IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI…DIRETTAMENTE VIA MAIL!

Scritto il alle 23:08 da icebergfinanza

 

Se mai qualcuno avesse bisogno di comprendere quanto sta accadendo dopo il sequestro della vita sociale delle comunità e della democrazia, se qualche bella addormentata nel bosco sogna ancora il migliore dei mondi possibili, una ripresa senza lavoro, che stimola la fantasia di profitti stellari in continua ascesa ecco che

La Sanofi Aventis, nota casa mondiale farmaceutica, ha pensato bene di inviare l’8 dicembre un messaggio a 300 suoi dipendenti attraverso la segreteria telefonica per informarli che sarebbero stati trasferiti di 300 km dopo Natale. Così, giusto per dargli il tempo di fare i bagagli e salutare amici e vicini. Ma questi non possono lamentarsi davvero. La compagnia ha trasmesso poi un altro messaggio di auguri ad altre 500 famiglie nel corso della stessa giornata annunciando il licenziamento in tronco. E’ tipico degli adolescenti e degli immaturi lasciarsi sentimentalmente per sms. Quanto è ancor più triste vedere che una multinazionale tratta i suoi dipendenti come numeri, soprattutto una casa che fa del rispetto e della cura dignitosa della persona la propria bandiera e il proprio senso stesso di esistenza. Non so quando usciremo da questa crisi. Non lo sanno nemmeno loro e questo è ben più triste. Ma fino a quando le aziende tratteranno come pezzi di inventario le persone, non potranno nascere quegli accordi sociali necessari a venirsi incontro, capirsi e ripartire insieme. Licenziati da una ditta farmaceutica e senza nemmeno un’aspirina per il mal di testa provocato. Quasi una barzelletta, purtroppo vera. LOSPILLO 
 

Si una barzelletta vera, niente in confronto a quello che è accaduto in questi anni di gloriosa deflazione grazie a centinaia di migliaia di bambini, uomini e donne sfruttati in nome del profitto supremo, del bene assoluto, perché si proclamasse la leggenda del turbo capitalismo! 

In fondo come ho scritto nel mio libro, abbiamo edificato cattedrali d'oro nel deserto dell'indifferenza, un po come è accaduto all'angelo  DEVID…   Ventitre giorni di Devid nella città degli invisibili  e pensare che in ogni bimbo che nasce è nascosto un sogno di Dio… anche Lassu' i sogni diventano terribili realtà, alle quali ormai siamo anestetizzati.

E pensare che la piccola fiammiferaia come mi ha ricordato il nostro Carlo, era solo una favola! Una lacrima non ha potuto fare a meno di scendere dal Cielo ma qualcuno l'avrà certamente scambiata per pioggia.

  In  fondo nulla di nuovo, effetti collaterali di un’OPA qualsiasi, che direbbe mamma profitto se qualcuno la tradisse … Un numero da chiamare  e all´altro capo del filo una voce metallica ti annuncia che sei da buttar via: «Lei è licenziato con decorrenza immediata. Il suo stipendio sarà integralmente versato a fine mese». Click. Benvenuti nel mondo di Sanofi-Aventis, multinazionale francese che sul suo sito vanta una politica sociale fatta per consentire lo sviluppo e la realizzazione personali dei suoi dipendenti. Ma che negli Usa ha cacciato 1.700 persone senza tanti salamelecchi, con un messaggio automatizzato.
 

L´affare è stato rivelato alcune settimane fa da Huffington post. Tutto comincia il 25 novembre, giorno del Thanksgiving. Nella casella postale di centinaia di dipendenti arriva una mail, che comincia gioiosamente: «Happy Thanksgiving!». Molto gentile da parte dell´azienda, ma il messaggio continuava con un altro tono, un tantino preoccupante: «Siete pregati di chiamare il seguente numero (verde) giovedì 2 dicembre alle ore 8. Non prima». Altri messaggi invitavano a chiamare alle 8,30. Una differenza sostanziale.

