LA LEGGENDA METROPOLITANA DELLA PRODUTTIVITA’

Scritto il alle 08:00 da icebergfinanza

Quante volte in questa crisi vi hanno urlato nelle orecchie che siete poco produttivi, poco flessibili, che dovete crescere smettere di fare ferie per far ripartire la crescita.

Solo un ignorante può continuare a chiedere solo crescita in una crisi originata da un eccesso di crescita, di produzione foraggiata da un’orgia di debito, solo un povero ignorante. Ovviamente nessuno parla di redistribuzione, di politiche economiche inclusive e redistributive per favorire una ripresa sostenibile!

Ora se avete voglia andate a leggervi gli algoritmi del Paese delle Meraviglie, pubblicati dall’ ISTAT per calcolare quanto siete produttivi o meno, dove basta spostare una virgola e il risultato cambia.

Ovviamente in Italia la scarsa produttività è dovuta ad una immane massa di dipendenti pubblici o ancora di inutili operai parassiti che non si adeguano al trend, come raccontano le leggende metropolitane neoliberisti o liberiste sfrenate.

Ovviamente con un pò di fantasia lasciando perdere algoritmi e leggende metropolitane, i fattori che contribuiscono ad una maggiore o minore produttività sono molto più complessi di quello che la semplificazione generale vuol far credere.

La cosidetta ” labor market efficiency ” è come vedete sopra, solo uno dei tanti fattori che determina la competitività o produttività di un Paese.

Fornero… ROMA – Sperimentazioni per fare aumentare la produttività e per diminuire la tassazione delle imprese, più collaborazione da parte delle parti sociali, taglio del cuneo fiscale se ci saranno le risorse: il ministro del Lavoro Elsa Fornero annuncia alcune delle misure sull’occupazione …“La produttività è un elemento chiave della crescita.

Mai sentito parlare di burocrazia o istituzioni, di infrastrutture o di corruzione o di scuola e cultura o di Famiglia, innovazione ricerca o tecnologia.

Invece di continuare ad agitare la clava sempre e solo nella stessa direzione sul mercato del lavoro, con riforme inutili e palliative come quella dell’articolo 18, se vedete la Fornero ditele che se le avanza qualche liretta ops scusate eurino, di destinarlo alla ricera, innovazione, cultura, Famiglia, scuola, università, perchè da qui è partita la grande rimonta e crescita dei Paesi nordici devastati negli anni novanta da una crisi di proporzioni simili.

Ma tanto è inutile, non ci sono soldi, i soldi ci sono solo per… e mi fermo qui!

9 commenti Commenta
stanziale
Scritto il 27 Settembre 2012 at 09:39

Siamo gia’ in piena dittatura? Non ho ancora letto nulla della sperimentazione annunciata dalla Fornero, ma avrei poche speranze, mi pare che tutto quello che fanno ottiene l’effetto opposto a quello annunciato, vedasi gia’ la riforma del lavoro e gli altri provvedimenti presi. Il potere politico ma anche la magistratura, paiono al servizio del NWO, vedasi gli ultimi incredibili episodi della Ilva e della fantascientifica condanna a 14 anni di reclusione del dir: de Il giornale, schierato chiaramente contro questa Ue (logica: colpirne uno per educarne 100). la cosa che da piu’ da pensare e’ che la pena e’ stata sospesa , l’esecuzione spetta alla procura(di Milano) che non intende procedere all’immediata esecutivita’ dal momento che non ci sono recidive o cumuli di pena….
e quando e’ che intendera’ procedere? Forse quando fara’ ( ma ormai non lo fara’ piu’) un altro articolo che dia fastidio ai padroni del vapore ? La cosa puzza, e molto, di fascismo anni 20-30 .

ilcuculo
Scritto il 27 Settembre 2012 at 10:47

LA produttività media di un sistema paese è ovviamente determinata da vari fattori vediamone alcuni importanti per l’Italia:

– Produttività della pubblica amministrazione
In Italia è un parametro importante perchè la spesa pubblica è vicina al 50% del PIL sen non è efficiente trascinerà tutto il resto del sistema. In Itala abbiamo tutti una forte sensazione di scarsa efficienza della PA (vedi differenza di costi correnti su costi STD) ma è “poco misurata”

– Costo del Lavoro
In Italia è alto per due motivi:
Elevato prelievo previdenziale per pagare pensioni generosamente concesse per anni a cinquantenni (o meno) che poi si sono trovati un secondo lavoro (in chiaro o più spesso in nero)
Elevata tassazione IRPEF per pagare i costi della PA di cui sopra.
Su questo pesano anche fattori cronici di assenteismo tollerato/legalizzato in particolare nelle regioni meridionali.

– Infrastrutture
In Italia per una azienda che deve mettere le sue merci su strada i costi di trasporto sono mediamente superiori dal 7 al 10% rispetto alla media europea.

– Costi e Tempi della giustizi a civile

– Costo dell’energia

– Difficoltà a trovare manodopera qualificata, bassa % di Laureati tecnici.

– Scarsa predisposizione della piccola imprenditoria verso gli investimenti in R&D.

