GRECIA GRECIA GRECIA GRECIA GRECIA….

Scritto il alle 11:00 da icebergfinanza

Davvero interessanti alcuni passaggi dell’intervista che Tsipras ha concesso al Corriere dal titolo Tsipras, ecco le nostre condizioni «Accordo possibile ma non taglio pensioni e sussidi»

Innanzitutto lascerei perdere alcune semplificazioni idiote riportate da alcuni organi di stampa del tipo se la Grecia fallisce, le prossime saranno Italia e Spagna.

«Penso sia evidente. Sarebbe l’inizio della fine dell’eurozona. Se la leadership politica europea non può gestire un problema come quello della Grecia che rappresenta il 2% della sua economia, quale sarà la reazione del mercati per Paesi che affrontano problemi molto più grandi, come la Spagna o l’Italia che ha un debito pubblico di 2 mila miliardi? Se la Grecia fallisce i mercati andranno subito a cercare il prossimo. Se dovesse fallire la trattativa, il costo per i contribuenti europei sarà enorme. È per questo che sono profondamente convinto che ciò non convenga a nessuno. Lo dico per far comprendere che il mio governo non tratta egoisticamente. Al contrario. Se la Grecia otterrà qualcosa di buono da questa trattativa – ad esempio minore austerità – la strada si aprirà per tutti. Per questo, specialmente i Paesi del Sud, dovrebbero appoggiare la posizione greca nel loro proprio interesse».

Quello che è chiaro è che in molti si dovranno ricredere, soprattutto coloro che hanno catalogato questo governo greco come l’ennesimo governo fantoccio in Europa, messo li per accettare tutte le imposizioni dei creditori, la macelleria sociale che da cinque anni fa il suo sporco lavoro.

Altrettanto chiaro è che paragonare la situazione della Grecia all’Italia è come cercare di paragonare le ricchezze di un povero con quelle di un ricco, semplificando all’estremo, l’economia greca è morta e defunta da tempo, il nostro tessuto economico resta sempre e comunque il pericolo numero uno per tutte le economie mondiali, soprattutto se questo popolo la finisce di autodenigrarsi dando retta a chi ha il mandato di smantellare il Paese.

Per Matteo Renzi è impensabile che gli italiani paghino le baby pensioni ai greci.

«Parlerò con Matteo e gli spiegherò che su questo punto ha sbagliato. Sulle baby-pensioni ci siamo impegnati ad abolirle. Tuttavia, i paragoni sono fuori luogo. La Grecia in 5 anni ha ridotto le pensioni fino al 44%, ridotto gli stipendi nel settore privato fino al 32%, distrutto il suo mercato del lavoro, demolito lo Stato sociale, salassato fiscalmente dipendenti e classe media, raggiunto 1 milione e mezzo di disoccupati su una popolazione attiva di 6 milioni».

Renzi è talmente pieno di se stesso che quotidianamente … sbrocca!

Chiunque vedrebbe in che condizioni è stata ridotta la Grecia e il suo tessuto sociale, tranne quelli come Monti che si ostinano a definirla il più grande successo dell’euro.

Mettersi a discutere delle pensioni baby di un Paese nel quale le pensioni medie sono state ridotte del 46 % e dove circa il 50 % riceve meno di 600 euro, quando il nostro è infarcito di pensioni d’oro e baby fa sorridere.

“Dopo 5 anni di austerità è inconcepibile che ci venga richiesto di abolire le pensioni più basse e i sussidi che riguardano i cittadini più poveri. O di aumentare del 10% il costo dell’energia elettrica per le famiglie, in un Paese nel quale migliaia di persone non hanno accesso all’elettricità. Di abolire il sussidio per il riscaldamento mentre si muore dal freddo. Sono delle proposte che non possiamo accettare non solo perché si pongono al di fuori del mandato popolare che abbiamo ricevuto, ma perché se le accettassimo assesteremmo un colpo durissimo all’Europa della democrazia e della solidarietà sociale alla quale, alcuni di noi, continuano a credere con passione».”

Si ben chiaro se un giorno toccherà davvero a noi, sarà il caso di muoversi per tempo, no di stare alla finestra ad aspettare l’inevitabile, mentre i soliti idioti vi ricordano che siamo tutti corrotti o conniventi, facendo di tutta l’erba un fascio, perchè se non ve ne siete accorti, tuttora quotidianamente sotto i vostri occhi, ci sono “vicini di casa” che stanno fottendo il futuro ai vostri figli e ai vostri nipoti, vi sono alcuni “incompetenti” ad essere gentili, non tutti grazie a Dio, che quotidianamente si specchiano nel proprio ego ed interesse, ma che starebbero meglio in un ospedale psichiatrico o dentro un carcere come Alcatraz con lavori duri a vita.

Sarà il caso di svegliarsi definitivamente, no di stare ad osservare istituzioni delegittimate dal loro stesso fallimento mentre smantellano diritti e conquiste sociali. Allo stesso tempo servirà fare piazza pulita di tutti i parassiti politici e sociali che infestano questo Paese, dei mercenari, degli speculatori.

Via i mercanti e i mercati dal tempio

” E se oggi la politica non sembra più possibile, ciò è perché il potere finanziario ha di fatto sequestrato tutta la fede e tutto il futuro, tutto il tempo e tutte le attese. Finché dura questa situazione, finché la nostra società che si crede laica resterà asservita alla più oscura e irrazionale delle religioni, sarà bene che ciascuno si riprenda il suo credito e il suo futuro dalle mani di questi tetri, screditati pseudosacerdoti, politici, banchieri, professori e funzionari delle varie agenzie di rating. “

Il tempo di svegliarsi, di uscire dal terpore non è poi molto lontano!

Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta …

Chiunque volesse ricevere le ultime analisi può liberamente contribuire al nostro viaggio … cliccando qui sopra o sul banner in cima al blog o sul lato destro della pagina. Semplicemente Grazie.

Tags:   |
56 commenti Commenta
phitio
Scritto il 10 Giugno 2015 at 11:24

E’ incredibile, notare come, senza accorgersene, una umanita’ che nei secoli precedenti aveva lottato per liberarsi dall’oscurantismo delle vecchie religioni, abbia finito per crearsene altre, molto piu’ subdole e oppressive, e questo in grazia del fatto che tali ideologie si autodichiaravano “liberatrici”. Cosi’ la scienza e’ stata soppiantata dal materialismo sceintifico, lontana parente della prima, una versione di sceinza trasformata in religione, e l’economia e’ diventuta, da serva della politica, padrona dei politici.

Serve una nuova generazione di persone con la mente libera da queste catene ideologiche. Altro che fine delle ideologie. Siamo soffocati da ideologie che non si spacciano per tali, e religioni che non si dichiarano tali.

john_ludd
Scritto il 10 Giugno 2015 at 11:38

phitio@finanza,

Tutto vero solo che non è incredibile. Osservo che si vive nel terrore quotidiano di una crisi, il bombardamento mediatico è tutto diretto a “fare tutto il necessario per impedire una crisi”. Ma crisi viene dal greco κρίσις che significa DECISIONE. Il mutamento avviene SOLO attraverso crisi.

massimo84
Scritto il 10 Giugno 2015 at 11:45

io non sarei così ottimista sulla nostra potenza economica tale da tenerci lontano da eventuali speculazioni post grexit.
in questi 8 anni si è perso moltissima capacità produttiva e molta di quella che rimane è in coma farmaceutico.

le tasse possono solo aumentare
e le tasse senza crescita…non portano granchè benessere alla capacità produttiva.

la grecia è uno zombie ok
ma occhio a non crederci la mega potenza economica di 20-25 anni fa.

icebergfinanza
Scritto il 10 Giugno 2015 at 11:51

massimo84@finanzaonline,

Consiglio di dare un’occhiata alle varie voci della bilancia commerciale!

aorlansky60
Scritto il 10 Giugno 2015 at 11:52

Qualcuno -non uno a caso ma un ag di rating nota, S&P- sembra avvertire il bubbone che cova all’interno di Deutsche Bank,
fiutandone la puzza al punto di declassare ufficialmente la banca tedesca di 2 posizioni in – rispetto alla precedente valutazione, a BBB+ , stessa sorte per Commerzbank : BBB e outlook negativo…

https://it.finance.yahoo.com/notizie/scure-s-p-sulle-banche-085700052.html

Stessa mediocre valutazione riservata a Barclays e RBS, Credit Suisse e la nostra Unicredit, mentre per altri istituti europei “il giudizio” -cita la nota- “è sospeso in attesa di ulteriori approfondimenti“…

ulteriori approfondimenti ???…

sembra quasi che siano iniziate le grandi manovre -da parte delle ag di rating americane- per declassare le banche europee a vantaggio di quelle americane (come se quest’ultime non celassero al loro interno pari skifezze di quelle europee…)

ma il punto significativo mi sembra un altro :

che lassù ai vertici (banche centrali e governi degli Stati che DAVVERO contano, ho detto che “contano”, non il nostro…) qualcuno sembra temere l’arrivo di una nuova onda d’urto (leggi: tempesta) ???