I primi, infatti, in qualche modo se la sono cavata: il messaggio automatico li informava di un loro spostamento. Un metodo sgradevole, ma in fondo si può sempre pensare che gli americani sono abituati alla mobilità. È andata peggio a chi ha chiamato alle otto e mezzo: la voce sintetica annuncia il licenziamento, invita a smettere immediatamente di lavorare e garantisce la paga fino al 31 dicembre. Nello stesso momento, una società incaricata da Sanofi comincia a fare il giro dei licenziati: deve immediatamente riprendersi auto, computer e telefonini dati dall´azienda ai suoi dipendenti.

L´iniziativa è stata giustificata dalla multinazionale con la necessità di far presto per riorganizzare la filiale dopo l´Opa su Genzyme. A. R., una rappresentante commerciale che ha raccontato tutto al sito statunitense, parla di metodo «brutale e inumano. Quando siamo stati assunti, abbiamo ricevuto un numero di identificazione – due lettere e cinque cifre – e ho sentito subito che ci consideravano solo un numero, non esseri umani». La ragazza, assunta un anno e mezzo prima del licenziamento, ha avuto tredici settimane e mezzo di indennità, ma su consiglio del suo capo aveva venduto la sua macchina, visto che l´azienda gliene aveva fornita una per uso professionale: «Le indennità mi serviranno per ricomprarla e presentarmi ai colloqui per le assunzioni in altre aziende». La ragazza assicura di essere rimasta talmente scioccata che non riesce più a dormire. Ma per questo problema Sanofi non offre nessun servizio automatizzato. DIRITTIGLOBALI  
 

E pensare che l’industria farmaceutica cura una malattia e ne inventa due, se non c’è bisogno di personale qui, chissà dove si assumerà in futuro!
 
Continuano i licenziamenti in uno dei settori più redditizi. L’ultima grande azienda farmaceutica ad annunciare esuberi è il colosso tedesco Bayer AG, che lascerà a casa 4500 dipendenti. Una linea tenuta anche da altri colossi del settore, che stanno licenziando complessivamente decine di migliaia di persone. Eppure il settore è stato colpito marginalmente dalla crisi, è anzi in crescita e continua a registrare utili miliardari.
La Bayer ha chiuso il 2009 con un fatturato di più di 30 miliardi e un utile che le ha permesso di distribuire dividendi da 1,40€ ad azione, come l’anno precedente. Così Sanofi-aventis, con 28 miliardi di fatturato e quasi 6 di utile, e Pfizer, quasi 50 miliardi di fatturato e 8 di utile, avevano deciso negli ultimi mesi di licenziare migliaia di lavoratori. Secondo le stime il settore perderà complessivamente 40 mila dipendenti. E’ La Roche, società svizzera che fattura 37 miliardi e ha chiuso il 2009 con un utile di 6, l’azienda che licenzierà di più, lasciando a casa quasi 5000 persone. Dati che mettono malinconia se letti alla luce di un altro studio: il forum di Meridiano Sanità, organizzato dalla European House-Ambrosetti, ha elaborato che a fronte di 2 assunzioni nel settore si creano altri 3 posti di lavoro nel sistema economico  ECONOMIABLOG

Utili signori, venghino, questo è il migliore dei mondi possibili, socializziamo le perdite e privatizziamo i profitti distribuendo la leggenda del turbocapitalismo, il paese dei balocchi.

Chiedo scusa se ho svegliato qualcuno, interrompendo chissà quale celestiale visione, ma purtroppo la realtà è questa, una storia qualunque che non appassiona più nessuno! 

Quanto tempo ancora manca ad una rivoluzione delle coscienze?
  

17 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 11 Gennaio 2011 at 23:23

Purtroppo samo giunti al punto di dover elemosinare il lavoro dalle grandi multinazionali.
Siamo costretti a laurearci per diventare numeri e schiavi.

A quanto pare ci siamo dimenticati che possiamo sempre tornare a lavorare la terra o a lavorare con gli animali.

Pensa che rivoluzione sarebbe quella di un ritorno collettivo alla terra….le case in città non varrebbero più nulla e ci sarebbe terra per vivere tutti dignitosamente.

