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GERMANIA… PROFUMO DI WEIMAR!

Scritto il alle 11:29 da icebergfinanza

La Gran Partida: LA TRAMPA DE LA MONEDA ÚNICA. LA NEGATIVA ALEMANA A ...

Iniziamo con le buone notizie.

In Germania, crollano la produzione industriale e i consumi e soprattutto dopo decenni esplode la disoccupazione.

Consumi in grande spolvero…

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… produzione industriale da ruggenti anni venti.

L’inflazione è l’ultimo dei problemi come testimoniano i dati di ieri.

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Eppure, senza ascoltare un blogger qualunque e le sue deliranti analisi, lo aveva detto anche il nonno d’Italia.

Recessione che rischia di trasformarsi in recessione, AFD ormai secondo partito in Germania e i fantasmi di Weimar che appaiono qua e la.

Ovviamente si parla solo dei record del principale indice tedesco il DAX.

Francia e Germania sono in recessione, non importa cosa dicono i dati e le virgole che continuano a spostare.

Non ditelo in giro, ma il genio Macron è riuscito a fare addirittura quasi il 5 % di deficit nel 2023, con tanti saluti al 3 %.

Molti di Voi, conoscono Irving Fisher, il padre della teoria della deflazione da debiti, forse pochi conoscono da dove nacque l’impulso per studiare quanto accadde durante la Grande Depressione del ’29.

Ovviamente oggi è diverso, non accadrà più nulla.

Il crollo delle quotazioni di borsa del 1929 e la successiva depressione fu un grave colpo per la credibilità di Fisher e per il suo patrimonio personale. Divenne famosa la sua dichiarazione, a solo nove giorni dal grande crack, che i prezzi delle azioni avevano ormai raggiunto “quello che appare come un livello di alte quotazioni permanente”[2]. Fisher dichiarò il 21 ottobre del 1929 (8 giorni prima del crack) che il mercato “si stava solo scuotendo un po’” che i prezzi non avevano ancora toccato il loro reale valore e sarebbero saliti ancora più in alto. Il 23 ottobre annunciò in una riunione di banchieri che “i valori azionari nella maggior parte dei casi non sono eccessivamente alti”. Successivamente, dopo il crack del 29 ottobre, continuò per mesi ad assicurare agli investitori che la ripresa era dietro l’angolo.(Wikipedia)

Cieli blu infiniti, le quotazioni continueranno a salire, i fondamentali sono solidi.

E’ una delle tante bolle quella attuale, interessante sarà vedere come la Fed deciderà di farla esplodere, sempre che ci riesca.

Ma nella storia si era in procinto di ridurre i tassi con mercati sui massimi storici, frequentati ormai solo esclusivamente da algoritmi e fisici drogati, psicopatici ovunque.

In Cina, nota democrazia, hanno addirittura deciso dare una lezione ai fondi quant…

Come tanti coniglietti, si sono subito scusati, prospettando cieli blu infiniti, solo acquisti e niente vendite…

Mercoledì Lingjun si è scusata per l’impatto negativo in una dichiarazione sul suo sito web. L’azienda ha affermato che “ha una visione rialzista a lungo termine sui titoli cinesi e manterrà posizioni lunghe”, aggiungendo che esaminerà i problemi esistenti nelle transazioni.

Ci sarebbe da ridere per un anno intero a queste dichiarazioni, nulla di nuovo per noi, solo la dimostrazione che oggi il mercato è una bisca, clandestina, soprattutto in America, ma li, politici e regolatori, vengono regolarmente foraggiati per chiudere un occhio.

Godiamoci il nuovo record con i nostri titoli di Stato italiani, mentre lo spread non si sa che fine abbia fatto e nessuno parla più di MES.

Ieri il PCE è stato una non notizia, sotto la superficie, l’inflazione continua a scendere, solo i record di borsa e le commissioni sulle gestioni, tengono a galla l’inflazione.

Il trend del petrolio è ridicolo, con tutto il casino che c’è intorno non è neanche riuscito a risalire sopra 80, ma basta aspettare, non c’è fretta.

I tassi non scenderanno più, non ci sarà più alcuna recessione, tutti gli atterraggi saranno morbidi e le quotazioni resteranno permanentemente alte all’infinito, oltre a tre volte Natale e Pasqua, tutto l’anno.

Ci vediamo nel fine settimana con il nostro Machiavelli, grazie a coloro che sostengono il nostro viaggio.

