UN MONDO DI CRISTALLO: Riflessioni ad alta voce.

Scritto il alle 07:24 da icebergfinanza

 

"Non siamo mai sicuri, in una certa misura siamo sempre ignari!

 " La nostra conoscenza del modo in cui funzionano le cose, nella società o nella natura, è avvolta nella nebbia della vaghezza. Grandi mali sono derivati dalla fede nella certezza." (…) Le nostre vite abbondano di numeri, ma a volte ci dimentichiamo che i numeri sono soltanto strumenti. Pur non avendo un’anima, possono diventare dei feticci. Molte decisioni cruciali sono prese dai computer, strani congegni che divorano numeri, come mostri voraci, e che chiedono di essere nutriti con quantità sempre maggiori di cifre da masticare, digerire e risputare."

Kenneth Arrow, tratto da libro di Peter L.Bernstein " Against the Gods ".

Cifre, numeri, notizie, avvenimenti un sussegguirsi spasmodico, continuo, ininterrotto di notizie in queste ultime ore. All’improvviso in una sera di mezza estate il Mondo ha conosciuto definitivamente il  fenomeno " SUBPRIME ". Panico, paura, curiosità, smarrimento, sorpresa, impotenza, sono solo alcuni stati d’animo che descrivono la situazione di questi giorni.

Ora è giunto il tempo della riflessione, non fine a se stessa come quella di coloro che vedono solamente un temporale estivo, ma finalizzata alla comprensione di quanto è successo in questi ultimi mesi, non certo in questi ultimi giorni, finalizzata a ciò che d’ora in poi potrebbe succedere.

Oggi, improvvisamente cadono una ad una le certezze, le sicurezze di questo Mondo di Cristallo, un Mondo come abbiamo detto nel quale si è inserito l’elefante " SUBPRIME".

Un elefante che "capitalizza" 1000 miliardi sui complessivi  10000 miliardi di dollari dell’intero mercato immobiliare , non spaventava e non spaventa in alcuni casi tuttora, gli ottimisti di maniera.

Il premio Nobel Kenneth Arrow ricorda che una società in cui nessuno teme le conseguenze dell’assumersi rischi è una società nella quale i comportamenti antisociali sono all’ordine del giorno, ogni forma d’opportunismo e edonismo è lecita.

E’ un rumore di cristalli troppo fragili, di cui nessuno è in grado di determinare il loro effettivo valore, cristalli nascosti chissà dove, in fondi monetari o fondi pensione, cristalli valutati generosamente come diamanti, li stessi diamanti che corrispondono al debito di istituzioni da sempre assolutamente solvibili. Ricordatevi questa parola, "solvibili" perchè come vedremo potrebbe essere il "diamante" per comprendere dove ci incammineremo nei prossimi mesi, nei prossimi anni.

Cristalli valutati dalle agenzie di rating in un contesto di euforia immobiliare, cristalli che stanno esplodendo per opera di un vibrazione, di un acuto che proviene dalla stessa consapevolezza delle agenzie di rating. Vedremo se in futuro anche le "grotte" dove nascono questi cristalli avranno un valutazione consona alla situazione che si stà evolvendo.

La formazione dei cristalli, come abbiamo già visto, richiede un insieme di fattori che dipendono dalla velocità e dalle condizioni della solidificazione. Ebbene questi cristalli "subprime" sono un esempio di velocità del trasferimento del rischio attraverso il sistema, sono l’esempio vivente del "rischio sistemico"

La struttura cristallina di questi minerali conferisce un splendida forma geometrica che diversamente se non fossero dotati di tale struttura sarebbero da identificare come "amorfi", ovvero privi di una loro forma ben definita. Cosi in sintesi trovate scritto su Wikipedia a proposito dei cristalli.

Vorrei posporvi ora alcuni passi di un bel articolo apparso sul SOLE24ORE di sabato a firma Luigi Zingales, noto economista e professore di finanza imprenditoriale presso la University of Chicago.

In questo articolo si parla della cosidetta "crisi" di cultura finanziaria che caratterizza il nostro tempo, anche ma non solo della cultura finanziaria. Io come Voi ben mi conoscete aggiungerei pure e senza esitazione che si tratta anche di un "crisi" e "assenza" di cultura etica finanziaria e della mancanza di una morale di fondo.