restando con i fari puntati al nostro paese, qualcuno anzi più di uno -renzi pd confindustria- continuano a sbandierare che la ripresa è partita; bene; ma allora perchè leggo questo dato uff.le (che un pò preoccupa e un pò rende perplessi) :

a fine APR 2015, ABI stima il livello tot di “non performing loans” degli istituti italiani pari a 191,5 mld di € ???

perchè questo dato continua a lievitare -da molto tempo ormai- anzichè diminuire come si presuporrebbe da un economia in fase di rilancio ???

perchè padoan non perde occasione di ribadire, quando è toccato sul tema, che la “bad bank in salsa italiana” deve essere realizzata nel più breve tempo possibile ???

massimo84
Scritto il 10 Giugno 2015 at 12:54

icebergfinanza,

-40% di produzione industriale
piena bolla finanziaria nonostante
200-250 mld di bad bank
deficit da 50 mld.
rating bond pre lvl junk

il passato è passato
io mi preoccuperei per il medio termine.

d
Scritto il 10 Giugno 2015 at 12:57

Mi fa immenso piacere che una sana rabbia irrompa dalle parole di Andrea. Quella rabbia che occorre si accompagni al coraggio…
E’ davvero ora di farla finita con questa gente, ma non è facile. Sono riusciti ad ottundere l’anima. La paura attanaglia le persone e le ha rese docili e prive di forza.
Occorre sperare nella forza della prossima crisi che verrà, crisi che ormai si avvicina a passi da gigante. Purtroppo saranno spazzati via anche le certezze e le fatiche di tanta gente per bene che ha lavorato per tutta la vita.
La Grecia può tranquillamente fare dafault perchè tanto i banchieri sono riusciti a “spalmare” la perdita sui cittadini dell’eurozona. Noi Italiani siamo i più colpiti, dal momento che sia come sistema bancario, sia come privati non avevamo crediti nei confronti della Grecia. Voglio vedere se qualcuno si prenderà la briga di spiegare che i 40 miliardi di perdita ora ce li dobbiamo prendere così, gratis..
anzi: accoppiati ad un bell’aumento dell’IVA che andrà al 23,7% in virtù della clausola di salvaguardia.
Orwell osserva e ammira chi ha imparato la lezione…

phitio
Scritto il 10 Giugno 2015 at 13:00

john_ludd@finanza,

Il problema e’ linguistico: le parole sono state cosi’ svuotate di significato da diventare intercambiabili.

Ovviamente, con crisi oggigiorno si intende “difficolta’ economica” ( o anche difficolta’, o situazione “difficile” in senso generico).

Il fatto e’ che difficolta e’ crisi sono strettamente associate: le difficolta montano, finche non si arriva alla “crisi”, sarebbe a dire il non poter continuare piu’ ne con il solito modo (BAU), ne’ con cambiamenti di facciata (pretend) o marginali . Arriva dunque il tempo delle “decisioni difficili” e delle modifiche sostanziali, dei cambiamenti veri.

Non sempre in senso migliorativo, ovviamente.

Non so se leggi i post dell’Arcidruido, ma in queste settimane sta trattando quelle che lui definisce “I 5 stadi che descrivono il collasso di una civilizzazione”.

Sono molto interessanti: per ora e’ arrivato a descrivere la quarta ( nell’ordine sono definiti come “era della finzione”, “era dell’impatto”, “era della risposta”, “era del crollo”, “era della dissoluzione”) e domani descrivera’ la quinta.

d
Scritto il 10 Giugno 2015 at 13:04

Intanto sarebbe il caso di notare la dinamica in base alla quale quietamente Cina e Russia si stanno sbarazzando dei treasury USA (tanto il Belgio fa da buffer). Ci si sta preparando al cambio di paradigma ed anche il re dollaro sarà, a tempo debito, rimpiazzato.
Il mercato dei bond in tutto il mondo sta iniziando a mostrare crepe notevoli:
http://www.zerohedge.com/news/2015-06-10/bond-rout-continues-bunds-rise-above-1-30y-golden-crosses-kuroda-sends-yen-soaring
Forse lo shock greco addirittura sarà voluto.
Pensiamo ad un bell’euro/dollaro a 1,05 poi a 0,95 con il gregge che corre a compare USD e Treasury per mettersi in salvo dall’euro che collassa.
Dopo la marea ben potrebbe invertirsi. Il petrodollaro sta morendo, sta nascendo il petroyuan
http://www.zerohedge.com/news/2015-06-09/petroyuan-born-gazprom-now-settling-all-crude-sales-china-renminbi

gnutim
Scritto il 10 Giugno 2015 at 13:05

ciao Andrea, splendido post.

Io vorrei aggiungere che nel silenzio totale questa fantastica europa continua il programma di smantellamento della natura umana e sociale.

Ieri il parlamento di Bruxelles ha abolito la definizione di famiglia e ha “aggiornato” il termine comprendendo anche le coppie omosessuali.

Ripeto NEL SILENZIO di tutti i media si CONTINUA A SMANTELLARE IL TESSUTO SOCIALE creando attriti tra le parti sociali.

Queste modifiche sembrano essere un aumento delle libertà, in realtà se leggiamo tra le righe non si vede altro che aumento delle tensioni tra le persone e la destabilizzazione del tessuto sociale.

Ciò che è diverso non può essere uguale, invece qui si continua ad andare verso l’azzeramento delle diversità e delle caratteristiche personali.

Evvai!!!!

Fra un pò gli alunni giudicheranno i prof, i politici giudicheranno il popolo e le banche produrranno tutto ciò di cui abbiamo bisogno….

o sta già succedendo?

http://sentinelleinpiedi.it/

kry
Scritto il 10 Giugno 2015 at 13:05

massimo84@finanzaonline:
icebergfinanza,

-40% di produzione industriale
piena bolla finanziaria nonostante
200-250 mld di bad bank
deficit da 50 mld.
rating bond pre lvl junk

il passato è passato
io mi preoccuperei per il medio termine.

-40% ??? QUI ?? http://it.tradingeconomics.com/italy/industrial-production Piena bolla finanziaria … in quella italiana ??? ??? ( Oggi mi sento OTTIMISTA … ???? )

d
Scritto il 10 Giugno 2015 at 13:10

phitio@finanza,

Si chiama PNL e i nostri velinari prendono lezioni dai Padroni
http://it.wikipedia.org/wiki/Programmazione_neuro_linguistica
Vuoi un esempio?
i titoli sono un capolavoro.
Prendiamo questo:
http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-06-04/grecia-l-accordo-ma-tsipras-e-ancora-combattivo-084247.shtml?uuid=ABhVhDsD&fromSearch
Grecia verso l’accordo, ma Tsipras è ancora combattivo. A breve nuovo incontro con Juncker e Dijsselbloem.
Cosa evoca in chi legge? La nave Greca sta andando nel tranquillo e placido porto europeo dell’accordo…. MA… Tsipras (immagine di una sorta di animaletto che non si rassegna a ciò che deve essere fatto per il bene comune) tira ancora qualche calcio scomposto.

babycottero
Scritto il 10 Giugno 2015 at 14:06

massimo84@finanzaonline,

Andrea ti ha consigliato di dare un’occhiata alle diverse voci della bilancia commerciale, non ha detto “ribadisci le tue convinzioni”.

Come la pensi lo hai scritto 2 volte.

E’ abbastanza improbabile che Andrea ti abbia dato una risposta non pertinente o inadeguata, piuttosto non avrebbe parlato.

Ti andrebbe di dare un’occhiata alle varie voci della bilancia commerciale prima di scrivere nuovamente?

john_ludd
Scritto il 10 Giugno 2015 at 14:08

phitio@finanza,

Greer è persona molto colta ma è un furbacchione; la sua tesi di collasso al rallentatore spalmato in un secolo non è attendibile, poco compatibile con le sue stesse valutazioni sulle tematiche energetiche. Scrive fiumi di parole, ma alla fine il suo messaggio è a suo modo benevolo. Non esistono modelli in grado di fornire tempi e modi certi, ma ci sono modelli concettuali più o meno soddisfacenti. Il modello di Bardi che è poi in linea con quello commissionato dal club di Roma al MIT di Boston nel 1972, è più attento all’effetto dei feedback che chiunque può già osservare, perchè sono al lavoro da decenni. Considera lo stato delle infrastrutture, cioè i pilastri dell’odierna civiltà; esso è in costante deterioramento in occidente, Germania compresa, in Italia viviamo ancora sull’eccellenza delle reti costruite negli anni 50/60/70, negli USA la situazione è catastrofica e qualunque babbeo se si fa un giro in Cina e poi in USA non avrebbe dubbi sul definire quale dei due paesi è da un punto di vista delle infrastrutture 20 anni avanti rispetto l’altro, ma è un vantaggio effimero che viene e verrà pagato con il totale dissesto dell’ambiente naturale.

La gente non ha la più pallida idea di quanto tempo/risorse servano per realizzare una grande infrastruttura come un gasdotto, scoprire e mettere in produzione un grande campo petrolifero/gas, costruire e attivare una singola centrale nucleare. Ancora meno chiara è l’opinione di come operi il ciclo che passa dalla scoperta scientifica allo sviluppo tecnologico alla produzione di massa a costi accessibili. Prendiamo il caso del solare: la fisica è di 100 anni fa, i primi prototipi di 50 anni fa e i primi risultati economicamente accessibili sono di oggi, e tuttora il solare rappresenta meno dell’1% delle fonti di energia… Comprendi allora quanto siano ridicole (e tristi) all’occhio di chi ha i rudimenti le chiacchiere sulla fusione, sulle centrali al torio e bla bla bla. Parliamo di cicli di un secolo a fronte dell’esaurimento di risorse che si misurano in qualche decennio.

