DRAGHI: DEFLAZIONE SALARIALE LA GRANDE MENZOGNA!

Scritto il alle 14:02 da icebergfinanza

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Oggi in un mondo nel quale sembra non esserci più tempo per nulla, per la consapevolezza o la conoscenza, all’inizio di ogni articolo si mette il tempo di lettura.

in soli tre minuti di piccoli flash noi faremo il riassunto di questa crisi a grandi linee. Nei dettagli ci penserà il nostro prossimo libro.

Abbiamo già ascoltato più volte il Fondo monetario internazionale scusarsi per aver letteralmente sbagliato politiche economico/finanziarie con la Grecia, per aver imposto lacrime e sangue sulla base di moltiplicatori finanziari falliti.

Ora arriva lui, il salvatore della Patria, l’uomo dell’anno e ultimo il vincitore del premio Alcide De Gasperi, costruttore d’Europa.

Lui invece l’Europa ha contribuito a demolirla, con una semplice idea demenziale, non puoi svalutare la moneta, allora svaluta i salari, distruggi occupazione!

Poi all’improvviso come se non fosse accaduto nulla ha cambiato idea!

Cinque anni fa quando vi abbiamo spiegato per la prima volta quello che in realtà stava accadendo in Europa, cosa significa deflazione salariale, sul web, uno dei dotti, medici, sapienti di questa epoca, mi ha fatto notare che non esiste la parola deflazione salariale, come suppongo non esiste la parola deflazione da debiti.

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Sin qui nulla di strano ha solo detto che ridurre i salari, licenziare non è una buona cosa nella situazione attuale, che attuale non è affatto ma dura da anni e anni almeno da quel lontano 2011, quando all’improvviso arrivò una letterina…

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Una lettera chiarissima, ultimativa, praticamente un diktat… ridurre gli stipendi!

Ma no impossibile, lo avrai preso da un giornale telebano, è un fake, un articolo manipolato!

No l’ho preso semplicemente da Repubblica!

Trichet e Draghi: ridurre gli stipendi Per l’Italia servono interventi …

Chiaro il concetto o serve un disegnino?

Ma dai Andrea quando l’ha detto erano altri tempi, non sapeva quello che faceva!

Vi serve un’altra prova più recente, il 2014 è troppo lontano?

Per salvare l’euro siete pronti a sacrificare i vostri salari?

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BRUXELLES (WSI) – La Bce vuole abbassare le remunerazioni degli europei pur mantenendo l’obiettivo di una inflazione vicina alla soglia del 2% prestabilita. Draghi ha lanciato un appello nemmeno troppo velato in cui chiede di poter aggiustare gli stipendi per aiutare l’euro. Si tratta in pratica di una svalutazione non monetaria bensì salariale nel blocco a 18.

Abbandonare così come salvare la moneta unica ha un prezzo. “Il prezzo da pagare per voler mantenere a tutti i costi l’euro comporta dei costi economici, ma anche dei costi in termina di perdita di crescita e dei costi sociali”, dice Charles Sannat, giornalista e analista ‘contrarian’, professore di economia in diverse università di business parigine.

(…) Interrogato sui rischi di ritornare al sistema del XIX secoo, in cui i salari e i prezzi potevano abbassarsi e aumentare fortemente, Draghi ha difeso la necessità di adottare una “svalutazione interna” (ovvero abbassare i costi di un paese se non è possibile abbassare i tassi di cambio).

In fondo nulla di particolare, ha solo cambiato idea, oggi chi non cambia idea, peccato che queste politiche economico/finanziarie criminali, queste demenziali austere fobie, questi inviti POLITICI a ridurre salari e distruggere occupazione, hanno annientato intere generazioni e stanno distruggendo l’Europa.

Immagine2Ma certo anche il modello sociale è morto, si dai facciamo come gli Stati Uniti, Mario chi te l’ha suggerito gli amici di Goldman o Angela?

Noi di Icebergfinanza, abbiamo una memoria storica di ferro, dalle nostre parti la verità è figlia del tempo, e purtroppo per loro non ci sfugge nulla!

Ideologie fallite e ricette inutili applicate, medici che si vantano di aver inventato cure miracolose dopo aver clamorosamente sbagliato diagnosi e non aver fatto prevenzione, ecco la sintesi dei banchieri centrali di oggi.

Se volete dare una mano alla consapevolezza non avete che da rendere virale questo post, una volta che tutti avranno capito, forse solo allora resterà ancora una speranza!

Nel fine settimana avremo tempo e modo di occuparci nel dettaglio di Deustche Bank, in ” Trump il nuovo Machiavelli e le cose dell’ Alemagna “

Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta, l’informazione indipendente…

7 commenti Commenta
neodimio67
Scritto il 29 Settembre 2016 at 08:32

Volendo ingegnarsi a vedere la coerenza dove non c’è, e tenendo presente il trafiletto del 23 febbraio, verrebbe da pensare che il personaggio miri a deflazionare i salari degli “anziani” (visto che la produttività a cui si dovrebbero proporzionare è uno specchietto per le allodole in una crisi di domanda) non potendo deflazionare più di tanto i miseri salari di quei giovani che lavorano part time per un tozzo di pane. In altri termini che l’ultima uscita recente sia riferita alle giovani generazioni. Può anche essere che io interpreti male in questo caso ma da certa gente posso aspettarmi solo il peggio.

