Si lo so, lo so, siete stufi di sentire sempre la stessa solfa, va tutto bene rilassatevi e godetevi l’ennesimo spettacolo in arrivo dal pomeriggio.
Nel frattempo vi do una notizia da insider, proveniente da fonti solitamente ben informate.
Powell avrebbe intenzione di tagliare i tassi entro l’estate, al massimo entro il mese di settembre, con tanti saluti ai future del CME.
Non solo, sembra che in segreto, sanno quali sono i veri dati e si preparano ad intervenire.
Oggi l’istituto luce Biden, il BLS, pubblicherà i dati sull’occupazione di aprile, si quei dati che sei o 12 mesi dopo, vengono sistematicamente cancellati, azzerati.
Non troverete la notizia da nessuna parte, nei sui media americani e men che meno su quelli nostrani che riportano solamente, le notizie in arrivo dall’America.
Solo su Icebergfinanza, il miglior segugio finanziario in Italia, unico ad aver previsto largamente in anticipo la crisi subprime del 2008, trovate la verità figlia del tempo.
La notizia è stata riportata nientepopodimeno che dallo stesso Ufficio del lavoro americano, il famigerato BLS, nel suo ultimo rapporto dal nome Business Employment Dynamics (BED) e riscontrabile anche nei rapporti mensili BLS sui lavori (CES).
La notizia sarebbe clamorosa per i mercati, ma nessuno ha interesse nel diffonderla.
Smentirebbe l’amministrazione Biden che è in campagna elettorale e farebbe fare una pessima figura alla Fed che magnifica il mercato del lavoro.
Secondo il BLS i rapporti mensili sul lavoro per il secondo e terzo trimestre del 2023 sono sopravvalutati per oltre 1,3 milioni di posti.
Solo nel terzo trimestre, ripeto solo in un tremestre, la stima del sondaggio per la variazione netta dell’occupazione era di -192.000, rispetto alla stima del CES pubblicata in aticipo +494.000.
In sintesi, sono spariti in un solo trimestre quasi 600.000 posti di lavoro!
E qui torno indietro alla crisi subprime, visto che abbiamo una memoria storica eccezionale, grazie al nostro lavoro in questi lunghi 17 anni.
Stesso trimestre il terzo del 2007, stessa dinamica, stesse parole da noi scritte…
UN'ILLUSIONE STATISTICA: L'OCCUPAZIONE CHE NON C'E'!
Lo scorso anno il BLS aveva segnalato la creazione di circa 498.000 posti di lavoro nel terzo trimestre del 2006 grazie anche al contributo positivo del settore edilizio. Lo scorso mese invece in maniera alquanto sorprendente, la notizia della sua revisione è passata silenziata attraverso i mercati globali.
Badate bene che non si tratta di semplice revisione, ma di un totale annullamento dei dati precedentemente comunicati che portano il totale della forza lavoro creata a 19.000 unità e che solo nel settore edilizio sono stati persi 77.000 posti di lavoro.
Non è incredibile, la storia ama fare la rima, stessa manipolazione di allora, stesso sistema incredibilmente obsoleto di rilevazione dei dati.
Ripeto, da nessuna parte troverete le notizie che trovate su Icebergfinanza in Italia, direi che è una buona ragione per sostenerci oltre le parole.
Poi sappiamo cosa è successo un anno dopo, il fallimento di Lehman, la Grande Recessione e banche e assicurazioni, vicine al collasso.
Il rapporto Business Employment Dynamics, traccia gli aumenti e le perdite lorde di posti di lavoro in tutte le imprese private nell’economia statunitense.
Al contrario, i dati sui salari non agricoli si basano su un sondaggio condotto tra i datori di lavoro e contano solo i posti di lavoro occupati e retribuiti durante il periodo dell’indagine.
Le differenze principali sono nel fatto che i dati BED rilevano gli aumenti e le perdite lorde di posti di lavoro, mentre le buste paga non agricole contano solo i nuovi posti di lavoro netti.
Ancora, i dati BED coprono tutte le imprese private, mentre le buste paga non agricole escludono il settore governativo, quello agricolo e alcuni altri settori.
Capite perchè i dati che usciranno nel pomeriggio sono carta straccia, uno specchietto per le allodole, dati che i furbi forniscono ai fessi.
In sintesi, nel secondo e terzo trimestre del 2023, i posti di lavoro sono collassati.
Non è una novità, anche nel 2022, accadde la stessa cosa, con il CES che prevedeva un aumento dei posti di lavoro di 1.045.000 nel secondo trimestre, rivisto incredibilmente al ribasso dal BED a gennaio 2023, numeri che in realtà segnalavano una perdita di 287.000 posti.