La situazione è già di per sè incorregibile per la più volte ribadita impossibilità di mantenere questo sistema economico/sociale data la situazione energetica e viene ulteriormente peggiorata dal disperato tentativo delle oligarchie dominanti di mantenere uno status quo che è tutto imperniato sul ciclo delle materie prime energetiche fossili, sul quale appoggia la pressochè totalità dei posti di lavoro nonchè la possibilità stessa di realizzare impianti a energia rinnovabile.

Considera il campione rappresentato da questo blog, il suo blogger e la sua gente; pur avendo effttuato una robusta cura contro l’instupidimento indotto dalla propaganda continuano a sperare in un ritorno a ritmi di produzione tali da assorbire i posto di lavoro persi, per loro è solo una questione di politiche economiche, di diversa etica, ma non è così.

Ognuno ha la sua realtà, potremmo anzi dire che per noi non esiste la realtà, viviamo in una grande illusione collettiva che può mutare solo in seguito a una crisi, ma che nel durante è per noi LA REALTA’.

Il ruolo della scienza è di aprire qualche fessura in questa illusione collettiva attraverso misure fondate su un metodo che non è in grado di garantire l’assoluta verità, ma che con un SOLO ESPERIMENTO è in grado di garantire che la tal proposizione è falsa… e di esperimenti che ci garantiscono che siamo al termine di questo ciclo ne sono stati prodotti a bizzeffe.

La crisi che verrà non sarà solo economica o finanziaria ma comporterà un rapido ridimensionamento del numero delle persone. Politiche profondamente differenti, potrebbero in un paese come il nostro, collocato nella regione di optimum climatico per eccellenza, fortemente mitigare gli effetti più tragici e produrre in tempi lunghi persino un vantaggioso scambio tra ciò che si perde e ciò che si guadagna a rinunciare al modello attuale. Ma chi è n grado di produrre consenso in questo modo ? Io non ne vedo e quindi la sconfitta allo stato attuale mi appare certa.

Sarebbe una buona idea, come lettura delle vacanze, che tu leggessi il testo di Jared Diamond “Armi acciaio e malattie” che cerca proprio di rispondere con l’occhio del biologo/antropologo a questa domanda “Perchè le civiltà si sono sviluppate in luoghi come la regione mediterranea e non a Papua o in Finlandia ?”.

Vedi Phitio, a me sta simpatica tutta la gente che pascola in questo blog, mi piace la grinta di Mazzalai, ma essi non comprendono nè vogliono farlo, che vivono tempo preso a prestito e che dentro il loro arco di vita atteso vedranno materializzarsi quello che il sottoscritto scrive, e che peraltro riprendo da scienziati che vi hanno dedicato la vita per poi abbaiare tristemente alla luna nell’ignoranza generale, troppo forte e impenetrabile l’attuale illusione collettiva.

In fondo anche all’uomo comune in grado di fare banali valutazioni numeriche basterebbe leggersi un paio di volte l’asettico elenco di numeri pubblicato per esempio nel link che segue per aprire una fessurina nella sua personale illusione. Questo assetto civile/sociale/sconomico/politico è ai suoi ultimi lustri di vita, quanti non è possibile quantificarlo ma il processo è in atto.

http://en.wikipedia.org/wiki/Cubic_mile_of_oil

aorlansky60
Scritto il 10 Giugno 2015 at 14:09

Comunque appare evidente che ciò che troika e filosofia anglosassone stanno cercando di applicare in Grecia è un semplice laboratorio in corso d’opera per 11 mln di persone; ma il target principale di applicazione è rivolto ad un paese di 60 mln di abitanti ad ovest della Grecia, che al momento annovera una spesa sociale che si va profilando insostenibile più il tempo passa e più il rapporto LAVORATORI/PENSIONATI pende pericolosamente verso il secondo fattore; a maggior ragione considerando un numero elevatissimo di “privilegi acquisiti”, di vitalizi politici e di pensioni d’oro concessi ad un altrettanto innumerevole esercito di impastati (*) a vari livelli in politica degli ultimi 30anni(almeno) che non hanno mai versato contributi o se si solo in minima parte (in rapporto a ciò che percepiscono dallo Stato), la cui somma totale pesa più di una montagna(da massiccio Himalayano, non apenninico) sulle spalle dei contribuenti e sulle finanze pubbliche (su cui grava anche un numero spropositato di società fittizie a partecipazione pubblica (*) con relativi Ad e Cda al seguito, che ancora la politica che è al governo non ha alcuna intenzione di “tagliare” per ovvi motivi clientelari).

Meglio di me, questo lo sanno quelli attualmente collocati nelle posizioni decisionali di governo, renzi poletti boeri, che hanno allo studio una cosiddetta “uscita flessibile” con l’obiettivo di favorire il ricambio di posti di lavoro a vantaggio delle nuove generazioni per abbassare il pauroso livello del 44% di disoccupazione giovanile in italia;

questo è il primo dei due “piccioni” (da prendere con una sola fava);

il secondo è quello di sbarazzarsi di tutti coloro ai quali mancano pochi anni alla pensione -secondo la regolamentazione attuale- per concedere loro un trattamento futuro assai minore rispetto a quello di cui avrebbero diritto in teoria per tot di contributi versati in 40-41-42anni lavorativi, decurtato in proporzione del 2% per ogni anno che si sarà decisa l’uscita anticipata dal lavoro, per dare “ossigeno” alle finanze pubbliche ormai sempre più inadeguate a sostenere il complesso della spesa pensionistica/assistenziale in italia.

Direi che il piano è tracciato e non promette nulla di buono per tutti gli onesti poveretti che lavorano.

I furbi (*) e i ladri (*) che nel nostro paese non mancano mai -il cui numero è sempre proporzionalmente elevato in rapp al tot di popolazione- dormono sempre sonni tranquilli, bontà loro. Se servisse anche solo a sbarazzarsi di tutti questi esseri ignobili, viva ciò che hanno in mente di realizzare FMI, troika e liberismo anglosassone su vasta scala in Italia.

galactus
Scritto il 10 Giugno 2015 at 14:10

Democraticamnete l’Europa degli impresentabili burocrati nn mollera’ mai e nn cambiera’ mai posizione rispetto alle scelte attuali. Se lo facessero dovrebbero rispondere delle merdate che hanno fatto sino ad ora. Noi popolino, popolino che sappiamo tutto di quello che succede realmente, democraticamente accetteremo tutto questo oppure nn democraticamente li andiamo a prendere a casa? So che piacciono questi discorsi ma il tempo passa e le cose non migliorano, a loro nn conviene..

galactus
Scritto il 10 Giugno 2015 at 14:11

galactus@finanza:
Democraticamnete l’Europa degli impresentabili burocrati nn mollera’ mai e nn cambiera’ mai posizione rispetto alle scelte attuali. Se lo facessero dovrebbero rispondere delle merdate che hanno fatto sino ad ora. Noi popolino, popolino che sappiamo tutto di quello che succede realmente, democraticamente accetteremo tutto questo oppure nn democraticamente li andiamo a prendere a casa? So che piacciono questi discorsi ma il tempo passa e le cose non migliorano, a loro nn conviene..

So che nn piacciono questi discorsi

aorlansky60
Scritto il 10 Giugno 2015 at 14:49

Perchè le civiltà si sono sviluppate in luoghi come la regione mediterranea e non a Papua o in Finlandia ?”.

perchè 6000 anni fà in Finlandia (non si chiamava ancora così, allora) faceva ancora un freddo CANE MOSTRUOSO (la Terra era appena uscita dalla quarta glaciazione “Wurm” durata 100.000anni) e le latidudini europee ora conosciute per paesi quali Francia Inghilterra Svezia Norvegia Finlandia Alemania Polonia etc etc erano del tutto simili, del tutto inospitali a favorire la nascita di comunità organizzate (100.000 anni fà, dapprima il “neanderthal” poi 35.000 anni fà il “cro-magnon” si ritrovarono a vivere dovendo fare i conti nel pieno della glaciazione in corso a quelle latitudini, e non era certo un bel vivere, impensabile poter immaginare di costituire qualcosa che potesse assomigliare vagamente ad un inizio di civiltà organizzata di carattere stanziale)

La Mesopotamia dove i Sumeri imbastirono le prime “città Stato” (4000 a.C. circa), regola poi seguita e affinata da Assiri e Babilonesi nella stessa area, offriva al tempo condizioni climatiche più accettabili per un concetto di vita stanziale in rapporto a numero elevato di esseri.