Nell’articolo in riferimento alle "overperformance" degli hedge fund e alla ricchezza che rimane ai suoi manager anche dopo una crisi che azzera il capitale, Zingales sottolinea come un tale gioco non può durare a lungo. Alla fine gli investitori distingueranno tra gestori senza scrupoli e gestori onesti, ma perchè ciò avvenga sono necessarie due condizioni. Primo che il sistema penalizzi tali comportamenti, secondo che gli investitori abbiano la cultura finanziaria da distinguere tra comportamenti immorali e sfortuna.

E qui veniamo al punto focale del discorso in questione secondo il quale questi comportamenti se sono sufficientemente generalizzati possono mettere a rischio l’intero mercato, l’intero sistema.

Per questo motivo le maggiori banche centrali sono intervenute.

Zingales ricorda inoltre la ormai famosa " GREENSPAN PUT" che proteggeva in passato gli investitori dalle perdite, sviluppando una politica monetaria aggressiva in senso espansivo che ha avuto un effetto negativo sulla capacità del mercato di disciplinare comportamenti devianti.

Ricordo personalmente a tutti i lettori che in questi ultimi mesi, non sono pochi gli illustri economisti e analisti che hanno tirato in ballo la " Greenspan put" per non parlare della "China put", della "Blackstone put", e perchè no della "Pungle Protection Team put" della possibile ma improbabile, sino a prova contraria "Bernanke put". Certo che questa FED che ha sottovalutato il fenomeno derivati e il fenomeno subprime, non assomiglia ad una solida ancora di salvataggio.

Puntuale come un orologio svizzero, dopo l’intervento della banche centrali si ripropone la questione del "MORAL HAZARD" la " MORAL HAZARD PUT" che in sintesi indirettamente permette di assumere quei rischi che, come dice Arrow, permettono comportamenti deviati e immorali.

Non credo che il mercato abbia ancora ben presente la dimensione dell’intervento delle banche centrali, intervento in veste di prestatori di ultima istanza sul mercato interbancario ad un tasso solitamente simile a quello ufficiale.

Un’aspirina per il mal di testa che non risolve certo la patologia principale.

Bank_of_America, la seconda banca americana, Paribas, Barclays, Royal Bank of Canada e Ubs hanno dovuto attingere liquidità pagandola con tassi intorno al 6%.

In sintesi una vaccinazione di massa per evitare un contagio, il propagarsi del rischio sistemico, evitando così che il mercato trovi al suo interno quelle autodifese, quei meccanismi di autoregolamentazione che ad ogni crisi dimostra di non avere, perchè di libero mercato non vi è traccia alla faccia dei suoi fautori.

Una vaccinazione di massa, che se qualcuno non l’avesse ancora capito è rivolta principalmente al di fuori del corpo dove è avvenuto il contagio, viene effettuata per più dei due terzi nel mercato globale al di fuori dell’ America, che come disse Lewis Ranieri inventore del Mortgage Backed Securities è disseminato di patologie trasferite ad investitori istituzionali attraverso la magia delle cartolarizzazioni.

Il trasferimento del rischio, del quale nel suo discorso al Office of the Controller of the Currency nell’ottobre del 1999, Greenspan tesseva le lodi:

" Indeed, all value added from new financial instruments derives from the service of reallocating risk in a manner that makes risk more tolerable. Insurance, of course, is the purest form of this service. All the new financial products that have been created in recent years, financial derivatives being in the forefront, contribute economic value by unbundling risks and reallocating them in a highly calibrated manner. The rising share of finance in the business output of the United States and other countries is a measure of the economic value added from its ability to enhance the process of wealth creation. "

Alla luce di quanto stà avvenendo non vi è dubbio che la "nebbia della vaghezza" avvolge ogni invenzione e alchimia finanziaria.

" ….tutto il valore aggiunto dei nuovi strumenti finanziari deriva dal servizio di ridistribuzione del rischio in modo che lo rende più tollerabile…i derivati finanziari in primo piano ….suddividono il rischio e lo redistribuiscono in modo altamente calibrato …un valore economico aggiunto."

Si potrà parlare all’infinito di educazione finanziaria degli investitori, della consapevolezza o meno in quello che si investe, ma se non recuperiamo un’educazione morale ed etica, se non si incomincia dalle università, è meglio riporre le utopie nel cassetto. Un’educazione che mira a trasmettere nozioni, ad insegnare ad essere il più furbo, il più scaltro, a scendere nell’arena per puntare esclusivamente al massimo profitto è un’educazione fine a se stessa, perdente.

