Oggi lasciamo sullo sfondo i mercati, lasciamo da parte alcune incredibili dichiarazioni di alcuni banchieri centrali che chiedono all’improvviso maggiori tagli e più rapidità.
Lasciamo sullo sfondo il crollo dell’indice composito PMI europeo, collassato di oltre 2 punti percentuali, guidato dalla debacle del settore servizi e la depressione del manifatturiero sceso a 44 punti.
L’illusione delle olimpiadi è finita per la Francia, come l’illusione di un settore, quello dei servizi decisamente “sticky” per la solita Germania.
Si torna a parlare di deflazione, deflazione, deflazione!
Lasciamo da parte l’enorme ed evidente rischio di una guerra nucleare, grazie alla stupidità del Parlamento europeo.
Facciamo finta che in Medio Oriente, non esista un massacro indiscriminato e parliamo invece della più feroci e repressive religioni che esistono.
Il nazismo e il fascismo, il comunismo e altre dittature al loro confronto sono sbiaditi ricordi.
A breve vi parleremo di extra profitti e banche!
Ora però leggete ogni singola riga di questo pezzo meraviglioso.
Ho tolto alcuni passaggi, perché so che avete sempre fretta, non avete mai tempo per fermarvi a riflettere.
Vi prego, non leggete tutto questo post sino in fondo, non potete reggerlo, non ne avete il coraggio.
Chi vuole capire capisca, gli altri continuino a rubare!
Per capire che cosa significa la parola “futuro”, bisogna prima capire che cosa significa un´altra parola, che non siamo più abituati a usare se non nella sfera religiosa: la parola “fede”.(…)
Qualcosa come un futuro esiste nella misura in cui la nostra fede riesce a dare sostanza, cioè realtà alle nostre speranze. Ma la nostra, si sa, è un´epoca di scarsa fede o, come diceva Nicola Chiaromonte, di malafede, cioè di fede mantenuta a forza e senza convinzione.
Quindi un´epoca senza futuro e senza speranze – o di futuri vuoti e di false speranze.
Ma, in quest´epoca troppo vecchia per credere veramente in qualcosa e troppo furba per essere veramente disperata, che ne è del nostro credito, che ne è del nostro futuro?
Perché, a ben guardare, c´è ancora una sfera che gira tutta intorno al perno del credito, una sfera in cui è andata a finire tutta la nostra pistis, tutta la nostra fede.
Questa sfera è il denaro e la banca – la trapeza tes pisteos – è il suo tempio.
Il denaro non è che un credito e su molte banconote (sulla sterlina, sul dollaro, anche se non – chissà perché, forse questo avrebbe dovuto insospettirci – sull´euro), c´è ancora scritto che la banca centrale promette di garantire in qualche modo quel credito.
La cosiddetta “crisi” che stiamo attraversando – ma ciò che si chiama “crisi”, questo è ormai chiaro, non è che il modo normale in cui funziona il capitalismo del nostro tempo – è cominciata con una serie sconsiderata di operazioni sul credito, su crediti che venivano scontati e rivenduti decine di volte prima di poter essere realizzati.
Ciò significa, in altre parole, che il capitalismo finanziario – e le banche che ne sono l´organo principale – funziona giocando sul credito – cioè sulla fede – degli uomini.
Ma ciò significa, anche, che l´ipotesi di Walter Benjamin, secondo la quale il capitalismo è, in verità, una religione e la più feroce e implacabile che sia mai esistita, perché non conosce redenzione né tregua, va presa alla lettera.
La Banca – coi suoi grigi funzionari ed esperti – ha preso il posto della Chiesa e dei suoi preti e, governando il credito, manipola e gestisce la fede – la scarsa, incerta fiducia – che il nostro tempo ha ancora in se stesso.
E lo fa nel modo più irresponsabile e privo di scrupoli, cercando di lucrare denaro dalla fiducia e dalle speranze degli esseri umani, stabilendo il credito di cui ciascuno può godere e il prezzo che deve pagare per esso (persino il credito degli Stati, che hanno docilmente abdicato alla loro sovranità). In questo modo, governando il credito, governa non solo il mondo, ma anche il futuro degli uomini, un futuro che la crisi fa sempre più corto e a scadenza.
