EXTRAPROFITTI BANCHE: ITALIA LA FINE DEL MONDO!

Scritto il alle 14:37 da icebergfinanza

Banche, la rivolta per la tassa sugli extraprofitti: «Colpiti di sorpresa, pagheranno i piccoli»- Corriere.it

Ragazzi, io Vi ammiro, non so come fate a restare calmi!

Partiamo da qui, dall’intervista ad uno che l’ha vista lunga sulla crisi subprime, si il profeta Giavazzi…

Si rischia lo stop all’acquisto di titoli di Stato!
Io di cazzate in questi lunghi 17 anni ne ho lette tante e sentite tante, ma questa le batte tutte.

Ma è lo stesso Giavazzi che, nel 2007 disse…

MPS: GIAVAZZI IL TRASFORMISMO DEI LIBERISTI DE NOANTRI! - icebergfinanza

Corriere della Sera, 4 agosto 2007, e ovviamente il Corriere continua ad intervistare lo stesso scienziato fallito da ormai 17 anni, ogni volta che qualcuno deve raccontare una barzelletta.

Infatti in Spagna, che la tassa l’hanno già messa, i titoli di Stato sono collassati, nessuno compra più titoli spagnoli. Ma fatemi un piacere.

Ma andate in pensione a fare la ceretta allo Yeti!

Prima di proseguire facciamo una premessa. Ci sono banche e banche, non tutto il sistema è uguale, ma in questo caso, dirfettamente o indirettamente tutte hanno benificiato di questo aiuto gratuito della BCE.

Inoltre il sottoscritto in passato di minacce ne ha ricevute abbastanza da questi profeti del nulla, quindi nessuno problema se la veirtà da fastidio.

Ieri è bastato che la borsa di Milano crollasse, che le banche collassassero e subito i liberisti e capitalisti con il culo altrui sono spuntati come funghi ovunque.

Immagine

Miliardi bruciati, la solita barzelletta, come se il denaro potesse sparire. Oggi sono tornati dal regno dei morti, i miliardi bruciati

Ve lo ripeto, nella finanza, tutto si crea dal nulla, nulla si distrugge, si TRASFERISCE semplicemente DA UNA TASCA ALL’ALTRA.

E’ bastato che il governo, che tra l’altro ha già fatto marcia indietro, , dicevo è bastato che  annunciasse una tassa sugli extraprofitti delle banche e apriti cielo, le banche non si toccano.

E giù le menate sul libero mercato, ti piacerebbe se toccassero i tuoi soldi, ma allora bisogna tassarli tutti e via dicendo.

Cosa è successo?

Visto che la BCE si diverte a distruggere l’economia continuando ad alzare in tassi in mezzo ad un’ inflazione da offerta, dovuta esclusivamente alle speculazioni sulla pandemia e sulla guerra, il governo ha pensato di tassare gli extraprofitti.

L’inflazione sarebbe scesa comunque anche senza l’intervento della banca centrale.

Ovvero visto che le banche, come in America, non hanno aumentato i tassi sui depositi e sui conti correnti, ma sono state solerti a aumentare le rate dei mutui, il 40 % di questi profitti, verranno tassati.

Non ci interessa, ora per fare cosa!

A noi interessa farvi capire che le banche, alcune banche sono il cancro del sistema economico.

Molte banche, non tutte per fortuna, manipolano, frodano, falsificano bilanci e poi all’improvviso quando hanno bisogno, si fanno salvare con i soldini del contribuente.

Come? Non manipolano nulla?

Il Corriere ci dice che potrebbero “aggiustare” i bilanci, aggiustare come?

Ma davvero fate una crociate per le banche?

Volete che parliamo di vigilanza, revisori o altre amenità simili?

In poche parole, socializzano le perdite e privatizzano, da sempre, i profitti.

Capitalisti e liberisti con il culo altrui e scusate il francesismo.

Sono decenni che il libero mercato è morto sepolto, senza l’intervento delle banche centrali e dei governi banche e mercato sarebbero falliti.

Con buona pace della teoria di mia nonna, sulle aspettative razionali.

Allora tassiamo tutti dice il solito genio! I soldi, quelli veri e tanti, ci sono solo nelle banche e nelle corporation.