Che si tratti di teoria del caos o effetto farfalla, ciò dimostra in maniera lampante che questa crescita, che questo mercato è l’equivalente di un mondo di cristallo destinato ad andare in frantumi per ciò che nessuno prevedeva.

I vertici di Contrywide definiscono le condizioni attuali del mercato ipotecario senza precedenti. American Home Mortgage e Homebanc Mortgage sono l’esempio sublime di come il fenomeno subprime sia oggi relativamente presente nella crisi, in quanto il loro business era focalizzato sui mutui di media ed alta qualità.

Non credo di aver mai visto contemporaneamente così tanti "pompieri" in azione sui mercati globali, come in questi giorni, ma il fuoco si stà espandendo per autocombustione e non sarà affatto facile spegnerlo.

Un’ autocombustione che segue il lavoro dei piromani, di coloro che in nome dell’edonismo finanziario hanno applicato il fuoco iniziale come sempre frutto di un eccesso che significa successo per alcuni, ma decesso per altri.

Revisionando brevemente i motori di questa crescita dei mercati mondiali, vi troveremo ormai un logorio sistemico, a partire dai consumi per arrivare alla contrazione del credito e di conseguenza alla possibilità di rifinanziare mutui e carte di credito (MEW), proseguendo per le quotazioni azionarie che in base alla volatilità degli ultimi giorni, ridurranno la fonte primaria alternativa di reddito.

E non dimenticate l’inflazione reale, in quanto oltre alle materie prime vede la sua origine dalla fine dell’effetto deflazionistico del mercato del lavoro dei paesi emergenti.

Per quanto riguarda i redditi, l’occupazione vedrà a breve una svolta. A chi sostiene che i salari in aumentano alimentano i consumi rispondo con l’assenza di pressioni inflazionistiche che la discesa della produttività testimonia ampiamente. Nel prossimo post vedremo in dettaglio alcuni segnali di recessione e la possibile inversione del mercato del lavoro. 

Profitti, occupazione, crescita mondiale, decoupling economico ? Vedremo, tutto cambia nulla è per sempre.

Spesso in questo blog mi avete sentito citare Nouriel Roubini, una rarità nel campo di analisi che prendono in considerazione ipotesi diverse rispetto all’ottimismo generale e badate bene, supportate da dati e considerazioni precise.

Nel suo ultimo post su RGEMONITOR, Roubini sostiene che questa non è una semplice crisi di liquidità come fù quella del LTCM, ma questa è una crisi di insolvibilità, una crisi del debito.

" La mancanza di liquidità esiste quando un debitore è solvibile, cioè potrebbe pagare i relativi debiti con il tempo che possono essere rifinanziati, ma durante una crisi i creditori possono essere poco disposti a rifinanziare il debito. Un debitore insolvente invece, non solo non affronta un problema di liquidità( debiti che scadono e poche possibilità di rifinanziare ) ma inoltre è insolvente in quanto non potrebbe pagare il suo debito neanche con il tempo anche senza una crisi di liquidità. Quindi una crisi di insolvenza è peggiore di una crisi di liquidità! "

Nouriel propone anche un paragone tra le crisi di liquidità dei mercati emergenti nel passato, come nel caso di Messico, Corea, Brasile e Turchia e le crisi di liquidità ed insolvenza in Russia, Ecuador ed ultima l’Argentina.

Nel caso della crisi argentina, il prestatore internazionale di liquidità di ultimo ricorso fu il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e tutti sappiamo come andò a finire. L’intervento pospose solo la crisi inevitabile rendendola più profonda e strutturale.

Oggi centinaia di migliaia di famiglie americane sono insolventi, sulle loro case, non solo nel segmento subprime ma per effetto di mutui "interest only" o "no interest" e talvolta anche per ammortamento negativo anche i debitori "prime" incominciano a subire gli effetti indesiderati dell’ingegneria finanziaria.

Roubini sottolinea giustamente il prossimo effetto a cascata che dopo le famiglie, vedrà ed ha già visto fallire i prestatori "subprime" e non e abbastanza presto anche i costruttori edili. Alcune piccole realtà hanno già chiuso, mentre i big segnalano insolvibilità eminenti. E cosi via attraverso gli hedge fund, fondi monetari chiusi o liquidati per arrivare alle istituzioni finanziarie (vedi IKB )

Restano quindi le imprese, il cui tasso di insolvenza in questi anni era ai minimi storici anche grazie alla facilità di accesso al credito, ai cavalieri bianchi dei private equity. D’ora in poi le condizioni del credito cambieranno radicalmente e quindi anche le future prospettive.

