ITALIA E GERMANIA: LA VERITA’ E’ FIGLIA DEL TEMPO!

Scritto il alle 11:30 da icebergfinanza

A differenza di coloro che ancora oggi non credono a questa terribile nemesi, io non finirò mai di stupirmi della puntualità della “verità figlia del tempo” non finirò mai di ricercarla in ogni angolo di questo oceano, anche se non sempre è facile, in fondo me lo ha insegnato lui, mio padre, che oggi veleggia libero Lassù.

Quando nel 2011 probabilmente unici in Italia vi raccontavamo la vera situazione nasacosta dietro a quello che stava accadendo al nostro Paese, la responsabilità delle banche francesi, tedesche e inglesi in questa crisi europea, nessuno ci credeva, eravamo dei pazzi criiminali che raccontavano leggende metropolitane.

Ora all’improvviso molti ne parlano, sottovoce, senza fare rumore, in fondo significherebbe ammettere che hanno sbagliato, diventerebbe imbarazzante o che hanno nascosto la verità.

Perchè solo ora e non allora?

Perchè quando noi sottolineavamo il ruolo infido e subdolo della Germania ma non solo anche della Francia, nella crisi del 2011, si cercava di evidenziare SOLO ed ESCLUSIVAMENTE le nostre INNEGABILI responsabilità?

Perchè negli ultimi tempi quando abbiamo più volte evidenziato l’enorme anomalia di una banca come Deutsche Bank, i suoi derivati e la sua leva finanziaria e la fragilità dell’intero sistema finanziario tedesco, in pochi hanno cercato di raccontare la verità?

Perchè nessuno, mentre tutti ossequiavano il sistema tedesco, la Merkel e Weidmann, nessuno chiedeva alla Bundesbank e alla BaFin dove erano in questi anni invece che badare alla demenziale gestione della banche tedesche, principali responsabili della crisi di DEBITO PRIVATO europea?

Nulla da dire lo abbiamo detto più volte siamo in guerra e sino ad oggi la classe politica e finanziaria tedesca ha dimostrato di essere più intelligente e più furba della nostra nel gestire questa crisi, questa guerra…

Loro e noi – Il Sole 24 ORE

… la Bundesbank, al cui direttorio lei appartiene dagli inizi del 1990, ha pesantemente influenzato la stesura dei criteri di Maastricht. Ma né la Bundesbank né il ministero delle Finanze hanno mai pubblicamente spiegato il motivo per cui il debito totale di uno Stato partecipante non debba essere superiore al 60% del suo prodotto interno lordo…Allo stesso modo, non è motivato economicamente l’altro criterio fondante che il deficit annuale di uno Stato membro non possa essere superiore al 3% del suo prodotto interno lordo».

Chissà perchè le scrivono solo ora queste cose, mentre noi le ripetiamo ossessivamente da ormai quasi sei anni, inutilmente a parte la consapevolezza di chi ci segue.

Assistiamo sorpresi al fatto che trovi ascolto, anche in casa nostra, chi come Weidmann vuole mettere un tetto agli acquisti di titoli di Stato da parte delle banche o, peggio ancora, attribuire un coefficiente di rischio agli stessi titoli e accampa questo ragionamento e altri espedienti (…)

Questa è la cruda realtà. Tutti sono molto attenti a riconoscere e sottolineare i difetti degli altri per tutelare i propri interessi. Tutti vanno a vedere la trave degli altri, ma sarebbe giusto che qualcuno dicesse loro di guardare le travi che hanno in casa non sempre e solo quelle fuori, quelle appunto degli altri. I tedeschi, gli olandesi, i finlandesi, perfino le pulci hanno la tosse (…)

E qui viene il bello, perchè ovviamente serviva la trave dello scandalo Volkswagen per accorgersi della realtà, ovvero che mondo è paese, dimenticando per anni quella ben più grande della corruzione sistematica della Siemens o delle continue truffe e manipolazioni di una banca come Deutsche Bank, più volte condannata…

Ancora: che dire del disonore mondiale determinato dal dieselgate della Volkswagen e del surplus commerciale che viola sistematicamente i parametri concordati? La verità è che nessuno guarda davvero a che cosa fare e si impegna a realizzarlo per avere un ambiente complessivo più sicuro, eliminare le debolezze di ciascuno e contribuire a costruire una vera Europa federale che torni a fare investimenti in modo da consolidare lo slancio della domanda interna e si muova nel mondo con una difesa e una politica estera comuni. Loro non si fidano di noi e noi non ci fidiamo di loro. Questo clima è la morte dell’Europa, l’alimento migliore dei mille populismi che infatti si ingrassano, e va cambiato. Nel frattempo evitiamo almeno di schierarci dalla parte sbagliata.

