Chi ci segue sa di cosa parliamo, l’ultimo disperato appello per la crescita, l’ultimo tentativo per abbattere l’inflazione sarebbe arrivato dalle banche centrali, giovedi la BCE e subito a ruota il giorno dopo un assaggio dalla banca centrale cinese che ha ridotto i tassi del 0,25%.
Abbiamo scritto più volte che questo sarebbe stato il canto del cigno per l’ultimo respiro, ma ancora oggi non siamo convinti che basterà a far ripartire tutto all’istante. Forse i tempi sono stati anticipati.
Il movimento del dollaro contro l’euro è stato impressionante, oltre 3,5 figure nello spazio di un giorno è mezzo come non si vedeva da tempo, non solo dollaro ma anche contro tutte le altre valute. Alcuni amici ora hanno compreso per quale motivo mi aspettassi questo movimento dell’euro/dollaro ora attendiamo la ciliegina sulla torta da parte della Fed, il messaggio è chiaro il grafico pure, l’inversione di breve termine palese. Ma l’obiettivo finale richiede tempo e pazienza,!
Ora attendiamo cosa dirà e farà la Fed che è finita in trappola!
Su Zero Hedge c’è un interessante grafico proveniente da Deutsche Bank che ci spiega come la curva eurodollaro è anche un barometro utile ad analizzare il consensus di mercato su ciò che la Fed farà …
The Mechanics Of The Fed As Seen By The Eurodollar Curve
Eurodollar curve captures the mechanics of Fed expectations in a simple way. Away from the very front end, the curve dynamics is displays a rather rigid structure where a single risk premium parameter explains bulk of the spreads movement in different sectors of the curve. Typically, in anticipation of Fed hikes or cuts, the market makes up its mind about the terminal Fed funds (Greens) and begins to price in the rates path around that. The more aggressive the initial hikes are, the less they will have to do later. So, Red/Green spreads are highly coordinated with Green/Blue. The two spreads are roughly a mirror image of each other, Fig 1. This is in effect synonymous to summarizing dominant curve modes in terms of bull steepeners and bear flatteners.
Come il mercato anticipa i tagli dei tassi, gli spread cominciano ad allargarsi e continuano per tutto il ciclo di allentamento. Cominciano a restringersi prima dei rialzi.
In sintesi il buon senso dovrebbe sconsigliare la Fed dall’aumentare i tassi a dicembre, ottobre sognatevelo, come accadde nei 2011/12.
Secondo alcuni economisti ci sono almeno il 50 % di possibilità di aumento dei tassi a dicembre, secondo i mercati ZERO, anche se i future prezzano il 37 %
Attenzione dicembre non è da escludere, la dimensione politica della mossa dipenderà anche dai prossimi dati, è in arrivo giovedi la stima preliminare del Pil del terzo trimestre…
Oggi usciranno i dati sulle vendite di nuove abitazioni, le ultime dinamiche fanno intravvedere un normale calo stagionale ma non escludo sorprese.
Per il resto ogni anno le aspettative vengono imancabilmente battute!
La Polonia ieri ha lasciato un segnale inequivocabile, QUESTA Europa, l’EU delle monete, dei capitali, dei bilanci, della deflazione salariale, delle corporation, delle lobbies sta risvegliando i fantasmi del passato.
Questa non è l’Europa dei popoli, sognata dai padri fondatori, questa è una piovra che vuole distruggere la democrazia. Poi parleremo di crisi antropologica.
Domani torneremo ad occuparci di cose più importanti. Buona Consapevolezza!
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A proposito di Europa colosso d’argilla:
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=11&pg=13122