TASSI SVIZZERA… GRUVIERA UN’ECONOMIA CON I BUCHI

Scritto il alle 08:21 da icebergfinanza

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La notizia del giorno di ieri è la mossa a sorpresa, ma non troppo, della banca centrale Svizzera, un vero e proprio hedge fund…

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Thomas Jordan, presidente della BNS, ha dichiarato:

“L’allentamento della politica monetaria è stato possibile perché la lotta contro l’inflazione negli ultimi due anni e mezzo è stata efficace. Da alcuni mesi l’inflazione è tornata al di sotto del 2%, rientrando quindi nella fascia che la BNS identifica con la stabilità dei prezzi. “Secondo le nostre nuove previsioni, anche nei prossimi anni l’inflazione dovrebbe rimanere in questo range. Con la nostra decisione teniamo conto della minore pressione inflazionistica e dell’apprezzamento reale del franco svizzero nell’ultimo anno».

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A febbraio l’inflazione svizzera è scesa all’1,2% al livello più basso degli ultimi due anni e mezzo.

L’economia svizzera è stata in gran parte risparmiata dagli effetti dei forti aumenti dei prezzi avvertiti in altre parti del mondo sviluppato negli ultimi due anni.

Nessuna sorpresa, il tutto mentre gli altri paesi in Europa, continuano a manipolare i veri dati sull’inflazione e soprattutto a permettere che la speculazione continui.

I prezzi alla produzione sono collassati da tempo, ma le imprese non vogliono ridurre i prezzi al consumo.

I furbi continuano a tenere in ostaggio i fessi, che continuano a spendere e spandere a debito, ma come la storia insegna, un lungo periodo deflattivo è in arrivo.

In Svizzera, forse hanno esagerato a tenere i prezzi sotto controllo, ma stanno raccontando la verità ora, quella è la vera inflazione.

Non come in America che continuano a raccontare di un’inflazione oltre il 3 % quando in realtà è al…

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L’ultima risalita è dovuta esclusivamente al prezzo della benzina, salito solo grazie alla speculazione, senza alcuna ripresa della domanda.

La Svizzera taglierà i tassi almeno altre due volte sino a portargli al 1 %.

Il franco ha toccato il massimo storico contro l’euro a fine dicembre.

Era chiaro che non poteva durare oltre.

L ’industria manifatturiera svizzera, aveva bisogno di un aiuto e così accadrà anche in Europa e in American.

Basta osservare attentamente qui sotto come dall’inizio del secolo il debito privato degli svizzeri è semplicemente raddoppiato, la stragrande maggioranza negli immobili.

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Il debito statale è uno tra i più bassi al mondo, appena sopra il 41% del pil.

Anche i cittadini svizzeri avevano bisogno di un aiuto, il debito ipotecari è ai massimi storici.

Cosa che invece non avviene in Italia, dove la politica “criminale” di questo Governo non ha fatto nulla per aiutare le famiglie con debito ipotecario a differenza di Francia e Grecia che hanno bloccato i rialzi dei tassi per le fascie disagiate.

Restando in ambito immobiliare, ieri è uscito il dato sulle vendite di case esistenti, un vero e proprio boom, dopo 26 mesi di caduta libera.

Nessuna novità, la nostre fonte preferita per il mercato immobiliare già alcuni giorni fa prevedeva un incremento del 10 %.

Quello che però nessuno vi racconta, è che su base annua le vendite sono diminuite del 3,3% rispetto al febbraio dello scorso anno, quindi il declino continua.

Questo è stato il trentesimo mese consecutivo con le vendite in calo anno dopo anno.

Fate attenzione ai dati di febbraio il prossimo mese, il fattore stagionale gioca un ruolo nell’incremento delle vendite.

Ma tu pensa, i boom nelle vendite arrivano tutti a gennaio, accadde la stessa cosa lo scorso anno.

Si tratta solo di una distorsione stagionale, a meno che in America, tutti preferiscano trasferisci e cambiare casa in gennaio con freddo e neve.

Ormai, il livello degenerativo di questi indicatori è tale che nessuno ci fa più caso.

Continua il terribile momento per l’immobiliare tedesco, un collasso che ci riporta indietro ai fantasmi della repubblica di Weimar…

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 A gennaio i permessi per costruzione hanno raggiunto il livello più basso dal 2012, -23,5% su base annua. Rispetto a gennaio 2022 il numero delle licenze edilizie è addirittura diminuito del 43%, ossia 12.900.