Perchè solo ora sistematicamente, ricordiamo le loro responsabilità dopo esserci autoflagellati per anni, perchè sistematicamente neghiamo che euro e unione monetaria siagnificano necessariamente deflazione salariale e distruzione del potere di acquisto, della domanda interna unica alternativa in un sistema che non permette più alcuna sovranità monetaria.

Si noi siamo un blog telebano che da anni chiede perchè le banche tedesche, francesi e inglesi possono continuare a giocare e speculare selvaggiamente con i derivati ad esporre la comunità europea all’azzardo morale di banche che utilizzano leve finanziarie demenziali in grado di fare esplodere l’intera Europa?

E la verità figlia del tempo torna con un aiuto inaspettato, più di un sospetto, una certezza…

Bce: se la vigilanza non è uguale per tutti

Leggetevelo tutto di un fiato e forse capirete il significato del tempo…

La vigilanza della Bce

L’attività di vigilanza attuata finora dalla Banca centrale europea ha sollevato dubbi sulla sua imparzialità e sulla sua adeguatezza rispetto al quadro macroeconomico.
La recente pubblicazione del Rapporto annuale della Bce, relativo al 2015, è l’unica fonte di informazioni sistematiche, che può aiutare a farsi una opinione basata su dati oggettivi. Tuttavia, la lettura del Rapporto non fuga tutti i dubbi, anzi solleva pesanti interrogativi. Per riassumere, si ha l’impressione che l’attività di supervisione della Bce sia concentrata su alcuni tipi di rischi, soprattutto quello di credito, mentre altri, come quello di mercato e quello legale, siano trattati con un tocco più leggero.

È solo un sospetto (di seguito alcuni indizi), ma se fosse confermato farebbe sorgere spontanea …

la conclusione che la vigilanza unica favorisca le banche di alcuni paesi a scapito di altri. In particolare, risulterebbero favoriti gli istituti che hanno un business più focalizzato sulle attività di trading e che sono stati più coinvolti nelle cause miliardarie relative alle truffe sui mercati dei cambi e interbancario.

Al contrario, le banche più concentrate sul credito alla clientela sarebbero più pressate dalla vigilanza europea. Intendiamoci: se ciò fosse vero, non dovrebbe essere un alibi né per le banche italiane, che hanno accumulato una mole enorme di sofferenze, né per il nostro governo, che su questo fronte è intervenuto con iniziative discutibili, come la garanzia statale sulle cartolarizzazioni (Gacs) e il fondo di sistema (Atlante). Rimarrebbe però il fatto che altrettanta severità andrebbe esercitata sulle banche tedesche e francesi.

Sono solo indizi, che andrebbero possibilmente fugati da una analisi più approfondita. Peccato che i dati sui quali fare una verifica non siano disponibili. Il sito web della Bce è avaro di informazioni,(…) Dopo questo iniziale sfoggio di trasparenza, la Bce si è trincerata dietro una riservatezza che sconfina nella opacità. Il difetto di comunicazione alimenta i dubbi sulla imparzialità della vigilanza europea.

Non lo scrivo io, lo riportano loro, le sottolineature sono mie

E si potrebbe andare avanti all’infinito come ad esempio scoprendo che …

Esposizione delle banche al debito pubblico? Francia: fino a 30 volte il capitale

Ci fermiamo qui domani, vedremo insieme un’altra vicenda che ha dell’incredibile, se davvero crediamo che esista qualcosa di incredibile in mezzo a questa finanza derivata e ormai completamente fuori controllo che sta distruggendo la vita delle persone e delle Nazioni, alimentata e supporta da un sistema politico connivente e foraggiato dalle lobbies.