Un’analisi seria e circostanziata che rende l’idea di ciò che potrebbe accadere.

D’ora in poi è possibile che aumenti la volatilità del mercato, notizie su notizie si susseguiranno ininterrotte e i dati macro di questa settimana, specialmente nella giornata di mercoledì saranno cruciali ma a parte i soliti rimbalzi tecnici, la tendenza di fondo è cambiata in maniera definitiva. Scadono e scadranno centinaia di migliaia di mutui da rifinanziare e il rimbalzo del mercato immobiliare che solitamente avviene nei mesi estivi è da dimenticare.

Come diceva Marl Twain “ Non separarti dalle illusioni. Quando se ne saranno andate, può darsi che tu ci sia ancora, ma avrai cessato di vivere.” ma aggiungendo in un’altra occasione che “ La verità e la cosa più preziosa che possediamo, per questo motivo dovremo farne economia.”

13 commenti Commenta
Scritto il 13 Agosto 2007 at 12:38

Leggo con molto interesse i tuoi pezzi e da tempo… mi chiedo se ci siamo… se finalmente (o purtroppo) siamo al botto.

Analizzando le vere cause del crollo del 1929 pero’, non solo si vede qualche analogia, ma, pensando al dopo, al come se ne esce, vedo un’ipotesi inquietante.

In realta’ la ricchezza, la vera ricchezza, non e’ andata distrutta ma si e’ solo trasferita, ha cambiato di mano ed ha accorpato sempre piu’ ricchezza in sempre meno e sempre le solite mani.

Ora succedera’ lo stesso. Affronare la crisi dei subprime con iniezioni di luquidita’ significa curare il malato con il veleno, ma alla fine… il risultato netto sara’ un nuovo massiccio rastrellamento di ricchezza vera dalle tasche della gente nelle casse delle billion banks.

utente anonimo
Scritto il 13 Agosto 2007 at 13:15

Ciao Andrea , per capire un pò meglio come funziona il signoraggio mi sono informato bene !

MA ATTENZIONE ! Ho trovato tantissimi siti che non fanno vera informazione ma sparano vere e proprie cavolate !

Purtroppo al giorno d’ oggi si trova… tanta informazione , ma poca coltura !

Allora si trova di tutto ,dalla truffa legalizzata a frasi del tipo :”loro si straarricchiscono. “
Ai complotti ecc….veramente tante cose assurde

Inviterei tutti a leggere il bilancio di banca italia …. così una persona si fa un’ idea ….

Certi pensano che il signoraggio sia in pratica la differenza tra il valore nominale della moneta e il prezzo dello “stampaggio” e che in pratica la banca centrale guadagni ogni volta 499 € emettendo una banconota da 500 € (a fronte di costi della filigrana e stampaggio di 1 € , ipotetico) .

Niente di + falso !

Sono stato meravigliato dall’ enormità di siti che lo descrivono così … e che parlino del moltiplicatore monetario come di un modo per creare liquidità dal nulla (discorso banche, riserva obbligatoria ecc… ) …. ancora una volta niente di più falso ! (su questo non mi dilungo)

Guardate il passivo della banca d’ italia e vi troverete una voce , denaro in circolazione .
Ripeto : PASSIVO !

Nell’ attivo ci sarà quindi il corrispondente cassa , con la liquidità , anche se ovviamente per immetterla la banca compra i titoli di stato ecc… quindi ci troveremo parecchi crediti …ecc..

Per dirla in parole povere , stampa il denaro ma non è suo !

L’ unico signoraggio che veramente esiste è quello degli utili fatti comprando i titoli (di stato , obbligazioni ecc… ) attraverso la liquidità , ma gli utili sapete che fine fanno !? Vanno allo stato …. quindi in soldoni a noi ….cavolo che truffa !

(chiudo il discorso) ribadendo che senza un pò di coltura non si va da nessuna parte , e a volte chi grida allo scandolo , al complotto ecc… forse a volte dovrebbe imparare un pò di basi , in questo piccolo caso ….di contabilità .

per chi volesse (è veramente utile) dare un occhiata al bilancio della banca d’ italia

http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/relann/rel06/rel06it/bilancio/rel06_19_amm_bilancio.pdf

Detto questo , volevo muoverti solo una precisazione … te dici che la liquidità immessa non genera inflazione !?