Le multinazionali dovrebbero supplicare le persone di lavorare per loro e sono convinto che una persona che ha lavorato per 10 anni in una multinazionale, licenziata e tornata alle origini, non accetterebbe mai e poi mai di tornae a fare lo schiavo.
uesta si che sarebbe una rivoluzione.

Giorgio
Genova

utente anonimo
Scritto il 11 Gennaio 2011 at 23:34

Buon anno Capitano, buon anno ciurma !
da un po´di tempo non navigavo su queste acque, ma mi son deciso di condividere con voi qualche notizia che non vi passano…ossia la delocalizzazione dalla CINA, si avete capito bene tante ditte cominciano a fare fagotto dalla CINA, perche´ comincia a costare troppo !

Il governo a colpi di leggi ha alzato il costo del lavoro, ed ora tutti si spostano in Vietnam e Indonesia…ma non si accorgono che lasciano il campo libero alle ditte cinesi, per cui altro che grande mercato da servire si corre dietro a chi costa meno…poi cominciano i problemi pure in Cina, tanta gente se ne va dalle citta´ troppo costose il gioco non vale la candela, grossi guadagni…grosse spese risultato negativo ! Mediamente dopo le varie feste un 10%-20% del personale non ritorna !

Un ultimo commento sul post di ieri PRIGIONIERI…guardate che per non essere prigionieri bisogna sempre essere attivi, non solo sui blog ! Credete veramente che mettendo una croce su una scheda una volta ogni 5 anni sul un nome di una persona che manco conoscete di persona vi possiate considerare con la coscienza a posto ?

Quante volte negli ultimi 3 mesi vi siete resi attivi, scritto a giornali, parlamentari, partiti, associazioni di categoria per lamentarvi di qualcosa che non vi garba ? Pensateci…non bisogna solo bornottare a civilmente esprimere le proprie idee !

Congratulazioni a te Capitano…per questo magnifico veliero.

Ciao
Massimo

Scritto il 11 Gennaio 2011 at 23:42

Un abbraccio Massimo cerchiamo almeno di non farci delocalizzare l'anima! Andrea

Scritto il 11 Gennaio 2011 at 23:43

Si Giorgio la terra, un profumo indescrivibile! Un abbraccio Andrea

Scritto il 12 Gennaio 2011 at 01:19

Magari, se per le case farmaceutiche fossimo solo numeri…magari!!!
Invece siamo mucche da mungere. Siamo bambini, donne e uomini che devono sviluppare malattie croniche, che consumeranno medicinali per tutta la vita.

E lo fanno convincendo che i farmaci sono indispensabili, quando solo il 5% lo sarebbe; che i farmaci ci curano, quando solo cronicizzano il problema; che i sintomi sono da cancellare, quando è grazie a questi che il nostro pur imperfetto sistema realizza che c'è qualcosa da correggere.

E lo fanno vaccinando i bambini con dosi letali per la loro salute, andando contro ogni più elementare regola scientifica.

E lo fanno producendo veleni per l'agricoltura e diffondendo l'opinione, come in medicina, che non può esserci altro metodo di cura se non il "loro".

E lo fanno complici di chi nei cibi spazzatura mette sostanze intossicanti e cancerogene, complici di chi dice di bere l'acqua dal rubinetto, quando questa non contiene batteri, ma le sostanze tossiche per eliminarli e quelle raccolte nelle falde avvelenate, tanto il livello di soglia della tossicità è stato alzato "per esigenze di servizio".

Si sono infiltrati nelle Università e fanno credere ai giovani medici che non esiste altro modo che curare con le loro medicine. Si sono infiltrati nelle amministrazioni pubbliche creando un sistema che ti "regala" il farmaco necessario a farti ammalare ancora di più (in realtà lo paghi poi con le tasse): eh già, coi farmaci gli organi non si aggiustano, ma si distruggono, ma non fa niente, poi ci sono i trapianti e le protesi…. e ti "regalano" anche quelle!!!!