Buon fine settimana. Andrea

Nel fine settimana è tempo che torni il nostro Machiavelli, ha alcune importanti novità da raccontarci, mentre si avvicina la primavera e le… idi di marzo!

Chi ha orecchie per intendere, intenda, gli altro buon atterraggio morbido!

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18 commenti Commenta
squaremile
Scritto il 1 Marzo 2024 at 15:02

Nel frattempo senza troppo rumore le societa esperte in ristrutturazione dei debiti e negoziazione non si ricordano di essere mai state cosi piene di lavoro…..

claudio70
Scritto il 1 Marzo 2024 at 15:55

Concordo pienamente, però capisci che ,per esempio,oggi NYCB fa – 25% in apertura,i tassi continuano a salire ed i listini sono avulsi alla cosa,ed e’ l’ ennesimo episodio , ciò ti induce, talvolta ,a pensare che il controllo e’ totale e forse stavolta e’ veramente diverso, poi tutti gli analisti comunque concordanoe dicono che ciò che sale prima o poi scende , comunque stavolta e’ veramente diverso,nel senso che pre 2008 ma anche gli anni successivi prima del lookdown una situazione così avrebbe influito sui ( non ) mercati,oggi non esiste a mio parere nessun mercato, cioè esente da profonda manipolazione,prima o poi la verità farà capolino ma cavolo se e’ tutto diverso rispetto al passato

derivata seconda
Scritto il 1 Marzo 2024 at 20:10

L’attuale rialzo del mercato azionario non e’ diverso dagli altri che l’hanno preceduto, piu’ a lungo durera’ piu’ catastrofico sara’ il tonfo. il nuovo carburante e’ arrivato dalla vecchia Europa i cui indici sonnecchiavano. L’accumulo e’ terminato, le aziende hanno rotto, come ho gia detto il porcellino, e questo giustifica il rialzo che su queste basi e’ solido. Il castigato e’ il mercato obbligazionario, quello diciamo vecchio. Sicuramente il mercato azionario andra ancora su nel 24 e un po’ di 25. Poi sara’ l’ingordigia se ci sara’ stata a terminare i rialzi e sara’ saggio vendere altrimenti anche il 25 sara’ buono. Bastera’ guardare i grafici se diventano ripidi meglio vendere. Ma mi auguro non accada mai il crollo, saranno grossi guai. L’obbligazionario? Non ha santi che lo proteggano neanche il nuovo. Con l’azionario solido e magari indifferente e che giustifica e quindi accetta un rialzo dei tassi per qualsivoglia motivo. Il mio chiodo fisso? La sterlina, deve stare su! Nessun complotto solo debiti da gestire.

ilbiffo
Scritto il 1 Marzo 2024 at 23:20

Il sole 24 ore 1 marzo
“L’aspetto curioso è che la Fed nell’ultima riunione di politica monetaria aveva tolto dal comunicato stampa, per la prima volta da mesi, la frase: «Il sistema bancario e solido e resiliente». Ora invece ribadisce il concetto.”

aorlansky60
Scritto il 2 Marzo 2024 at 07:51

«Il sistema bancario è solido e resiliente»

Detto così, per chi è buon interprete significa che “sotto la punta dell’iceberg” c’è comunque UN PROBLEMA, altrimenti basterebbe solo dire che «Il sistema bancario è solido», e forse non ci sarebbe nemmeno bisogno di accennarlo, se davvero “tutto fosse a posto” in quel settore, no?… ma LORO (i vertici Fed) sanno di avere UN PROBLEMA, non da ieri ma da un anno o forse più, che va di pari passo con la crisi del loro MERCATO IMMOBILIARE locale, che in un paese industriale e sviluppato, è il PRIMO MOTORE assoluto del PIL, ma quando le cose vanno male può rivelarsi anche il primo serio detonatore per “qualcosa” di altamente indesiderato. Il 2007 insegna in tal senso. Devono solo pregare UN DETTAGLIO IN PARTICOLARE: che il mondo non li abbandoni e continui ad avere “fede” nel DOLLARO e nei TREASURIES. Altrimenti…

L’attuale rialzo del mercato azionario non e’ diverso dagli altri che l’hanno preceduto