Le seconde neanche a parlarne di tassarle, le prime apriti cielo.

Poi si dovrebbe fare un discorsetto a parte sull’indipendenza della BCE, ma è meglio lasciare perdere in questo momento, visto che come ricorda il buon Brad…

Uno dei peggiori segreti dell’economia è che non esiste una teoria economica. In pratica, non esiste una serie di principi fondamentali su cui poter basare i calcoli che spiegano i risultati economici del mondo reale. Dovremmo tenere a mente questo limite della conoscenza economica quando spingiamo al massimo l’austerità fiscale in tutto il mondo.

I principi economici che sostengono le loro teorie sono un inganno: non sono verità fondamentali ma mere manopole da girare e regolare in virtù delle giuste conclusioni che emergono dall’analisi.

Le giuste conclusioni dipendono da quale dei due tipi di economisti si è. Il primo sceglie, per ragioni non economiche e non scientifiche, un orientamento politico e una serie di alleati politici, e gira e regola le sue ipotesi fino a giungere alle conclusioni che meglio si adattano al suo orientamento e che possono compiacere gli alleati. Il secondo prende tutte le ossa della storia, le butta in una casseruola, accende il fuoco e le fa bollire, sperando che le ossa trasmettano degli insegnamenti e suggeriscano i principi per guidare gli elettori, i burocrati e i politici della nostra civiltà, mentre avanzano lentamente verso l’utopia. ( Sole24Ore )

Giò lo scorso anno, quando il socialista Mario Draghi ha messo la tassa sugli extraprofitti delle imprese energetiche, qualcuno compreso il sottoscritto ha scritto che erano una fesseria, per come era stata architettata.

Non per averlo fatto.

Pochi hanno alzato la voce come ieri e oggi, figurati, c’era il loro pupillo, il banchiere, il salvatore della patria.

Certo, i nostri eroi, vogliono salvare il libero mercato, parlano di liberismo, ma non si rendono conto che a partire dall’America oggi viviamo in un immenso STATO SOCIALISTA GLOBALE.

SI crea denaro dal nulla, trilioni di dollari per salvare banchieri e banche fallite, ma non c’è mai denaro per il resto, sanità, istruzione, ricerca e via dicendo.

Non fatemi girare le eliche sulle banche, perchè non faccio prigionieri.

La Vostra ideologia, mettetevela nel forno!

Il libero mercato è morto da due o tre decenni, le banche centrali sono i nuovi sacerdoti di questa religione.

Ma ovviamente la gente comune, il povero consumatore ingenuo, di questo poco o nulla capisce.

Il compito di questi signori è quello di non farvi capire nulla, come nel gioco delle tre carte.

Ma certo, un governo di destra che tasse le banche non si può vedere giusto?

Si può vedere solo un governo di sinistra che con le banche ci mangia e le usa per farsi i propri affari,  e che socializza le perdite e si divide i profitti.

Davvero non vi ha insegnato niente l’affare Monte dei Pasci di Siena, o Antoveneta o le banche venete, Etruria o Carige e mi fermo qui.

Su Carige e quello che è successo in Trentino, avrei da dire due paroline, ma forse è meglio lasciare perdere.

Ho avuto l’onore di poter contribuire alla riforma delle banche di credito cooperativo, non quella di Renzi, una vera e propria ciofeca, ma l’ultima.

L’accorpamento in gruppi bancari delle casse rurali è stata una fesseria, mi rendo conto che il discorso dovrebbe essere meglio articolato, ma qui non ho tempo.

Grazie al senatore Bagnai in particolare siamo riusciti a raggiungere un risultato che ha salvato il destino delle nostre casse rurali. Ma in pochi se ne sono resi conto.

So chi c’è dietro ogni volta che bisogna prendere una decisione sulle banche, quindi risparmiatevi la lezioncina.

 

Di squinternati in questo paesi ci sono solo editorialisti o giornalisti o opinionisti che vivono di ideologie da quattro soldi.

Un altro vecchio volpone, uno di quelli giusti, suggerisce che la tassa diminuirà l’erogazione dei prestiti.