E i falchi del nord, continuano ad opporsi ai tagli dei tassi.

Qualcuno crede che non siano stupidi. No, sono semplicemente degli ortodossi con un retaggio storico, che porta con se due guerre mondiali.

La terza sta per avere inizio.

Ieri gli economisti dei Bank of America, si sono chiesti perchè il BLS, continua a manipolare l’inflazione, attraverso i prezzi degli affitti.

Come vi abbiamo spiegato in passato, che senso ha continuare a fornire dati se si forniscono solo i costi originari degli affitti risalenti ad oltre un anno fa.

Perchè non adeguarli ai costi attuali?

Uno dei principali fattori alla base della vischiosa inflazione dei servizi negli Stati Uniti è stato l’andamento dell’affitto equivalente ai proprietari (OER), che misura la variazione del costo degli alloggi occupati dai proprietari.

(…) poniamo la seguente domanda provocatoria: la politica monetaria dovrebbe basarsi su un prezzo che due famiglie su tre non pagano?

… L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (HIPC) [che] è stato creato per imitare il modo in cui viene stimata l’inflazione in Europa, che esclude l’OER dal suo indice dei prezzi a causa del disaccordo su come stimare i costi delle case occupate dai proprietari. Mentre l’inflazione complessiva CPI è aumentata del 3,2% a/a fino a febbraio e l’inflazione complessiva PCE è aumentata del 2,4% fino a gennaio (i dati di febbraio non sono ancora stati pubblicati), dov’era l’inflazione HICP? L’inflazione misurata sullo IAPC è aumentata solo del 2,2%.

Dove sarebbe la fiducia della Fed da tagliare se vedesse l’inflazione al 2,2%? Pensiamo sicuramente più in alto.

Mi sono commosso, finalmente qualcuno che racconta la verità.

Semplificando, si continua a presumere l’inflazione sulla base di dati vecchi di oltre un anno e questo avviene su oltre un terzo del paniere.

Serve a qualcosa che vi raccontiamo queste cose?

Cambia qualcosa?

NO! Ma la nostra etica professionale non può prescindere dalla verità, dal racconto della verità.

Lo abbiamo fatto puntualmente ogni giorno, prima della crisi subprime e il tempo è stato galantuomo, ci ha ricompensati, unici in Italia ad aver previsto quella crisi.

I giornali mainstream che leggete, queste cose non ve le racconteranno mai, figurarsi la carta straccia italiana.

Ecco perchè abbiamo bisogno del Vostro sostegno e della Vostra stima per continuare ad informarVi e raccontarvi la realtà.

Buon fine settimana. Andrea

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15 commenti Commenta
reragno
Scritto il 22 Marzo 2024 at 08:35

Andrea ti ringrazio per quello che pubblichi ogni giorno perchè ci rendi edotti della salute dell’economia occidentale. Quelli che vivono in una bolla e che si accontentano di credere a quello che viene pubblicato dai giornali e dalla Tv sono gli stessi che negli anni 30 portarono il
Führer a governare la Germania e a scatenare la II guerra mondiale. Di ignoranti è pieno il mondo e sull’ignoranza abili manipolatori alimentano un sistema che nulla a che vedere con la realtà, ma di cui molti a causa proprio della loro ignoranza credono ciecamente.

aiccor
Scritto il 22 Marzo 2024 at 10:09

Io faccio solo poche domande al sig. Mazzalai: posto che ormai in pochi credono all’inflazione galoppante in USA, e anche in Europa non si vedono le code fuori dai negozi di consumatori assatanati, sei sempre convinto che si tratti di semplice incapacità da parte di FED e compagnia bella? Ormai in molti si accorgono della manipolazione dei dati ma pochi alzano il ditino per contestarla, perchè? Ci saranno dei motivi per cui il Sistema fa carte false (letteralmente!) per continuare a vedere inflazione ovunque? Qual’è il motivo inconfessabile per tenere tassi alti e avvelenare l’economia? Non può essere solo ignoranza o stupidità. Il mio motto è: accà nissciuno è fesso….