Dalla “mezzaluna fertile”, quella che così denominarono da Egitto a Mesopotamia, da Nilo a Eufrate passando per “la Terra Promessa”, l’aggancio della preminenza mediterranea quale base da cui vedere nascere il vero inizio dell’evoluzione (i Romani progettarono e realizzarono opere grandiose paragonate ai tempi) dapprima con la Grecia poi con l’Impero Romano, costituì il passaggio di testimone noto.

d
Scritto il 10 Giugno 2015 at 14:51

john_ludd@finanza,

In effetti tutto ruota intorno a questo problema e si fa a gara a non comprenderlo. E’ davvero incredibile. In fondo si potrebbero anche tentare strade quali quelle della riqualificazione edilizia. Pensiamo a quanta incidenza ha il consumo energetico domestico rispetto al consumo energetico di una nazione. La cosa più sconvolgente è che nessuno immagina che rappresenti l’impatto energetico n.1 (molto di più di tutto il traffico veicolare).
Immaginiamoci cosa significherebbe se gli edifici fossero di classe energetica “A”…

phitio
Scritto il 10 Giugno 2015 at 14:55

john_ludd@finanza,

Ho gia’ letto quel libro di Diamond, cosi’ come l’altro : “Collasso. Come le società scelgono di morire o vivere”. Nella mia lunga coda di letture, ho anche on hold il suo libro piu’ recente, “Il mondo fino a ieri. Che cosa possiamo imparare dalle società tradizionali?” .

Gli studi antropologici possono dire moltissimo sul nostro passate e futuro, molto piu’ di quattro fanatici economisiti o tecno-invasati mainstream.

Va da dire che ultimamente le mie letture si sono indirizzate spontaneamente verso un settore di frontiera della conoscenza, vale a dire lo studio della mente, sia dal punto di vista scientifico che filosofico.

In tal senso, ti suggerisco questo libro di B. Alan Wallace e Brian Hodel
“La Mente: dove Scienza e Spiritualità si Incontrano”

Sono un tipo di formazione prettamente scientifica: trovo che questo libro, di una chiarezza espositiva eccezionale, sia alquanto interessante e soprattutto molto liberatorio da certi dogmi impostici da quella distorsione della scienza nota come “materialismo scientifico”.

Quindi te lo consiglio 🙂

aorlansky60
Scritto il 10 Giugno 2015 at 15:09

Immaginiamoci cosa significherebbe se gli edifici fossero di classe energetica “A”

Sarebbe certamente ottimale; chiediamoci però anche quanti, in italia in questo particolare momento storico/economico, possono avere le risorse necessarie (tradotto : pronta disponibilità liquida) per trasformare la loro abitazione primaria in classe A tramite drastica ristrutturazione, necessaria dato che la maggiorparte delle unità abitative (specie del centro sud) situate in italia sono retaggio di filosofia e conoscenze costruttive tipicamente da anni 70/60/50(per non dire peggio), quando i principi di termoisolamento applicati in edilizia nemmeno si contemplavano ne si conoscevano in italia…

sarebbe meglio smetterla qui e non passare la proposta a chi dovesse leggere qui; “all’occhio sbagliato nel posto sbagliato” potrebbe venire l’idea di OBBLIGARE tramite decreto legge tutto il popolo italiano (che è proprietario all’80% della propria unita abitativa, non dimentichiamolo…) ad adeguare la propria abitazione sui nuovi canoni energetici contemplati dalla Legge, pena magari una penale (l’ennesima tassa) annuale da infliggere a chi non lo fà (cribbio, con queste idee geniali potrei essere messo nel libro paga di renzi…)

john_ludd
Scritto il 10 Giugno 2015 at 15:23

d@finanza,

Mi sono occupato anche se indirettamente del tema della riqualificazione energetica. Già a inizio anni 2000 c’era una proposta di Confindustria molto articolata che lo vedeva come un volano in grado di produrre posti di lavoro in Italia a costo zero. In realtà ogni investimento va visto in modo differenziale, con come un costo in quanto tale, cioè, cosa produce più vantaggi (anche in termini di minor costi) tra diversi investimenti alternativi compreso il non fare alcun investimento ? Nello specifico, si avrebbe un risparmio costante nel tempo per il sistema paese in quanto una parte dei costi verso l’estero (voce negativa nel PIL) verrebbero eliminati e diverrebbero un ricavo interno (voce con il segno più). Il volano sarebbe prodigioso: gran parte del risparmio energetico è realizzato con tecnologie di media semplicità, non intensive come uso di capitale e che richiedono molta mano d’opera per l’installazione e la manutenzione. Avrebbe favorito la piccola industria ma anche aiutato a tenere in vita aziende di medie dimensioni specializzate o specializzabili in caldaie a basso consumo etc…

Il piano venne sabotato da 1) ENEL e le altre utilities il cui business è far consumare quanta più energia possibile al prezzo massimo possibile e/o che pretendono di avere il totale controllo della filiera della produzione e distribuzione dell’energia 2) le banche che non avevano alcuna intenzione di intraprendere un’attività dispersiva fatta di decine di migliaia di piccoli/medi prestiti e trovavano più vantaggioso finanziare le grandi imprese con implicita garanzia dello stato e/o affaristi di bassa lega cui erano legati da rapporti ben noti e incoffessabili. Da notare che un portafoglio di piccoli prestiti anche se individualmente più rischioso di un grande prestito a una grande società, presenta un rischio complessivo molto minore 3) lo stato (con la minuscola, che non merita di più) preoccupato di ricevere dividendi dall’ENEL e cospicue assise dalla vendita di maggiore combustibile e incapace di qualunque forma di politica industriale e dedito solo a un’opera di taglieggiamento e progressiva distruzione del tessuto produttivo privato nazionale.

Quanto sopra evidenzia se mai ci fosse bisogno, l’impossibilità di riformare questo sistema dall’interno. Se mai maturassero le condizioni non avverrà in tempo utile a evitare il disastro.

ndf
Scritto il 10 Giugno 2015 at 15:25

john_ludd@finanza,

dal momento che vivo nel presente non trovo per niente banale o inutile capire e affrontare al meglio le dinamiche ambientali economiche e politiche che ci riguardano.
“La gente che pascola in questo blog” secondo me non cerca di far fruttare al meglio i propri risparmi ma trova estremamente interessante capire cosa succede, cosa succederà e perché, Questo proprio per vivere al meglio il presente e per poter proteggere in tempo (nei limiti del possibile) la propria famiglia.
Non vedo struzzi che nascondono la testa sotto la sabbia.
Ritengo la grinta di Mazzalai (come del resto quella di altri, te compreso)non solo apprezzabile ma anche, diversamente da te, molto costruttiva.

john_ludd
Scritto il 10 Giugno 2015 at 15:30

aorlansky60,

vivi ben addentro al pradigma vigente, essi possiedono ormai la tua mente. Lo stato (con la minuscola) garantisce implicatemente le decine di miliardi di debiti di ENEL (che ha comprato Endesa a un prezzo scriteriato senza che nessuno dei suoi capatazz ne sia mai stato chiamato a rispondere) e le sue sorelle. Lo stato garantisce le banche e i fari fondi europei con i risparmi dei cittadini italiani che verranno tosati presto o tardi con la scusa della “solidarietà” o perchè “è di sinistra” dato che “l’Europa lo vuole” non convince più nessuno, ma l’italiano medio è un imbecille e quindi…

… ergo lo stato potrebbe con un rischio ridicolo garantire sia un piano energetico che uno di riassetto idrogeologico. NON LO SI FA perchè NON SI VUOLE e quando sentite parlare il Renzi o qualche altro stronzo di rilancio dell’economia/occupazione andate al cesso e depositate un bel pezzo in fondo al water in suo onore.

gnutim
Scritto il 10 Giugno 2015 at 15:33

… e io aggiungo a quello scritto da Ndf che spesso faccio copia incolla dei testi di Andrea e di alcuni commenti per salvarli in un archivio che utilizzo come fonti di analisi

john_ludd
Scritto il 10 Giugno 2015 at 15:35

ndf@finanza,

la mia è costruttiva, ma diversamente costruttiva, Ritengo che ogni azione diretta verso un intorno ampio ovvero con l’intenzione lodevole di cambiare “in grande” sia tempo perso mentre al contrario un azione più diretta (molto più diretta) per mutare le cose “in piccolo” può essere molto efficace. La differenza principale tra le due è che la prima, quella “in grande” passa attraverso la delega a questo o quel parito o gruppo di opinione quindi è facile, non costa granchè e infatti è inefficace. La seconda costa tantissimo e infatti è percorsa da pochi e non da molti. Ciao.

apprendista
Scritto il 10 Giugno 2015 at 15:39

Ciao qualcuno mi sa spiegare in 2 righe chi e perche’ stanno buttando a mare i treasury usa forse per i fondi pensione e relativi tassi,forse cina e russia per ovvi motivi,perche’ tutti credono ad una mirabolante ripresa? (non credo proprio) ed i tassi alla faccia che si riallineavano a quelli europei,questo e’ un bagno di sangue ed ad agosto immaginatevi cosa succede viste le condizioni di mercato POSSO GENTILMENTE CHIEDERE SE NON SIA IL CASO DI VENDERE e limitare i danni ,ha ragione John non c’e nessun mercato ed i fondamentali non contano un beato c….o .
Se giocassi i miei risparmi al casino avrei piu’ chance in quanto mi dovrei battere contro la sola statitistica questo pseudo mercato E UN TAVOLO DI BARI PER CUI NON PUOI ALTRO CHE PERDERE,era meglio lasciare tutto sul conto ed aspettare l’ecatombe ma con i soldi a disposizione per fare acquisti,adesso l’ho capito se si presentera’ l’occasione vendo tutto e parte in oro fisico od argento poi facciano il cazzo che vogliano.
saluti

john_ludd
Scritto il 10 Giugno 2015 at 15:41

phitio@finanza,

sfondi una porta aperta. Se uno è convinto che scienza e “spiritualità” per quanto complicato sia definirla siano incompatibili asserisce che una lunga lista di grandi menti della scienza da Pascal a Einstein erano dei coglioni. Se ti piace il genere, “Il Tao della Fisica” di F. Capra è un grande classico.