E se oggi la politica non sembra più possibile, ciò è perché il potere finanziario ha di fatto sequestrato tutta la fede e tutto il futuro, tutto il tempo e tutte le attese.
Finché dura questa situazione, finché la nostra società che si crede laica resterà asservita alla più oscura e irrazionale delle religioni, sarà bene che ciascuno si riprenda il suo credito e il suo futuro dalle mani di questi tetri, screditati pseudosacerdoti, banchieri, professori e funzionari delle varie agenzie di rating.
E forse la prima cosa da fare è di smettere di guardare soltanto al futuro, come essi esortano a fare, per rivolgere invece lo sguardo al passato.
Soltanto comprendendo che cosa è avvenuto e soprattutto cercando di capire come è potuto avvenire sarà possibile, forse, ritrovare la propria libertà. L´archeologia – non la futurologia – è la sola via di accesso al presente.
“Se la feroce religione del denaro divora il futuro” di GIORGIO AGAMBEN da La Repubblica del 16 febbraio 2012
Rileggetevela tre volte e fatela leggere ai Vostri figli e nipoti.
Ricordate FURORE di Steinbeck?
Si FURORE quello che i popoli di oggi hanno perso, la capacità di indignarsi!
La madre di Tom Joad nel film di Steinbeck sussurra…
“Siamo vivi. Siamo il popolo, la gente, che sopravvive a tutto. Nessuno può distruggerci. Nessuno può fermarci. Noi andiamo sempre avanti.”
Oggi no, il popolo non esiste più!
La vita rende cattivi, mamma disse Tom alla madre!
” Le paghe continuano a calare e prezzi restano invariati”… oppure selvaggiamente salgono come oggi in mezzo ad una feroce deflazione salariale e alla distruzione della domanda interna, messa in atto da banchieri come Mario Draghi.
E ora sentite cosa si diceva delle banche oltre un secolo fa…
La banca respira dividendi, mangia interessi, … “Se il mostro cesse di crescere è perduto, non può fermarsi.”
Oltre 100 anni, fa, ieri come oggi, i mostruosi salari con cui foraggiano un manipolo di psicopatici che gestiscono le banche di affari.
Conclude Steinbeck…
“… Questo è il vostro errore. La banca è qualcosa di diverso da un essere umano. Capita che chiunque faccia parte di una banca, non approvi l’operato della banca, eppure la banca lo fa lo stesso. Vi ripeto che la banca è qualcosa di più di un essere umano. E’ il mostro. L’hanno fatta degli uomini, ma gli uomini non la possono tenere sotto controllo.”
Fa sorridere il dibattito in Italia sulla tassa dei profitti delle banche, ma quali extra profitti, sono profitti frutto di una frode legalizzata, sostenuta dalle banche centrali e con la collaborazione dei governi europei che non hanno fatto nulla per attenuare il fenomeno.
Tassa sugli extraprofitti, a quanto ammontano gli utili delle banche italiane? https://t.co/p1kAiduwfA
Secondo alcune stime prudenziali si parla di oltre 50 miliardi per l’anno in corso!
Sappiamo che non era necessario alzare i tassi per fermare un’inflazione da offerta, una cosa ridicola, ma sappiamo anche che le banche centrali lo hanno fatto per salvare il sistema bancario mondiale.
Banche agonizzanti ovunque a partire dalla Germania, passando per la Francia per arrivare al nostro Paese.
Tassi zero per i risparmiatori, tassi al 5 % per i mutuatari, questa la forbice criminale che governi innanzitutto hanno permesso, il nostro compreso, anzi più di altri che hanno bloccato i tassi a livelli del 3 % o hanno permesso moratorie.
E ora, gli amanti dell’azzardo morale, quelli che speculano selvaggiamente con i soldi dei propri risparmiatori e poi si fanno salvare dagli Stati, dicono che non è etico, non è giusto.