– Acesso a credito a condizioni assurde

– Legislazione Fallimentare da 3° Mondo.

Ce ne sono di cosa da fare…

ilcuculo
Scritto il 27 Settembre 2012 at 10:48

stanziale@finanza,

14 mesi

non 14 anni

poi se discutiamo del principio è una altro discorso.

stanziale
Scritto il 27 Settembre 2012 at 11:11

@Il cuculo. Hai ragione, chiedo venia. Comunque quello che volevo dire, e’ che tra quelli che sono contro l’Ue e l’euro Sallusti , essendo dir. di un giornale con una certa tiratura, era tra i piu’ pericolosi, ed infatto lo hanno fatto fuori.

giobbe8871
Scritto il 27 Settembre 2012 at 11:56

stanziale@finanza,

e Berlusconi non è stato fatto fuori per lo stesso intento ? cioè di uscire dall’euro? “piano B” di Paolo Savona ? in che giornali uscì la news ? :mrgreen:

stanziale
Scritto il 27 Settembre 2012 at 13:04

@Giobbe. Berlusconi aveva aderito al primo piano di salvataggio Grecia, Gianni Letta e Tremonti avevano partecipato a riunioni Billerberg. Sembra pero’ che in qualche maniera non rispondeva del tutto ai loro dettati . Con l’intensificarsi della crisi, e’ cominciato a stare sulle balle agli anglo-americani (campagne stampa sui loro giornali), alla Merkel, a Sarkozy…..quindi siccome i loro interessi non sono i nostri, devo pensare che forse qualcosa di interesse nazionale, magari al 20%, faceva… Dicono tutti che l’italia e’ stata male amministrata, sara’ pur vero per carita’, ma gli altri hanno fatto peggio(oggi su il sole c’e’ l’ennesima intervista in tal senso a Fortis, oltre a quanto ha sempre scritto Andrea) e dopo 20 anni di Berlusconi-Prodi, il governo tecnico Monti ha preso in mano il paese piu’ ricco d’ europa , dove c’e’ ancora ciccia da spolpare, il problema e’ che siamo stati dei grandi risparmiatori…

ilcuculo
Scritto il 27 Settembre 2012 at 18:29

Il prossimo iPhone? Sarà prodotto dai robot

Alla Foxconn, la fabbrica cinese dove si assemblano iPhone e iPad pensano di sostituire gli operai con 1 milione di macchine

Non si suicidano. Non protestano. E lavorano sempre nello stesso modo. Alla Foxconn, la fabbrica cinese che produce gran parte dei prodotti Apple e di altri big del tech, stanno pensando di sostituire gli operai con i robot.

IL SOGNO DEL CAPITALE – L’anno scorso il Ceo dell’azienda Terry Gou ha presentato un piano secondo il quale il numero degli attuali robot – 300 mila – arriverà a un milione entro il 2014. Il sogno che si avvera degli industriali alla ricerca del profitto, o semplicemente un’idea troppo ambiziosa che non ha alcun contatto con la realtà. Secondo una recente analisi del 21st Century Businnes Herrald, nel 2014 il costo del lavoro artificiale (prodotto cioè da macchine) sarà più basso di quello umano. Ed è quindi presumibile pensare che le intelligenze artificiali sbatteranno fuori dalla porta quelle umane.

UN MILIONE DI DISOCCUPATI – Il prossimo iPhone sarà dunque assemblato da una macchina? Già ora i 300 robot della Foxconn vengono impiegati nella produzione dei prodotti di punta della Apple. Ma c’è da stare certi che con le ultime rivolte, in Cina stiano pensando di aumentare il numero delle macchine. E se il piano di Gou si dovesse avverare, il contraccolpo sull’economia cinese sarebbe davvero grave. Nei soli stabilimenti cinesi la Foxconn lavora un milione di dipendenti. Si tratta per lo più di persone che si sono trasferite dalle campagne alle città. Esseri umani, che se perdessero il loro impiego, andrebbero ad ingrossare le file dei senzatetto già numerossisimi in Cina. Ma non solo. Alla Foxconn non hanno fatto i conti con un altro problema. E se anche i robot si ribellassero?

sd
Scritto il 27 Settembre 2012 at 18:47

ilcuculo@finanza,

Il Cuculo molte grazie della tua notizia. Da quando seguo il mondo della finanza mi sono divertito un mondo, all’inizio leggendo le notizie finanziarie che riguardano l’edilizia (settore che conosco abbastanza bene), ma questul’itima mi fa fatto venire le lacrime agli occhi a forza di ridere.

Vedrai che i rodot non si ribelerranno, almeno in un futuro prossimo, poi chissà. E a sai perche mi ha fatto divertire tanto?
Perchè il Sig. Terry Gou (Ceo dell’azienda) dovrebbe spiegarmi a cosa mi servirebbe l’iPhone….questo non dovrebbe fare il Ceo ma bensì il ………………comico e pure lo pagano per questo !!!!!!, veramente divertente.

SD

ilcuculo
Scritto il 27 Settembre 2012 at 22:10

sd@finanza,

Penso anche io che i robot non si ribelleranno, al più si guasteranno.

Ma i Robot li compreranno gi iPhone?

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