Secondo me è vero ma forse perchè gli strumenti usati per reperire la liquidità sono di brevissimo termine

Ma forse qualche effetto sull’ inflazione ,a livello infinitesimale ,c’ è stato !

(caso bce) liquidità immessa al 4% quando nel mercato bisognava andare al 4,17 % per reperirla… quello 0.17% regalato forse potrebbe aver ,in modo estremamente marginale , generato qualche ricaduta anche sull’ inflazione !

Rispondendomi … si può immettere praticamente infinita liquidità , ma se i titoli in “dare” non vengono risarciti potrebbe rimetterci la banca centrale stessa e gravare sul suo bilancio !

Ma da quello che si capisce le banche centrali pur di rifornire il sistema probabilmente potrebbero assumersi un pò il rischio che ora le banche hanno incontrato nella solvibilità dei loro crediti , questo fa capire che per i banchieri la solidità del sistema bancario è fondamentale !

Ora bisognerà capire , fino a quanto intendono sostenere il sistema tenendo conto dei rischi ma anche della priorità che il problema inflazione ancora chiede .

By Fabio

utente anonimo
Scritto il 13 Agosto 2007 at 13:53

Aspettate … non voglio dire che le banche centrali si comprano i mutui subprime , ma il tutto avviene attraverso operazioni di pronti contro termine

OPERAZIONI PRONTI CONTRO TERMINE – E’ il meccanismo con il quale le banche centrali finanziano normalmente il mercato. Dal punto di vista economico sono assimilabili a un prestito in contanti assistito da garanzia: è una vendita di titoli da parte delle banche con patto di riacquisto a un termine convenuto e a un prezzo stabilito (pari al loro valore iniziale maggiorato degli interessi). E’ lo strumento principale per la conduzione di politica monetaria e di credito infragiornaliero da parte della Bce.

Indirettamente si assumono comunque il rischio derivato dalla crisi subprime …. perchè comunque e un finanziamento che si fa a creditori che potrebbero essere intaccati dal problema subprime .

by fabio

utente anonimo
Scritto il 13 Agosto 2007 at 14:00

il mega finanziamento :
BCE: risultati asta a un giorno

La liquidita’ che la BCE ha immesso sul mercato e’ stata di EUR47,665 mld su EUR84,425 mld richiesti, con un tasso medio di 4,07%. Ricordiamo che oggi è in scadenza il finanziamento a tre giorni di venerdì scorso.
Chiudi

13.08.2007 14:09 fonte: http://www.tradinglab.it

Scritto il 13 Agosto 2007 at 19:16

Ciao Paolo!

A parte il problema non certo secondario del “MORAL HAZARD” che costituisce un precedente ecclatante in questo momento nel quale viene garantita la sopravvivenza del sistema a scapito del libero mercato, a scapito di coloro che hanno operato consapevolmente, non vi è dubbio che il trasferimento di ricchezza di questi ultimi anni è stato talmente evidente da sembrare un gioco per ragazzi. Oggi tutti ci raccontano che ciò non è avvenuto, che il mondo vive la migliore condizione economica degli ultimi cento anni.
L’isola che non c’è vive nelle menti di coloro che vivono ai margini della realtà di ogni giorno.
Se amplifichiamo ciò che è successo all’Argentina e all’intervento del FMI “l’effetto placebo” di queste imponenti inizioni di liquidità finiranno per posporre e aumentare le possibilità di una recessione che potrebbe assumere dimensioni devastanti.
Andrea

Scritto il 13 Agosto 2007 at 19:27

Caro Fabio, appunto perchè vi sono un numero indefinito di siti che usano il signoraggio come arma da combattimento, io ho scelto la versione di Wikipedia e credimi è una versione meditata e ponderata! Se mi conosci bene, non pubblico o riporto citazioni o riferimenti qualsiasi! Per quanto riguarda l’inflazione prodotta da tali operazioni ti ricordo che secondo l’indicatore “core” non esistono pressioni inflazionistiche di rilievo anche con la massa monetaria M3 intorno al 13/14 %. Illusioni ottiche di un sistema. Le operazioni di PCT presuppongono un termine entro in quale o si rispetta la scadenza o si risulta insolventi e quindi il rischio è evidentemente commisurato alle realtà con le quali si effettuano queste operazioni.
Andrea

utente anonimo
Scritto il 13 Agosto 2007 at 20:44

Ti ringrazio ancora Andrea , per la tua attenzione

….ti saluterò la mia banchiera … che ora è tranquilla e beata in vacanza tipo a Ibiza o paesi così ….