icebergfinanza
Scritto il 22 Marzo 2024 at 11:35

Premesso che la storia insegna inequivocabilmente che la stragrande maggioranza è composta dai fessi e che i furbi sono davvero pochi, smentendo il tuo moto preferito, io non ho nessuna remora a dire che più che furbi governi e banche centrali sono criminali. L’inflazione è la dimostrazione di come la Stra maggioranza delle persone è composta da fessi disposti a pagare qualunque prezzo pur di non rinunciare a nulla stare seduti comodamente nel salotto con un telecomando in mano piuttosto che riempire le piazze e sovvertire lo status quo. Ripeto non c’è nessun disegno dietro solo avidità e sete di potere come sempre nella storia qualche furbo tiene in mano miliardi di fessi. Poi all’improvviso qualcosa succede e non sarà un spettacolo edificante. In una maniera o nell’altra i furbi finiscono sempre attaccati ad un lampione!
aiccor@finanza,

ilbiffo
Scritto il 23 Marzo 2024 at 08:25

L’indebitamento delle famiglie americane:
“-Trovo parziale e malizioso soffermarsi sull’indebitamento senza tenere conto dell’altro lato del bilancio. Se dispongo di un capitale liquido di 100, e lo impiego come garanzia per comprare un immobile, o un fabbricato industriale, la passività contratta non fa di me un soggetto tossico, ma al limite produttivo.
In termini assoluti l’indebitamento certo è cresciuto.
Ma in termini relativi è da 15 anni che si ridimensiona. Lo chiamano “deleveraging”, e contribuisce a spiegare perché i consumi stiano così tanto sorprendendo: perché le famiglie americane hanno speso tre lustri per rimborsare – con le buone o (inizialmente) con le cattive – i prestiti, ed ora si possono lasciare andare.
Come mostra questa infografica, dall’inizio del 2020 le passività delle famiglie americane si sono ridotte del 24%.
Al contempo, le attività sono lievitate del 32%.
Comporta un considerevole rafforzamento patrimoniale, in un così ristretto arco di tempo. Un effetto ricchezza che spiega molte cose…
È pacifico che, con il crescere dei tassi di interesse, stia crescendo anche il servizio del debito. Ma non trascuriamo il fatto che una consistente fetta del settore privato dispone di copiosa liquidità, che adesso inizia a rendere (non in Italia, lo sappiamo). Abbiamo commentato più volte come negli USA la riduzione dei depositi bancari sia andata di pari passo con massicce sottoscrizioni di fondi monetari: i correntisti votano con i piedi.
Così come in passato ho sottolineato come, nel complesso, le aziende quotate non siano state penalizzate dalla crescita dei tassi di interesse, perché la liquidità in pancia superava le passività; peraltro rinegoziate ed allungate nelle scadenze nel ‪2020-21‬. Ecco che gli oneri finanziari si sono clamorosamente ridotti, contribuendo alla ripresa degli utili laddove molti pronosticavano una EPS recession.
Insomma, si enfatizza un aspetto del quadro nel vano tentativo magari di esorcizzare il colore prevalente sui tabelloni delle quotazioni, o magari per conseguire una assoluzione per il posizionamento rivelatosi (fino ad ora, si capisce) sciaguratamente sbagliato.

icebergfinanza
Scritto il 23 Marzo 2024 at 10:40

Il tutto senza analisi di parte o maliziose interpretazioni per supportare le proprie tesi come quelle di coloro che usano le statistiche dei polli di Trilussa facendo finta che nella media la maggioranza degli americani è ricca, con redditi meravigliosi e proprietà ovunque.

Ovunque troverete che i redditi in rapporto al debito o alla ricchezza in questi anni sono saliti in maniera esponenziale.
A tempo debito faremo un’analisi per smentire alcuni fenomeni da baraccone senza fare nomi.

Consiglio di leggere attentamente questa di analisi e riflettere sulle parole di Prezzolini. “ I poveri hanno poco ma sono tanti è lì che bisogna andare a prendere i soldi”

https://www.debt.org/faqs/americans-in-debt/demographics/

Tralascio le etnie, ma soprattutto la stragrande maggioranza del popolo americano, perché immagino ironicamente che neri ispanici asiatici ed altri sono quelli che guadagnano di più e hanno meno debiti.

I consumatori statunitensi con figli hanno dal 14% al 51% di debito totale in più rispetto alla media nazionale e i loro punteggi di credito sono inferiori alla media nazionale, ha rilevato uno studio dell’agenzia di segnalazione del credito Experian.