Ma basta raccontare barzellette, in una recessione economica o forse depressione, sono imprese e famiglie che non richiedono credito.

Ve lo abbiamo già raccontato che il credito è collassato da tempo in Europa, basta raccontare barzellette.

Mi fermo qui, tanto la finanza, i mercati e le borse che bruciano i soldi di mia nonna, hanno fatto già fare retromarcia al Mef dove siede l’amico di Draghi, Giorgetti, uno che non si è neanche presentato alla conferenza stampa per spiegare la decisione del Governo.

E fa il ministro dell’economia.

Concludo solo con un po di filosofia, su cosa è oggi la finanza e cosa sono le banche, alcune banche, per fortuna non tutte.

La cosiddetta “crisi” che stiamo attraversando – ma ciò che si chiama “crisi”, questo è ormai chiaro, non è che il modo normale in cui funziona il capitalismo del nostro tempo – è cominciata con una serie sconsiderata di operazioni sul credito, su crediti che venivano scontati e rivenduti decine di volte prima di poter essere realizzati.

Ciò significa, in altre parole, che il capitalismo finanziario – e le banche che ne sono l´organo principale – funziona giocando sul credito – cioè sulla fede – degli uomini.
Ma ciò significa, anche, che l´ipotesi di Walter Benjamin, secondo la quale il capitalismo è, in verità, una religione e la più feroce e implacabile che sia mai esistita, perché non conosce redenzione né tregua, va presa alla lettera. La Banca – coi suoi grigi funzionari ed esperti – ha preso il posto della Chiesa e dei suoi preti e, governando il credito, manipola e gestisce la fede – la scarsa, incerta fiducia – che il nostro tempo ha ancora in se stesso.

E lo fa nel modo più irresponsabile e privo di scrupoli, cercando di lucrare denaro dalla fiducia e dalle speranze degli esseri umani, stabilendo il credito di cui ciascuno può godere e il prezzo che deve pagare per esso (persino il credito degli Stati, che hanno docilmente abdicato alla loro sovranità). In questo modo, governando il credito, governa non solo il mondo, ma anche il futuro degli uomini, un futuro che la crisi fa sempre più corto e a scadenza.

E se oggi la politica non sembra più possibile, ciò è perché il potere finanziario ha di fatto sequestrato tutta la fede e tutto il futuro, tutto il tempo e tutte le attese.
Finché dura questa situazione, finché la nostra società che si crede laica resterà asservita alla più oscura e irrazionale delle religioni, sarà bene che ciascuno si riprenda il suo credito e il suo futuro dalle mani di questi tetri, screditati pseudosacerdoti, banchieri, professori e funzionari delle varie agenzie di rating.

E forse la prima cosa da fare è di smettere di guardare soltanto al futuro, come essi esortano a fare, per rivolgere invece lo sguardo al passato.

Soltanto comprendendo che cosa è avvenuto e soprattutto cercando di capire come è potuto avvenire sarà possibile, forse, ritrovare la propria libertà. 

“Se la feroce religione del denaro divora il futuro” di GIORGIO AGAMBEN da La Repubblica del 16 febbraio 2012

14 commenti Commenta
aorlansky60
Scritto il 10 Agosto 2023 at 07:23

i nostri eroi vogliono salvare il libero mercato, parlano di liberismo, ma non si rendono conto che a partire dall’America oggi viviamo in un immenso STATO SOCIALISTA GLOBALE.

A parte che l’Italia non è la prima in UE ad aver applicato questa tassazione sulle banche (l’hanno già fatto Rep.Ceca e Spagna recentemente) ma questi nostri ‘eroi’ che io definirei ‘geni’ (anche se il termine più appropriato a descriverli è un altro che non uso per decenza) si sono già dimenticati che lo Stato ‘bandiera’ e alfiere del liberismo, quello dichiaratamente ‘contro’ il comunismo, ovvero gli USA, non si sono fatti problemi e si sono turati il naso per evitare la catastrofe (economica) quando nel 2008 hanno NAZIONALIZZATO FANNY MAE e FREDDY MEC (2 soc. che detenevano centinaia di miliardi di $ in mutui subprimes, non più corrisposti, oltre ad avere iniettato una dose PODEROSA di capitali pubblici in AIG per evitarne il fallimento) contravvenendo così clamorosamente alla propria filosofia di base… e se perfino loro l’hanno fatto, qualcosa dovrebbe insegnare: che quando il fango arriva alla gola e la paura è tanta, come Pietro che arrivò a rinnegare (tre volte) CRISTO, così anche l’uomo è capace di rinnegare se stesso e i suoi principi, pur di salvare il salvabile…