Licenziare? Rispetto a ciò che fanno alla gente, licenziare è un'opera di bene. Chi perde il posto, senza saperlo, non sarà più complice del più grande e subdolo delitto perpetrato dall'uomo verso l'Uomo e magari se ne andrà davvero a coltivare la terra e ad iniziare una vita sana per se' e per i propri figli.

Scusate lo sfogo, ma forse odio più le case farmaceutiche dei banchieri, ben sapendo che sono sempre questi ultimi all'apice della catena di tutte le attività e le miserie umane.

Bill

Scritto il 12 Gennaio 2011 at 01:33

Immenso….Bill! Parole Sante!  Andrea

Scritto il 12 Gennaio 2011 at 05:29

caro Andrea
hai scritto un grande pezzo!
ne ho appena letto un altro, meraviglioso scritto da Dream Theatre.
una presa di coscienza, un ricordarci a tutti che non siamo solo numeri, macchine da produzione, consumatori, ma persone, esseri umani che amano, vivono e soffrono. E vorrebbero anche il loro grammo di felicità e serenità.
ricordarci che siamo fatti per "lavorare per vivere" e non "vivere per lavorare", non è un "di più" in un momento in cui chi ha potere lo usa tutto per restare a galla, affogando tutti quelli che gli vengono a tiro, e dimenticando che quando avrà affogato anche l'ultimo, affogherà anche lui, come nella favola dello scorpione e della rana.
credo che si stia avviando un processo inarrestabile di presa di coscienza, una consapevolezza che il re adorato fino ad oggi è un tiranno nudo, e che se ne può anche fare a meno. se così sarà, tutte queste sofferenze di tutte queste persone umiliate e scartate, non sarà stato vano.
forse ce n'era bisogno , per risvegliarci dal lungo sonno!!
grazie Andrea, sei sempre, comunque , tra i primi.

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2011 at 09:44

discorsi da portineria ! ma le lavandaie torneranno ?

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2011 at 09:50

scusa Andrea Mensa, sei dipendente delle poste italiane ? telecom ? comune ? provincia ? regione ? unipol ? repubblica ? monte paschi siena ? ferrovie stato ? sindacato ? enel ? hera bologna ! ecco sei dell’hera bologna ! grande ! ti ho beccato

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2011 at 11:16

Montecristo:

Quando  qualcuno  mi  chiede  cosa  pensi  del  futuro,io  ripsondo  comprati  un  pezzo  di  terra  e  traine  il  profitto  dai  suoi  frutti.Si  penso  che  sia  proprio  vero  molto  probabilmente  ci  sarà un  ritorno  alle  campagne  e  piccoli  paesini  abbandonati  rifioriranno .

Visto  la  reazione  delle  borse  oggi? specialmente  quella  Italiana  e  Spagnola?  Anche  se  sinceramente   prevedevo  un  recupero  sui  mercati  europei  questo strappo  rialzista  mi  piace  poco poco.Qualcosa  bolle  in  pentola?

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2011 at 15:17

Siamo solo numeri, recessione umana, sequestro della vita sociale……. se lo dicesse il bambino pakistano che fabbrica i palloni da calcio per i nostri figli per un dollaro al giorno ci crederei.
Dobbiamo avere l'onestà di riconoscere i nostri vizi (della società occidentale di cui noi facciamo parte) e l'apertura mentale per una visione di insieme: la globalizzazione è giusta, ci sta togliendo un po' della ricchezza che abbiamo accumulato sfruttato i più poveri del pianeta per ridistribuirla anche a cinesi, brasiliani, indiani & co che alla mattina non si svegliano con le crisi di identità, anzi sono contenti di vederci soffrire un po'…
E chi si può permettere una connessione internet per lamentarsi di multinazionali senz'anima non pensa che se fosse nato 100 anni fa sarebbe stato un contadino ignorante sfruttato da un nobile senza cuore e l'unico sollievo sarebbe stato dire qualche preghiera in latino senza sapere il significato…… non possiamo cambiare il mondo, è il mondo che ci cambia.