Lo studio ha rilevato che le famiglie con quattro o più figli avevano il 51% in più della media nazionale in debito. Il numero è leggermente diminuito con la diminuzione del numero di bambini, ma anche un bambino metterà una famiglia del 14% sopra la media nazionale.

Solo un esempio di cosa vuol dire usare le medie a proprio piacimento per fare analisi!

La più “proverbiale” osservazione a proposito delle medie statistiche è quella per cui se qualcuno mangia un pollo, e qualcun altro no, in media hanno mangiato mezzo pollo. (Ce ne sono altre di uguale significato, come il caso di una persona annegata in un fiume con un profondità media di mezzo metro).

L’osservazione non è così ovvia e banale come può sembrare. Ma cominciamo col fatto che la storia del “pollo statistico” è attribuita a Trilussa. Infatti c’è una sua poesia sull’argomento, anche se definisce il problema in modo un po’ diverso.

La Statistica

Sai ched’è la statistica? È ’na cosa
che serve pe’ fa’ un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che sposa.
Ma pe’ me la statistica curiosa
è dove c’entra la percentuale,
pe’ via che, lì, la media è sempre eguale
puro co’ la persona bisognosa.
Me spiego: da li conti che se fanno
secondo le statistiche d’adesso
risurta che te tocca un pollo all’anno:
e, se nun entra ne le spese tue,
t’entra ne la statistica lo stesso
perché c’è un antro che ne magna due.

Ai tempi di Trilussa mangiare pollo era considerata “una cosa da ricchi”.
Oggi la situazione è diversa. Ma non cambia il significato del ragionamento.

La fonte originale è meglio della “vulgata”. Non solo per lo stile e per l’umorismo, ma anche perché imposta il concetto in modo più chiaro.

Oggi, con una più evoluta cultura della statistica, nessuno cade più in quel genere di errore? La cosa non è così semplice. Nel secondo capitolo, e anche in altre parti del suo libro, Darrell Huff spiega come vari generi di “medie” possono essere interpretati in modi diversi, spesso portando a risultati intenzionalmente ingannevoli o sbadatamente deformanti.

Buon fine settimana a tutti. Andrea

ilbiffo
Scritto il 23 Marzo 2024 at 13:38

Caro Andrea, l’articolo mi è stato mandato(come altri) da un mio amico consulente finanziario che dal 2000, sapendo del mio posizionamento sui Treasuries (ottimo inizio a luglio 2000…sigh),periodicamente mi prende simpaticamente per il culo,visti ad oggi i risultati, dovuti ad un posizionamento rivelatosi, appunto, ahimé sciaguratamente sbagliato. Purtroppo questo é un dato di fatto incontrovertibile, non un dato, un grafico od altro che può essere interpretato o manipolato.

derivata seconda
Scritto il 23 Marzo 2024 at 13:59

ilbiffo,

Il colore dei tabelloni un giorno come e’ destino cambiera’ tonalita’. Ma adesso e’ un dato di fatto che il settore in punizione sia quello dei bond (vecchi) e che ci restera’ a lungo, anche per quelli nuovi ho dubbi, io realizzeri. Ottimo articolo, anche se arriva da chi ha scelto meglio, il resoconto mi sembra lucido.

icebergfinanza
Scritto il 23 Marzo 2024 at 14:06

ilbiffo,

Un conto sono le analisi manipolate del tuo amico un conto la realtà. Ultimo messaggio poi stacco definitivamente la spina.
Chi ogni giorno si lamenta di una sua scelta consapevole non è il benvenuto.
Spero sia chiaro il messaggio, d’ora in poi farò pulizia in profondità!

icebergfinanza
Scritto il 23 Marzo 2024 at 14:10

derivata seconda,

La fai una scommessa su quel ci resterà a lungo…

ilbiffo
Scritto il 23 Marzo 2024 at 15:18

icebergfinanza:
ilbiffo,

Un conto sono le analisi manipolate del tuo amico un conto la realtà. Ultimo messaggio poi stacco definitivamente la spina.
Chi ogni giorno si lamenta di una sua scelta consapevole non è il benvenuto.
Spero sia chiaro il messaggio, d’ora in poi farò pulizia in profondità!
È chiaro che nessuno mi ha puntato una pistola alla testa, ma di rallegrarmi proprio non ci riesco. Strafelice di essere smentito.