Se la frase è riferita “entro” gli ultimi 15anni di storia concordo, altrimenti NO.
I rialzi azionari storici avvenuti nel XXmo secolo -nelle principali piazze borsistiche- non ebbero nulla a che vedere con quello che stà accadendo dal 2009 ad oggi, reso possibile solo da “buyback” seriali a loro volta sostenuti da compiacenti QE gentilmente concessi a ripetizione da Fed e consorelle. Sono impazziti da quelle parti. Una volta che hanno annusato “il profumo” dei soldi e hanno capito ed affinato il meccanismo per riuscire a far soldi sempre più facilmente, non ne possono più fare a meno. La storia degli ultimi 15anni insegna in tal senso. Occhio solo che, di pari passo con i profitti stellari “scritti in digitale” su un monitor, aumentano di pari misura I PROBLEMI legati ALLA BOLLA gigantesca che hanno imbastito. Perchè se anziche essere basata su SOLIDI DATI REALI, è [quasi] tutta basata “sul sostegno della Fed” che a sua volta significa “emissione a dismisura e deregolamentata” di DEBITO -come fanno da 15anni- da vendere a chi crede “negli USA” beh, in questo caso la metafora del GIGANTE di FERRO con i piedi d’argilla calza a pennello…

ilbiffo
Scritto il 2 Marzo 2024 at 12:44

Il PIL degli Stati Uniti è “cresciuto” di 334 miliardi di dollari nel quarto trimestre… Tale crescita è costata 834 miliardi di dollari di di debito pubblico
I Bureau of Economic Analysis di Biden ha pubblicato la prima revisione del PIL del quarto trimestre del 2023, un numero del tutto irrilevante in quanto esamina lo stato dell’economia statunitense più di 2 mesi fa mentre il calendario è ormai a poche settimane di distanza. dall’inizio del secondo trimestre del 2024… e bitcoin è salito sopra i 60.000 dollari, ora a meno di 10.000 dollari dal livello record. Anche se potrebbe non essere immediatamente evidente, i due eventi sono collegati. Spieghiamo.

In primo luogo, secondo l’amministratore Biden, nel quarto trimestre il PIL è aumentato del 3,2%, un modesto calo rispetto al 3,3% riportato nella prima stima di un mese fa, e al di sotto della stima di consenso del 3,3%.
Anche se questo lo sappiamo già, la BEA ha riferito che l’aumento nel quarto trimestre riflette principalmente l’aumento della spesa al consumo, delle esportazioni e della spesa pubblica statale e locale. Le importazioni, che rappresentano una sottrazione nel calcolo del PIL, sono aumentate.

L’aumento della spesa al consumo riflette l’aumento sia dei servizi che dei beni. Nell’ambito dei servizi, i principali contributori sono stati l’assistenza sanitaria, i servizi di ristorazione e alloggio, e altri servizi (guidati dai viaggi internazionali). All’interno dei beni, i principali contributori all’aumento sono stati altri beni non durevoli (principali i prodotti farmaceutici), nonché articoli ricreativi e veicoli.
L’aumento delle esportazioni riflette l’aumento sia dei beni (soprattutto del petrolio) che dei servizi (soprattutto dei servizi finanziari).
L’aumento della spesa pubblica statale e locale riflette l’aumento sia degli investimenti (guidati dalle strutture) che delle spese per consumi (guidati dai redditi da lavoro dipendente).
Confrontando la prima stima con la seconda, troviamo diversi elementi degni di nota, il primo è che i consumi personali sono effettivamente aumentati più del previsto, crescendo del 3,0% su base trimestrale annualizzata (rispetto al 2,8% nella prima stima), e contribuendo del 2,0% ai profitti. Pil al 3,21%, in aumento rispetto all’1,91% della stima originaria. Un altro aumento è stato osservato negli investimenti fissi che hanno contribuito al risultato economico per lo 0,43%, in aumento rispetto allo 0,31% originariamente stimato; infine anche il governo ha visto aumentare il proprio contributo, salito allo 0,73%, ovvero circa un quarto, del PIL finale. Questi miglioramenti sono stati controbilanciati da un notevole calo nella variazione delle scorte private, che sono passate da un’aggiunta dello 0,07% ad una diminuzione del -0,27%.
Ok, niente di tutto questo ha importanza: i numeri verranno rivisti nuovamente il mese prossimo, ma a quel punto tutto ciò che interesserà ai mercati non sarà tanto il PIL del primo trimestre ma piuttosto il secondo trimestre e oltre. Quindi molto stantio.

Ma cosa c’entra questo con il picco dei bitcoin?

Ebbene, uno sguardo più attento ai dati ha rivelato qualcosa di sorprendente: un rapido sguardo all’aumento del PIL nominale, che è passato da 27,61 trilioni di dollari nel terzo trimestre a 27,94 trilioni di dollari nel quarto trimestre, mostra che l’economia statunitense è aumentata di circa 334,5 miliardi di dollari in termini nominali assoluti di dollari.