john_ludd
Scritto il 10 Giugno 2015 at 15:44

apprendista@finanza,

i “mercati” fronteggiano la FED da sempre e sinora hanno sempre ottenuto quel che volevano perchè sono stati educati a ottenere quel che volevano. E quel che vogliono è ovvio. Tutto qui.

ndf
Scritto il 10 Giugno 2015 at 15:46

aorlansky60,

Qualcosa lo hanno già fatto.
se vivi in condominio con riscaldamento centralizzato ti obbligano a spendere circa 200 euro a radiatore per mettere lettore di consumo effettivo oltre a dover pagare amministratore, ingegnere e tutta la banda compreso quello che ti farà le letture per farti fare la certificazione.
Questo per risparmiare un bel cazzo, dal momento che si tratta di impianti vetusti con una dispersione anche del 40% prima di arrivarti in casa.
Idioti!

aorlansky60
Scritto il 10 Giugno 2015 at 16:10

@ John

non vorrei averla fatta passare troppo seriamente, quando prima dicevo che “grazie a queste idee geniali potrei essere messo nel libro paga di renzi” facevo solo del sarcasmo -o dell’ironia, a scelta- verso quel personaggio ridicolo…

da nota di Ag odierna, EUROSTAT certifica che “L’Italia ha la minore quota di debito pubblico detenuta da investitori esteri tra i grandi paesi dell’area euro: appena il 33,6% , oltre 20 punti in meno della Germania. Di questa maggioranza di debito pubblico in mani italiane, puntualizza Eurostat, il grosso è detenuto da istituzioni finanziarie, come le banche, con un 56,1 per cento. Il rimanente 10,4 per cento è posseduto da residenti non finanziari.

…ero rimasto al dato di AGO2014 che certificava il 40% del debito pubbl nazionale detenuto da investitori esteri… stiamo migliorando! :mrgreen: il 66% del ns debito è detenuto da investitori nazionali, istituzionali o privati… dai che i soldi ci sono!

Facile : dopo che la triade monti-letta-renzi ha massacrato l’edilizia e LA CASA in italia, il risparmiatore si è evidentemente discostato da questo settore, tradizionalmente ritenuto bene rifugio, rituffandosi nei titoli pubbl nazionali.
Fa lo stesso se nel frattempo il settore edilizio piange e langue lamentando 600.000 disoccupati dal 2010 ad oggi ma alla fine questi son solo dettagli.

Il nostro amico Veleno 😉 aggiungerebbe, ricordandomelo, che la liquidità privata degli italiani è un qualcosa a prova di bomba, sono rimasto ai 1900 mld di € di fine 2014 investiti in azioni, obbligazioni, fondi comuni, fondi assicurativi, fondi pensioni, fondi chi più ne ha più ne metta, c’è quindi da pensare che al momento attuale siano oltremodo aumentati, insomma per quel progetto di riqualificazione “urbano-edilizio-territoriale” i soldi non mancherebbero, basterebbe solo far leva sugli italiani, magari ricordandogli che se li spendessero tutti li, sarebbe molto meglio che spenderli per l’europa finanziando l’UE e gli Stati forti di questa (germania in primis) e quella ridicola idea di “europa unita”. Già ci rimetteremo 40 mld di € di soldi pubbl se salta la Grecia, quanti ne vogliamo ancora dare all’EU???

L’unico problema sarebbe come farlo capire a renzi.

john_ludd
Scritto il 10 Giugno 2015 at 16:23

aorlansky60,

“che la liquidità privata degli italiani è un qualcosa a prova di bomba, sono rimasto ai 1900 mld di € di fine 2014 investiti in azioni, obbligazioni, fondi comuni, fondi assicurativi, fondi pensioni, fondi chi più ne ha più ne metta…”

e vedi che sbagli, come quasi tutti del resto. Possibile che NON LO CAPIATE ? se hai delle azioni, delle obbligazioni, dei fondi etcc… TU NON HAI più quella liquidità, hai qualcosa che qualcuno ti ha venduto in cambio della tua liquidità.

Ogni singolo asset di qualsiasi tipo è posseduto da qualcuno, il cash è uno di questi. I vari asset vengono scambiati tra loro in funzione di una gara di bellezza, avidità, stupidità etc…

… L’unica liquidità è qualla che hai tasca, seguita a distanza da quello che hai sul c/c ma con una differenza sostanzaile. Le banconote sono un debito che lo stato (la BCE nel caso dell’Europa) ha nei tuoi confronti, il c/c è un debito che la banca ha nei tuoi confronti. E il resto… le azioni, i fondi etc… se ti serve la liquidità PRIMA li devi vendere e quindi devi trovare qualcuno disposto a scambiare il SUO cash con le tue azioni/bond etc… Se ci sei solo tu e relativamente pochi altri avrai il tuo cash al valore del momento di quel che vendi… altrimenti come si dice dalle mie parte… soncazzidacagare !

ESISTE UNA SPERANZA CHE LA GENTE COMPRENDA QUESTA BANALE BANALE BANALE BANALE BANALE EVIDENZA ?

la liquidità degli italiani a 1900 miliardi… ma mi facci il piacere !

john_ludd
Scritto il 10 Giugno 2015 at 16:29

spero che quanto scritto sopra possa aiutare @Apprendista e chi come lui è terrorizzato dal minor valore in cash che il mercato in questo monento è disposto a scambiare con i suoi bond che sono un debito che il governo americano ha con lui. Che un giorno saranno carta da cesso non ho dubbi, che lo siano di più o prima di quello della strafallita Italia (sorry Andrea mica la dobbiamo pensare sempre uguale…) o della sua strafallita banca le cui quotazioni volano in borsa malgrado abbia crediti inesigibili superiori al patrimonio netto tangibile… beh

aorlansky60
Scritto il 10 Giugno 2015 at 16:37

John

boh, quei 1900 mld di liquidità privata degli italiani non lo dico io, lo dicono altri, generalmente fonti ritenute autorevoli…

ma andiamo oltre;

se il morbo della filosofia che vai caldeggiando, caro john, prende piede e ci si accorge tutti quanti che i ns numeri a credito sono numeri e basta, allora quello che rimane è il tetto della propria casa -chi la possiede- qualche straccio di vestito e gli strumenti di difesa (sempre per chi li possiede, o per meglio dire per chi è stato abbastanza lungimirante da dotarsene in vista dell’ arrivo di tempi lugubri; io periodicamente tengo sempre ben lubrificati i miei;

maybe you too???

lukeof
Scritto il 10 Giugno 2015 at 16:52

aorlansky60
ono rimasto ai 1900 mld di € di fine 2014 investiti in azioni, obbligazioni, fondi comuni, fondi assicurativi, fondi pensioni, fondi chi più ne ha più ne metta, c’è quindi da pensare che al momento attuale siano oltremodo aumentati

Ehm….ho idea se se facciamo il reale conto di CHI sono quei privati ci trovi il 10-15% della popolazione scarsa.
E all’interno di quel 15% troverai a sua volta il 10% con il 90% dell’investito ed il 90% con il 10% dell’investito (alias fondi pensione).

E tu pensi che questi soggetti “investano” su riqualificazioni?

lukeof
Scritto il 10 Giugno 2015 at 17:00

john_ludd@finanza,

Ok John pero’ non capisco perchè ritieni che la “liquidità” magari in banconote non sia anch’esso un pezzo di carta con un valore presunto.
Detto con chiarezza le banconote attuali hanno anch’esse un valore puramente fiduciario e ne possono stampare in quantità infinita, e soggette a possibili crack inflazionistici che potrebbero ridurre il loro valore ai coriandoli, anche per questo preferisco una risorsa chiaramente FINITA e circoscrivibile come l’oro che non lo puoi stampare ad infinitum.

apprendista
Scritto il 10 Giugno 2015 at 17:28

grazie John per l’ennesima lezione (non scherzo) pero’ per quanto dici tu dimostrato dai documenti ai link da te indicati lo ribadisco cosa dobbiamo fare ? aspettare la nemesi magari consumando un po di carta colorata comunque con la consapevolezza che siamo tutti dead men walking ? e si sembra facile…io per esempio ci riesco ma sono quasi al divorzio con mia moglie che come la maggior parte adotta tattica da super struzzo e poi che cazzo di vita e’ aspettare la fine…… e come avrai capito sono incazzato nero perche’ con il mondo ad un passo dalla rupe (economica ,sociale ,geopolitica) i safe haven vengono buttati nel cesso ma allora vaffanculo tutto (sono anche un piccolo imprenditore ecco perche sono in sbrocco oramai da anni) INSOMMA NE HO I COGLIONI PIENI.
SALUTI

stanziale
Scritto il 10 Giugno 2015 at 18:49

d@finanza,
Ciao D, ti faccio notare che hai commesso un “errore”, da te non me lo aspettavo! hai provato a quantificare il credito , che non riscuoteremo mai, verso quei pezzi di merda dei tedeschi e francesi…infatti hai parlato di 40 miliardi alla grecia ma, nel lasso di tempo tra cominciare il tuo post e finirlo, Draghi gli ha dato di ela un’altra volta http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-06-10/grecia-bce-alza-23-miliardi-tetto-ela-merkel-apre-tsipras-rischia-fronda-interna-174230.shtml?uuid=ABuPr6vD e quindi ci dobbiamo sorbire il 18% sugli attuali (alle ore 16,45 quando ho cominciato il post, non posso escludere che se ritorno sul sole 24 ore la ela sia di nuovo aumentata) 83 miliardi….possiamo quindi affermare che i danni che ci ha fatto ed il credito che vantiamo verso il fogno dell’euro e’ ormai indefinibile per sua natura intrinseca, come misurare la grandezza dell’universo, direi….

