BREXIT DRAGHI: TEMPO SUPPLEMENTARE!
E alla fine arriva puntuale la proroga da parte della Comunità europea, ora la palla passa nel campo degli inglesi, siamo ai tempi supplementari, i quali hanno la possibilità di tirare un calcio di rigore dalla linea di porta o fare un autogol clamoroso, uno di quelli che resteranno per sempre nella storia della politica inglese…
Brexit: May dice sì alla Ue, accordo per il rinvio a ottobre dell’uscita del Regno Unito … niente di nuovo ora decidono gli inglesi! https://t.co/3xcu8De4GE
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) April 11, 2019
Alla fine come sempre le soluzioni sono un vero e proprio labirinto in grado di complicare ancora di più la commedia Brexit, un’estensione dell’articolo 50 sino al 31 ottobre e non oltre, vista l’opposizione di Macron e una revisione a fine giugno del rispetto delle condizioni imposte, tenendo appunto le elezioni europee che a questo punto diventano un secondo referendum sulla Brexit.
Ci attende un maggio davvero esplosivo!
«Tutto ciò che accadrà sarà nelle mani del Regno Unito – ha chiarito il presidente del Consiglio Ue, il polacco Donald Tusk, alla fine del summit a Bruxelles protrattosi oltre le due di notte -. Può ratificare l’accordo di ritiro e andarsene oppure può cambiare strategia, anche se non si potrà cambiare l’accordo di ritiro. Oppure può decidere di revocare (la Brexit, ndr)».
A Donald Trump non è andato giù l’atteggiamento dell’Europa, vediamo cosa succede nei prossimi mesi con le automobiline tedesche e la probabile guerra commerciale all’Europa…
“Peccato che l’Unione Europea sia così dura con il Regno Unito e con la Brexit”, twitta dispiaciuto nella notte Donald Trump. Il governo di Tokyo intanto cercherà con ogni mezzo – ha assicurato il premier giapponese Shinzo Abe – di mantenere la stabilità sui mercati finanziari in seguito al ritardato abbandono della Gran Bretagna dall’Ue incrementando la cooperazione a livello internazionale”.
EU27/UK have agreed a flexible extension until 31 October. This means additional six months for the UK to find the best possible solution.
— Charles Michel (@eucopresident) April 10, 2019
Vorrei soffermarmi ora sulle dichiarazioni di ieri di Mario Draghi, perché al di la dell’ironia, sono davvero clamorose…
**Bce, Draghi: ‘stiamo analizzando impatto tassi negativi su redditività banche’ –
**Bce: Draghi, valuteremo interventi per mitigare effetto tassi negativi**…
Anche se poi ha suggerito alle banche tedesche di smetterla di lagnarsi e iniziare a tagliare sportelli e personale, lanciando una critica neanche tanto velata nella direzione di una eventuale fusione tra la voragine con la banca intorno, Deutsche Bank e Commerzbank.
Ma davvero Mario Draghi sta pensando a come mitigare la politica monetaria che accompagnerà l’Europa per almeno i prossimi 5 anni, con tassi negativi ovunque?
Ricordo a chi ieri si è distratto che per la prima volta dal 2016 il decennale tedesco, il bund, il suo rendimento è crollato sotto quello dei titoli a dieci anni giapponesi, l’Europa ormai è ufficialmente made in Japan, la “japanizzazione” dell’economia tedesca e europea è in corso.
Ora aspettiamo un ampio ridimensionamento di quelli americani, anche se difficilmente l’economia americana nel breve si troverà di fronte ad una simile dinamica.
10-Year Auction Prices Below 2.5% For The First Time Since 2017 https://t.co/JfCSTL14Wg
— zerohedge (@zerohedge) April 10, 2019
Ieri la Federal Reserve nel suo Beige Book ha discusso del nulla, soprattutto qualcuno si è chiesto il motivo di un così repentino crollo dei rendimenti negli ultimi sei mesi…
FOMC: "Participants discussed the decline that had occurred in recent months in yields on longer-term Treasury securities"
No dai non dirmi che non hanno ancora capito perché i rendimenti sono crollati! pic.twitter.com/PagKs5C7tW
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) April 10, 2019
I verbali dell’incontro di marzo pubblicati mercoledì hanno mostrato che i funzionari vedono poche ragioni per continuare ad aumentare i tassi a causa dei maggiori rischi per l’economia statunitense dal rallentamento della crescita globale e le letture sull’inflazione mite che hanno colto di sorpresa più funzionari.