Ma da dove viene questa crescita? Perché il debito, ovviamente, e in abbondanza . Per la risposta sull’importo del debito, andiamo al sito web del debito del Tesoro degli Stati Uniti , dove troviamo che il debito al 30 settembre 2023 era di $ 33.167.334.044.723,16 e il debito al 31 dicembre 2023 era di $ 34.001.493.655.565,48.

In altre parole, nel terzo trimestre è costato 834,2 miliardi di dollari di debito per far crescere l’economia americana di 334,5 miliardi di dollari, o esattamente 2,5 dollari di debito per ogni dollaro di “crescita” del PIL.
e nulla all’orizzonte…

ilbiffo
Scritto il 2 Marzo 2024 at 12:47

e il bitcoin?
Il che ci riporta anche al punto di partenza e spiega perché il bitcoin è ora scambiato a 60.000 dollari, il prezzo più alto dalla fine del 2021 e perché non solo supererà il suo massimo storico in pochi giorni, ma perché salirà molto, molto più in alto, perché gli Stati Uniti sono ormai ben oltre il punto di non ritorno.

aorlansky60
Scritto il 3 Marzo 2024 at 12:00

@ilbiffo
Il PIL degli Stati Uniti è “cresciuto” di 334 miliardi di dollari nel quarto trimestre… Tale crescita è costata 834 miliardi di dollari di di debito pubblico

Solo di interessi passivi maturati sul loro debito, nel 2023 gli USA hanno dovuto corrispondere la cifra record di 1000 miliardi di $ (questo era il livello di DEBITO assoluto che avevano nel 1980… ma in 40anni i “cervelloni” americani si sono inventati molte fantasie tecniche che da una parte ha alimentato la speculazione più selvaggia, ma anche quella più rischiosa, che ogni tanto -dot.com 2000, subprimes 2007- produce DOLORI da qualche falla non opportunamente prevista)

e il 2024 non si presenta con migliori auspici (sul contenimento del DEBITO federale) ma la tendenza sarà ulteriormente al rialzo…

Lassù nella “stanza dei bottoni”, Powell&C hanno davvero tutto sotto controllo ?… è da un anno che sotto ‘l’humous’ riservato al mainstream, qualcosa di invisibile (riservato solo agli addetti ai lavori) ‘cova’ molto pericolosamente…

puntosella
Scritto il 3 Marzo 2024 at 15:03

aorlansky60,
ma in 40anni i “cervelloni” americani si sono inventati molte fantasie tecniche che da una parte ha alimentato la speculazione più selvaggia, ma anche quella più rischiosa, che ogni tanto -dot.com 2000, subprimes 2007- produce DOLORI da qualche falla non opportunamente prevista)

e il 2024 non si presenta con migliori auspici (sul contenimento del DEBITO federale) ma la tendenza sarà ulteriormente al rialzo…

Tranquillo aorlansky, è già pronto il nuovo film, quello sull’INTELLIGENZA
ARTIFICIALE

tratto da “Euforia irrazionale – Analisi dei boom di Borsa” di Robert I. Shiller

“Quando il 5 dicembre 1996 Alan Greenspan, Presidente del Federal Board
a Washington, usò l’espressione euforia irrazionale per descrivere il
comportamento degli investitori sul mercato azionario, il mondo si fissò su
tale termine e reagì con forza. I mercati azionari precipitarono in tutto il mondo.

In Giappone, il Nikkei crollò del 3,2%, a Hong Kong l’Hang Seng cadde del
2,9% e in Germania il DAX perse il 4%. A Londra l’Indice FT-SE 100 diminuì
d’un colpo del 4% nel corso della giornata e negli Stati Uniti il Dow Jones
era a -2,3% verso l’inizio delle negoziazioni. Euforia irrazionale divenne in
breve tempo la più famosa citazione di Alan Greenspan, e si diffuse tra tutti
coloro che seguono la borsa.”Era solo un piccolo assaggio di ciò sarebbe
successo alcuni anni dopo con la  Dot Com Bubble.È stata una bolla
economica che ha influenzato i prezzi delle azioni del settore tecnologico
che ha portato successivamente l’economia in recessione.Oggi l’AI sarà per
i mercati il motivo per farli crescere ulteriormente come allora lo furono le 
aziende legate al settore tecnologico? 