stanziale
Scritto il 10 Giugno 2015 at 19:02

lukeof@finanza,

Sulla liquidita’ e sull’oro la penso come te…..visto poi da chi e come siamo governati, non mi stupirei se il pdc o il ministro dell’economia, tra un po’ annunciassero che gli Usa ci hanno chiesto ed ottenuto una piccola firmetta a garanzia del loro debito (be’….pensandoci bene lo faranno con il ttip…), per motivi di buona vicinanza lo abbiamo dovuto fare ecc. ecc….oppure ” eravamo messi male , siamo andati al casino’ a giocarci l’ultima possibilita’ ma e’ andata buca…abbiamo dovuto vendere tutto… ” con i debiti mondiali e il governo che abbiamo, i trattati che abbiamo firmato, le 113 basi nato sul collo, NON VALE PIU’ NULLA qualunque cosa: case, terreni, azioni, obbligazioni…l’unica cosa , chi lo ha, e’ l’oro se ben nascosto magari in fondo al lago: forse, e dico forse.

stanziale
Scritto il 10 Giugno 2015 at 19:08

Ecco, come volevasi dimostrare, gli italiani hanno capito tutto http://www.wallstreetitalia.com/article/1816755/pensione/che-fine-fanno-i-soldi-dei-fondi-pensione-in-italia.aspx
o forse sono grullo io. Buona serata e buona notte a tutti.

veleno50
Scritto il 10 Giugno 2015 at 19:42

apprendista@finanza,

Non so sei sei un burlone o parli seriamente. Dovresti finirla con questa tiritera, cosa vuoi che ti possano dire i commentatori, se te la fai addosso e soffri le pene dell’inferno, vendi ,quantifica le perdite e buonanotte. Se ti piacciono i titoli a dieci anni compri un btp decennale rende il 2,40 lo compri sotto il nominale ed è in euro, almeno non rischi con il cambio, dormi senza senza pensieri a meno che non fallisca l’Italia.

apprendista
Scritto il 10 Giugno 2015 at 20:16

veleno50@finanza,
Che tu fossi un pensionato demente peraltro diretto responsabile di cio’ che sta accadendo (io no in quanto molto piu’ giovane) lo si era capito ma rinnovi ,se mai ce ne fosse stato bisogno, la tua ignoranza e patetica fiducia nel sistema consigliandomi un btp che persino un cretino del tuo stampo dovrebbe aver capito come finisce non ti azzardare piu’ a rivolgerti a me in questo modo altrimenti ti rintraccio e ti crocco anche pezzo d’idiota mai sentito parlare di ip,non e’ una minaccia e’ una premessa ,del resto visto quello che profetizza john prendersi la soddisfazione di malmenare uno dei tanti responsabili della costruzione di questo sistema di merda italia mondo puo’ valere anche una denuncia

capitan_harlok
Scritto il 10 Giugno 2015 at 20:19

apprendista@finanza:
Ciao qualcuno mi sa spiegare in 2 righe chi e perche’ stanno buttando a mare i treasury usa forse per i fondi pensione e relativi tassi,forse cina e russia per ovvi motivi,perche’ tutti credono ad una mirabolante ripresa? (non credo proprio) ed i tassi alla faccia che si riallineavano a quelli europei,questo e’ un bagno di sangue ed ad agosto immaginatevi cosa succede viste le condizioni di mercato POSSO GENTILMENTE CHIEDERE SE NON SIA IL CASO DI VENDERE e limitare i danni ,ha ragione John non c’e nessun mercato ed i fondamentali non contano un beato c….o .
Se giocassi i miei risparmi al casino avrei piu’ chance in quanto mi dovrei battere contro la sola statitistica questo pseudo mercato E UN TAVOLO DI BARI PER CUI NON PUOI ALTRO CHE PERDERE,era meglio lasciare tutto sul conto ed aspettare l’ecatombe ma con i soldi a disposizione per fare acquisti,adesso l’ho capito se si presentera’ l’occasione vendo tutto e parte in oro fisico od argento poi facciano il cazzo che vogliano.
saluti

Ma non capisco il tuo pianto “GRECO” accetti il rischi in tutte le sue forme ? accetti il gioco SPORCO in tutti i suoi aspetti ? se ti metti al tavolo da gioco e sai che hai a che fare con dei “taglia gole ” devi giocare alla pari con prodotti finanziari mordi e fuggi e devi avere la preparazione e i supporti giusti ed in fine scusami ma se ho un capitale da x esempio 100.000 mi gioco massimo il 10 % e sto ben attento con i mercati volatili attuali ……… SAJONARA

apprendista
Scritto il 10 Giugno 2015 at 20:40

Sante parole grazie per il consiglio

capitan_harlok@finanzaonline: Ma non capisco il tuo pianto “GRECO” accetti il rischi in tutte le sue forme ? accetti il gioco SPORCO in tutti i suoi aspetti ? se ti metti al tavolo da gioco e sai che hai a che fare con dei “taglia gole ” devi giocare alla pari con prodotti finanziari mordi e fuggi e devi avere la preparazione e i supporti giusti ed in fine scusami ma se ho un capitale da x esempio 100.000 mi gioco massimo il 10 % e sto ben attento con i mercati volatili attuali ……… SAJONARA

john_ludd
Scritto il 10 Giugno 2015 at 20:50

lukeof@finanza,

dimmi in quale paese stanno stampando una quantità INFINITA come dici tu di cartamoneta. In Venezuela sicuro, in USA, EU, Scandinavia, Australia… no di sicuro. Si parla di QE. Io nel mio piccolo ho cercato di spiegarlo più volte, ma lo ripeto, anche se come prima la gente se lo dimenticherà prefendo continuare a fantasticare su cose che non esistono: la banca centrale acquista un titolo di stato da una banca (e solo da essa) in cambio di riserve. Le riserve sono denaro elettronico che le banche NON prestano alla clientela, sono una posta contabile che serve a chiudere il bilancio (attivo = passivo) e sono una passività della banca centrale mentre un titolo di stato è una passività del tesoro. E’ un semplice asset swap che non immette 1 solo cent nell’economia reale e RULLO DI TAMBURI … nessun cent nell’economia finanziaria. Al massimo il QE forza un riposizionamento dei portafogli privati ma è di dubbia portata, specie in Europa, nel caso in cui un privato vende alla banca, riceve cash da impiegare in qualche modo e poi la banca vende alla banca centrale. E’ la politica dei tassi a zero che ha portato le borse in orbita, permettendo 1) la riduzione del costo del debito per le imprese 2) un’espansione delle valutazioni di borsa (il multiplo del P/E) che sono direttamente legati alla differenza tra il rendimento di un titolo e il tasso risk free (bond USA a breve) che oggi è zero 3) il ricorso a un indebitamento massivo per alimentare i buyback. La riduzione del costo del lavoro insieme alla riduzione del numero delle azioni ha portato in cielo le quotazioni. Cosa c’entra il QE ? Poco, psicologia di massa.

In realtà, questi VOGLIONO e perseguono da 30 anni (la cura Volcker) una politica di bassa inflazione che mantiene elevato il valore dei LORO crediti e il valore delle azioni che sono assimilabili a un titolo di credito a cedola variabile e di durata di circa 60 anni. Se poi la gente crede il contrario, è un suo problema, le fonti informative ci sono. Questo blog per esempio. Andrea Mazzalai ha mai scritto una volta che la politica delle banche centrali è inflattiva ? MAI. Ha mai scritto che se una banca centrale insieme al suo governo volesse davvero inflazione potrebbe averne quanta ne vuole ? Sono sicuro di sì. Se non lo fanno è perchè non vogliono, e se non vogliono, allora l’inflazione resta bassa a meno di schock da costi che sono un una tantum che riducono una semper il potere di acquisto dei redditi ormai disancorati da qualunque forma di aggancio con i costi esterni. Ma se arriva uno schock petrolifero, evento certo ma non temporalmente prevedibile, il poter di acquisto cala ancora.

Ora, a differenza di quanto crede il demente abitante di piddinia un aumento del 30% del costo delle materie prime NON si scarica per intero sul resto dell’economia (questi coefficenti sono tabulati paese per paese dal FMI) e per come è impostata l’economia attuale ha effetti inflattivi di breve durata e deflattivi di medio/lunga o meglio data la presenza di monopoli e altre atrocità, ha effetto stagflattivo mascherato da un paniere di inflazione costruito apposta per nasconderlo.

