE COSA STA SUCCEDENDO?

il grafico postato da Andrea fa rabbrividire…le cifre esponenziali sono ancor più sbalorditive, nella loro crudezza:

“total borrowings of depository institutions from the FED (BORROW ) “:

(mld di dollari)

2007-11: 0.366
2007-12: 15.430
2008-01: 45.660
2008-02: 60.157
2008-03: 94.523
2008-04: 135.410

vi ricordo che negli ultimi 20 anni, il punto più alto (3.385) era stato toccato….il 1 settembre 2001…
e vi ricordo che MAI, dal 1919, la cifra aveva superato il (10.000)

che cosa sta succedendo?

ad maiora

Gabriel

Scritto il 5 Giugno 2008 at 19:52

ESCLUSIVA:

From S&P: Ambac, MBIA Financial Strength Ratings Lowered

Standard & Poor’s Rating Services today lowered its financial strength ratings on Ambac Assurance Corp. and MBIA Insurance Corp. to ‘AA’ from ‘AAA’ and placed the ratings on CreditWatch with negative implications.

The ratings on the holding companies, Ambac Financial Group and MBIA Inc., have also been lowered to ‘A’ and ‘A-‘ from ‘AA’ and ‘AA-‘, respectively, and placed on CreditWatch with negative implications.

The rating actions on the companies reflect our belief that these entities will face diminished public finance and structured finance new business flow and declining financial flexibility. In addition, we believe continuing deterioration in key areas of the U.S. residential mortgage sector and related CDO structures will place increasing pressure on capital adequacy.

Andrea

utente anonimo
Scritto il 5 Giugno 2008 at 20:22

cosa si festeggia oggi in USA ?
listini quasi a + 2%
o sono pazzi loro
o noi

utente anonimo
Scritto il 6 Giugno 2008 at 00:03

“total borrowings of depository institutions from the FED (BORROW ) “:

(mld di dollari)

2007-11: 0.366
2007-12: 15.430
2008-01: 45.660
2008-02: 60.157
2008-03: 94.523
2008-04: 135.410

Non si potrebbe per una volta spiegare che significa? Anche a noi comuni mortali?

Grazie.
MM.

utente anonimo
Scritto il 6 Giugno 2008 at 00:08

Ovviamente loro, non ho dubbi! Il problema è che la ragione si afferma solo dopo che la realtà sia stata forgiata dalla follia!
Un saluto a tutti i naviganti Canna al Vento

utente anonimo
Scritto il 6 Giugno 2008 at 00:45

Eccomi dopo tanto tempo. scusate ma non riuscivo piu’ a postare gli interventi anche se sono quotidiano nella lettura. Non è una giornata normale senza leggere icebergfinanza: che ci posso fare? Andrea grazie della possibilità del contributo perchè è giusto ma sarò costretto a una ricaricabile . non so come si fa ma provvedero’ perchè piu’ che leggere gli interventi, sempre interessantissimi, qui c’e’ un progetto, una idea, una comunità rispettosa e il contributo non è ad Andrea ma all’autofinanziamento.

Passando a idee confuse mie, sentendo la bce che aumenterà i tassi portandoli al 4.25% per frenare l’inflazione mi viene un leggerissimo sospetto:
1) anni 2001 in poi tassi bassissimi;
2) investimento immobiliare apparentemente conveniente e quindi pompato alla grande;
3)aumento vertiginoso di mutui per acquisto case con tassi bassi (almeno all’inizio)
4)pianificazione per una riedizione inflattiva partendo da lontano giustificante un aumento dei tassi;
5) le banche prima incassano gli interessi
6) le banche incassano direttamente le case visto l’aumento dei tassi vertiginosi e i pignoramenti in atto

Morale : viviamo in un campo di fave 😀 ma è grave chi non se ne rende conto

Scusate la metafora.

Marcoeco

Scritto il 6 Giugno 2008 at 12:53

per 12..
Si non lo escluderei, ci avevo pensato anche io.
Non è da escludere, hanno gettato gli ami, i pesci hanno abboccato, ora tirano su la rete.

MM.

utente anonimo
Scritto il 6 Giugno 2008 at 14:02

TRICHET E’ UN COGLIONE!!!!!!
Se stesse zitto farebbe molti meno danni!
Petrolio, Euro, Euribor in gran rialzo,
INFLAZIONE IN RIALZO! Esattamente
il contrario di quello che Trichet vuol far credere di contrastare!
Ma chi lo paga sto coglione?
Non ha capito che l’inflazione è tutta importata e che può aumentare i tassi anche al 10% senza riuscire a frenarla?
Trichet ci impoverisce!
Ripeto:un gran COGLIONE!!!!

GIULIANO

utente anonimo
Scritto il 22 Giugno 2009 at 22:35

Sono proprio d’accordo non ci capisce un c…o!!!

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