Scritto il 13 Gennaio 2011 at 12:52

caro Giorgio di Genova , più di qualcuno tenta di cambiare vita, ti segnalo il sito di terranuova

http://www.aamterranuova.it/article5377.htm,

in cui si parla di un ritorno all'indispensabile.

carissimo Bill, vecchio marinaio, i tuoi post sono illuminanti, concordo con te e segnalo un sito per tutti

http://www.disinformazione.it/

medicina ed altro, tutto quello che non ci viene detto.

un saluto e un abbraccio a tutti

Scritto il 13 Gennaio 2011 at 12:52

caro Giorgio di Genova , più di qualcuno tenta di cambiare vita, ti segnalo il sito di terranuova

http://www.aamterranuova.it/article5377.htm,

in cui si parla di un ritorno all'indispensabile.

carissimo Bill, vecchio marinaio, i tuoi post sono illuminanti, concordo con te e segnalo un sito per tutti

http://www.disinformazione.it/

medicina ed altro, tutto quello che non ci viene detto.

un saluto e un abbraccio a tutti

utente anonimo
Scritto il 13 Gennaio 2011 at 12:58

Caro anonimo #12, tu fai confusione tra le conquiste sociale e quelle economiche.

Ben venga la ridistribuzione della ricchezza, caro mio!

Peccato pero' che quello a cui assistiamo sia la concentrazione della ricchezza presso pochi, non la redistribuzione presso molti.

E questa concentrazione, unita all'impoverimento che fa da contraltare, permette ai primi di trattare con arroganza i secondi, fino alla sfrontatezza di proporre baratti tra qualche concessione economica e qualche conquista sociale, tipo la cura all'infanzia.

E non credere che negli altri paesi la poverta' fosse nedemica perche tutti erano poveri: semplicemente in quei paesi le sproporzioni tra ricchissimi e poverissimi erano solo enormemente maggiori, e un po' ma solo un po', si riducono.

Se di globalizzazione si tratta, sembra che stiamo uniformando tra loro i livelli di ingiustizia, piuttosto che distribuire la ricchezza .

Saluti
Phitio

utente anonimo
Scritto il 14 Gennaio 2011 at 10:51

Caro Phitio,
economia e sociale sono le facce della stessa medaglia.
Keynes scriveva che il capitalismo è ingiusto, iniquo e non ti conduce al miglior mondo possibile, ma se qualcuno ha in mente un modello economico/sociale migliore si faccia pure avanti perchè lui non riusciva a trovare nessuna valida alternativa…
Mi auguro che esista tra di noi qualcuno in grado di cambiare il mondo, ma io resto fermo nelle mie considerazioni: come scrivevo bisogna essere lucidi per avere una visione di insieme. In Italia ci è andata troppo bene negli ultimi anni: troppa ricchezza, troppo benessere e troppi diritti rispetto al resto del mondo. Basta pensare che l'Onu definisce povero assoluto chi guadagna meno di 1 dollaro al giorno…… Fino all'800 l'80% della ricchezza era concentrata nel 2% della popolazione (praticamente nobili), oggi si parla dell'80% di ricchezza in mano al 20% della popolazione, in cui rientriamo anche IO e TU che possiamo permetterci una casa riscaldata con annessi servizi sanitari… Le ingiustizie di cui parli sono sempre esistite ed esisteranno finchè esisterà l'uomo, ma io non sono così pessimista: a volte mi chiedo se fossi nato 100 anni come e in che mondo sarei vissuto, certamente peggio di oggi.
VonThunen77

Scritto il 14 Gennaio 2011 at 12:37

http://www.luigiboschi.it/?q=node/36104 

Il potere delle Big Pharma in EU: dal 1 aprile 2011 diventeranno illegali in EU le erbe per la salute

Inserito da Redazione il Mar, 2010-09-28 15:35

Alimentazione

Benessere e Salute

27 settembre 2010 – Nella sintesi e traduzione che seguono, si evidenzia la gravissima decisione europea contro la libertà di cura e le medicine erboristiche tradizionali.

UN PESSIMO PESCE D'APRILE 2011: 1° di aprile 2011 tutte le erbe medicinali praticamente diventeranno illegali nell'Unione Europea.