Siamo solo agli inizi?

derivata seconda
Scritto il 3 Marzo 2024 at 16:21

puntosella@finanza,
Siamo solo agli inizi? Il mio ottimismo circa la prospettiva del mercato non mi fa tralasciare la prudenza spero. Ogni rialzo smodato ha bisogno ad un certo punto di un feticcio a cui riferirsi e l’AI sembra un ottimo punto di riferimento. Quando i tracciati si impenneranno alla ricerca di un asintoto sara’ l’ora della fuga. Pero’ i titoli che si sono mossi al rialzo in questi anni hanno sempre mantenuto le promesse e scatole vuote non se ne vedono.
Nuovo impulso per alcuni mercati europei e’ giunto dalla rottura come dico io del porcellino, cioe’ le aziende sono piene di soldi veri. A breve 24-25 solo la potenza della fed potra’ ribaltare il tutto facendo in qualche modo mancare la fiducia circa gli utili generati emergere scatole vuote inimmaginabili. Sara’ nel caso una decisione piu’ che giustificata, obbligata i danni enormi con le valute incontrollabi. Quindi mercati e tassi su.

ilbiffo
Scritto il 4 Marzo 2024 at 09:31

Ognuno dice la sua e come sempre tutto ed il contrario di tutto.Visto cosa è successo con il Covid evento imprevisto e dagli effetti devastanti ed il recupero immediato,sinceramente non vedo cosa possa accadere di “imprevisto”(che non possa essere tamponato) per provocare la recessione con atterraggio duro.
Poi,chiaramente,nel lungo periodo sappiamo tutti dove saremo…

aorlansky60
Scritto il 4 Marzo 2024 at 11:28

@Puntosella
Oggi l’AI sarà per i mercati il motivo per farli crescere ulteriormente come allora lo furono le aziende legate al settore tecnologico?

Ogni epoca ha avuto “la sua merce” (e la sua “benzina” per alimentare ‘LA BOLLA’ di volta in volta create che si sono avvicendate). Il concetto di “quotazione di mercato” non è cambiato nel corso del tempo. Quello che serve è fondamentalmente un elemento : LA FIDUCIA.
Da infondere [DA PARTE DI CHI DIRIGE “IL GIOCO”] A CASCATA verso una platea possibilmente vorace affamata e soprattutto ESTESA NELLE DIMENSIONI, TALE da alimentare ciò che vogliono COLORO CHE DIRIGONO “IL GIOCO”.
Grazie a quella, non importa quale sia “LA MERCE” DA VENDERE: dai “bulbi di tulipano” olandesi fino ai “bitcoin” e alle cripto attuali, fino alla AI di domani, IL GIOCO è sempre lo stesso. E le gioie E I DOLORI (di chi crede di essere “più furbo” degli altri del gregge, non ritrovandosi AI PIANI ALTI DI COLORO CHE SANNO QUANDO FAR CROLLARE TUTTO perchè conviene…) anche.

aorlansky60
Scritto il 5 Marzo 2024 at 11:13

qualcosa di significativo stà per accadere nel mondo finanziario?…
il recente trend del ORO (che mantengo sempre ben monitorato) che nei primi 5 giorni di Marzo ha aggiornato il suo nuovo RECORD STORICO (lo vedo stamane a 2132$ oncia!) parrebbe suggerirlo?…

derivata seconda
Scritto il 5 Marzo 2024 at 15:05

Oro , e’ possibile tutto, sale tutto. Chi ha perso il treno si aggrappa da una altra parte o fa aggrappare sarebbe meglio dire. In caso di crisi io preferirei avere in casa un chilo di riso piuttosto che uno di oro. E’ al rialzo tutto qui.

ilbiffo
Scritto il 5 Marzo 2024 at 18:12

in caso di crisi con un chilo di oro compri più di 8 tonnellate di riso…ma di quello top tipo Zaccaria Carnaroli vintage…se poi hai le sterline fior di conio…dovresti saperlo.

yamamoto
Scritto il 5 Marzo 2024 at 19:33

ilbiffo:
in caso di crisi con un chilo di oro compri più di 8 tonnellate di riso…ma di quello top tipo Zaccaria Carnaroli vintage…se poi hai le sterline fior di conio…dovresti saperlo.

Dipende dal tipo di crisi.
Crisi “moderata” tipo 2008? Sì.
Crisi con crollo economico catastrofico stile guerra mondiale? L’oro non lo puoi mangiare e si torna al baratto.

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