mitopoietico
Scritto il 10 Agosto 2023 at 09:45

Permettetemi di scherzarci un po’: visto l’andamento della Borsa dopo il falso allarme, e visto che auspico un suo tonfo memorabile, dico che era meglio se evitavano di fare il proclama sulla tassa per poi diverselo rimangiare! Adesso sfonderanno ogni record quei titoli bancari…

Le Borse meno le si provoca e meglio è, visto che negli ultimi anni sono di natura delle temerarie avvinazzate! 😅

aorlansky60
Scritto il 10 Agosto 2023 at 09:59

@Mitopoietico
Adesso sfonderanno ogni record quei titoli bancari

E come già accaduto in passato, nemmeno troppo lontano, quando in ITA ci fu la votazione parlamentare per il cambiamento della regolamentazione delle BANCHE COOPERATIVE, e un certo “de maledetti” uno che era molto ben collegato alle ‘faccende’ dell’allora governo (ai piani alti), ci guadagnò non poco in plusvalenza, opportunamente imbeccato a farlo tramite NOTIZIE RISERVATE ricevute ‘prima del tempo’, anche ieri c’è ‘qualcuno’ che sapeva (ben prima della riunione del consiglio dei min.) che cosa bolliva in pentola, e di conseguenza ‘ha acceso i motori’ su quello che stava per accadere, crollo del 10% dei maggiori titoli bancari nazionali, quale migliore opportunità per entrare in grande stile (e in grandi volumi)…

mitopoietico
Scritto il 10 Agosto 2023 at 10:31

… credo, molto convinto, che sia andata effettivamente così. E anche questa operazione facile e che mi aspettavo è stata persa dal sottoscritto. L’ennesimo calcio di rigore a porta vuota che manco….

veleno50
Scritto il 10 Agosto 2023 at 11:16

mitopoietico,

Scusa titoli che perdono tra l 8/10% martedì il giorno dopo recuperano il 3% tu non sali perché non hai che cosa? Tu hai il cagotto. Martedì buttavano via i titoli per una cagata fatta da questo go…. o. Ti ripeto le buttavano via, se chiedi a loro il motivo non lo sanno. Extraprofitti chi stabilisce quanto è come? In guerra ci vuole coraggio, in borsa ci vuole ruota di scorta, e scelta giusta sulle occasioni. Troppa teoria non si mangia. Un caro saluto a tutti

mitopoietico
Scritto il 10 Agosto 2023 at 11:39

Beh! Non è che siano propriamente a sconto. Sono gonfiate anche se perdessero il 30%, non sono l’8%.
Il ragionamento giusto da fare, secondo me, è se continuano o no a gonfiare queste bolle e di quanto prima di implodere

veleno50,

veleno50,

veleno50
Scritto il 10 Agosto 2023 at 12:25

mitopoietico,

Perdonami se insisto sei tutta teoria. Buon giornata

mitopoietico
Scritto il 10 Agosto 2023 at 12:46

Questa della teoria non la capisco. Allora posso rispondere che tu sei tutta teoria a dire che io sono tutta teoria. E non si finisce più…

Nello specifico, parlare di percentuali e di parametri e multipli è teoria? Si può essere più o meno d’accordo ma non capisco che intendi dire. Se è per questo, è teoria pure decidere quale dentifricio comprare al supermercato.

Se ti spieghi meglio io capisco meglio. Grazie. Se invece non vorrai farlo va bene ugualmente

veleno50,

veleno50
Scritto il 10 Agosto 2023 at 12:56

mitopoietico,

Mancato rigore a porta vuota, hai scritto mancata occasione facile, più teoria di così. Buon ferragosto

mitopoietico
Scritto il 10 Agosto 2023 at 13:01

veleno50,

Certo. Ho commesso un errore a non comprare. Ma non capisco il dualismo teoria-pratica nella fattispecie.