L'industria farmaceutica e quella agroalimentare hanno quasi completato il loro assalto su tutti gli aspetti della salute: dai cibi che mangiamo al modo col quale decidiamo di "curarci" quando stiamo male.

Nessun dubbio: questo loro arraffare ci deruberà di quel poco di salute che ci era rimasto. La European Directive on Traditional Herbal Medicinal Products (THMPD) è stata emanata il 31 marzo 2004 ed ha reso operative delle regole per l'uso dei prodotti erboristici che erano precedentemente commercializzati sul libero mercato.

Tale direttiva richiede che per tutte le preparazioni di erbe si debba passare attraverso le stesse procedure dei farmaci. Non importa se un'erba è stata liberamente utilizzata per millenni. I costi di queste – nuove – procedure sono ampiamente superiori a quelli affrontabili dalla maggior parte dei produttori – esclusa ovviamente le grandi industrie farmaceutica ed agroalimentare. Per avere un'idea, si parla di costi oscillanti fra i 100.000 ed i 150.000 € per erba; se poi si tratta di un composto, ogni erba deve essere trattata separatamente.

Non avrà importanza se un'erba è stata usata con sicurezza ed efficacia per migliaia di anni: dovrà essere trattata come fosse un nuovo farmaco di laboratorio. Ovviamente, le erbe NON sono farmaci di laboratorio, ma preparati ottenuti da fonti biologiche che non sono necessariamente purificate – perché la cosa potrebbe modificarne natura ed efficacia – così come avviene per gli alimenti.

Trattarle come prodotti di sintesi è distorcere la loro natura e la natura delle erbe medicinali. Ma questo ovviamente non fa alcuna differenza dentro le mura dell'Unione Europea controllata da BigPharma (la grande industria farmaceutica) un'Unione che ha inglobato il corporativismo nella sua costituzione.

Il dottor Robert Verkerk della Alliance for Natural Health, International (ANH), così descrive la questione relativa alla richiesta di procedure di tipo farmacologico per preparazioni di erbe:

«Ottenere una classica erba medicinale, se proveniente da una zona tradizionalmente nota per la sua coltivazione di erbe medicinali ma non-europea, dato il – nuovo – protocollo di registrazione europeo diventerà facile come infilare un cubo in un buco tondo. Questo sistema di regole ignora le tradizioni, e quindi non è stato adeguato a tenerne conto. Questi adeguamenti sono invece urgentemente necessari se la regolamentazione non è volta a discriminare le culture non-europee, violando così i diritti umani»

Per capire meglio quel che potrebbe succedere, è opportuno evidenziare che il sistema delle leggi sugli scambi commerciali è stato al centro di manovre, per consentire il controllo di BigPharma e dell'industria agroalimentare su tutti gli aspetti relativi ad alimenti e medicinali.

Se avete seguito quanto sta accadendo negli Stati Uniti in merito al latte fresco e alle affermazioni della FDA (Food and Drug Administration), per la quale degli alimenti diventano magicamente delle medicine nel momento in cui ne vengono semplicemente citati effetti sulla salute, avrete notato che nella questione è stata coinvolta la Federal Trade Commission (FTC = Commissione Federale sugli Scambi Commerciali).

Piuttosto di occuparsi degli alimenti e della medicina tradizionale dal punto di vista dei diritti umani, li hanno gestiti come questioni di commercio. Così, al centro della legislazione sugli alimenti e le erbe, anziché i bisogni e i desideri dei popoli, sono finite le ambizioni e avidità della grande industria.

Lo scopo di tutto questo è di rendere il mondo ben sicuro per i commerci dei colossi industriali. I bisogni e la salute della gente non sono assolutamente un fattore del quale tener conto.

Come combattere contro questo attacco alla nostra salute e benessere

L'affare non è concluso, perlomeno, non ancora. Se ci tieni a poter usare erbe medicinali, o se ci tieni a poter prendere vitamine ed altri integratori, per favore, agisci.