Io le banche le saccheggerei, saccheggerei i loro utili, ma soprattutto i compensi dei loro manager, spesso e volentieri un manipolo di psicopatici che amano la speculazione e la frode.
Non tutte le banche sono così per fortuna, ma molte, come insegna la storia.
Banche condannate per evasione ed elusione, per crimini vari, dal riciclaggio alla manipolazione di mercati, valute, qualunque asset.
Ma davvero ha senso il dibattito sulla liceità di togliere gran parte di questi profitti rubati?
Partito Democratico, si quello del ” abbiamo una banca” e Forza Italia, sono i migliori amici delle banche.
Banche, Tajani: "Forza Italia contraria a qualsiasi tassa su extraprofitti" https://t.co/669gm0RuBv
Ci sta, da sempre Forza Italia si identifica con il potere, la finanza, gli affari.
E’ il popolo che è fesso!
Una di questa grandi banche in passato, la più criminale di tutte, ha minacciato il sottoscritto e il suo lavoro, solo perché raccontavo la verità sulle continue frodi e manipolazioni di mercato.
Ero diventato troppo importante, un moscerino che dava fastidio.
Scrive la solita Repubblica oggi…
L’Abi sta studiando aiuti alla manovra da condividere con il Mef. Ma le polemiche irritano i banchieri. E ora tutto rischia di saltare
ROMA – Eppure le regole di ingaggio erano chiare: dialogo e silenzio. Al punto che il ministero dell’Economia e l’Abi si erano salutati ad agosto con la promessa di rivedersi il mese successivo per esaminare le proposte elaborate nel frattempo dai banchieri.
Che figata, le polemiche irritano i banchieri!
Non solo, il MEF e il Governo attendono con trepidazione le proposte delle banche per lasciare un piccolo obolo.
Questo la dice lunga sul dominio che la finanza ha ovunque, ha partire dalla pericolosissima indipendenza delle banche centrali.
VI chiedo di fermarvi a riflettere, perché non potete cavarvela con una battuta.
Banche e finanza, stanno distruggendo l’economia reale, restano solo pochissime banche del territorio.
Hanno tentato di distruggere anche quelle, sono onorato di aver dato un importante contributo di consulenza alla seconda riforma delle banche di credito cooperativo.
Come potete ascoltare nel video, per coloro che ancora mettono in dubbio la mia partecipazione alla riforma delle banche di credito cooperatuivo, al minuto40:15 , durante una conferenza sul tema, il senatore di allora Alberto Bagnai, visionario e lungimirante, ha citato l’essenziale contributo da me dato nell’ individuare alcuni interventi specifici da attuare per migliorare la riforma delle BCC.
E’ grazie a questa riforma che ha cancellato la superficiale riforma di Renzi se il sistema cooperativo, non potrà mai essere attaccato dalla speculazione internazionale.
Per molti è un argomento poco importante, difficile capire di cosa sto parlando ma in futuro molto verrò rivelato, dalla storia.
E’ il mio regalo a tanti amici con i quali in questi lunghi 33 anni, una vita, ho condiviso molti valori in cui ancora credo, nonostante tutto.
Poi hanno fatto di tutto per eliminarmi, farmi allontanare dalla cooperazione, ma ci fermiamo qui.
Affascinante e allo stesso tempo ridicola, la vicenda Unicredit, Commerzbank, la voragine con la banca intorno che i management italiano vorrebbe acquisire.
Ora scopriamo che la Germania vuole difendere a qualunque costo un buco nero, nel quale gli italiano volevano finire, grazie al cielo.
Atto ostile, dice il sovranista Scholz, uno di sinistra che per sopravvivere si è trasferito alla destra estrema, chiudendo le frontiere e minacciando il mercato.
Ci fermiamo qui, ottobre è dietro l’angolo!
In settimana è uscito un aggiornamento cinematico del nostro Machiavelli, per tutti coloro che hanno sostenuto il nostro viaggio o lo vorranno sostenere.
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