Il pericolo non è l’inflazione a meno di cambiamenti profondi nella struttura politica, l’iperinflazione è invece una possibilità di cui lentamente stanno creando le premesse. Ma inflazione e iperinflazione sono fenomeni completetamente diversi, il primo è monetario, il secondo è la perdita di fiducia nella struttura stessa dello stato di cui la moneta è una delle espressioni.

john_ludd
Scritto il 10 Giugno 2015 at 21:05

apprendista@finanza,

i safe haven non vengono buttati nel cesso. Se non si riesce più a sopportare un pò di volatilità che sino a prova contraria è dentro una canale discendente da 20 anni non so cosa dire. Credo che Mazzalai sia esasperato della cosa, scrive lo stesso post dai tempi di Annibale ma poi i suoi lettori sembrano non convinti.

Sul tema del final reset e la fine del mondo, non mi esprimo in questi termini. Scrivo che questo sistema non sta in piedi da un punto di vista termodinamico, questo è ineluttabile. Buona parte del cosiddetto alto tenore di vita, non è alto, è apparenza energeticamente impossibile da mantenere, verrà eliminato, ma se sostituito da una maggior coesione sociale nel breve perimetro che circonda ognuno di noi, può essere un peggioramento insopportabile per chi è assuefatto a questo modo di vivere, ma può essere una benedizione per chi viene dopo. Per questo sono dell’opinione di coltivare il piccolo e di non illudersi in grande. Un conto è accettare che così non andremo avanti a lungo, un conto è rassegnarsi che non ci possa essere qualcosa di diverso, più stabile e migliore. La speranza non è tornare a come era una volta (una volta saltavo i fossi per la lunga, ora non più) ma che la linea evolutiva vada avanti con i suoi alti e i suoi bassi ma rendendo l’uomo progressivamente più umano; c’è tempo per ogni cosa.

john_ludd
Scritto il 10 Giugno 2015 at 21:18

stanziale@finanza,

quello che scrivi è infatti tragico. Con un pò di ritardo rispetto i paesi anglo sassono anche l’Italia si sta definitivamente finanziarizzando. Lo fa nel momento peggiore, quando il modello anglo sassone è in crisi da tempo. Lo fa quando quei risparmi sono il bastione ultimo contro momenti difficili. Un mio amico è un assicuratore e molto seriamente mi dice che la previdenza privata è una enorme truffa. Cosa fa un’assicurazione ? prendi i soldi e li affida a un gruppo di persone che poi li affida a un altro gruppo di persone etc… ognuno dei quali deve guadagnare sulle barie transazione. Il risulato dell gestione deve quindi andare a coprire non solo le speranze del pensionato di domani ma gli stipendi dei gestori di oggi e i dividendi delle compagnie assicuratrici. Il sistema finanziario è purtroppo una grande macchina costruita per separare gli stupidi dal loro denaro. Non mi trovi d’accordo con le tue considerazioni sul denaro degli italiani che va all’estero. Se gli italiani lo hanno guadagnato (pagando tasse a livello di estorsione) hanno diritto di farne quel che credono. Sarebbe però meglio che fossero CONSAPEVOLI di dove finiscono questi denari, e quando e come li riavranno indietro. Chi compra un treasury manda soldi all’estero, ma non mantiene un esercito di gente inutile come il 90% della gente che lavora in finanza e sa esattamente cosa avrà indietro alla scadenza, al centesimo.

stanziale
Scritto il 10 Giugno 2015 at 21:40

john_ludd@finanza,

Grazie del commento John, ma (rinnegando la mia buonanotte e approfittando della tua disponibilita’-diciamo il “serrate” finale prima della vicina partenza!-) e’ interessante, molto, e da sviluppare la tua replica a Lukeof…io credo che lui esemplificando, intenda piu’ che la emissione di banconota, la m3, (quindi anche la banconota) , che e’ sempre ìn aumento, da tutte le parti. In maniera che pare inarrestabile. Se invece poi con un gioco di prestigio riescono ad annullare tutto(il “gioco” tra le banche centrali e le altre banche)evitando la possibile iperinflazione, complimenti alle loro doti magiche, vuol dire che io e vari altri non si e’ capito nulla, il che e’ possibilissimo.

apprendista
Scritto il 10 Giugno 2015 at 21:48

john_ludd@finanza,

Certo John quello che dici (sul sopportare la volatilita’ e sul povero generosissimo Andrea) e’ vero ma non e’ che scleri perche’perdo, e’ che io sono un piccolo imprenditore che lavora per privati e P.A. e la merdaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa che mi tocca vedere assimilare e talvolta ingoiare sopratutto in questi 8 anni di crisi e tale che non mi stupisco piu'(non stupisco ma anche non giustifico) di chi entra in un centro comerciale ed armato di fucile automatico stende n persone se valutassimo la vita di queste persone ci accorgeremmo che in molti casi le condizioni in cui sono portati a vivere non giustifica ma permette di comprendere;quindi non sclero perche ho il tbond in rosso ma per quanto detto sopra per mia moglie e quasi tutti conoscenti ed amici che se cerchi di comunicare il reale ti prendono anche per il culo e per altri mille motivi della vita quotidiana in cui ho modo di comparare questo paese di merda con i nostri vicini (ho visto un po di paesi nel mondo) ma la cosa che mi fa incazzare di piu’e che per motivi varii non posso mandare tutti a fare in culo ed andarmene in un posto per avere ancora qualche anno di vita decente.

perplessa
Scritto il 10 Giugno 2015 at 22:38

john_ludd@finanza,

alè..blade runner

john_ludd
Scritto il 10 Giugno 2015 at 22:42

stanziale@finanza,

putroppo ancora oggi e malgrado le evidenze persino ovvie molti economisti di vaglia non comprendono dove nasce il denaro convinti che esso è una creazione delle banche centrali e quindi dei governi. E’ così solo in minima parte essendo il sistema (globale non solo il nostro) incentrato su banche private che emettono credito senza che questo sia necessariamente coperto da depositi dei clienti. La banca se il cliente è reputato credibile PRIMA crea il prestito e quindi crea un deposito di pari entità. Se Luigi va in banca e ottiene 100, il bilancio della banca cambia in questo modo. ATTIVO +100 pari al credito vantato verso Luigi, PASSIVO +100 pari al nuovo deposito di Luigi. Poi Luigi prende i suoi soldi e li spende o trasferisce e solo allora la banca cerca coperture, se le ha in casa userà quelle che costano meno altrimenti va sull’interbancario, emette bond etc… I limiti di emissisone di credito della banca sono solo il suo patrimonio tangibile netto, cioè le riserve finanziarie reali (e non contabili come gli avviamenti, le rivalutazioni etc…). Se le perdite su crediti eccedono le riserve, la banca fallisce. Siccome le banche erano fallite a frotte nel 2009, SONO STATE CAMBIATE LE REGOLE CONTABILI e le ALLE BANCHE E’ STATO CONCESSO DI VALUTARE IL VALORE DEI PROPRI CREDITI non più secondo il valore realizzabile sul mercato ma secondo criteri soggettivi:

DAL MARK TO MARKET AL MARK TO FANTASY !

ed è tuttora così. Questo è il miracolo della grande ripresa, il permesso di falsificare i bilanci reso legge. Il tutto sino alla prossima crisi che avrà come sempre accade genesi differente dalla precedente così che si possa dire “e chi lo poteva prevedere…”. Malgrado i trucchi leciti le sofferenze sono e restano tali che le banche sono restie a prestare etc… quel che conta è che il denaro è credito nella sua quasi totalità e quando un debito viene rimborsato è denaro che scompare. Un default bancario avrebbe effetti a catena essendo ogni banco creditrici e debitrice di tante altre in un intreccio indecifrabile. Ecco perchè si fa di tutto per evitare dafault bancari e questo in fin dei conti è il pericolo vero e unico per i detentori di bond sovrani di nazioni solide: che ancora una volta si salvino le banche con denaro di stato che in tal caso verrebbe anch’esso risucchiato nel nulla perdendo valore e rendendo vana l’illusione della sicurezza dei bond sovrani. Non credo tuttavia che tutti i paesi siano uguali e la prossima volta potrebbe essere molto diverso. Oggi compero poco per volta alcuni bond sovrani e per la prima volta da anni credo mi troverò in sovrappeso tra due o tre mesi. Dopo l’ubriacatura della “Grecia è salva” credo sarà il momento giusto per andare ALL IN acquistando roba di qualità con rendimenti che non vedremo mai più. Just for fun !

luigiza
Scritto il 11 Giugno 2015 at 07:09

apprendista@finanza,

Apprendista ascoltami: tieni duro solo ancora per un poco.
Se ci anmdrà bene, E NON SONO IRONICO, scoppierà una guerra, se ci va male sarà il caos sociale ingestibile da un governo pure di ladri.
Quale é la differenza tra i due scenari? Che nel primo verremo portati al macello in maniera abbastanza ordinata, nel secondo in maniera caotica cioè ciascuno dovrà badare a se stesso per sopravvivere ma non può riuscire nell’intento.
Resisti, resisti, resisti che l’ora si avvicina.

luigiza
Scritto il 11 Giugno 2015 at 07:17

john_ludd@finanza,

John_Ludd se le persone che hanno affidato i loro risparmi ai gestori della previdenza privata si domandassero perchè nelle veline mensili che gli arrivano a casa sistematicamente manca la voce Spese di gestione, alla convinzione del tuo amico assicuratore ci sarebbero arrivati da soli.
Io lo so perchè per un breve tempo e per lavoro sono stato uno che quelle veline compilava.
Ho chiamato il tutto truffa legalizzata autorizzata dal Governo ma nessuno, neppure i miei colleghi che facevano e quindi vedevano le stesse cose che vedevo io, mi ha mai creduto.