Oltre 1,3 milioni di posti di lavoro fantasma anche nel secondo trimestre 2022.
Qualcuno mi chiederà, ma alla Fed sono così stupidi?
No, sono semplicemente politici che amano nascondere ciò che non piace sentirsi dire e che minerebbe la loro reputazione nei confronti dei mercati.
La stima per i dati di oggi è carta straccia, la stima media degli economisti per la pubblicazione delle buste paga è di 240.000. Le stime vanno da 150.000 a 280.000.
L’attuale livello di revisioni in negativo è il più alto mai visto negli ultimi decenni, quelle riviste durante la Grande Recessione, uno scherzo rispetto a queste.
Il report ADP, un’altra succursale dell’istituto luce, ha riportato un incremento di 192.000 posti nel settore privato per il mese di aprile.
Mentre l’istituto privato che rileva i licenziamenti, Challenger, Gray & Christmas nel suo report, segnala un aumento dei licenziamenti.
Basterebbe tener conto degli annunci di licenziamento da inizio anno, come ha fatto Zero Hedge, per capire che vi stanno facendo fessi con i loro dati.
n the real world labor market, 2024 has been a shitshow of layoffs…
1. Everybuddy: 100% of workforce
2. Wisense: 100% of workforce
3. CodeSee: 100% of workforce
4. Twig: 100% of workforce
5. Twitch: 35% of workforce
6. Roomba: 31% of workforce
7. Bumble: 30% of workforce
8. Farfetch: 25% of workforce
9. Away: 25% of workforce
10. Hasbro: 20% of workforce
11. LA Times: 20% of workforce
12. Wint Wealth: 20% of workforce
13. Finder: 17% of workforce
14. Spotify: 17% of workforce
15. Buzzfeed: 16% of workforce
16. Levi’s: 15% of workforce
17. Xerox: 15% of workforce
18. Qualtrics: 14% of workforce
19. Wayfair: 13% of workforce
20. Duolingo: 10% of workforce
21. Rivian: 10% of workforce
22. Washington Post: 10% of workforce
23. Snap: 10% of workforce
24. eBay: 9% of workforce
25. Sony Interactive: 8% of workforce
26. Expedia: 8% of workforce
27. Business Insider: 8% of workforce
28. Instacart: 7% of workforce
29. Paypal: 7% of workforce
30. Okta: 7% of workforce
31. Charles Schwab: 6% of workforce
32. Docusign: 6% of workforce
33. Riskified: 6% of workforce
34. EA: 5% of workforce
35. Motional: 5% of workforce
36. Mozilla: 5% of workforce
37. Vacasa: 5% of workforce
38. CISCO: 5% of workforce
39. UPS: 2% of workforce
40. Nike: 2% of workforce
41. Blackrock: 3% of workforce
42. Paramount: 3% of workforce
43. Citigroup: 20,000 employees
44. ThyssenKrupp: 5,000 employees
45. Best Buy: 3,500 employees
46. Barry Callebaut: 2,500 employees
47. Outback Steakhouse: 1,000
48. Northrop Grumman: 1,000 employees
49. Pixar: 1,300 employees
50. Perrigo: 500 employees
51. Tesla: 10% of workforce
Ian Shepherdson, fondatore di Pantheon Macroeconomics, prevede un significativo rallentamento del mercato del lavoro statunitense e che l’economia si indebolirà già nel secondo trimestre del 2024.
Inoltre vede cinque tagli dei tassi da 25 punti base da parte della Fed nel 2024 invece di uno.
Non ci vuole poi molto per cambiare idea, anche se ci sono le elezioni alle porte e non bisogna assolutamente far trapelare la verità.
A Jim Bianco sembra strano che le richieste di sussidi di disoccupazione siano da mesi e mesi stabili.
Ma loro non si fanno domande, a loro sembra strano, ma non vanno ad analizzare in profondità la realtà.
Basterebbe osservare da vicino come funzionano i sussidi in America, chi li chiede, se c’è la convenienza di richiederli, chi li riceve e via dicendo, ma soprattutto chi li raccoglie e chi li pubblica.
Anno 2012, un altro democratico in carica, Obama…
New York, 19 nov. (TMNews) – Nuove accuse sulla manipolazione dei dati di disoccupazione negli Stati Uniti prima delle presidenziali. Il tasso di disoccupazione negli Usa, nel settembre 2012, fece registrare una diminuzione dello 0,3%, attestandosi sul 7,8 per cento. Fu un dato positivo per l’economia americana, diffuso poco prima delle presidenziali, che aiutò Barack Obama a confermarsi alla Casa Bianca. Allora, l’ex amministratore delegato della General Electric, Jack Welch, accusò l’amministrazione di aver manipolato i dati e ora nuove accuse arrivano dal New York Post, in un articolo di John Crudele.
