Credetemi, oggi davvero non so da dove incominciare, c’è tanta di quella roba da raccontare al bar Harris, da farsi due risate.
Si torna a parlare di DEXIT, l’uscita della Germania dall’euro, magari fosse vero.
Chi ha letto le analisi del nostro Machiavelli, sa che questa sarebbe la soluzione preferita da noi.
L’abbiamo studiata in ogni minimo particolare, nella ricerca commissionata da un’importante istituzione internazionale che i lettori di Machiavelli, ben conoscono.
Ma iniziamo dalla Germania, e precisamente dal MES, quella cosuccia sulla quale, un quarto di Paese di sinistroidi e altri mercenari ha puntato per lunghi mesi, in maniera da distruggere definitivamente la nostra Nazione.
Un solo esempio…
“Se il governo italiano vuole sfruttare appieno l’apertura tedesca, deve però eliminare le ragioni di attrito con la Ue, approvando immediatamente il Mes e realizzando in modo efficace il Pnrr nella nuova versione in via di approvazione da parte della Commissione europea”.
Volevano farci approvare il MES, per salvare la Germania, sapevano cosa stava accadendo a Weimar.
Un piccolo riassunto!
Ci aggiungiamo i cantieri navali …
E per non farci mancare nulla, pure le ferrovie…
Peccato che non è finita qui!
Ci aggiungiamo pure il mercato immobiliare…
I prezzi degli immobili commerciali sono crollati di un altro 9,6% nei primi tre mesi del 2024 rispetto all’anno precedente, dopo un calo del 10,2% nel 2023
La Germania è solo a metà strada nella crisi immobiliare che porterà a ulteriori perdite e vendite forzate secondo il capo di Commerzbank.
La Gröner Group AG è solo l’ultima società del settore edile immobiliare saltata.
Vi risparmio il resto del 2024.
Le cronache dei giornali tedeschi presentano una sequela di fallimenti talmente continua che si fa fatica a seguirli. Prima la catena di grandi magazzini Galeria Kaufhof Karstadt ha dovuto dichiarare fallimento, poi l’azienda di batterie Varta era sull’orlo del collasso finanziario e aveva bisogno di essere salvata. Adesso anche la società commerciale agricola BayWa rischia il fallimento, il che significa che gli agricoltori temono che il loro raccolto venga ripagato .
Secondo uno studio, il numero dei fallimenti aziendali in Germania è più alto che negli ultimi dieci anni. Ciò mette a dura prova anche le banche tedesche: il numero dei prestiti concessi aumenta, il rischio aumenta e le banche creano più riserve. Al momento non sembra esserci alcun miglioramento immediato in vista.
Le banche iniziano ad avere paura, soprattutto perché non hanno adeguato i bilanci alla reale situazione immobiliare, ovvero i bilanci sono in parte truccati.
Ci fermiamo qui?
Nein!
Ricordate lo scorso anno?
La Germania si prepara in Europa a capitanare i rigoristi alla battaglia d’autunno sul Patto di stabilità. Ma rischia di arrivarci un tantino ammaccata. Secondo la Corte dei Conti (Bundesrechnungshof), Berlino ha truccato i conti pubblici.
GERMANIA… IL CONTAGIO CON LA FRODE INTORNO!
Comunque per risolvere i problemi della Germania il banchiere Draghi suggerisce un’economia di guerra…
Non fatemi commentare altro!
Bene, ora uno mi dirà, ma con la Germania in queste condizioni perché l’euro si apprezza?
Tralasciamo la speculazione, in fondo il loro compito è giocare, ma nel fine settimana il nostro Puntosella vi ha fatto vedere cosa è il dominio della fisica sui mercati.
Un punto preciso per la svolta…
… e guarda caso ieri l’euro è stato sostenuto più volte a quel livello!
Il giochino sul dollaro durerà poco, perchè un bel gioco dura poco!
La cosa fantastica è che in Germania si torna a minacciare la DEXIT
Nel frattempo in America, pignoramenti e insolvenze sui mutui ipotecari a gogo e nuovo record di insolvenze sulle carte di credito.
In America ieri erano tutti preoccupati per NVIDIA, sotto la lente di ingrandimento antitrust, che ha perso solo il 10 %. Sono crollati tutti i mercati alla riapertura, si muovono tutti come pecore dietro al pastore americano.
E’ crollato pure il petrolio e ci sarebbe un barile da ridere.
Ma la ciliegina sulla torta, aspettando i dati del bar Harris sull’occupazione americana è come sempre dal depresso settore manifatturiero…
Si legge nel report…
“La relazione passata tra il PMI manifatturiero ® e l’economia complessiva indica che la lettura di luglio (46,8%) corrisponde a una variazione del PIL pari a più di -1,2%”
Ma intanto il pil cresce con l’immaginazione del bar Harris.
Non vedo l’ora di conoscere la barzelletta del fine settimana.
Un settembre decisamente interessante ci attende!
Nel nostro manoscritto uscito nel fine settimana, tutto questo e altro ancora.
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