ilbiffo
Scritto il 23 Marzo 2024 at 15:51

derivata seconda,

Realizzare? Assolutamente no. Mi rendono come due appartamenti affittati (quindi poco ma senza le rogne) a mal parata chi verrà dopo di me deciderà il da farsi.

aorlansky60
Scritto il 24 Marzo 2024 at 08:02

A proposito dell’art. postato da @ilbiffo, io posso capire che ‘la fonte’ sia “un gran tifoso” della Fed e della finanza americana (magari per come gli stiano andando personalmente le cose in fatto di investimenti) ma è ridicolo pensare che “la presunta liquidità in esubero” delle fam americane della classe media (magari sfruttando i tassi di interesse dell’ultimo anno) possa in qualche modo “bilanciare” LA GIGANTESCA VORAGINE di DEBITO PRIVATO che hanno accumulato nel corso degli ultimi 4anni… non so dove abbia preso i dati “quella fonte” in base alle quali fonda i suoi ragionamenti, ma LE MIE FONTI dicono che oltre ad esistere un DEBITO FEDERALE in preoccupante aumento, in USA si assiste ad un POTENZIALE PERICOLO DEL DEBITO PRIVATO IN FORTE E COSTANTE AUMENTO, in grado di rappresentare UNA BOLLA ben più minacciosa di quella del 2007 che fece i danni ben noti…
con oltre 17.000 miliardi di DEBITO PRIVATO (a tanto ammonta nel 2023 l’esposizione dei 325 milioni di cittadini USA, fonte Fed di NYC) spalmati tra MUTUI IPOTECARI, CARTE DI CREDITO, e altro ancora (prestito al consumo per beni durevoli di vario genere in primis AUTOMOTIVE) non c’è di che stare allegri in prospettiva futura. Questo dato è forse in grado di spiegare PERCHE’ la BANCHE USA nel 2023 sono [quasi] andate “sotto” LA LINEA DI GALLEGGIAMENTO (ad inizio 2023 in USA è aumentato fortemente ed in via sempre più progressiva il numero di COLORO che hanno deciso di NON RIMBORSARE PIU’ I PROPRI DEBITI alle BANCHE CREDITRICI)… se non ci fosse stata la Fed ad inventarsi “un nuovo coniglio dal cilindro” con il BTFP (2,5 trilioni di $ in soccorso straordinario erogato “alle banche”) ora saremmo qui a parlare di una CATASTROFE ECONOMICA ben peggiore di quella del 2008…

aorlansky60
Scritto il 24 Marzo 2024 at 08:10

Ma tranquilli comunque, in barba a quelle CIFRE UFFICIALI che promettono NERO, se “old joe” biden ha dichiarato non più tardi di un paio di settimane fà, che “il sistema bancario USA è solido e resiliente” non c’è assolutamente di che preoccuparsi… W lo zio sam…

ilbiffo
Scritto il 24 Marzo 2024 at 15:09

aorlansky60,

Hai perfettamente ragione,bisogna solo vedere se continueranno ad avere conigli nel cilindro,ma potendo stampare a volontà credo di sì, ed avendo tenuto (versione ufficiale) lontana la recessione probabilmente quando abbasseranno i tassi sarà ancora più facile.
Temo piuttosto che i gringos temendo di perdere il predominio economico e militare sul mondo scatenino altri “diversivi “oltre a quelli già presenti.

aorlansky60
Scritto il 25 Marzo 2024 at 06:53

Temo piuttosto che i gringos temendo di perdere il predominio economico e militare sul mondo scatenino altri “diversivi “oltre a quelli già presenti.

Ecco, questo è un argomento (e ben più di una probabilità) condivisibile, per es:
l’intelligence USA che annuncia (più di un mese fà, invitando i propri cittadini ancora presenti in Russia a lasciare il Paese) “possibili” attentati di matrice terroristica a Mosca (o nelle altre grandi città russe) che puntualmente si VERIFICA, lascia pensare ad uno Stato che abbia “sotto controllo” tutto quanto, ma proprio TUTTO QUANTO, ad un livello di precisione (non di approssimazione) così elevato, che noi “comuni cittadini” non possiamo nemmeno immaginare…

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