La ANH (Alliance for Natural Health, ndt) è attiva nel combattere queste violazioni, attualmente è in causa per cercare di fermare la direttiva THMPD. Speriamo ci riescano, ma la storia recente mostra che nessuna manovra legale riesce a fermare questi carri armati. Tuttavia non possiamo permetterci di starcene seduti ad attendere l'effetto dei nostri sforzi, dobbiamo considerare questo loro scenario come uno nel quale ognuno di noi possa giocare un ruolo.

Tocca a noi – ad ognuno di noi – agire. Se vivi in Europa, per favore, manda una lettera, un messaggio al tuo rappresentante al Parlamento Europeo. Vai a questa pagina per cercare il tuo rappresentante europeo e contattarlo. Poi spedisci una lettera che affermi, senza ombra di dubbio, che tu sostieni in modo forte le azioni dell'ANH, azioni miranti a sospendere l'entrata in vigore del THMPD e che ti auguri si sollevino anche a favore del diritto delle persone a scegliere trattamenti erboristici.

Pensa a cosa dirai ai tuoi figli e nipoti se ti chiederanno perché non lo hai fatto. Come potrai dire loro che era più importante seguire i finti reality in televisione piuttosto che scrivere quella semplice lettera?

E' solo con la protesta attiva che possiamo fermare questa congiura contro la nostra salute. Se ce ne stiamo seduti apatici, vinceranno loro. È in gioco il nostro diritto di proteggere la nostra salute e quella dei nostri figli!. Fatti sentire, il momento della verità è ora!

Poi, una volta fatto, parla con tutti quelli che conosci. Dì loro che è il momento di agire, non c'è assolutamente tempo da perdere.

Fonte primaria: gaia-health.com / Traduzione a cura di: Cristina Bassi / Fonte: saluteolistica.blogspot.com 

Scritto il 14 Gennaio 2011 at 12:37

http://www.luigiboschi.it/?q=node/36104 

Il potere delle Big Pharma in EU: dal 1 aprile 2011 diventeranno illegali in EU le erbe per la salute

Inserito da Redazione il Mar, 2010-09-28 15:35

Alimentazione

Benessere e Salute

27 settembre 2010 – Nella sintesi e traduzione che seguono, si evidenzia la gravissima decisione europea contro la libertà di cura e le medicine erboristiche tradizionali.

UN PESSIMO PESCE D'APRILE 2011: 1° di aprile 2011 tutte le erbe medicinali praticamente diventeranno illegali nell'Unione Europea.

L'industria farmaceutica e quella agroalimentare hanno quasi completato il loro assalto su tutti gli aspetti della salute: dai cibi che mangiamo al modo col quale decidiamo di "curarci" quando stiamo male.

Nessun dubbio: questo loro arraffare ci deruberà di quel poco di salute che ci era rimasto. La European Directive on Traditional Herbal Medicinal Products (THMPD) è stata emanata il 31 marzo 2004 ed ha reso operative delle regole per l'uso dei prodotti erboristici che erano precedentemente commercializzati sul libero mercato.

Tale direttiva richiede che per tutte le preparazioni di erbe si debba passare attraverso le stesse procedure dei farmaci. Non importa se un'erba è stata liberamente utilizzata per millenni. I costi di queste – nuove – procedure sono ampiamente superiori a quelli affrontabili dalla maggior parte dei produttori – esclusa ovviamente le grandi industrie farmaceutica ed agroalimentare. Per avere un'idea, si parla di costi oscillanti fra i 100.000 ed i 150.000 € per erba; se poi si tratta di un composto, ogni erba deve essere trattata separatamente.

Non avrà importanza se un'erba è stata usata con sicurezza ed efficacia per migliaia di anni: dovrà essere trattata come fosse un nuovo farmaco di laboratorio. Ovviamente, le erbe NON sono farmaci di laboratorio, ma preparati ottenuti da fonti biologiche che non sono necessariamente purificate – perché la cosa potrebbe modificarne natura ed efficacia – così come avviene per gli alimenti.

Trattarle come prodotti di sintesi è distorcere la loro natura e la natura delle erbe medicinali. Ma questo ovviamente non fa alcuna differenza dentro le mura dell'Unione Europea controllata da BigPharma (la grande industria farmaceutica) un'Unione che ha inglobato il corporativismo nella sua costituzione.