Aye Aye Capitano !

utente anonimo
Scritto il 14 Agosto 2007 at 15:57

Post su Banca d’Italia
Per rispondere Fabio sono andato a curiosare pure io e mi lascia perplesso il fatto cha Banca d’Italia sia un ente pubblio il cui capitale sia in mani private al 90% se escludiano INAIL ed INPS ed il cui capitale ammonti a solo 159.000 Euro si avete letto bene e non mi sbaglio il capitale sociale versato della banca d’Italia sono 159.000. Un dubbio mi resta di come possno essere superpartes nel difendere il mercato…e non se stessi.
Ma questa e’un’altra storia.
Saluti
Massimo

utente anonimo
Scritto il 15 Agosto 2007 at 09:37

Ciao massimo ho visto solo adesso … questo commento . E’ vero la maggior parte delle partecipazioni in banca di italia è in mano a banche private.

Ecco qua l’ elenco : http://www.bancaditalia.it/bancaditalia/funzgov/gov/partecipanti/Partecipanti.pdf

Il fatto che comunque siano molto spezzettate queste partecipazioni dovrebbe essere un buon auspicio.

Te mi parli giustamente di conflitto di interessi !?

Si può esistere , non lo nego ! Non a caso in questi giorni le banche centrali sono intervenute subito al sostegno del sistema creditizio.

Ma le banche hanno anche delle finalità e uno statuto da rispettare .

Sarebbe molto ma molto peggio se la banca d’ italia fosse in mano allo stato , in quanto lo stato si autofinanzierebbe con la moneta e la banca non si curerebbe della sicurezza del debito . (tanti anni fa era proprio così) e le crisi bancarie e degli stati erono frequenti , perchè gli stati usavano la banca per finanziare la guerra.

A me pare che l’ indipendeza in mano ai privati sia una conquista e non un passo indietro !

Ripeto tutto si fonda sulla fiducia .

Anch’ io mi sono chiesto , la fed è proprio indipendente ? non è che c’ è la mano di bush !?
Perchè greenspan quando ha smesso di essere governatore , ha spaventato il mondo con tesi praticamente opposte al suo amico bernanke ?

….tanto o meglio tutto si basa sulla fiducia….

A volte confido nella tesi di Smith sulla mano invisibile , ovvero che gli interessi dei privati siano gli stessi a favore di tutti .

Ma come dici te …. questa è un ‘ altra storia !

Ciao
by Fabio

utente anonimo
Scritto il 15 Agosto 2007 at 20:29

Grazie per la risposta Fabio, io sono dell’opinione in generale che le privatizzazioni siano un mezzo, non un fine, per far si che il sistema funzioni meglio ed i cittadini abbiano migliori servizi ect. etc. a prezzi piu’ bassi possibile, cosa che dovrebbe essere garantita dalla competizione. Il dubbio come ti ripeto e’ che non sapevo che una Banca Centrale potesse essere in mano ai privati ricordo solo Hong Kong dove la moneta(in carta) era emessa dalla HSBC e dalla Standard Chartered.
Per il resto ripeto il mio dubbio: in quanto se prima era Bankitalia a definire i tassi cioe’ a quanto lo Stato pagava il debito, capisci che se il Board di Bankitalia era composto da rappresentanti di Intesa, Unicredit etc. ect. il dubbio che tassi alti volessero dire ritorni migliori mi viene…ma ormai e’ storia e non credo che interessi piu’ a nessuno…quando c’e’ altro di ben piu’ interessante.
Saluti
Massimo

Scritto il 25 Maggio 2009 at 09:03

prova

Scritto il 25 Maggio 2009 at 09:06

prova 2

utente anonimo
Scritto il 25 Maggio 2009 at 11:05

STAMPA MONETA
Quando la banca centrale acquista titoli di stato per dare liquidità al governo che ha debiti ormai insostenibili è a tutti gli effetti corrispondente a stampare moneta che dovrà essere distrutta se e quando la banca centrale rivenderà i titoli sul mercato, in caso contrario si entra nella spirale iperinflazionistica come nel classico esempio della repubblica di Weimer.

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