I funzionari della Fed sono stati colti di sorpresa dalla lettura “mite” dei dati sull’inflazione?
La debolezza delle pressioni inflazionistiche dato un forte mercato del lavoro e una produzione accelerata durante lo scorso anno ha confuso i funzionari della Fed. Alla riunione del mese scorso, hanno discusso le ragioni per cui l’inflazione potrebbe essere stata più attenuata, compresa la prospettiva che il livello stimato di tasso di disoccupazione coerente con prezzi stabili sia inferiore a quanto si pensasse in precedenza.
Non sto scherzando, se conoscete qualcuno alla Federal Reserve, gratuitamente faccio un corso accelerato sulla deflazione da debiti e spiego loro come il QE in realtà ha amplificato la disparità di ricchezza e l’iniquità della distribuzione tra la classe media americana, giuro lo faccio gratis!
Come fai a spiegare a questa gente la dinamica della velocità di circolazione della moneta e speri che qualcuno capisca?
Ci fermiamo qui, non c’è altro da aggiungere, come scrive il Sole 24 Ore, il modello giapponese è ormai una certezza…
Il modello giapponese e svizzero
La Bce potrebbe allora – ma mancano indicazioni esplicite in tal senso – adottare un sistema diverso, simile a quello applicato dalla Nippon Ginko, dalla Banca nazionale svizzera, ma anche – in un sistema di tassi e strumenti più complesso – dalla Riksbank di Stoccolma e dalla Danmarks Nationalbank: i tassi negativi verrebbero applicati – in quello che è stato definito un sistema tiered, a livelli – solo alla parte delle riserve che eccede una certa soglia (20 volte le riserve obbligatorie in Svizzera, mentre in Giappone il calcolo è più complesso), alleviando così gli oneri a carico dei conti economici.Un sistema complicato
I costi sono soprattutto a carico delle banche tedesche (2,43 miliardi l’anno, secondo un’analisi di Jefferies International), francesi (2,1 miliardi) e olandesi (820 milioni) che insieme detengono il 70% delle riserve in eccesso al livello obbligatorio.
State sintonizzati, siamo solo all’inizio dell’ultimo decennio perduto, loro, i bond vigilantes, non hanno alcun dubbio!
Proprio vero bene e male sono anch essi concetti relativi, ma i termini banca ed etica non danno vita forse ad un ossimoro?????
Tralasciando gli aspetti geopolitici di destabilizzazione e di disintegrazione sociale e culturale che è uno degli obbiettivi di “vertice”, il traffico di schiavi e di carne umana è sempre stato storicamente un business con le stesse caratteristiche, l’affare è lungo tutto il percorso, la sua interruzione, ha creato drammi nella lunga catena criminale e di sfruttamento anche politico nel punto di approdo.
E’ del tutto ovvio che il problema nei luoghi d’origine si combatte con lo sviluppo economico e civile autonomo nel rispetto delle culture e tradizioni, abbandonando il neocolonialismo e l’imperialismo oligopolistico globale ormai dedito all’esproprio a tutto spettro.
Quelli in buona fede che indubbiamente ci sono, sono solo gli ingenui soldatini prrobabilmente anche sfruttati da chi credono di combattere, anche questo è “normale”, è sempre stato così.
L’ideologia “etica” è la copertura di oggi, nel passato ne usavano altre.
Un articolo interessante che da ragione al Capitano sull’andazzo globale della malattia e delle “cure” pluridecennali in atto.
Non è una ipotesi cervellotica che il paziente schiatti.
https://www.zerohedge.com/news/2019-04-13/interview-most-powerful-man-wall-street
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Come gia’ detto, le mie fonti hanno segnalato NIENTE brexit nel 2019. Ed e’ stato aggiunto, anche se non sono sicuro che provenga dalle fonti, che la brexit avverra’ quando il caos interno all’Europa rendera’ la Brexit un problema del tutto secondario da affrontare.
Ci siamo capiti? La Brexit, un problema del tutto secondario da affrontare.