Il dottor Robert Verkerk della Alliance for Natural Health, International (ANH), così descrive la questione relativa alla richiesta di procedure di tipo farmacologico per preparazioni di erbe:

«Ottenere una classica erba medicinale, se proveniente da una zona tradizionalmente nota per la sua coltivazione di erbe medicinali ma non-europea, dato il – nuovo – protocollo di registrazione europeo diventerà facile come infilare un cubo in un buco tondo. Questo sistema di regole ignora le tradizioni, e quindi non è stato adeguato a tenerne conto. Questi adeguamenti sono invece urgentemente necessari se la regolamentazione non è volta a discriminare le culture non-europee, violando così i diritti umani»

Per capire meglio quel che potrebbe succedere, è opportuno evidenziare che il sistema delle leggi sugli scambi commerciali è stato al centro di manovre, per consentire il controllo di BigPharma e dell'industria agroalimentare su tutti gli aspetti relativi ad alimenti e medicinali.

Se avete seguito quanto sta accadendo negli Stati Uniti in merito al latte fresco e alle affermazioni della FDA (Food and Drug Administration), per la quale degli alimenti diventano magicamente delle medicine nel momento in cui ne vengono semplicemente citati effetti sulla salute, avrete notato che nella questione è stata coinvolta la Federal Trade Commission (FTC = Commissione Federale sugli Scambi Commerciali).

Piuttosto di occuparsi degli alimenti e della medicina tradizionale dal punto di vista dei diritti umani, li hanno gestiti come questioni di commercio. Così, al centro della legislazione sugli alimenti e le erbe, anziché i bisogni e i desideri dei popoli, sono finite le ambizioni e avidità della grande industria.

Lo scopo di tutto questo è di rendere il mondo ben sicuro per i commerci dei colossi industriali. I bisogni e la salute della gente non sono assolutamente un fattore del quale tener conto.

Come combattere contro questo attacco alla nostra salute e benessere

L'affare non è concluso, perlomeno, non ancora. Se ci tieni a poter usare erbe medicinali, o se ci tieni a poter prendere vitamine ed altri integratori, per favore, agisci.

La ANH (Alliance for Natural Health, ndt) è attiva nel combattere queste violazioni, attualmente è in causa per cercare di fermare la direttiva THMPD. Speriamo ci riescano, ma la storia recente mostra che nessuna manovra legale riesce a fermare questi carri armati. Tuttavia non possiamo permetterci di starcene seduti ad attendere l'effetto dei nostri sforzi, dobbiamo considerare questo loro scenario come uno nel quale ognuno di noi possa giocare un ruolo.

Tocca a noi – ad ognuno di noi – agire. Se vivi in Europa, per favore, manda una lettera, un messaggio al tuo rappresentante al Parlamento Europeo. Vai a questa pagina per cercare il tuo rappresentante europeo e contattarlo. Poi spedisci una lettera che affermi, senza ombra di dubbio, che tu sostieni in modo forte le azioni dell'ANH, azioni miranti a sospendere l'entrata in vigore del THMPD e che ti auguri si sollevino anche a favore del diritto delle persone a scegliere trattamenti erboristici.

Pensa a cosa dirai ai tuoi figli e nipoti se ti chiederanno perché non lo hai fatto. Come potrai dire loro che era più importante seguire i finti reality in televisione piuttosto che scrivere quella semplice lettera?

E' solo con la protesta attiva che possiamo fermare questa congiura contro la nostra salute. Se ce ne stiamo seduti apatici, vinceranno loro. È in gioco il nostro diritto di proteggere la nostra salute e quella dei nostri figli!. Fatti sentire, il momento della verità è ora!

Poi, una volta fatto, parla con tutti quelli che conosci. Dì loro che è il momento di agire, non c'è assolutamente tempo da perdere.

Fonte primaria: gaia-health.com / Traduzione a cura di: Cristina Bassi / Fonte: saluteolistica.blogspot.com 

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