Noi continueremo sempre a cercare di raccontare la verità figlia del tempo, anche se ciò costa fatica, anche se significa rimetterci tutto, da qualche giorno abbiamo un motivo in più per non piangere, per lottare per chi ama la verità, per chi oggi è qui con te, per i nostri figli e i nostri nipoti, per un sistema economico migliore.

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8 commenti Commenta
aorlansky60
Scritto il 5 Maggio 2016 at 16:23

Nulla da dire lo abbiamo detto più volte siamo in guerra e sino ad oggi la classe politica e finanziaria tedesca ha dimostrato di essere più intelligente e più furba della nostra nel gestire questa crisi, questa guerra…

Pur così evidente, eppure c’è ancora in giro molta gente “europeista convinta” pronta a negare questa evidenza di fronte alle telecamere; evidentemente perchè 1) hanno il loro buon motivo per negare la verità [pur conoscendola], oppure 2) perchè sono totalmente sprovvisti di accurata informazione e conoscenza in materia, tanto da apparire per quello che sono;

purtroppo, anche i pochi che sembrano avere le idee chiare in merito alla faccenda non possono che essere risucchiati nel vortice degli stolti, se questi continueranno a concedere il proprio consenso elettorale confidando verso una parte politica italiana di cui si fatica a comprendere quanto essa appartenga al punto 2 precedentemente seganalato, piuttosto che al punto 1…

Per come la vedo io, purtroppo, c’è anche da dire che nel sistema creato con l’€uro, i tedeschi ci tengono in pugno, grazie all’arma di ricatto che possono sempre usare verso italia e italiani, un arma che si chiama DEBITO PUBBLICO

I tedeschi possono fare la classica lezioncina agli italiani, dicendo loro :

perchè non riuscite a fare come noi? noi nel 2015 siamo riusciti a diminuire il ns debito pubbl di 22 miliardi, voi il vostro lo avete aumentato di 35 miliardi, pur in presenza di condizioni estremamente favorevoli quali
a) il QE entrato a regime da MAR2015 e
b) il prezzo del petrolio mai così basso da almeno 12anni…

ci mancherebbe solo che uno sparuto essere insignificante quale sono, dovesse anche indicare i motivi per i quali il debito pubbl italiano non riesce (mai) a diminuire,

per es

dopo 4 commissari straordinari nominati alla spending review (in media uno all’anno dal 2011 a partire dal governo monti), dopo che questi soggetti hanno svolto un lavoro esemplare indicando chiaramente dove dovevano e potevano essere effettuati i tagli necessari per cercare di limare un debito pubblico in costante crescita, la politica di governo ha preso queste indicazioni, le ha rinchiuse in un cassetto, rimandando le decisioni a tempi da destinarsi(…);

come mai, nella decisione pur esemplare di volere applicare la politica dei costi standard alle regioni italiane, da questa scelta siano state deliberatamente tenute fuori LE REGIONI A STATUTO SPECIALE, delle quali UNA in particolare (senza la necessità di doverla nominare) si rivela essere da continui decenni un mostruoso pozzo senza fine, vera divoratrice di risorse e fondi pubblici a non finire;

come mai in italia continuano ad essere tenute in vita oltre 8000 società pubbl partecipate da Stato e enti pubblici vari (nemmeno Cottarelli seppe dire il numero esatto di esse, affermando laconicamente quando intervistato in proposito “sappiamo che dovrebbero essere un pò più di 8000…“, cosa che lascia molto a pensare circa la serietà di come esse siano gestite, ma meno difficile da comprendere quando si pensa che per STATUTO elettivo, molte di esse NON sono obbligate a fornire i propri bilanci annuali alla ragioneria dello Stato, limitandosi a chiedere regolarmente risorse a quest’ultimo…

come mai, nonostante il tentativo di sforbiciata operato dal governo monti -una delle poche cose buone realizzate da costui-
in italia continua ad esserci un numero elevato di dirigenti di alto livello della pubblica amministrazione che ancora percepiscono stipendi superiori a quello di Barak Obama in qualità di pres. degli USA…

ce n’è abbastanza anche senza dover continuare, che il solo pensiero per argomenti e soggetti che ho elencato qui mi ha fatto venire la nausea.