Comunque, va bene così. Buon ferragosto anche da parte mia

gnutim
Scritto il 10 Agosto 2023 at 13:01

nel frattepo altra chicca con gli occhi a mandorla: Country Garden non paga la cedola del bond in USD, rischio default per colosso immobiliare. Rischio anche più grande rispetto a Evergrande!

rosagili89
Scritto il 10 Agosto 2023 at 18:11

Si afferma che l’inflazione attuale sia causata da semplice carenza di offerta (su base speculativa) e che pertanto sarebbe diminuita anche senza l’intervento delle banche centrali (aumento dei tassi).
In Turchia però, nonostante per mesi abbiano agito controcorrente non “toccando” i tassi, alla fine l’inflazione é arrivata al 50% ed anche loro si accingono ad aumentare il prezzo del denaro.
Questo non lo capisco.
https://www.ilpost.it/2023/06/22/turchia-inflazione-aumento-tassi/

icebergfinanza
Scritto il 10 Agosto 2023 at 19:54

Bisogna contestualizzare, non si può paragonare un Paese come la Turchia sotto attacco speculativo per questioni geopolitiche con l’Occidente o il resto del mondo.

aorlansky60
Scritto il 11 Agosto 2023 at 07:49

Porta pazienza Capitano,
a parte che questo è un commento che volevo fare nel thread più aggiornato di ieri, dove però i commento sono ‘chiusi’,
l’avrò già scritto più volte in passato da quanto frequento il blog, per avvalorare le tue parole recenti :

“Altro che indipendenza della banca centrale, la BCE è un organo POLITICO POLITICO POLITICO e privato, ovvero risponde solo agli azionisti in primis la GERMANIA!
La BCE se ne frega di Voi e delle famiglie, l’unico compito è quello di soddisfare i propri azionisti, ovvero le banche.”

Tanto per illustrare [a chi è ignorante in materia] come “funziona” tecnicamente la BCE :

https://www.ecb.europa.eu/ecb/orga/capital/html/index.it.html

il link è quello del sito ufficiale di EBC (così non si da adito a sospetti sulle parole che vado a scrivere, che non sono mie ma della stesso organo direttivo BCE) che spiega candidamente, nello specifico, come è costituita la BCE, ovvero dall’azionariato delle principali Banche Centrali degli Stati UE, dove si può vedere che la GERMANIA è il principale azionista per capitali versati con una quota del 21%, seguita da FRANCIA(quota 16%) e da ITALIA(quota 13%) e a seguire tutti gli altri.

Ora, la nostra Banca Centrale ‘BankItalia’ è costituita dall’azionariato (in quote di capitali versati, cioè LO STESSO MECCANISMO CHE REGGE LA BCE) delle principali BANCHE PRIVATE ITALIANE.
Andando sul sito di BankItalia, si può vedere [e scaricare] il documento ‘pdf’ che delinea progressivamente [dall’alto verso il basso] tutta la quota degli azionisti (in cima alla lista per ‘potenza di fuoco’ in capitali versati, ci sono INTESA, UNICREDIT e le altre maggiori banche Italiane, come è logico aspettarsi).

Tutto quanto ho scritto è INDISCUTIBILE.
Questo per dire a qualcuno che volesse mettere in discussione le mie parole, che può evitare di perdere tempo.

Di discutibile c’è questo:

secondo Voi, la banca dove avete il Vs c/c e magari il vostro Conto Deposito Titoli, tende più a fare il Vostro interesse, o invece a perseguire PRIMA il proprio interesse?

La domanda è rivolta a milioni di Italiani (e non solo, milioni di Europei, perchè lo stesso meccanismo in atto qui da noi è lo stesso degli altri Paesi europei)…

Altra domanda: secondo voi, nelle decisioni del board della BCE, conta di più il peso della Lituania con la sua quota del 0,4% o quella dell’ Estonia con il suo 0,3%, oppure conta di più la GERMANIA (avrà cioè quest’ultima più capacità di fare pressione per perseguire i propri interessi) con la sua quota MAGGIORITARIA del 21% ???…

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