silvio66
Scritto il 29 Settembre 2016 at 13:36

Ciao Andrea,
detta così ad orecchie profane può suonare che si limitino a giocare a Shangai mentre sappiamo che nulla si distrugge tutto si trasferisce. hanno impoverito milioni di noi per arricchire ancor più una élite che poteva benissimo farne a meno ma si sa che l avidità non ha limiti. Va di moda dar la colpa agli americani ma personalmente non credo che gli stessi fossero meno avidi alla fine della seconda guerra mondiale piuttosto avevano difronte altri interlocutori altre personalità patrioti che nelle loro differenze auspicavano comunque il bene della nazione non mercenari analfabeti come quelli che abbiamo indefessamente votato negl ultimi vent’anni. Siamo noi o meglio chi ci comanda che spalancano le porte alla ferocia americana. Non si ferma il treno col c..o dicono dalle mie parti ma con persone diverse si può ottenere di più.
Restiamo ottimisti e grazie per quello che fai.
Buona giornata

aorlansky60
Scritto il 29 Settembre 2016 at 13:52

Qualche giorno fà, la Corte di Giustizia Europea si è pronunciata su una serie di cause, tra le quali quella riguardante l’art 17 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea,

il cui comma 1 cita “Ogni individuo ha il diritto di godere della proprietà dei beni che ha acquistato legalmente, di usarli, di disporne e di lasciarli in eredità.

la sentenza cui è giunta la Corte è che “l’espropriazione di beni (fra cui il prelievo forzoso sui depositi bancari) è illegale, a meno che non sia fatto “per causa di pubblico interesse, nei modi previsti dalla legge e contro il pagamento in tempo utile di una giusta indennità per la perdita della stessa.

e qui entra in gioco la parte più delicata di ogni singolo Stato, la sua stabilità economica, e per meglio dire :

la stabilità del sistema bancario di un Paese della zona euro è un obiettivo di interesse generale?

Secondo la Corte di Giustizia Europea SI

giustificando così l’operato fatto a suo tempo dalla Comm. Europea nel caso di CIPRO 2013 (nelle cui banche venne applicato prelievo forzoso del 37,5% sulla somme eccedenti i 100.000€ di deposito della clientela), contro il quale si erano mossi una serie di cittadini correntisti e risparmiatori riuniti in causa, ai quali la Corte di Giustizia Europea ha dato [definitivamente] TORTO.

Pensiamoci bene, prima di consegnare sovranità e destini [dei nostri figli e nipoti] a questa accozzaglia di ladri riuniti sotto l’acronimo di

U[nione] E[uropea].

Votiamo NO all’idea dei vertici UE [inclusi i vertici della BCE] di trasformare la posizione dell’individuo da quella di CITTADINO a quella di suddito, e magari più in là a quella di SCHIAVO privo di qualsiasi diritto.

malario
Scritto il 29 Settembre 2016 at 13:57

eh si..se ne sentiva giusto il bisogno di intotolare a uno come lui il “polo all’educazione finanziaria”…

https://it.finance.yahoo.com/notizie/bankitalia-intitola-ciampi-il-polo-alleducazione-finanziaria-112114094.html

perplessa
Scritto il 29 Settembre 2016 at 23:41

la “colpa” non è di Draghi, la “colpa” è del popolo bue come sempre. Se la gente non soffrisse della sindrome del sottoposto, non ci sarebbero i ricchi e i poveri. L’ho pensato da adolescente, e ora che sono in pensione non ho cambiato idea in proposito. Un esempio banale: Ho letto tempo fa in un forum, per la precisione nel sito di Beppe Grillo, un tizio che diceva che non è giusto che paghino suo padre tot euro per guardare la televisione, mentre lui povera stella…peccato non ho potuto abortire anche i figli degli altri. Ben gli starebbe se non si ripercuotesse anche sugli affari miei e dei miei connazionali. Non mi sono mai sognata di avere un odio di questa fatta nei confronti dei miei genitori. Finché esisterà gente così non ci sarà niente da fare e chi detiene il potere economico schiaccerà sempre di più chi lo alimenta.

perplessa
Scritto il 29 Settembre 2016 at 23:58

“tutelano gli occupati con salari che seguono di più l’anzianità che la produttività” , ma dove? nella P.A. gli scatti di anzianità sono stati tolti nel 1987(non vorrei sbagliare la data, potrei fare una ricerca nei miei decreti, ma un anno o due poco cambierebbe il concetto), in seguito alla quale fu attribuita una Retribuzione Individuale di Anzianità, cioè il congelamento degli scatti di anzianità percepiti sino a quel momento. In seguito per i passaggi di carriera veniva attribuito un punteggio la cui predominanza nella valenza era il titolo di studio e i master effettuati, oltre che la partecipazione a corsi di aggiornamento di vario tipo (così possiamo pagare chi li fa). Forse Draghi parla di quando era piccolo, Non ho idea negli altri contratti collettivi di lavoro come abbia funzionato ma dubito sia molto diverso. In quanto ai baroni di vario tipo, sarei curiosa di sapere quali siano i criteri di insediamento. Dubito sia l’anzianità.

idleproc
Scritto il 1 Ottobre 2016 at 02:44

Secondo me è quello che stanno facendo da anni:

http://independenttrader.org/war-on-cash-a-piece-of-a-bigger-puzzle.html

L’ultima parte che è orientata alle scelte d’investimento, ha implicazioni invece geopolitiche per “esportazione del debito”

Ci riusciranno a controllare il tutto?
Non credo.

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