Ma son tutti del Fox Mulder ed anche il loro motto é: I want to believe (Voglio crederci che non stanno prendendo in giro).
Il risveglio per loro sarà amarissimo.

aorlansky60
Scritto il 11 Giugno 2015 at 08:19

Apprendista

cosa dobbiamo fare ? aspettare la nemesi magari consumando un po di carta colorata comunque con la consapevolezza che siamo tutti dead men walking ? e si sembra facile…io per esempio ci riesco ma sono quasi al divorzio con mia moglie che come la maggior parte adotta tattica da super struzzo e poi che cazzo di vita e’ aspettare la fine…… e come avrai capito sono incazzato nero perche’ con il mondo ad un passo dalla rupe (economica ,sociale ,geopolitica) i safe haven vengono buttati nel cesso ma allora vaffanculo tutto (sono anche un piccolo imprenditore ecco perche sono in sbrocco oramai da anni) INSOMMA NE HO I COGLIONI PIENI.

non risolverà i tuoi problemi, ma sappi che non sei l’unico (AD AVERNE I COGLIONI PIENI) specie vivendo in un paese ridicolo come l’italia inserita in un contesto ancor più RIDICOLO come “l’europa o l’eurozona” come intendono definire questa ridicola accozzaglia di Stati, uniti e governati da burocrati che si sono impossessati della Torre senza averne le credenziali ne l’autorità, imponendo regole più o meno demenziali a tutti; un mese fà in sede di parlamento europeo, hanno discusso e votato una direttiva per ufficializzare la curvatura delle banane da vendere in area UE che, secondo gli esperti(sic), non deve essere oltre un certo grado di angolo, e la cui parte terminale, quella scura, non deve essere più di un cm quadrato, altrimenti è da ritenere “fuori legge” : tu immagina che paghiamo lautamente centinaia di eurodeputati che si devono interessare di problemi urgentissimi come quello delle banane sul quale 500 milioni di cittadini europei trattengono il fiato per il terrore senza trovare accordo per problemini minori come quello dei clandestini in arrivo dall’Africa, anzi no l’accordo l’hanno belle trovato, i paesi nordici hanno chiuso le loro frontiere esclamando uniti all’italia “FACCI LEI!” .

Davvero un grande esempio di coesione. Che ti fa immaginare cosa dobbiamo aspettarci da questa “europa unita”…

Nella giornata di Ieri, dall’ennesimo incontro “carampana tedesca – corruttore lussemburghese – pollo francese – dritto greco” è uscita l’ennesima conferma di chi tiene veramente il coltello dalla parte del manico in questa estenuante trattativa che vede la Grecia senza alcuna speranza di evitare il default se gli altri companieros del club non la sosterranno per l’ennesima volta(ma per quanto ancora, rimandando at libitum un default praticamente certo???); i primi tre con draghi dietro le quinte, se la fanno tutti sotto all’idea che se cade Atene, potrebbe poi essere in sequenza la volta di Madrid, Roma, Parigi, con tanti saluti al (non compianto) progretto euro.

Come avevo già detto in un altro post prima di questo,

italiani state pronti;

prepariamoci, perchè toccherà tirar fuori altra grana.

aorlansky60
Scritto il 11 Giugno 2015 at 09:14

Se non si riesce più a sopportare un pò di volatilità che sino a prova contraria è dentro una canale discendente da 20 anni, non so cosa dire.

Infatti,

le “montagne russe” da “su e giù” finanziario sono pesantemente entrate in scena in varie occasioni, dalla bolla dot.com del 1999, in seguito dalla spettacolare bolla dei “subprime” unita alla bolla edilizia/residenziale nel 2006-2007, passando per l’imprevisto del 2001(chissà quanto imprevisto?…) quello dell’attentato(da tentato a riuscito) alle torri gemelle del World Trade center a NYC e poi l’evento che forse ha fatto tremare più di tutti, il crak Lemhan bros di fine 2008: in questa occasione la maggiorparte degli esseri umani su questo pianeta non se ne sono accorti, ma è stata la volta che più di tutte siamo stati tutti quanti vicini al baratro dell’ignoto per un possibile collasso totale dell’economia USA riversata su tutte le altre economie mondiali (evitato all’ultimo momento in gran fretta, con i mezzi noti messi in atto)…

se questi fattori concatenati avranno fatto venire un gran mal di pancia agli investitori filosoficamente “long” per attitudine propria, devo però dire che l’ultimo periodo in particolare (2011-2014) si è rivelato FANTASTICO e forse unico e irripetibile per chi come me, nei suoi modesti volumi proporzionati(se messi a rapporto di coloro che fan soldi per davvero…), ha scelto di investire andando short (MOLTO SHORT) sia su azioni che su obbligazioni… insomma non mi posso lamentare, tanto più che devo solo ringraziare me stesso e le mie scelte, non essendomi mai appoggiato ad alcun presunto “esperto finanziario” di settore…

da quando però quel barbacucco di draghi se n’è uscito con quel suo stramaledetto QE, anche a me mi si è annebbiata la vista, dato che anche in EU le borse hanno seguito la stessa euforia da droga collettiva che contagia W.S. iniziando una corsa senza freni al continuo rialzo… ad essere sincero, preferivo quei gloriosi mesi estivi del 2011 e 2012 quando sembrava tutto crollare da un momento all’altro, specie in italia, bei momenti (visti in ottica trading).

aorlansky60
Scritto il 11 Giugno 2015 at 09:38

Luigiza

“Se ci andrà bene, E NON SONO IRONICO, scoppierà una guerra, se ci va male sarà il caos sociale ingestibile da un governo pure di ladri.”

Permettimi Luigiza, non so quanti anni tu abbia ma immagino che tu sia della mia generazione o anche più giovane :

tutti noi non abbiamo mai conosciuto una guerra, una guerra vera che dà il saluto con le bombe sganciate dal cielo prima ancora dell’arrivo dei tanks da terra…

non è una faccenda semplice e nemmeno bella da auspicare; mio padre che il fronte lo ha conosciuto suo malgrado, nei suoi racconti me ne ha fornito un quadro piuttosto preciso. E le ferite cicatrizzate sul suo corpo mi raccontavano più di ogni parola. Tale da pregare di vivere una vita lontana dalla guerra; fino ad ora sono stato esaudito; per il futuro chissà…

Ma se tutto deve saltare in aria -economia e coesione sociale- credo sia meglio spremersi fino all’ultimo per evitare quella che è sempre stata l’ultima soluzione che l’uomo conosca per risolvere i problemi.

Perchè Noi tutti non abbiamo davvero idea.

Giunti a questo punto del racconto, mi rendo conto di quanto sono fortunato a non aver messo al mondo figli. Per meglio dire, devo ringraziare la mia scelta di non averlo fatto.

Devo solo preoccuparmi della mia carcassa (e di quella di mia moglie che ho cara più della mia) alla quale a volte do anche un peso velleitario, quando mi fermo a riflettere e mi dico che “alla fine, siamo tutti diretti verso lo stesso obiettivo, ricchi o poveri, saggi o stupidi, importanti o ininfluenti che siano.”

SOSTIENI ICEBERGFINANZA
Segui IcebergFinanza su
http://www.facebookloginhut.com/facebook-login/ http://www.facebookloginhut.com/facebook-login/ http://www.facebookloginhut.com/facebook-login/
SOSTIENI IL NOSTRO VIAGGIO
IL NOSTRO LIBRO clicca qui
ICEBERGFINANZA NEL MONDO
Articolo dal Network
Guest post: Trading Room #513. Il grafico FTSEMIB weekly continua nella sua corsa rialzista, con u
"Governare è far credere" o forse più, "il fine giustifica i mezzi", ma il significato è chia
Malgrado tutto le tendenze sono mantenute e siamo arrivati ad un passo dal target. E ovviamente ades
Iniziamo con le buone notizie. In Germania, crollano la produzione industriale e i consumi e
FTSEMIB 40 AGGIORNAMENTO DEL 29 FEBBRAIO 2024   Il grafico dei prezzi conferma visivamente
29 febbraio 2024 UNICREDIT Lettura grafica e analisi dei posizionamenti monetaria relativi alla sc
Come vedremo nel fine settimana insieme al nostro Machiavelli, le ultime minute hanno rivelato c
Guest post: Trading Room #512. Il grafico FTSEMIB weekly ha raggiunto vette importanti ma anche un
La trimestrale di NVIDIA stupisce i mercati e il rally continua. Ma allo stesso tempo, il mercato ob
La Cina è un'immensa mina deflattiva esplosa nell'oceano globale, una spettacolare bolla immobi
CONTATORE