stanziale
Scritto il 6 Maggio 2016 at 20:36

Ministri ed economisti piddioti aprono la bocca e parlano contro il popolo italiano http://scenarieconomici.it/alternativa-per-litalia-ecco-le-prime-linee-guida/

dorf001
Scritto il 7 Maggio 2016 at 15:50

kry@​finanza,

si caro KRY. inutile che mandi link x far vedere che indagano (per finta) sulla DB.

e tu lo sai, che la magistratutra italiana è u a roba inguardabile. uno schifo totale!!

ancora dai tempi di AURITI quando denunciò tutti, ciampi compreso x reati gravissimi, dove sono, che hanno fatto i magistrati??? NULLA!!! Zero assoluto.
e adesso dopo 15 anni è peggio di prima.
sono tutti cagasotto e stravenduti. in primis i giornalisti vigliacchi buoni a nulla prostituti italiani. non per niente la chiamano PRESSTITUTE…..

ahh non so se ce la caviamo stavolta.

in più hai un popolo 60 milioni di capre analfabete dove vuoi andare???

mi sbaglio? magari! ma di solito non mi sbaglio mai.

è il popolo italiano il tuo pegior nemico. dopo di quello vine un partito di totali dementi, igonranti al 100% buoni a nulla e inutili. si chiama PD. partito delle banche e delle lobbies.
prega e tanto il tuo SERACIDE. mettici pure BUDDHA. valà.

BYE DORF

stanziale
Scritto il 8 Maggio 2016 at 18:51

Fantastico. L’APE del governo pdiota. UNo dovrebbe lavorare fino a 64 anni http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-05-08/pensioni-tutte-regole-taglia-assegni-081141.shtml?uuid=ADaI9XD e poi se vuole andare in pensione dopo aver versato contributi per ben oltre 40 anni, a 64 dicevo, deve rinunciare al 20% circa della pensione. Probabilmentente in media tocchera’ una pensione per 5 anni, poi (se non prima) si defunge, ovvio. E sempre probabilmente, 5 anni pieni di acciacchi -dopo aver lavorato per oltre 40 anni- e con le medicine a pagamento. Insomma, (anche) i propri contributi versati all’inps, almeno un 80-90%, vanno ai globalisti massoni satanisti.

stanziale
Scritto il 8 Maggio 2016 at 19:11

Ripropongo ancora, stavolta sotto forma scritta anziche’ video, l’intervista di byo blu a Fasanella, lo ripropongo anche perche’ c’e’ un altro politico fatto fuori finora non citato, Piccioni. Era un sovranista, amico di De gasperi e Mattei, e proprio per questo motivo dava noia, e fu travolto da uno scandalo rivelatosi poi falso. Qui siamo addirittura agli anni ’50. Mi fa veramente ridere chi dice che non abbiamo politici validi. Li abbiamo avuti e li avremmo, il problema e’ che li ELIMINANO. Di questo tutti gli italiani dovrebbero essere messi al corrente, prendere coscienza, fatto questo saremmo gia’ un bel passo avanti. https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&ved=0ahUKEwjUqv2N-srMAhVBthQKHX7fDLwQFggjMAE&url=http%3A%2F%2Fwww.byoblu.com%2Fpost%2F2015%2F11%2F12%2Fi-documenti-uk-che-fanno-gelare-il-sangue-da-enrico-mattei-ad-aldo-moro.aspx&usg=AFQjCNE502qhUFz9r1Y3NOncf1LREQIlKw&sig2=bfH4bVEqaiFeHLPGcDUPpQ

d
Scritto il 8 Maggio 2016 at 22:49

stan­zia­le@fi­nan­za,

Certamente! è sempre stato così. L’Italia è nata così, per fattori “esogeni”, voluti da fuori e continua così.
Chi comanda è venduto: destra e sinistra non contano e le brevi parentesi storiche “sovrane” sono anomalie di schegge impazzite (vedi Mussolini, che comunque era “pagato” all’inizio del suo servizio, ma che poi si è montato la testa) tosto eliminate dal sistema.
La genialità dei suoi abitanti fa dell’Italia un Paese prospero in tempo di pace, ma rimane schiavo in tempo di guerra. Ora siamo in guerra.

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