Secondo il Post, le persone incaricate di condurre i sondaggi – su cui si basano i dati sulla disoccupazione – subirono pressioni per falsificare i dati, completando le schede sullo status lavorativo dei cittadini, in caso di risposte incomplete o assenti. In realtà, il problema dei dati inventati risale al 2010, quando un impiegato del Census Bureau – incaricato dal dipartimento del Lavoro a condurre i sondaggi – fu scoperto mentre ‘fabbricava’ le risposte. “Ma non è l’unico” ad averlo fatto, ha assicurato la fonte del quotidiano, secondo cui diventò un’abitudine per molti impiegati, soprattutto nella campagna elettorale dello scorso anno, e che prosegue anche oggi.
Non sforzatevi di trovare la notizia, è già stata cancellata ovunque, peccato che noi lavoriamo di screenshot e siamo una banca dati e notizie formidabile.
Gli americani sanno che il lavoro non c’è, non sono stupidi, stupidi sono quelli che credono a quello che raccontano Biden e il BLS.
Noi non abbiamo alcuna fretta, il dollaro è tonico, l’oro pronto ad offrirci un’altra occasione, i rendimenti crolleranno e, come ben sa chi si avvale della nostra consulenza, una spettacolare occasione aereospaziale ci attende.
Il viaggio è appena iniziato.
Dimenticavo!
I dati europei stanno migliorando, giusto in tempo per vendere fumo prima delle elezioni europee.
I sondaggi per quelli che sono dentro la stanza, quelli che giocano sporco, sono terrificanti. Ma sappiamo che quando si gioca sporco, manipolare è un attimo.
All’inizio dell’anno per coloro che ci hanno sostenuti con costanza e generosità, abbiamo pubblicato un nostro lavoro, un’analisi commissionataci durante le fasi più calde e pericolose della crisi dell’euro, da parte di un’importante istituzione mondiale.
Protetto: EURO BREAK-UP: ANALISI STORICA SCENARI RISCHI E OPPORTUNITA’!
Tre mesi di lavoro, un’esperienza indimenticabile che pensiamo tornerà utile nei prossimi mesi per capire cosa attende questa Europa.
Se vuoi sostenerci, troverai molte informazioni che da altre parti nessuno ti regalerà.
Questa è l’Europa delle lobbies, dei mercenari, dei banchieri, un’Europa che i tedeschi usano come il salotto di casa propria, un’Europa fondata esclusivamente sui capitali e sulle monete, sugli interessi delle corporation.
E soprattutto sulla guerra, la guerra è l’essenza stessa del terrore, ora vogliono i vostri soldi per alimentare gli investimenti nella guerra, nella difesa, dicono loro.
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Manca ormai solo un mese alle elezioni, non abbiamo molta fiducia sull’esito, ma speriamo di essere smentiti come nel caso della Brexit.
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CHI E’ ICEBERGFINANZA
SEMPLICEMENTE GRAZIE!
Ignoranza (e anche pigrizia) mia, spesso faccio fatica a seguire Andrea quando entra molto “nel tecnico”, tuttavia alcune cose mi sembrano lampanti. 1) Fino alle elezioni USA è piuttosto chiaro che la FED tenda a mantenere le cose come stanno per ovvie ragioni. Stanno tenendo il pallone sott’acqua a tutti i costi, e appena molleranno un attimo la presa, pluffete, ecco che la palla salterà fuori tutta in un colpo. 2) Sebbene io ritenga che i tassi a zero sarà molto difficile rivederli, è chiaro come il sole che a questi prezzi il mondo obbligazionario di buon rating rappresenti un’occasione clamorosa. O i tassi scenderanno (anche solo un po’) e noi beneficeremo del rialzo dei corsi, oppure i tassi rimangono dove sono e noi intaschiamo comunque un flusso cedolare attorno al 4% (per semplificare), e quindi comunque ben superiore al tasso di inflazione. 3) i timori sul nostro debito pubblico, malgrado le scelleratezze degli ultimi 20 anni, sono infondati. Non esiste nessuna probabilità che il nostro debito venga ristrutturato. Arriveranno nuove patrimoniali, questo sì, ma ristrutturare il debito… ma dai… non scherziamo. Buon we a tutti